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venerdì 22 novembre 2013

Risparmiare sul riscaldamento imparando a regolare alla perfezione il termostato







Impostare la temperatura al minimo è il primo passo per risparmiare sui costi del riscaldamento ed evitare sprechi di energia. Scoprite tutti gli altri accorgimenti utili.

Il riscaldamento è senza dubbio fra le voci di spesa che più gravano sui bilanci familiari. Ma, contenere i costi dell’energia senza dover per forza rinunciare al mantenimento in casa di un ambiente caldo e confortevole è possibile.

COME RISPARMIARE SUL RISCALDAMENTO - La prima mossa da mettere in pratica consiste nel regolare il termostato e impostare la temperatura interna sulla base delle effettive necessità.

Ovviamente, per poter ottenere il risparmio desiderato è fondamentale che il termostato funzioni correttamente: non trascurate quindi il controllo dei filtri e la manutenzione della caldaia e dei termosifoni.

Una volta effettuato il controllo, un primo passo da fare è quello di impostare la temperatura al minimo, intorno ai 20 gradi: si evitano così le inutili dispersioni di calore e si può risparmiare fino al 15 per cento su gas e riscaldamento.

In genere si tende a regolare il termostato su temperature basse quando si sta fuori casa e su gradazioni più alte durante le ore in cui si è in casa spegnendo la caldaia durante le ore notturne. Non è detto però che questa modalità di utilizzo consenta di risparmiare sui costi ed evitare tutti gli sprechi di energia.

La soluzione più indicata è invece quella che consiste nel mantenere il riscaldamento acceso lungo tutta la giornata a una temperatura minima che possa comunque mantenere il calore e ridurre l’umidità all’interno dell’ambiente domestico. 

Ricordate che una caldaia regolata al “minimo” rende molto di più rispetto ad un funzionamento ad alta temperatura perché la quota di calore perso nei fumi è inferiore.

I moderni impianti di riscaldamento sono dotati inoltre di un dispositivo capace non solo di programmare il termostato in maniera discontinua ma anche di regolare la temperatura di mandata dell’acqua. E questo vuol dire che, mantenendo la caldaia accesa al minimo e la temperatura di mandata dell’acqua bassa, otterrete un risparmio del 15 per cento.

COME MANTENERE IN CASA UN AMBIENTE CALDO E CONFORTEVOLE - Una volta riscaldato l’ambiente è necessario mantenere la temperatura. Ecco alcuni semplici accorgimenti utili:
Innanzitutto fate in modo che la casa sia ben isolata sia nel tetto che nel sottotetto e verificate che sia l’interno che l’esterno o l’intercapedine delle pareti sia coibentata.
Anche il soffitto della cantina o del garage deve essere coibentato così da evitare dispersioni di calore.
Per evitare invece gli spifferi provenienti da finestre e porte, applicate i doppi vetri o nuovi serramenti. In alternativa utilizzate dei paraspifferi.
Verificate che i caloriferi funzionino correttamente e valutate se è il caso di installare sui radiatori delle valvole termostatiche in grado di variare la temperatura a seconda delle necessità.
Valutate inoltre se è il caso di provvedere all’installazione di altri sistemi di riscaldamento quali ad esempio gli elettroradiatori a basso consumo, le stufe a pellet o il riscaldamento a pavimento.
Infine, per assicurarsi di avere sempre l’acqua calda, isolate i tubi tra boiler e serbatoio soprattutto se questo si trova nel sottotetto. Le condutture poste nel sottotetto andranno invece isolate nella parte alta e non in quella inferiore: solo così riceveranno il calore proveniente dai locali sottostanti.
Per risparmiare è quindi importante modificare e ridimensionare le proprie abitudini di consumo e puntare sull’efficienza energetica.







martedì 19 novembre 2013

Manutenzione della caldaia, temperatura dei caloriferi, orari di accensione dei riscaldamenti: ecco la guida sull'uso corretto del riscaldamento per non sbagliare.






Oramai è tempo di accensione dei riscaldamenti, vediamo di non farci trovare impreparati e soprattutto vediamo di non sprecare energia.

