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domenica 10 novembre 2013

Riciclare i vecchi controller NINTENDO (NES) - 10 idee pazzesche per ridare vita ad un vecchio controller NINTENDO, dal portafoglio al campanello di casa







Il Nintendo Entertainment System (NES) è certamente l'icona mondiale dei videogiochi degli anni '80 che hanno letteralmente incollato alla tv molti appassionati della mia generazione. Come dimenticare la piattaforma che ha lanciato giochi del calibro di Super Mario Bros e della Leggenda di Zelda. Nonostante siano passati quasi trenta anni dalla nascita del NES, il ricordo è ancora vivido e pulsante nei nostri cuori e ad oggi è il controller di gioco più copiato di tutti i tempi.


Molti appassionati hanno pensato bene di far rivivere questa icona del passato, riciclando i controller in modo creativo e divertente. Eccovi alcune idee da mettere in pratica se avete la fortuna di avere in casa dei vecchi controller Nintendo.


1. Portafoglio


Un portafoglio realizzato con un vecchio controller è certamente un accessorio troppo cool per rinunciarvi. Oltre al controller ci servono una pinza, una zip lunga e della colla. Una volta svuotata la periferica gioco possiamo assicurarci che i tasti non rientrino, incollandoli al supporto. Poi possiamo applicare sempre mediante l'uso di colla la zip, lungo i lati del controller. Avremo così realizzato un accessorio originale e duraturo. Per tutte le istruzioni clicca qui.

2. Fibbia per cinture

Mai oggetto fu tanto alla moda. Riciclando un controller NES possiamo realizzare una originale fibbia per cinture. Inoltre possiamo inserire nel controller vuoto un portachiavi sonoro per rendere la fibbia ancora più originale, magari scegliendo proprio quello di Super Mario. Qui trovate il sito che le vende già fatte.

3. Scatola portaoggetti


Dal riciclo creativo di un controller possiamo ricavare una simpatica scatola portaoggetti. La prima cosa da fare è rimuovere dalla periferica i circuiti interni. Poi con la colla fissiamo i pulsanti di gomma in modo che restino al loro posto. Non ci resta che applicare due piccole cerniere sul retro del controller e la nostra scatola portaoggetti è pronta.

4. Lettore di schede PC



Riciclando i vecchi controller NES è possibile realizzare un lettore di schede PC. Quello che vi serve è un lettore di schede, un controller NES e alcuni attrezzi. Svitate il controller e rimuovete tutti i circuiti. Svitate anche il circuito del lettore di schede e ponetelo all'interno del controller vuoto. Non vi resta che incollare il tutto e il gioco è fatto.

5. Controller USB


Un'altra idea interessante è quella di riciclare il nostro controller in un dispositivo USB. Bisogna semplicemente adattare il circuito di un controller USB all'interno di quello NES, che avremo preventivamente svuotato per avere un originale dispositivo plug and play compatibile con qualsiasi computer. Qui tutte le istruzioni

6. Mouse


E' possibile riciclare il nostro controller anche nelle vesti di un mouse perfettamente funzionante. Smontiamo rispettivamente un controller NES e un mouse. Adattiamo e inseriamo il circuito del mouse nel NES ricordandoci di realizzare un foro nella parte bassa per il sensore del mouse. Saldiamo tutti i cavi e chiudiamo il tutto avvitando.

7. Lettore MP3



Svuotando il nostro controller NES possiamo realizzare un lettore mp3. Basta adattarlo alla forma del nostro lettore e fissare i circuiti di quest'ultimo all'interno del controller.

8. iPod Shuffle



Ecco un esempio di come la creatività possa fondere insieme la tecnologia più moderna con l'eleganza retrò. E' possibile infatti modificare un controller NES ed ottenere un originale versione di iPod shuffle . Oltre al controller ci serve chiaramente un iPod Shuffle. Le modifiche riguardano la sostituzione degli originali tasti Start / Select con piccoli interruttori e l'inserimento di una porta USB sul lato del controller.
Attraverso i tasti su / giù del cursore si potrà alzare il volume mentre con quelli di destra / sinistra potremo mandare avanti o indietro la traccia in riproduzione. Con l'interruttore a tre vie inserito al posto del pulsante SELECT attiveremo la riproduzione continua o quella casuale. L'interruttore inserito al posto del pulsante START fungerà da tasto "hold" e bloccherà i tasti del dispositivo, mentre con il pulsante A metteremo in play / stop i brani.

