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giovedì 20 febbraio 2014

Guadagnare Facendo la Spesa grazie all'APP T-FRUTTA e al vostro smartphone






Usando lo smartphone al supermercato si può guadagnare facendo la spesa senza cambiare le proprie abitudini di acquisto. Basta fotografare lo scontrino ed inviarlo tramite app per vedersi accreditati soldi veri direttamente sul conto o sulla Postepay.



Grazie ad una nuova app (denominata T-Frutta) da poco realizzata e lanciata dalla società Ubiq Lab in collaborazione con la facoltà di Economia dell’Università di Parma, si può ricevere denaro contante facendo acquisti.

Non si tratta delle solite raccolte punti convertibili in premi, bensì di un vero e proprio meccanismo di guadagno sullo shopping, relativo anche ad acquisti riguardanti cibo, bevande e qualsiasi altro prodotto disponibile in negozio.

Spesa e guadagno con T-Frutta: come funziona
Il funzionamento del meccanismo è facile e alla portata di tutti: basta scaricare e installare l’applicazione specifica per il proprio cellulare (disponibile sia per sistemi operativi di casa Apple che per Android), fotografare gli scontrini quando si fa la spesa al supermercato e spedire l’immagine usando l’app a società interessate ad approfondire le scelte dei consumatori.

Semplicemente per svolgere questa piccola operazione si riceve un compenso in denaro variabile dai 30 ai 70 centesimi per ogni scontrino inviato.


Guadagni aggiuntivi arrivano se si acquistano articoli tra quelli proposti quotidianamente, sempre sullo smartphone, da T- Frutta che li personalizza in base ai propri gusti.

Grazie all’analisi dello scontrino infatti, l’applicazione verifica dove si va a fare la spesa per risparmiare, che cosa si compra e quanto si spende. Pochi minuti dopo aver fotografato e inviato lo scontrino, avviene l’accredito dei soldi guadagnati.

Il denaro può essere ricevuto sia sul proprio conto corrente bancario che su un qualsiasi conto PostePay, in più, chi lo desidera, può richiedere a costo zero una PostePay T-Frutta appositamente studiata.

Il sistema, attualmente in fase sperimentale, può essere usato nella zona di Modena in un raggio di 16 chilometri dal centro della città.

Finito il periodo di test che in soli 4 mesi di funzionamento ha già elargito ai consumatori compensi superiori a 5 mila euro, il servizio sarà esteso a tutto il territorio nazionale.

Consentendo ai consumatori di guadagnare facendo la spesa, T-Frutta guadagna a sua volta rivendendo le abitudini di acquisto, preventivamente elaborate, ad aziende come Barilla, Ferrero, Heineken, Kraft, Lavazza, L’Oreal, Pampers, PostePay, Unilever, ben liete di pagare per usufruire di utili dati di mercato.

- T-Frutta è gratis e basta accedere su Google Play o App store per scaricare, installare ed usare quella specifica per il proprio smartphone;

- i guadagni accumulati, fino al raggiungimento della soglia minima di prelievo, restano in una sorta di borsellino virtuale per poi essere trasferiti sul conto o accreditati sulla carta Postepay;

- fotografando nel modo corretto lo scontrino l’accredito avviene entro qualche minuto;

- gli importi maturabili si possono consultare in tempo reale nella schermata cronologia e saldo;

- se ci sono problemi possono trascorrere fino ad un massimo di 2 giorni affinchè gli operatori provvedano ad elaborare l’operazione;

- gli scontrini devono essere fotografati ricordandosi di inquadrare sia l’intestazione con nome e indirizzo del supermercato, sia la parte terminale dopo il totale con data e ora;

- nessun problema anche in caso di scontrini molto lunghi visto che l’applicazione ha previsto anche simili evenienze;

- anche dopo aver fotografato e spedito lo scontrino, è bene comunque conservare il cartaceo in modo da esibirlo su richiesta in caso di verifiche;

- i crediti maturati e guadagnati sono strettamente personali e non cedibili a soggetti terzi;

- i prodotti proposti dai partner sono aggiornati periodicamente e consultabili nella schermata iniziale dell’applicazione;

- per ricevere i relativi compensi è obbligatorio concedere l’autorizzazione al trattamento dei dati;

in caso contrario è possibile comunque usare T-Frutta ma solo per consultare la presenza di eventuali operazioni a premio, sconti, offerte o promozioni sui prodotti.

