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giovedì 31 gennaio 2013

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Risparmiare sul riscaldamento con l'installazione di un impianto a pavimento


Il riscaldamento a pavimento rappresenta oggi la nuova frontiera del risparmio energetico e dell’efficienza per quanto riguarda i sistemi di riscaldamento,


Il sistema di riscaldamento tradizionale a radiatori concentra il calore solo nella zona immediatamente vicina agli stessi per poi spostarsi verso l’alto senza scaldare le altre zone della stanza.

Per riscaldare un ambiente è necessario far funzionare l’impianto ad alti regimi in modo che il grande calore si distribuisca in ogni angolo, questo comporta però che la temperatura diventi TROPPO alta nei pressi del radiatore(e di conseguenza troppo alti anche i consumi).

L’impianto “a pavimento” funziona a bassa temperatura, l’acqua che attraversa i nostri tubi al di sotto del pavimento varia dai 35° ai 45°C mentre la temperatura da noi avvertita a contatto con il pavimento non supera i 25° – 30°C quindi perfettamente accettabile perchè più bassa di quella corporea.





IL RISPARMIO
il risparmio in termini di costi di gestione è molto importante visti i continui aumenti dei costi dei combustibili per il riscaldamento e dell’energia elettrica per il condizionamento.
Questi sistemi non agiscono riscaldando o raffreddando l’aria bensì mantengono le strutture calde in inverno e fresche d’estate.
In questo modo, lavorando sull’inerzia termica delle strutture è necessaria meno energia per ottenere gli stessi risultati rispetto ai tradizionali sistemi ad aria.
I risparmi sono quantificabili da un minimo del 25% per piccoli ambienti fino al 50-60% per grandi ambienti con ampie volumetrie.
Il ritorno dei maggiori costi di investimento è previsto mediamente entro due o tre anni.Ricordando che poi l’impianto ci permette di risparmiare per tutto il resto della vita dell’abitazione.

I VANTAGGI
Notevole miglioramento rispetto al passato dei materiali impiegati,i quali assicurano nel corso degli anni, la stessa efficienza senza perdere le loro caratteristiche.
L’impianto a pannelli radianti dal pavimento non è rumoroso, può rimanere in funzione giorno e notte senza dare la sensazione che ci sia davvero un impianto di riscaldamento tranne ovviamente per il calore e comfort che ne deriva.
Poichè il corpo scaldante non scambia direttamente con l’ambiente in questione, vengono a ridursi tutti quegli inconvenienti come l’assenza di “baffi” sui muri o vortici di polvere;si ha una notevole riduzione dell’aria secca.Utilizzando una minore quantità d’aria per climatizzare i nostri ambienti possiamo ridurre la quantità di polvere e allergeni in movimento.(il 50% della popolazione soffre di allergie a pollini e acari: miglioriamo la qualità dell’aria che respiriamo e la qualità degli ambienti in cui viviamo).
Assolutà libertà nell’arredamento, non essendo più vincolati da radiatori o ventilconvettori.
Installato e messo in funzione, un impianto a pavimento non necessita di manutenzione.
l’impianto a pannelli radianti può essere usato anche d’estate per raffrescare gli ambienti.
Nessun vincolo di scelta della tipologia di pavimento.

VOCI DI CORRIDOIO INFONDATE (LEGGENDE METROPOLITANE SUGLI IMPIANTI A PAVIMENTO)

NON FA GONFIARE le gambe perchè la superficie del pavimento non è caldo...non come i riscaldamenti degli anni 70/80 realizzati con serpentine sotto pavimento dove circolava acqua ad alta temperatura che arrecava danni alla circolazione e gonfiore agli arti inferiori.

CONSIGLI SULL'USO DELL'IMPIANTO A PAVIMENTO
Non spegnete mai completamente l'impianto, ma impostate una temperatura sotto la quale le singole zone non devono mai scendere (altrimenti occorrerebbe troppo tempo per recuperare i gradi scesi nonché molta più energia per farlo). 

