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domenica 22 febbraio 2015

Come Rinnovare WhatsApp GRATIS senza pagare ! Con WASSAPP prolunghi l'abbonamento di un anno senza spendere un centesimo !






Chissà quanti di voi avranno sul proprio cellulare installato WhatsApp.


Questo piccolo programma di comunicazione è riuscito a diventare il primo nella classifica dei software più utilizzati dal pubblico per comunicare con i propri amici attraverso l’uso di Internet. Whatsapp propone un’interfaccia davvero molto semplice e chiunque lo può utilizzare, anche se si dispone di un cellulare ormai non proprio aggiornatissimo con le caratteristiche tecniche.

Come molti di voi sapranno, negli ultimi tempi Whatsapp è diventato a pagamento. Lo si installa gratuitamente e lo si può utilizzare per un anno.

Al termine del primo anno infatti saremo costretti all’acquisto di un abbonamento mensile (o periodico) che vi permetterà di estendere la licenza di utilizzo del programma senza essere bloccati. I costi sono davvero vantaggiosi e si può pagare in diversi modi, e vi assicuriamo che ne vale veramente la pena; oggi vi mostreremo però una piccola guida per rinnovare l’abbonamento a Whatsapp senza pagare.

Il metodo è stato testato personalmente e funziona, basta seguire il procedimento che vi mostreremo tra poco. 

 COME RINNOVARE L’ABBONAMENTO GRATUITAMENTE CON WASSAPP

Il programma che utilizzeremo per rinnovare gratuitamente l’abbonamento a Whatsapp è chiamato Wassapp.


L’unica funzionalità di questo programma, come già detto in precedenza, è legato alla possibilità di poter rinnovare l’abbonamento al famoso client di messaggistica in modo completamente gratuito. 

Whatsapp è molto interessante poiché propone un’interfaccia davvero molto semplice e chiunque lo può utilizzare, anche se si dispone di un cellulare ormai non proprio aggiornatissimo con le caratteristiche tecniche.

- Scaricate Wassapp da qui.

- Installate il programma sul PC ed avviatelo.

- Inserite il paese in cui vi trovate e il numero di telefono su cui utilizzate Whatsapp.

- Nello spazio dedicato alla password invece dovete inserire il vostro indirizzo email sincronizzato con lo smartphone.


- Fatto ciò, spegnete il cellulare.

- Mentre il telefono è spento nella finestra di Wassapp selezionate la scritta “Old Whatsapp” e premete tre volte su Login, in seguito selezionate “New Whatsapp” e premete tre volte su Login.

(Non vi preoccupate se vi indicherà errore di login, voi premete su “ok” e continuate con il conteggio delle volte per i click).

- Fatto ciò, accendete il cellulare e vi arriverà un messaggio da parte di Whatsapp che vi indicherà che avrete rinnovato il vostro abbonamento di un anno gratuitamente.






domenica 5 gennaio 2014

Come condividere la connessione internet della chiavetta 3G con Windows 7 e 8 tramite la scheda di rete wifi






Sei alla ricerca di un metodo per trasformare il tuo computer in un router Wi-Fi? Desideri allungare il range wireless del router, non possiedi un router wireless oppure sei in viaggio e desideri condividere la tua connessione a internet?

Qualsiasi essa sia la tua esigenza, vediamo insieme cosa ti occorre, sia che tu utilizzi un computer con Windows 7 e/o Windows 8.




Virtual Router Plus 

Se desideri rendere il tuo computer un router Wi-Fi ad esempio perchè il router non invia più il segnale, non ne possiedi uno wireless oppure intendi aumentare il range wireless, una soluzione può essere il software Virtual Router Plus.

Virtual Router Plus trasforma il tuo computer con Windows 7 o Windows 8 in un hotspot WiFi. 

Utilizzando Virtual Router Plus puoi condividere in wireless una qualsiasi connessione internet (WiFi, LAN, Ethernet, dial-up, 3G, ecc...) con qualsiasi dispositivo WiFi (laptop o notebook, tablet, smartphone, netbook, stampante wireless, ecc...).

La connessione è protetta con WPA2(la crittografia wireless più sicura), non necessità di installazione, facile l' utilizzo, permette la scelta di un SSID e di una password personalizzata.

Purtroppo non è possibile visionare e gestire i dispositivi che usufruiscono della connessione.

Per utilizzare Virtual Router Plus è sufficiente, avviata l’applicazione, inserire un SSID e una password da usare per proteggere la rete wireless che si sta creando e far click sul pulsante Start Virtual Router Plus.

Per scaricare Virtual Router Plus collegati qui.








Virtual Wi-Fi Router 

Se abbiamo l' esigenza di condividere la connessione proveniente da un modem USB 3G, quale una chiavetta che fornisce internet da un operatore mobile e, Virtual Router Plus, per qualsiasi motivo, non dovesse soddisfarci, possiamo utilizzare il software Virtual WiFi Router concepito per la condivisione della connessione a internet proveniente da modem 3G o chiavetta USB.

Virtual Wi-Fi Router è compatibile con svariati modem 3G, consuma poche risorse e a differenza di Virtual Router Plus possiamo vedere in ogni momento quanti dispositivi sfruttano il proprio hotspot.

Un buon software di reverse-tethering per condividere la connessione con altri computer, smartphone e tablet. Con reverse-tethering si intende la funzionalità di navigare da smartphone sfruttando la connessione a internet di un PC.

Per scaricare Virtual WiFi Router clicca qui.


Nella prima finestra di installazione viene proposta l' installazione di una toolbar, se non interessati, andare su Advanced e far click su Next.


La "simpatica" finestra che appare ha il solo scopo di indurvi a cambiare idea, quindi, se continui a non essere interessato far click su Cancel.


Se non interessato, deseleziona la casella e far click su Next.


A questo punto inizia l' installazione, Next, accetta il contratto di utilizzo, 4 volte Next e avvia l' installazione con Install. Prima della conclusione, il software, propone un' altra toolbar, se non interessati, scegliere Cancel, click su Skip(saltare) in alto a destra e nella nuova finestra far click su Declino.

Finish per avviare il software nella traybar.


Per configurare il programma, seleziona cosa condividere, far click su Configure, scegli un nome per la rete e la password. Controlla la password con View e conferma con Setup Hotspot.

Fatto questo il PC diventa un hot-spot Wi-Fi a tutti gli effetti. 



Domande frequenti 

Domanda Quando tento l' avvio di uno dei due software presentati sul mio computer con Windows XP si presenta errore di impossibilità d' avvio

Risposta I software sono compatibili solo con Windows 7 e Windows 8







venerdì 27 dicembre 2013

Come usare il computer anche quando non si ha a portata di mano un mouse. Quali sono i tasti fondamentali per usare il PC anche senza mouse.







Molti non si rendono conto di quante cose possono essere fatte sul computer solo con la tastiera, tenendo le mani lontane dal mouse che è tanto comodo, ma anche, a volte, poco veloce in certe operazioni.

