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venerdì 12 settembre 2014

Addio allo scatto alla risposta Telecom ma attenti perchè.... la bolletta sarà più cara !! Da novembre aumenta il canone di 1€ ma scompare lo scatto alla risposta Telecom !! Ecco da quando partirà e cosa cambierà nella bolletta dei clienti






Mossa a sorpresa da parte di Telecom Italia, il primo operatore italiano su mercato residenziale che decide di dare una piccola ma significativa svolta alla sua tariffa base.


A partire dal primo novembre 2014 verrà così eliminato lo scatto alla risposta di 5.04 centesimi, allineando tuttavia le chiamate su una soglia più alta: fino adesso si pagano 5 centesimi al minuto più lo scatto alla risposta (5.04 cent), dal primo novembre si pagherà semplicemente 10 centesimi al minuto verso numeri fissi e mobili.

Si tratta di cambiamenti significativi, che riguardano come ovvio tutti coloro che possiedono la tariffa base e non hanno sottoscritto alcun piano alternativo o tutto incluso.


Aumentato ulteriormente anche il canone mensile, l'abbonamento telefonico passerà quindi dagli attuali 17,54 ai 18,54 euro, un adeguamento che Telecom Itslia definisce dovuto per essere così 'allineati alla media europea'.

Gioie e dolori per gli utenti Telecom Italia, la buona notizia è che c'è la conferma di uno sconto del 50 percento sulle chiamate nazionali oltre le tre ore di conversazione, ma a quel punto bisognerà anche chiedersi se non convenga una tariffa tutto incluso. Telecom Italia ci ricorda anche le eccezioni:

Per coloro che beneficiano delle condizioni agevolate e per i titolari della Carta Acquisti (cosiddetta Social Card), l'attuale costo dell’abbonamento non subirà variazioni

Telecom sta investendo moltissimo sul fronte mobile, circa 3.4 miliardi di euro per il biennio 2014-2016 che hanno proiettato l'operatore al primo posto nella fornitura del 4G sul territorio nazionale. Ma i piccoli rincari sui fissi restano.

I clienti Telecom si chiedono se questo cambiamento avrà un riscontro in bolletta e, nel caso, se si pagherà di più o di meno. Molti iniziano a guardare alle offerte telefoniche degli operatori concorrenti.

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domenica 2 marzo 2014

Ennesimo rincaro della benzina...lo stato vi tassa ogni oltre modo ? Ecco allora i carburanti alternativi per risparmiare su benzina e diesel.






Da sabato 1° Marzo è scattato l’ennesimo aumento dell’accisa sui carburanti.
0,24 centesimi al litro, che considerando l’Iva ai prezzi attuali sarà di 0,34 centesimi.


Era stato annunciato dallo scorso agosto che come copertura finanziaria inserita nel decreto del Fare era previsto un aggravio sul prezzo del carburante.

La benzina passa dagli attuali 728,40 euro ogni mille litre a 730,0 euro ogni mille litri, e per il gasolio dagli attuali 617,40 euro ogni mille litri a 619,80 euro ogni mille litri con un aumento di 0,24 centesimi ogni litro. Se si considera, però, anche l’iva, l’aumento arriva a 0,34 centesimi ogni litro di carburante.

Negli ultimi quattro anni, e cioè considerando dal 2010, le accise sono aumentate ben 10 volte e l’Iva due volte.



L’aumento del prezzo carburante, che non è dovuto a un aumento del costo del petrolio ma a un aumento dell’accisa che grava su tale prezzo, dovrebbe restare in vigore fino al 31 dicembre 2014. Ben si sa come funzionano le accise sui carburanti in Italia giacché ancora grava sul prezzo del carburante quella che fu inserita per la guerra di Etiopia (per sapere quali sono le accise che paghiamo sul carburante, c’è questo interessante articolo di approfondimento Costo Benzina : l’accise della vergogna. Si paga ancora la guerra del 1935).

Ovviamente ad essere colpiti non saranno soltanto i cittadini. Il cittadino medio che usa l’auto per percorrere mediamente 15 mila chilometri l’anno avrà una spesa aggiuntiva di 13 euro l’anno in benzina o 17 euro l’anno in gasolio.