Se avete già sottoscritto un contratto per la fornitura di gas e luce, che sia con le condizioni del servizio di maggior tutela o con l’operatore Edison Energia, Sorgenia o E.on che operano nel libero mercato, non pensate di aver già pensato a tutto per attrezzare la vostra casa a resistere alla stagione fredda.

Nel caso della fornitura del gas metano per il riscaldamento ci sono infatti delle regole da seguire.

ZONE CLIMATICHE. La prima riguarda l’accensione dei caloriferi: l’Italia, infatti, è divisa in sei zone climatiche e ad ognuna corrispondono delle date per l’accensione dei riscaldamenti e degli orari.
Bisogna quindi informarsi per sapere a quale fascia climatica di appartiene per poter accedere i riscaldamenti quando ce n’è effettivamente bisogno ed evitare gli sprechi.
Un altro punto molto importante è la temperatura: in inverno nelle case non si possono superare i 20 gradi e in estate i 26 gradi, con due gradi di tolleranza.


Rispettare questa regole è importante sia per evitare consumi eccessivi, che avrebbero ripercussioni sia sull’ambiente che sulla nostra bolletta, sia per vivere in un ambiente con una temperatura salubre.

MANUTENZIONE DELLA CALDAIA. Infine, è fondamentale rispettare i tempi per la manutenzione della caldaia: ogni due anni se si possiede una caldaia a combustibile liquido di potenza non superiore a 100 kW, ogni quattro anni se si ha una caldaia a gas, metano o Gpl.
La manutenzione non deve essere finalizzata solo al controllo del buon funzionamento dell’impianto, ma anche alla sua efficienza energetica.

Come risparmiare sul riscaldamento. Con l'arrivo del freddo si accendono i riscaldamenti e torna a far sentire il suo peso sul portafoglio la bolletta del gas. Se da un lato il prezzo dell'energia aumenta, trainato dal caro-greggio, dall'altro è possibile ridurre il consumo (e la bolletta) adottando comportamenti più razionali.

Il riscaldamento è una delle principali spese di gestione di una casa. Si stima che ogni famiglia spenda ogni anno circa 1.300-1.500 euro sulla bolletta del gas per il riscaldamento. A questo si aggiunge il costo della caldaia e della manutenzione. E' quindi opportuno utilizzare con moderazione il riscaldamento in casa. Ecco una lista di consigli pratici per ridurre la spesa del riscaldamento:

Consigli a costo zero
Temperatura riscaldamento a 19°. Regolando la temperatura del riscaldamento a 19° anziché 20-22°C consente di ridurre drasticamente il lavoro della caldaia risparmiando sul consumo di gas. Un grado di differenza non riduce il comfort di vita in casa ma, di sicuro, riduce la spesa in bolletta. Nei mesi invernali è consigliabile indossare un maglione anche in casa per sentire meno l'esigenza di alzare la temperatura. Del resto, stare in t-shirt in casa nei mesi freddi e invernali non è gratis, è un lusso che pagate in bolletta.
Non coprire i caloriferi con tende, mobili o rivestimenti. Il calore non si propaga nella stanza lasciandola fredda. In caso di caldaie autonome con termostato questo fattore aumenta di gran lunga il consumo di gas per riscaldare la casa.
Abbassare le tapparelle delle finestre appena fa buio per impedire la dispersione del calore interno attraverso i vetri delle finestre.
Non aprire le finestre quando l'impianto di riscaldamento è in funzione. E' un inutile spreco, l'aria calda dei radiatori tende a uscire verso l'esterno lasciando posto a quella fredda. State consumando inutilmente gas.
Non areare i locali troppo a lungo. In inverno aprire le finestre nelle ore più calde e in estate nelle ore più fresche
Sfiatare i caloriferi all'inizio della stagione fredda. L'aria depositata all'interno dei radiatori impedisci la circolazione dell'acqua calda, mantenendo parzialmente freddi i termosifoni anche con la caldaia accesa. E' un'operazione molto semplice. Far sfiatare l'aria fin quando dal radiatore fuoriesce acqua. Un bicchiere e uno straccio per terra eviteranno di sporcare la casa. Ripetere per due o tre volte l'operazione su tutti i termosifoni durante la prima settimana di accensione del riscaldamento. Il consiglio vale sia per gli impianti di riscaldamento autonomi sia per quelli centralizzati.
La manutenzione e la pulizia regolare della della caldaia, effettuata da tecnici specializzati, permette di avere il riscaldamento in piena efficienza e ridurre gli sprechi nel consumo di gas durante la stagione fredda. E' consigliabile effettuarla nel mese di settembre, quando le ditte specializzate non sono nel pieno della loro stagione lavorativa e possono dedicare più tempo alla manutenzione degli impianti ed eventualmente provvedere per tempo e senza disagi per gli utenti alla riparazione e messa a punto della caldaia.
Nelle ore notturne spegnere la caldaia. Regolate il timer per farla riaccendere 1-2 ore prima di quando ci si dovrà alzare. Fate altrettanto la sera prima di andare a dormire.
In caso di prolungata assenza spegnere la caldaia e regolate il timer per farla riaccendere poco prima del vostro ritorno. Esistono in commercio timer giornalieri, settimanali e persino mensili per programmare l'accensione anche a distanza di molti giorni.
Chiudere i radiatori nelle stanze vuote. Nelle stanze vuote o poco frequentate è consigliabile chiudere il flusso dei radiatori in modo da concentrarlo verso gli ambienti più vissuti della casa, riducendo notevolmente il lavoro della caldaia e il consumo di gas. E' opportuno però verificare che le stanze escluse non influenzino la misurazione della temperatura in casa da parte delle centraline di termoregolazione.

