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mercoledì 11 dicembre 2013

Pulire casa risparmiando : ecco i consigli per avere sempre la casa pulita senza dover spendere troppo sui prodotti per la pulizia






Pulire la cucina, il bagno e ogni angolo della vostra casa in modo perfetto senza spendere lo stipendio in prodotti specifici? Ecco come fare!


Per avere una casa sempre fresca e pulita non è necessario acquistare tanti prodotti: è possibile risparmiare sull’acquisto di detergenti e sgrassatori comprando solo quello che veramente ti serve e cioè l’aceto, il sale, il limone e il bicarbonato.

Il prezzo dei detersivi è arrivato alle stelle, ma lo sporco in casa è sempre in agguato! Ecco dei piccoli consigli per avere una casa pulita  e profumata riuscendo a risparmiare anche sui detersivi!

Grazie a prodotti naturali come l’aceto, il limone, il sale e il bicarbonato potrai pulire la tua casa, dai pavimenti ai vetri, risparmiando sull’acquisto di detergenti e proteggendo nel contempo anche l’ambiente.

Se incomincerai a fare da te gli sgrassatori, invece di acquistarli, potrai arrivare a risparmiare nell’arco di un anno anche fino a 180 euro.

L’aceto è senz’altro l’elemento che più di tutti è in grado di sgrassare ed eliminare lo sporco: al posto dei vari tipi di spray in vendita usa uno spruzzino di acqua e aceto e rimarrai stupita dalle sue proprietà disincrostante.

Diluisci in 300 ml di acqua circa 200 ml di aceto di vino o, se ti dà fastidio il suo odore, di aceto di mela: questo composto è ideale per pulire piastrelle e superfici in ceramica. In alternativa allo spruzzino di acqua e aceto puoi usare il bicarbonato, sciogliendo circa 50 gr di bicarbonato in 500 ml di acqua e vedrai che odori sgradevoli e macchie di grasso svaniranno in un istante.

Puoi preparare un detergente universale per tutti gli ambienti di casa miscelando 100 ml di alcool per liquori, 400 ml di acqua distillata, 10 gocce di detersivo per piatti e 10 gocce di olio essenziale: per disinfettare vanno bene l’olio di cannella, di eucalipto, di garofano o di timo, invece contro le muffe puoi usare olio di lavanda oppure di geranio.

Per pulire i piatti puoi evitare di spender soldi in prodotti che reclamizzano le loro mirabolanti proprietà igienizzanti al limone o all’aceto: perché dovresti ricercare in un gel ciò che già trovi in natura? Prendi dunque tre limoni tagliali a pezzi, eliminando i semi e tenendo la scorza, frullali insieme a 200 g di sale e a un po’ di acqua in modo da ottenere una poltiglia che poi dovrai far bollire per dieci minuti in una pentola aggiungendovi 400 ml di acqua e 100 ml di aceto bianco.

Il composto va fatto raffreddare e poi va versato in un vasetto per essere utilizzato a piacere sui piatti che lavi a mano oppure aggiunto alla lavastoviglie nel quantitativo di un paio di cucchiai per lavare le tue stoviglie.

Per pulire i sanitari evita di usar candeggina e ammoniaca, prodotti pericolosi per l’ambiente e per l’uomo ma piuttosto usa acqua calda e bicarbonato.

Ecco una mini guida per le vostre pulizie di casa low cost :

1- Bicarbonato, aceto e limone: non sottovalutate il potere sgrassante di questi tre prodotti. Economici e facilmente reperibili: vi stupiranno con i loro risultati.

2- I prodotti concentrati sono in grado di pulire con dei dosaggi piccolissimi! Imparate ad usarne il minimo indispensabile: il pulito è assicurato e vi dureranno molto di più!

3- Attenzione alle promozioni: i prodotti per la pulizia non hanno una scadenza specifica, se trovate degli sconti favorevoli la scorta è un dovere!

4- I dosaggi: se nella confezione c’è scritto che con un tappo potete pulire il pavimento, è in utile metterne 4! Gli sprechi sono sempre dietro all’angolo, fate attenzione!