A essere colpite saranno tutta una serie di categorie, come ad esempio autotrasportatori, noleggiatori, taxisti, agenti di commercio, gente che sull’automobile ci passa insomma la giornata e che si vedrà costretta, suo malgrado, ad aumentare i prezzi.

Gli ultimi aumenti stanno facendo diventare quasi un lusso usare l’automobile. Eppure ci sono valide alternative ai carburanti fossili che si spera, presto, aiutino a spendere meno.

Anche se si può risparmiare benzina facendo il pieno presso i distributori no logo oppure adottando uno stile di guida adeguato, ormai questi accorgimenti non bastano più.

Ricerche, studi e scoperte fatte in tutto il mondo, dimostrano che sostituire per sempre petrolio si può poichè le alternative esistono.

Purtroppo, allo stato attuale, conoscere i carburanti alternativi alla benzina può forse solo farci sperare che un giorno non molto lontano potremo fare il pieno a costi ridotti e magari viaggiare in macchina inquinando meno.


Benzina ricavata dalla paglia
La casa automobilistica tedesca Volkswagen, nel 2006, diede notizia che stava per produrre bio-carburante ricavato dai prodotti di scarto dei campi coltivati.
Nel 2009 una notizia simile fu data da Shell: avrebbe commercializzato benzina contenente biocarburante ricavato da paglia di grano.

Benzina dalle erbe
Nel Galles si sta studiando il modo di ricavare etanolo dal loglio (erba da semina molto comune in Gran Bretagna).
Col progetto denominato Grasshol, si potrebbe arrivare a produrre fino a 4500 litri di etanolo per ogni ettaro di terreno coltivato a loglio.

Diesel dai fondi di caffè
Un gruppo di ricercatori del Nevada ha studiato il sistema attraverso cui ricavare bio diesel dai resti del caffè che contengono una percentuale di carburante compresa tra l’11 e il 20% del peso totale.
Con tutto il caffè che beviamo in Italia, hai voglia a produrre carburante!

Carburante ricavato dai batteri
Grazie a un microorganismo geneticamente modificato, un gruppo di ricerca del Bioenergy Systems Research Institute, della Univesity of Georgia, guidato dal professor Michael Adams, è riuscito a trasformare l’anidride carbonica in eccesso nell’atmosfera in combustibile.

Olio fritto al posto del diesel
Sembra incredibile eppure 2 giovani canadesi (Tyson Jerry e Cloe Whittaker) con il progetto Driven to Sustain, sono addirittura entrati nel guinness dei primati per aver viaggiato in lungo e in largo con la propria auto ribattezzata green machine, alimentata esclusivamente da olio fritto di origine vegetale recuperato a costo zero nei ristoranti.

Carburante ricavato dalle alghe
L’azienda californiana Sapphire è riuscita  a produrre già nel 2008, utilizzando le alghe, un biocarburante chimicamente identico alla benzina ma che non dipende da una fonte di cibo o da terreni agricoli.

Benzina dai rifiuti
Luciano Patorno e Nancy Ho, rispettivamente ingegnere e biologa, sono riusciti a realizzare etanolo ricavandolo addirittura dai rifiuti( Sipatech).
Il carburante derivato dalla spazzatura, presenta addirittura un contenuto di energia tre volte più alto dell’etanolo tradizionale.

Benzina fai da te
Due americani,Thomas Quinn e Floyd Butterfield, hanno messo a punto MicroFueler, una macchina che con acqua, zucchero e lieviti crea etanolo da utilizzare come carburante auto (è in grado di produrre 132 litri di carburante a settimana).
Praticamente un vero e proprio distributore di benzina domestico ecologico e casalingo. Già in vendita da qualche anno, costa 10 mila dollari.
Si rientra dell’investimento dopo aver compiuto circa 60.000 km. Unico dubbio: sarà legale utilizzarla nel nostro paese?

Carburante dalla plastica
Tecnologia italiana che riesce a trasformare, qualsiasi rifiuto plastico in benzina o diesel, attraverso un processo di conversione che è già realtà e consente di abbassare il prezzo del carburante di circa 50 centesimi al litro.

Certo è che  se tutti usassimo l’automobile per lo scopo con cui è stata concepita, ovvero trasportare persone per distanze eccessive da percorrere a piedi, oppure per trasportare oggetti troppo voluminosi o pesanti da portare a mano, sicuramente sarebbe un bel risparmio.