Consigli a costo moderato
Inserire pannelli isolanti e termoriflettenti dietro ai termosifoni collocati sulle pareti per convogliare il calore prodotto dal radiatore verso la parte centrale della stanza e ridurre la dispersione del calore con il muro. Questo intervento è particolarmente utile se i radiatori sono installati su una parete che dà all'esterno.
Isolare le pareti rivolte verso l’esterno con pannelli isolanti (esempio in sughero o altri materiali). Fare particolarmente attenzione alle pareti esposte a nord, sono le più fredde. Dovendo scegliere meglio proteggere queste prima delle altre.
Doppi infissi alle finestre. Le finestre con vetro singolo disperdono facilmente il calore interno con il freddo esterno. Per questa ragione da molti anni sono reperibili sul mercato doppi o tripli vetri, doppi infissi ecc. Questi prodotti interpongono più strati di vetro per separare l'ambiente esterno da quello interno.
Applicare un film trasparente termoisolante. E' una scelta più economica del doppio infisso, consente di ridurre la dispersione di calore dalle finestre applicando un rivestimento adesivo trasparente sul vetro. Si tratta tuttavia di una soluzione temporanea, meno efficace del doppio infisso nel trattenere il calore.
Isolare il cassonetto degli avvolgibili. Spesso si installano porte e finestre con doppi vetri dimenticandosi del cassonetto degli avvolgibili. Durante la stagione invernale l'aria calda fuoriesce dalla stanza anche tramite questa via costringendo la caldaia a lavorare più del dovuto per mantenere la temperatura ambiente. Con una minima spesa è possibile coibentare il cassonetto degli avvolgibili riducendo così sia gli spifferi e sia gli sprechi di energia.
Isolare porte e serramenti. Ogni spiffero equivale a una perdita di calore e pertanto a un maggiore consumo di gas per riscaldare la casa. Guarnire le porte e le finestre con materiale isolante.
Valvole termostatiche. Le valvole termostatiche sono installabili sui radiatori dell'impianto di riscaldamento. Consentono di regolare la temperatura in ogni singola stanza escludendo il radiatore dall'impianto non appena viene raggiunta la temperatura desiderata. Le valvole termostatiche consentono di ottenere un risparmio fino al 10% sul consumo di gas. Sono installabili sia sugli impianti di riscaldamento centralizzati e sia su quelli autonomi.
Caldaia efficiente. E' opportuno mantenere la caldaia in efficienza tramite controlli periodici. Al momento dell'acquisto è consigliabile spendere qualcosa di più e acquistare una caldacia a condensazione che, rispetto alle caldaie tradizionali, consente di ridurre gli sprechi e il consumo di gas.
Centralina di termoregolazione. Evitare l'accensione manuale della caldaia per il riscaldamento ed installare una centralina di termoregolazione della temperatura interna, in modo tale da automatizzare le fasi di spegnimento e di accensione della caldaia soltanto in determinati orari ed entro una temperatura ambiente massima.
Tiraggio del camino. Chiudere la serranda di tiraggio del camino quando non è in funzione.
Consigli a costo medio-alto
Pannelli solari e collettori solari. Per ridurre la spesa nel riscaldamento è possibile installare un impianto a pannelli solari (collettori termici) per produrre acqua calda sanitaria e/o riscaldare gli ambienti interni delle case. I rendimenti sono molto buoni e anche il costo è notevolmente ridotto rispetto al passato. Tuttavia è consigliabile non sostituire del tutto la caldaia a gas. I pannelli solari sono utili per compensare e ridurre il consumo di gas. Trattandosi di una fonte d'energia intermittente e stagionale, è preferibile optare per un impianto misto.
Scegliere una caldaia più efficiente. In questo caso la regola viene confermata, le caldaie ad alta efficienza costano senz'altro di più ma consumano anche meno. Se fate molto uso del riscaldamento è consigliabile spendere un po' di più all'inizio per alleggerire la bolletta del gas.
Caldaia a condensazione. La caldaia a condensazione sfrutta anche il calore dei fumi di scarico, ottenendo un rendimento del 30% superiore rispetto ad una normale caldaia. Le caldaie a condensazione costano di più... ma il risparmio in bolletta è assicurato.