Basti pensare, ad esempio, al Copia e Incolla, tanto comodo con la tastiera (CTRL-C e CTRL-V) e scomodo col mouse.

Senza usare il mouse è possibile lanciare applicazioni, passare da una finestra all'altra, modificare testo ed anche navigare su Facebook e Gmail senza mai spostare le mani.

Ecco alcune cose che si possono fare senza mai toccare il mouse, tenendo entrambe le mani sulla tastiera, lavorando comodamente :

1) Lanciare applicazioni e altri collegamenti
Non c'è alcun bisogno di usare il mouse, andare sul menu Start di Windows e cliccare sull'icona del programma da eseguire.
Basta invece, per avviare una qualsiasi applicazione, premere il tasto Windows, scrivere il nome del programma e premere Invio per lanciarlo.
È anche possibile premere insieme i tasti Windows-1, Windows-2 ... Win-9 per lanciare i programmi della barra delle applicazioni (quella in basso), da sinistra a destra.
Si possono anche assegnare combinazioni ad altri programmi premendo sulla loro icona col tasto destro, andando nelle proprietà e poi usando la casella "Tasti di scelta rapida".
La combinazione sarà del tipo CTRL-ALT-Tasto a scelta.
Usando programmi esterni si possono avviare programmi anche con app launcher testuali come Launchy che permettono di fare molto di più rispetto Windows.

2) Evidenziare e modificare testo
Quando si lavora con un programma come Word dove si scrive, a volte è necessario tornare indietro per fare una correzione, evidenziare una porzione di testo per eliminarlo o fare altre cose.
Mettere la mano sul mouse, in questi casi, è davvero una scomodità.
Si fa molto prima con la tastiera con la giusta scorciatoie.
Ad esempio, usare Maiusc+Ctrl+Su o Giù per selezionare interi paragrafi, tenendo premuti CTRL e Maiusc si possono scorrere le parole selezionate con le frecce destra e sinistra oppure basta premere il tasto FINE per spostare il cursore alla fine della riga corrente, sempre senza mai togliere le dita dalla tastiera.

3) Arrestare il sistema, Riavviare o bloccare il computer
Vedo gente che quando deve spegnere il computer o bloccarlo si mette a cercare il pulsante col mouse cosa che, soprattutto in Windows 8, è davvero scomoda.
Pochi sanno che è possibile chiudere Windows con un semplice comando da tastiera (usando Alt-F4 e Invio) o semplicemente premendo Ctrl+Alt+Canc e poi il pulsante di spegnimento.
È possibile bloccare il computer solo premendo i tasti Windows + L.
Per Windows, si possono creare comandi veloci di ogni tipo con il tool NirCmd.

4) Muoversi tra le finestre di Windows
Se si lavora su una finestra ed è necessario passare a un'altra, invece di mttere mano sul mouse, conviene premere Alt+Tab per scorrere le finestre aperte velocemente e selezionare quella da vedere.
Si può fare qualcosa di simile anche con le schede del browser premendo la combinazione di tasti CTRL+TAB.
Si può chiudere una finestra senza dover cliccare la X col mouse solo premendo CTRL+W (o con ALT+F4).
Con la combinazione di tasti Windows + Su o Giu si minimizza o massimizza una finestra.

5) Navigare il Web
Ogni browser ha scorciatoie che permettono di navigare su internet, andare vanti e indietro nelle pagine e fare ricerche senza toccare il mouse.
Per esempio, premendo Ctrl + L si porta il cursore sulla barra degli indirizzi dove si può scrivere il termine di ricerca e premere Invio, con Tab si scorrono i risultati di ricerca e con Invio si aprono.
Ctrl + F trova testo su una pagina, mentre Ctrl + Invio apre un link in una nuova scheda.

6) Muoversi ed usare i siti principali e la posta elettronica con la tastiera
Non c'è persona al mondo che non navighi su almeno un sito tra Gmail, Facebook, Youtube e Twitter.
Ebbene, questi siti internet possono essere navigati da tastiera in modo semplice, senza limitazioni.

7) Accedere ai menu in qualsiasi programma
Quando si apre un qualsiasi programma sul PC, c'è un menu che sembra raggiungibile solo via mouse.
Parlo, ad esempio, del menu File per salvare il lavoro o per stampare.
Qualsiasi sia l'azione c'è sempre una combinazione di tasti come, ad esempio, CTRL+S per salvare un file o CTRL-P per stampare.
Anche se non si conosce la scorciatoia da tastiera, per ogni azione si può andare al menu File - Modifica - Strumenti di un programma premendo i tasti Alt-prima lettera, quella sottolineata che per il menu File è la F, mentre per il menu Modifica è la M.
Usare poi le frecce su e giu per scegliere l'opzione.

8) Muovere il mouse con la tastiera.
Come si può vedere aprendo l'articolo, ci sono diversi modi di muovere il cursore del mouse con la tastiera, cosa comoda per chi ha problemi di manualità.
Il modo più semplice è quello di usare il Centro di Accessibilità di Windows ed abilitare il tastierino numerico per muovere il cursore del mouse.

Per concludere diciamo che sul computer ogni cosa può essere fatta con la tastiera, anche quando sembra impossibile.
Tramite programmi come AutoHotkey si può assegnare qualsiasi combinazione di tasti ad un'azione specifica.
Ancora più facilmente, si possono Automatizzare compiti ripetitivi ed operazioni sempre uguali sul pc Windows oppure anche registrare e ripetere azioni movimenti e click di mouse e tastiera.







lunedì 16 dicembre 2013

Spotify gratis su tablet e smartphone ! Ascolta tutta la musica che vuoi in modalità Shuffle su smartphone o senza alcuna limitazione sul tuo tablet.







Spotify è un servizio musicale che offre lo streaming on demand di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, incluse Sony, EMI, Warner Music Group e Universal.

Spotify, il celebre servizio di streaming musicale che punta al mobile è tornato gratuito su smartphone e tablet, ma con una modalità d’ascolto particolare sugli smartphone, che ricorda molto quella di iTunes Radio.

Milioni di brani musicali saranno disponibili gratis in streaming su smartphone e tablet ma in modalità “shuffle”.

In pratica, digitando il nome di un artista qualsiasi, l’applicazione mostrerà tutti i titoli e avvierà la riproduzione in ordine casuale.

Probabilmente quelli di Spotify devono essersi accorti della perdita di utenti che comportava un abbonamento obbligatorio per poter ascoltare musica dagli smartphone, speriamo soltanto che non ci bombardino di banner.


In particolare su tablet l’app non ha alcuna limitazione e si possono ascoltare i brani che si desidera.

Sulla versione tablet ci sono ovviamente gli spot tra le canzoni (non tra tutte) mentre su smarpthone ci sono altre limitazioni: si possono fare massimo 6 “skip” in un’ora di ascolto, quindi si ascolta in modalità shuffle la playlist; si può cambiare playlist, ma sempre senza salti. Invece le playlist piccole non si possono usare per aggirare la riproduzione casuale.

