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giovedì 11 settembre 2014

Drone mania... tutti lo vogliono... ma quanto ci costa ?? Zero se ce lo costruiamo da soli !!! Ecco la guida FAI DA TE per costruire un QUADRICOTTERO DIY LOW COST






Se ne sente parlare ovunque. In rete girano decine di video. In televisione vengono impiegati per effettuare riprese dall’alto spesso in sostituzione degli elicotteri....

I droni sono una realtà con la quale ci stiamo confrontando da pochi anni ma che col passare del tempo diventerà una consuetudine, paragonabile all’impiego di qualsiasi altro device utilizzato per lavoro, come il tablet, la macchina fotografica o il computer.


Definiamo la parola DRONE :

Il drone è velivolo a controllo remoto, quindi senza pilota, utilizzato per impieghi di vario genere. Ha le eliche ma non è un elicottero. Alcuni hanno  anche le ali ma in tal caso non possono stazionare in cielo in “un punto fisso”. Le forme con cui sono realizzati sono diverse a seconda dell’utilizzo che ne viene fatto. Quelli con 4 o più eliche si assomigliano ma possono differire per potenza, capacità di carico, sistemi di controllo e autonomia.

La tecnologia è ovviamente di provenienza militare, sdoganata e riadattata ad un impiego civile per ambiti molto diversi tra loro. Monitoraggio, sorveglianza, mappatura del territorio, protezione civile. I droni coadiuvano tecnici e personale specializzato in operazioni di messa in sicurezza del territorio, telesoccorso, rilevamenti fotografici, video riprese, cinema, ecc…

I droni si possono acquistare anche con 100 Euro ma possono arrivare anche a costare decine di migliaia di euro....

Ecco alcuni link dove acquistare dei Droni pronti al volo già assemblati !!!

Se invece siete dediti al FAI DA TE e avete diverso tempo a disposizione in rete si trovano diverse guide più o meno complete che ci permettono di costruire un vero Drone radiocomandato provvisto anche di Webcam per le riprese aeree.

Una di queste guide mostra come costruirsi un quadricottero usando una scheda kk.

Questo tipo di approccio è il più indicato per chi ha poca conoscenza di elettronica e programmazione, ma apre la strada verso configurazioni molto più complesse.

Innanzitutto come e più di ogni aeromodello o elimodello bisogna usare la massima prudenza durante l’assemblaggio, i test al banco e soprattutto nel volo; questo perché a differenza di un elicottero, i rotori possono partire al massimo in una frazione di secondo e non avrete il tempo di fermare la loro corsa impazzita, con drammatiche conseguenze.



Cominciamo col descrivere il materiale necessario per l'assemblaggio di un drone DIY LOW COST :

partiamo dalla scheda di controllo, vero cervello del vostro futuro quadricottero.

La scheda comunemente chiamata kk è un insieme di 3 giroscopi gestiti da un software tramite un micro-controllore, tutte le info su questa scheda le trovate in: http://www.kkmulticopter.com/ , punto di riferimento fondamentale per scaricare eventuali aggiornamenti e configurazioni, si avete capito bene, in questa scheda possono essere caricati (singolarmente) oltre 12 configurazioni diverse di veicolo, continuamente aggiornate!

Per adesso ci soffermiamo sulla configurazione quadricottero ad x.

Ed adesso viene il bello, decidere se è meglio pilotare con configurazione ad x o a +, cosa significa?

La configurazione a + potrebbe essere quella che più si avvicina al vostro modo di pilotare, avrete un motore avanti, uno dietro, uno a destra ed uno a sinistra rispetto al vostro “volato”.

Dei chiari punti di riferimento, visibili soprattutto se userete eliche di diverso colore o led colorati in modo diverso su ogni singolo braccio, questo vi aiuterà molto nella visione dell’assetto in volo, ma vi sarà di grosso intralcio se vorrete usare una videocamera a bordo per riprese amatoriali; infatti uno dei motori risulterà sempre nell’inquadratura video, rovinando il bel paesaggio.