lunedì 28 ottobre 2013

Consigli utili per evitare la febbre e l'influenza di stagione dovuta agli sbalzi termici






I continui sbalzi di temperatura che hanno caratterizzato i mesi di settembre e ottobre hanno rafforzato i virus parainfluenzali che hanno così anticipato sui tempi la stagione invernale.

Circa 120mila gli italiani costretti a letto con l’influenza nel corso dell’ultima settimana.

I sintomi sono quelli classici: febbre, dolori articolari, raffreddore e tosse anche se non si tratta ancora della vera e propria influenza con cui ci ritroveremo a fare i conti dalla fine di novembre e in concomitanza con l’abbassamento delle temperature.

I VIRUS PREINFLUENZALI E LA “FALSA” INFLUENZA - Si tratta infatti di forme preinfluenzali che anticipano l’influenza stagionale e che traggono beneficio dagli sbalzi termici di queste ultime settimane.

Questa “falsa influenza” dovuta a virus simili ma meno potenti, sta colpendo gli italiani in maniera sempre più massiccia: ad ogni modo però, le previsioni per quest’anno indicano una stagione influenzale che dovrebbe rivelarsi meno pesante rispetto a quella dello scorso anno.

Molto però dipenderà dalle temperature, dal momento che il freddo intenso e prolungato favorisce appunto la maggiore circolazione dei virus influenzali”.

COME EVITARE LA FEBBRE – Ecco allora alcuni consigli utili per giocare d’anticipo rispetto all’influenza stagionale e non farsi bloccare dalla febbre:

Per cominciare, è importante una buona regolazione del riscaldamento domestico. Per evitare che l’aria diventi secca è necessario impostare la temperatura tra i 19 e i 22°C e mantenere nell’ambiente un giusto grado di umidificazione utilizzando gli appositi contenitori per acqua da apporre sui termosifoni.
Cercate di ridurre al minimo gli spifferi di porte e finestre e ricordate di spegnere sempre eventuali termocoperte e scaldaletto prima di andare a dormire.
Controllate lo stato dell’impianto di riscaldamento in modo da eliminare il rischio di intossicazioni da monossido di carbonio.

