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giovedì 19 giugno 2014

Ecco la guida alla compilazione della lettera di disdetta per disdire e sospendere l'abbonamento a Mediaset Premium






Come accade anche per le altre tipologie di disdette, è consigliabile inviare la lettera di disdetta anche tramite fax al numero 02/91971398, per far si che la richiesta venga tempestivamente accolta.

In ogni caso la raccomandata è indispensabile per avere una prova dell’effettiva recezione da parte del destinatario.

Di seguito proponiamo un esempio di lettera di disdetta da utilizzare per recedere dal contratto Mediaset Premium.



Gli abbonati a Mediaset Premium che non vogliono rinnovare il contratto in scadenza, che nella maggior parte dei casi prevede il rinnovo tacito per un periodo di uguale durata, devono inviare una lettera di disdetta almeno 30 giorni prima rispetto alla data di scadenza del contratto.

Stessa cosa vale anche nel caso in cui si vuole recedere anticipatamente dal contratto.

La lettera di disdetta deve essere inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento a

RTI S.p.A., Casella Postale 101, 20052 Monza (MI).




FAC SIMILE LETTERA DI DISDETTA MEDIASET PREMIUM



Spett. R.T.I. S.p.A.

Casella Postale 101

20900 Monza (MB)



Oggetto: disdetta servizi Mediaset Premium

Il/La sottoscritto/a …. nato/a a … il …., residente a …. in via …., codice fiscale…

COMUNICA


di voler recedere con effetto immediato, e comunque non oltre trenta giorni dalla data di recezione della presente, dal contratto per la fornitura dei servizi Mediaset Premium n… associato alla tessera n. …. stipulato in data … e con scadenza …., avvalendosi di quanto disposto dalla Legge 2 aprile 2007, n. 40
oppure
di voler disdire l’abbonamento n. … associato alla tessera n. … stipulato in data … alla sua naturale scadenza, prevista in data …

PERTANTO


la banca … , a cui viene inviata una copia della presente, è autorizzata a provvedere al pagamento del costo del servizio pari a € … mediante addebito sul conto corrente n. …. solo fino e non oltre il mese di …. .

Alla presente si allegano la fotocopia del documento d’identità e copia della richiesta di abbonamento.



Luogo e data



Firma



Nulla di più semplice !!! 







venerdì 30 maggio 2014

Rinnovare GRATIS l'abbonamento a Whatsapp ?!?! Ora si può..ecco la guida all'uso di Wassapp






Il servizio di messaggistica istantanea WhatsApp è il più utilizzato al mondo, nonostante tantissimi utenti siano preoccupati per lo scarso livello di sicurezza offerto dall'applicazione.
Ma questi bug di Whatsapp a volte possono favorire gli utenti, come nel caso che vi mostro oggi, ovvero un semplice metodo per rinnovare l'abbonamento a Whatsapp gratis per ottenere un anno gratuito di rinnovo.

Whatsapp permette di ricevere ed inviare messaggi di testo gratuitamente grazie ad internet. Questa applicazione, sebbene prevede un download gratuito, ha un costo annuale di 0,89 centesimi di euro per poter continuare ad utilizzare il servizio di messaggistica istantanea.

Nonostante il costo del rinnovo è decisamente ridotto, molti utenti vanno in cerca di un metodo per rinnovare whatsapp gratis, cioè senza pagare gli 89 centesimi annuali ed avere Whatsapp gratis a vita o per almeno un altro anno.



In rete troviamo diversi metodi che permettono di rinnovare Whatsapp gratis, alcuni funzionano ed altri no.

In questo post vi illustriamo un metodo in particolare, che prevede l’utilizzo di un programma chiamato Wassapp, grazie al quale sarà possibile rinnovare whatsapp gratis tutte le volte che andrà in scadenza l’abbonamento.

Ma vediamolo nel dettaglio.

Ecco come rinnovare Whatsapp gratis grazie a Wassapp:



- prima di tutto scarichiamo ed installiamo il programma Wassapp dal seguente link:

http://lowlevel-studios.com/wassapp/downloads/ (Copia ed incolla nel browser)

- una volta installato il programma, avviamolo selezionando l’icona sul desktop

- ora inserite i seguenti dati:

selezionate il paese, in questo casa Italia
numero di telefono sul quale attivare whatsapp
nel riquadro password dovrete inserire 15 cifre numeriche, le prime due dovranno essere obbligatoriamente 35 mentre le altre 13 potete scegliere un ordine casuale
premete login
date ok alla finestra che vi apparirà
attendente 15 minuti ed il vostro abbonamento whatsapp sarà rinnovato


Un dettaglio molto importante, prima di avviare questa procedura, è che whatsapp dovrà essere già scaduto. Cioè non potete utilizzare questo sistema prima che il periodo di 1 anno non è ancora scaduto, altrimenti non funzionerà.






martedì 22 aprile 2014

Buono sconto di 50 centesimi su Panna e Besciamella Chef Parmalat ! Con Sconty hai subito il tuo buono sconto da spendere ovunque !






Con Sconty puoi stampare in pochi passi un buono sconto Chef del valore di 0,50 euro per l’acquisto di Besciamella Classica o Besciamella Leggera.


Ti basterà andare a questa pagina e cliccare sulla foto del prodotto.

Il coupon sconto è utilizzabile un massimo di 2 volte e fino a 1 mese dalla data di stampa.





domenica 13 aprile 2014

Come sopravvivere alla fine di Windows XP ! Piccola guida per chi ha deciso di continuare ad usare il buon vecchio XP.






Windows XP è giunto al capolinea: l’8 aprile sono stati rilasciati gli ultimi aggiornamenti.


Perché Microsoft ha chiuso definitivamene Windows XP?
Microsoft ha chiuso Windows XP perché il sistema operativo è giunto alla fine del suo ciclo di vita. 13 anni di successi e milioni e milioni di utenti che ancora oggi lo utilizzano (e a disfarsene, proprio non ci pensano).
Sì, probabile che la risposta più veritiera sia questa, anche se c’è chi pensa che Microsoft abbia voluto spingere i suoi sistemi operativi più recenti, Windows 8 in primis, mandando in pensione uno degli OS ancora più utilizzati oggi. In questo modo molti utenti potranno approfittare di alcune promozioni per mandare al macero XP e approdare a Windows 8, che non ha mai avuto quel successo che Redmond si aspettava, probabilmente a causa di un gap troppo ampio tra il 7 e l’8 che ha spaventato gli utenti (dove accidenti è finito il tasto START???).
Eppure c’è anche chi pensa che Microsoft abbia voluto chiudere Windows XP per farsi pagare bei dollaroni da quelle aziende che non hanno ancora fatto l’aggiornamento.