Nella configurazione a x, in questo caso il senso di marcia del vostro quadricottero sarà al centro rispetto a 2 dei 4 motori.

Potrete comunque usare eliche colorate o led per meglio comprendere i vari assetti, ma come primo approccio potrebbe risultare “strano” come modo di volare.

La difficoltà principale, anche per chi è comunque bravo a pilotare elicotteri, rimane la comprensione dell’assetto, insisto su questo argomento perché siate preparati a pilotare un modello che non ha: “ne testa ne coda”, non ha fusoliere, derive, musetti, ecc..

Per quanto tentate di dargli una forma comprensibile con fusoliere o colori, a 200m di distanza non capirete come stabilizzarlo con conseguenze ben comprensibili.

Quindi tornando alla sicurezza, allenatevi molto su brevi distanze e ovviamente senza pubblico!



Torniamo alla nostra scheda di controllo.

Il prezzo della kk è variato nel tempo e come è ovvio si parte dai 100€ sul listino ufficiale per arrivare ai 25€ in Cina. Su Amazon potete acquistarla a circa 25 euro !! Approfittatene : ecco il link per l'acquisto della scheda KK.

Anche volendo autocostruirla, solo il prezzo dei 3 singoli giroscopi supera i 30€ , quindi non vi consiglio questa strada, a volte è bello anche trovare “il piatto pronto e caldo”.




Come potete osservare si possono collegare:
fino a 6 regolatori-motori o servocomandi , 4 ingressi per la ricevente e 6 pin per l’eventuale programmatore (opzionale nel caso abbiate acquistato la scheda con la versione firmware che vi interessava).

La freccia sulla scheda indica chiaramente la direzione di marcia e nel nostro caso dovrà puntare in mezzo ai 2 motori anteriori, avendo la cura di fissare la scheda esattamente al centro dei 4 motori.

I 3 potenziometri che trovate sulla sinistra servono per regolare la sensibilità dei rispettivi giroscopi, ma anche per inserire delle procedure di installazione quali la calibrazione dei regolatori (indispensabile per ottenere una rampa del gas perfettamente uguale in tutti gli esc) e l’eventuale inversione dei giroscopi.

Una volta acquistata questa scheda, dobbiamo procurarci gli altri importantissimi componenti, che non andranno scelti a caso e nemmeno dovrete inventarvi strane configurazioni.

La cosa migliore, almeno per la prima volta, sarà usare configurazioni già sperimentate con successo da altri, io non voglio essere troppo insistente, ma, considerate che ho costruito oltre 15 multirotori di vario genere, tra cui: tricotteri anfibi, Y6, quadricotteri acrobatici, per riprese video, fpv, un tricottero ripiegabile da ben 4 metri di apertura, ecc... è semplice fare un po’ di conti, direi che ho acquistato almeno 90 motori e rispettivi regolatori, quindi un piccolo consiglio posso darvelo.

Scritto questo, passiamo a compilare una lista della spesa:

ovviamente una scheda kk , possibilmente con atmega 168 (ci permetterà di caricare firmware più sofisticati) [la potete acquistare qui]


4 motori con peso compreso tra i 40 e i 70g e dai 900 ai 1200kv (io consiglio degli economici keda 20-26M) [potete acquistare i motori qui]


4 regolatori da 20  a 35A , che abbiano la possibilità di essere programmati con l’apposita card (io consiglio gli economici turnigy plus 25 A) [potete acquistare i motori qui]


4 eliche 10”X4,5  -2dx e 2sx (morbide e colorate) + una decina di scorta [le potete acquistare qui]


1 card per programmare i regolatori.


1 cicalino per allarme lipo scarica [potete acquistarne uno qui]


1 lipo 3s 2000mA 30c (a seconda del tempo di volo da 1500 a 4000mA) [potete acquistare le batterie qui]


Il resto della spesa la farete in qualche brico o ferramenta:

2 metri di tubetto quadrato di alluminio da 10X10mm .