È inoltre importantissimo proteggersi dal freddo soprattutto fuori casa:
Innanzitutto, se possibile, limitate le uscite durante le ore più fredde della giornata, soprattutto al mattino e durante la  sera. Questo accorgimento riguarda soprattutto anziani, neonati, bambini piccoli e malati cronici: le persone più suscettibili agli effetti delle basse temperature.

Scegliete un abbigliamento adeguato senza mai dimenticare guanti, sciarpa e copricapo e se possibile vestitevi a strati cercando di privilegiare giacconi e cappotti impermeabili contro acqua, vento e neve. Fate attenzione all’abbigliamento soprattutto quando si passa da un ambiente riscaldato ad uno freddo e viceversa.

Infine, ricordate che il grande freddo si combatte anche a tavola. Durante i mesi freddi l’organismo ha bisogno di assumere una quantità maggiore di energia rispetto agli altri periodi ma non bisogna esagerare nell’introdurre cibi più calorici o in maggiore quantità. L'aumento deve essere contenuto entro il 10 per cento delle calorie necessarie altrimenti il rischio è quello di ritrovarsi a fine inverno con qualche chilo in più senza alcun vantaggio per la salute.

Privilegiate frutta e verdura che contengono vitamine e sali minerali preziosi per l’organismo e bevande calde come tè, tisane o spremute d’arancia.
Non fatevi mancare inoltre la pasta, la carne e il pesce, tutti alimenti necessari per garantire il giusto apporto di proteine e indispensabili per l’organismo perchè forniscono calore ed energia.

Cercate infine di evitare alcolici e superalcolici che possono causare un’eccessiva dispersione del calore prodotto dal corpo favorendo l’insorgere  di ipotermia.





domenica 20 ottobre 2013

Acqua a costo zero per tutti !!! Ecco la mappa delle più belle fontane d'Italia







Le fontanelle comunali si stanno moltiplicando a un ritmo impressionante:

A Padenghe, in provincia di Brescia, i consumatori possono scegliere, come al bar, tra acqua a temperatura ambiente, acqua di frigorifero, liscia o gassata.

A Robecco sul Naviglio, in provincia di Milano, la vecchia lavanderia del paese è stata ristrutturata con un impianto che distribuisce acqua dalle sette del mattino alle undici di sera.

A Frescafonte, in provincia di Pisa, invece il servizio si allunga fino alla mezzanotte, dalle sei del mattino, e l’impianto nei giardini pubblici prevede anche una pedana per i disabili.

I chioschi dell’acqua del rubinetto si stanno moltiplicando a un ritmo impressionante: erano 213 nel 2010, e tre anni dopo siamo già a quota 817. Purtroppo anche questo tipo di crescita vede un’Italia divisa, tra Nord e Sud. La casette dell’acqua sono 382 in Lombardia, 126 in Piemonte, 134 in Emilia Romagna, ma appena 14 in Campania e una sola in Puglia. Zero assoluto in Calabria e in Sicilia.


Il fenomeno ha molti aspetti e rappresenta una forma multipla di lotta agli sprechi. Innanzitutto i cittadini risparmiano, scoprendo la risorsa dell’acqua a chilometro zero (conosciuta nel gergo popolare come “l’acqua del sindaco”) e la possibilità di abbondanti rifornimenti attraverso i chioschi. Forse così, finalmente, perderemo un singolare primato: siamo i terzi consumatori al mondo, dopo l’Arabia Saudita e il Messico, di acqua minerale, un’abitudine che riguarda il 61,8 per cento delle famiglie.  Acqua minerale che paghiamo, spesso a caro prezzo, e con la quale contribuiamo all’inquinamento considerando la plastica delle bottigliette, smaltite anche in strada o sulle spiagge (altro risparmio, altro spreco evitato). Inoltre l’acqua dei chioschi induce a ridurre lo spreco che generalmente abbiamo con i rubinetti domestici: il nostro consumo pro-capite, 188 litri all’anno, è ancora il più alto d’Europa, e dunque qualcosa non quadra.