Microsoft continua a garantire assistenza: come e dove?
Per aiutare a completare la migrazione da Windows XP a un sistema operativo più recente, Microsoft continuerà tuttavia a garantire assistenza non per ciò che concerne il rilascio di antivirus, ma allo scopo di garantire un minimo di protezione essenziale ai sistemi. Soprattutto aziende e Paesi beneficeranno di queste eccezioni: si racconta infatti che Gran Bretagna e Olanda abbiano stretto un accordo di collaborazione con Microsoft dietro sostanzioso conguaglio economico per consentire il proseguimento del supporto del sistema per tutto il settore pubblico. Stesso discorso per diverse aziende e istituti bancari che non hanno ancora preso misure correttive per risolvere il problema (molti computer nelle banche funzionano e continueranno ancora a funzionare proprio con Windows XP).
Infine Microsoft ha fatto sapere che “per aiutare le organizzazioni a completare le loro migrazioni, continuerà a fornire aggiornamenti anti-malware targati Microsoft per Windows XP fino al 14 luglio 2015“, anche se ciò non inciderà sulla data della fine del supporto al sistema operativo o sull’eventuale proseguimento della compatibilità con altri prodotti Microsoft.Windows XP, fine supporto: cosa fare?


Cosa possiamo fare per continuare a utilizzare il nostro PC con Windows XP senza correre troppi rischi?
Se utilizzate ancora Windows XP, l’unica cosa che dovreste fare è passare a un sistema operativo più recente: se siete ancora terrorizzati da Windows 8, potete comunque passare a Windows 7, che forse è insieme a XP uno dei migliori sistemi operativi realizzati da Microsoft. 
Se attualmente non avete la possibilità di fare l’upgrade, potrete comunque continuare a utilizzare Windows XP: infatti l’8 aprile non succederà un’apocalisse, né un “millennium bug” fuori stagione.

I vostri computer equipaggiati con Windows XP continueranno a funzionare, ma non riceveranno semplicemente più aggiornamenti e quindi saranno molto più esposti ai rischi.

Un utente che utilizza ancora il vecchio OS Microsoft, infatti, sarà esposto ai problemi di protezione e sicurezza 6 volte di più di un utente che sta utilizzando Windows 7 o altri sistemi operativi ancora aggiornati. Inoltre, man mano che il tempo passerà, alcuni dei programmi che utilizzate più spesso non verranno più aggiornati e di conseguenza si creerà un rischio compatibilità con altri sistemi operativi e dispositivi.

Avete un PC con Windows XP? Ecco cosa dovete fare
Ecco una lista di cose che dovete fare se avete ancora intenzione di utilizzare Windows XP:

Installare Service Pack 3: se continuerete a usare Windows XP, scaricate il Service Pack 3 qualora non lo abbiate già fatto, il pacchetto di aggiornamenti più recenti per il sistema operativo in grado di ottimizzare al meglio protezione e sicurezza.

Scegliere il giusto antivirus: che non c’è. Ci spieghiamo meglio: con un antivirus non sarete comunque protetti, però è notizia recente che Avast non abbandonerà Windows XP. Potrebbe essere una soluzione, ma non “la” soluzione.

Andare su siti sicuri: attivate il firewall per proteggervi da siti non protetti, recatevi solo su siti sicuri, ovvero quelli contrassegnati con la spunta verde contrassegnata, e non su quelli con la croce su sfondo rosso.

Passare a un altro sistema operativo: anche non Microsoft (e non ce ne vogliano quelli di Redmond). Si potrebbe ad esempio passare a Linux senza cambiare PC, a patto che Linux vi piaccia.

Passare a Windows 7 o Windows 8: inutile girarci intorno, alla fine è questa la mossa più sicura. Almeno fino alla prossima fine del ciclo di vita.

L'esposizione alle minacce informatiche è un fatto concreto, e gli utenti che utilizzano XP farebbero bene a cautelarsi.
Nel caso non foste pronti ad aggiornare o ad investire in un nuovo computer, esistono comunque alcune vie percorribili per difendersi, perlomeno nel breve periodo. In primo luogo, accertatevi che il vostro sistema operativo sia il più aggiornato possibile: collegatevi al sito Microsoft e scaricate tutti gli aggiornamenti disponibili. Naturalmente fate lo stesso con il vostro antivirus.

Sarebbe bene anche non utilizzare Internet Explorer come browser, e passare a Mozilla Firefox o Google Chrome: Big G terminerà il supporto a Chrome su Windows XP solamente nel 2015, mentre non esiste ancora una "data di scadenza" per quanto riguarda Firefox.

Inutile a dirsi, una soluzione che garantirebbe il 100% di sicurezza sarebbe scollegare completamente il vostro computer dalla rete, ma tenuto conto che la possibilità di navigare su internet è il motivo principale per il quale molti hanno un computer è probabilmente inutile suggerirlo.

Evitare di scaricare file sospetti o siti potenzialmente pericolosi e pieni di malware è un consiglio sempre valido, XP o non XP, ma lo è ancor di più in questo momento. Se proprio non potete farne a meno, una possibile soluzione alternativa potrebbe essere quella di non utilizzare un account admin, ma uno con privilegi ristretti: se qualche hacker dovesse riuscire a penetrare il nostro sistema, quantomeno avrebbe qualche difficoltà a "scorrazzare liberamente" per il computer.

In conclusione, una doverosa precisazione: i suggerimenti riportati sopra sono solamente dei palliativi, la cui efficacia (che già non è altissima) andrà progressivamente diminuendo col passare del tempo. E con "tempo" intendiamo pochi mesi, se non settimane.

Per quanto si possa essere affezionati ad XP, le soluzioni restano le due precedentemente indicate: aggiornamento ad un OS più recente o acquistare un nuovo computer.

Qualunque sia la scelta, deve essere ben ponderata e non solo per motivi economici, ma anche funzionali.
In questa fase il ruolo di consulenti e professionisti può rivelarsi fondamentale, per un puntuale supporto all'uso delle nuove interfacce utente.

Voi che soluzione adotterete?




lunedì 31 marzo 2014

Piccola guida su come ridurre il consumo di energia elettrica con il computer e ridurre i costi in bolletta !






I computer hanno bisogno di energia elettrica per funzionare, spesso si lasciano accesi tutto il giorno ed anche la notte in alcuni casi.


Ma di quanta energia ha bisogno un PC, esattamente?

Non si può però avere una stima precisa e universale del consumo di energia elettrica di un computer per la particolarità intrinseca di questa tipologia di apparecchio.
I computer non sono normali elettrodomestici, sono composti da diverse parti separate, ciascuna delle quali consuma un certo ammontare di energia, quando sono in uso.

