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mercoledì 26 febbraio 2014

Vivere da soli costa il 66% in più...ecco la guida dedicata ai single per risparmiare soldi ! Risparmiare è ancora possibile !






Vivere da soli è una scelta impegnativa e coraggiosa: anche dal punto di vista economico. Essere in coppia infatti permette di risparmiare.


Ma certo non si può condividere la propria vita con un’altra persona solo per questo motivo. Meglio allora trovare il modo di contenere le spese anche da single: ecco come.

In media i single spendono il 66% in più dei singoli componenti di una coppia (332 euro al mese contro 204).

Pensiamo a tanti beni considerati nella società di oggi di prima necessità e che una coppia può condividere mentre un single deve usare, e quindi anche mantenere, da solo: casa e macchina solo per fare due esempi impegnativi.

Ma lo stesso vale per alcuni servizi, ad esempio luce e gas ma anche telefono fisso e connessione internet wifi. Ma a pesare sono anche prodotti alimentari e generi per la casa, spesso disponibili a prezzi scontati in formato famiglia.

Ad incidere sulla spesa mensile dei single sono nell’ordine la carne (65 euro), l’ ortofrutta (61 euro), pane, pasta e derivati dai cereali (52 euro), latte, yogurt e formaggi (42 euro), bevande (29 euro), pesce (25 euro), zucchero, caffè (24 euro) e per ultimo oli e grassi (14 euro).

Ad incrementare la spesa alimentare è anche l’elevata presenza di sprechi perché è facile dimenticare in fondo al frigorifero la confezione di latte aperto, la mozzarella, la confezione di insalata aperta, i tortelloni iniziati, tutto inesorabilmente destinato a finire nella pattumiera. I giovani single sono anche un segmento di popolazione con uno stile di vita attento a risparmiare tempo a favore del lavoro e soprattutto dello svago, che privilegia il consumo di piatti pronti a piu’ elevato valore aggiunto che incidono maggiormente sulla busta della spesa.

In tempo di crisi anche la vita di molti single è messa a dura prova dalle ristrettezze economiche. Ecco allora qualche utile consiglio per chi vive da solo, in particolare in realtà di città dove la vita in appartamento comporta spese non indifferenti. Si tratta di indicazioni pratiche che riguardano la vita di tutti i giorni e che possono incidere sui costi complessivi:


Ecco i nostri consigli su come risparmiare sulle spese

Andare a fare la spesa al tempo della crisi è piuttosto complicato; gli stipendi bassi mal si compensano con i prezzi che ci vengono proposti per l’acquisto dei beni alimentari.

Mettendo in atto i nostri suggerimenti, è possibile fare la spesa risparmiando, acquistando prodotti di qualità e rispettando l’ambiente.

E’ bene compilare una lista della spesa; prendiamo l’abitudine di segnare subito il prodotto che sta terminando o che è terminato; così se ci accorgiamo che stiamo utilizzando l’ultimo tubetto di dentifricio è bene indicarlo subito nella nostra lista. Al supermercato imponiamoci di rispettarla, quindi non facciamoci attrarre da prodotti inutili o da pubblicità fuorvianti.

Esistono però delle eccezioni per le quali la lista non è idonea: parliamo della frutta e della verdura e del pesce. Infatti, ciò che troveremo in pescheria o al mercato ittico dipende dal pescato della notte; dovremo quindi scegliere fra ciò che il mare ci offre, seguendo le stagioni e prediligendo il pesce azzurro ed italiano.

Anche la verdura e la frutta sono stagionali; per il nostro benessere fisico, e per quello economico, acquistiamo soltanto prodotti del periodo; quando è possibile è bene scegliere la coltivazione biologica oppure di lotta integrata. Inoltre, informiamoci se esistano i negozi “a chilometro zero”, i mercati di Campagna amica o dei coltivatori che si occupino anche di vendere. Per chi va di fretta, il consiglio è di propendere per i mercati rionali o le bancarelle, ricordandosi che ogni mese ha una specifica tipologia di frutta e di verdura.