3 gradi di escusione tra la temperatura di quando si sta in casa e quella di quando si è fuori. 

Se la temperatura scende sotto, poniamo, i 17 gradi, l'impianto si accende indipendentemente dall'ora impostata sul cronotermostato.

Riportiamo l'esempio di una programmazione di impianto per un'appartamento non abitato durante le ore del giorno:

- zona notte (camere):
17 gradi dalle 8 alle 17 e dalle 24 alle 4
19,5 dalle 4 alle 8 e dalle 17 alle 24

- zona giorno (soggiorno, cucina)
17 dalle 8 alle 15 e dalle 24 alle 3
19 gradi dalle 3 alle 8 e dalle 15 alle 24

- bagni:
superficie radiante stessa temperatura e orario camere;
accensione termoarredo alta temp. per 15 minuti alle 7:15, 18:30, 21:30 e 24

Ho infatti notato una risposta termica (nel senso di recupero dei max tre gradi persi durante le ore di chiusura) di 3 ore, che varia a seconda delle zone (in una non c'è un piano inferiore riscaldato).

Consiglio : non spegnete mai l'impianto, anche se si sta fuori per diversi giorni, ma casomai smorzate la temperatura di 5 o 6 gradi avendo cura di far ripartire se possibile la programmazione abituale con almeno un giorno di anticipo sul rientro previsto.



mercoledì 30 gennaio 2013

Razionalizzare l'utilizzo dell'acqua in casa e in giardino per risparmiare e tutelare l'ambiente in cui viviamo !!

L’acqua, o meglio la scarsità di questo indispensabile elemento naturale, trova sempre più spazio nel dibattito economico e politico.


I cambiamenti climatici, oltre ad aver messo a rischio di estinzione numerose specie animali e vegetali, hanno anche ridotto notevolmente le risorse idriche a nostra disposizione. La superficie terrestre è coperta per il 71% da acqua, ma quella disponibile è solo lo 0.008%. Se dividessimo in parti uguali la porzione di Terra destinata a ciascuno di noi, noteremmo come lo sviluppo demografico, il progresso e lo sviluppo delle civiltà più industrializzate hanno iniziato a sfruttare anche le risorse riservate agli abitanti di zone più arretrate.

Nutrire i bisogni e, molto più spesso, i vizi dei popoli industriali costa molto in termini di spreco idrico: le colture intensive e gli allevamenti animali necessitano di quantità di acqua ben superiori ai consumi medi di un abitante della Terra.

Le statistiche elaborate dall’Eurostat mettono in evidenza che l’Italia è uno dei paesi con il più alto consumo di acqua procapite. Ciascun italiano consuma mediamente 213 litri al giorno, ma solo 3 di questi servono realmente a dissetare.

Cosa fare allora almeno nel nostro piccolo per ridurre il consumo di acqua ?

Basta prestare più attenzione a ciò che si sta facendo e come lo si sta facendo. Vediamo alcuni esempi in conreto :

Lavarsi le mani, lavarsi i denti, farsi la barba senza lasciar scorrere l'acqua 
A seconda del rubinetto vanno persi dai 5 ai 20 litri d'acqua al minuto! Chiudete il rubinetto durante queste operazioni oppure utilizzate un bicchiere. Per la rasatura con il pennello basta riempire il lavabo con poca acqua prima di iniziare. Un rubinetto che gocciola consuma migliaia di litri d'acqua all'anno Un rubinetto che gocciola sembrerebbe a prima vista non incidere sulla fattura dell'acqua. Ma sommando questo consumo extra per tutte le famiglie, si va a generare per i comuni un inutile surplus di acqua che deve essere trattata. Pensate all'ambiente e fate sostituire la guarnizione del rubinetto quanto prima.

Miscelatore monocomando anziché miscelatore a due maniglie 
Il miscelatore monocomando consente di regolare molto più velocemente la temperatura dell'acqua rispetto al miscelatore a due maniglie, sprecando così meno acqua nello scarico.