9. iPhone/iPod dock


Molte delle dock station per iPhone / iPod hanno un design veramente accattivante ed esclusivo a fronte però di un costo che spesso è certamente proibitivo. Allora perché non realizzare una dock riciclando un vecchio controller NES? Quello che ci serve è un cavo usb, che generalmente è fornito con il nostro iPhone / iPod. Quello che dobbiamo fare è praticare un foro nel controller della stessa forma e dimensione della presa USB e fissare quest'ultima mediante della colla. Ora possiamo ricaricare e sincronizzare in modo del tutto nuovo.

10. Campanello


Credo che i nostri amici resterebbero a giocare per molto tempo se trovassero questo campanello davanti la nostra porta di casa. Ecco un'altra idea davvero originale per riciclare un controller Nintentendo. Suonare per credere!
L'ennesima dimostrazione di come sia possibile dare una seconda vita ai vecchi oggetti: anche quelli di trenta anni che ci ricordano la nostra infanzia.






domenica 27 ottobre 2013

Idea green e low cost, riutilizzare i vecchi pallet per arredare la vostra casa






Impazza nel web e non solo: è la favolosa ed ecologica mania di riciclare i pallet, più comunemente denominati bancali, per creare oggetti di ogni tipo e dimensione. È risaputo, infatti, che smaltire queste pedane per il trasporto merci, o rinviarle al mittente, molto spesso ha costi più alti che non comprarle nuove e di conseguenza non è conveniente per le aziende che ne fanno uso. Nei cortili di ditte di ogni sorta, restano quindi impilati e stipati numerosissimi bancali che, chiedendo ai proprietari, potrete liberamente portarvi a casa. Ma come utilizzare i pallet? Per arredare casa magari! Vediamo insieme in questa guida qualche idea creativa sul loro possibile impiego all'interno delle nostre abitazioni.

Assicurati di avere a portata di mano:
Bancali
Fantasia e creatività


Un progetto semplice da realizzare velocemente anche per chi non è pratico di bricolage, è il tavolo da salotto: costituito da un solo pallet levigato a dovere con la carta vetrata e munito di 4 ruote piroettanti alla base, può essere colorato a piacimento e verniciato. Munito poi di un piano d'appoggio in vetro tagliato a misura, diventerà un tavolino "super-stiloso" e praticissimo.



Avete costruito il tavolino ma non avete un divano? Nessun problema: con i bancali potete costruire anche quello! Serviranno 4 pallet per la base e due per la testata. Dopo aver levigato e dipinto i pallet del colore prescelto, unitene due nel senso della lunghezza con viti ed avvitatori; poggiate sopra gli altri due e fissateli sia fra di loro che con quelli sottostanti. Avvitate anche i bancali per la testata perpendicolarmente alla seduta, posizionate un materasso e dei cuscini colorati ed avrete realizzato un divano comodo, allegro e a costo zero.



Allo stesso modo sarà semplice realizzare anche la struttura di un letto con i nostri amati bancali: per un letto matrimoniale serviranno 4 pallet affiancati e non sarà nemmeno necessaria la rete in quanto dormirete sonni tranquilli e sani su doghe di legno..


Dai bancali si possono ricavare mensole, sedie sdraio, tavoli per la cucina, lampadari di design, scarpiere, cantinette per il vino, mobili porta TV e anche pareti attrezzate. Non c'è limite alla creatività e alla fantasia per riutilizzare queste robuste pedane in legno, sia che si usino intere, sia che vengano smontate per poterne assemblare i vari pezzi, in modo da creare gli oggetti più disparati. E se non siete tanto fantasiosi da crearvi i vostri propri "piani d'azione" per un arredamento moderno, non preoccupatevi: online è possibile visionare gratuitamente tutorial e video, è possibile scaricare disegni e progetti di mobili di ogni tipo e prendere ispirazione da molti designer del riciclo creativo per arredare casa vostra in uno stile tutto nuovo, ecologico, economico e sicuramente all'avanguardia.

Non dimenticare mai:
Ogni zona della casa può essere arredata con mobili costruiti usando vecchi bancali: date spazio all'immaginazione!







domenica 29 settembre 2013

Riciclo creativo - come utilizzare vecchi computer o parti di esse in modo alternativo





Diciamocelo, dei computer non possiamo proprio fare a meno, che sia per svago, per studio o per lavoro.

Quanti di voi dispongono di un computer ormai vetusto? La tecnologia corre veloce e come altri oggetti tecnologici, i pc purtroppo non possono durare in eterno ed arriva per chiunque prima o poi il momento di dover acquistare un nuovo computer per sostituirne uno vecchio, obsoleto o non più funzionante.

