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martedì 22 aprile 2014

Spedire buste e pacchi non è mai stato così semplice ed economico con SPEDIRE.COM - Spedisci pacchi in tutta italia a 6,49 euro con IVA, assicurazione e ritiro inclusi !






In questi momenti di crisi si cerca di risparmiare in ogni modo. Chi effettua spedizioni avrà notato che da ormai qualche anno, il servizio postale principale in Italia offerto dalle Poste Italiane ha fatto salire molto il prezzo delle spedizioni. Vuoi per l’aumento dell’IVA, che adesso è scorporata dal prezzo totale delle spedizioni, vuoi per il caro carburante, i prezzi delle spedizioni sono saliti alle stelle.

Ecco che con il passare dei mesi stanno prendendo sempre più piede molti servizi On Line per effettuare le spedizioni risparmiando tanti bei soldi.

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Con SPEDIRE.COM puoi spedire in Italia :

- buste e plichi 
- pacchi
- europallet
- valigie
- oggetti ingombranti e speciali 

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Se il servizio offerto da Poste Italiane è già caro, pensate che corrieri come SDA, Bartolini, UPS, TNT e compagnia bella offrono prezzi ancora molto più alti e quindi l’utilizzo di strumenti alternativi è d’obbligo per risparmiare molti soldi anche per una singola spedizione.
Con il servizio on line di SPEDIRE.COM spedire in italia, all'estero e farsi recapitare pacchi dall'estero non è mai stato così semplice ed economico !!
SPEDIRE.COM è il primo servizio on line che offre spedizioni in tutta italia a soli 6,49 euro, IVA inclusa e ASSICURAZIONE !!
Il servizio on-line è semplice ed è sufficiente seguire questa piccola guida :
- Vi registrate a Spedire.com
- Accedete al servizio di Spedizione On-Line
- Inserite le dimensioni e il peso esatto del Pacco che volete spedire
- Inserite i dati di Ritiro del Pacco (quelli del Mittente) e di Destinazione
- Vi arriverà una Mail con le istruzioni per comporre il pacco
- Un’altra Mail vi arriverà con la Bolla da stampare e da applicare sul Pacco da spedire tramite la costruzione di una tasca trasparente dove inserire i fogli e che sia ben visibile.
- La bolla sarà composta in tre parti,  le prime 2 sono da inserire nella tasca trasparente sul Pacco, mentre la terza dovete tenerla voi come ricevuta che poi farete firmare al Corriere quando verrà a ritirare il Pacco a casa vostra o all’indirizzo del mittente
- Aspettate che a casa del Mittente vengano a ritirare il Pacco da spedire
- SPEDIRE.COM offre un sistema di tracciatura del pacco on-line
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domenica 2 marzo 2014

Ennesimo rincaro della benzina...lo stato vi tassa ogni oltre modo ? Ecco allora i carburanti alternativi per risparmiare su benzina e diesel.






Da sabato 1° Marzo è scattato l’ennesimo aumento dell’accisa sui carburanti.
0,24 centesimi al litro, che considerando l’Iva ai prezzi attuali sarà di 0,34 centesimi.


Era stato annunciato dallo scorso agosto che come copertura finanziaria inserita nel decreto del Fare era previsto un aggravio sul prezzo del carburante.

La benzina passa dagli attuali 728,40 euro ogni mille litre a 730,0 euro ogni mille litri, e per il gasolio dagli attuali 617,40 euro ogni mille litri a 619,80 euro ogni mille litri con un aumento di 0,24 centesimi ogni litro. Se si considera, però, anche l’iva, l’aumento arriva a 0,34 centesimi ogni litro di carburante.

Negli ultimi quattro anni, e cioè considerando dal 2010, le accise sono aumentate ben 10 volte e l’Iva due volte.



L’aumento del prezzo carburante, che non è dovuto a un aumento del costo del petrolio ma a un aumento dell’accisa che grava su tale prezzo, dovrebbe restare in vigore fino al 31 dicembre 2014. Ben si sa come funzionano le accise sui carburanti in Italia giacché ancora grava sul prezzo del carburante quella che fu inserita per la guerra di Etiopia (per sapere quali sono le accise che paghiamo sul carburante, c’è questo interessante articolo di approfondimento Costo Benzina : l’accise della vergogna. Si paga ancora la guerra del 1935).

Ovviamente ad essere colpiti non saranno soltanto i cittadini. Il cittadino medio che usa l’auto per percorrere mediamente 15 mila chilometri l’anno avrà una spesa aggiuntiva di 13 euro l’anno in benzina o 17 euro l’anno in gasolio.