Le primizie e i prodotti congelati costano di più, così come i prodotti già lavati ed imbustati. Mondare, lavare e preparare un’insalata non richiede un’abilità specifica ed è un’operazione che necessita di qualche minuto. Ne guadagneremo in sapore e in risparmio.

La carne può essere acquistata in macelleria, dove si ha il contatto diretto con il venditore, oppure al supermercato. La prima ipotesi ci permette di avere più scelta, di chiedere qualche consiglio e di poter scegliere, per esempio, della carne da macinare al momento. Anche in questo caso, è bene acquistare prodotti italiani, non soltanto macellati; quando è possibile proviamo a consumare la carne dei piccoli allevatori.

Prima di mettere nel carrello il prodotto, leggiamo l’etichetta; valutiamo la data di scadenza, gli ingredienti e il luogo di produzione. Prediligiamo prodotti nazionali, a lunga scadenza e il più possibile naturali; non acquistiamo scatole schiacciate o confezioni forate. Guardiamo il prezzo al chilogrammo, oppure al litro, secondo il prodotto, e confrontiamolo anche con altri; ogni tanto concediamoci l’assaggio di un cibo non marchiato. Potremmo avere delle piacevoli sorprese.

Valutiamo la bontà delle offerte, scegliamo soltanto prodotti che veramente ci interessano e calcoliamo se esista o meno una reale convenienza; inoltre, alla cassa accertiamoci che lo sconto sia realmente battuto.

Per risparmiare puntiamo a prodotti in confezioni più grandi ed evitiamo i cibi già pronti, le confezioni per single, la frutta sbucciata, la pizza calda o i formaggi porzionati.

Tutti questi prodotti costano di più, inoltre poter scegliere direttamente del formaggio o dell’affettato significa cibarsi con prodotti più freschi.

Proviamo i prodotti sfusi come detersivi alla spina e cereali; contriburremo a ridurre gli imballaggi e gli sprechi.


Per risparmiare consultiamo i volantini dei supermercati e, accettiamo di cambiare catena se ci sono offerte realmente convenienti. Richiediamo anche la tessera fedeltà con la quale è possibile sfruttare buoni sconto e promozioni. Infine, non facciamo prendere dalla fretta, valutiamo con calma ogni acquisto e ricordiamoci di portare da casa le buste riutilizzabili.

E’ buona regola comprare solo quello che serve, soprattutto quando parliamo di cibi freschi che possono facilmente deperirsi.

A proposito di conservazione, quando acquistate un frigorifero sempre meglio un tipo combinato che in genere ha un congelatore di buona capacità.

Restando in cucina poi, un elettrodomestico che può essere decisamente utile è
il forno a microonde. Usandolo in modo intelligente si risparmia sia sui consumi, sia sui tempi di cottura conservando tra l’altro i principi nutritivi.

Per quanto concerne altri elettrodomestici quello che non deve assolutamente mancare è naturalmente l’aspirapolvere, indispensabile per poter mantenere un certo livello di pulizia della casa.

Altro consiglio utile riguarda il lavaggio degli abiti: invece di portarli in lavanderia si può optare per una lavasciuga di queste moderne a basso consumo che svolgono egregiamente il proprio lavoro.

Infine, sul fronte della pulizia, occhio ai detersivi. Spesso se ne comprano tanti con il risultati che molti flaconi restano inutilizzati. Meglio fare una scrematura iniziale e optare per quelli davvero necessari.

In tema di mobilità una soluzione viene fornita dal car sharing o dai mezzi pubblici. Se clima e strada lo permettono anche la bicicletta è una valida alternativa per risparmiare e restare in forma.
Anche la scelta della casa è cruciale: meglio optare per i comuni limitrofi alle grandi città. Appartamenti più piccoli infatti in proporzione costano di più al metro quadro.