Riciclare un computer, o parti di esso, è semplice e divertente. Prima di procedere nel dettaglio di come riutilizzare un desktop per altri scopi, è bene vagliare se il dispositivo possa essere sfruttato per funzioni rinnovate e, in caso contrario, apprendere come smontare ogni sua parte.

È però necessario chiedersi se un vecchio computer non possa giovare a qualcuno meno fortunato di noi: anziché partire subito con il fai-da-te, sarebbe corretto chiedere a organizzazioni, scuole o parrocchie nelle vicinanze se desiderino ricevere un vecchio computer in dono.

Molti dei computer dismessi possono in realtà ricevere una nuova vita. Potrebbero non essere sufficientemente potenti per l’elaborazione grafica dell’ultimo sparatutto o non supportare pienamente le pesanti applicazioni via browser, ma come soluzione alternativa per l’intrattenimento da salotto potrebbero essere più che sufficienti. Basta a volte installare dei sistemi operativi molto leggeri – come una delle tante distribuzioni Linux – per avere un torretta da collegare al televisore per la riproduzione di file multimediali, la musica e lo streaming di base.

Se il vostro vecchio computer è dotato di lettore DVD, potete pensare di riporlo vicino al televisore, collegarlo ad esso ed utilizzarlo per godervi i vostri film preferiti direttamente dallo schermo del televisore e seduti comodamente sul divano.

Per procedere in questo proposito, oltre al sistema operativo, ci si deve accertare delle uscite video a disposizione. Normalmente tutti i computer hanno un’uscita VGA, ma i più vecchi potrebbero non essere dotati di HDMI o DVI, gli standard moderni di monitor e televisori. In commercio esistono degli adattatori VGA-DVI o VGA-HDMI a basso prezzo: funzionano in modo egregio, seppur con delle limitazioni della qualità visiva. Non mancano anche le conversioni da VGA a SCART o S-Video (le connessioni simil-RCA sulla TV), ma si tenga presente come la qualità a schermo sia molto bassa. È molto probabile che si riesca a godere di un film, mentre i testi delle funzioni del software – menù e pulsanti – potrebbero apparire troppo sfocati. Se il collegamento non fosse possibile, e non vi è possibilità di aggiornare la scheda grafica per abilitare le uscite, si proceda quindi alla fase di smontaggio e di riciclo.

Smontaggio del computer

Riferendosi a un desktop, ogni componente interna sarà mediamente semplice da raggiungere e da smontare, per poi utilizzarla nel riciclo. Si sviti innanzitutto il pannello laterale del computer, in genere quello di destra guardando la torretta dal retro. Si parta scollegando tutti i cavi disponibili, in genere collegati a dispositivi o alla scheda madre da apposite prese: cavi dell’alimentatore, cavi dati del DVD e del disco fisso, connessioni USB, audio e via dicendo. Si proceda, quindi, alla rimozione dell’alimentatore – il box di metallo solitamente montato sull’angolo sinistro superiore, svitando i perni che lo mantengono collegato al case. A questo punto, si levino tutte le schede eventualmente installate – RAM, schede video, di rete e via dicendo – e poi si rimuovano dischi fissi e lettori ottici dai loro alloggiamenti. Fatto questo, non resta che rimuovere le ventole – sia quelle montate sul case che quelle sul dissipatore del processore – e svitare la scheda madre dal case.

Riciclo del case

Un computer svuotato da tutte le sue componenti non sarà altro che una scatola d’alluminio di medie dimensioni e, per tanto, si presta ai più svariati scopi. La si può ricoprire con della carta adesiva facendola diventare un box per l’armadio, ma il trend più amato dal Web è quella di riutilizzarla come vaso per fiori. Adagiandola sul fianco con il lato aperto verso l’alto, basterà riempirla di terriccio e piantare le varietà preferite. I fori a lato, pensati per l’aerazione, saranno dei comodi tunnel per agevolare l’espulsione dell’acqua.