2 basette di vetronite (anche quella usata per circuiti stampati ramata)  10X10 cm.

20 viti M3 X 16mm con i rispettivi dadi autobloccanti.




Gli attrezzi che ci serviranno saranno veramente pochi : un trapano, chiavi per le viti, frena-filetti forte, saldatore, seghetto.



Iniziamo con tagliare il tubetto di alluminio in 4 parti lunghe 25cm, in questo modo il nostro quadricottero  avrà un interasse motori di quasi 50cm, l’ideale per una buona stabilità nell’apprendimento.

Decidiamo ora come fissare i motori; le soluzioni sono molte: possiamo forare semplicemente il tubetto in prossimità dei fori del motore, fissarlo con delle fascette oppure creare un morsetto.







Ricordate che meno fori farete nel tubetto e più sarà resistente in caso di caduta.

Mantenete comunque 2-3 cm di tubetto in eccesso: risulterà molto utile per salvaguardare il motore.  In questo punto, che risulterà essere l’estremità del braccio, meglio costruire dei tappi di gomma anti infortunistici, quello verde che vedete nella foto è stampato con la colla a caldo.





A questo punto assembliamo il tutto usando del frena-filetti forte.


La parte più difficile sarà saldare in parallelo tutti i rispettivi cavi di alimentazione dei regolatori e riunirli in 2 unici connettori di alimentazione, a cui aggiungeremo il cicalino per l’allarme bassa tensione delle lipo ed un connettore sotto fusibile da 1 A per eventuali led colorati da fissare sui bracci, il fusibile in caso di caduta eviterà possibili corto circuiti sull’alimentazione (prevenire è meglio di curare).




La lipo andrà ulteriormente fissata con una fascetta di velcro.



Finalmente siamo arrivati ai collegamenti sulla scheda!


Rispettiamo la numerazione e la rotazione dei motori.



Ho volutamente messo questa foto per ricordare di fissare la scheda di controllo con la freccia rivolta verso la direzione di marcia, nel vostro caso la freccia punterà tra il motore n 1 e il n 2;

come spero abbiate notato la configurazione della foto non è x ma +!

Esistono numerose versioni di firmware per la configurazione a x ed alcune usano una disposizione dei motori diversa, quindi mi raccomando, controllate bene le specifiche della scheda che acquisterete!

La scheda andrà fissata al frame con del buon biadesivo a spugnetta (anche in più strati) ma non esagerate con lo spessore, altrimenti invece di assorbire le vibrazioni, le amplificherà.

Collegate la ricevente alla scheda seguendo le indicazioni e sarete pronti……

Mi sono dimenticato qualche cosa??

Le eliche?

Non le ho dimenticate, anzi, ricordate che queste andranno fissate solo dopo accurati test pre- volo e dopo aver eseguito tutte le procedure di iniziazione della scheda.

Questo vi salverà le dita, quindi non cercate di correre troppo e seguite tutti i passaggi.


A lavoro ultimato risulterà più o meno così.

Ovviamente eliche escluse!

A questo punto dovrete programmare ogni singolo regolatore



Fondamentale, anche se strano, il tipo di celle che dovrete impostare: NI-xx infatti esclude il taglio delle lipo in caso di bassa tensione, questo salverà il vostro quadricottero da molte cadute accidentali dovute al taglio del singolo regolatore.

Se i regolatori tagliassero tutti contemporaneamente e lentamente non sarebbe grave, ma fidatevi se vi dico che uno solo alla volta taglierà se non usate le impostazioni che vi ho indicato, con le conseguenze che potete immaginare.

Ovviamente se il valore di tensione scenderà troppo, rovinerete le lipo, per questo vi ho scritto di collegare un cicalino di allarme.

