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venerdì 12 settembre 2014

Addio allo scatto alla risposta Telecom ma attenti perchè.... la bolletta sarà più cara !! Da novembre aumenta il canone di 1€ ma scompare lo scatto alla risposta Telecom !! Ecco da quando partirà e cosa cambierà nella bolletta dei clienti






Mossa a sorpresa da parte di Telecom Italia, il primo operatore italiano su mercato residenziale che decide di dare una piccola ma significativa svolta alla sua tariffa base.


A partire dal primo novembre 2014 verrà così eliminato lo scatto alla risposta di 5.04 centesimi, allineando tuttavia le chiamate su una soglia più alta: fino adesso si pagano 5 centesimi al minuto più lo scatto alla risposta (5.04 cent), dal primo novembre si pagherà semplicemente 10 centesimi al minuto verso numeri fissi e mobili.

Si tratta di cambiamenti significativi, che riguardano come ovvio tutti coloro che possiedono la tariffa base e non hanno sottoscritto alcun piano alternativo o tutto incluso.


Aumentato ulteriormente anche il canone mensile, l'abbonamento telefonico passerà quindi dagli attuali 17,54 ai 18,54 euro, un adeguamento che Telecom Itslia definisce dovuto per essere così 'allineati alla media europea'.

Gioie e dolori per gli utenti Telecom Italia, la buona notizia è che c'è la conferma di uno sconto del 50 percento sulle chiamate nazionali oltre le tre ore di conversazione, ma a quel punto bisognerà anche chiedersi se non convenga una tariffa tutto incluso. Telecom Italia ci ricorda anche le eccezioni:

Per coloro che beneficiano delle condizioni agevolate e per i titolari della Carta Acquisti (cosiddetta Social Card), l'attuale costo dell’abbonamento non subirà variazioni

Telecom sta investendo moltissimo sul fronte mobile, circa 3.4 miliardi di euro per il biennio 2014-2016 che hanno proiettato l'operatore al primo posto nella fornitura del 4G sul territorio nazionale. Ma i piccoli rincari sui fissi restano.

I clienti Telecom si chiedono se questo cambiamento avrà un riscontro in bolletta e, nel caso, se si pagherà di più o di meno. Molti iniziano a guardare alle offerte telefoniche degli operatori concorrenti.

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giovedì 4 settembre 2014

Attenzione a Facebook e alla riproduzione automatica dei video ! Scopri come disattivare o bloccare la riproduzione automatica dei video su Facebook per non avere sorprese sulla bolletta telefonica !






“Sei un utente di Facebook anche sul cellulare e ti soffermi sui video? Occhio alle bollette!”

Il sito americano Moneysavingexperts  lancia l’allarme sui costi delle utenze telefoniche legati alla funzione Autoplay del social network di Marc Zuckerberg !!


Alcuni utenti avevano visto “esplodere” il conto del traffico telefonico una volta entrati nel social network tramite smartphone e tablet. L’autoplay si aziona quando ci si connette alla rete con il 3G o il 4G e i costi per scaricare i video sono molto alti quanto inconsapevoli.

Scaricando i video in automatico aumenta il traffico dati e i costi del download sono involontariamente a carico dell’utente !!

Chi vuole evitare che Autoplay si attivi in automatico deve quindi scegliere tra le opzioni Facebook quella che prevede di poter scaricare i video solamente quando è presente il wi-fi e non attraverso la connessione 3G e 4G. 

MoneySavingExpert ha raccolto anche molte testimonianze da parte degli utenti scontenti sostenendo che questa funzione ha allontanato molte persone dal social network perché Facebook non li ha informati sui costi e sui modi per disattivare Autoplay.

Correte subito ai ripari e disattivate sul vostro account Facebook la riproduzione automatica, ecco la guida su come fare per disattivarla in pochi semplice passi da computer o cellulare (iOS e Android:

- se visiti il social network dal computer
Per Facebook su Desktop, potete disattivare l’auto-play dei video dalle ipostazioni:
una volta loggati, andate sul menu a tendina che si apre dall’angolo in alto a detra e scegliete: Impostazioni –> video.
Accanto all’impostazione “Riproduzione automatica video” trovate un tasto che vi indica se è abilitata o no. Da lì potete disabilitarla.

Gli utenti Safari potrebbero dover provare un altro browser perché pare che non tutti coloro che usano il browser di Apple vedano queste impostazioni.


- come disattivare la riproduzione automatica dei video da iPhone
Su iPhone/iPad/iPod touch sembra non sia ancora possibile disattivare completamente la funzione, ma è possibile limitarla solo in presenza di connessione WiFi, così da risparmiare dati quando connessi in 3G.
Per disattivare aprite le impostazioni dell’iPhone; scorrete in basso fino a trovare l’app Facebook e all’interno selezionate le “Impostazioni”. Da qui disattivate la riproduzione automatica come mostrato in figura.



- come disattivare la riproduzione automatica dei video da Android
Neppure su Android è possibile disattivare tutta la funzione come da computer, ma è anche qui possibile limitarne l’attivazione solo su Wifi. Clicca sul tasto in basso a sinistra sul tuo Adroid per scegliere la voce delle impostazioni di Facebook.
Cerca la voce “riproduci automaticamente video solo su Wi-Fi” e attivala.









martedì 1 aprile 2014

Bollette Luce e Gas meno care dal 1° aprile e non è uno scherzo !! Ecco quanto andremo a risparmiare !!







Dal 1 aprile le bollette di luce e gas subiranno un leggerissimo calo e le famiglie italiane potranno quindi risparmiare sulle tariffe dell’energia elettrica e del gas.

Ad annunciarlo l’Autorità per energia elettrica e gas: la doppia riduzione riguarderà le famiglie e i piccoli consumatori.