Un periodo di prova gratuito di sei mesi viene attivato al momento del primo accesso, durante il quale l’utente può ascoltare una quantità illimitata di musica grazie alla pubblicità visiva e simil-radiofonica.

Dopo questo periodo, Spotify ha un limite di ascolto di dieci ore al mese. L’abbonamento “Unlimited” rimuove la pubblicità e i limiti di tempo, mentre l’abbonamento “Premium” introduce ulteriori funzioni come lo streaming con maggiore bitrate (fino a 320 kb/s), l’accesso offline alla musica e le applicazioni mobili.







mercoledì 6 novembre 2013

Vivere gratis o quasi grazie al web. Come ottenere Oggetti Gratis grazie ad internet (Senza Spendere Soldi)








Internet è un ottimo strumento per ottenere gratuitamente informazioni, ma non tutti sanno che esistono alcuni siti che permettono addirittura di ottenere oggetti gratis. Ottenere oggetti gratis, può essere decisivo al fine di ridurre al massimo le nostre uscire e spendere pochi soldi.

Grazie alla rete e ad alcuni utilissimi siti web, oggi possiamo ottenere gratis quello che ieri dovevamo per forza comprare.

Di seguito quattro tra i più famosi siti web che permettono di ottenere oggetti senza l'impiego del denaro, cioè senza dover utilizzare quei soldi, che quotidianamente ci costringono a lavorare come schiavi.



Zerorelativo.it, progetto è attivo dal 12 dicembre 2006, è una community italiana di baratto, riuso e prestito gratuito, che mette in contatto persone  che vogliono barattare, prestare e donare i loro oggetti, senza l'intervento del denaro.

Chi scambia oggetti non ottiene nessun guadagno, se non l'oggetto stesso. Chiunque abbia un oggetto che non utilizza, lo può inserire gratuitamente come annuncio, al fine di regalarlo o scambiarlo con qualcosa che desidera. Non sono accettate inserzioni che contengono riferimenti a denaro o a prezzi di vendita.

L'intento chiaro e dichiarato è quello di  promuovere e diffondere modelli di consumo orientati al benessere sociale e ambientale, il fine ultimo è invogliare le persone ad adottare un sistema di consumo critico e promuovere una forma di scambio che può essere concretamente applicata alla vita quotidiana, senza l'utilizzo dei soldi.

Per iscriversi basta completare i campi richiesti nell’apposita sezione del sito, e si può da subito iniziare a ricercare gli oggetti che ci servono, senza spendere soldi. E’ possibile inoltre compilare una lista dei desideri, visibile a tutti, in modo da permettere, a chi possiede l’oggetto che ci serve, di contattarci per regalarcelo o scambiarlo con qualcosa che non ci serve più.


Coseinutili.it è in sistema di scambio senza denaro, che si basa sui crediti. Il funzionamento è molto semplice, prendo spunto da uno schemino presente sul sito stesso, per spiegarne al meglio il funzionamento:

Tu hai una pera che non ti serve più.
Pubblichi un annuncio.
L'altro sta cercando una pera e vede il tuo annuncio.
Clicca su lo voglio!
Ti arriva automaticamente una mail che ti chiede se vuoi dare la tua pera all'altro.
Se tu rifiuti, amici come prima, e l'annuncio torna disponibile per altre persone.
Se accetti, l'altro riceve i tuoi dati al fine di accordarvi.
La pera passa all'altro, e tu ricevi i suoi crediti (non soldi).
Con questi crediti acquisiti, puoi barattare, ora, quello che ti serve

Cose inutili ha però una marcia in più: Permette, tramite i crediti, non solo di scambiare oggetti, ma anche tempo, cioè, se abbiamo bisogno di una consulenza informatica, piuttosto che di qualcuno che ci dia una mano in giardino o che ci accompagni al cinema, possiamo scambiare i nostri crediti con queste “prestazioni in tempo”, che ci viene dedicato.

Anche in questo caso per iscriversi gratuitamente è sufficiente compilare il modulo con i dati necessari, presente nell’apposita sezione del sito, e si può iniziare da subito a cercare gli oggetti che ci servono, senza utilizzare il denaro.



Gruppi di Facebook

Facebook è terreno fertile per la nascita di gruppi di persone che intendono provare ad avviare meccanismi alternativi, nei quali non serve il denaro per comperare quello che ci serve, ma è sufficiente applicare il baratto o addirittura regalare qualcosa che non ci serve, all’unica condizione che chi la desidera, se la venga a prendere.

Nei social network il baratto è detto anche "swapping", da swap, cioè scambio, ed è una forma di scambio di oggetti di valore similare, basata sulla fiducia. Propongo di seguito tre gruppi facebook che applicano questa filosofia e grazie ai quali possiamo ottenere oggetti senza spendere soldi.

Unico requisito per partecipare: Avere un profilo su Facebook.


Riciclo con Scambi e Baratti

Prima di tutto è necessari iscriversi al gruppo, non serve pagare nulla, basta cliccare sull’apposito tasto “iscriviti al gruppo” posizionato in alto a destra. Una volta che la richiesta di iscrizione è stata approvata, è possibile inserire nella homepage della pagine di Facebook i propri annunci, sia per quanto riguarda quello che ci serve, che per gli oggetti che vogliamo scambiare/regalare.

Si viene poi contattati direttamente tramite la messaggistica di Facebook, dalle persone che sono interessate all’oggetto che vogliamo scambiare. Il meccanismo si basa sulla fiducia, i proprietari della pagina non garantiscono in nessun modo per i membri del gruppo ma, c’è da dire che, tranne rarissimi casi, chi abbraccia questa filosofia tende a comportarsi in maniera piuttosto onesta.

Te lo regalo se vieni a prenderlo, non è solo un gruppo, ma un insieme di gruppi localizzati per regione, questo perché, come si evince dal nome stesso, si tratta della possibilità di riceve oggetti senza dare in cambio denaro, semplicemente accollandosi l’onere di andare a prendere quello che ci serve, a nostre spese, a casa di chi detiene l’oggetto dei nostri desideri.

In questo caso quindi, la cosa ottimale da fare, è iscriversi al gruppo della propria regione, e per farlo basta utilizzare la funzionalità di ricerca di Facebook, digitando “Te lo regalo, vieni a prenderlo” seguito da un “trattino” e il nome della regione che ci interessa. Per esempio, per la Toscana, scriveremo: “Te lo regalo, vieni a prenderlo - Toscana” e il primo risultato della ricerca sarà appunto il gruppo di scambio, senza impiego di denaro, attivo in Toscana.

Anche in questo caso, è sufficiente iscriversi e iniziare a inserire o ricercare gli oggetti che vogliamo ottenere gratuitamente o quelli di cui ci vogliamo sbarazzare, perché per noi inutili. Per agevolare chi intendesse aderire gratuitamente a questo gruppo, riporto, in ordine alfabetico, i link alle pagine dei singoli gruppi, suddivisi per regione:

ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
TRENTINO
UMBRIA
VALLE D'AOSTA
VENETO


Ottenere oggetti senza soldi, cosa è meglio fare?