Eppure altre soluzioni per combattere il caro benzina sembrano esserci; non si capisce però come mai non vengano adottate su larga scala visto che il petrolio, oltre a costare sempre di più, ben presto potrebbe esaurirsi, senza contare che è una delle maggiori cause dell’inquinamento ambientale.







mercoledì 4 dicembre 2013

Truffe elettroniche in aumento a Natale. Fate attenzione alle truffe on line e ai cyber criminali che si aggirano in particolare in occasione delle feste natalizie.






Durante i famosi acquisti di Natale sempre più Italiani preferiscono evitare gli affollati centri commerciali ed optare per un acquisto via Internet stando comodamente a casa propria.

Una percentuale che è in continua crescita anno dopo anno e che, proprio per questo motivo, è diventato un obbiettivo privilegiato per i cyber criminali.

Questi ultimi, infatti, stanno approfittando di questo trend utilizzando offerte via email fittizie o contraffatte piuttosto che altre metodologie fraudolente per far cadere in trappola gli ignari utenti.

L’obbiettivo dei criminali online è quello di incassare denaro senza inviare i beni acquistati, oppure infettare il PC dell’utente al fine di rubare e poi vendere dei dati sensibili. Di particolare interesse sono le password e i dati di accesso per servizi di pagamento, account email o shop online.

Per aiutare gli utenti ad affrontare meglio questi pericoli G Data ha preparato un vademecum con alcuni semplici suggerimenti per evitare di fare un regalo di natale a questi criminali:

False conferme di spedizione
I regali di natale che sono stati ordinati su Internet vengono solitamente inviati via corriere. Ecco perché i criminali inviano false email con conferme di spedizione e fatture. Il messaggio suggerisce, per esempio, che un pacco non può essere consegnato o che una nuova fattura per una richiesta di spedizione è disponibile presso il servizio clienti. Queste email spesso contengono un link a siti Internet infetti o allegati che contengono file pericolosi.

Presunti buoni affari per far cadere in trappola gli utenti
In queste email di spam i truffatori promettono oggetti di marche famose come orologi di lusso, smarphone e costosi prodotti di design a prezzi estremamente convenienti. I link integrati nelle email rimandano o a siti infettati con malware o a finti negozi online dove, per esempio, i dati PayPal vengono rubati, oppure i prodotti vengono ordinati e non sono mai più inviati dopo che il pagamento è stato accettato.

Pericolosi saluti di Natale
Un’altra strategia molto popolare nel periodo di Natale è quella di mandare false cartoline di auguri. Queste contengono allegati infetti con un’ampia varietà di malware o link che rimandano a siti infettatati con malware.


I consigli di G Data per fare acquisti sicuri su Internet

- Essere sempre protetti su Internet: una completa soluzione per la sicurezza è indispensabile su ogni PC. Oltre alla protezione contro virus, infatti, una suite completa include protezione in tempo reale durante la navigazione, un firewall e software antispam

- Essere sempre aggiornati: il software installato su PC e il sistema operativo devono essere sempre aggiornati e ogni aggiornamento che si rendesse disponibile va installato immediatamente. Questo permette di chiudere le falle di sicurezza che spesso i criminali sfruttano per i loro attacchi.

- Home banking in sicurezza: durante i trasferimenti di denaro online o nelle transazioni bancarie via Internet gli utenti dovrebbero prestare attenzione a una procedura di autenticazione a due livelli che è quella più sicura. La tecnologia G Data BankGuard, che è implementata in tutti i software G Data 2014, offre a tale riguardo una protezione addizionale.

- Shop online autentici: gli acquirenti dovrebbero studiare attentamente i negozi online prima di fare acquisti e leggere i termini generali e le condizioni, i costi di spedizione e qualsiasi altra informazione al riguardo. È utile anche dare un’occhiata alle notizie legali e magari fare qualche ricerca online per capire se un operatore è considerato affidabile o meno.

- Cancellare le email di spam: i messaggi con false offerte di regali e le email di spam vanno cancellati senza neppure essere letti. Gli utenti non dovrebbero mai cliccare sui link contenuti in queste email o aprire i file allegati perché tutto ciò porta immediatamente in una trappola malware.