Infine, in tema di spese domestiche, se proprio non si vuole condividere i propri spazi è consigliabile guardare alle offerte di luce e gas del mercato libero.

Chi è spesso fuori casa può arrivare a risparmiare il 10% circa sui consumi optando per tariffe più basse in specifiche fasce orarie. Il passaggio è gratuito e permette di risparmiare fino a 80 euro l’anno.








mercoledì 6 novembre 2013

Vivere gratis o quasi grazie al web. Come ottenere Oggetti Gratis grazie ad internet (Senza Spendere Soldi)








Internet è un ottimo strumento per ottenere gratuitamente informazioni, ma non tutti sanno che esistono alcuni siti che permettono addirittura di ottenere oggetti gratis. Ottenere oggetti gratis, può essere decisivo al fine di ridurre al massimo le nostre uscire e spendere pochi soldi.

Grazie alla rete e ad alcuni utilissimi siti web, oggi possiamo ottenere gratis quello che ieri dovevamo per forza comprare.

Di seguito quattro tra i più famosi siti web che permettono di ottenere oggetti senza l'impiego del denaro, cioè senza dover utilizzare quei soldi, che quotidianamente ci costringono a lavorare come schiavi.



Zerorelativo.it, progetto è attivo dal 12 dicembre 2006, è una community italiana di baratto, riuso e prestito gratuito, che mette in contatto persone  che vogliono barattare, prestare e donare i loro oggetti, senza l'intervento del denaro.

Chi scambia oggetti non ottiene nessun guadagno, se non l'oggetto stesso. Chiunque abbia un oggetto che non utilizza, lo può inserire gratuitamente come annuncio, al fine di regalarlo o scambiarlo con qualcosa che desidera. Non sono accettate inserzioni che contengono riferimenti a denaro o a prezzi di vendita.

L'intento chiaro e dichiarato è quello di  promuovere e diffondere modelli di consumo orientati al benessere sociale e ambientale, il fine ultimo è invogliare le persone ad adottare un sistema di consumo critico e promuovere una forma di scambio che può essere concretamente applicata alla vita quotidiana, senza l'utilizzo dei soldi.

Per iscriversi basta completare i campi richiesti nell’apposita sezione del sito, e si può da subito iniziare a ricercare gli oggetti che ci servono, senza spendere soldi. E’ possibile inoltre compilare una lista dei desideri, visibile a tutti, in modo da permettere, a chi possiede l’oggetto che ci serve, di contattarci per regalarcelo o scambiarlo con qualcosa che non ci serve più.


Coseinutili.it è in sistema di scambio senza denaro, che si basa sui crediti. Il funzionamento è molto semplice, prendo spunto da uno schemino presente sul sito stesso, per spiegarne al meglio il funzionamento:

Tu hai una pera che non ti serve più.
Pubblichi un annuncio.
L'altro sta cercando una pera e vede il tuo annuncio.
Clicca su lo voglio!
Ti arriva automaticamente una mail che ti chiede se vuoi dare la tua pera all'altro.
Se tu rifiuti, amici come prima, e l'annuncio torna disponibile per altre persone.
Se accetti, l'altro riceve i tuoi dati al fine di accordarvi.
La pera passa all'altro, e tu ricevi i suoi crediti (non soldi).
Con questi crediti acquisiti, puoi barattare, ora, quello che ti serve

Cose inutili ha però una marcia in più: Permette, tramite i crediti, non solo di scambiare oggetti, ma anche tempo, cioè, se abbiamo bisogno di una consulenza informatica, piuttosto che di qualcuno che ci dia una mano in giardino o che ci accompagni al cinema, possiamo scambiare i nostri crediti con queste “prestazioni in tempo”, che ci viene dedicato.