Riciclo delle ventole

Un computer è normalmente ricco di ventole, perché deve essere costantemente raffreddato durante il suo utilizzo. Queste si prestano a svariati scopi di riciclo. Innanzitutto, bisogna prendere nota del voltaggio e dell’amperaggio: solitamente al centro delle pale è presente un adesivo con tutte le informazioni del caso. Poi, bisogna verificare si tratti di una ventola a velocità fissa o variabile, ovvero che sia in grado di funzionare a velocità inferiori rispetto a quella massima. Solitamente, quest’ultimo tipo di ventole è caratterizzata da tre cavi anziché i classici due, quest’ultimo proprio dedicato al controller di velocità. Le soluzioni fisse possono essere collegate unicamente ad alimentatori dall’identica potenza, le seconde anche a prodotti dalle capacità inferiori. Non si superi mai il voltaggio consigliato, perché si rischiano surriscaldamenti e cortocircuiti. Un’idea potrebbe essere quella di aggiungere una ventola di raffreddamento a un pad per portatili – magari casalingo e costruito con legno di recupero – per mantenere più fresco il proprio laptop. Dopo aver fissato il dispositivo alla base della struttura, accertandosi che le pale non siano bloccate da nulla nel loro movimento, le si colleghi a un alimentatore rispettando la polarità: quasi tutti in casa hanno caricatori di vecchi cellulari e device non più utilizzati e, nella quasi totalità delle situazioni, amperaggio e voltaggio saranno identici proprio a quelli della ventola.

Non si colleghi, invece, il dispositivo direttamente alla presa elettrica tramite comuni prese: si tratta di terminali idonei a funzionare a pochissimi volt – 5, 6, 9 e 12 – mentre la rete elettrica è ben da 220 volt. Allo stesso modo, oltre al pad per portatili, si possono costruire mini-ventilatori a batteria per combattere il caldo estivo o strumenti per agevolare il ricambio dell’aria in piccoli ambienti, come una piccola serra da balcone dedicata alla coltivazione di ortaggi.


Riciclo del disco fisso

Il disco fisso del computer può quasi sempre essere riutilizzato: basta accertarsi del tipo di connettività – ad esempio SATA – e scegliere uno dei tanti case disponibili tra i rivenditori o su eBay. Inserito l’hard disk nell’alloggiamento e dopo aver richiuso il box, vi sarà un comodo cavo USB per collegare la periferica di archiviazione a qualsiasi computer, per sfruttare il vecchio disco come memoria di massa esterna.

Riciclo di RAM, schede e unità ottiche

RAM, schede di Rete, schede grafiche e unità ottiche sono tutti prodotti facilmente riutilizzabili per migliorare la performance di vecchi computer o, eventualmente, da rivendere su eBay. Se ci si vuole lanciare nella creatività, invece, è molto divertente utilizzare i circuiti per rivestire contenitori, tavolini o piccoli mobili, conferendo così un look cyber di sicuro appeal alla propria casa. Attenzione alle entrate USB e ai jack audio, in particolare a quelli disposti sul pannello frontale: spesso si tratta solamente di prolunghe adagiate in loco, che possono essere ovviamente sfruttate all’esterno per lettori musicali portatili, lo stereo di casa e molto altro ancora.



Riciclo del monitor

Se si fosse in possesso di uno schermo di tipo CRT, ovvero ancora dotato di tubo catodico, si potrà di certo svuotarne la struttura di ogni componente e realizzare un originalissimo vaso per i fiori del proprio giardino. In Rete si trovano anche progetti per trasformare un monitor in un acquario, ma si sconsiglia questa procedura perché è possibile che l’ampiezza del foro di superficie, così come la capacità totale d’acqua, non siano sufficienti per la corretta sopravvivenza dei pesci.



Riciclo di tastiere, microchip e altri componenti

Microchip, tastiere ed altri componenti vengono sempre più spesso riportati a nuova vita e trasformati in gioielli ed accessori. Si tratta della geek jewelry. Con un po’di fantasia e di manualità è possibile creare borse, portachiavi, bracciali, orecchini, ciondoli, collane, anelli, forcine per capelli ed altro ancora.


Se siete abili, potete pensare di recuperare gli elementi funzionanti del vostro Pc per venderli attraverso piattaforme di e-commerce come e-bay. L’operazione può riguardare quei componenti che di norma risultano meno usurati dall’utilizzo, come le RAM, e le schede video. C’è anche chi ha pensato di estrarre l’hard-disk dal proprio vecchio pc per trasformarlo in un hard disk esterno. Del resto l’intero computer può essere conservato, se utilizzabile, per essere sfruttato come archivio.

Infine, se ne siete i grado, potete pensare di potenziare il vostro vecchio computer sostituendo alcuni componenti, con un notevole risparmio. Se desiderate aumentarne la velocità, vi basterà acquistare una RAM migliore, se il vostro problema è la resa video, potete pensare di sostituire la scheda dedicata ormai superata con una più recente. Potete anche pensare di sostituire il sistema operativo. Formattate tutto e installate, ad esempio, Ubuntu, sofware open source che ridarà una seconda vita anche alle macchine più datate.







mercoledì 24 luglio 2013

Come riusare l'acqua usata per cuocere la pasta, consigli per evitare gli sprechi




L’acqua è una risorsa primaria ed essenziale, bisognerebbe sempre cercare di risparmiare il più possibile questo bene. Ecco quindi una serie di rimedi naturali per “riciclare” l’acqua usata per far bollire la pasta.