- Pagamenti sicuri in internet: durante il processo di pagamento gli utenti dovrebbero controllare gli indicatori di sicurezza del browser come il lucchetto visualizzato nella linea dell’indirizzo e l’abbreviazione ‘https’ prima dell’indirizzo stesso. Quando si sceglie un servizio di pagamento online, inoltre, bisogna verificare che preveda una protezione per l’acquirente.







mercoledì 16 ottobre 2013

Assicurazione auto e moto : come risparmiare con franchigia e sul premio polizza








Gli automobilisti italiani per poter risparmiare sul premio assicurativo RCA, quando stipulano la polizza con una compagnia assicurativa, dovrebbero prestare attenzione alle clausole previste nel contratto, soprattutto quelle riguardanti la franchigia.

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Cos'è la franchigia? Essa è una parte del rimborso del danno provocato dall’assicurato a terzi che deve essere pagato dal contraente stesso e non dalla compagnia assicurativa. Riguardo al ramo danni del RCA la franchigia si distingue in franchigia assoluta e franchigia relativa.

La franchigia assoluta permette di risparmiare molto sul premio della RCA poiché l’intero importo del risarcimento resta a carico dell’assicurato, ad esempio se il contraente stipula un contratto RCA con franchigia assoluta di 1000 euro, se l’assicurato causa un danno di 500 euro, dunque minore all’importo della franchigia, rimborserà a terzi la suddetta cifra. Nel caso in cui l’importo del danno sia maggiore della franchigia, invece, ad esempio 1200 euro, il contraente rimborserà soltanto la differenza tra il danno e la franchigia, ossia 1000 euro, mentre i 200 euro restanti saranno rimborsati dall’assicurazione.

Nel caso della franchigia relativa invece il danno che l’assicurato provoca a terzi al di sotto di una certa cifra stabilita in sede contrattuale, non viene risarcito dall’assicurazione, ma se il danno è superiore all’importo della franchigia, sarà l’assicurazione a rimborsare totalmente l’intero importo a terzi, e l’assicurato non dovrà pagare nulla. Ad esempio con un importo di franchigia di 1000 euro stabilito in fase contrattuale, e con un danno di 500 euro da rimborsare a terzi, il contraente sarà tenuto a rimborsare l’importo, mentre se il danno è superiore all’importo della franchigia, ad esempio un danno di 1500 euro, sarà l’assicurazione a rimborsare l’importo a terzi.

In conclusione le due diverse tipologie di franchigia permettono di risparmiare sul premio della polizza assicurativa RCA, poiché in caso di franchigia assoluta sarà il contraente a dover rimborsare il danno a terzi in base alla cifra stabilita in fase contrattuale, mentre in caso di franchigia relativa, l’importo da pagare stabilito in fase contrattuale, sarà a carico dell’assicurato soltanto per danni che non superano l’importo della franchigia.


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martedì 1 ottobre 2013

IVA da oggi al 22% su tutta l'elettronica....ma AMAZON va controtendenza e sconta di 60 euro il fantastico KINDLE FIRE HD da 16 GB 7 pollici






Da oggi lo sappiamo tutti purtroppo IVA è stata portata al 22% su tutti i beni di consumo, ma Amazon ha pensato bene di andare contro tendenza e di fare una piacevolissima sorpresa a tutti i propri fans tagliando il listino del Kindle Fire HD.


L'IVA da oggi è al 22% e Amazon "festeggia" l'accaduto scontando di 60 euro il suo Kindle Fire HD. Sembra una coincidenza eppure dalla mezzanotte mestizia e stupore devono essersi alternati nello spirito di molti consumatori. La settimana scorsa sembrava che l'aumento dell'IVA potesse essere scongiurato e rimandato alla fine dell'anno, poi in Parlamento tutto è franato e adesso le famiglie italiane saranno costrette all'ennesimo sforzo.

L'aumento dell'IVA ha comportato l'aumento di tutti i beni fra cui anche il settore dell'elettronica di consumo, PC, smartphone, dispositivi elettronici, TV, scarpe, giocattoli, vino, auto e benzina.