Abbiamo visto che sostanzialmente, per ottenere oggetti che ci possono servire, senza spendere soldi, esistono numerosi siti o gruppi di Facebook specializzati; in questo articolo mi sono limitato a recensire quelli di cui, direttamente o indirettamente, ho avuto esperienza, in verità ne esistono molti altri, ma i portali che ho menzionato sono sicuramente i più importanti progetti a livello italiano e le piattaforme più affidabili.

Va tuttavia specificato che, Facebook, non è certo lo strumento più adatto per questo tipo di attività, nel senso che è difficile dare visibilità agli oggetti, e i post (soprattutto se i gruppi sono molto frequentati) spariscono in fretta, spesso rendendo vane le nostre aspettative di riscontro. Per questo motivo consiglio di privilegiare i siti di scambio, piuttosto che i classici gruppi sui social network.






giovedì 24 ottobre 2013

Scopri l'offerta Internet Start di Tim e navighi senza limiti, raddoppia i GB di traffico se sei cliente Telecom Italia






Internet Start di TIM è un nuovo piano tariffario creato dall’operatore telefonico nazionale per chi vuole navigare sul web senza limiti di tempo, da smartphone o tablet, ed eventualmente anche usando una internet key.

A 10 euro al mese TIM permette di navigare per 2 GB di traffico da qualsiasi dispositivo abilitato, inoltre i clienti che hanno a casa una linea Telecom Italia raddoppiano i GB inclusi, che diventano 4. Si può avere il raddoppio dei GB mensili anche essendo Cliente TIM Special attivando l’opzione Internet su una nuova TIM Card. La promozione è attivabile solo presso i negozi TIM.

É previsto un contributo attivazione pari a 5€ che è gratuito per chi attiva l’opzione su una nuova TIM Card. L’opzione è a rinnovo automatico ed a tempo indeterminato, salvo recesso. Superati 2GB nel mese di riferimento (30 giorni), la velocità di navigazione si riduce a 32 Kbps senza costi aggiuntivi. I 2GB di traffico al mese vengono conteggiati a scatti unitari anticipati di 1KB e si rinnovano in automatico ogni 30 giorni (rinnovo massimo entro 4 ore dalla mezzanotte della data di scadenza dei 30 giorni precedenti). L’eventuale traffico Internet non consumato nel mese di riferimento (30 giorni) viene azzerato.

La promozione del raddoppio dei GB è riservata esclusivamente ai Clienti che hanno la linea telefonica di casa Telecom Italia e ai Clienti TIM con l’opzione TIM Special attiva. Il raddoppio dei GB è gratuito ed è a tempo indeterminato, la cessazione dell’opzione Internet comporta automaticamente la perdita della promozione del raddoppio dei GB. Superati 4GB nel mese di riferimento (30 giorni), la velocità di navigazione si riduce a 32 Kbps senza costi aggiuntivi. I 4GB di traffico al mese vengono conteggiati a scatti unitari anticipati di 1KB e si rinnovano in automatico ogni 30 giorni (rinnovo massimo entro 4 ore dalla mezzanotte della data di scadenza dei 30 giorni precedenti). L’eventuale traffico Internet non consumato nel mese di riferimento (30 giorni) viene azzerato. Per i clienti TIM Special l’adesione alla promozione del raddoppio dei GB prevede l’attivazione di una nuova TIM Card con la stessa anagrafica della linea fonia.L’attivazione dell’opzione è prevista al massimo entro 48 ore dalla richiesta e un SMS conferma l’avvenuta attivazione.






domenica 13 ottobre 2013

Raspberry Pi fa lo streaming wireless con qualsiasi dispositivo Android grazie a Transporter






Android Transporter è nuovo progetto che sfrutta il Raspberry Pi per lo streaming wireless dei contenuti di prodotti Android direttamente sulla TV.

Bastano il mini computer da 35 dollari di cui vi stiamo parlando in questi giorni, un prodotto Android e un adattatore.

Il Raspberry Pi può essere usato anche per rivoluzionare l'esperienza d'uso dei prodotti Android. La notizia arriva da E.S.R. Labs, che ha usato il mini computer da 35 dollari per creare Android Transporter, un prodotto che consente di riprodurre in streaming i contenuti in uso su tablet o telefoni Android direttamente su schermi remoti, via wireless. Quello che serve per ottenere un Instant Media Hub è un dispositivo con il sistema operativo di Google, un dongle wireless e un Raspberry Pi.

Al momento il progetto è in fase avanzata di sperimentazione e i responsabili stanno lavorando per ridurre la latenza, che al momento è di 150 millisecondi, ma l'obiettivo è di scendere fino a 100 ms. L'esperimento è interessante perché usando il Raspberry Pi come tramite non sarà più necessario usare un cavo HDMI per collegare le periferiche Android a un HDTV.

Con Transporter Android si potrà inviare in streaming via wireless a un supporto esterno tutto quello che viene visualizzato sui prodotti Android, quindi anche se l'uso principale è relativo ai video non sono preclusi tutti gli altri contenuti. Si potrà per esempio riprodurre presentazioni fotografiche, navigare in Internet su un grande schermo ad alta definizione o eseguire qualsiasi applicazione, compresi i giochi. Il tutto con una spesa complessiva di circa 50 dollari, sempre ammesso di riuscire a impossessarsi del richiestissimo mini computer.

Il software che consente di utilizzare il Raspberry Pi per l'Android Transporter non è ancora stato pubblicato, ma è possibile farsi un'idea di come funziona guardando i due video dimostrativi.

Intanto chi vuole saperne di più sul Raspberry Pi può acquistarlo su Amazon e iniziare ad usarlo.

Fra gli aspetti interessanti ci sono tutte le informazioni necessarie per trasformare il prodotto in un piccolo media center domestico.







sabato 12 ottobre 2013

Fare la spesa senza sprechi, cucinare, mangiare bene, in modo salutare e soprattutto economico !! Guida alla spesa LOW COST, il segreto della lista della spesa perfetta






Sono i nostri piccoli gesti quotidiani che influenzano l'ambiente e l'ecosistema.
Il risparmio delle risorse ambientali e la difesa dell’ecosistema passano attraverso i nostri piccoli gesti quotidiani. Un importante contributo nel risparmio delle risorse ambientali e nella difesa dell'ecosistema può essere dato dalle scelte alimentari, soprattutto dal modo in cui facciamo la spesa e selezioniamo gli ingredienti delle nostre ricette.

LA LISTA DELLA SPESA "PERFETTA" - Il segreto per fare acquisti con la testa è semplice: munirsi di una lista della spesa efficace. Soprattutto capace di imbrigliare gli acquisti d’impulso, che hanno sempre fatto ricchi i supermercati e assottigliato i budget familiari degli italiani. E non solo.