Vi consigliamo di dotarvi o di un coperchio scolapasta (così da versare facilmente l’acqua in un altro contenitore) oppure di un cestello traforato in acciaio inossidabile 18/10 lucido.

Eesistono tantissime pentole apposite con un ottimo rapporto qualità prezzo: Questi “attrezzi” servono per non buttar via l’acqua da bollitura per la pasta.
Una volta che vi siete dotate di uno di questi strumenti, o semplicemente scolerete l’acqua in un’altra pentola, ecco cosa potrete fare con l’acqua da bollitura:


Piante: potrete utilizzare l’acqua da bollitura, per bagnare le vostre piante, i vostri fiori.


Per lasciare a Bagno: Potrete lasciare a bagno nell’acqua da cottura ceci o lenticchie, che hanno bisogno almeno di una nottata d’acqua. Successivamente scolerete l’acqua rimanente e cucinerete normalmente.


Lavaggio Piatti: Se avete l’abitudine di lavare i vostri piatti a mano, basterà versare l’acqua da cottura o nel lavandino (chiuso con un tappo) o in un catino grande, aggiungere un po’ di detersivo per piatti così da non “sprecare” altra acqua.


Sugo: Il sugo potrebbe risultare troppo asciutto, per allungarlo l’acqua della pasta torna utile. Perché è ricca di sapori che impreziosiscono il sugo.



Pasta di Sale: Potete mettere l’acqua della pasta in una bottiglia e usarla per le vostre creazioni di pasta di sale.



Bollire Verdure: Se hai bisogno di far bollire le verdure per il tuo contorno, riutilizzare l’acqua della pasta. Dopo aver rimosso la pasta, portare l’acqua nuovamente ad ebollizione e aggiungete le carote o altre verdure miste all’acqua.



Panificazione: Potete utilizzare l’acqua di cottura della pasta, per fare degli ottimi panini, di seguito la Ricetta della Nonna per Sfornare Ottimi Panini oppure Le Baguette della Nonna, il pane per i Bambini e per finire Pane Integrale.


Impacco per capelli: L'acqua di cottura del riso, ricca di amidi, può essere utilizzata per preparare un impacco per capelli da applicare prima dello shampoo e da lasciare agire per almeno un quarto d'ora prima di passare al lavaggio. I capelli risulteranno molto più morbidi del consueto.


Brodo: L'acqua di cottura della pasta o delle verdure può essere arricchita con erbe aromatiche ed utilizzata come brodo di base per la preparazione di minestre, zuppe e vellutate. Se utilizzerete l'acqua della pasta, già salata, ricordate di evitare di aggiungere dell'altro sale e di non esagerare addizionando altri insaporitori.


Cottura al vapore: L'acqua della pasta o del riso può essere utilizzata per effettuare nuove cotture, con particolare riferimento alla cottura al vapore. Vi basterà trasferire l'acqua già utilizzata in una nuova pentola, sulla quale posizionerete un cestello apposito per la cottura al vapore, all'interno del quale potrete posizionare ortaggi come carote e patate, che manterranno in questo modo tutto il proprio contenuto di nutrienti.


Pediluvio: L'acqua di cottura della pasta o del riso, ricca di amidi e di sali minerali, potrà essere utilizzata per un pediluvio serale emolliente e rigenerante, soprattutto per chi soffre di gambe gonfie e pesanti. All'acqua potranno essere aggiunte alcune gocce di olio essenziale alla lavanda per un effetto rilassante o all'eucalipto per ottenere un effetto rinfrescante.


Insaporire le Zuppe: Aggiungere un po’ d’acqua di cottura alle vostre zuppe, darà sicuramente un tocco in più di sapore e di minerali, alle vostre preparazioni.


Bevanda: L’acqua di cottura è ricca di sali minerali e di amido, avete mai pensato di fare una bevanda? Provate a farla raffreddare in frigo e quando è fresca aggiungete dello sciroppo d’acero.

In linea generale vi consigliamo di “raccogliere” l’acqua di cottura in delle bottiglie di plastica, così da avere sempre a disposizione un po’ d’acqua, e così da avere un impatto minimo sull’ambiente.



venerdì 5 aprile 2013

Risparmiare in tempo di crisi con il DOWNSHIFTING - ritorno ad una vita più semplice per vivere meglio




Per questioni economiche ma anche etiche, molte persone al giorno d'oggi hanno iniziato un processo di decrescita felice, modificando poco per volta il proprio stile di vita a favore di risparmio, riciclo e riuso, creatività e cultura.