Anche in questo caso per iscriversi gratuitamente è sufficiente compilare il modulo con i dati necessari, presente nell’apposita sezione del sito, e si può iniziare da subito a cercare gli oggetti che ci servono, senza utilizzare il denaro.



Gruppi di Facebook

Facebook è terreno fertile per la nascita di gruppi di persone che intendono provare ad avviare meccanismi alternativi, nei quali non serve il denaro per comperare quello che ci serve, ma è sufficiente applicare il baratto o addirittura regalare qualcosa che non ci serve, all’unica condizione che chi la desidera, se la venga a prendere.

Nei social network il baratto è detto anche "swapping", da swap, cioè scambio, ed è una forma di scambio di oggetti di valore similare, basata sulla fiducia. Propongo di seguito tre gruppi facebook che applicano questa filosofia e grazie ai quali possiamo ottenere oggetti senza spendere soldi.

Unico requisito per partecipare: Avere un profilo su Facebook.


Riciclo con Scambi e Baratti

Prima di tutto è necessari iscriversi al gruppo, non serve pagare nulla, basta cliccare sull’apposito tasto “iscriviti al gruppo” posizionato in alto a destra. Una volta che la richiesta di iscrizione è stata approvata, è possibile inserire nella homepage della pagine di Facebook i propri annunci, sia per quanto riguarda quello che ci serve, che per gli oggetti che vogliamo scambiare/regalare.

Si viene poi contattati direttamente tramite la messaggistica di Facebook, dalle persone che sono interessate all’oggetto che vogliamo scambiare. Il meccanismo si basa sulla fiducia, i proprietari della pagina non garantiscono in nessun modo per i membri del gruppo ma, c’è da dire che, tranne rarissimi casi, chi abbraccia questa filosofia tende a comportarsi in maniera piuttosto onesta.

Te lo regalo se vieni a prenderlo, non è solo un gruppo, ma un insieme di gruppi localizzati per regione, questo perché, come si evince dal nome stesso, si tratta della possibilità di riceve oggetti senza dare in cambio denaro, semplicemente accollandosi l’onere di andare a prendere quello che ci serve, a nostre spese, a casa di chi detiene l’oggetto dei nostri desideri.

In questo caso quindi, la cosa ottimale da fare, è iscriversi al gruppo della propria regione, e per farlo basta utilizzare la funzionalità di ricerca di Facebook, digitando “Te lo regalo, vieni a prenderlo” seguito da un “trattino” e il nome della regione che ci interessa. Per esempio, per la Toscana, scriveremo: “Te lo regalo, vieni a prenderlo - Toscana” e il primo risultato della ricerca sarà appunto il gruppo di scambio, senza impiego di denaro, attivo in Toscana.

Anche in questo caso, è sufficiente iscriversi e iniziare a inserire o ricercare gli oggetti che vogliamo ottenere gratuitamente o quelli di cui ci vogliamo sbarazzare, perché per noi inutili. Per agevolare chi intendesse aderire gratuitamente a questo gruppo, riporto, in ordine alfabetico, i link alle pagine dei singoli gruppi, suddivisi per regione:

ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
TRENTINO
UMBRIA
VALLE D'AOSTA
VENETO


Ottenere oggetti senza soldi, cosa è meglio fare?

Abbiamo visto che sostanzialmente, per ottenere oggetti che ci possono servire, senza spendere soldi, esistono numerosi siti o gruppi di Facebook specializzati; in questo articolo mi sono limitato a recensire quelli di cui, direttamente o indirettamente, ho avuto esperienza, in verità ne esistono molti altri, ma i portali che ho menzionato sono sicuramente i più importanti progetti a livello italiano e le piattaforme più affidabili.