Se ciascuno di noi comperasse soltanto quello che gli è strettamente indispensabile per vivere - parlo di una esistenza decorosa, quindi con di togliersi qualche soddisfazione con gli acquisti auto gratificatori - la maggior parte di super e ipermercati avrebbe chiuso da tempo. L'acquisto d'impulso è quello non programmato, fatto  in funzione di uno stimolo improvviso che non tiene conto  convenienza e tantomeno dell'utilità della merce che si sta mettendo nel carrello. Nella terminologia della grande distribuzione, quasi interamente mutuata dal marketing made in Usa, si parla addirittura di impulse goods, beni di impulso e di impulse buyer, consumatori che acquistano casualmente qualunque prodotto appena lo vedono, senza averne programmato l’acquisto.

Attenti a non cadere però nella trappola del “proibizionismo”: vietarsi di acquistare qualunque cosa sia al di fuori della lista della spesa ha sovente l’effetto contrario: la proibizione innesca il desiderio. Con gli alcolici, le sigarette, i dolci. E pure con la spesa. Semmai si tratta di imbrigliare queste pusioni all’acquisto. razionarizzarle e tenerle sotto controllo.

Innanzitutto la lista della spesa dev’essere organizzata per categorie merceologiche in base alla sequenza di consumo a tavola.

Le bevande vengono prima di tutto, poi gli antipasti, i primi come pasta e riso, i secondi (carne, pesce, pollame e formaggi), i condimenti e le conserve (dalla passata all’olio), la verdura e la frutta.

Nel riempire il carrello si deve seguire quest’ordine, anche se comporta di attraversare in lungo e in largo il supermercato perché si ottiene un primo risultato tangibile: non si segue l’ordine di disposizione dei prodotti nel supermercato, studiato dagli store designer proprio per stimolare nei clienti l’acquisto d’impulso. Anche se il reparto dell’acqua è il più lontano dall’ingresso è da là che devo partire. Prima regola: non seguire il percorso suggerito dai banconi.

Escludere gli extra dalla lista della spesa è un errore, è più facile farsi prendere la mano e acquistare oggetti non utili proprio quando non li includiamo nella nostra lista. Così possiamo aggiungere alla nostra lista della spesa uno spazio per i prodotti non in lista ma che decido comunque di acquistare lo stesso. L’ideale sarebbe scrivere anche i prezzi.

Per ridurre al minimo le tentazioni possiamo introdurre nella nostra lista della speza una sezione che potremmo chiamare : «Stavo per comperare...». Dove mettiamo tutti gli acquisti d’impulso che siamo riusciti a scongiurare. Con i relativi prezzi. Il totale di questa colonna è probabilmente la voce di risparmio più consistente nelle liste della spesa della stragrande maggioranza degli italiani.

Oltre agli extra previdamo comunque un’altra categoria di acquisti che talvolta ci possiamo concedere magari in chiave gratificatoria, gli «Speciali». Può trattarsi di un prodotto di elettronica, ad esempio un hard disk da un terabyte, come un pesce particolarmente costoso ma che desidero mangiare da tempo.

L’importante, però, è arrivare al supermercato con la parte degli «Speciali» già compilata e non sgarrare. L’ideale, infatti, è tenere tutte le liste della spesa e una volta tornati a casa, compilarle con i relativi importi, guardando lo scontrino. Così si scoprono fra l’altro errori di prezzatura da parte del supermercato. Rari ma non impossibili.


LA SCELTA DEGLI ALIMENTI - Preferire alimenti di produzione locale, che hanno “viaggiato poco” per arrivare nel piatto, e di stagione. Privilegiare i prodotti poco elaborati, con un imballaggio ridotto e con pochi additivi, conservanti e coloranti.

ATTENZIONE AGLI SPRECHI - La sostenibilità di un piatto è data non solo dai suoi ingredienti ma anche  dalle risorse impiegate per prepararlo: optiamo perciò per i procedimenti che utilizzano una mole minore di acqua e di energia. E soprattutto valutiamo bene quantità e utilità al momento dell’acquisto, per limitare un trend negativo che vede ogni anno buttate circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo.

DIFENDIAMO L’ECOSISTEMA - Evitiamo di consumare specie in pericolo: se parliamo ad esempio di pesce meglio tralasciare nasello, platessa, tonno rosso e pesce spada e preferire sgombro, trota, rombo e acciughe. Nella scelta della carne consideriamo l’impatto ambientale della sua produzione: per 1 kg di quella bovina occorrono 15mila litri d’acqua, per la stessa quantità di quella di pollo circa 3.900. Ma anche altri prodotti comportano un importante consumo idrico, come il caffè (140 litri per una tazzina) o paradossalmente le stesse bottiglie d’acqua confezionate: meglio perciò optare per quella del rubinetto.

DA NON DIMENTICARE 
Le buste da casa: portatevele di plastica più resistente, di tela, ecoshopper, sacchetti biodegradabili da spese precedenti. Va bene tutto, purchè non sprechiate sempre denaro nel comperare nuovi contenitori inquinanti che si accumulano inesorabili in casa

Portatevi gli occhiali da vista per leggere bene da vicino: le cose più importanti sono sempre scritte in piccolo, non siate timidi

Non temete il discount: come ci ha già spiegato l’autrice di Discount Or Die, già Personaggio non Sprecare, gli alimenti del Discount sono ottimi. Non tutti, ovvio, basta saper scegliere. Non dimenticate che il discount può permettersi prezzi competitivi perché ha costi di gestione inferiori.

Non buttate i volantini con gli sconti: tutta la carta che infesta le caselle della posta potrebbe contenere interessanti offerte da non sottovalutare. Ricordatevi di andare subito a comperare i prodotti che vi interessano così da non correre il rischio di non trovarli.

Seguite le offerte on line e le guide: Guida Low Cost così come molti altri siti vi tengono sempre aggiornati sulle offerte disponibili e sugli eventuali coupon o sconti da stampare.

Le app per risparmiare sulla spesa al supermercato: facciamoci aiutare dalla tecnologia!

MyVolantino. Sia su web che dall’app è possibile sfogliare i volantini promozionali suddivisi per categoria, dalla grande distribuzione all’elettronica, dai viaggi ai prodotti per bambini. I volantini sono gelocalizzati, quindi si riferiscono alle offerte attive nella propria zone e si possono sfogliare, organizzare nei preferiti oppure è possibile inviarli da smartphone a PC per migliorarne la visualizzazione.

DoveConviene. Attraverso il GPS l’app localizza l’utente e gli indica i negozi vicini, incrociando le offerte con la vivinanza (molto utile per risparmiare soldi e tempo).

RisparmioSuper. Si parte dalla nlista della spesa, che settimana dopo settimana si ripete sempre simile a quella precedente. L’app permette di individuare i singoli prodotti al prezzo più conveniente, oppure si possono consultare i volantini o fare ricerche sui singoli supermercati.

Menopercento. Il servizio geolocalizza le convenzioni legate a tessere associative, carte di pagamento, carte fedeltà, buoni pasto. L’utente può scoprire attraverso l’app dove e quando usare le sue card, con quali vantaggi e/o con quale risparmio.