Prima di collegare i regolatori alla scheda dovete togliere il positivo da 3 dei 4 connettori, altrimenti 4 bec in parallelo potrebbero andare in conflitto.

Fatto questo dovrete “istruire” ogni singolo regolatore perché usino tutti la stessa rampa di gas adatta alla vostra trasmittente.

Questa procedura sarà la scheda di controllo a farla (come indicato sul manuale kk).

Preparate un programma aereo sulla tx con un solo servo per gli alettoni.

1. Setting transmitter channels

CHANNEL Aileron Elevator Throttle Rudder
JR/SPEKTRUM REVERSE REVERSE NORMAL REVERSE
FUTABA NORMAL NORMAL REVERSE NORMAL
HITEC NORMAL REVERSE NORMAL NORMAL
Others

Accendete la tx mettendo il gas al massimo, impostate il trim dello yaw a 0 ed alimentate la scheda.

A questo punto dopo una serie di lampeggi della scheda udirete un suono di conferma dei regolatori, riportate il gas a 0, attendete la conferma sonora dei regolatori e scollegate l’alimentazione.



Ora iniziamo con i test al banco per verificare se tutto corrisponde.

Controllate che tutti i potenziometri della scheda siano a metà (50%), accendete la radio ed alimentate il vostro quadricottero, mantenendolo fermo per i primi secondi, ovviamente le eliche non le dovete ancora montare!!

A seconda del fw installato servirà armare la scheda: si tratta di una procedura di sicurezza per evitare partenze accidentali dei motori.

Poi dovete mettere il gas al minimo e muovendo lo yaw (timone, direzionale) armare o disarmare la scheda, il led acceso indicherà che la scheda è armata.


Queste sono alcune delle procedure riguardanti uno specifico fw koreano , che permettono di cambiare anche il tipo di volo.

Una volta armata la scheda, aumentando il gas, i motori devono partire tutti nello stesso istante e con il verso di rotazione indicato nel manuale, se così non fosse dovete invertire 2 dei 3 fili che vanno dal regolatore al motore incriminato.

Se avete saldato i fili, li dovete dissaldare, mentre se avete usato i connettori risulterà più facile, le saldature rimangono comunque molto più affidabili e le consiglio, le vibrazioni potrebbero infatti creare dei falsi contatti molto pericolosi.

Ora prendete il quadricottero saldamente in mano, mettete i motori al minimo e iniziate a scuotere nelle varie direzioni il modello.

A questo punto, se inclinate indietro il quadricottero i motori anteriori devono rallentare e quelli posteriori aumentare.

Mentre inclinandolo verso sinistra, quelli di destra devono diminuire mentre quelli di sinistra aumenteranno.

Se fino ad ora tutto procede bene siete a buon punto, mentre, se le reazioni del modello dovessero risultare opposte a quanto scritto, significa che uno o più giroscopi sono invertiti (se, per esempio, inclinando il modello a sinistra e a destra i motori, anziché smorzare l’oscillazione tendono ad accentuarla, significa che il giroscopio degli alettoni risulta invertito).

A questo punto mettete il potenziometro del roll a zero, accendete la trasmittente e alimentate la scheda .

Il led dovrebbe lampeggiare velocemente 10 volte,  sulla trasmittente muoverete lo stick corrispondente al canale da invertire, in questo caso gli alettoni; il led dovrà lampeggiare continuamente per confermare la selezione.

Adesso il giroscopio risulterà invertito, non vi resta che riportare il potenziometro al 50%.

Ricontrollate per sicurezza che tutto coincida, ripetendo la prova dello scuotimento.

Ok il gioco è fatto, potete montare le eliche (nel giusto senso).

L’operazione di test va ora ripetuta facendo molto più attenzione: usate un abbigliamento protettivo, occhiali compresi.

In questo caso tenete il quadricottero molto più saldamente e lentamente portate il gas al 25%, poi inclinatelo nei diversi assi, verificando che il modello contrasti i vostri movimenti, se tutto vi sembra corretto verificate anche l’asse dello Yaw (coda-direzionale-timone), ruotandolo su se stesso.