Utilizza in modo responsabile lo scarico del water.
Il 30%  dell’acqua utilizzata nell’ambito domestico viene consumata dallo scarico del WC. Ogni volta che viene premuto il pulsante dello sciacquone si convogliano verso la fognatura circa 10-12 litri d’acqua. Molto spesso questo consumo serve solamente ad eliminare un pezzetto di carta igienica !  L’installazione di una cassetta WC con doppio tasto, cioè con erogazione differenziata dell’acqua in base al  reale bisogno, permette il risparmio di decine di migliaia di litri d’acqua in un anno.



Controlla e fai riparare anche le piccole perdite : un rubinetto che gocciola spreca migliaia litri d’acqua
Con un ritmo di 90 gocce al minuto si perdono inutilmente 4000 litri di acqua in un anno. Una corretta e costante manutenzione degli impianti idrici domestici contribuisce enormemente al risparmio idrico ed economico.
Per determinare se esistono delle perdite si consiglia la seguente operazione : alla sera, prima di coricarsi, controllare che tutti i rubinetti siano ben chiusi, quindi leggere sul contatore dell’acqua il livello di consumo raggiunto.

Al mattino, prima di utilizzare l’acqua, controllare nuovamente il livello del contatore.Una differenza, anche minima, tra le due letture indica che c’è una perdita (dallo sciacquone del WC, dai rubinetti o, più probabilmente, dalle tubature) che non solo spreca acqua ma potrebbe danneggiare le strutture abitative. Ad esempio : un foro di un millimetro su una tubatura disperde oltre 2300 litri d’acqua potabile in un solo giorno.




Installa sui rubinetti un semplice frangigetto : puoi risparmiare fino al 50% d’acqua.
I "frangigetto", o “areatori”, sono dei piccoli e semplici dispositivi che, attraverso un sistema di ventilazione, riducono la quantità d’acqua in uscita dal rubinetto senza comprometterne la resa.
Questi dispositivi, in vendita anche in ferramenta o attraverso internet al costo di pochi euro, si installano in pochissimo tempo sui rubinetti della cucina e bagno al posto del generico filtro anticalcare : un piccolo sforzo per un grande risparmio.




Fare il bagno fa consumare almeno 140 litri 
Con la doccia invece si consuma molto meno acquat. Facendo una doccia di tre minuti si consumano solo 18 litri d'acqua, e il piacere è garantito. Nello sciacquone del WC si spreca molta acqua potabile In questo caso vale assolutamente la pena installare un tasto di stop o uno sciacquone a doppio pulsante, poiché per i "bisogni piccoli" basta una quantità d'acqua di 3 litri. Si possono così risparmiare fino 10.000 litri di acqua potabile all'anno a persona (che corrispondono a dieci metri cubi: La fattura della vostra centrale idrica vi dirà a quanto ammonta nel vostro comune).



Elettrodomestici che consumano acqua: attenzione ai valori 
Quando acquistate una lavatrice o una lavastoviglie prestate attenzione alla classe di efficienza energetica e scegliete un modello di classe A o ancora meglio di classe A+ o A++ .

La lavatrice e la lavastoviglie consumano per ogni lavaggio circa 80-120 litri d’acqua indipendentemente dal carico. E’ opportuno utilizzare questi apparecchi solo quando è necessario e comunque sempre a pieno carico. L’uso intelligente degli elettrodomestici permette un grande risparmio d’acqua e di energia elettrica.
La portata massima di carico è riportata sui libretti d’uso degli apparecchi.

Lavare la macchina pensando all'ambiente 
Gli impianti di autolavaggio che recano il marchio di qualità ambientale "Angelo Blu" riutilizzano più volte l'acqua, la quale viene depurata in un impianto di riciclaggio e separata dai residui d'olio. Un autolavaggio ecologico di questo tipo non assicura solo un'auto pulita, ma sgrava anche il bilancio ambientale.
Ricorda che l’acqua merita un destino migliore. Il lavaggio dell’automobile utilizzando l’acqua potabile è vietato da una ordinanza comunale. I trasgressori saranno quindi sanzionati a norma di legge.Se ci si rivolge ad un autolavaggio è opportuno informarsi se l’impianto è dotato di ricircolo o recupero delle acque.