Per il carburante vuol dire un più 1,5 centesimi per la verde e più 1,4 centesimi per il gasolio. Solo i beni di prima necessità sono fuori dal paniere, poiché rientrano nell'aliquota ridotta che non è soggetta a variazioni. Però non bisogna farsi false illusioni: il trasporto soffrirà l'aumento dei carburanti e quindi non si escludono conseguenze negative su tutti i prodotti di mercato.

E qui ecco spuntare lo zampino di Amazon. 60 euro è lo sconto che da oggi viene applicato al Kindle Fire HD, un ottimo tablet Android al prezzo di un clone cinese: spedito a casa vostra con solo 139 euro di spesa.


Per avere un ottimo tablet Android a 139 euro non occorre comprare prodotti, collezionare punti fedeltà o puntare su sconosciuti cloni cinesi senza marchio e senza futuro, basta andare su Amazon e fare click sulla pagina del Kindle Fire HD da 7 pollici.

Il tablet di Amazon ha bisogno di poche presentazioni. Si tratta di un dispositivo che nasce come lettore di libri digitali, ma che è in grado di fare molto di più, praticamente tutto quello che fa un tablet: navigare in Internet, usare la mail, accedere a siti personali e gestire applicazioni. Kindle Fire HD fornisce accesso all’App Shop di Kindle dove si trovano decine di migliaia di applicazioni tra cui tutte le più note e scaricate di App Store. Il negozio è supervisionato da Amazon che pone cura significativa nel cercare di fermare applicazioni poco utili, programmi di dubbia finalità e scam. La maggior parte delle applicazioni Android acquistate con dispositivi compatibili con la versione standard del sistema operativo, possono (anche se non è garantito) funzionare anche sul Kindle usando la procedura del sideloading di cui si trovano ampie guide su Internet.


Dal punto di vista hardware il Kindle Fire HD da 7 pollici ha uno schermo da 1289X800 con trattamento antiriflesso e tecnologia IPS, suono stereo (ha due altoparlanti) Dolby Digital Plus (in cuffia), Wi-Fi “n” dual band con supporto a 5 GHz, processore da 1,2 GHz con core Immagination PowerVR, 16 GB, batteria da 11 ore, Bluetooth, uscita video HDMI, foto-videocamera frontale. Pesa 395 grammi, ha un connettore Micro USB, accelerometro, giroscopio, servizio di localizzazione via Wi-Fi.

Il Kindle Fire è disponibile in due versioni: 16 Gb e 32 GB supportato da pubblicità (che non appare durante la lettura o durante l’uso delle applicazioni), ad un prezzo di 139 o 169 euro (invece che 199 e 229 euro). Le versioni senza pubblicità costano 154 e 184 euro.

Sui motivi che hanno portato all'aumento dell'IVA c'è poco da scherzare, ma il segreto della promozione Amazon potrebbe essere bollato come di Pulcinella. Mercoledì scorso negli Stati Uniti sono stati presentati i nuovi Kindle Fire HDX da 7 pollici e 8,9 pollici.

In pratica Amazon Italia sta preparando il terreno per un lancio commerciale in grande stile. Dopodiché sui listini c'è il massimo riserbo. Oltreoceano il più piccolo parte da 229 dollari, mentre il grande da 379 dollari. Non ci sarebbe da stupirsi se in Italia costassero rispettivamente 229 euro e 379 euro. Aumento IVA permettendo.

Che aspettate ? Correte ad accaparrarvi il vostro stupendo KINDLE FIRE HD !!!





lunedì 2 settembre 2013

Consigli sulla cura e la manutenzione della batteria. Come far durare di più le batterie dei portatili e aumentarne la durata lato software. La guida completa al risparmio energetico per i vostri portatili.




Come prendersi cura della batteria del portatile? 
Esistono vari trucchi e dritte per aumentare sensibilmente la vita di questo componente fondamentale. Sono accorgimenti noti da tempo, che negli anni hanno migliorato la loro efficienza anche grazie alle rinnovate tecnologie delle società produttrici, che si impegnano in modo maggiore nel settore.

Attualmente esistono notebook, netbook e laptop con autonomia in doppia cifra, tuttavia è buon dovere dell’utente seguire regole che facilitano la longevità del prodotto. Ecco le buone abitudini da adottare e i consigli tradizionalmente ritenuti più validi.