Quest’ultimo asse risulta sempre un po’ meno facile da verificare perché il suo effetto è proporzionale con l’anticoppia generata dai diversi sensi di rotazione delle eliche.

Prima di provare a fare un po’ di hovering dovete ridurre le corse ed impostare un buon differenziale sulla vostra tx: 50% di riduzione di corsa su alettoni e cabra-picchia, con 30-40% di esponenziale; sullo yaw aumentate le corse al massimo con pochissimo esponenziale.

 Se il modello dovesse risultare poco visibile vi consiglio una buona illuminazione a strisce di led.


Se amate il fai da te ma preferite andare sul sicuro esistono dei veri e propri kit Quadcopter acquistabili su internet che hanno già pronti tutti i componenti. E' sufficiente acquistare il kit e assemblare i componenti.



Ecco il link di uno di questi kit acquistabili !!








martedì 19 marzo 2013

Assemblare un PC fai da te, piccola GUIDA HIGH TECH LOW COST



Assemblare un PC low cost fai da te può farvi risparmiare diversi euro ^___^

Assemblare un computer con le proprie mani non è più un’impresa riservata solo ai tecnici informatici e ci consente di risparmiare nell'acquisto di un nuovo PC.

Le operazioni di montaggio e configurazione ora possono essere eseguite senza le verifiche e messe a punto da parte dei tecnici che una volta erano richieste per il successivo buon funzionamento del sistema.

Grazie alla nostra mini guida che vi  presentiamo quali sono le fasi del montaggio di un Pc, partendo dal cabinet e al fissaggio della scheda madre fino ad arrivare all'installazione delle singole periferiche. Non si è volutamente entrati nel merito dei singoli componenti, che se acquistati, sono assistiti da garanzia da parte del produttore, tenendo presente che per la fase di montaggio la migliore garanzia è il lavoro svolto nell'assemblare il Pc. Se qualcosa non è chiaro meglio fermarci per leggere la documentazione che accompagna ogni singolo componente ed eventualmente consultare il Web (esistono dei motori di ricerca specializzati in questo), od eventualmente chiedere consiglio a qualcuno più esperto.

Fondamentale armarsi, ancor prima di scoprire che componenti servono e quali procedure seguire, di pazienza e buona volontà, dopo di che lasciatevi trasportare dalla passione.

ATTREZZI E MATERIALI
Occorre dotarsi degli attrezzi necessari e specifici:
Un cacciavite a lama piatta, uno con testa a croce, pinze a becco e forbici da elettricista.
Alcune fascette di nylon per l’ancoraggio dei cavi al telaio e la raccolta di quelli in    eccedenza all’interno del cabinet.
Una serie di minuteria di viti a filetto piccolo M3 e a filetto imperiale (le famose viti da computer) e una serie di distanziali a vite. In genere la confezione del cabinet   contiene già un sacchetto con tutto il necessario per il montaggio.
Una confezione di grasso termoconduttivo per dissipatori di calore (tipo pasta grigia) e una siringa per stendere il grasso.
Cavi di vari tipi in lunghezza  e qualità adeguata per i collegamenti interni delle varie periferiche. Spesso i produttori forniscono insieme alla scheda madre un set di    cavi specifici.
Coperchi per gli slot di espansione posteriori. In genere sono compresi nell’acquisto del cabinet, spesso però sono del tipo a strappo e non adatti, meglio acquistarne alcuni di quelli a vite.



Come prima cosa è necessario acquistare un case o cabinet, possibilmente con alimentatore integrato, sul mercato ne esistono di diversi modelli anche molto economici, dato che il nostro obiettivo è realizzare un prodotto low cost.



Prima di iniziare il lavoro sarebbe meglio toccare una parte metallica del cabinet in modo da adeguare il potenziale elettrico del corpo a quello del telaio del computer, ciò per evitare scariche di elettricità statica che possono rovinare i chips di silicio.