Prato verde sì, ma non ad ogni costo 
Di regola, il prato non necessita di irrigazione e persino l'erba rinsecchita riacquista da sé il suo vigore dopo una bella pioggia. Per quanto riguarda il resto del giardino, è bene utilizzare l'acqua con parsimonia e annaffiare piante e fiori soltanto all'imbrunire. In questo modo una minore quantità di acqua evaporerà inutilizzata dalle aiuole e dai vasi.

Se si ha a che fare con un giardino condominiale, con un piccolo orto o con un classico courtyard all'inglese, vale la pena considerare la possibilità di creare un raccoglitore in cui mettere insieme tutti quei litri di acqua che altrimenti andrebbero sprecati e usarli per innaffiare costantemente la nostra piccola e rigogliosa porzione di verde cittadino. Il riferimento non va soltanto all'acqua piovana, ma a una serie di fonti idriche domestiche che ci permettono di avere acqua pulita e utile a costo zero: l'acqua usata per lavare e bollire le verdure, quella usata per cucinare pasta, riso, patate e tutta quella che non è stata inquinata da detersivi. Il consiglio è aggiungere mezzo cucchiaio di aceto per ogni litro di acqua. Questo consentirà di rendere il ph più acido e quindi neutralizzare i livelli tendenzialmente basici di questo genere di acqua.

La politica del "sette giorni su sette" può non essere determinante ai fini della buona tenuta del nostro giardino. Ci sono metodi empirici per verificare se le piante hanno effettiva necessità di essere invase di acqua: appoggiando la mano sulle foglie e sentendone la freschezza della superficie, calpestando l'erba e verificando se si piega o si schiaccia (solo in questo secondo caso è opportuno innaffiare) oppure banalmente toccando la terra in prossimità delle radici.

Munirsi di una buona tecnologia per gestire l'irrigazione in modo razionale ed efficiente può essere un'ottima alternativa al metodo del biglietto sul frigo "innaffiare l'orto" o "dare acqua alle piante". Le alternative sul mercato sono numerose e comprendono la possibilità di associare al sistema di irrigazione desiderato un pannello di controllo da tenere in casa e dal quale regolare il tempo, la durata e le zone di irrigazione. Comodità e razionalizzazione degli sprechi vengono da sé.

Se non vi fidate del vostro tatto e l'idea di toccare piante e terreno non vi rassicura sull'opportunità o meno di irrigare, si può sempre decidere di affidarsi a sistemi di rilevazione wireless che sentono il livello di umidità nell'aria e percepiscono se è appena avvenuto un temporale o se al contrario è in procinto di scatenarsene uno. In questo modo, si evita l'irrigazione quando non necessaria o superflua perché la natura ha appena fatto o sta per fare il suo corso.


I vuoti a rendere proteggono l'ambiente e il bilancio idrico 
Le bottiglie riutilizzabili, che siano di vetro o PET, limitano l'impiego di materiale ed energia. Durante la produzione di vetro a perdere va persa anche una grande quantità di acqua.

Limitare il consumo di acqua calda per tutelare l'ambiente
Chi non è dotato di pannelli solari sul tetto, consuma inevitabilmente combustibili fossili per produrre acqua calda. Di conseguenza, risparmiando acqua calda, si riduce anche la produzione di anidride carbonica dannosa per l'ambiente. In una famiglia composta da quattro persone è possibile risparmiare fino a 600 kg di CO2 all'anno installando riduttori di flusso nei rubinetti.

lunedì 28 gennaio 2013

Guidare meglio per risparmiare sul pieno ^_____^ Per una guida al volante LOW COST ed ECOSOSTENIBILE