5- Per pulire la casa non servono troppi prodotti specifici: uno sgrassatore, un prodotto per i pavimenti e uno per i piatti è tutto ciò che vi serve per mantenere la casa pulita!








mercoledì 24 luglio 2013

Come riusare l'acqua usata per cuocere la pasta, consigli per evitare gli sprechi




L’acqua è una risorsa primaria ed essenziale, bisognerebbe sempre cercare di risparmiare il più possibile questo bene. Ecco quindi una serie di rimedi naturali per “riciclare” l’acqua usata per far bollire la pasta.


Vi consigliamo di dotarvi o di un coperchio scolapasta (così da versare facilmente l’acqua in un altro contenitore) oppure di un cestello traforato in acciaio inossidabile 18/10 lucido.

Eesistono tantissime pentole apposite con un ottimo rapporto qualità prezzo: Questi “attrezzi” servono per non buttar via l’acqua da bollitura per la pasta.
Una volta che vi siete dotate di uno di questi strumenti, o semplicemente scolerete l’acqua in un’altra pentola, ecco cosa potrete fare con l’acqua da bollitura:


Piante: potrete utilizzare l’acqua da bollitura, per bagnare le vostre piante, i vostri fiori.


Per lasciare a Bagno: Potrete lasciare a bagno nell’acqua da cottura ceci o lenticchie, che hanno bisogno almeno di una nottata d’acqua. Successivamente scolerete l’acqua rimanente e cucinerete normalmente.


Lavaggio Piatti: Se avete l’abitudine di lavare i vostri piatti a mano, basterà versare l’acqua da cottura o nel lavandino (chiuso con un tappo) o in un catino grande, aggiungere un po’ di detersivo per piatti così da non “sprecare” altra acqua.


Sugo: Il sugo potrebbe risultare troppo asciutto, per allungarlo l’acqua della pasta torna utile. Perché è ricca di sapori che impreziosiscono il sugo.



Pasta di Sale: Potete mettere l’acqua della pasta in una bottiglia e usarla per le vostre creazioni di pasta di sale.



Bollire Verdure: Se hai bisogno di far bollire le verdure per il tuo contorno, riutilizzare l’acqua della pasta. Dopo aver rimosso la pasta, portare l’acqua nuovamente ad ebollizione e aggiungete le carote o altre verdure miste all’acqua.



Panificazione: Potete utilizzare l’acqua di cottura della pasta, per fare degli ottimi panini, di seguito la Ricetta della Nonna per Sfornare Ottimi Panini oppure Le Baguette della Nonna, il pane per i Bambini e per finire Pane Integrale.


Impacco per capelli: L'acqua di cottura del riso, ricca di amidi, può essere utilizzata per preparare un impacco per capelli da applicare prima dello shampoo e da lasciare agire per almeno un quarto d'ora prima di passare al lavaggio. I capelli risulteranno molto più morbidi del consueto.


Brodo: L'acqua di cottura della pasta o delle verdure può essere arricchita con erbe aromatiche ed utilizzata come brodo di base per la preparazione di minestre, zuppe e vellutate. Se utilizzerete l'acqua della pasta, già salata, ricordate di evitare di aggiungere dell'altro sale e di non esagerare addizionando altri insaporitori.


Cottura al vapore: L'acqua della pasta o del riso può essere utilizzata per effettuare nuove cotture, con particolare riferimento alla cottura al vapore. Vi basterà trasferire l'acqua già utilizzata in una nuova pentola, sulla quale posizionerete un cestello apposito per la cottura al vapore, all'interno del quale potrete posizionare ortaggi come carote e patate, che manterranno in questo modo tutto il proprio contenuto di nutrienti.


Pediluvio: L'acqua di cottura della pasta o del riso, ricca di amidi e di sali minerali, potrà essere utilizzata per un pediluvio serale emolliente e rigenerante, soprattutto per chi soffre di gambe gonfie e pesanti. All'acqua potranno essere aggiunte alcune gocce di olio essenziale alla lavanda per un effetto rilassante o all'eucalipto per ottenere un effetto rinfrescante.


Insaporire le Zuppe: Aggiungere un po’ d’acqua di cottura alle vostre zuppe, darà sicuramente un tocco in più di sapore e di minerali, alle vostre preparazioni.


Bevanda: L’acqua di cottura è ricca di sali minerali e di amido, avete mai pensato di fare una bevanda? Provate a farla raffreddare in frigo e quando è fresca aggiungete dello sciroppo d’acero.