AUTOPRODUZIONE - Ultimo passo è quello di produrre in casa ciò che normalmente si compra. Si può partire dal pane per poi passare alla coltivazione dell’orto in giardino o sul balcone con ortaggi ed erbe aromatiche e alla preparazione di conserve confezionate con materie prime stagionali.






domenica 6 ottobre 2013

Curare la febbre nei bambini piccoli in modo semplice, naturale e senza sprechi.






La febbre non è una malattia, ma una difesa naturale del corpo, una reazione dell’organismo per difendersi dalle infezioni. Nonostante le rassicurazioni dei pediatri, spesso però la febbre soprattutto se il bimbo è molto piccolo, crea sempre molta ansia nei genitori.

Ecco come intervenire per far scendere la temperatura, anche in maniera naturale.

Raffreddore, tosse e febbre: sono molti i bambini che a causa dei continui sbalzi di temperatura tipici del periodo si ritrovano già a fare i conti con l’influenza. E la febbre si sa, soprattutto se il bimbo è molto piccolo, è qualcosa che crea sempre molta ansia nei genitori.

Ma come intervenire in caso di febbre alta? E soprattutto quando è il caso di ricorrere alle cure mediche e quando la febbre può essere trattata anche in maniera naturale?

Spesso infatti anche i semplici rimedi della nonna sono sufficienti per far scendere la temperatura e far stare meglio il piccolo.

COS’E’ LA FEBBRE E PERCHE’ SI MANIFESTA - È importante sapere che la febbre non è una malattia, ma una difesa naturale del corpo, una reazione dell’organismo per difendersi dalle infezioni: l’aumento della temperatura aiuta a distruggere i germi.

"Se il bambino ha 39°C di febbre ma è tranquillo e gioca senza lamentarsi, non occorre nessuna terapia. Va trattata solo quando rende il piccolo sofferente e irritabile, non lo lascia dormire o mangiare normalmente”.

RIMEDI NATURALI PER FAR SCENDERE LA FEBBRE - Ecco allora alcuni consigli utili per curare la febbre nei bambini in maniera semplice e naturale:

Innanzitutto evitate di coprire troppo il piccolo e cercate di farlo bere molto: i bambini tendono a disidratarsi più facilmente rispetto agli adulti in caso di febbre. Spazio quindi a acqua, succhi di frutta, spremute, brodo di pollo, camomilla e latte.

Per dare sollievo al piccolo potete provare a praticare delle spugnature rinfrescanti.

Mantenete i bambini a riposo ma non necessariamente a letto: l’importante è che l’ambiente in cui si trova abbia la giusta temperatura.
Non mostratevi nervosi o preoccupati perché così rischiate di irritare il piccolo e piangere favorisce l’aumento della temperatura.



CURARE LA FEBBRE NEI BAMBINI - Ma, nonostante le rassicurazioni dei pediatri, la febbre nei bambini rimane comunque uno dei fattori che più spaventa e crea ansia nei genitori. Ed è per aiutarli a capire come comportarsi per gestire l’emergenza febbre nei più piccoli che il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) ha pubblicato delle linee guida che si sono soffermate soprattutto sulla distinzione tra i casi in cui la febbre deriva da infezioni virali che passano da sole senza lasciare conseguenze e quelli in cui la febbre potrebbe essere considerata come il campanello dall’allarme di una patologia che richiede maggiori accertamenti.

COME CURARE LA FEBBRE NEI BAMBINI - Ecco allora i consigli contenuti nelle linee guida su come curare la febbre nei bambini:

La febbre diventa un campanello d’allarme quando raggiunge 38°C nei bambini fino 3 mesi e 39°C in quelli da 3 a 6 mesi.

Dai 7 mesi in su invece, oltre all’aumento della temperatura è necessario che siano presenti anche altri sintomi come difficoltà respiratorie, gravi anomalie del colorito di pelle e mucose, rigidità del collo e alterazioni dello stato di coscienza o delle interazioni del bambino con gli altri per recarsi immediatamente dal pediatra.

Occorre inoltre tenere conto della frequenza cardiaca: il rischio di una patologia più seria aumenta se supera i 160 battiti al minuto sotto l’anno di età, i 150 tra uno e due anni e i 140 dai due anni in su.
Se invece ci si trova nella situazione in cui il bambino ha la febbre molto alta ma non sono presenti altri segnali d’allarme come quelli descritti sopra può essere che si tratti di sesta malattia, una patologia che in genere scompare in pochi giorni.
È necessario ricordare inoltre che i due farmaci antipiretici autorizzati nei bambini al di sotto dei 6 anni sono paracetamolo e ibuprofene e che devono essere usati per contrastare il malessere del bambino e solo fino a quando il malessere dura altrimenti si possono avere altre complicazioni dovute a un uso non corretto dei farmaci.

Pertanto è fondamentale seguire sempre le istruzioni riguardo le modalità di utilizzo dei farmaci e rispettarne i tempi di intervallo nelle somministrazioni.
Evitare infine facili e a volte inutili somministrazioni di antibiotici al minimo segno di malessere nel bambino.




lunedì 23 settembre 2013

E' possibile vivere senza spendere nulla ? Scambia gli oggetti che non usi più. Tutto si riutilizza tutto si scambia e niente si butta !



Vivere senza spendere nulla e quindi vivere senza lavorare. Per molti un sogno ma la tedesca Heidemarie Schwermer lo sta facendo da 15 anni e con grande successo.

Heidemarie Schwermer e’ una donna tedesca che ha deciso di vivere senza soldi. Vive in modo dignitoso, non e’ una barbona e ottiene tutto quello di cui ha bisogno attraverso scambi e baratti.


Heidemarie ha fatto suo il concetto di ricchezza di molte popolazioni africane. Spesso non esiste un modo di tradurre “ricco o povero” nelle lingue africane perché il possesso materiale non e’ una caratteristica che veniva tradizionalmente misurata e usata per comparare due individui. Manca la parola perché manca proprio il sentimento, il concetto, l’idea. Si dice che e’ “ricco” chi ha molti amici. E’ attraverso la rete sociale che si distribuiscono i beni e l’assistenza. Chi ha molti amici se la cava sempre, in un modo o nell’altro.

Heidemarie, invece di dedicare il suo tempo a lavorare per guadagnare soldi con cui comprare le cose, usa il suo tempo per stringere relazioni da cui ottiene tutto ciò di cui ha bisogno. Gli altri non le fanno la carità, lei offre in cambio il suo tempo, la sua professionalità e si adatta anche a mansioni umili.
Quando ha deciso di dar via casa, mobili e averi per vivere “leggera”, e’ vissuta spostandosi di casa in casa, occupandole in assenza dei proprietari e guadagnandosi il pane da “ragazza alla pari”.

Heidemarie ha fondato un gruppo di scambio a Dortmund, sullo stile delle banche del tempo. Nel libro parla a lungo delle dinamiche psicologiche che intercorrono tra i membri di questi gruppi, in particolare spiega come sia difficile “umiliarsi” a chiedere agli altri le cose di cui si ha bisogno e di come molte persone si iscrivano a queste banche non per scambiare oggetti, azioni o competenze, ma per ottenere contatti umani.