Va tuttavia specificato che, Facebook, non è certo lo strumento più adatto per questo tipo di attività, nel senso che è difficile dare visibilità agli oggetti, e i post (soprattutto se i gruppi sono molto frequentati) spariscono in fretta, spesso rendendo vane le nostre aspettative di riscontro. Per questo motivo consiglio di privilegiare i siti di scambio, piuttosto che i classici gruppi sui social network.






giovedì 17 ottobre 2013

Sistema operativo leggero per vecchi computer, come recuperare, ripristinare e svecchiare vecchi computer con un nuovo sistema operativo







Molti di noi hanno un vecchio computer, magari abbandonato in soffitta, vetusto per installare i sistemi operativi pesanti del giorno d'oggi. 

Provate allora Peppermint OS, ridarà vita al vecchio computer!


Peppermint Os, attualmente nella versione 4, è un sistema operativo gratuito molto leggero, anche in italiano (non guasta mai), che si base sul famoso Ubuntu Linux.

Avete letto "Linux"? Avete paura di questa parola perchè magari implica diversi strani settaggi ed input da tastiera? Dimenticatevi tutto questo: Peppermint OS in italiano visualizzerà un desktop molto simile a Windows Xp, e potrete facilmente scaricare tutti i programmi che vorrete con un clic (tramite connessione Internet). 

Ad esempio: per essere subito operativi consigliamo Open Office 4.0 in italiano, e potrete usare questa suite in tutto e per tutto simile alla costosa Microsoft Office Suite. Il browser Firefox per connettersi ad Internet è già installato di base.

Installare Peppermint Os è semplice

Una volta arrivati sul sito dovrete scaricare la versione più adatta al vostro processore: facile che se il vostro computer è vecchio (lo scopo principale di questo articolo) sia un processore a 32 bit. Quindi fate il download dell'immagine in formato Iso, in seguito masterizzatela su Cd o Dvd tramite un programma di masterizzazione.
Una volta che avrete pronto il vostro Cd masterizzato dovrete settare nel bios del vecchio computer il boot da Cd, ed avviare conseguentemente il vecchio Pc con il Cd inserito nel lettore. Seguite le istruzioni per l'installazione.

In realtà è possibile installare Peppermint OS anche da Usb, tramite chiavetta, l'installazione è senz'altro più veloce ed è utile per Pc che non dispongono di lettore Cd, ma è un po' più complicato (magari ci ritorneremo in seguito). L'installazione da Cd è lenta, armatevi di pazienza, ma molto semplice.

Una volta installato ed avviato il sistema operativo vi accorgerete di quanto è veloce efficiente: troverete già alcuni programmi pronti da essere usati, tra cui DropBox, Chromium (web browser Google Chrome) ed altre piccole applicazioni.

Programmi Linux Ubuntu per Peppermint OS ne troverete a bizzeffe, saranno facilmente scaricabili ed installabili come su Windows. Molti di questi programmi sono anch'essi in italiano. 
Immaginate quindi la comodità di avere un altro computer, finalmente, un muletto magari da dare ai vostri bambini o da usare voi stessi per navigare in Internet (così da non correre rischi di infettare il computer da lavoro). Tenete infatti presente che Peppermint OS, essendo un sistema operativo basato su Linux, è molto meno soggetto ad attacchi virus o malware, quindi potrebbe essere perfetto per sentirvi sicuri in Internet, senza rischiare i vostri dati importanti.

Nel sistema operativo installato troverete anche l'applicazione GWoffice, un open source che vi darà la possibilità di lavorare immediatamente in Google Docs (la suite per l'ufficio creata da quei geniacci di Google) all'interno del nostro PC senza alcuna necessità di avviarla tramite il browser. In pratica con GWoffice lavorerete in Google Docs come se fosse installato e potrete visualizzare, modificare o creare documenti, fogli di calcolo, presentazioni ecc, tutto come in una Suite Office compatibile Microsoft.

Peppermint Os si può provare anche in versione "live" su un Pc già dotato di Windows. La versione "Live" sarà visualizzata durante l'installazione, serve a provare questa sistema operativo senza installarlo (ovviamente sarà un po' più lento). Una volta terminata la prova vi basterà estrarre il Cd dal lettore, o togliere la pendrive Usb e riavviare il vostro Pc per tornare al solito Windows.