- Lo schermo è un succhia-energia spaventoso: impostando il livello dell’illuminazione in modo adeguatamente basso (ma non troppo), noterete subito un netto miglioramento.

- Non tenete aperti troppi programmi tutti insieme e inutilmente. Occhio anche a quelli sullo sfondo (background) che spendono energia inutilmente.

- Non dimenticatevi periferiche pluggate senza motivo: lettori ottici esterni, memorie esterne o flash memory USB, ma anche modem “penna” quando non in uso.

- Lato connettività: Bluetooth, Wi-Fi e traffico dati sono pesanti nel bilancio energetico, attivarli solo quando servono.

- Ultimo ma non per importanza, la collocazione del notebook: cercate un luogo ben ventilato e non troppo “incassato” per non far lavorare eccessivamente le ventoline di raffreddamento.


Aumentare la durata della batteria, lato “software”
Dopo i trucchi prettamente pratici, empirici e quasi manuali, siamo pronti ai consigli a livello software ossia tutto ciò che può essere fatto con mouse e tastiera.

- Con la deframmentazione regolare, ad esempio, si riordinano i frag sparsi e si ottimizzano usi e consumi.

- Nel Pannello di Controllo (o in Preferenze di Sistema) andate a darvi una bella lettura a tutte le impostazioni per il risparmio energetico, scegliendo quelle ideali per l’uso corrente. Diverse marche di computer installano utility all’uopo e c’è anche chi si rivolge a programmini, solitamente free, per aumentare maggiormente le performance.

- Alcuni notebook permettono anche il settaggio manuale di CPU e scheda grafica, ideali quando non si lavora a pieno regime o non si gioca. Infine qualche trucco specifico per i programmi: tutto ciò che comporta operazioni in automatico consuma ovviamente batteria (come i salvataggi automatici di Word), attenzione anche qui.



Una migliore durata della batteria? Manutenzione e buon senso
La manutenzione è un aspetto imprescindibile del corretto utilizzatore di un computer – ma anche di smartphone, di fotocamere digitali, videocamere, lettori mp3, ecc… – purtroppo però è spesso l’aspetto meno considerato.

- Per evitare che la batteria si deteriori è consigliabile far scaricare completamente la batteria almeno 1 o 2 volte al mese, potete scaricare un’app gratis per il calcolo e il monitoraggio dello stato di salute della batteria e il conteggio dei cicli di ricarica per non dimenticarvene.

- Spegnete completamente piuttosto che mantenere il sistema in standby, tuttavia gli ultimi modelli “ibernano” con un consumo quasi impercettibile.

- Ogni tanto pulite i contatti della batteria (ogni 2 mesi, con panno e alcool moderato in quantità) e le ventole e relative grate.

- Infine non lasciate il computer spento con lo spinotto del caricabatterie inserito.






giovedì 23 agosto 2012

Aumenta il prezzo della benzina ? 10 trucchi e consigli ponsumare meno con la propria auto

Per fare il pieno occorre accendere un mutuo?



Esistono alcuni accorgimenti (più o meno semplici) per non sprecare combustibile e risparmiare sulla benzina :

1- Evitate le brusche accelerazioni. «La guida sportiva sarà anche divertente, ma comporta un maggiore consumo di combustibile (sia esso benzina o gasolio) perché costringe il motore a risposte pronte e prestazioni elevate. Una guida regolare fa risparmiare parecchio carburante»

2- Moderate la velocità di crociera. Una volta ridotte le accelerazioni e raggiunta una velocità costante, anche la velocità media in chilometri orari influirà sul consumo di benzina. «Lo stesso tratto di autostrada percorso a 90 anziché a 120 chilometri orari farà risparmiare combustibile. A velocità elevate, infatti, aumentano notevolmente le resistenze aerodinamiche e quindi il consumo».

3- Spegnete il motore durante le soste prolungate. «Spegnere il motore durante un carico-scarico o una sosta, in generale nelle fermate di mezzo minuto o più, comporta un certo risparmio».