Andiamo a vedere nel dettaglio quanto andremo a risparmiare in soldoni !!
I risparmi sulle bollette di luce e gas saranno, ovviamente, rapportati in percentuali ai consumi e seguiranno le seguenti percentuali: si avrà una riduzione dell’1,1% per la bolletta dell’energia elettrica e del 3,8% per quella del gas.

La spesa per il gas, con questa nuova diminuzione avrà un calo complessivo, rispetto al 2012, dell’11%. I risparmi, come è comprensibile, non saranno esorbitanti; facendo un calcolo su una famiglia media si avrà un risparmio su base annua di 6 euro sulle bollette dell’energia elettrica e di 46 euro su quelle del gas.





lunedì 31 marzo 2014

Piccola guida su come ridurre il consumo di energia elettrica con il computer e ridurre i costi in bolletta !






I computer hanno bisogno di energia elettrica per funzionare, spesso si lasciano accesi tutto il giorno ed anche la notte in alcuni casi.


Ma di quanta energia ha bisogno un PC, esattamente?

Non si può però avere una stima precisa e universale del consumo di energia elettrica di un computer per la particolarità intrinseca di questa tipologia di apparecchio.
I computer non sono normali elettrodomestici, sono composti da diverse parti separate, ciascuna delle quali consuma un certo ammontare di energia, quando sono in uso.

Per fare un esempio, in un normale pc, la ventola ed il disco non girano sempre al massimo della velocità, quindi il consumo varia ogni secondo.
Fatta questa premessa, senza usare strumenti di calcolo particolari, vediamo come avere un'idea sulla media di elettricità consumata da un PC e quanto costa tenerlo acceso una o più ore ogni giorno.

Prima di tutto, l'unità di misura per calcolare l'energia è il Kwh (ChilowattOra).
Per sapere quanto consuma una lampadina che consuma 20 Watt, il calcolo da fare è (20 X n. ore) / 1000 e si ottiene il Kwh.

I computer desktop tradizionali sono quelli che consumano più energia.
Spesso però si sovrastima la quantità di energia che un pc desktop utilizza.

Mettiamo il caso di un desktop tipico con processore dual-core, scheda grafica integrata Intel e due hard disk, il consumo di energia è di circa 50 watt quando è fermo e può superare i 100 watt a pieno carico.
I vecchi processori sono meno efficienti nel risparmio energetico, qundi consumano di più.
Da quel che ho letto, in questa ricerca, pare che i processori AMD siano meno efficienti di quelli Intel.

La scheda video è uno dei componenti più affamati di energia: dai 10-30 watt col pc al minimo fino a ulteriori 50 o anche 250 watt per configurazioni estreme da videogioco.
Questo può sembrare molto, ma se si considerano i consumi enormemente maggiori di un condizionatore, una stufa elettrica o una lavastoviglie alla fine on è neanche esagerato.
Facendo una stima molto sommaria si può dire che un computer a casa non supererà mai il 10% del totale del consumo energetico.


Un computer portatile, naturalmente, utilizza meno energia di un PC desktop anche perchè sono dotati di processori e schede video da consumi inferiori ed hanno un alimentatore che non supera i 130 watt.

Un computer portatile portatile piccolo come un ultrabook o un netbook consumano ancora meno, fino anche la metà.

Nel complesso i computer portatili potenti hanno una potenza molto bassa se sono fermi (ma ovviamente accesi) dai 20 watt ai 40 o 50 watt.

Il risparmi si fa significativo perchè GPU viene spenta del tutto quando non necessaria.
Se quindi si usa solo un portatile, il consumo energetico è davvero basso anche se rimane acceso tutto il giorno.

Quando il portatile è in carica, aumenta l'assorbimento di potenza con un extra di 20-30 watt se inattivo.

Un computer portatile che carica velocemente utilizza più energia di uno che carica lentamente (a parità di altri fattori).
Anche se si ricarica il pc ogni giorno, direi che il costo di elettricità consumata possa considerarsi poco rilevante.



I Monitor
I vecchi e pesanti monitor CRT a tubo catodico consumavano tantissima energia.
Oggi tutti hanno schermi LCD, ma non è che l'energia spesa per tenerli accesi sia tanto inferiore.
Sui monitor il discorso dei consumi varia molto a seconda della tecnologia usata, della dimensione ed anche del modello.
La dimensione è un fattore significativo, un 27 Pollici consuma di più di un 24 Pollici.
Uno schermo al LED consuma meno del normale LCD.
In generale si può andare dai 20 Watts di consumo fino anche a 90.

Hard disk esterni, stampanti e altoparlanti che vengono collegati al computer hanno consumi piuttosto trascurabili.
Il fatto è che si tratta di componenti che vengono usati solo per brevi periodo di tempo, rimanendo quasi sempre inattivi.

Per fare un riepilogo:
Un computer desktop tipico utilizza dai 65 ai 250 watt a seconda dei pezzi con cui è assemblato.
Aggiungere altri 15-70 watt per un monitor LCD, altri 7-10 watts per il router o altri dispositivi collegati.
La maggior parte dei computer portatili utilizzano circa 15-60 watt, molto meno rispetto ai desktop.
Con la maggior parte dei dispositivi si può guardare l'etichetta per vedere la quantità di energia che utilizzano, anche se si tratta del massimo teorico che non viene mai speso.
Se l'etichetta di un computer dice 300 watt, potrebbe usarne appena 70 quando è effettivamente in esecuzione, e non più di 100-120, se viene usato con programmi più complessi.
Quando il computer entra in modalità sleep / standby il computer consuma pochissima energia, per questo è importante configurare le opzioni di risparmio energetico impostando lo standby automatico dopo un certo periodo di attività.