In linea generale vi consigliamo di “raccogliere” l’acqua di cottura in delle bottiglie di plastica, così da avere sempre a disposizione un po’ d’acqua, e così da avere un impatto minimo sull’ambiente.



mercoledì 15 agosto 2012

Come risparmiare in casa su detersivi e prodotti per la pulizia, piccola guida al risparmio ecologico e al ritorno alle vecchie tradizioni

Oggi vi proponiamo una guida pratica per risparmiare in casa usando prodotti naturali che provengono dai metodi delle nostre nonne, sicuramente più “risparmiosi” e meno inquinanti di quelli che utilizziamo oggi.

Ma, spesso questi prodotti per la pulizia hanno un neo: richiedono più tempo rispetto ai mezzi convenzionali e moderni.



Detersivi naturali fatti con gli avanzi di cucina

Per i più risparmiosi sarà interessante sapere che l’acqua con la quale si è cotto degli spinaci è utilissima per lavare i golf, le calze di lana e gli altri indumenti purché siano neri. Invece l’acqua nella quale abbiamo messo a bagno i dei legumi come ceci e fagioli, dopo averla fatta bollire è ottima per la biancheria chiara che abbiamo precedentemente insaponato con un sapone leggero e naturale. Basta passarcela sopra, e risciacquare bene.

Come si fa in casa il detersivo per i piatti ecologico



Come si lavano i piatti risparmiando su acqua e detersivo

Per lavare i piatti e risparmiare è consigliabile riempire un lavello di acqua calda e metterci i piatti, posate e pentole dove avremo precedentemente tolto con della carta (già usata) i resti rimasti del pasto.
Quindi in alternativa al detersivo si possono usare scaglie di sapone di Marsiglia o i saponi che abbiamo a casa (e per le feste natalizie ce ne arrivano a vagonate) oltre che premurarci di aggiungere nell’acqua calda anche dell’aceto.
Quindi si insapona la spugna, anche la luffa (spugna vegetale) va benissimo perché è anche abrasiva e, tenendo l’acqua corrente chiusa, si procede a lavare il maggior numero di piatti utilizzando l’acqua calda del lavandino.
Per primi verranno messi a mollo e lavati i bicchieri che sono più difficili da lavare se inzuppati dall’unto delle stoviglie.
Una volta riempito di piatti lavati il secondo lavello, procedere aprendo l’acqua fredda al minimo flusso sciacquando quanto basta e facendo passare l’acqua del risciacquo anche sopra agli altri oggetti insaponati che così incominceranno a perdere un po’ di insaponatura.
Se si devono lavare le stoviglie dove è stato del pesce meglio spremere un po’ di succo di limone nella spugna e passare più volte con il sapone.
Finito di lavare il tutto se si vuol pulire dalle macchie di calcare l’acquaio in acciaio basta aceto molto caldo o del limone. Per pulire invece il marmo le nonne consigliavano di strofinarci una buccia di mela.
Attenzione al limone, sul marmo è corrosivo.


Come fare in casa il sapone al tè


Il bucato con la cenere: come si lava la biancheria naturalmente

Il vecchio rimedio della nonna è sempre attuale per chi può usufruire di un camino o reperibile cenere pulita con facilità. Bisogna armarsi di pazienza e un po’ di tempo, due giorni per l’esattezza.
Il primo giorno i panni si lavano con una buona insaponata con sapone di Marsiglia.
E ci si organizza per reperire una tinozza con un foro alla base chiuso con un tappo. Quindi si dispongono sul fondo della stessa dei rami di scopa, erica per intenderci, in modo che la biancheria possa rimanere sollevata dal ranno che colerà verso il basso.
A questo punto si mettono i panni a strati uno sull’altro avendo cura di iniziare da quelli più sporchi. Gli strati si dividono con un pezzo di tela. Alla fine si racchiude il tutto con un lenzuolo bianco a tessuto fitto dove si spargerà sopra, uno strato di cenere, all’incirca un chilo ogni dieci litri di acqua.
Sopra il tutto si fa scivolare l’acqua calda ma non bollente. Dal foro di fondo della tinozza uscirà l’acqua che verrà raccolta da un secchio.
Verrà nuovamente riscaldata e ripassata sui panni ogni volta con l’acqua sempre più calda. Quando l’acqua della tinozza uscirà bollente sarà il momento di smettere con le lavature.
Dopo dodici ore, capo per capo si procederà ad un nuovo lavaggio con il sapone di Marsiglia per essere poi stesa al sole.