Per fare un esempio, in un normale pc, la ventola ed il disco non girano sempre al massimo della velocità, quindi il consumo varia ogni secondo.
Fatta questa premessa, senza usare strumenti di calcolo particolari, vediamo come avere un'idea sulla media di elettricità consumata da un PC e quanto costa tenerlo acceso una o più ore ogni giorno.

Prima di tutto, l'unità di misura per calcolare l'energia è il Kwh (ChilowattOra).
Per sapere quanto consuma una lampadina che consuma 20 Watt, il calcolo da fare è (20 X n. ore) / 1000 e si ottiene il Kwh.

I computer desktop tradizionali sono quelli che consumano più energia.
Spesso però si sovrastima la quantità di energia che un pc desktop utilizza.

Mettiamo il caso di un desktop tipico con processore dual-core, scheda grafica integrata Intel e due hard disk, il consumo di energia è di circa 50 watt quando è fermo e può superare i 100 watt a pieno carico.
I vecchi processori sono meno efficienti nel risparmio energetico, qundi consumano di più.
Da quel che ho letto, in questa ricerca, pare che i processori AMD siano meno efficienti di quelli Intel.

La scheda video è uno dei componenti più affamati di energia: dai 10-30 watt col pc al minimo fino a ulteriori 50 o anche 250 watt per configurazioni estreme da videogioco.
Questo può sembrare molto, ma se si considerano i consumi enormemente maggiori di un condizionatore, una stufa elettrica o una lavastoviglie alla fine on è neanche esagerato.
Facendo una stima molto sommaria si può dire che un computer a casa non supererà mai il 10% del totale del consumo energetico.


Un computer portatile, naturalmente, utilizza meno energia di un PC desktop anche perchè sono dotati di processori e schede video da consumi inferiori ed hanno un alimentatore che non supera i 130 watt.

Un computer portatile portatile piccolo come un ultrabook o un netbook consumano ancora meno, fino anche la metà.

Nel complesso i computer portatili potenti hanno una potenza molto bassa se sono fermi (ma ovviamente accesi) dai 20 watt ai 40 o 50 watt.

Il risparmi si fa significativo perchè GPU viene spenta del tutto quando non necessaria.
Se quindi si usa solo un portatile, il consumo energetico è davvero basso anche se rimane acceso tutto il giorno.

Quando il portatile è in carica, aumenta l'assorbimento di potenza con un extra di 20-30 watt se inattivo.

Un computer portatile che carica velocemente utilizza più energia di uno che carica lentamente (a parità di altri fattori).
Anche se si ricarica il pc ogni giorno, direi che il costo di elettricità consumata possa considerarsi poco rilevante.



I Monitor
I vecchi e pesanti monitor CRT a tubo catodico consumavano tantissima energia.
Oggi tutti hanno schermi LCD, ma non è che l'energia spesa per tenerli accesi sia tanto inferiore.
Sui monitor il discorso dei consumi varia molto a seconda della tecnologia usata, della dimensione ed anche del modello.
La dimensione è un fattore significativo, un 27 Pollici consuma di più di un 24 Pollici.
Uno schermo al LED consuma meno del normale LCD.
In generale si può andare dai 20 Watts di consumo fino anche a 90.

Hard disk esterni, stampanti e altoparlanti che vengono collegati al computer hanno consumi piuttosto trascurabili.
Il fatto è che si tratta di componenti che vengono usati solo per brevi periodo di tempo, rimanendo quasi sempre inattivi.

Per fare un riepilogo:
Un computer desktop tipico utilizza dai 65 ai 250 watt a seconda dei pezzi con cui è assemblato.
Aggiungere altri 15-70 watt per un monitor LCD, altri 7-10 watts per il router o altri dispositivi collegati.
La maggior parte dei computer portatili utilizzano circa 15-60 watt, molto meno rispetto ai desktop.
Con la maggior parte dei dispositivi si può guardare l'etichetta per vedere la quantità di energia che utilizzano, anche se si tratta del massimo teorico che non viene mai speso.
Se l'etichetta di un computer dice 300 watt, potrebbe usarne appena 70 quando è effettivamente in esecuzione, e non più di 100-120, se viene usato con programmi più complessi.
Quando il computer entra in modalità sleep / standby il computer consuma pochissima energia, per questo è importante configurare le opzioni di risparmio energetico impostando lo standby automatico dopo un certo periodo di attività.

Per avere stime più precise si può usare Joulemeter, un programma Microsoft segnalato in un altro articolo, per calcolare il costo di energia elettrica consumata dal computer.
Se si vuol calcolare il costo dell'energia consumata dal computer basta quindi fare questa operazione: [(Watts x N. Ore)/1000] X Costo per Kilovatt-ora = Costo totale.
Se si prende il piano tariffario standard dell'Enel (trovato qui) e si paga un prezzo di 0,14 Euro per Kilowatt-ora, si può stimare il consumo di un pc desktop usato tutto il giorno, per 24 ore, tutto l'anno, con un calcolo di questo tipo: 200 watt x 24 ore x 365 giorni = 1.752.000 watt-ore o 1.752 kilowatt-ore.
Se si pagano 0,14 Euro per kWh, il costo di un anno di consumo energetico del computer sarebbe di circa 250 Euro.
Se si usa un pc normale che consuma 100 Watt, per 5 giorni la settimana, 2 ore al giorno, facciamo 100 X 10 x 52 settimane = 52000 Watts per ora o 52 Kwh.
52 X 0,14 = 7,28 Euro di spesa annuale di energia elettrica.

COME RISPARMIARE ENERGIA CON IL COMPUTER - Sia a casa che in ufficio, è ormai quasi impossibile fare a meno del computer: lo utilizziamo per questioni lavorative, per esigenze di studio o svago e in genere tendiamo a tenerlo acceso per tutta la giornata. 

Con alcuni accorgimenti utili è però possibile risparmiare sui costi in bolletta, non sprecare energia elettrica e quindi salvaguardare l’ambiente.