E’ umiliante chiedere i prodotti in scadenza in un negozio biologico, ma se vuoi mangiare bio e non vuoi usare i soldi, allora puoi mettere da parte l’orgoglio e pensare allo stomaco. In cambio dell’accesso a internet, Heidemarie fa le pulizie in un Internet caffè.

Il libro in cui si racconta, con momenti di sconforto, grandi vittorie e crisi spirituali e’ edito da AAM Terranuova, stampato su carta riciclata al 100% e costa 13 euro (oggi lo potete trovare a 11 euro su AMAZON !!!).



» Il sito (in tedesco) di Heidemarie Schwermer
» Intervista a Heidemarie Schwermer su AAM Terra Nuova

Per vivere gratis o quasi in Italia è nata anche una community on line. Si tratta di zerorelativo: un gruppo di oltre 15.000 utenti che usano internet per scambiare oggetti e servizi, per il baratto, per ospitarsi reciprocamente.

Su questo sito potete mettervi in contatto con gli utenti che vogliono riciclare e scambiare i loro oggetti, utilizzando la prima forma storica di commercio, il baratto. ZeroRelativo non guadagna nulla da queste transazioni e l'utilizzo del servizio è gratuito. Gli utenti che utilizzano il sito non guadagnano nulla se non l'oggetto di scambio. L' idea è quella di ''Ridare spazio'' ad una forma di commercio che non prevede l’uso di denaro.

A Torino invece l’associazione ManàManà promuove le giornate senza denaro: ci si trova in piazza portando tutto quello che si vuole e si dà vita ad uno scambio alla pari. Senza soldi.

A novembre molti bed & breakfast italiani italiani aderiranno alla settimana del baratto ospitando gratis o per meglio dire richiedendo un piccolo servizio. Si sa dipingere, sistemare le persiane, fare piccoli lavori nei campi? Si dormirà gratis e si darà in cambio il tempo e il lavoro. Poi ci sono esempi lodevoli di professionisti che offrono i loro servizi gratuitamente come gli avvocati di strada o i maestri di strada di Napoli.

Ogni mattina un utente del web si sveglia e sa che per risparmiare dovrà cercare qualcosa nella Rete:
un alloggio per una vacanza, un corso di inglese o una nuova cassettiera.
Ogni mattina un altro navigatore si sveglia e sa che può offrire qualcosa: un passaggio in macchina, i vecchi vestiti del figlio o un prestito di qualche migliaio di euro.

Si chiama consumo collaborativo: l'insieme di tutte quelle attività economiche, dal noleggio al baratto al prestito che avvengono condividendo oggetti o prestazioni attraverso il web, gratuitamente o abbattendo i costi di mediazione.
E che in tempi di crisi può fare la differenza, perché condividere fa bene al portafoglio di tutti.

1. Riciclare ciò che non si usa più
Zerorelativo.it è la via italiana al baratto 2.0. Il luogo virtuale dove scambiare a costo zero oggetti che non usiamo più, ma che possono servire da qualcun altro. Può vantare 26 mila iscritti in nemmeno sei anni di vita e oltre 80 mila annunci attivi. Per la maggior parte si tratta di proposte di scambio, e poi qualche centinaio di regali e qualche prestito.
L'unico diktat è il divieto assoluto di usare il denaro. Ogni utente può postare il proprio annuncio e segnalare la sua lista di desideri, le offerte vengono inoltrate via mail. C'è anche la possibilità di ricevere gli aggiornamenti su un particolare barter (barattatore) o su un particolare oggetto. Dopo ogni scambio, inoltre, si può inviare un feedback sulla contro parte e consigliarla agli altri utenti e o segnalare comportamenti scorretti.
UNA VETRINA PER QUALSIASI OGGETTO. Su zerorelativo.it si può scambiare di tutto: dai computer all'attrezzatura fotografica, dall'arredamento a prestazioni e tempo. C'è chi offre di costruire siti web o aiuto domestico, chi propone massaggi shiatsu o lezioni gratuite di pasticceria. Qualcosa di simile a quello che succede in America con Skillshare: il sito ad hoc per chi vuole scambiare le proprie competenze.

PIÙ OFFRI PIÙ CREDITI HAI. Reoose.com, invece, è nato solo a settembre 2011, ma ha già una community di oltre 4 mila persone. Anche qui è possibile scambiarsi di tutto: dall'attrezzatura sportiva comprata in uno slancio di entusiasmo alla vecchia cassettiera che non si intona più con l'arredamento. Per postare annunci, basta iscriversi al portale e caricare una foto dell'oggetto che si vuole scambiare. A ogni offerta viene assegnato un valore in crediti, che tiene conto della tipologia e del valore dell'oggetto, e dello stato d'uso, ma non della marca.
Con la registrazione e con il completamento del proprio profilo, si possono ottenere fino a 10 crediti, così come invitando gli amici o condividendo gli scambi su Facebook e ovviamente vendendo i propri oggetti. Attenzione, però, chi non ha crediti non può scambiare, quindi in mancanza si deve ricorrere al normale circuito del denaro (1 credito vale 0,25 centesimi di euro).

2. In vacanza gratis con lo scambio di casa o l'affitto agevolato
Per chi non si accontenta del divano o del letto offerti dagli habitué del couchsurfing (www.couchsurfing.org è il portale che permette di scambiare ospitalità gratuita in tutto il mondo), c'è lo scambio di casa. Per un periodo limitato si intende, giusto per una vacanza o per un week end. Su Scambiocasa.it, filiale italiana della rete internazionale Exchangehome.com presente in 130 Paesi, si trovano migliaia di proposte, compreso lo scambio di camper o barche.
Il sistema che ha conquistato finora circa 2 mila italiani si basa sulla reciprocità e sulla possibilità di abbattere i costi della vacanza.
Per isciversi e ottenere l'assistenza clienti si pagano 32 euro per tre mesi e 84 per 12 mesi (il secondo anno è gratuito se non si fanno scambi nel primo). Ma anche chi non è iscritto può visionare le offerte attraverso la mappa o i menù destinazione della home page. E, per i più pretenziosi, c'è anche un portale dedicato alle case di lusso Homeexchangegold.com.
HOUSELINK.IT Il pioniere dell'house sharing in Italia è Homelink.it, piattaforma radicata in altri 70 Paesi. La quota di iscrizione per un anno è di 120 euro, per due di 220. Nel caso in cui si mettano a disposizione due case, scende a 50. Per evitare spiacevoli sorprese al ritorno dalla vacanza si può sottoscrivere un fondo di garanzia di 10 euro l'anno che copre eventuali danni fino a mille euro e anche un'assicurazione di 20 euro su eventuali incidenti che possano capitare a uno dei proprietari. Con altri 20 euro l'anno, infine, si può pagare qualsiasi intervento di manutenzione di emergenza.
ASSICURAZIONI ANTI FURTO. Un furto non è mai stato registrato, dicono dal sito, il rischio è piuttosto trovare la casa un po' sporca. Ma al ritorno dal viaggio il portale chiede di compilare un'apposita scheda di valutazione e gli utenti che perseverano nei comportamenti scorretti possono anche essere cancellati.
AFFITTO SENZA MEDIAZIONI. Per chi invece cerca semplicemente una stanza da B&B, c'è la rete di Airbnb.it, dove poter vagliare annunci di privati che affittano stanze o tutta la casa, senza mediazione. Nel 2011 l'utenza italiana è cresciuta del 946%. E a febbraio 2012 la piattaforma poteva vantare clienti in 19 mila città e 192 Paesi.
Il portale trattiene il pagamento per 24 ore dopo l'arrivo e alla fine del viaggio, come nella maggior parte dei sistemi di sharing, le due parti possono inviare il loro feedback: la recensione sulla loro esperienza.