Infine, come ci ricordano Aqua Italia e Federutility che hanno pubblicato tre edizioni di un Manuale dei Chioschi dell’Acqua, questi impianti altro non sono che un sano ritorno alle fontanelle comunali, purtroppo scomparse nel silenzio e con la complicità di molti amministratori locali. Adesso la curva si inverte, si torna indietro con una forte spinta all’innovazione tecnologica ed a nuove forme di arredi urbani. I chioschi, infatti, sono sempre più sofisticati nelle loro funzioni operative e nell’archiettura, ma hanno riconquistato lo spazio vitale delle vecchie fontanelle: sono diventati, cioè, punti di incontro delle comunità sul territorio. Luoghi dove, andando a ritirare l’acqua ci si vede, ci si conosce, si parla e si comunica. Una vittoria del Noi, i cittadini che hanno il piacere di stare insieme, e una sconfitta dell’Io, il consumatore compulsivo che solo, e in silenzio,  gonfia un carrello di bottigliette di acqua minerale acquistate in un supermercato.








martedì 15 ottobre 2013

Da oggi si riaccendono i termosifoni, ecco il decalogo per risparmiare sul riscaldamento di casa







Dal 15 ottobre si riaccendono i termosifoni.

Come risparmiare sul riscaldamento di casa ed evitare bollette salate ? Con l’arrivo dei primi freddi e la necessità di riscaldare gli appartamenti, c’è anche il rischio è di ritrovarsi con bollette stratosferiche per i consumi energetici in casa.

Come evitare la batosta? Ci sono dieci accorgimenti, tutti semplici ed efficaci.

La temperatura nelle case non deve salire sopra i 20 gradi: l’eccesso di calore è perfino dannoso alla salute. E un solo grado in più della temperatura aumenta i consumi in bolletta del 7-8 per cento.

- Le valvole termostatiche vanno installate per regolare i consumi ed evitare lo spreco dell’accensione durante alcuni orari. Per esempio: il riscaldamento nelle ore notturne è assolutamente sconsigliabile.

- I radiatori devono essere liberi da copritermosifoni e da mobiletti a incasso. Anche le tende rappresentano delle barriere. Se l’aria non circola liberamente diventa pesante, e i consumi energetici aumentano.

- Attenzione alle finestre aperte per il necessario ricambio d’aria. Bastano una decina minuti per cambiare l’aria di una stanza, ed è meglio farlo, per esempio, la mattina quando ci si sveglia. Il resto è spreco: si raffredda inutilmente l’ambiente e i consumi schizzano.

- La distribuzione dell’acqua calda deve avvenire a una temperatura non superiore ai 45 gradi. Non esagerate.

- Se dovete cambiare l’impianto di riscaldamento, preferite sempre caldaie a condensazione della potenza adeguata all’ambiente da riscaldare: potete risparmiare fino al 20 per cento dei consumi.

- Se avete spirito d’iniziativa, provate a installare, ove possibile, pannelli solari. Tra l’altro potete usufruire  di buoni incentivi statali.

- Spurgate sempre l’aria dei radiatori per tenerli al massimo livello di efficienza. Se i vostri termosifoni sono vecchi e non hanno una valvola di sfiato, installatela: serve a risparmiare.

- Non siate avari sulla manutenzione. La pulizia degli apparecchi, specie per la micidiale formazione del calcare, va fatta almeno una volta l’anno. Una caldaia non efficiente aumenta il consumo del gas anche del 30 per cento.

Se in casa ci sono troppi spifferi, sostituire finestre a vetri singoli con vetri a doppia parete. Evitano dispersioni.







domenica 6 ottobre 2013

Curare la febbre nei bambini piccoli in modo semplice, naturale e senza sprechi.






La febbre non è una malattia, ma una difesa naturale del corpo, una reazione dell’organismo per difendersi dalle infezioni. Nonostante le rassicurazioni dei pediatri, spesso però la febbre soprattutto se il bimbo è molto piccolo, crea sempre molta ansia nei genitori.

Ecco come intervenire per far scendere la temperatura, anche in maniera naturale.

Raffreddore, tosse e febbre: sono molti i bambini che a causa dei continui sbalzi di temperatura tipici del periodo si ritrovano già a fare i conti con l’influenza. E la febbre si sa, soprattutto se il bimbo è molto piccolo, è qualcosa che crea sempre molta ansia nei genitori.