A essere colpite saranno tutta una serie di categorie, come ad esempio autotrasportatori, noleggiatori, taxisti, agenti di commercio, gente che sull’automobile ci passa insomma la giornata e che si vedrà costretta, suo malgrado, ad aumentare i prezzi.

Gli ultimi aumenti stanno facendo diventare quasi un lusso usare l’automobile. Eppure ci sono valide alternative ai carburanti fossili che si spera, presto, aiutino a spendere meno.

Anche se si può risparmiare benzina facendo il pieno presso i distributori no logo oppure adottando uno stile di guida adeguato, ormai questi accorgimenti non bastano più.

Ricerche, studi e scoperte fatte in tutto il mondo, dimostrano che sostituire per sempre petrolio si può poichè le alternative esistono.

Purtroppo, allo stato attuale, conoscere i carburanti alternativi alla benzina può forse solo farci sperare che un giorno non molto lontano potremo fare il pieno a costi ridotti e magari viaggiare in macchina inquinando meno.


Benzina ricavata dalla paglia
La casa automobilistica tedesca Volkswagen, nel 2006, diede notizia che stava per produrre bio-carburante ricavato dai prodotti di scarto dei campi coltivati.
Nel 2009 una notizia simile fu data da Shell: avrebbe commercializzato benzina contenente biocarburante ricavato da paglia di grano.

Benzina dalle erbe
Nel Galles si sta studiando il modo di ricavare etanolo dal loglio (erba da semina molto comune in Gran Bretagna).
Col progetto denominato Grasshol, si potrebbe arrivare a produrre fino a 4500 litri di etanolo per ogni ettaro di terreno coltivato a loglio.

Diesel dai fondi di caffè
Un gruppo di ricercatori del Nevada ha studiato il sistema attraverso cui ricavare bio diesel dai resti del caffè che contengono una percentuale di carburante compresa tra l’11 e il 20% del peso totale.
Con tutto il caffè che beviamo in Italia, hai voglia a produrre carburante!

Carburante ricavato dai batteri
Grazie a un microorganismo geneticamente modificato, un gruppo di ricerca del Bioenergy Systems Research Institute, della Univesity of Georgia, guidato dal professor Michael Adams, è riuscito a trasformare l’anidride carbonica in eccesso nell’atmosfera in combustibile.

Olio fritto al posto del diesel
Sembra incredibile eppure 2 giovani canadesi (Tyson Jerry e Cloe Whittaker) con il progetto Driven to Sustain, sono addirittura entrati nel guinness dei primati per aver viaggiato in lungo e in largo con la propria auto ribattezzata green machine, alimentata esclusivamente da olio fritto di origine vegetale recuperato a costo zero nei ristoranti.

Carburante ricavato dalle alghe
L’azienda californiana Sapphire è riuscita  a produrre già nel 2008, utilizzando le alghe, un biocarburante chimicamente identico alla benzina ma che non dipende da una fonte di cibo o da terreni agricoli.

Benzina dai rifiuti
Luciano Patorno e Nancy Ho, rispettivamente ingegnere e biologa, sono riusciti a realizzare etanolo ricavandolo addirittura dai rifiuti( Sipatech).
Il carburante derivato dalla spazzatura, presenta addirittura un contenuto di energia tre volte più alto dell’etanolo tradizionale.

Benzina fai da te
Due americani,Thomas Quinn e Floyd Butterfield, hanno messo a punto MicroFueler, una macchina che con acqua, zucchero e lieviti crea etanolo da utilizzare come carburante auto (è in grado di produrre 132 litri di carburante a settimana).
Praticamente un vero e proprio distributore di benzina domestico ecologico e casalingo. Già in vendita da qualche anno, costa 10 mila dollari.
Si rientra dell’investimento dopo aver compiuto circa 60.000 km. Unico dubbio: sarà legale utilizzarla nel nostro paese?

Carburante dalla plastica
Tecnologia italiana che riesce a trasformare, qualsiasi rifiuto plastico in benzina o diesel, attraverso un processo di conversione che è già realtà e consente di abbassare il prezzo del carburante di circa 50 centesimi al litro.

Certo è che  se tutti usassimo l’automobile per lo scopo con cui è stata concepita, ovvero trasportare persone per distanze eccessive da percorrere a piedi, oppure per trasportare oggetti troppo voluminosi o pesanti da portare a mano, sicuramente sarebbe un bel risparmio.