Nel caso abbiate invece un computer più potente e volete provare un sistema operativo Linux molto simile a Windows 7 non possiamo che consigliarvi questo articolo: Zorin Linux come Windows 7. Invece per scaricare ed installare Peppermint Os per computer datati continuate a leggere.

Requisiti minimi


I requisiti minimi hardware per installarlo sono di appena 512 Mb di ram, un processore tipo Intel x86 ed almeno 4 GB di spazio sul disco rigido.



lunedì 2 settembre 2013

Consigli sulla cura e la manutenzione della batteria. Come far durare di più le batterie dei portatili e aumentarne la durata lato software. La guida completa al risparmio energetico per i vostri portatili.




Come prendersi cura della batteria del portatile? 
Esistono vari trucchi e dritte per aumentare sensibilmente la vita di questo componente fondamentale. Sono accorgimenti noti da tempo, che negli anni hanno migliorato la loro efficienza anche grazie alle rinnovate tecnologie delle società produttrici, che si impegnano in modo maggiore nel settore.

Attualmente esistono notebook, netbook e laptop con autonomia in doppia cifra, tuttavia è buon dovere dell’utente seguire regole che facilitano la longevità del prodotto. Ecco le buone abitudini da adottare e i consigli tradizionalmente ritenuti più validi.

- Lo schermo è un succhia-energia spaventoso: impostando il livello dell’illuminazione in modo adeguatamente basso (ma non troppo), noterete subito un netto miglioramento.

- Non tenete aperti troppi programmi tutti insieme e inutilmente. Occhio anche a quelli sullo sfondo (background) che spendono energia inutilmente.

- Non dimenticatevi periferiche pluggate senza motivo: lettori ottici esterni, memorie esterne o flash memory USB, ma anche modem “penna” quando non in uso.

- Lato connettività: Bluetooth, Wi-Fi e traffico dati sono pesanti nel bilancio energetico, attivarli solo quando servono.

- Ultimo ma non per importanza, la collocazione del notebook: cercate un luogo ben ventilato e non troppo “incassato” per non far lavorare eccessivamente le ventoline di raffreddamento.


Aumentare la durata della batteria, lato “software”
Dopo i trucchi prettamente pratici, empirici e quasi manuali, siamo pronti ai consigli a livello software ossia tutto ciò che può essere fatto con mouse e tastiera.

- Con la deframmentazione regolare, ad esempio, si riordinano i frag sparsi e si ottimizzano usi e consumi.

- Nel Pannello di Controllo (o in Preferenze di Sistema) andate a darvi una bella lettura a tutte le impostazioni per il risparmio energetico, scegliendo quelle ideali per l’uso corrente. Diverse marche di computer installano utility all’uopo e c’è anche chi si rivolge a programmini, solitamente free, per aumentare maggiormente le performance.

- Alcuni notebook permettono anche il settaggio manuale di CPU e scheda grafica, ideali quando non si lavora a pieno regime o non si gioca. Infine qualche trucco specifico per i programmi: tutto ciò che comporta operazioni in automatico consuma ovviamente batteria (come i salvataggi automatici di Word), attenzione anche qui.



Una migliore durata della batteria? Manutenzione e buon senso
La manutenzione è un aspetto imprescindibile del corretto utilizzatore di un computer – ma anche di smartphone, di fotocamere digitali, videocamere, lettori mp3, ecc… – purtroppo però è spesso l’aspetto meno considerato.

- Per evitare che la batteria si deteriori è consigliabile far scaricare completamente la batteria almeno 1 o 2 volte al mese, potete scaricare un’app gratis per il calcolo e il monitoraggio dello stato di salute della batteria e il conteggio dei cicli di ricarica per non dimenticarvene.