Ma come intervenire in caso di febbre alta? E soprattutto quando è il caso di ricorrere alle cure mediche e quando la febbre può essere trattata anche in maniera naturale?

Spesso infatti anche i semplici rimedi della nonna sono sufficienti per far scendere la temperatura e far stare meglio il piccolo.

COS’E’ LA FEBBRE E PERCHE’ SI MANIFESTA - È importante sapere che la febbre non è una malattia, ma una difesa naturale del corpo, una reazione dell’organismo per difendersi dalle infezioni: l’aumento della temperatura aiuta a distruggere i germi.

"Se il bambino ha 39°C di febbre ma è tranquillo e gioca senza lamentarsi, non occorre nessuna terapia. Va trattata solo quando rende il piccolo sofferente e irritabile, non lo lascia dormire o mangiare normalmente”.

RIMEDI NATURALI PER FAR SCENDERE LA FEBBRE - Ecco allora alcuni consigli utili per curare la febbre nei bambini in maniera semplice e naturale:

Innanzitutto evitate di coprire troppo il piccolo e cercate di farlo bere molto: i bambini tendono a disidratarsi più facilmente rispetto agli adulti in caso di febbre. Spazio quindi a acqua, succhi di frutta, spremute, brodo di pollo, camomilla e latte.

Per dare sollievo al piccolo potete provare a praticare delle spugnature rinfrescanti.

Mantenete i bambini a riposo ma non necessariamente a letto: l’importante è che l’ambiente in cui si trova abbia la giusta temperatura.
Non mostratevi nervosi o preoccupati perché così rischiate di irritare il piccolo e piangere favorisce l’aumento della temperatura.



CURARE LA FEBBRE NEI BAMBINI - Ma, nonostante le rassicurazioni dei pediatri, la febbre nei bambini rimane comunque uno dei fattori che più spaventa e crea ansia nei genitori. Ed è per aiutarli a capire come comportarsi per gestire l’emergenza febbre nei più piccoli che il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) ha pubblicato delle linee guida che si sono soffermate soprattutto sulla distinzione tra i casi in cui la febbre deriva da infezioni virali che passano da sole senza lasciare conseguenze e quelli in cui la febbre potrebbe essere considerata come il campanello dall’allarme di una patologia che richiede maggiori accertamenti.

COME CURARE LA FEBBRE NEI BAMBINI - Ecco allora i consigli contenuti nelle linee guida su come curare la febbre nei bambini:

La febbre diventa un campanello d’allarme quando raggiunge 38°C nei bambini fino 3 mesi e 39°C in quelli da 3 a 6 mesi.

Dai 7 mesi in su invece, oltre all’aumento della temperatura è necessario che siano presenti anche altri sintomi come difficoltà respiratorie, gravi anomalie del colorito di pelle e mucose, rigidità del collo e alterazioni dello stato di coscienza o delle interazioni del bambino con gli altri per recarsi immediatamente dal pediatra.

Occorre inoltre tenere conto della frequenza cardiaca: il rischio di una patologia più seria aumenta se supera i 160 battiti al minuto sotto l’anno di età, i 150 tra uno e due anni e i 140 dai due anni in su.
Se invece ci si trova nella situazione in cui il bambino ha la febbre molto alta ma non sono presenti altri segnali d’allarme come quelli descritti sopra può essere che si tratti di sesta malattia, una patologia che in genere scompare in pochi giorni.
È necessario ricordare inoltre che i due farmaci antipiretici autorizzati nei bambini al di sotto dei 6 anni sono paracetamolo e ibuprofene e che devono essere usati per contrastare il malessere del bambino e solo fino a quando il malessere dura altrimenti si possono avere altre complicazioni dovute a un uso non corretto dei farmaci.

Pertanto è fondamentale seguire sempre le istruzioni riguardo le modalità di utilizzo dei farmaci e rispettarne i tempi di intervallo nelle somministrazioni.
Evitare infine facili e a volte inutili somministrazioni di antibiotici al minimo segno di malessere nel bambino.




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