Come lavare la biancheria con liscivia e aceto

Il bucato con la lisciviatrice



Unico grosso problema è trovare la lisciviatrice che non è altro che la mamma della lavatrice.
Praticamente la lisciviatrice è una caldaia o per meglio dire un grosso secchio di ferro zincato con un doppiofondo bucherellato e sormontato da un tubo vuoto terminante con una rosa di annaffiamento.
Si consiglia una lisciviatrice che contenga venticinque litri di acqua così che potrà contenere fino a cinque chili di bucato. Dunque al momento dell’uso si utilizza saponina per 50 grammi per litro d’acqua che dovrà passare di un solo dito il fondo bucherellato della caldaia.
Attorno al tubo si disporrà la biancheria ben insaponata e bagnata.
Si aggiunge l’acqua necessaria che non arrivi all’orlo del tubo. Si chiude il coperchio e si mette sul fuoco.
Una volta che l’acqua giunge ad ebollizione salirà dal tubo innaffiando i panni ritornando in basso farà di nuovo l’operazione.
Dopo tre quarti d’ora si toglie la caldaia dal fuoco e si lascia raffreddare.
Una volta freddi si sciacquano i panni che saranno perfetti.


Non avete il tempo o la voglia di tornare alle vecchie e sane tradizioni ? Seguite allora questi consigli per risparmiare energia quando lavate i panni con la vostra lavatrice : ecco 5 consigli, per riuscire a reindirizzare queste pratiche verso il principio dell’eco-sostenibilità.

1) Usarla meno! Per alcuni capi d’abbigliamento (calzini, mutande e intimo in generale), un bucato tradizionale fatto con sapone di Marsiglia e olio di gomito non rappresenta una pratica impossibile da affrontare. Sono capi che si lavano e asciugano velocemente. Inoltre non richiedono di essere stirati, un po’ più faticoso è vero, ma decisamente più salutare per l’ambiente. 

2) Ma quando la usate…
Riempitela fino alla sua massima capienza. Il risparmio in questo caso non è solo energetico, anche per quanto riguarda il detersivo è certamente una soluzione per farvelo durare più a lungo. Altro consiglio è anche quello di utilizzare una temperatura di lavaggio non eccessiva (salvo sporco intenso). Più si riscalda l’acqua, infatti, e più si consuma energia. Inoltre è consigliabile azionare la lavatrice nelle ore serali in cui molti gestori elettrici applicano tariffe più convenienti. Perché? Nella fascia serale si inquina meno e si aiuta a far funzionare in modo più regolare la rete elettrica. Fuori dagli orari lavorativi, infatti, il consumo di energia elettrica totale è molto minore e quindi servirebbe molta meno corrente, ma le centrali elettriche non si possono accendere e spegnere a piacere. Quindi consumando un po' meno corrente di giorno si fanno lavorare meno "sovraccariche" le centrali e consumandone un po' di più di notte si mette a frutto la corrente prodotta dalle centrali termoelettriche che non possono essere spente.

3) Invece, quando lavate: tempismo! Strettamente collegato a quanto detto sopra, non aspettate troppo tempo per lavare gli indumenti sporchi. Macchie come, ad esempio, quelle di fango prima si lavano e prima si tolgono. Se vengono lasciate nella cesta dei panni sporchi per molto tempo, sarete costretti ad utilizzare un lavaggio a temperatura maggiore, più detersivo e – ovviamente – più consumo. Stesso discorso per quando asciugate, se stendete subito i vostri panni, con precisione e attenzione potreste, addirittura, omettere la stiratura e con questo evitare un ulteriore spreco energetico.

4) Comprare i detersivi giusti…
Ormai sono venduti dovunque. Stiamo parlando dei detersivi biologici, leggermente più cari, ma meno dannosi per l’ambiente. Anche quelli alla spina, come abbiamo visto diverse volte, sono una valida soluzione in quanto contribuiscono a ridurre gli imballaggi e i rifiuti. E per le macchie difficili, provate con i rimedi naturali e fai-da-te di cui abbiamo parlato prima !