Il cardine di questo movimento sociale risiede nella parola slow (lento), sulla quale vengono impostati diversi aspetti della vita: dallo slow food alla slow money passando per lo slow marketing. Il risultato? La creazione di un vero e proprio sistema di slow economy.


Com’è possibile stare meglio guadagnando di meno? La risposta non è nel denaro mancante, ma in quello che si risparmia modificando l’approccio alla propria vita quotidiana. Il downshifting infatti, è strettamente legato ai concetti di ecosostenibilità e risparmio. Rallentare i ritmi consente di avere più tempo libero, con tutti i benefici del caso. Si può coltivare un proprio orticello, fare il pane in casa, usare meno l’automobile.

Piccoli cambiamenti come questi consentono di spendere meno ma anche di rispettare l’ambiente.


Ecco il decalogo per essere un ottimo downshifter :

1- Accorciare le distanze: da dove proviene il cibo che consumiamo? Chi costruisce gli oggetti che acquistiamo? quanti km deve percorrere un prodotto prima di arrivare nelle nostre case? Accorciare le distanze tra produzione e consumo, in termini geografici e umani, significa valorizzare il proprio territorio prediligendo i prodotti della terra e dell'artigianato delle proprie zone. Acquistare direttamente dal produttore o tramite G.A.S. (Gruppi di Acquisto Solidale) può creare nuovi legami con la gente del proprio quartiere e far risparmiare, oltre che trovare alimenti di indubbia qualità, e quando possibile di stagione, biologici e quindi più saporiti e più sani.


2 - Autoproduzione: se un domani le industrie fossero bloccate da una qualsiasi ragione legata all'esaurimento del petrolio o alle guerre, saremmo in grado di autosostentarci con le nostre sole forze? O la tecnologia e il progresso ci hanno talmente riempiti di comfort da averci resi incapaci di costruire o coltivare qualunque cosa? Già negli anni Trenta e poi durante la Seconda Guerra Mondiale, l'America conosceva l'esperienza degli orti urbani, spazi pubblici o privati adibiti a orti per sopperire alla mancanza di cibo, dove ortaggi, piante mediche, frutta e fiori venivano coltivati per la comunità. Gli orti urbani sono una tendenza che sta di nuovo prendendo piede per svariate ragioni, tra cui quella del risparmio, ma anche la necessità di tornare alla terra e avere consapevolezza di ciò che si mangia.


3 - Ridurre le emissioni: come la famiglia che per un mese ha provato a rinunciare a auto e moto, e come tanti che all'alzarsi del prezzo della benzina hanno dovuto diminuire l'uso di mezzi a motore, optare per mezzi non inquinanti e non costosi permette di risparmiare, ridurre le emissioni, migliorare la mobilità urbana, cambiare i ritmi della propria vita.
Si dice inoltre che sulle brevi distanze la bicicletta vinca su tutti i mezzi, compreso il motorino.


4 - NO-Shopping: è quasi certo che possediamo già ciò di cui abbiamo bisogno e anche oltre. Quanti sono gli oggetti che possediamo ma che non utilizziamo? Riceviamo vera gratificazione dall'acquisto compulsivo? Evitare di comprare cose nuove ma sfruttare quelle che già si hanno, scegliendo la riparazione, il riuso, il riciclo o il baratto e la creatività, è una delle chiavi per contrastare la sfrenatezza del consumismo, risparmiare, e ridurre anche i consumi che conseguono (trasporti, inquinamento industriale e sfruttamento dei lavoratori).


Così sono nati dei veri e propri movimenti, degli stili di vita basati sul baratto, che aiutano le persone a risparmiare, ridurre rifiuti e sprechi, contrastare il consumismo sfrenato, dare vita nuova agli oggetti dimenticati in cantina.

Gli incontri, chiamati spesso swap party, sono tematici o variegati, facili da organizzare, coinvolgono principalmente le donne nello scambio di accessori e abiti, ma sono in aumento in ogni tipo di realtà, che sia il paesino o la grande metropoli, e in ogni tipo di oggetto di scambio.



5 - Lavorare di meno: una vita sostenibile è anche fatta di un buon equilibrio fra dovere e piacere. Spendere di meno significa avere anche bisogno di guadagnare di meno, no? La mania dell'accumulo, del guadagno, degli status symbol legati al dio denaro, privano le persone del tempo libero per sé e la famiglia, delle energie e della positività e generano, in casi estremi, situazioni d'ansia e stress che, nonostante gli alti guadagni, non rendono la vita più felice.


