La IUC si basa su due presupposti:
• il primo costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore;
• l’altro collegato all’erogazione e alla fruizione di servizi comunali.
Questa nuova imposta comprende, al suo interno, tre distinti tributi: Tasi, Imu e Tari.
- La Tasi rappresenta la tassa sui servizi indivisibili forniti dal Comune. Tale tassa è applicata in base alla rendita catastale della prima casa e riguarda in pratica il pagamento di servizi come l’illuminazione pubblica delle strade, la manutenzione del manto stradale e altre opere del genere. Dal 2014 dovrà essere corrisposta da tutti i proprietari di immobili e dagli inquilini, in base ad una specifica aliquota definita dal comune in base all'utilizzo dell’immobile.
- La Tari sostituisce la Tarsu come tassa per la gestione e la raccolta dei rifiuti urbani, e viene commisurata alla quantità prodotta da ogni proprietario in reazione ai dati catastali dell’immobile di riferimento, sia esso uno di tipo privato oppure un esercizio commerciale.La tariffa e il tipo di pagamento vengono decisi di comune in comune dall’ente preposto al servizio.
- L’Imu è la vecchia imposta che è entrata in scena il 1 gennaio 2012, ma con la Legge di Stabilità 2014 Viene abolita solo per la 1° casa ma resta per gli altri immobili. Si paga sul possesso del bene
SCADENZE 2014
La legge di stabilità per l’anno 2014 (legge 27 dicembre 2013 n. 147) ha previsto per la scadenza IUC 2014, la distinzione tra:
- scadenza IMU 2014: 16 giugno e il 16 dicembre;
- scadenza Tari 2014: almeno due rate a scadenza semestrale i cui termini sono stabiliti da ciascun comune in maniera anche differenziata fra i due tributi. E’ prevista la possibilità del pagamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno.
- scadenza Tasi 2014: la stessa cosa prevista per la Tari.
SCADENZE 2014: LE TASSE SULLA CASA
*ALIQUOTE
Per la Imu le aliquote non hanno subito variazioni rispetto alla norma originaria, mentre per la Tari, saranno i Comuni a stabilire le tariffe da applicare. E’ la Tasi da guardare con sospetto.
La legge di Stabilità indica per questo tributo un’aliquota da applicare che va da un minimo dell’ 1 per mille a un massimo del 2,5 per mille. Stabilisce però anche che la somma delle aliquote Tasi + Imu non potrà superare il 6 per mille per le abitazioni principali e il 10,6 per mille per gli altri immobili. Praticamente le aliquote massime dell’Imu. Ma successivi ritocchi alle aliquote hanno portato ad un aumento, che oscilla dallo 0,1 per mille allo 0,8 per mille. Quindi al momento il comune potrà deliberare un’aliquota Tasi fino a un massimo del 3,3 per mille (2,5 + 0,8 = 3,3 per mille), arrivando dunque al tetto massimo Imu + Tasi dell’11,4 per mille (10,6 + 0,8 = 11,4 per mille).
UN CASO PARTICOLARE
Nel caso in cui si possieda un immobile, che non sia l’abitazione principale, che sia sfitto e si trovi nel comune in cui si ha la residenza, bisognerà considerare che su questo, oltre all’Imu come altra abitazione, alla Tari e alla Tasi, andrà pagata anche l’Irpef sulla prossima dichiarazione dei redditi, ma per fortuna solo al 50% di quanto dovuto.
ULTIM'ORA: TASI RINVIATA NEI COMUNI RITARDATARI
Per chi ha deliberato aliquota scadenza resta al 16 giugno. Solo 10% deciso aliquota
L'ANSA scrive "Alla fine la proroga della Tasi è arrivata. Il pagamento della prima rata della Tassa sui servizi indivisibili è stata spostata da giugno a settembre ma solo per quei Comuni che il 23 maggio non hanno ancora deciso quale aliquota applicare, per tutti gli altri si pagherà alla scadenza attuale del 16 giugno. La decisione è stata presa dal Governo dopo un incontro tecnico con i Comuni. Si spera così anche di raffreddare la polemica politica. Alle scorse Politiche era l'Imu a tenere banco nei comizi, ora rischia di esserlo la Tasi...."
*Tratto da Firenzepost
Tratto da ANSA
Per la Imu le aliquote non hanno subito variazioni rispetto alla norma originaria, mentre per la Tari, saranno i Comuni a stabilire le tariffe da applicare. E’ la Tasi da guardare con sospetto.
La legge di Stabilità indica per questo tributo un’aliquota da applicare che va da un minimo dell’ 1 per mille a un massimo del 2,5 per mille. Stabilisce però anche che la somma delle aliquote Tasi + Imu non potrà superare il 6 per mille per le abitazioni principali e il 10,6 per mille per gli altri immobili. Praticamente le aliquote massime dell’Imu. Ma successivi ritocchi alle aliquote hanno portato ad un aumento, che oscilla dallo 0,1 per mille allo 0,8 per mille. Quindi al momento il comune potrà deliberare un’aliquota Tasi fino a un massimo del 3,3 per mille (2,5 + 0,8 = 3,3 per mille), arrivando dunque al tetto massimo Imu + Tasi dell’11,4 per mille (10,6 + 0,8 = 11,4 per mille).
UN CASO PARTICOLARE
Nel caso in cui si possieda un immobile, che non sia l’abitazione principale, che sia sfitto e si trovi nel comune in cui si ha la residenza, bisognerà considerare che su questo, oltre all’Imu come altra abitazione, alla Tari e alla Tasi, andrà pagata anche l’Irpef sulla prossima dichiarazione dei redditi, ma per fortuna solo al 50% di quanto dovuto.
ULTIM'ORA: TASI RINVIATA NEI COMUNI RITARDATARI
Per chi ha deliberato aliquota scadenza resta al 16 giugno. Solo 10% deciso aliquota
L'ANSA scrive "Alla fine la proroga della Tasi è arrivata. Il pagamento della prima rata della Tassa sui servizi indivisibili è stata spostata da giugno a settembre ma solo per quei Comuni che il 23 maggio non hanno ancora deciso quale aliquota applicare, per tutti gli altri si pagherà alla scadenza attuale del 16 giugno. La decisione è stata presa dal Governo dopo un incontro tecnico con i Comuni. Si spera così anche di raffreddare la polemica politica. Alle scorse Politiche era l'Imu a tenere banco nei comizi, ora rischia di esserlo la Tasi...."
*Tratto da Firenzepost
Tratto da ANSA