4- Attenzione al climatizzatore. «Il condizionamento dell'abitacolo è responsabile del consumo di un piccolo surplus di energia. Il ciclo frigorifero infatti assorbe l'energia elettrica prodotta a bordo dal motore». Quando raggiungete la temperatura desiderata, quindi, spegnete l'impianto di raffrescamento/riscaldamento per evitare di richiedere al motore un lavoro extra.

5- Chiudete i finestrini. «Con i finestrini aperti si avrà una maggiore resistenza aerodinamica all'avanzamento del veicolo, chiudendoli, l'aerodinamica migliora».

6- Controllate la pressione degli pneumatici. «Le gomme sgonfie comportano una maggiore superficie di contatto tra la gomma e l'asfalto. Durante il rotolamento su strada, quindi, la ruota determinerà una maggiore resistenza».

7- Non andate "su di giri". Meglio inserire una marcia più alta anziché "tirare" il motore con una marcia più bassa. «A regimi più alti peggiora il rendimento meccanico del motore, meglio mantenersi nel campo dei regimi medio bassi».

8- Rinunciate ai carichi superflui. Appesantire l'automobile con più passeggeri è un conto (meglio riempire una macchina sola che utilizzarne due), trasformare il bagagliaio in un ripostiglio di oggetti inutilizzati è un altro. «Durante i transitori, come per esempio in fase di accelerazione, un veicolo a pieno carico consuma di più perché si richiede al motore un'elevata prestazione, mentre poco cambia a velocità costante».

9- Ibrido è meglio. L'uso di veicoli ibridi di vario genere, che prevedano un motore elettrico oltre a quello a combustione interna, è una scelta oculata nell'ottica del risparmio di carburante. «Il motore elettrico si comporta sia come motore vero e proprio, lavorando in parallelo con il motore a combustione termico, sia come generatore di corrente». «In tal caso è in grado di effettuare la cosiddetta frenata rigenerativa, rallentando il veicolo e convertendo la sua energia cinetica in elettricità, che può poi essere riutilizzata a bordo. Il motore elettrico si comporta cioè come generatore, in un modo analogo a quello che avviene con la dinamo delle biciclette. Questo sistema consente una riduzione di consumi che va dal 5 all'8%».

10- Lasciate l'auto in garage. Sembrerà scontato, ma il risparmio maggiore si ha rinunciando alle quattro ruote a favore di una camminata, di un giro in bici o in metropolitana. «Ridurre l'uso del veicolo è il consiglio migliore che possiamo dare e senza dubbio la via di risparmio più efficace».


venerdì 10 agosto 2012

Un'estate nel segno del LOW COST e del risparmio, piccola guida per evitare gli sprechi

Quando arriva l'estate, i consumi delle famiglie italiane aumentano notevolmente. Infatti, per fronteggiare il caldo, nemico numero uno del periodo estivo, molto spesso si fa ampio uso di condizionatori d'aria e di altri sistemi di refrigerazione, si consuma più elettricità, si beve molta più acqua, ci si fa più volte la doccia durante la giornata e si acquistano numerosi prodotti, alimentari e non, con la speranza di stare più freschi.


Nella maggior parte dei casi, però, queste spese estive aggiuntive non sono altro che sprechi di denaro e di energia: un danno per il portafogli e per l'ambiente. Ma i modi per evitare di sperperare inutilmente i propri soldi in estate ci sono. Alcuni li suggerisce il giornalista e scrittore Antonio Galdo, autore del libro "Basta poco" (Einaudi), il quale ha stilato un decalogo di consigli utili per eliminare gli sprechi estivi e risparmiare.


Ecco quindi i dieci suggerimenti per combattere gli sprechi in estate.

Accendete i condizionatori d'aria solo quando è strettamente necessario e ricordate che la temperatura interna deve essere al massimo inferiore a quella esterna di 5 gradi. Per non ricorrere sempre ai condizionatori e avere più fresco in casa potete utilizzare la triangolazione delle finestre nelle camere: un gesto semplice ma sempre efficace. Inoltre, l'aria naturale è più salutare di quella condizionata. I continui sbalzi di temperature possono provocare tosse e disturbi alle vie respiratorie.

Tenete presente che uno split per l'aria condizionata ha un consumo di elettricità quattro volte superiore a quello di un frigorifero. I condizionatori d'aria sono letteralmente dei divoratori di energia elettrica. Inoltre, sono molto inquinanti. Un normale split per l'aria fredda emette infatti 650 grammi di anidride carbonica.