5) E per ultimo, quando asciugate i panni…
Se per voi il tempo è prezioso e fate di tutto per risparmiarlo e ottimizzarlo, non è necessario un’asciugatrice elettronica per andare più veloci. Se avete spazio, asciugateli il più alto possibile. E’ risaputo, infatti, che l’aria calda va in quella direzione. Esistono, a tal proposito, stendi-panni posizionabili proprio ad altezza soffitto. Altra valida soluzione in inverno potrebbe essere quella di appoggiare i panni sopra il calorifero, ma senza sovraccaricarlo troppo perché il rischio poi è di non far riscaldare l’ambiente.


venerdì 10 agosto 2012

Come rimettere a nuovo e recuperare le vecchie spugne usate in cucina, consigli per farle durare più a lungo

Molte volte dopo aver lavato qualche stoviglia particolarmente grassa ci troviamo con le spugne in un stato pietoso....

Cosa fare quando :

- La spugna è impregnata di unto:

Per primo strofinate bene la spugna con sapone di marsiglia e poi premetela bene sotto un getto di acqua bella calda. Molte volte facendo quest'operazione la spugna si riprende, ma se è ancora un tantino unta o nera mettetela in ammollo in succo di limone bollente e sale (usate 1 limone per 500 ml d'acqua e 3 cucchiai di sale fino).

Un trucchetto: invece di usare la spugna per levare l'unto delle teglie usate una spazzolina (quella per le unghie) previamente bagnata con detersivo (io la strofino con sapone di marsiglia). Così poi potete strofinare la stoviglia per levare lo sporco più grosso. Per pulire la spugna basta passare del detersivo sulle setole (anche qui uso del sapone), strofinare con le ditta e risciacquare con acqua corrente.

-La spugna ha perso forma:

Ammollo in acqua salata calda;

-La spugna presenta cattivo odore dopo lavata:

Immergere in una soluzione con metà acqua e metà aceto (meglio se rosso), e sale fino. Stata attenti se non ci sono dei residui di cibo nella spugna perché sviluppano dei cattivi odori.


Non dimenticate di igienizzare bene la spugna. Molte persone sentono dei cattivi odori sulle stoviglie e danno la colpa ai detersivi e molte volta la colpa è della spugna che deve anche asciugarsi bene all'aria, quindi è vietato metterla bagnata in un contenitore chiuso dove non passa aria.
Per mantenerla igienizzata alla fine delle pulizie versate del bicarbonato o dell'aceto sopra.

Molte volte i residui di cibo rimangono attaccati alle spugne, e per questo sentiamo degli odori sgradevoli sulle stoviglie. Per mantenerle veramente pulite e igienizzate, dopo l'uso, immergete le spugne in una soluzione di acqua, aceto e sale almeno 2 volte alla settimana.

Secondo dei ricercatori dell'Università della Florida, non c'è un mezzo più efficace per disinfettare le spugne che una passata di 2 minuti in microonde a 800W. Veramente la superficie della spugna rimane sterile. Se volete anche neutralizzare gli odori del microonde, mettete dell'aceto sulle spugne prima di inserirle dentro al microonde. Il microonde poi avrà un bon odore di pulito.

Potete usare questo metodo per igienizzare il panno del lavandino e i canovacci.

Cucinare in modo LOW COST - 10 modi di ripasrmiare in cucina

Tutto aumenta, il cibo costa sempre di più, basta vedere gli aumenti del pane e della pasta, ma è ancor possibile cucinare bene riuscendo a risparmiare.



Vediamo alcuni suggerimenti

1) Cucinate in grandi quantità
Quando avete tempo, per esempio nei week end, cucinate i cibi preferiti in grandi quantità. Fate in modo di prepararne per almeno due pasti. Non preparate mai il sugo per la pasta che serve una sola volta. Appena il piatto è pronto, decidete quando e quanto mangiarne oggi e domani e surgelate subito il resto. In questo modo risparmite su Tutti i piatti in umido, le paste al forno, i sughi per la pasta, le zuppe si surgelano molto bene.

2) Diventate vegetariani per uno o due giorni alla settimana
Questo suggerimento è molto facile da mettere in pratica. Invece di carne o pesce utilizzate come fonti di proteine, il latte e i formaggi, le uova, ed i legumi. Oltre a risparmiare, anche al salute ne beneficierà. Le idee sono infinite, magari facendoci ispirare dai piatti delle cucine povere regionali: frittate, sformati, pasta condita con salse a base di verdure, polenta, zuppe di legumi, riso e latte, …

3) Se scegliete di preparare la carne …
Preferite i tagli meno pregiati, che sono meno costosi e fateli brasati, stufati, o lessati, o arrostiteli dopo averli marinati per intenerirli ed aumentare il sapore. La solita fettina magra è di solito meno saporita e molto più costosa.