GUIDA AL RISPARMIO ENERGETICO DURANTE L’UTILIZZO DEL PC - Ecco tutti i consigli pratici per non sprecare energia con il computer:

- impostate sul vostro pc l’opzione relativa al risparmio energetico: in molti modelli è possibile accedervi cliccando direttamente sull’icona della batteria. Se possibile provate anche ad impostare più profili energetici in modo da poter ottenere il massimo del risparmio a seconda delle diverse occasioni di utilizzo;

- verificate se nelle impostazioni per il risparmio energetico del sistema operativo del vostro computer è possibile attivare le funzioni di spin down (rallentamento) del disco rigido quando il computer non viene adoperato per un certo periodo di tempo: vi permetterà di risparmiare fino al 90 per cento di energia consumata dall’hard disk;

- disattivate lo screensaver in quanto comporta un maggior consumo di energia rispetto al semplice oscuramento del monitor;

- spegnete la connessione a Internet quando non serve;

- spegnete sempre il computer se sapete che non lo utilizzerete più per almeno qualche ora: lo standby è responsabile di quasi il 30 per cento della bolletta elettrica, uno spreco che, in termini monetari, si traduce in una cifra che si aggira sui 250 euro annui. Ricordate quindi di spegnere sempre il pc quando non lo utilizzate;

- staccate inoltre la presa durante i periodi in cui il pc non viene adoperato, il computer è in grado di assorbire potenza elettrica anche da spento. In alternativa, utilizzate una multi presa con interruttore in modo da spegnere insieme anche la stampante, le casse acustiche, lo scanner, il modem e le altre periferiche collegate;

- infine, se avete in programma l’acquisto di un nuovo computer, optate per un portatile: i consumi sono inferiori rispetto a un fisso.






Usare correttamente la stampante risparmiando energia elettrica, inchiostro e carta !






Quasi la metà del consumo energetico della macchina è da attribuire alla fase di "riposo"

Ben il 49% del consumo energetico di una stampante, che può arrivare a toccare anche 63 chilowattora all’anno, è assorbito nella fase di stand-by.


Semplicemente spegnendo lo strumento quando non lo utilizziamo, potremmo risparmiare più di un terzo della corrente impiegata e, quindi, avere anche un vantaggio in bolletta. In più, ciò garantirebbe un taglio di Co2 emessa di circa 12 Kg. Se poi sostituiamo alla carta vergine quella riciclata, il vantaggio è doppio: si salvano infatti, per ogni tonnellata di fogli risparmiati, 24 alberi e si tagliano le emissioni di 27 kg di Co2.

Ecco come ridurre gli sprechi di energia e carta !

RISPARMIO ENERGETICO STAMPANTI - Senza dubbio utile, la stampante è una periferica molto sprecona da utilizzare in maniera corretta e soprattutto con moderazione. È infatti uno strumento ad alto impatto ambientale, non solo a causa del suo consumo energetico ma anche dello spreco di carta che determina. Senza dimenticare che per la produzione di carta si abbattono alberi e che inchiostro e toner sono prodotti altamente inquinanti.

I CONSUMI ENERGETICI DETERMINATI DALL’UTILIZZO DELLA STAMPANTE - In particolare, una comune stampante può arrivare a consumare fino a 63 kWh di energia all’anno: una cifra che determina l’emissione in atmosfera di circa 50 kg di CO2. E non è ancora tutto: del suo consumo energetico, solo l’8 per cento viene impiegato in fase di stampa, il 49 per cento viene utilizzato quando la stampante è in standby e il restante 43 per cento di energia viene richiesta per lo spegnimento della stampante. Molte stampanti addirittura, consumano energia anche da spente: è fondamentale quindi staccare la presa elettrica durante i momenti in cui non vengono utilizzate.

Vi sono poi le stampanti multifunzione, quelle che in un unico apparecchio uniscono insieme fotocopiatrice, scanner e spesso anche il fax: in questo caso il consumo di energia sale.

COME RISPARMIARE ENERGIA CON LA STAMPANTE ED EVITARE SPRECHI DI CARTA 

Ecco tutti i consigli utili su come utilizzare bene la stampante ed evitare sprechi di energia e carta:

- se dovete effettuare l’acquisto di una stampante, sceglietene una a risparmio energetico: sarà in grado di ridurre il consumo di energia fino al 95 per cento rispetto alle stampanti tradizionali;

- ricordate di spegnere sempre la stampante quando non la adoperate;

- controllate bene il documento prima di stamparlo in modo da evitare stampe inutili: utilizzate l’opzione “Anteprima di stampa” per vedere se l’impaginazione del documento è quello desiderato in modo da apportare le modifiche  e poi mandare in stampa;

- stampate su carta riciclata tutte le volte in cui è possibile: una tonnellata di carta riciclata permette di evitare l’abbattimento di 24 alberi, lo spreco di 4.100 kWh di energia elettrica e di 26 mc di acqua e l’emissione in atmosfera di 27 kg di CO2;

- utilizzate la modalità di stampa a bassa risoluzione;

- privilegiate l’opzione fronte-retro e dove possibile, riducete i margini della pagina e la dimensione del carattere;

- stampate tutti i documenti in un’unica sessione: eviterete così che la stampante si scaldi ripetutamente consumando energia;

- fate ricorso alle funzioni di commento dei vostri software per l’edizione del testo invece di stamparlo in più versioni;

- se utilizzate una stampante laser, sappiate che la cartuccia del toner contiene sostanze nocive per contatto o inalazione pertanto seguite sempre le istruzioni riportate sul libretto della stampante in modo da capire come inserire o eliminare le cartucce nella maniera corretta;

- ricordate che cartucce e toner sono prodotti inquinanti e che devono essere smaltiti in maniera corretta. Verificate quindi le istruzioni indicate sul libretto della vostra stampante e in caso contattate le aziende specializzate che si occupano del loro smaltimento.

Quando vogliamo stampare una pagina internet, si apre sempre un terno al lotto: verranno tre pagine al posto di una perché vengon presi dentro anche i banner pubblicitari? Basterà l’anteprima di stampa? In generale è sempre meglio evitare di sprecare carta stampando, ma se proprio è necessario cerchiamo di farlo bene.

Sul sito Ideageek abbiamo trovato degli utilissimi consigli che vogliamo condividere con voi, che vi risparmieranno un notevole dispendio di carta e perdite di tempo.

CHROME: PRINTER FRENDLY Se Chrome è il browser scelto, Print Friendly  potrebbe essere l’addon giusto. La stampa è immediatamente resa più facile grazie al fatto che viene aggiunto un pulsante della barra degli strumenti, così non è più necessario navigare attraverso i vari menu di Chrome.
Ci sono alcuni modi in cui è possibile migliorare la stampa delle pagine web. Un modo facile e veloce per risparmiare carta e inchiostro è spuntare la casella Remove Image, ma è inoltre possibile utilizzare il menu a discesa Text Size per stipare quanti più contenuti possibili su ogni pagina.
Nella finestra dell’Anteprima di Stampa, è possibile fare clic su qualsiasi elemento della pagina per rimuoverlo, così si può facilmente eliminare pubblicità ed elementi indesiderati. Non appena si preme il pulsante Print la solita finestra di dialogo di stampa verrà chiamata in azione in modo che sia possibile scegliere di stampare a una qualità inferiore per risparmiare ancora più inchiostro.

