Con Acqua Vitasnella guardi film in prima visione e vinci una favolosa TV SAMSUNG da 55 pollici

Fino al 30 novembre 2013, acquistando una confezione da 1,5 L di Acqua Vitasnella si riceve subito un film in omaggio, inoltre si partecipa all’estrazione finale di una Samsung Smart TV 3D da 55 pollici.

Per partecipare all’operazione a premio, i consumatori dovranno acquistare i fardelli promozionati da 6 bottiglie di acqua Vitasnella da 1,5 litri, all’interno dei quali sarà presente un coupon, dedicato all’attività, riportante un codice univoco, necessario sia per la visione del film in omaggio, in palio nell’operazione a premio, che per la partecipazione all’estrazione finale del concorso.

Dal 1 settembre al 20 dicembre 2013, il consumatore dovrà registrarsi sul sito www.chili-tv.it, selezionare “Acqua Vitasnella” dalla sezione “Promozioni” e inserire il codice coupon nel campo dedicato all’interno della “scheda titolo” di un qualsiasi film della sezione “Acqua Vitasnella”. Resta inteso che dal momento dell’inserimento del codice nell’apposito campo della scheda titolo del film, i tempi di fruizione dei film seguiranno le normali dinamiche di noleggio del servizio CHILI.

Più precisamente, l’utente avrà 28 giorni di tempo perm: L’utente potrà così vedere gratuitamente un film a scelta per ogni codice coupon. iniziare la visione del film e 48 ore di tempo dal primo play per poterlo fruire tutte le volte che vuole. Al termine delle 48 ore il titolo sparirà dall’ Area Personale del profilo del consumatore. La sezione include 25 film.

Fra tutte le partecipazioni pervenute nel periodo di partecipazione al concorso sarà effettuata l’estrazione di 1 nominativo vincente e delle riserve (entro la data indicata al punto 5) alla presenza di un notaio o del responsabile della tutela del consumatore e della fede pubblica competente per territorio (art. 9 del D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430). Al nominativo estratto verrà assegnato un premio consistente in uno Smart TV Samsung 55 pollici 3D.

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Acqua a costo zero per tutti !!! Ecco la mappa delle più belle fontane d'Italia

Le fontanelle comunali si stanno moltiplicando a un ritmo impressionante:

A Padenghe, in provincia di Brescia, i consumatori possono scegliere, come al bar, tra acqua a temperatura ambiente, acqua di frigorifero, liscia o gassata.

A Robecco sul Naviglio, in provincia di Milano, la vecchia lavanderia del paese è stata ristrutturata con un impianto che distribuisce acqua dalle sette del mattino alle undici di sera.

A Frescafonte, in provincia di Pisa, invece il servizio si allunga fino alla mezzanotte, dalle sei del mattino, e l’impianto nei giardini pubblici prevede anche una pedana per i disabili.

I chioschi dell’acqua del rubinetto si stanno moltiplicando a un ritmo impressionante: erano 213 nel 2010, e tre anni dopo siamo già a quota 817. Purtroppo anche questo tipo di crescita vede un’Italia divisa, tra Nord e Sud. La casette dell’acqua sono 382 in Lombardia, 126 in Piemonte, 134 in Emilia Romagna, ma appena 14 in Campania e una sola in Puglia. Zero assoluto in Calabria e in Sicilia.

Il fenomeno ha molti aspetti e rappresenta una forma multipla di lotta agli sprechi. Innanzitutto i cittadini risparmiano, scoprendo la risorsa dell’acqua a chilometro zero (conosciuta nel gergo popolare come “l’acqua del sindaco”) e la possibilità di abbondanti rifornimenti attraverso i chioschi. Forse così, finalmente, perderemo un singolare primato: siamo i terzi consumatori al mondo, dopo l’Arabia Saudita e il Messico, di acqua minerale, un’abitudine che riguarda il 61,8 per cento delle famiglie.  Acqua minerale che paghiamo, spesso a caro prezzo, e con la quale contribuiamo all’inquinamento considerando la plastica delle bottigliette, smaltite anche in strada o sulle spiagge (altro risparmio, altro spreco evitato). Inoltre l’acqua dei chioschi induce a ridurre lo spreco che generalmente abbiamo con i rubinetti domestici: il nostro consumo pro-capite, 188 litri all’anno, è ancora il più alto d’Europa, e dunque qualcosa non quadra.

Infine, come ci ricordano Aqua Italia e Federutility che hanno pubblicato tre edizioni di un Manuale dei Chioschi dell’Acqua, questi impianti altro non sono che un sano ritorno alle fontanelle comunali, purtroppo scomparse nel silenzio e con la complicità di molti amministratori locali. Adesso la curva si inverte, si torna indietro con una forte spinta all’innovazione tecnologica ed a nuove forme di arredi urbani. I chioschi, infatti, sono sempre più sofisticati nelle loro funzioni operative e nell’archiettura, ma hanno riconquistato lo spazio vitale delle vecchie fontanelle: sono diventati, cioè, punti di incontro delle comunità sul territorio. Luoghi dove, andando a ritirare l’acqua ci si vede, ci si conosce, si parla e si comunica. Una vittoria del Noi, i cittadini che hanno il piacere di stare insieme, e una sconfitta dell’Io, il consumatore compulsivo che solo, e in silenzio,  gonfia un carrello di bottigliette di acqua minerale acquistate in un supermercato.

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