6 - Condividere: per risparmiare e anche per intessere rapporti nuovi, la condivisione può declinarsi in molti modi. Lo scambio di case per le vacanze, o la creazione di piccole comunità che si autosostentano e seguono un progetto comune (co-housing); la condivisione di mezzi di trasporto (car-sharing) per ridurre le spese, le emissioni e il numero di auto nelle strade; i G.A.S. di quartiere; gli Swap Party, eventi dedicati al baratto, e molti altri esempi sono la dimostrazione che la decrescita sia necessaria e utile al miglioramento della società e di chi ne fa parte.

7 - Risparmiare energia: è incredibile quanto si possa risparmiare sulle bollette anche solo spegnendo regolarmente tutti gli impianti in stand-by quando non utilizzati, ben il 10%. Ma non basta solo questo: luci e televisore accesi quando non necessari, lavatrice e lavastoviglie ad altissima temperatura, doccia lunga e bollente, sono abitudini sbagliate ma che molti di noi hanno, e che generano sprechi inutili di energia.


8 - Mangiare sano: e per "sano" intendiamo con bassissime quantità di carne e pesce, pochi latticini e grandi porzioni di frutta, verdura, legumi e cereali. Perché? Perché oltre che migliorare la salute, una dieta vegetariana o quasi riduce le emissioni, i consumi d'acqua, i rischi di malattie cardiovascolari, e le spese.


9 - Ridurre i rifiuti: avete mai provato a pesare i vostri rifiuti prima di gettarli? Quanto va nell'indifferenziato e quanto nella differenziata? C'è chi lo fa, e attraverso la consapevolezza che deriva dal sapere quanti chili di spazzatura si producono al giorno, si possono ridurre gli sprechi senza ridurre la qualità della propria vita. Anzi, ne trae giovamento anche la coscienza. E come si può fare per diminuire i rifiuti? Eliminare l'usa e getta, scegliere prodotti senza imballaggi, evitare di riempire troppo il frigorifero con cibi che spesso, in parte, poi si buttano, cucinare anche con gli scarti.

10 - Donare: se ci sono oggetti o abiti che non donate e che non siete riusciti a scambiare o a rivendere, fate una donazione alla Caritas o alle associazioni che raccolgono abiti e cibo per i poveri o gli sfollati. Svuoterete un po' i vostri armadi, creerete più spazio in casa, ma soprattutto aiuterete qualcuno senza il minimo sforzo.

Se avete voglia di approfondire il Downshifting e il vivere meglio con poco vi consiglio alcuni libri davvero interessanti :



martedì 26 marzo 2013

Uova di Pasqua, tante idee originali per riciclarne la carta colorata



In un post precedente vi abbiamo consigliato di farvi le uova di Pasqua in casa per una Pasqua Low Cost.

Se proprio non poteste fare a meno di acquistarne di nuove o nel caso vi venissero regalate delle uova tradizionali, vogliamo darvi qualche consiglio su come recuperare e riutilizzare la carta colorata delle uova.

Per una Pasqua Low Cost ed Eco Friendly, più attenta all'ambiente che ci circonda.


Ecco quindi alcuni consigli per far felici i vostri bambini e l'ambiente riusando in modo alternativo le carte colorate delle uova di pasqua.

La carta delle uova di pasqua non è riciclabile quindi va gettata nell’indifferenziato e quindi è destinata all’incenerimento poiché non è possibile dividere le sue parti in plastica da quelle in alluminio.

Per alcuni la sua destinazione è nella sezione plastica (venendo equiparata alla pellicola degli alimenti o al nylon); un'altra scuola di pensiero conferma che può essere tranquillamente buttata nel bidone del multimateriale ovvero quello della plastica. In alternativa, la soluzione migliore e più ecologica di tutti è non metterlo proprio l'imballaggio. 

Come fare ?

Innanzitutto un'idea potrebbe essere acquistare, se volete fare la guerra alle classiche, uova di cioccolata avvolte in carta non riciclabile: Altromercato organizza da alcuni anni l'iniziativa "nUovo Mondo con uova confezionate con materiali riciclabili e il più delle volte riutilizzabili. Tra questi, ad esempio, un velo di carta di seta prodotta a partire dagli scarti delle fibre di seta e lavorata a mano dalle donne del Mennonite Central Committe in Bangladesh. 