Per avere stime più precise si può usare Joulemeter, un programma Microsoft segnalato in un altro articolo, per calcolare il costo di energia elettrica consumata dal computer.
Se si vuol calcolare il costo dell'energia consumata dal computer basta quindi fare questa operazione: [(Watts x N. Ore)/1000] X Costo per Kilovatt-ora = Costo totale.
Se si prende il piano tariffario standard dell'Enel (trovato qui) e si paga un prezzo di 0,14 Euro per Kilowatt-ora, si può stimare il consumo di un pc desktop usato tutto il giorno, per 24 ore, tutto l'anno, con un calcolo di questo tipo: 200 watt x 24 ore x 365 giorni = 1.752.000 watt-ore o 1.752 kilowatt-ore.
Se si pagano 0,14 Euro per kWh, il costo di un anno di consumo energetico del computer sarebbe di circa 250 Euro.
Se si usa un pc normale che consuma 100 Watt, per 5 giorni la settimana, 2 ore al giorno, facciamo 100 X 10 x 52 settimane = 52000 Watts per ora o 52 Kwh.
52 X 0,14 = 7,28 Euro di spesa annuale di energia elettrica.

COME RISPARMIARE ENERGIA CON IL COMPUTER - Sia a casa che in ufficio, è ormai quasi impossibile fare a meno del computer: lo utilizziamo per questioni lavorative, per esigenze di studio o svago e in genere tendiamo a tenerlo acceso per tutta la giornata. 

Con alcuni accorgimenti utili è però possibile risparmiare sui costi in bolletta, non sprecare energia elettrica e quindi salvaguardare l’ambiente.

GUIDA AL RISPARMIO ENERGETICO DURANTE L’UTILIZZO DEL PC - Ecco tutti i consigli pratici per non sprecare energia con il computer:

- impostate sul vostro pc l’opzione relativa al risparmio energetico: in molti modelli è possibile accedervi cliccando direttamente sull’icona della batteria. Se possibile provate anche ad impostare più profili energetici in modo da poter ottenere il massimo del risparmio a seconda delle diverse occasioni di utilizzo;

- verificate se nelle impostazioni per il risparmio energetico del sistema operativo del vostro computer è possibile attivare le funzioni di spin down (rallentamento) del disco rigido quando il computer non viene adoperato per un certo periodo di tempo: vi permetterà di risparmiare fino al 90 per cento di energia consumata dall’hard disk;

- disattivate lo screensaver in quanto comporta un maggior consumo di energia rispetto al semplice oscuramento del monitor;

- spegnete la connessione a Internet quando non serve;

- spegnete sempre il computer se sapete che non lo utilizzerete più per almeno qualche ora: lo standby è responsabile di quasi il 30 per cento della bolletta elettrica, uno spreco che, in termini monetari, si traduce in una cifra che si aggira sui 250 euro annui. Ricordate quindi di spegnere sempre il pc quando non lo utilizzate;

- staccate inoltre la presa durante i periodi in cui il pc non viene adoperato, il computer è in grado di assorbire potenza elettrica anche da spento. In alternativa, utilizzate una multi presa con interruttore in modo da spegnere insieme anche la stampante, le casse acustiche, lo scanner, il modem e le altre periferiche collegate;

- infine, se avete in programma l’acquisto di un nuovo computer, optate per un portatile: i consumi sono inferiori rispetto a un fisso.






giovedì 12 dicembre 2013

Comde risparmiare corrente elettrica usando meno e correttamente il ferro da stiro e stendendo di più






Sapete che stendere il bucato in maniera corretta vi permetterà di risparmiare tempo ed energia elettrica al momento di stirare? Ecco alcuni suggerimenti utili per stirare il meno possibile, far scendere i costi in bolletta e rispettare il pianeta.


Tra i piccoli elettrodomestici, il ferro da stiro è indubbiamente quello che consuma maggiormente energia. Stirare è infatti un’attività casalinga che non solo ci fa perdere molto tempo ma ci fa anche sprecare eccessivamente energia, incidendo sulla bolletta dell’elettricità.

COME STIRARE RISPARMIANDO ENERGIA ELETTRICA - Come rimediare? Ecco qualche consiglio da seguire per stirare il meno possibile, risparmiando tempo e denaro e rispettando il pianeta.


COME STENDERE IL BUCATO Stendete i capi evitando che si formino le pieghe.  Mai stendere i vestiti a cavallo del filo: lascia l’impronta e una piega poco carina. Meglio in ogni caso stendere dal rovescio perché a volte le mollette lasciano il segno. Le magliette vanno accostate al filo lasciandole penzolare con il collo verso il basso, il peso del tessuto bagnato stirerà al posto nostro.
Lo stesso vale per i pantaloni, per evitare le pieghe sui pantaloni basta sbatterli un paio di volte prima di stenderli, rigorosamente con l’orlo verso il basso. Per le camicie: una volta tirate fuori dalla lavatrice, i bordi andrebbero passati tra le dita, specialmente dove ci sono i bottoni. Se le indossiamo d’inverno sotto un maglione, sarà sufficiente limitarsi a stirare colletto e polsini.

LE ALTERNATIVE AL FERRO DA STIRO – Potete arrotolare gli asciugamani da un verso e dall’altro così saranno ben piegati senza la necessità di passarli sotto il ferro.
Maglie a collo alto, pantaloni aderenti, calzini e biancheria intima si adeguano alla forma del vostro corpo e le pieghe che vedete spariscono al momento di indossarli.
Capi di lana e pile come golfini e scialli non si stirano. La stiratura dei pantaloni con la piega può essere ridotta ai minimi termini da una accurata messa in piega serale. A patto di metterli a posto con millimetrica precisione, li si può addirittura collocare sotto il materasso, e dormirci su. Al mattino saranno stirati.

