Il problema dell'umidità in eccesso può presentarsi nelle nostre abitazioni soprattutto durante la stagione invernale e autunnale e durante o periodi più piovosi. L'umidità proveniente dall'esterno, in particolare se dei ristagni d'acqua si formano attorno al perimetro della casa, sui davanzali o sui balconi, può infatti influenzare la situazione degli ambienti interni.
Vi sono anche delle abitudini che possono favorire l'umidità in alcune stanze della casa, come il bagno o la cucina. Per limitare il fenomeno, nel momento della doccia o del bagno è possibile azionare una apposita ventola, se essa è a disposizione nei locali.
In cucina l'umidità può essere limitata ricordando di azionare la cappa soprattutto quando sono state poste sui fornelli delle pentole che sprigionano molto vapore.
Se la temperatura esterna lo permette, è consigliabile aprire almeno leggermente le finestre mentre si cucina, oppure al termine della preparazione delle pietanze, in modo da favorire l'asciugatura delle eventuali tracce di umidità formatesi a causa della condensazione del vapore. La medesima regola è valida al termine della doccia o del bagno. Areare la propria abitazione, soprattutto nelle giornate di sole e con scarsa umidità esterna, è la prima regola per limitare la formazione di umidità e muffa.
Altri semplici accorgimenti per diminuire l'umidità all'interno della propria abitazione riguardano l'evitare, almeno quando possibile, di posizionare per lungo tempo stendini con panni molto bagnati all'interno delle stanze e il procedere all'annaffiatura delle piante da appartamento soltanto quando è realmente necessario, evitando la formazione e la permanenza di ristagni nei sottovasi.
Quando il problema dell'umidità domestica persiste nonostante la messa in pratica dei precedenti accorgimenti, è possibile giungere ad una soluzione senza dover acquistare un deumidificatore elettrico?
Deumidificatori fai-da-te
Un prezioso aiuto in proposito deriva dall'utilizzo di sale grosso e dalla possibilità di costruire un deumidificatore fai-da-te a basso costo, a partire da materiali comuni e facilmente reperibili. Il sale grosso, di per sé, è perfettamente in grado di assorbire l'umidità presente negli ambienti domestici. Esso può essere sostituito nel momento in cui risulterà umido, lasciato asciugare e riutilizzato in seguito all'interno del proprio deumidificatore casalingo.
1) Deumidificatore fai-da-te con una bottiglia di plastica
Per la costruzione di un deumidificatore fai-fa-te a base di sale grosso è possibile partire dall'utilizzo di una semplice bottiglia di plastica vuota. La bottiglia di plastica dovrà essere divisa in due parti e asciugata alla perfezione prima di poter essere utilizzata. Per quanto riguarda la quantità di sale grosso da inserire nella bottiglia, è possibile tenere in considerazione come 150 grammi di sale grosso siano sufficienti a deumidificare una stanza delle dimensioni di 5 metri per 5. A questo indirizzo è possibile consultare le istruzioni per la sua realizzazione.
2) Deumidificatore fai-da-te con un contenitore di plastica
Per realizzare un deumidificatore fai-da-te è sufficiente avere a propria disposizione un sacchetto di organza, del sale grosso e una vaschetta o contenitore di plastica con coperchio. Il sale grosso, una volta inserito nel sacchetto, dovrà essere posizionato sul coperchio della vaschetta di plastica, con cui essa verrà chiusa. Il coperchio della vaschetta di plastica dovrà essere stato bucherellato, in modo tale che l'acqua attirata dal sale possa essere raccolta sul fondo della vaschetta. 100 grammi di sale grosso sono sufficienti per deumidificare una stanza di 4 metri per 4 con il presente metodo. Ulteriori informazioni in proposito possono essere consultate a questo indirizzo.
3) Deumidificatore fai-da-te con uno scolapasta
Un'altra soluzione per la realizzazione di un deumidificatore fai-da-te per gli ambienti domestici consiste nell'utilizzo di uno scolapasta. Lo scolapasta dovrà essere posizionato su di una ciotola adatta a contenerlo. A questo punto sarà possibile coprire lo scolapasta con un telo da cucina leggero, al di sopra del quale cospargere 100-150 grammi di sale grosso a seconda delle dimensioni della stanza. Anziché ricoprire con un telo lo scolapasta, è possibile inserire il sale grosso in un sacchetto di organza da posizionare su di esso. Si tratta di un'ulteriore soluzione fai-da-te adatta deumidificare gli ambienti senza utilizzare l'elettricità.
4) Deumidificatore fai-da-te per la cantina
Un utente del Forum "Energia Alternativa" ha provato a realizzare un deumidificatore fai-da-te per risolvere il problema della formazione di umidità nella sua cantina, cercando di imitare i deumidificatori che è possibile reperire in commercio. Si è servito per la sua costruzione dell'impiego di contenitori di plastica, collant, tubi metallici e cloruro di calcio bi-idrato, anziché sale da cucina, data la gravità del problema. Si tratta certamente di un progetto di cui è interessante conoscere qualcosa di più. E' possibile consultare la descrizione della realizzazione di un deumidificatore fai-da-te per la cantina a questo indirizzo.
5) Lampada di sale
L'ultima alternativa che vi proponiamo al fine di evitare l'acquisto di un comune deumidificatore elettrico, un elettrodomestico solitamente piuttosto energivoro e che richiede di rimanere acceso ed in azione per tempi prolungati in modo da ottenere risultati efficaci, è costituita dalle lampade di sale.
Le lampade di sale sono dei deumidificatori naturali che vedono la presenza al proprio interno di sale dell'Hymalaia. Le più gettonate presentano una forma piramidale ed emettono una luce di colore arancione. Il sale presente nelle lampade assorbirà naturalmente l'umidità. In modo da evitare di rovinare i mobili, le lampade di sale non devono essere appoggiate direttamente su di esse, ma su un supporto, preferibilmente in legno, che a volte può essere incluso con l'acquisto della lampada. Il costo di una lampada di sale può variare dai 30 ai 40 euro.
Tratto da Greenme