- Spegnete completamente piuttosto che mantenere il sistema in standby, tuttavia gli ultimi modelli “ibernano” con un consumo quasi impercettibile.

- Ogni tanto pulite i contatti della batteria (ogni 2 mesi, con panno e alcool moderato in quantità) e le ventole e relative grate.

- Infine non lasciate il computer spento con lo spinotto del caricabatterie inserito.






venerdì 5 aprile 2013

Risparmiare in tempo di crisi con il DOWNSHIFTING - ritorno ad una vita più semplice per vivere meglio




Per questioni economiche ma anche etiche, molte persone al giorno d'oggi hanno iniziato un processo di decrescita felice, modificando poco per volta il proprio stile di vita a favore di risparmio, riciclo e riuso, creatività e cultura.

Il cardine di questo movimento sociale risiede nella parola slow (lento), sulla quale vengono impostati diversi aspetti della vita: dallo slow food alla slow money passando per lo slow marketing. Il risultato? La creazione di un vero e proprio sistema di slow economy.


Com’è possibile stare meglio guadagnando di meno? La risposta non è nel denaro mancante, ma in quello che si risparmia modificando l’approccio alla propria vita quotidiana. Il downshifting infatti, è strettamente legato ai concetti di ecosostenibilità e risparmio. Rallentare i ritmi consente di avere più tempo libero, con tutti i benefici del caso. Si può coltivare un proprio orticello, fare il pane in casa, usare meno l’automobile.

Piccoli cambiamenti come questi consentono di spendere meno ma anche di rispettare l’ambiente.


Ecco il decalogo per essere un ottimo downshifter :

1- Accorciare le distanze: da dove proviene il cibo che consumiamo? Chi costruisce gli oggetti che acquistiamo? quanti km deve percorrere un prodotto prima di arrivare nelle nostre case? Accorciare le distanze tra produzione e consumo, in termini geografici e umani, significa valorizzare il proprio territorio prediligendo i prodotti della terra e dell'artigianato delle proprie zone. Acquistare direttamente dal produttore o tramite G.A.S. (Gruppi di Acquisto Solidale) può creare nuovi legami con la gente del proprio quartiere e far risparmiare, oltre che trovare alimenti di indubbia qualità, e quando possibile di stagione, biologici e quindi più saporiti e più sani.


2 - Autoproduzione: se un domani le industrie fossero bloccate da una qualsiasi ragione legata all'esaurimento del petrolio o alle guerre, saremmo in grado di autosostentarci con le nostre sole forze? O la tecnologia e il progresso ci hanno talmente riempiti di comfort da averci resi incapaci di costruire o coltivare qualunque cosa? Già negli anni Trenta e poi durante la Seconda Guerra Mondiale, l'America conosceva l'esperienza degli orti urbani, spazi pubblici o privati adibiti a orti per sopperire alla mancanza di cibo, dove ortaggi, piante mediche, frutta e fiori venivano coltivati per la comunità. Gli orti urbani sono una tendenza che sta di nuovo prendendo piede per svariate ragioni, tra cui quella del risparmio, ma anche la necessità di tornare alla terra e avere consapevolezza di ciò che si mangia.


3 - Ridurre le emissioni: come la famiglia che per un mese ha provato a rinunciare a auto e moto, e come tanti che all'alzarsi del prezzo della benzina hanno dovuto diminuire l'uso di mezzi a motore, optare per mezzi non inquinanti e non costosi permette di risparmiare, ridurre le emissioni, migliorare la mobilità urbana, cambiare i ritmi della propria vita.
Si dice inoltre che sulle brevi distanze la bicicletta vinca su tutti i mezzi, compreso il motorino.