Se fino ad ora si poteva solo risparmiare sulla spesa, da oggi in poi si può anche racimolare qualche soldo che male non fa vista anche la semplicità con cui si può utilizzare lo smartphone.







venerdì 25 ottobre 2013

Luce e gas a casa : come modificare le proprie abitudini per tagliare e ridurre il costo delle bollette






Risparmiare luce e gas è un obiettivo di ogni famiglia in questo periodo di crisi.
Risparmiare è più semplice di quanto si possa pensare.
Ogni famiglia italiana tipo spreca in media 200 euro l’anno tra luce e gas: gli sprechi sono legati soprattutto alle cattive abitudini degli italiani in fatto di energia. Per non sprecare denaro  bastano pochi e semplici regole.

Cuocete le pietanze usando il coperchio, cuocere senza coperchio infatti costa 5 euro in più sulla bolletta.

Risparmierete ben 36 euro se chiuderete il rubinetto dell’acqua calda anziché lasciarla scorrere a vuoto.
Utilizzare la pentola a pressione fa risparmiare 8 euro; staccare il frigorifero di qualche centimetro dal muro 23 euro.

Tenere aperto o chiudere male frigo e freezer fa registrare sulla bolletta dell’elettricità 21 euro in più durante all’anno; usare un piano cottura elettrico invece che uno a gas è uno spreco: 19 euro in più ogni anno.

Usate di più il forno a microonde, per il riscaldare e scongelare gli alimenti: 33 euro guadagnati rispetto all’uso del forno tradizionale. Una tazza di tè o di latte, ad esempio, è meglio scaldarla al microonde che sul gas, si risparmiano 16 euro sulla bolletta annuale.

Veniamo al riscaldamento: evitate di programmare la temperatura della casa a 20°/21° e preferite invece abbassare di un grado la temperatura costante, in questo modo risparmierete ben 120 euro all’anno.
Eliminare lo stand by di alcuni elettrodomestici significherebbe 56 euro in meno, spegnere le luci nelle stanze anche solo un’ora al giorno, quando non necessario, altri 30 euro, mentre staccare il caricatore del cellulare dalla presa una volta che il telefono ha raggiunto la carica o se il telefono non è collegato al cavo ben 1,5 euro.

Basta poco, insomma: con un po’ di attenzione queste semplici abitudini diventeranno quotidiane: vedrete i risultati sulle prossime bollette!





martedì 21 agosto 2012

Risparmiare sulla spesa ? Si può ! Ecco la lista di consigli secondo la Coldiretti !!!


Il tempo di crisi che stiamo vivendo, secondo le statistiche, sta cambiando le nostre abitudini in tutti i settori, anche in quello alimentare. Ma la crisi può essere anche un'opportunità per imparare che si può mangiare meglio e risparmiare. Secondo una recente indagine di Coldiretti, nel corso degli ultimi anni per fronteggiare la crisi il 60% circa degli italiani ha cambiato il modo di fare la spesa mettendo in atto alcuni piccoli e semplici accorgimenti che però, soprattutto se si considera un periodo piuttosto lungo come ad esempio l’intero anno, permettono di risparmiare un a somma di denaro di tutto rispetto. Per aiutare gli italiani a risparmiare sulla spesa Coldiretti ha stilato una lista di 10 consigli da mettere in pratica quotidianamente, ovvero:

1. Pianificare la spesa

Pianificare la spesa individuando prima i prodotti che si intendono acquistare verificando poi attentamente prezzi e offerte nei diversi punti vendita. Spesso i prezzi di uno stesso prodotto, della stessa marca, raddoppiano e triplicano da un negozio ad un altro.