Avete fatto caso a quanti soldi spendiamo mensilmente per il pieno sulla nostra auto ?
Sembra scontato ma per consumare meno benzina, il modo più efficace è quello di utilizzare meno la macchina, spesso si usa la macchina anche per percorrere poche centinaia di metri, per andare al bar dietro casa o a prendere il giornale, in questo caso molto meglio usare altri mezzi di trasporto come la bicicletta o i mezzi pubblici, ne gioverà la vostra salute ed il vostro portafoglio, inoltre avrete anche più tempo libero a disposizione senza sprecarlo a cercare parcheggio per la vostra auto, senza considerare che anche la vostra salute ne gioverà vedendo sparire la tipica pancetta all’italiana.

Se purtroppo non possiamo spostarci in bicicletta o in autobus e siamo costretti ad usare la nostra auto con tutto quello che ne comporta....bè possiamo almeno tentate di guidarla al meglio seguendo questi piccoli ma utilissimi consigli che vi aiuteranno a ridurre il numero di pieni sulla vostra auto !!!!
La cosa migliore da fare è infatti usare l’automobile in modo attento, approfittare, oltre che degli sconti ai distributori, anche di tanti piccoli trucchi ed accorgimenti che possono consentire di ridurre il consumo (e quindi la spesa) in carburanti in modo significativo (fino al 20%). 

Cambiando stile di guida è possibile ottimizzare e ridurre la spesa sul carburante !!!

Si parla spesso di ECO GUIDA, vediamo come poter risparmiare qualcosa in termini di consumo di carburante, per un risparmio di benzina spesso anche considerevole bastano infatti piccoli accorgimenti di semplice attuazione.

Spesso viaggiamo da soli in auto per andare al lavoro, ma condividere un’automobile con persone che hanno la stessa destinazione, ad esempio colleghi di lavoro, puo’ ridurre considerevolmente  le spese dovute al rifornimento della propria autovettura, facendo a turno si risparmierà moltissimo sui consumi e sull’usura della vostra automobile. Su internet potete trovare moltissimi siti web dedicati al car pooling ed al car sharing.

Aerodinamica e peso del veicolo per risparmiare benzina
Se non dovete partire a breve per le vacanze è bene ottimizzare il peso e l’aerodinamica della vostra macchina, togliendo eventuale peso in eccesso dal bagagliaio e smontando eventuali portapacchi dal tetto dell’auto che rischiano di far aumentare i consumi di benzina inutilmente.

Manutenzione ordinaria per diminuire i consumi di benzina
Avere un auto in ordine, con i controlli di manutenzione regolare significa avere un auto in perfette condizioni, capace così di percorrere la maggior strada possibile con il consumo minore, ottimizzando il funzionamento del motore e delle parti meccaniche.

Riscaldare il motore: che siano a benzina o diesel, i motori freddi consumano di più, per via della combustione non perfetta. Ci si può fare ben poco, specie in inverno, ma è bene non sforzare troppo l'auto nei primi 10-15 km, quelli necessari ad arrivare alla temperatura ottimale.
Scegliere oli a bassa viscosità, per garantire al motore prestazioni migliori e consumi più bassi del 5%.

Pressione dei pneumatici per risparmiare benzina
La pressione dei pneumatici calda in soli 4 mesi del 10%, le gomme vanno controllate molto spesso poichè il consumo del carburante è legato anche alla pressione dei pneumatici.
A pressione ideale calano i consumi e la guida è più sicura.
Fate attenzione a controllare periodicamente la pressione degli pneumatici della vostra auto, in quanto avere le gomme sgonfie possono far aumentare i consumi di benzina sensibilmente. Anche dal punto della sicurezza è sempre bene controllare la pressione degli pneumatici in modo da avere la massima aderenza e controllo in curva della vettura.