4) Comprate i legumi
I legumi secchi o in scatola come i fagioli, bianchi o rossi, i ceci, le lentichie offrono un modo poco costoso per introdurre delle proteine nella dieta di ogni giorno. Mangiateli nelle zuppe, nelle minestre, in insalata, o provate qualcosa di esotico come il chili, o la fajolada, o delle piccanti lenticchie alla maniera indiana.

5) Preparate una bella minestra
Una minestra, e qui le scelte sono innumerevoli, una zuppa di verdure, con o senza aggiunta di pasta o riso, una minestra in brodo, una zuppa di legumi o di cereali, accompagante da formaggio grattugaito e crostini possono essere dei piatti unici, oppure posso aiutare a completare in modo poco costoso un pasto.

6) Giocate con le erbe e le spezie
Le erbe aromatiche, fresche o secche, e le spezie aggiunte a qualunque piatto ne migliorano il gusto, e rendono molto appetitosi anche carni o pesci meno pregiati. Provate come una salpa, pesce poco pregiato, diventa dopo essere stato cucinato con le spezie.

7) Fate voi le merendine, i biscotti, i craker, le pizze, lo yogurt, …
Le merendine industriali, come pure i biscotti, o i craker, sono costosi, in genere molto ricchi in grassi idrogenati, sale e zuccheri. Preparare biscotti, dolcetti, semplici torte, anche i crakers è piuttosto semplice, sopratutto se avete un robot da cucina che prepari gli impasti. Impastare infatti è il compito che richiede più tempo. Invece della pizza da asporto, provate a preparare voi una bella pizza in casa, con o senza lievito di birra, e fate il calcolo di quanto potrete risparmiare.

8) Non lasciare invecchiare gli avanzi
Non lasciate il cibo avanzato ad invecchiare nel retro del frigorifero. Utilizzatelo al più presto: avanzi di arrosto possono essere utilizzati per preparare dei sandwich, avanzi di pollo e di lesso possono essere usati per arrichire un’insalata. Potete preparare un polpettone mescolando qualsiasi tipo di carne o di verdure avanzate, dopo averle tritate, con delle patate lesse schiacciate e qualche uovo, Versate in una teglia unta d’olio e spolverata di pangrattato, e cuocete in forno.

8) Preparate voi frutta e verdure 
Non fatevi tentare da insalate, o altre verdure già pulite e tagliate, o dalla macedonia già pulita e tagliata. Lo stesso si applica al formaggio grattugiato. Ci vuole solo qualche minuto in più, ma il risparmio è notevole, e il vostro impatto ambientale diminuisce tantissimo: pensate a quanti sacchetti, vassoietti, scatole di plastica evitere di dover buttare.

9) Preparate voi le vostre bevande
Fate voi il vostro tè al limone o alla pesca, o preparate delle bibite mescolando acqua con succhi di frutta o sciroppi. E ovviamente bevete l’acqua del rubinetto, di solito è molto migliore di quella in bottiglia e la differenza di costo è enorme.

10) Conservate voi stessi  
Provate voi a preparare conserve quando i prodotti sono nel pieno della stagione. Per esempio, la salsa di pomodoro, le marmellate, la frutta sciroppata possono essere preparati da voi, e poi sterilizzati per una lunga conservazione. Ma potete anche surgelare le verdure, le erbe aroamtiche, o anche pesci e carni.

11) Portatevi il pranzo da casa 
Invece di pranzare al lavoro o con cibi confezionati, o con panini e tramezzini presi al bar, o peggio dalle macchinette distributrici, preparate a casa cibi che siano facili da trasportare e da riscaldare sul luogo di lavoro. Guardate tutti questi suggerimenti per riempire il bento, e se volete essere nazionalisti, il gamellino o la schisetta. Alla peggio, preparatevi un panino a casa, o compratevi il pane ed il companatico in un negozio e farcitevi il panino al momento del pranzo. Avrete dei panini superimbottiti ad un prezzo molto più conveniente di quello del bar. E poi sarete sicuri della qualità salumi o formaggi mangerete.


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