STIRARE SI, MA A RISPARMIO ENERGETICO – Per i capi per cui proprio non potete fare a meno di accendere il ferro da stiro, fatelo nelle ore di scarsa richiesta energetica (la sera) e cominciate dalle cose da stirare a freddo mentre il ferro si scalda, poi passate quelle ad alta temperatura e, dopo aver staccato il ferro, finite con le ultime cose a bassa temperatura mentre si raffredda.

L’APPRETTO NATURALE – Le bombolette spray vengono smaltite insieme alle lattine, ma perché produrre un rifiuto quando è possibile produrre da sé un’alternativa naturale? Ecco come fare. Sciogliete in acqua dell’amido in granuli, potrete decidere la concentrazione che preferite per creare il vostro prodotto.
Un appretto confezionato costa circa 3 €/litro, la scatola di amido da 250 grammi costa meno 1,5 euro e consente di fare più o meno 13 litri di prodotto a seconda della concentrazione desiderata. Per stirare ancora meglio basterà aggiungere all’acqua nella quale si è sciolto l’amido qualche goccia di aceto bianco, in questo modo il ferro scivolerà più facilmente.

Infine, ecco alcuni accorgimenti utili che vi permetteranno non solo di risparmiare energia ma anche di prolungare la vita del vostro ferro da stiro:

COME EVITARE LA FORMAZIONE DEL CALCARE - Fate molta attenzione alla formazione di calcare che riduce l’efficienza del ferro da stiro ed aumenta i consumi di elettricità. Per evitare il calcare ci sono due cose importanti da fare:
La prima è preventiva: svuotate sempre il serbatoio dell’acqua quando avete finito di stirare.
La seconda cosa, invece, riguarda la pulizia naturale dell’apparecchio, senza spendere soldi con inutili prodotti chimici.
Per la pulizia del calcare nel ferro da stiro basta infatti riempire il serbatoio di acqua soltanto a metà e aggiungere un tappo di aceto per vedere vaporizzare una sostanze giallastra: è il calcare che sta evaporando.

SCEGLIETE UN FERRO DA STIRO CHE RISCALDA PIU’ VELOCEMENTE - Scegliete ferri da stiro che si riscaldano più velocemente, meglio se in alluminio, un materiale di grande conducibilità grazie al quale si consuma fino al 50 per cento in meno di corrente. Anche umidificare il bucato prima di iniziare a stirare e spegnere l’apparecchio quando ormai mancano solo pochi panni sono piccoli trucchi che aiutano a risparmiare corrente elettrica.







Come regolare un termostato di un riscaldamento a pavimento, Ecco la guida che aspettavi per usarlo al meglio e risparmiare sulle bollette del gas.








Di recente hai installato un riscaldamento a pavimento ma non sai ancora come regolare nel modo giusto la temperatura del termostato? Ecco come fare!

Rispetto agli impianti di riscaldamento tradizionale si sta sempre più imponendo il riscaldamento a pavimento per via dei numerosi vantaggi che esso offre: dal mantenimento di una temperatura costante in tutti gli ambienti all’eliminazione della polvere causata dalla presenza dei radiatori, dal risparmio energetico al recupero di spazio un tempo occupato dai caloriferi.

Ma come bisogna regolare al meglio questo impianto e, in particolare, a che temperatura occorre programmare il termostato?

Tieni presente che in ogni stanza in cui l’impianto di riscaldamento a pavimento è stato installato è prevista la presenza di un termostato la cui funzione è quella di regolare una valvola posta sul collettore da dove partono le tubazioni in cui circola un fluido caldo ad una temperatura che varia tra i 35 e 40 gradi. In questo tipo di impianto, infatti, il riscaldamento dell'ambiente avviene per irraggiamento perché i tubi, attraversati dall'acqua calda, riscaldano il pavimento, che a sua volta riscalda la casa.

Esistono diversi metodi di regolazione dei termostati e la scelta dell’uno o dell’altro dipende dalle diverse esigenze, dalle abitudini nonché dalle caratteristiche dell'impianto installato

Con il metodo di taratura fissa, ideale se la casa è abitata tutto il giorno, si impostano i termostati ad una temperatura costante per tutto il giorno: ad esempio puoi impostare 20°C nelle zone living, 23°C in bagno e 19°C nelle camere da letto. Tieni presente però che la temperatura percepita è di un paio di gradi superiore a quella rilevata per cui, se sei abituato ad una temperatura di 22°C, ti basterà impostare a 20°C i termostati.

Invece, con il metodo di taratura a tempo, regolerai le temperature in modo differenziato a seconda delle ore: per poterlo fare sarà necessario disporre di cronotermostati, cioè termostati a tempo, oppure di una centralina che sia in grado di gestire temporalmente l'impianto.


E' possibile risparmiare sui consumi per il riscaldamento anche se si ha un vecchio impianto di riscaldamento tradizionale a termosifoni ?

Il riscaldamento è una delle voci di consumo più pesanti in inverno per l’economia domestica: ma risparmiare è possibile.

Basta attenersi a qualche accorgimento. In media ogni famiglia di quattro componenti consuma per la casa circa 1,8 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno per l’uso di combustibili e di energia elettrica.

Oltre il 50% di questo consumo serve proprio per il riscaldamento. Buona parte però va dispersa.

Ridurre le dispersioni ottimizzando l’efficienza dei termosifoni è la prima regola per risparmiare sul riscaldamento domestico.

Temperatura ottimale dei termosifoni: mai oltre i 20 gradi

La tentazione di alzare la temperatura dei caloriferi nelle giornate particolarmente rigide è comune. Oltre i 19 gradi però, ogni grado aggiuntivo comporta una maggiorazione dei consumi dell’ 8%.
Non solo: l’eccessiva escursione termica tra interno e esterno può essere controproducente e dannosa per la salute.