FIREFOX – PRINT EDIT. Print Edit è un altro addon a cui è possibile accedere tramite un pulsante della barra degli strumenti – anche se, stranamente, questo è un pulsante multifunzione che ha come impostazione predefinita la normale stampa. Fare clic sulla freccia a destra del pulsante e selezionare Print Edit per iniziare a modificare i parametri.
L’addon fa un lavoro magnifico nel rimuovere tutti i contenuti inutili da solo, senza dover fare nulla. Un algoritmo è utilizzato per identificare le barre di navigazione, i banner e le pubblicità che devono essere rimossi, ma poi si è liberi di iniziare a modificare il contenuto rimanente.
Fare clic su qualsiasi elemento della pagina – sia esso testo o immagine – e diventa possibile utilizzare la barra degli strumenti superiore per scegliere cosa fare. Fare clic su Delete e l’elemento selezionato verrà rimosso e il resto della pagina spostato a riempire lo spazio vacante. È anche possibile utilizzare l’opzione Hide per non stampare un particolare elemento, ma lasciare un riquadro invisibile al suo posto per conservare la formattazione.


Lo immaginavate che la scelta del font influisce sul consumo d’inchiostro della vostra stampante? 

Ebbene sì , è possibile risparmiare inchiostro grazie ad un "Ecofont", un font che riduce il consumo d'inchiostro grazie alla presenza di numerosi minutissimi buchi nella sagoma dei caratteri. La stima del risparmio, possibile con qualunque stampante (a getto d'inchiostro o a toner) e con qualunque sistema operativo (Linux, Mac OS X, Windows), variava dal 15 al 25%.

Ecofont è scaricabile gratuitamente (come Vera Sans), però va installato, cosa che non tutti gli utenti sanno fare e che in un ambiente con molti computer da gestire potrebbe rivelarsi un'impresa notevole.

Ma si può risparmiare di più e tribolare di meno, basta usare il font Century Gothic, che ha il vantaggio di essere già preinstallato nella maggior parte dei computer. Rispetto all'Arial comunemente utilizzato, il Century Gothic consuma infatti circa il 30% d'inchiostro in meno.

Un risultato ancora migliore di quello dell'Ecofont. Considerato il costo del toner, e ancor più quello dell'inchiostro per le stampanti a getto, il 30% di riduzione non è da sottovalutare.

Secondo Printer.com, fra i font preinstallati più comuni utilizzati per la stampa di testi, i più parsimoniosi, dopo il Century Gothic, sono Ecofont, Times Roman, Calibri e Verdana; consumano invece di più, rispetto all'Arial tradizionale, i font Sans Serif, Trebuchet, Tahoma e Franklin Gothic Medium. Uno stesso testo costa 74 dollari se scritto in Franklin Gothic Medium, 67 se si usa l'Arial, e 46 dollari se si usa Century Gothic.

Tuttavia occorre tenere presente che il Century Gothic tende a occupare più spazio in larghezza rispetto ad Arial o Times, per cui quello che si risparmia in inchiostro può finire per essere speso in carta.

Se convenga o meno spendere qualcosina in più di carta dipende dal rapporto fra costo della carta e costo dell'inchiostro della specifica stampante.







Risparmiare corrente elettrica imparando a conoscere meglio le nostre amate console ! Ecco i consigli per non sprecare energia !!







Le console multifunzione attualmente in vendita, anche da spente, consumano dalle 3 alle 5 volte di più di un frigorifero!!!

CONSUMI CONSOLE VIDEOGIOCHI - Sfidare gli amici online con i giochi per pc, superare i diversi livelli del proprio gioco preferito con la Playstation o ballare e imparare nuovi passi con la Wii: senza dubbio il tempo vola quando ci si diverte, ma avete mai pensato a quanta energia si consuma tra una partita e l’altra?

Vincere con il proprio videogioco preferito richiede infatti non solo tempo libero a disposizione ma anche energia. Senza contare quella che si consuma quando lasciamo le apparecchiature in stand-by per poi riprendere successivamente la partita.


I COSTI ENERGETICI DELLA CONSOLE IN STANDBY - A questo si aggiunge il fatto che tutte le console attualmente in vendita sono multifunzione: certamente molto pratiche in quanto possono fungere contemporaneamente da lettori dvd, minicomputer o hard disk esterni ma anche molto dispendiose dal punto di vista del consumo di energia elettrica e dei conseguenti costi in bolletta. Addirittura, si calcola che, anche spente, le console consumano dalle 3 alle 5 volte di più di un frigorifero.

In particolare, come leggiamo su Greennetwork, tra le console più famose (Nintendo Wii, Playstation 3 e Xbox 360) è emerso che la più economica è la Nintendo con un consumo medio in fase di utilizzo di 16 Watt. Seguono la Xbox (119 Watt) e la Playstation (150 Watt).

Ricordate quindi di spegnere sempre la console quando non è in funzione.

Non dimenticate che i sistemi graficamente più avanzati consumano ancora più energia.

Una volta spenta la console, staccate anche la spina o, in alternativa, utilizzate una multi presa con interruttore in modo da spegnere contemporaneamente anche il monitor e le casse.

Anche le diverse case produttrici di console hanno comunque ben compreso l’importanza del problema e per ridurre gli sprechi sono corse ai ripari prevedendo alcune modalità di risparmio energetico degli apparecchi.


I NOSTRI CONSIGLI PER NON SPRECARE TEMPO ED ENERGIA CON LE CONSOLE - Il nostro consiglio è quindi quello di limitare le ore passate davanti alla console e ai videogame in generale non solo perché così eviterete di sprecare energia ma anche perché risparmierete tanto tempo utile da dedicare ad altre attività, un po’ di divertimento e relax va bene ma poi è meglio spegnere la console.








domenica 9 marzo 2014

RedBull vi fa vincere il DVD del nuovo film Rush di Ron Howard !! Affrettatevi perchè scade il 12 marzo !!






RedBull promuove un’iniziativa con cui potrete vincere il DVD del film Rush, di Ron Howard.
Vi basterà rispondere a 3 domande.

Affrettatevi perchè il concorso scade fra pochi giorni !!



Scadenza: 12 marzo 2014

RedBull mette in palio 10 DVD del film Rush, del registra Ron Howard.
Potete provare a vincerlo andando a questa pagina, rispondendo correttamente alle 3 domande poste e compilando il form con i vostri dati.
I vincitori del DVD verranno contattati via email.





giovedì 6 marzo 2014

Come sistemare al meglio il proprio garage, come arredare e attrezzare il garage con banchi e sistemi per una piccola officina, per coltivare passioni e hobbies proprio sotto casa.