Quindi nel nostro piccolo, o compriamo uova solidali o se possiamo, cerchiamo di non gettare quelle carte e riutilizziamole :

FARNE CARTA DA REGALO E COCCARDE: il modo più semplice per riutilizzare la carta dell’uovo è farne carta da regalo per altre occasioni oppure coccarde da apporre sui tuoi pacchi.


FARNE SEGNALIBRI: semplicemente tagliata a striscioline o incollando più pezzi insieme 

FARNE 'SPAVENTAPASSERI': spesso gli uccelli vengono nei nostri balconi e rovinano le nostre piante? provate ad attaccare ad un filo tanti pezzi di carta delle uova di Pasqua che essendo catarifrangente e muovendosi potrebbe spaventarli (almeno per un po')

FARNE FODERA PER CASSETTI: per impedire che i nostri cassetti si macchino o rovinino basterà ritagliare dei rettangoli con le misure del fondo, dalla carta delle uova di pasqua e fissarli con un poò di scotch. Anche l'effetto visivo sarà molto carino

FARNE GIOCHI PER BAMBINI
AQUILONE: ecco come creare un bellissimo acquilone con l'aiuto di qualche bacchetta e un po' di manualità




Vi serviranno:

-         1 uovo di Pasqua
-         2 bacchette di legno
-         Nastro adesivo
-         Colla ecologica
-         Spago
-         Filo da pesca

1)  Non rompiamo la carta!
Presi dalla foga di arrivare alla sorpresa, i bambini tendono a non preoccuparsi della carta che riveste l'uovo. È molto importante mantenerla intatta, quindi, per quest'anno, scartate l'uovo insieme a loro.

2)  Stendiamola per bene
È importante che la carta sia il più possibile tesa e senza troppe pieghe. Apritela su un tavolo e appoggiatevi sopra dei libri pesanti così da stirarla un po'.

3)  Costruiamo l'armatura
Munitevi di bacchette di legno lunghe quanto le diagonali del quadrilatero. È preferibile non tagliare la carta della confezione ma adattare le bacchette alle dimensioni del foglio. Esistono aquiloni di svariate forme e dimensioni, non deve essere per forza romboidale, anche quadrato andrà benissimo.

Incrociate le due bacchette ottenendo una croce e unitele con un po' di colla fissandole poi con dello spago.

Alle quattro estremità della croce, applicate dei taglietti nei quali farete passare altro spago in modo da creare la sagoma dell'aquilone.

4)  Attacchiamo la carta dell'uovo
È arrivato il momento di applicare la carta dell'uovo di Pasqua all'armatura. Potete utilizzare del nastro adesivo aderente allo spago e ai bordi del foglio.

Rinforzate le punte dell'aquilone con ulteriore nastro adesivo al quale applicherete anche del filo da pesca. I quattro fili da pesca dovranno convogliare in un nodo centrale da cui partirà il filo di sostegno dell'aquilone.


MANTELLO DA SUPEREROE: si può usare la carta per maschere di Carnevale o Halloween (pensate a quante hanno bisogno di un tessuto argentato, dall'astronauta al mostro... al supereroe)


FARNE DECORAZIONI PER FESTE O PER L'ALBERO DI NATALE: Festoni, coccarde e quant'altro, saranno ancora più belli e riutilizzabili più volte se fatti con la bella carta delle uova. Piccoli pezzetti di carta argentata sugli stuzzicadenti saranno anche simpatiche decorazioni da mettere sul buffet infilzati in dolci e panini. Poi ci sono i classici festoni ad anelli da fare così: Ritagliate delle strisce di carta di diversi colori, larghe almeno 4,5 cm e lunghe circa 15 cm. Pinzare la prima striscia ad anello ed infilare, una alla volta, tutte le altre strisce, dando origine ad una lunga catena come da disegno. Oppure quelli a forma di caramella: ritagliare con le forbici a zig-zag, tanti rettangoli della misura di 20 x 10 cm. 
Realizzare, con della carta di giornale, delle palline da inserire all'interno di ciascun rettangolo. Arrotolare come fossero delle caramelle fermando le due estremità con dei nastrini colorati. 
Preparare il decoro unendo tutte le caramelle con punti di cucitrice. Nei link di seguito qualche idea per realizzarli:


FARNE CORONCINE, BACCHETTE MAGICHE E ALI DI FATA: avete presente i giochi preferiti dalle bambine, popolati di principesse e fatine. La carta delle uova sarà un ottima base per vestirle adeguatamente nei loro giochi.

Siete rimasti sorpresi di quante cose è possibile fare semplicemente riutilizzando in modo alternativo le carte colorate delle vostre uova di Pasqua ?




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