Le valvole termostatiche vanno installate per regolare i consumi e ridurre gli sprechi in alcuni orari. Non solo: permettono anche di regolare la temperatura in modo differenziato da stanza a stanza, per mezzo dell’apposita manopola graduata. Quest’accortezza consente un risparmio fino al 20%. Programmare il timer serve ad evitare di tenere i riscaldamenti accesi se siete per diverse ore fuori casa.

Posizione e pulizia dei termosifoni per un corretto funzionamento
I caloriferi devono essere scoperti: è sconsigliato incastrarli  in mobiletti a incasso o metterci sopra copritermosifoni. Meglio evitare anche tende pesanti davanti al termosifone. Tutto ciò infatti ostacola la diffusione del calore. E’ buona regola aprire le finestre al risveglio per garantire il ricambio dell’aria: una decina di minuti sono sufficienti.

L’aria dei radiatori va spurgata con costanza (se i termosifoni sono vecchi controllare che abbiano la valvola di sfiato, in caso contrario richiederne l’installazione).

La pulizia degli apparecchi va effettuata almeno una volta l’anno mentre almeno ogni due va fatto il controllo dei fumi.
I termosifoni sono solitamente collocati strategicamente sotto le finestre proprio per bloccare subito l’ingresso dell’aria fredda proveniente dall’esterno. Una tavola di materiale isolante tra la parete e il termosifone può essere utile ad evitare sprechi.

Se si presenta la necessità di cambiare l’impianto di riscaldamento, optate per caldaie a condensazione della potenza adeguata all’ambiente che bisogna riscaldare. L’isolamento della casa contribuisce a ridurre i consumi: eventualmente si possono prevedere anche doppi vetri (ottimi anche per l’isolamento acustico). Una soluzione alternativa e senza dubbio consigliata quando possibile è la coibentazione delle pareti (risparmio fino al 70%).






lunedì 2 dicembre 2013

Piccola guida su come risparmiare sulle bollette della corrente elettrica, sulle bollette riscaldamento e sulle bollette sull'acqua.






Ecco una serie di suggerimenti utili  per risparmiare sulle bollette in concomitanza con l’arrivo dell’inverno nella sua parte più fredda :

FACILE GUIDA AL CORRETTO USO DEL RISCALDAMENTO DOMESTICO

1. Mai impostare la temperatura del riscaldamento sopra i 20 °C. Solo un grado in più aumenta i consumi in bolletta del 6% circa. La temperatura ideale -per riscaldare senza esagerare – si aggira intorno ai 18 °C;

2. Installare o utilizzare le valvole termostatiche per evitare l’accensione del riscaldamento durante certi orari, ad esempio durante la notte. Usare le valvole consente di risparmiare fino al 20% della spesa per riscaldamento;

3. Evitare barriere nei radiatori: copritermosifoni, tende, mobiletti a incasso, etc. L’aria deve circolare liberamente sopra e intorno al radiatore, altrimenti i consumi salgono;

4. Cambiare l’aria di una stanza va benissimo, ma 10 minuti sono sufficienti. Meglio farlo al mattino, prima di accendere il riscaldamento;

5. Al tramonto abbassate le tapparelle e chiudete le persiane, per conservare il calore;

6. L’acqua a 45°C è più che sufficiente per una doccia ben calda. Oltre quella temperatura è spreco;

7. Dovete cambiare il vostro vecchio impianto di riscaldamento? Preferite le caldaie a condensazione, di potenza adeguata alla vostra abitazione: risparmierete fino al 20%;

8. Avete la caldaia a condensazione? Usatela bene: queste tipo di caldaie funzionano bene quando non sono troppo calde, purché la casa sia adeguatamente isolata. Abbinare queste caldaie di ultima generazione a dei pannelli radianti, che sfruttino il calore è la combinazione vincente per riscaldare e risparmiare;

9. Qualora fosse possibile, installate pannelli fotovoltaici. L’investimento si ammortizza in pochi anni e potrete usufruire delle agevolazioni fiscali;

10. Installate una valvola di sfiato per spurgare l’aria dei radiatori (se i vostri termosifoni sono vecchi è possibile che non ne abbiano una); spurgare i termosifoni serve a risparmiare;



GUIDA AL RISPARMIO DELLA CORRENTE ELETTRICA

Risparmiare soldi è l’obiettivo di molti, in particolar modo quando si tratta delle bollette e della corrente elettrica. Ecco, dunque, dieci suggerimenti utili per raggiungere questo obiettivo:

1) attivare un display di monitoraggio. Permetterà di sapere in qualsiasi istante quanto si sta consumando.

2) Attivare lo scaldabagno elettrico, il metodo più antieconomico che esiste per riscaldare l’acqua.

3) Spegnere tutti i televisori, dvd, decoder e non inserire nelle prese elettriche i caricabatterie per dispositivi portatili.

4) Rimpiazzare tutte le lampadine a incandescenza con quelle a LED.

5) Allontanare il frigorifero dal muro. La manutenzione è fondamentale e con un pennello da imbianchino si può rimuovere la polvere dal radiatore. Con questo accorgimento l’elettrodomestico guadagnerebbe una efficienza del 5-10 per cento

6) Fissare con precisione la temperatura del frigorifero. Molti non sanno a quanto è fissata. effetti In alternativa mettete un termometro nel frigorifero e impostate la temperatura che preferite lasciando perdere le modalità.

7) Chi ha rimpiazzato lo scaldabagno elettrico con uno a gas, o ancora meglio con il solare termico, deve effettuare una piccola variazione alla lavastoviglie. Come? Scollegando il tubo di adduzione dell’acqua fredda e collegandolo all’acqua calda, trasformerete in un batter d’occhio, la vostra qualsiasi lavastoviglie in un modello di Classe A++.