Nelle nostre case, sempre più piccole e affollate di oggetti e suppellettili, il garage funge il più delle volte non soltanto da box auto ma anche e soprattutto da ripostiglio.

Tra le sue pareti così, in poco tempo, si affollano scatoloni, elettrodomestici da sistemare o non più all'avanguardia, ma ancora nuovi e che quindi non si ritiene opportuno buttar via, vecchi ricordi e non solo...

Per poter vivere comodamente in casa propria quindi diventa necessario riuscire a sistemare in maniera adeguata il garage.


Ecco come farlo risparmiando spazio.

Assicurati di avere a portata di mano:

Tanta buona volontà
Un pò di tempo libero ovviamente
Scaffali o armadi
Scatoloni

Per sistemare in maniera razionale il vostro garage il primo passo da compiere sarà quello di eseguire una sorta di grande inventario degli oggetti ivi riposti (e di cui spesso ci si è addirittura scordati).

Per far ciò è utile scindere tutto quello che conservate secondo precisi criteri:

gli oggetti che necessariamente vanno tenuti in garage da una parte (p. Es. Le biciclette),

quelli ammassati in attesa di una riparazione o di un ritorno in auge da un'altra (p. Es. Oggetti elettronici, capi d'abbigliamento, ecc.),

e infine i ricordi (oggetti spesso inutili ma a cui si è legati da un rapporto d'affetto) da un'altra parte ancora.

Una volta effettuata questa suddivisione bisognerebbe adoperarsi per eseguire una cernita tra il materiale ormai deteriorato o non più di vostro interesse e gli oggetti da continuare a tenere. Tutto ciò che conservate in garage andrà quindi sottoposto ad un esame lucido e razionale; ogni qualvolta eseguirete quest'operazione troverete qualcosa da buttar via (o magari da rivendere o regalare).

Regalate o vendete su ebay tutti gli oggetti che non vi servono. Fate spazio! Nel vostro garage ci sarà un mucchio di roba che non usate… è arrivato il momento di metterla da parte. Non agite a casaccio, valutate razionalmente se avete bisogno di quell’oggetto o meno.

Superata questa fase sarà bene, se non ne siete ancora dotati, acquistare degli armadi o degli scaffali in quantità tale da costeggiare tutto il perimetro del garage. Più ripiani avrete e meglio sarà.



A questo punto gli oggetti andranno nuovamente suddivisi sia per categoria (elettrodomestici, ricordi, ecc.) sia per utilizzo (maggiore o minore frequenza con cui vengono cercati, usati, ecc.).

Seguendo i suddetti criteri disporrete tutto in scatoloni ben sigillati.
Su ciascuno di essi, onde evitare ricerche difficoltose e l'inevitabile disordine che ne consegue, scriverete con precisione il materiale contenuto (p.  Es.  Addobbi per l'albero di natale, addobbi per il presepe, ecc.).  Gli oggetti utilizzati raramente andranno collocati nei piani più alti degli scaffali, mentre gli altri, in rapporto alla frequenza d'uso troveranno collocazioni via via più agevolmente raggiungibili..

Installate cassettiere, rastrelliere, ganci o mensole, tutto su misura pe ril vostro garage. Allestite degli stand da soffitto per le bici o gli sci, recupererete molto spazio. Costruite o acquistate uno scaffale dove sistemare tutti gli oggetti davvero utili. Se invece degli scaffali utilizzate cassetti e contenitori, ricordate che in fondo vanno le cose che utilizzate di meno e in superficie tutto ciò che può tornare utile nel quotidiano.



Non dimenticare mai:
Questo tipo di lavoro porta via molto tempo; è bene quindi mettersi all'opera durante periodi prolungati di ferie, mai nei ritagli di tempo.
Molte persone non riescono a staccarsi dagli oggetti che possiedono pur riconoscendone l'inutilità. Se appartenete alla categoria bisogna che prima facciate su di voi un lavoro mentale; difficilmente infatti riuscireste a far ordine in garage o a eliminare qualcosa se non siete veramente motivati.

Per attrezzare il garage perché sia funzionale bisogna innanzitutto sistemare tutti i materiali in modo ordinato pronti per essere utilizzati al momento opportuno.

Cominciamo quindi con una parete su cui applichiamo un pannello di masonite laccato bianco con tanti forellini, in cui si inseriscono degli appositi ganci che consentono di sistemare in ordine
progressivo una serie di cacciaviti, pinze ed altri utensili da lavoro.

Al di sotto di quest'ultimo è ideale l’installazione di un tavolo con un piano rivestito con una guaina di gomma per lavorare legni e metalli; in un angolo del tavolo una morsa da banco è importante per tagliare pezzi di legno e materiali ferrosi.

Un armadietto di metallo o di legno è utile invece per sistemare barattoli di vernice, oli lubrificanti, polveri disossidanti e attrezzature per le saldature. In un angolo del garage conviene posizionare un compressore di media portata, utilissimo per gonfiare pneumatici, dipingere manufatti con la vernice spray o semplicemente usandolo come aria compressa per pulire oggetti sottoposti a lavorazioni particolari come la sgrossatura.

Se si intende riparare o intervenire sulla propria auto senza rivolgersi ad un meccanico per lavori di ordinaria manutenzione, un crick a carrellino di medie dimensioni è l’ideale per innalzare l’auto e praticare cambi di olio, ruote ecc. Anche quattro cavalletti di forma piramidale possono rivelarsi utili quando si intende sollevare l’auto in modo uniforme dal suolo.



Se però la passione è la meccanica o il fai da te, può tornare molto comodo attrezzarlo come una piccola officina, che consenta di svolgere sia piccoli lavoretti di manutenzione, che veri e propri interventi meccanici.

Anche in questo caso però, razionalizzare gli spazi ove riporre le attrezzature e, al tempo stesso, avere tutto a portata di mano, non è così semplice. Lo sanno bene le aziende che si dedicano all’arredo delle officine.

Ad ora il servizio è prevalentemente dedicato agli esercizi commerciali, ma nulla vieta di applicare gli stessi concetti al garage di casa, magari in versione mignon.

Molte aziende del settore, infatti, offrono soluzioni modulari che ben si adattano a tutte le esigenze. Potete trovare banchi, cassettiere, pannelli e carrelli (con o senza utensili) per replicare in box, una vera e propria mini officina professionale.



La funzionalità di un garage è quindi dettata da un vasto assortimento di materiali ed utensili, ordine e sicurezza. In quest’ultimo caso non bisogna mai fare mancare una pompa per l’acqua e un estintore. Se la quadratura del garage è abbastanza ampia e soprattutto alta, per renderlo funzionale ed ottimizzare al meglio gli spazi disponibili, non è una cattiva idea innalzare un piccolo soppalco (in legno, metallo o muratura) per potersi ritagliare una fetta di privacy e creare un angolino con una scrivania, per momenti di relax o per aggiusti di miniature che richiedono una posizione comoda ed una illuminazione adeguata.