Spegnere il motore al semaforo per consumare meno benzina
Sembra superfluo ma spegnere il motore dell’auto quando si è fermi al semaforo o bloccati in colonna è un ottimo rimedio contro il consumo, inutile, di benzina. Infatti se la macchina è ferma è inutile sprecare benzina tenendo acceso il motore. Molte auto di nuova concezione sono dotate del sistema Start&Stop o Stop&Go che spengono automaticamente il motore nelle soste prolungate. Se avete un’auto vecchia potete farlo manualmente agendo sulla chiave di accensione. Ovviamente bisogna anche evitare di far rombare inutilmente il motore V8 della nostra “muscle car” quando si è fermi al semaforo, visto che le gare di accelerazioni sul quarto di miglio, sono illegali sulle strade aperte al traffico.

Procedere a velocità costante riduce i consumi di benzina
Passare rapidamente a una marcia superiore e mantenere la marcia più alta possibile fa risparmiare molta energia. La maggior parte delle auto può essere guidata anche in quinta marcia nei centri abitati.
In autostrada, in tangenziale o deve possibile cercate di procedere ad una velocità costante, possibilmente entro i limiti di velocità (50, 70, 90, 130 Km/h) imposti dal codice della strada, viaggiando con la marcia più alta e tenendo il motore ad un regime di giri piuttosto basso e costante aiuta notevolmente a diminuire i consumi.
Procedere a velocità moderata conviene : andare a 110 km/h invece che a 130 km/h significa diminuire i consumi del 10-15% e su un percorso di 150 km significa ritardare di soli 12 minuti.
In salita a circa 60 km/h, guidando con la marcia più alta e dando i 3/4" di gas si può ridurre il consumo del 30%.

Evitare accelerazioni brucianti in città
Evitate di affondare il piede dell’acceleratore  tra un semaforo e l’atro in città, prima di tutto per la sicurezza vostra e degli altri, secondo perchè anche i consumi ne beneficeranno.

Sfruttare la scia a velocità costante per risparmiare benzina
E’ scientificamente provato che un coefficiente aerodinamico migliore riduce i consumi, quindi in autostrada e in tangenziale meglio procede a velocità costante, magari seguendo, a distanza di sicurezza, un veicolo che precede, meglio ancora se con massa più grande della nostra, in questo modo sfrutterete l’effetto scia e risparmierete moltissimo sul carburante consumato. Ricordate di mantenere la distanza di sicurezza per evitare di tamponare chi vi precede.

Finestrini chiusi e condizionatore spento
Se si viaggia a velocità elevata è bene tenere chiusi i finestrini, in modo da non rallentare il veicolo, migliorandone l’aerodinamica e di conseguenza migliorare il consumo di benzina. Anche tenere spento il condizionatore può ridurre di parecchio il consumo di carburante, ovviamente se la temperatura esterna lo concede, ad esempio a ferragosto meglio lasciarlo in funzione e consumare un po’ di più.

I prezzi della benzina subiscono grosse variazioni a seconda della compagnia di distribuzione e della posizione del distributore di carburante. Fare il pieno in autostrada o in tangenziale puo’ costare parecchi euro in più, quindi prima di un lungo viaggio, meglio fare il pieno al distributore sotto casa. Tuttavia è sempre consigliabile controllare i prezzi esibiti ad ogni distributore ed eventualmente godere di sconti, promozioni ed agevolazioni per fare il pieno di benzina e risparmiare qualche euro.

La pubblicità è l’anima del commercio e spesso la si paga cara sul prodotto finale, quindi perché non rifornirsi presso distributori no logo, anonimi, non legati a marchi tanto prestigiosi quanto costosi, visto che il prodotto finale è spesso di ottima qualità tanto quello pubblicizzato dalle grandi compagnie petrolifere. Facendo benzina presso i distributori no logo spesso si risparmia molto, peccato che la loro diffusione sia ancora piuttosto limitata, ma se avete un distributore no logo vicino casa, non esitate a fare il pieno da loro. Su questo discorso ci ritorneremo in futuro con un articolo dedicato.

Ovviamente questa guida è utile non solo per risparmiare benzina, ma è consigliabile anche per le auto alimentate a gasolio o ibride, alimentate a gas, metano ed in alcuni casi elettriche.



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