CABINET
Liberare il cabinet dall'imballo e impostare il selettore dell'alimentazione sulla posizione 220/240V. Se l'alimentatore non ha la potenza desiderata, va smontato e messo da parte con la contestuale installazione di quello a più elevata potenza. Subito dopo fissiamo i distanziali sul fianco del cabinet in corrispondenza dei fori della scheda madre (in genere se ne fissano da sette a nove a seconda del tipo di scheda madre). La confezione della scheda madre, in genere, contiene anche la mascherina da incastrare nell'apertura quadrata posteriore del cabinet per le connessioni di  tastiera, mouse ecc.. Ora procedere con la preparazione delle aperture frontali per il floppy drive, il lettore/masterizzatore e le schede di espansione, togliendo i coperchi di lamiera dei vani da utilizzare. Posizionare il lettore CD/DVDRom nel vano superiore, in corrispondenza frontale dell'alimentatore posizionato sul lato posteriore, mentre il floppy drive può essere montato in qualsiasi posizione. E' importante provare l'inserimento delle periferiche suddette per evitare poi problemi a componenti e schede già montati nel cabinet.



Avremo bisogno poi di una Scheda madre, il vero cuore pulsante della nostra macchina, ed online è possibile strappare ottimi prezzi intorno al centinaio di euro. In base alla vostra disponibilità economica potete pensare a modelli più o meno prestazionali (non sono mai soldi mal spesi quelli per una Buona Scheda Madre).

PROCESSORE O CPU

E' arrivato il momento di montare la CPU. E' preferibile scegliere una scheda madre con lo zoccolo e CPU già montati, in caso contrario seguire accuratamente le istruzioni di montaggio che accompagnano la confezione del processore. Nel caso di fissaggio della CPU alla scheda madre fare attenzione al momento dell'inserimento nello zoccolo, si potrebbe incontrare una certa resistenza poichè l'orientamento è sempre uno solo e pertanto non si può sbagliare, a meno che non vi sia la presenza di qualche piedino piegato. In quest'ultimo caso procedere delicatamente con il raddrizzamento mediante un cacciavite a lama piatta facendo attenzione a non spezzarne qualcuno, altrimenti la scheda madre diviene inutilizzabile e pertanto da buttare. Dopo aver montato la CPU provvedere al fissaggio del dissipatore di calore mediante il grasso termoconduttivo oppure, a secondo del tipo di Socket della scheda madre, mediante l'ancoraggio alla piastra di metallo fissata sulla scheda madre rimuovendo prima il nastro di plastica che lo protegge. Assicurarsi che vi sia buon contatto tra CPU e dissipatore, altrimenti quest'ultimo rimarrà tiepido e la CPU diverrà rovente. Bisogna ricordare che il pad o la pasta termoconduttrice hanno un effetto ventosa sul chip, quindi è molto rischioso togliere il dissipatore. Se è proprio indispensabile sostituire il dissipatore, dopo avere sbloccato le leve di ritegno, fare leva uniformemente e progressivamente in modo da estrarre verticalmente la CPU dal suo zoccolo, evitando così il rischio di spezzarne i piedini. Fatto ciò grattare via il pad termoconduttivo e sostituirlo con pasta termica. Non rimane altro che inserire il connettore della ventola della CPU in un qualsiasi connettore tripolare della scheda madre.

MEMORIE RAM
Per concludere l'installazione della scheda madre inseriamo le memorie Ram, (almeno 4 gb). Se la scheda madre è a singolo canale si riempiono gli slot partendo da quello più vicino alla CPU, se invece la scheda è a doppio canale gli slot vanno riempiti a coppie identiche e a banchi alternati , in ogni caso seguire le istruzioni del manuale. Alcune schede madri hanno i banchi colorati in modo differente per facilitarne l'individuazione. Per l'inserimento  allineare Ram e zoccolo e spingere in modo deciso verso il basso finché le due levette di sblocco scattano in posizione di blocco.