Attezzare quindi un garage perchè sia funzionale, ma senza intralci richiede poco e tanta parsimonia nel sistemare gli oggetti giusti nel posto giusto.

Ora vediamo insieme come sistemare lo spazio disponibile all’interno del garage :

- Chi ha un piccolo garage dovrebbe privilegiare i tavoli da lavoro che si richiudono, che quando non sono utilizzati occupano meno spazio. Per fare meno fatica quando li utilizziamo, sono perfetti quelli con le ruote, che si spostano facilmente. Per avere più spazio, quando si lavora è meglio mettere l’auto fuori.

- Chi si dedica al bricolage come hobby non deve trascurare la sicurezza in generale. Dobbiamo prestare attenzione tutte le volte che si utilizzano attrezzi pericolosi, come il trapano o la sega elettrica. Per evitare piccoli tagli sulle mani, è meglio indossare dei guanti.

- Quando si usa la fiamma ossidrica va sempre indossata la maschera apposita protettiva. Infine, bisogna stare attenti quando si sale sulla scala; sono i più sicuri i modelli con quattro punti d’appoggio a terra.

- Anche se il fai da te consiste in semplici lavori, non per questo bisogna sottovalutare i pericoli, altrimenti si possono correre rischi anche seri. Quando si vernicia un oggetto, è bene tenere la saracinesca completamente aperta e, se ci sono , anche le finestre o porte.

- Più il locale è areato, meglio è, così si respirano meno le particelle delle vernici. Di questi prodotti alcuni sono tossici e altri no; in ogni modo, per limitare i rischi è consigliato l’uso dell’apposita mascherina che ripara bocca e naso e fare ogni tanto una pausa all’aria aperta.









sabato 1 marzo 2014

Il vostro cellulare o il vostro tablet si scaricano subito ? Ecco come risolvere il problema se avete un cellulare o un tablet con Android, la guida per risparmiare la batteria del vostro smartphone.






Avete acquistato da poco il vostro primo dispositivo Android. Tutto vi sembra così ampio e confuso, ma in breve tempo vi sentirete  ”a casa”, grazie anche all’ampia personalizzazione del sistema Android.

C’è solo una questione che ora vi martellerà il cervello: come risparmiare la batteria su Android.


L’ultima delle tendenze, per i produttori di smartphone, è quella di produrre smartphone pieni di funzioni aggiuntive (come la ricarica wireless) e, soprattutto, molto grandi. Entrambe queste caratteristiche fanno sì che il dispositivo si trovi a faticare per arrivare anche soltanto fino alla fine della giornata, tanto da arrivare a chiedersi: ma non si saranno dimenticati qualcosa?.

A questo dobbiamo aggiungere che Android non è un sistema costruito ad-hoc come iOS. Il sistema operativo Apple ha il vantaggio di essere scritto per un minuscolo pugno di dispositivi, permettendo quindi di raggiungere migliori risultati in autonomia (sebbene iPhone 5 non sia affatto questo gran campione, quando si parla di durata della batteria).

Il vantaggio di Android è però il maggiore controllo che abbiamo sul prodotto. Se la nostra intenzione è quella di ottimizzare l’autonomia del nostro dispositivo, smartphone o tablet che sia, rimbocchiamoci le maniche e vediamo come fare in una guida pensata “a più livelli” di difficoltà.



Consigli di base

Il consiglio principale che vogliamo dare a tutti è: gestite bene le connessioni attive. Finché si trattava di iPhone, qualcuno poteva anche trovare seccante il dover recarsi nelle impostazioni ogni volta soltanto per disattivare la connettività di rete, il bluetooth o il wi-fi. Ma su Android non ci sono scuse per nessuno: tutti i dispositivi Android permettono di gestire le connettività e altri servizi che possono consumare batteria inutilmente, semplicemente dal menu a tendina che compare trascinando il dito dall’estremità superiore del display verso il basso.

Qui troverete un gran numero di impostazioni (e a volte, all’interno delle impostazioni del dispositivo, vi verrà dato modo di ampliare questo menu), e basterà un semplice tocco per attivare o disattivare i vari servizi. Per cui, l’ovvio consiglio è almeno quello di disattivare la rete dati 2G/3G/4G quando siete sotto copertura wi-fi e di riattivarla solo quando la copertura wireless è assente. Se non siete grandi utilizzatori di internet in mobilità, disabilitare la rete dati anche mentre siete fuori casa, assieme al wi-fi, risulterà un enorme boost alle prestazioni della batteria.

Sempre all’interno di questo menu a tendina possiamo decidere di disattivare la connessione GPS, qualora non avessimo la mania compulsiva di geotaggarci in ogni luogo dove andiamo o non ci fosse bisogno di usare il prodotto come navigatore. Possiamo anche disabilitare il bluetooth, se non ne facciamo uso, e la rotazione automatica, se tendiamo a non usare mai il dispositivo in orizzontale. Occhio anche alle impostazioni relative alla luminosità dello schermo, componente che consuma più di ogni altra cosa: impostare la luminosità automatica potrebbe essere una buona idea, ma anche gestirla manualmente, senza esagerare verso l’alto, può dare soddisfazioni.
Attraverso le impostazioni del dispositivo, potremmo trovare altre funzioni attive che magari non utilizziamo, come la connettività NFC. Sempre all’interno di queste impostazioni possiamo rifinire il comportamento dei componenti che consumano di più. Ad esempio, potremmo ridurre il tempo in cui il dispositivo rimane acceso senza ricevere alcun input, magari fissandolo a trenta secondi piuttosto che a un minuto. E nelle impostazioni del suono possiamo disattivare il tono che si attiva ogni volta che si preme qualcosa, così come la vibrazione.

Ecco quindi riassunte le 12 cose fondamentali da fare per aumentare la durata della batteria del vostro smartphone o tablet Android :


Disattivare il GPS - Se non devi usare alcuna app che ne fa uso (come Google Maps o il navigatore satellitare), disattivalo: consuma parecchia energia.

Disattivare il Bluetooth - Usalo solo quando serve. Tenerlo acceso senza utilizzarlo, come fanno in molti, porta solo a un inutile dispendio di batteria.

Disattivare il Wi-Fi - Se non stai usando una rete wireless per navigare, meglio spegnere momentaneamente il Wi-Fi.



Non usare live wallpaper - Gli sfondi animati sono belli e attraenti, ma consumano parecchie risorse. Meglio un classico sfondo statico se vuoi risparmiare carica.