3. Imparare le lingue in community
Livemocha.com è la più grande community online per imparare le lingue con il metodo della condivisione. L'idea è semplice e efficace: creare una comunità virtuale internazionale - finora 13 milioni di persone di 190 Paesi - e mettere in contatto chi vuole imparare una lingua direttamente con un madrelingua, disponibile a correggere esercizi e pronuncia attraverso l'interazione diretta (chat, video chat o usando Voip). Affiancata a test e esercitazioni di tipo tradizionale. E tutto gratuitamente, anzi no. Dalla fine del 2009, infatti, il sito è diventato in parte a pagamento. Le lezioni di base sono gratuite, ma per sottoporre gli esercizi orali a un native speaking ora si pagano 20 dollari al mese.
Il sito Babbel.com, finanziato anche dall'Unione europea, ha rilanciato offrendo corsi base di italiano, tedesco, spagnolo, francese e inglese a 12 dollari al mese, o a 6,62 dollari al mese per un impegno di sei mesi.
L'alternativa è Lang-8.com, una community nata in Giappone che vanta 38 mila fan su Twitter e riunisce utenti originari di 180 Paesi. Qui si basa tutto sull'incontro volontario, ci si può riunire in gruppi di apprendimento e ogni utente può pubblicare un diario in lingua e incontrare tutor che lo seguano passo passo e gli corregano prove scritte.

4. Ottenere prestiti o prestare denaro a tassi convenienti
Si chiama social lending o prestito sociale: un sistema di credito al consumo alternativo in cui prestatore e creditore si incontrano online con la sola mediazione di una finanziaria e con la garanzia di poter contrattare condizioni più flessibili di prestito rispetto a quelle delle banche. In Italia, Smartika.it offre micro-crediti di importo variabile tra i 1.000 e i 15 mila euro, mentre le somme investite dai prestatori vanno dai 100 ai 50 mila euro.
Ai richiedenti viene assegnato un rating in base alla loro storia creditizia e professionale. Su questo giudizio e sulla durata del prestito viene calcolato il tasso di interesse. Su un prestito di 5 mila euro si può pagare un tasso di interesse tra il 6,5 e il 10,5%, attualmente inferiore ai tassi di mercato. La piattaforma incassa l'1% annuo di costi di commissione.
Nel 2010 è nato Prestiamoci.it che propone prestiti a 12 e 36 mesi, con un limite massimo di 25 mila euro. Per classificare i richiedenti, Prestiamoci.it si affida alla banca dati Crif, una delle più utilizzate dagli istituti di credito italiani per monitorare le credenziali dei clienti, e a interviste approfondite e personalizzate. La piattaforma è inserita nel registro delle finanziarie di Bankitalia. Prestiamoci.it, inoltre, contribuisce per il 10% della somma dei prestiti.

5. Scambiare vestiti, scarpe e accessori (gratuitamente)
Risparmiare, in alcuni casi, non significa rinunciare alle tendenze. Swapclub.it si basa sull'esperienza di tutte le donne del mondo: trovare un'amica di gusti simili e stessa taglia è un affare. Il sistema anche qui è semplice: compilare un profilo con taglia, numero di scarpe e città di residenza e postare la foto del capo o dell'accessorio che si è disposti a scambiare e attendere: il sito selezionerà utenti con le tue stesse caratteristiche e che abitano nella stessa città.
Le richieste di scambio arrivano attraverso la messagistica interna del portale. Prima di accettare e spedire l'abito, si possono consultare le altre recensioni sull'utente. Allo stesso modo in caso di comportamento scorretto, si può segnalare direttamente agli amministratori chi ha violato le regole dello scambio. Se invece si ritiene l'altra parte particolarmente affidabile si può chiedere di diventare amici, creando una rete ristretta di contatti. Tutto in Swapclub.it si basa insomma sulla fiducia: è il bello e anche il rischio.

6. Barattare giocattoli e accessori per bambini
Swapcool.it serve a scambiare giocattoli e vestiti. Ma stenta ad avviarsi, pochi utenti e pochi scambi. Eppure poter riciclare gli accessori dei bambini è un gran risparmio. Il sito usa un meccanismo simile a quello di Reoosed.it, Registrarsi e inserire annunci è gratuito, il baratto avviene attraverso un sistema di crediti, in modo che non non sia necessaria una risposta dall'offerente. La registrazione fa ottenere già alcuni punti, ma nel caso non si abbia più credito è possibile acquistare direttamente gli oggetti. Le spese per la transazione che verranno adebitate al venditore sono pari a un euro per importi fino a 30 euro e del 3,5% per importi superiori.

7. Condividere l'auto e risparmiare sulla benzina
Il carsharing si è diffuso in tutto il mondo e i vantaggi sono noti: dividere i costi del viaggio e abbattere i costi ambientali del trasporto su gomma. In Europa il portale più conosciuto è Roadsharing.com, nato da un'agenzia di comunicazione di Firenze è divenuto famoso quando l'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull ha bloccato gli aerei di mezzo Continente.
ROADSHARING.COM. Su Roadsharing.com sia gli automobilisti sia gli autostoppisti possono segnalare il loro percorso o selezionare un viaggio già postato online ed entrare così in contatto con chi l'ha offerto, senza pagare un euro. Il sito permette di controllare chilometri da percorrere e le emissioni inquinanti di un viaggio. Ogni utente, poi, riceve un feedback cioè un giudizio da parte degli altri che va a costruire la sua reputazione sulla piattaforma,
CARPOOLING.IT. Carpooling.it, invece, è specializzato nei viaggi sul territorio nazionale. Sul portale si possono visionare gli itinerari postati nelle ultime quattro settimane. Ma per prenotarne uno è prima necessario contattare telefonicamente l'automobilista. Prima di accettare, inoltre, il sito permette di calcolare il prezzo del viaggio in base al numero dei passeggeri.
In Italia il carsharing è utilizzato molto più dalle aziende e percentualmente poco diffuso tra i privati. Una soluzione per invogliare gli italiani a condividere l'auto, potrebbe essere un servizio come quello offerto dalla piattaforma americana Zimride: una sorta di Facebook del carsharing, in cui le vetture possono essere condivise in gruppi ristretti di persone.




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