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giovedì 20 febbraio 2014

STOP momentaneo alla nuova Tassa su Bonifici Esteri e sui Versamenti, il ministero dell'Economia stoppa la tassa del 20%






Dopo un settimana di polemica è stato deciso il dietrofront sulla discussa norma che però non viene cancellata ma sospesa fino a luglio !!!


Viene cancellata la ritenuta fiscale automatica del 20% sui bonifici provenienti dall'estero. Lo ha disposto l'Agenzia delle Entrate su richiesta del ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, che precisa in una nota: "Gli acconti eventualmente già trattenuti dalle banche sulla base della norma saranno rimessi a disposizione degli interessati dagli stessi intermediari".

Dopo quasi una settimana di polemiche con tutte le opposizioni sulle barricate e un'indagine aperta da Bruxelles, il ministro del Tesoro ha dato il contrordine all'Agenzia delle Entrate disponendo la sospensione della norma. Per ora fino al primo luglio. 

Lo stop al prelievo, fanno sapere dal Tesoro, è stato determinato ''dall'evoluzione del contesto internazionale''. Ma il contesto interno ha avuto la sua parte. Nei giorni scorsi si sono mobilitate le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, l'istituto Leoni, diversi parlamentari delle opposizioni. L'obbligo del prelievo era scattato lo scorso primo febbraio in applicazione di un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 18 dicembre. Sulla norma si erano subito accese le polemiche.

Molti osservatori avevano messo in risalto l'irrazionalità della norma, visto che i capitali "scudati" rientrarono versando un obolo del 5%, mentre il prelievo automatico avrebbe penalizzato chi lavora all'estero e manda i soldi a casa. "Contestualmente al provvedimento di sospensione degli effetti della norma - scrive il ministero dell'Economia - è stata predisposta, per le valutazioni del prossimo Governo - nell'ambito del disegno di legge concernente disposizioni per l'attuazione dell'accordo IGA con gli USA e per l'implementazione del Common Reporting Standard - una norma di abrogazione della ritenuta di cui sopra, ai fini di semplificazione". L'Agenzia delle entrate da parte sua fa sapere che "la sospensione del prelievo del 20% sui bonifici provenienti dall'estero vale fino al primo luglio". 

Ma come funziona questa nuova tassa ?
Scopriamolo insieme visto che a quanto pare lo STOP è solo momentaneo e dal prossimo giugno si tornerà a parlare di questa tassa !!

La ritenuta d’acconto del 20% è automatica e sarà compito del contribuente dimostrare che le somme non hanno natura di ‘compenso reddituale’ per chiedere la restituzione dell’imposta.

La misura è stata subito presa di mira dalle associazioni di consumatori, che minacciano azioni legali. Secondo Elio Lannutti, presidente dell’Adusbef, “E’ una vergogna, sadismo fiscale” e annuncia “se non ritirano questo provvedimento lo impugneremo perché è illegale e incostituzionale: se qualcuno lo impugnasse davanti a una commissione tributaria, infatti, vedrebbe sicuramente riconosciuti i propri diritti.

E’ assurdo colpire qualcuno basandosi soltanto sulla presunzione di colpa, equivale a cacciare una persona in galera e farla uscire dal carcere se si scopre innocente”. Inoltre “è un boomerang per lo Stato, perché farà scappare persone e capitali”. Il meccanismo è piuttosto complesso, così come complesso sarebbe da parte del contribuente dimostrare che ciò che si riceve dall'estero non ha natura di compenso fiscale.

Per farlo, un funzionario della banca deve ricevere e valutare la dichiarazione di chi chiede la restituzione dell’imposta. “Il prelievo va in ogni caso effettuato, indipendentemente da un incarico alla riscossione, a meno che il contribuente non attesti, mediante un’autocertificazione resa in forma libera, che i flussi non costituiscono redditi di capitale o redditi diversi derivanti da investimenti all’estero o da attività estere di natura finanziaria”, si legge nel testo che annuncia il provvedimento. Il contribuente può quindi “richiedere all’intermediario la restituzione dell’imposta non dovuta o applicata in misura superiore a quanto dovuto entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello del prelievo”.

La documentazione che, dunque, il contribuente dovrebbe presentare per riavere quanto trattenuto consiste in una semplice autodichiarazione con il quale il beneficiario attesta che il flusso finanziario estero incassato non è un reddito di capitale.

