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giovedì 12 dicembre 2013

Come regolare un termostato di un riscaldamento a pavimento, Ecco la guida che aspettavi per usarlo al meglio e risparmiare sulle bollette del gas.








Di recente hai installato un riscaldamento a pavimento ma non sai ancora come regolare nel modo giusto la temperatura del termostato? Ecco come fare!

Rispetto agli impianti di riscaldamento tradizionale si sta sempre più imponendo il riscaldamento a pavimento per via dei numerosi vantaggi che esso offre: dal mantenimento di una temperatura costante in tutti gli ambienti all’eliminazione della polvere causata dalla presenza dei radiatori, dal risparmio energetico al recupero di spazio un tempo occupato dai caloriferi.

Ma come bisogna regolare al meglio questo impianto e, in particolare, a che temperatura occorre programmare il termostato?

Tieni presente che in ogni stanza in cui l’impianto di riscaldamento a pavimento è stato installato è prevista la presenza di un termostato la cui funzione è quella di regolare una valvola posta sul collettore da dove partono le tubazioni in cui circola un fluido caldo ad una temperatura che varia tra i 35 e 40 gradi. In questo tipo di impianto, infatti, il riscaldamento dell'ambiente avviene per irraggiamento perché i tubi, attraversati dall'acqua calda, riscaldano il pavimento, che a sua volta riscalda la casa.

Esistono diversi metodi di regolazione dei termostati e la scelta dell’uno o dell’altro dipende dalle diverse esigenze, dalle abitudini nonché dalle caratteristiche dell'impianto installato

Con il metodo di taratura fissa, ideale se la casa è abitata tutto il giorno, si impostano i termostati ad una temperatura costante per tutto il giorno: ad esempio puoi impostare 20°C nelle zone living, 23°C in bagno e 19°C nelle camere da letto. Tieni presente però che la temperatura percepita è di un paio di gradi superiore a quella rilevata per cui, se sei abituato ad una temperatura di 22°C, ti basterà impostare a 20°C i termostati.

Invece, con il metodo di taratura a tempo, regolerai le temperature in modo differenziato a seconda delle ore: per poterlo fare sarà necessario disporre di cronotermostati, cioè termostati a tempo, oppure di una centralina che sia in grado di gestire temporalmente l'impianto.


E' possibile risparmiare sui consumi per il riscaldamento anche se si ha un vecchio impianto di riscaldamento tradizionale a termosifoni ?

Il riscaldamento è una delle voci di consumo più pesanti in inverno per l’economia domestica: ma risparmiare è possibile.

Basta attenersi a qualche accorgimento. In media ogni famiglia di quattro componenti consuma per la casa circa 1,8 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno per l’uso di combustibili e di energia elettrica.

Oltre il 50% di questo consumo serve proprio per il riscaldamento. Buona parte però va dispersa.

Ridurre le dispersioni ottimizzando l’efficienza dei termosifoni è la prima regola per risparmiare sul riscaldamento domestico.

Temperatura ottimale dei termosifoni: mai oltre i 20 gradi

La tentazione di alzare la temperatura dei caloriferi nelle giornate particolarmente rigide è comune. Oltre i 19 gradi però, ogni grado aggiuntivo comporta una maggiorazione dei consumi dell’ 8%.
Non solo: l’eccessiva escursione termica tra interno e esterno può essere controproducente e dannosa per la salute.

Le valvole termostatiche vanno installate per regolare i consumi e ridurre gli sprechi in alcuni orari. Non solo: permettono anche di regolare la temperatura in modo differenziato da stanza a stanza, per mezzo dell’apposita manopola graduata. Quest’accortezza consente un risparmio fino al 20%. Programmare il timer serve ad evitare di tenere i riscaldamenti accesi se siete per diverse ore fuori casa.

Posizione e pulizia dei termosifoni per un corretto funzionamento
I caloriferi devono essere scoperti: è sconsigliato incastrarli  in mobiletti a incasso o metterci sopra copritermosifoni. Meglio evitare anche tende pesanti davanti al termosifone. Tutto ciò infatti ostacola la diffusione del calore. E’ buona regola aprire le finestre al risveglio per garantire il ricambio dell’aria: una decina di minuti sono sufficienti.

L’aria dei radiatori va spurgata con costanza (se i termosifoni sono vecchi controllare che abbiano la valvola di sfiato, in caso contrario richiederne l’installazione).

La pulizia degli apparecchi va effettuata almeno una volta l’anno mentre almeno ogni due va fatto il controllo dei fumi.
I termosifoni sono solitamente collocati strategicamente sotto le finestre proprio per bloccare subito l’ingresso dell’aria fredda proveniente dall’esterno. Una tavola di materiale isolante tra la parete e il termosifone può essere utile ad evitare sprechi.

Se si presenta la necessità di cambiare l’impianto di riscaldamento, optate per caldaie a condensazione della potenza adeguata all’ambiente che bisogna riscaldare. L’isolamento della casa contribuisce a ridurre i consumi: eventualmente si possono prevedere anche doppi vetri (ottimi anche per l’isolamento acustico). Una soluzione alternativa e senza dubbio consigliata quando possibile è la coibentazione delle pareti (risparmio fino al 70%).






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