In Italia, indipendentemente dal proprio fornitore (che sia Enel, Eni Energia o altro ancora), se si facesse più attenzione alla differenza tra monorarie e biorarie si risparmierebbe fino al 30% sulla bolletta.
Tuttavia, un italiano su tre non conosce le caratteristiche esistenti fra le due tipologie di tariffe: lo ha scoperto l’Osservatorio SuperMoney nel suo ultimo studio.
Tariffe biorarie energia elettrica – Prima di addentrarci nei risultati della ricerca, occorre prima di tutto precisare che il costo delle tariffe dell’elettricità domestica monorarie rimane fisso, mentre quelle biorarie prevedono un prezzo differenziato a seconda della fascia di consumo (più basso di sera e nei weekend).
Sembrerebbe, però, che questa differenza non sia poi così chiara visto che il 31% degli utenti si è dimenticato di esprimere una preferenza in questo senso. Invece fra chi non ha omesso questo campo i risultati sono così suddivisi: il 35,59% ha scelto le tariffe biorarie, mentre il restante 31,2% ha optato per quelle monorarie.
Le tariffe biorarie sono particolarmente indicate per i consumatori che lavorano tutto il giorno e concentrano l’impiego degli elettrodomestici solo al ritorno a casa o il sabato e la domenica.