SCHEDA MADRE

Avvitiamo ora la scheda madre coricando su un fianco il cabinet, posizioniamo la scheda madre orizzontalmente e fissiamo i distanziali con delle rondelle, facciamo combaciare i connettori posteriori della motherboard con le aperture sul retro del cabinet e mettiamo le viti di fissaggio senza però stringerle. Stendere il cavetto audio del lettore CD sotto la scheda madre, il cavetto non creerà disordine e sovraffollamento di cavi e raccoglierà meno disturbi elettrici.
I cavetti che provengono dalla parte frontale vanni collegati agli appositi contatti della scheda madre. Nell'eseguire questa delicata operazione seguire attentamente il disegno elettrico della scheda madre, ad ogni modo ogni connettore porta incisa la funzione specifica. I conduttori sono colorati, il bianco è il negativo, di altro colore è il positivo. Attenzione al collegamento dei cavetti per i LED, se viene invertito il positivo con il negativo le spie non funzionano. Tutti i cavi vanno ripiegati su sé stessi e avvolti con le apposte fascette avvolgicavi, non usare nastri adesivi perchè il calore all'interno del cabinet li può sciogliere.





Rimesso in piedi il cabinet sistemiamo le periferiche, unità floppy, lettore CD e l'hard disk. Iniziamo con il lettore CD/DVD facendolo scorrere nel suo alloggiamento e fissandolo con le apposite viti corte prese dal famoso sacchettino fornito con la confezione della scheda madre. Poi inseriamo il disco fisso nella zona più bassa del cestello frontale del cabinet, con la parte circuitale rivolta verso il basso, e infine il floppy drive, facendo attenzione all'orientamento dei pettini, il contatto marchiato con tacche e/o segni particolari corrisponde il lato positivo o colorato della piattina della scheda madre. Stringiamo definitivamente, ma senza esagerare per non rompere i filetti delle viti, tutte le periferiche e la scheda madre al cabinet.


SCHEDE VIDEO E AUDIO
Per non creare problemi con il raffreddamento si consiglia di lasciare vuoti gli slot adiacenti alla scheda grafica e posizionare la scheda audio il più lontano possibile dalla GPU. Le schede vanno inserite come le memorie RAM, ma con ancora più attenzione per non rovinare i piedini delle staffe sia per gli slot AGP che per quelli PCI. L'installazione della scheda grafica è particolarmente critica, quindi operare con delicatezza assicurandosi che la scheda sia completamente e perfettamente inserita nello slot. Non stringere esageratamente le viti di fissaggio alla scheda madre per compensare le eventuali tolleranze di montaggio, c'è il rischio di rendere inutilizzabile sia la scheda grafica che la scheda madre.



COLLEGAMENTI
A questo punto bisogna collegare tutti i cavi delle periferiche alla scheda madre con razionalità onde evitare i grovigli di cavi che potrebbero ostacalare la circolazione dell'aria all'interno del cabinet. Iniziamo dal floppy che è il cavo più problematico da collegare. L'estremità che ha i conduttori rovesciati va inserita nel pettine del drive rispettandone l'orientamento, l'altra estremità si collega al pettine della scheda madre con il lato che ha il filo colorato dalla parte del numero di riferimento stampato sulla serigrafia. Il disco fisso Ata parallelo va collegato tramite il cavo piatto a 80 conduttori al pettine Ide primario della scheda madre con il connettore blu, non c'è possibilità di sbagliare in quanto ha il verso d'inserimento obbligato, l'altro connettore del cavo va inserito nel pettine del disco fisso con il lato con il filo colorato vicino al connettore dell'alimentazione. Il collegamento del disco Sata è identico.Il lettore CD/DVD va collegato sempre con cavo piatto, la cui estremità di colore blu va inserita nel pettine Ide secondario della scheda madre, mentre l'estremità opposta si inserisce nel lettore.  Non resta che collegare i cavetti dell'alimentazione alle periferiche, utilizzando i classici cavetti a quattro poli che escono dall'alimentatore. Tutti i cavi, cavetti e cavi piatti devono essere affascettati con gli apposti avvolgicavi di plastica e riposti all'interno del cabinet in modo ordinati per non ostacolare il ricircolo dell'aria.