Eliminare widget superflui - Sono complementi utili per il desktop del cellulare, ma come i live wallpaper consumano preziose risorse. Rimuovi quelli non necessari.

Evitare l'uso di giochi - Sei in condizioni critiche e non hai come ricaricare il telefono. Evita di giocare, allora! I videogame, specie quelli più complessi, sono un killer per l'autonomia residua.


Ridurre il tempo per attivare lo standby - È il tempo di inattività richiesto per mettere in standby il telefono. È possibile modificare questa impostazione dai 15 secondi ai 30 minuti (i valori possono differire in base al firmware). Vai su Impostazioni > Display > Timeout Schermo e scegli il valore minimo (15 secondi) per evitare il dispendio di batteria.

Ridurre la luminosità del dispositivo - Molti dispositivi utilizzano di default un'impostazione massima (o comunque elevata) di luminosità del display. Ciò però incide fortemente sull'autonomia di carica. Per abbassare il brillo dello schermo, vai su Impostazioni > Display > Luminosità e riduci quanto possibile questo valore.

Disattivare la sincronizzazione - La sincronizzazione automatica dei dati eseguita dalle applicazioni può incidere sulla durata della batteria. Se sei a corto di batteria, disabilitala. Per farlo, vai su Impostazioni > Account e sincronizzazione > Sincronizzazione automatica ed elimina il segno di spunta.



Eliminare app indesiderate all'avvio - All'avvio del sistema, Android carica in esecuzione automatica diverse applicazioni e servizi. Non tutti i processi, però, sono necessari. Che fare? Usa Startup Cleaner e potrai terminare dall'avvio le app indesiderate che utilizzano inutilmente la batteria.

App per risparmiare batteria - Juice Defender è un'utile app che consente di creare profili di configurazione ottimizzati per il risparmio della batteria. Un po' ostico da configurare, ma molto efficiente.

Usare la rete 2G - Se vivi in una zona scarsamente coperta dal segnale 3G, puoi provare a disabilitare la connettività 3G. Per farlo vai su Impostazioni > Wireless e reti > Reti mobili > Usa solo reti 2G (opzione non disponibile su alcuni dispositivi).

Sembreranno pochezze, ma assieme allo schermo sono le cose che consumano di più, e a fine giornata noterete la differenza.



Consigli avanzati

Se avete già disattivato tutto ciò che non vi serve ma siete ancora alla ricerca di una soluzione per risparmiare la batteria su Android, le cose sono tre: o il vostro telefono nasce con una pessima autonomia, o lo tenete a schermo acceso per molte ore (lo schermo, ricordiamo, consuma più di ogni altra cosa) oppure c’è qualcuna delle vostre applicazioni che mantiene “al lavoro” il vostro dispositivo in maniera costante. Possiamo controllare i consumi dello schermo e delle applicazioni attraverso una statistica sulla batteria che troviamo all’interno delle impostazioni del dispositivo, ma questi dati potrebbero risultare insufficienti per stabilire ciò che veramente crea consumo. Ogni applicazione infatti può operare anche a schermo spento, “svegliando” il processore del prodotto ad intervalli regolari per eseguire diverse mansioni, a volte utili (ad esempio, scaricando la posta e le notifiche Facebook) e a volte no (inviando pubblicità o avvisi inutili).

Il periodo in cui il terminale consuma meno si chiama deep sleep ed è una fase che avviene quando lo schermo è spento. Il modo migliore per capire se il nostro dispositivo va in deep sleep e ci resta a lungo quando non eseguiamo nessuna azione è scaricare una utility che monitori questo fenomeno, e in più ci dica indicazioni su quali applicazioni stanno “disturbando” il prodotto dal deep sleep.
Se dovessimo sceglierne una su tutte, per svolgere questo lavoro, noi consigliamo

Wakelock Detector, applicazione gratuita e dotata di una interfaccia chiara e comprensibile.

Al suo interno possiamo vedere la percentuale di deep sleep sul tempo di accensione totale, nonché tutti i processi che svegliano il dispositivo (wakelocks). A quel punto sarà facile capire cosa influenza principalmente l’autonomia complessiva, tenendo conto che si tratta di consumi comunque minori di quello che richiede lo schermo acceso. Nel caso in cui ci fosse una applicazione che utilizzate di rado e che crea consumi molto elevati, il suggerimento migliore che possiamo dare è quello di disinstallarla immediatamente.



Solo per esperti

Se tutto ciò non dovesse bastare, e avete dimestichezza sufficiente con il computer, è il momento di mettere le mani in maniera più profonda sul nostro cellulare o tablet, attraverso modifiche come l’attivazione dei permessi di root e l’installazione di una custom rom sul vostro prodotto.

Tutto parte dal forum di XDA, il punto di incontro di tutti gli appassionati del mondo smartphone e tablet: qui esistono sezioni dedicate a tutti i prodotti più importanti, con guide avanzate (come quelle per l’undervolt) così come kernel e rom modificate.

Una volta che il proprio dispositivo ottiene i permessi di root è possibile anche usufruire di Titanium Backup, applicazione essenziale per gli appassionati Android in grado non solo di fare backup e ripristino delle applicazioni, ma anche di “congelare” i processi, compresi quelli di sistema, in modo da fermare quell’eventuale elemento inutile del sistema che consuma così tanto. Questo avviene nella schermata di backup, dove vengono elencate le applicazioni e qui ci viene proposto, se lo vogliamo, di “congelarle”. Ovviamente, bisogna prestare estrema cautela in queste azioni: la community mondiale di XDA stila spesso una lista di processi disattivabili o completamente rimovibili.

Altrimenti, la nostra scelta ricade su Greenify, ottima applicazione che può impedire ad altre applicazioni di lavorare in background quando non è necessario o richiesto. È meno complessa di Titanium Backup, ma sicuramente molto più intuitiva e facile da usare senza fare danni. Provatela senza esistazione.
Ma attenzione: gran parte di queste operazioni richiedono lo sblocco del dispositivo (root), cosa spesso non sono permessa dai produttori, o comunque in grado di far uscire il prodotto dalla tutela della garanzia. Eseguendo queste modifiche, la maggior parte dei centri assistenza potrebbe rifiutarsi di prendere in carico il vostro prodotto danneggiato (a meno che non lo si riporti allo stato originario) per cui decidete con estrema attenzione il da farsi.

In generale, la gestione dell’autonomia della batteria su smartphone e tablet Android è un tema piuttosto delicato, ma dobbiamo dire che i dispositivi odierni non possono fare miracoli. Se il vostro dispositivo risulta molto carente su questo aspetto e non riesce a terminare la giornata lontano dal caricabatterie, tenete in considerazione la scelta di passare ad un prodotto pensato appositamente per queste esigenze.






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