All'autocertificazione, bisogna allegare le copie della documentazione integrativa a supporto di quanto descritto nell'autocertificazione presentata. E non solo: il beneficiario potrebbe allegare anche il Modello Unico, da cui si evince che quella somma percepita non è ricollegabile agli investimenti eventualmente effettuati all'estero.








domenica 16 febbraio 2014

Risparmiare carta in ufficio o a casa ! Ecco le linee guide del ministero dell'ambiente ! Idee per aiutare l'ambiente e risparmiare







Ogni giorno si viene a contatto con innumerevoli documenti cartacei. Circondati in ufficio da fogli, pratiche e grafici. Si scrive e si stampa. A colori o in bianco e nero. E intanto, precisamente ogni due secondi, viene distrutta un'area di foresta grande quanto un campo di calcio. Leggiamo il nostro file, lo mandiamo in stampa ci accorgiamo che c'era un errore, lo accartocciamo e lo gettiamo via. E ancora, sempre più velocemente il rumore delle seghe che tranciano un altro albero ci entra nella testa. È ora di agire, basta sprechi, basta questa insostenibile leggerezza dell'essere consumisti e per niente ecologici.
Ecco qualche suggerimento per divenire più responsabili nel consumo di carta in ufficio:


Agire e reagire
Siete in ufficio. Di fianco a voi, c'è il vostro collega che getta la carta nel cestino senza riciclarla. Nel caldo infernale vi rendete conto che nessuno, a partire dal vostro direttore, ricicla la carta. Il rumore incessante dei fogli strappati e delle stampanti in azioni vi perseguita. All'improvviso il lampo di genio.
Navigando per il web scoprite su una pagina dell' "Environmental Defense Fund"il Paper Calculator, uno strumento che aiuta a quantificare i vantaggi dell'utilizzo di carta ecologica, mostrando gli impatti ambientali dei diversi documenti in tutta il loro ciclo di vita. È proprio il caso di mostrarlo al direttore!

Utilizzando meno carta, e aumentando quella riciclata sarà possibile salvare il legno, ridurre lo spreco di energia, e l'inquinamento dei rifiuti solidi. Per esempio, trasformando il vostro ordine annuale di 100 tonnellate di carta normale da stampa in carta riciclata salverete circa 173 tonnellate di legno, migliaia di emissioni di gas serra e di sostanze inquinanti tossiche nell'acqua e nell'aria e centina di chili di rifiuti solidi.

Nel vostro piccolo
Prima di stampare un documento, controllate la sua anteprima. In questo modo si evitano molti errori, magari passati inosservati durante la fase dell'impaginazione e si risparmiano soldi, carta e inchiostro. Come si fa? Niente paura, basta aprire il documento che si desidera stampare e selezionare dal menu File "Anteprima di stampa". Una finestra mostrerà il vostro documento, esattamente come verrà stampato. Dopo tutti i controlli, facendo clic semplicemente sull'icona della stampante in alto a sinistra, sarete pronti per stampare.

Software ecologici
Abbiamo già consigliato più volte l'utilizzo di font ecologici e di stampanti senza cartucce. Ora è il momento di invitarvi ad usare i software più verdi in commercio. Fineprint, ad esempio è un programma di altra caratura, che permette di stampare più pagine su un foglio, gestendone i bordini di riconoscimento, l'ordinamento, i margini e aggiungendo watermark personalizzati.
La grande capacità di Fineprint è quella di permettere di stampare fronte e retro anche alle stampanti sprovviste di tale funzione. Il programma, infatti, stampa prima le pagine dispari, poi le pari. Ovviamente saremo noi a girare i fogli nella stampante. Prima della rivolta delle macchine (si spera ecologiche) possiamo ancora fare qualcosa con le nostre mani.

Vi interessa sapere come ridurre i consumi di carta per stampante in ufficio? Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale un documento, rivolto a tutti i dipendenti pubblici ma che può tornare utile anche a chi ha l’abitudine di stampare molti documenti in casa; eccone le linee guida:

- limitare il numero di copie;
- usare il più possibile l’e-mail;
- consultare i documenti usando quanto più possibile il video;
- usare il foglio due volte, davanti e dietro;
- stampare più pagine per foglio;
- preferire formati ridotti;
- riutilizzare per le stampe di lavoro carta già stampata su un lato.

Inoltre è opportuno fare attenzione all’efficienza delle apparecchiatura informatiche utilizzate: che devono essere in grado di fare stampe fronte/retro e dare la possibilità di impiegare carta riciclata.
Infine è opportuno organizzare, nei pressi della stampante, una raccolta differenziata della carta.





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