Mentre per le periferiche esterne (tastiera, cuffie, mouse, monitor,…) è possibile rivolgersi a grandi catene di distribuzione anche territoriali dove poter acquistare prodotti economici e ideali per il nostro progetto lowcost, per tutta la cavettistica, tyco connectors, molex e USB, sono disponibili ottime risorse nei principali estore di settore o tramite distributori attivi su ebay, che consentono di acquistare articoli e prodotti a prezzi estremamente competitivi con spedizione gratuita a domicilio.


CONTROLLI E VERIFICHE FINALI
Non rimane che provare il nuovo PC. Collegare il monitor, la  tastiera, il mouse e il cavo di alimentazione, quindi accendere il computer per la prima volta. Se tutto è stato eseguito alla perfezione il computer dovrebbe partire. Entrare nel BIOS seguendo le istruzioni della Motherboard, regolare l'ora e la data, ed escludere la protezione antivirus del Bios altrimenti potrebbero nascere dei problemi con l'installazione del sistema operativo. Per installare il sistema operativo, inserire il CD/DVD d'installazione nel lettore, spegnere il computer e riaccenderlo. Viene proposta la scherma d'installazione che va seguita passo passo con la raccomandazione, essendo la prima volta, di fare eseguire la formattazione completa del disco fisso.


RISOLUZIONE PROBLEMI
Se il computer non parte abbiamo eseguito qualche procedura errata od incompleta.
1) Controllare attentamente il cavo dell'alimentazione se i contatti sul cabinet sono deformati, ciò isola il computer dal circuito elettrico. Se tutto va bene, provare a cambiare il cavo di alimentazione e le eventuali spine multiple e prolunghe
2) Verificare la protezione elettronica dell'alimentatore che potrebbe avere interrotto l'alimentazione in seguito ad un corto circuito o sovratensioni elettriche. Per ripristinare la protezione staccare la spina dell'alimentazione, attendere qualche minuto poi reinserirla. Se sono state effettuate le verifiche sopra citate e il computer non parte, verificare il fusibile dell'alimentatore, può essersi bruciato in seguito a corti circuiti.
3) Un altro motivo che impedisce l'accensione del computer può essere la fuoriuscita anche parziale dallo slot di qualche periferica, soprattutto la scheda grafica quindi spingere a fondo nelle proprie sedi per accertarsi che siano bene inserite.
4) Se il PC si avvia ma non carica il sistema operativo, verificare che non si sia dimenticato dischetti o CD nei drive.
5) Se la spia del floppy rimane sempre accesa significa che il cavo piatto è stato collegato nel senso inverso.
6) Verificare i collegamenti delle ventole poiché alcune motherboard sono provviste di una protezione che rileva la velocità della ventola prima di accendere il PC, se tali collegamenti non sono conformi e le ventole non girano, il computer non parte.
7) Spesso il mancato avvio del computer può dipendere dal cattivo posizionamento della motherboard sul telaio del cabinet. Questa verifica va effettuata allentando le viti di fissaggio, spingendo senza forzare tutte le schede nelle loro sedi e quindi riposizionare la scheda madre e riavvitare bene le viti di fissaggio.
Un ultimo consiglio: nell'acquistare i singoli componenti assicurasi che siano forniti di garanzia dal produttore per poterli sostituire in caso di difetti di fabbricazione.


Potete trovare tanti componenti che possono esservi utili all'assemblaggio del vostro computer LOW COST in questi siti on line dove potrete risparmiare diversi euro e ricevere tutto comodamente a casa vostra :








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