4 - NO-Shopping: è quasi certo che possediamo già ciò di cui abbiamo bisogno e anche oltre. Quanti sono gli oggetti che possediamo ma che non utilizziamo? Riceviamo vera gratificazione dall'acquisto compulsivo? Evitare di comprare cose nuove ma sfruttare quelle che già si hanno, scegliendo la riparazione, il riuso, il riciclo o il baratto e la creatività, è una delle chiavi per contrastare la sfrenatezza del consumismo, risparmiare, e ridurre anche i consumi che conseguono (trasporti, inquinamento industriale e sfruttamento dei lavoratori).


Così sono nati dei veri e propri movimenti, degli stili di vita basati sul baratto, che aiutano le persone a risparmiare, ridurre rifiuti e sprechi, contrastare il consumismo sfrenato, dare vita nuova agli oggetti dimenticati in cantina.

Gli incontri, chiamati spesso swap party, sono tematici o variegati, facili da organizzare, coinvolgono principalmente le donne nello scambio di accessori e abiti, ma sono in aumento in ogni tipo di realtà, che sia il paesino o la grande metropoli, e in ogni tipo di oggetto di scambio.



5 - Lavorare di meno: una vita sostenibile è anche fatta di un buon equilibrio fra dovere e piacere. Spendere di meno significa avere anche bisogno di guadagnare di meno, no? La mania dell'accumulo, del guadagno, degli status symbol legati al dio denaro, privano le persone del tempo libero per sé e la famiglia, delle energie e della positività e generano, in casi estremi, situazioni d'ansia e stress che, nonostante gli alti guadagni, non rendono la vita più felice.


6 - Condividere: per risparmiare e anche per intessere rapporti nuovi, la condivisione può declinarsi in molti modi. Lo scambio di case per le vacanze, o la creazione di piccole comunità che si autosostentano e seguono un progetto comune (co-housing); la condivisione di mezzi di trasporto (car-sharing) per ridurre le spese, le emissioni e il numero di auto nelle strade; i G.A.S. di quartiere; gli Swap Party, eventi dedicati al baratto, e molti altri esempi sono la dimostrazione che la decrescita sia necessaria e utile al miglioramento della società e di chi ne fa parte.

7 - Risparmiare energia: è incredibile quanto si possa risparmiare sulle bollette anche solo spegnendo regolarmente tutti gli impianti in stand-by quando non utilizzati, ben il 10%. Ma non basta solo questo: luci e televisore accesi quando non necessari, lavatrice e lavastoviglie ad altissima temperatura, doccia lunga e bollente, sono abitudini sbagliate ma che molti di noi hanno, e che generano sprechi inutili di energia.


8 - Mangiare sano: e per "sano" intendiamo con bassissime quantità di carne e pesce, pochi latticini e grandi porzioni di frutta, verdura, legumi e cereali. Perché? Perché oltre che migliorare la salute, una dieta vegetariana o quasi riduce le emissioni, i consumi d'acqua, i rischi di malattie cardiovascolari, e le spese.


9 - Ridurre i rifiuti: avete mai provato a pesare i vostri rifiuti prima di gettarli? Quanto va nell'indifferenziato e quanto nella differenziata? C'è chi lo fa, e attraverso la consapevolezza che deriva dal sapere quanti chili di spazzatura si producono al giorno, si possono ridurre gli sprechi senza ridurre la qualità della propria vita. Anzi, ne trae giovamento anche la coscienza. E come si può fare per diminuire i rifiuti? Eliminare l'usa e getta, scegliere prodotti senza imballaggi, evitare di riempire troppo il frigorifero con cibi che spesso, in parte, poi si buttano, cucinare anche con gli scarti.

10 - Donare: se ci sono oggetti o abiti che non donate e che non siete riusciti a scambiare o a rivendere, fate una donazione alla Caritas o alle associazioni che raccolgono abiti e cibo per i poveri o gli sfollati. Svuoterete un po' i vostri armadi, creerete più spazio in casa, ma soprattutto aiuterete qualcuno senza il minimo sforzo.

Se avete voglia di approfondire il Downshifting e il vivere meglio con poco vi consiglio alcuni libri davvero interessanti :



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