L'acqua del rubinetto è buona come l'acqua minerale. E costa molto meno. Per evitare il consumo eccessivo di acqua minerale si può utilizzare tranquillamente quella del rubinetto di casa. L'"acqua del sindaco" è sicura ed è sottoposta a un regime di controlli sanitari ancora più rigido di quello che vale per le acque imbottigliate. Per verificare di persona potete consultare il sito cheacquabeviamo.it, che contiene tutte le indicazioni dei principali comuni italiani. In più, per ridurre il flusso idrico dal rubinetto e depurare ulteriormente l'acqua ci si può affidare a dei sistemi di microfiltrazione basati su carboni attivi e ioni di argento. In commercio se ne trovano diversi tipi, con un costo che parte dai 50 euro.

Usate tessuti naturali per coprirvi e difendervi dal caldo. Sia in casa che in ufficio, è meglio indossare indumenti leggeri, possibilmente in cotone o in lino. E poi, niente cravatta: da quando i giapponesi, su sollecitazione del governo, non la usano più in estate, l'uso dei condizionatori si è ridotto al minimo. Ogni anno, quindi, evitano di emettere nell'atmosfera circa 3 milioni di tonnellate di CO2.

Usate la bici per andare in ufficio: lo fanno già 5 milioni di italiani. Utilizzare meno l'auto in città è necessario e conveniente. Oltre il 30% degli spostamenti degli automobilisti italiani avviene su distanze inferiori ai 2 chilometri: uno sperpero di benzina e di soldi. Senza contare il denaro da spendere per il parcheggio e le eventuali multe. Andare in bici è l'alternativa più sana ed economica. Oppure, meglio ancora, camminare a piedi.

Usate lavatrici e lavastoviglie di notte: risparmierete il 20% sulla bolletta. Per spendere di meno, bisogna utilizzare questi elettrodomestici con la dovuta parsimonia e seguire alcuni accorgimenti: usarli solo di notte, fare lavaggi rapidi e a carico pieno, impiegare poco detersivo e non esagerare con la temperatura. E soprattutto, per quanto riguarda la lavastoviglie, è necessario eliminare l'asciugatura. Piatti, posate e pentole si asciugano in pochi minuti anche senza ricorrere a questa chance offerta dall'elettrodomestico.

Coprite la pentola quando cucinate: il consumo del gas si dimezza. Mettere in pratica questo consiglio non richiede alcuno sforzo e offre due vantaggi: il cibo si cuoce nella metà del tempo e si risparmia la metà del gas. Un'altra regola importante per dimezzare i tempi di cottura e ridurre il consumo di metano e le emissioni di CO2 è quella di utilizzare più possibile le pentole a pressione.

Non comprate merci con inutili imballaggi: valgono la metà dei rifiuti. I prodotti caratterizzati dall'"over-packaging" rappresentano uno spreco doppio: costituiscono circa la metà dei rifiuti che produciamo (plastica, carta e cartone) e costano tra il 20 e il 70% in più di quanto costerebbero le stesse merci non confezionate. In tutta Italia adesso sono presenti numerosi punti vendita, anche nei supermercati e nei centri commerciali, dove è possibile acquistare prodotti sfusi (alimenti, detersivi e così via): approfittatene, il risparmio è garantito.

Non gettate mozziconi di sigarette per terra: il vostro Comune deve spendere 15 euro a metro quadrato per eliminarne le tracce. Il suggerimento vale anche per le chewing gum. Chi si occupa della pulizia di cicche di sigarette e gomme da masticare deve prima scomporre il materiale con enzimi speciali e solo dopo può intervenire con getti di acqua calda a forte pressione. Una spesa enorme che ricade sulle tasche dei contribuenti. Cioè, su di voi.

Riciclate gli elettrodomestici che cambiate e chiedete al negoziante di smaltirli correttamente. Seguite questo consiglio per tutti gli elettrodomestici che sono ormai totalmente inservibili. Se invece si possono riparare, fatelo: non serve solo a risparmiare ma contribuisce anche a produrre meno rifiuti elettronici. Un modo molto semplice per contribuire a proteggere e a salvaguardare il pianeta.


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