8) Usare il caldo bagno in modo intelligente. L’ideale sarebbe sostituirlo con valvole termostatiche installate sui termosifoni, le valvole permetteranno di regolare indipendentemente le temperature nelle singole camere. Nel giro di un anno, in virtù del risparmio in bolletta, sarà stato possibile recuperare i soldi dell’investimento.

9) Chi desidera acquistarne una nuova, dovrebbe scegliere una lavatrice doppia adduzione.

10) Spegnere il forno un pò prima quando ci sono cibi in cottura e ultimare la medesima a forno spento.


RISPARMIARE SULLA BOLLETTA DELL'ACQUA

L’acqua, un bene comune. Non è raro arrivare a fine anno e trovarsi una bolletta salata anche per questo ‘dono prezioso’. Ecco, dunque, 10 suggerimenti per evitarlo e risparmiare soldi.

1) Utilizzare il frangigetto sui rubinetti

Aprire e chiudere il rubinetto sono azioni istintive, che vengono compiute senza pensare. Sicuramente nessuno è capace di affermare con certezza quante volte questa azione si ripete durante il corso della giornata;

Eppure anche questo gesto può essere importante per risparmiare l’acqua potabile.

Un frangigetto al rubinetto potrebbe far risparmiare circa 6.000 litri d’acqua in un anno a un nucleo familiare composto da tre persone.

2) Chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti o quando ci si rade;

Risparmio annuale: 2.500 litri di acqua per persona;

3) Riparare il rubinetto che gocciola

Risparmio annuale: 21.000 litri d’acqua.

4) Riparare il water che perde

Risparmio annuale: 52.000 litri d’acqua;

5) Manutenzione della cassetta di scarico

Risparmio annuale di 26.000 litri d’acqua;

6) Utilizzare la doccia anziché il bagno

Per una doccia sono sufficenti quasi 20 litri d’acqua, mentre per un bagno ne occorrono circa 150.

7) Lavare le verdure lasciandole a mollo e non in acqua corrente

Risparmio annuale: 4.500 litri d’acqua;

8) Utilizzare la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico

Non effettuare lavaggi a mezzo carico, per evitare di risparmiare una notevole quantità di acqua. Il risparmio è di 8.200 litri all’anno per famiglia

9) Lavare l’automobile usando il secchio e non l’acqua corrente del getto

Si risparmiano 130 litri d’acqua potabile per ogni lavaggio.

10) Utilizzare acqua già utilizzata per innaffiare l’orto, i fiori o le piante

Risparmio annuale: 6.000 litri d’acqua potabile.










mercoledì 20 novembre 2013

Scegliere la luce appropriata per ogni situazione e momento della giornata per ridurre gli sprechi e risparmiare sui costi in bolletta.







L’illuminazione di una stanza è importante. La luce è infatti in grado di valorizzare o meno un determinato ambiente. Ad esempio se dovete organizzare una cena, scegliete di illuminare la stanza con una luce diffusa: solo così potrete creare l’atmosfera giusta per passare una serata rilassante e piacevole.

RISPARMIO ILLUMINAZIONE CASA - Illuminare casa nel modo giusto senza sprecare energia è possibile.

Ecco come:
In cucina se possibile, all’illuminazione centrale del lampadario associate anche tutta una serie di piccoli spot luminosi così da rischiarare gli angoli meno luminosi, il piano cottura e il tavolo.

Per il salotto e la sala da pranzo invece fornitevi di un varialuce in modo da regolare l’intensità dell’illuminazione a seconda dei diversi momenti della giornata. Evitate invece i lampadari e gli spot luminosi che provocano ombre e effetti di controluce. Arricchite l’ambiente con abat-jour e candele luminose.

Cercate di non sovraccaricare le prese elettriche della camera dei bambini. Evitate le piccole abat-jour che i piccoli potrebbero accidentalmente rompere mentre giocano e al loro posto scegliete lampade a muro o da soffitta.

Se invece dovete svolgere un’attività specifica, ad esempio leggere, scrivere o lavorare al computer, avete bisogno di una luce diretta che vi aiuti a concentrarvi sul vostro lavoro.
In tal caso, se nella stanza non siete in tanti e non vi occorre una luce diffusa che illumini completamente tutto l’ambiente, invece di usare una lampada centrale che assorbe molta energia scegliete una luce più piccola e mirata: ad esempio una lampada da tavolo.
Ancora meglio se la vostra luce mirata è trasportabile: potrete cosi spostarla nei diversi angoli della casa e servirvene a seconda delle diverse necessità.

Ricordate che scegliere la luce appropriata per ogni situazione e momento della giornata è il primo passo per ridurre gli sprechi di energia e realizzare consistenti risparmi sui costi in bolletta.





lunedì 28 ottobre 2013

Fai da te, come fare la manutenzione della caldaia in casa. Un ottimo modo di risparmiare riducendo i consumi energetici ed evitando pericoli.






Una caldaia che funziona bene significa un risparmio sulla bolletta: facciamo sempre quindi una revisione annuale, ricordando che la manutenzione delle caldaie è un’operazione molto delicata.

Obbligatoria per legge, è bene realizzarla con la dovuta tempestività e con il necessario supporto (un tecnico specializzato che conosce il vostro impianto).

Ricordate che il cattivo funzionamento di una caldaia è pericoloso per l’ambiente domestico, mette a rischio la vita dell’impianto e inoltre aumenta in modo esponenziale i consumi energetici.

Ecco alcuni consigli pratici per una buona e corretta manutenzione della caldaia:
Controllate l’accensione, lo spegnimento e il funzionamento della caldaia. E fatelo in estate, quando l’impianto funziona meno.

Spesso si verificano delle dispersioni dovute proprio al cattivo funzionamento di una delle funzioni di base della caldaia. La prevenzione in questo caso è d’obbligo.
Verificate il regolare funzionamento dei dispositivi di funzionamento e di comando dell’impianto. Qui più che i costi è in gioco la sicurezza della vostra famiglia.