Eppure altre soluzioni per combattere il caro benzina sembrano esserci; non si capisce però come mai non vengano adottate su larga scala visto che il petrolio, oltre a costare sempre di più, ben presto potrebbe esaurirsi, senza contare che è una delle maggiori cause dell’inquinamento ambientale.







martedì 1 ottobre 2013

IVA da oggi al 22% su tutta l'elettronica....ma AMAZON va controtendenza e sconta di 60 euro il fantastico KINDLE FIRE HD da 16 GB 7 pollici






Da oggi lo sappiamo tutti purtroppo IVA è stata portata al 22% su tutti i beni di consumo, ma Amazon ha pensato bene di andare contro tendenza e di fare una piacevolissima sorpresa a tutti i propri fans tagliando il listino del Kindle Fire HD.


L'IVA da oggi è al 22% e Amazon "festeggia" l'accaduto scontando di 60 euro il suo Kindle Fire HD. Sembra una coincidenza eppure dalla mezzanotte mestizia e stupore devono essersi alternati nello spirito di molti consumatori. La settimana scorsa sembrava che l'aumento dell'IVA potesse essere scongiurato e rimandato alla fine dell'anno, poi in Parlamento tutto è franato e adesso le famiglie italiane saranno costrette all'ennesimo sforzo.

L'aumento dell'IVA ha comportato l'aumento di tutti i beni fra cui anche il settore dell'elettronica di consumo, PC, smartphone, dispositivi elettronici, TV, scarpe, giocattoli, vino, auto e benzina.

Per il carburante vuol dire un più 1,5 centesimi per la verde e più 1,4 centesimi per il gasolio. Solo i beni di prima necessità sono fuori dal paniere, poiché rientrano nell'aliquota ridotta che non è soggetta a variazioni. Però non bisogna farsi false illusioni: il trasporto soffrirà l'aumento dei carburanti e quindi non si escludono conseguenze negative su tutti i prodotti di mercato.

E qui ecco spuntare lo zampino di Amazon. 60 euro è lo sconto che da oggi viene applicato al Kindle Fire HD, un ottimo tablet Android al prezzo di un clone cinese: spedito a casa vostra con solo 139 euro di spesa.


Per avere un ottimo tablet Android a 139 euro non occorre comprare prodotti, collezionare punti fedeltà o puntare su sconosciuti cloni cinesi senza marchio e senza futuro, basta andare su Amazon e fare click sulla pagina del Kindle Fire HD da 7 pollici.

Il tablet di Amazon ha bisogno di poche presentazioni. Si tratta di un dispositivo che nasce come lettore di libri digitali, ma che è in grado di fare molto di più, praticamente tutto quello che fa un tablet: navigare in Internet, usare la mail, accedere a siti personali e gestire applicazioni. Kindle Fire HD fornisce accesso all’App Shop di Kindle dove si trovano decine di migliaia di applicazioni tra cui tutte le più note e scaricate di App Store. Il negozio è supervisionato da Amazon che pone cura significativa nel cercare di fermare applicazioni poco utili, programmi di dubbia finalità e scam. La maggior parte delle applicazioni Android acquistate con dispositivi compatibili con la versione standard del sistema operativo, possono (anche se non è garantito) funzionare anche sul Kindle usando la procedura del sideloading di cui si trovano ampie guide su Internet.


Dal punto di vista hardware il Kindle Fire HD da 7 pollici ha uno schermo da 1289X800 con trattamento antiriflesso e tecnologia IPS, suono stereo (ha due altoparlanti) Dolby Digital Plus (in cuffia), Wi-Fi “n” dual band con supporto a 5 GHz, processore da 1,2 GHz con core Immagination PowerVR, 16 GB, batteria da 11 ore, Bluetooth, uscita video HDMI, foto-videocamera frontale. Pesa 395 grammi, ha un connettore Micro USB, accelerometro, giroscopio, servizio di localizzazione via Wi-Fi.

Il Kindle Fire è disponibile in due versioni: 16 Gb e 32 GB supportato da pubblicità (che non appare durante la lettura o durante l’uso delle applicazioni), ad un prezzo di 139 o 169 euro (invece che 199 e 229 euro). Le versioni senza pubblicità costano 154 e 184 euro.

Sui motivi che hanno portato all'aumento dell'IVA c'è poco da scherzare, ma il segreto della promozione Amazon potrebbe essere bollato come di Pulcinella. Mercoledì scorso negli Stati Uniti sono stati presentati i nuovi Kindle Fire HDX da 7 pollici e 8,9 pollici.

In pratica Amazon Italia sta preparando il terreno per un lancio commerciale in grande stile. Dopodiché sui listini c'è il massimo riserbo. Oltreoceano il più piccolo parte da 229 dollari, mentre il grande da 379 dollari. Non ci sarebbe da stupirsi se in Italia costassero rispettivamente 229 euro e 379 euro. Aumento IVA permettendo.

Che aspettate ? Correte ad accaparrarvi il vostro stupendo KINDLE FIRE HD !!!





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