2. Scegliere prodotti locali e di stagione

In Italia l'88% delle merci viaggia su strada ed è stato stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 chilometri su camion, nave e/o aeroplano prima di arrivare sulla tavola . All'impatto ambientale si aggiunge quello economico per il caro benzina che fa lievitare i costi dei prodotti, importati da lunghe distanze spesso fuori stagione. Acquistare prodotti locali garantisce inoltre una maggiore genuinità e freschezza.

3. Meglio i prodotti sfusi

Le confezioni incidono fino al 30% sul prezzo di vendita degli alimenti e pesano sulle tasche degli italiani spesso piu' del prodotto agricolo in esse contenuto. Meglio allora comprare prodotti sfusi magari avvantaggiandosi dei distributori automatici che si stanno diffondendo nelle aziende agricole come quelli di latte fresco.

4. Tagliare le intermediazioni


Tagliando le intermediazioni si garantisce il miglior rapporto qualità/prezzo e si acquistano prodotti più freschi che durano più a lungo L'Italia puo' contare su 878 mercati degli agricoltori di Campagna Amica ai quali si aggiungono 3.972 aziende agricole, 670 agriturismi, 163 botteghe per un totale di 5.683 punti vendita di campagna Amica. Nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica si trovano prodotti locali del territorio che non devono affrontare lunghi e costosi trasporti, messi in vendita direttamente dall'agricoltore.

5. Coltivare un piccolo orto in casa

Un italiano su quattro lavora nell'orto e nei terrazzi per cimentarsi oltre che nella tradizionale cura dei vasi di fiori, nella coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere all'occorrenza. Una opportunità non solo per chi dispone di ampi spazi all'aria aperta, ma anche di semplici terrazzi grazie all' ampia offerta di piante adatte alla coltivazione in vaso.

6. Preparare in casa pane, pasta, yogurt, conserve e confetture

Preparare in casa il pane, la pasta, le conserve, lo yogurt e le confetture oltre ad essere divertente e salutare aiuta a risparmiare, garantendosi la qualità degli ingredienti utilizzati. Una passione che sta coinvolgendo un numero crescente di italiani.

7. Non sprecare

Nonostante la crisi, circa il 30% dei prodotti alimentari acquistati finisce nella spazzatura con una tendenza all'aumento. Ad essere gettati nel bidone sono sopratutto gli avanzi quotidiani della tavola ma anche prodotti scaduti o andati a male con frutta, verdura, pane, pasta, latticini e gli affettati che si classificano tra i prodotti piu' a rischio. Il consiglio è quindi di verificare le scadenze nell'etichettatura, scegliere i frutti con il giusto grado di maturazione ma anche di non dimenticare la cucina degli avanzi.

8. Riscoprire le ricette low cost della nonna

Riscoprire le ricette della nonna, ad esempio per la carne, dai bolliti agli spezzatini, che utilizzano tagli della carne meno conosciuti che possono essere acquistati a prezzi estremamente convenienti senza rinunciare alla qualità. I tagli meno pregiati del bovino da poter utilizzare in cucina sono tantissimi: collo, punta di petto, campanello, geretto, detto anche muscolo. Tutti tagli di carne molto economici che però si possono sfruttare in molti modi diversi risparmiando circa il 40% sulla spesa.

9. Acquistare in gruppo

Formare dei gruppi tra amici, parenti o vicini per effettuare la spesa settimanale consente di risparmiare sui trasporti e attraverso l'acquisto di maggiori quantità di prodotto di qualità ai mercati generali o direttamente dai produttori agricoli. In Italia sono ci circa 800 gruppi di acquisto solidale (GAS), un numero raddoppiato rispetto a tre anni fa.

10. Più tempo ai fornelli


In Italia si sta verificando una progressiva riduzione del tempo trascorso in cucina dove si impiega in media poco più di mezz'ora per pasto anche per effetto del boom dei piatti pronti. Cucinare in proprio secondo una analisi della Coldiretti, consente di risparmiare fino a 5 volte rispetto al consumo di piatti pronti e soprattutto, garantisce sulla qualità degli ingredienti che possono essere scelti con più cura.


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