Aggiornate sempre il libretto dell’impianto. Ogni caldaia ha il suo libretto che riporta tutti gli interventi fatti nel corso degli anni. Bisogna tenerlo in ordine, aggiornarlo e segnare con la firma del tecnico l’eventuale riparazione. E’ come un libretto sanitario: ci dice tutto in tempo reale sull’impianto
Controllate l’integrità dei rivestimenti in fibra ceramica. Sono destinati a consumarsi, e rappresentano una potenziale fonte di dispersione energetica.

Pulite eventuali incrostazioni degli scambiatori e degli elettrodi. Anche qui si nasconde un potenziale spreco dell’impianto.

Rimuovete eventuali ossidazioni dei bruciatori. Se non lo fate, rischiate di compromettere la caldaia e comunque consumate più energia.





venerdì 25 ottobre 2013

Luce e gas a casa : come modificare le proprie abitudini per tagliare e ridurre il costo delle bollette






Risparmiare luce e gas è un obiettivo di ogni famiglia in questo periodo di crisi.
Risparmiare è più semplice di quanto si possa pensare.
Ogni famiglia italiana tipo spreca in media 200 euro l’anno tra luce e gas: gli sprechi sono legati soprattutto alle cattive abitudini degli italiani in fatto di energia. Per non sprecare denaro  bastano pochi e semplici regole.

Cuocete le pietanze usando il coperchio, cuocere senza coperchio infatti costa 5 euro in più sulla bolletta.

Risparmierete ben 36 euro se chiuderete il rubinetto dell’acqua calda anziché lasciarla scorrere a vuoto.
Utilizzare la pentola a pressione fa risparmiare 8 euro; staccare il frigorifero di qualche centimetro dal muro 23 euro.

Tenere aperto o chiudere male frigo e freezer fa registrare sulla bolletta dell’elettricità 21 euro in più durante all’anno; usare un piano cottura elettrico invece che uno a gas è uno spreco: 19 euro in più ogni anno.

Usate di più il forno a microonde, per il riscaldare e scongelare gli alimenti: 33 euro guadagnati rispetto all’uso del forno tradizionale. Una tazza di tè o di latte, ad esempio, è meglio scaldarla al microonde che sul gas, si risparmiano 16 euro sulla bolletta annuale.

Veniamo al riscaldamento: evitate di programmare la temperatura della casa a 20°/21° e preferite invece abbassare di un grado la temperatura costante, in questo modo risparmierete ben 120 euro all’anno.
Eliminare lo stand by di alcuni elettrodomestici significherebbe 56 euro in meno, spegnere le luci nelle stanze anche solo un’ora al giorno, quando non necessario, altri 30 euro, mentre staccare il caricatore del cellulare dalla presa una volta che il telefono ha raggiunto la carica o se il telefono non è collegato al cavo ben 1,5 euro.

Basta poco, insomma: con un po’ di attenzione queste semplici abitudini diventeranno quotidiane: vedrete i risultati sulle prossime bollette!





giovedì 24 ottobre 2013

Risparmiare energia facendo attenzione allo stand-by degli elettrodomestici





Nelle nostre case vi sono molti apparecchi costantemente connessi alla rete elettrica che, anche se apparentemente spenti, in realtà consumano. A volte anche molto. Lo “standby” infatti incide sulla nostra bolletta più di quanto pensiamo. Spegnendo completamente gli apparecchi possiamo ridurre di circa il 10 per cento il consumo di energia elettrica. 

COME RISPARMIARE SULLA BOLLETTA ELETTRICA - Secondo una recente indagine nelle case di 1300 europei, le apparecchiature collegate alla rete elettrica, spente o non in uso, infatti, consumano l’11 per cento di tutta l’elettricità che usiamo, per un quantitativo complessivo di 43 terawattora in tutta Europa, pari all’energia prodotta da 8 grandi centrali termoelettriche, oppure a quella consumata da due terzi delle case italiane.

COME RIDURRE IL CARO BOLLETTA DELLO STANDBY - Ecco alcuni consigli utili:

Se non usate frequentemente un apparecchio, disconnettetelo dalla corrente staccando la spina.
Esiste un modo semplice per ovviare alla lucina rossa: basta acquistare una ciabatta elettrica e collegarla agli elettrodomestici. In questo modo, è sufficiente accendere o spegnere l’interruttore della ciabatta per ottenere il risparmio desiderato. Insomma, è né più né meno ciò che facciamo quando accendiamo la luce in una stanza. Costo indicativo: 20 euro per una comune ciabatta, 50 euro per una multi presa con autospegnimento. Questo secondo tipo di ciabatta intelligente stacca automaticamente la corrente dopo un breve intervallo in cui l’apparecchio viene lasciato in standby. Alcune più sofisticate sono persino programmabili.

Fate attenzione in particolare agli apparecchi in apparenza piccoli e innocui come i videogame: secondo il mensile dei consumatori australiani Choise, Playstation 3 e X-box, sia da spenti che da accesi assorbono quasi la stessa quantità di energia, consumando 5 volte di più di un frigorifero efficiente e circa il triplo rispetto a uno con le peggiori prestazioni.

Tra i televisori, alcuni modelli con grande schermo consumano anche il triplo rispetto a una tv tradizionale, e con lo standby acceso usano in un anno tanta energia quanto tre lavatrici tra le meno efficienti;  il set di casse per l’home theatre poi, consuma in standby più di 98 kWh all’anno.

Tra gli elettrodomestici che in standby consumano spesso più di 3 watt (il triplo di quanto richiede la norma europea), troviamo le macchinette per il caffè, le casse acustiche di bassa frequenza (subwoofer), i videoregistratori con hard disk, i modem o i router, i decoder della TV, gli stereo, i lettori DVD, i televisori, i computer da tavolo, le casse acustiche dei computer, stampanti laser, alcuni carica batterie di cellulari, alcuni monitor di computer, fornelli elettrici, purificatori d’aria e condizionatori, tostapane, forni a microonde e spazzolini elettrici.

Leggete con attenzione l’etichetta energetica prima di acquistare un elettrodomestico e preferite quelli con consumi ridotti in standby. I prodotti “Energy Star” hanno uno standby inferiore.

Verificate i consumi con un wattmetro a basso costo, misura gli apparecchi di casa vostra quando sono in standby e potete agire di conseguenza per spegnere quelli che consumano di più. Costo indicativo per un misuratore: poche decine di euro.






martedì 22 ottobre 2013

Come usare bene e meglio la lavastoviglie per risparmiare sulla bolletta energetica - Consigli utili da usare tutti i giorni





Anche la lavastoviglie può essere usata in maniera intelligente.

Ecco alcuni consigli per risparmiare energia in un’attività molto frequente della vita domestica.

Soltanto un terzo delle famiglie italiane usa la lavastoviglie: è un dato molto al di sotto della media europea.

Ma per chi dispone di questo elettrodomestico è essenziale servirsene con alcune accortezze: un uso accorto può ridurre i consumi in modo consistente.

1 - La lavastoviglie consuma, in media, 2-2,5 kWh. Un consumo che si può azzerare, scegliendo di non avercela e lavando le stoviglie sul lavello, a turno ovviamente. Fate a meno della lavastoviglie se in famiglia siete in due o tre persone e non cucinate spesso.
2 - Se invece non potete  farne a meno scegliete tra le lavastoviglie più recenti d classe A+ o superiore (sono quelle che consumano meno energia e meno acqua), della capienza adatta alle esigenze della propria famiglia, e collegatela direttamente alla tubatura dell’acqua calda.
3 - Usate la lavastoviglie a pieno carico, risparmierete acqua ed energia.
4 - Evitate il prelavaggio, le stoviglie si possono risciacquare prima sotto il rubinetto (senza esagerare con l’acqua, però!).
5- Preferite lavaggi rapidi a freddo o selezionate il programma “economico”. Ricordate che 45° sono più che sufficienti per un lavaggio adeguato e una temperatura maggiore rappresenta solo un’inutile spreco di energia, a meno che non si tratti di stoviglie particolarmente sporche.
6 - Elimina l’asciugatura con aria calda: basta aprire lo sportello alla fine del lavaggio quando le stoviglie sono ancora calde per asciugarle!  Accorcerai il ciclo di 15 minuti e risparmierai ben il 45% di energia! In alternativa, inserisci il dispositivo di asciugatura ad aria fredda.
7 - Pulite frequentemente il filtro e aggiungete con regolarità il sale (anche quello grosso da cucina) nel contenitore apposito per prevenire la formazione di calcare e garantire così una vita più lunga al vostro apparecchio.
8 - Prima di mettere i piatti e le pentole in lavastoviglie, date una sciacquata e ripassateli con un pezzo di carta, ottima quella di giornale, in modo da sgrassarli un po’. Questo permetterà di evitare i cattivi odori e di avviare la lavapiatti solo quando sarà a pieno carico.
9 - Non esagerare con la quantità di detersivo; qualche microbo in più è da preferire alla miriade di sostanze chimiche tossiche che altrimenti rilasciamo nella nostra cucina e, quindi, nei cibi che mangiamo e nell’aria che respiriamo. Non superare mai le dosi di detersivo consigliate nelle istruzioni del prodotto, anzi, potete tranquillamente diminuirle.
10 - Se la padella con cui hai cucinato la frittata è molto sporca non sottoporla a lavaggi intensivi in lavastoviglie. Lasciala, invece, qualche ora in ammollo. Un consiglio: usate l’acqua della cottura della pasta, l’amido è un ottimo sgrassante naturale.





lunedì 21 ottobre 2013

Come risparmiare energia elettrica usando il ferro da stiro e stirando meno







Sapete che stendere il bucato in maniera corretta vi permetterà di risparmiare tempo ed energia elettrica al momento di stirare? Ecco alcuni suggerimenti utili per stirare il meno possibile, far scendere i costi in bolletta e rispettare il pianeta.

Tra i piccoli elettrodomestici, il ferro da stiro è indubbiamente quello che consuma maggiormente energia. Stirare è infatti un’attività casalinga che non solo ci fa perdere molto tempo ma ci fa anche sprecare eccessivamente energia, incidendo sulla bolletta dell’elettricità.

COME STIRARE RISPARMIANDO ENERGIA ELETTRICA - Ecco qualche consiglio da seguire per stirare il meno possibile, risparmiando tempo e denaro e rispettando il pianeta.

COME STENDERE IL BUCATO
Stendete i capi evitando che si formino le pieghe.
Mai stendere i vestiti a cavallo del filo: lascia l’impronta e una piega poco carina. 
Meglio in ogni caso stendere dal rovescio perché a volte le mollette lasciano il segno. 
Le magliette vanno accostate al filo lasciandole penzolare con il collo verso il basso, il peso del tessuto bagnato stirerà al posto nostro.
Lo stesso vale per i pantaloni, per evitare le pieghe sui pantaloni basta sbatterli un paio di volte prima di stenderli, rigorosamente con l’orlo verso il basso.
Per le camicie: una volta tirate fuori dalla lavatrice, i bordi andrebbero passati tra le dita, specialmente dove ci sono i bottoni. Se le indossiamo d’inverno sotto un maglione, sarà sufficiente limitarsi a stirare colletto e polsini.

LE ALTERNATIVE AL FERRO DA STIRO
Potete arrotolare gli asciugamani da un verso e dall’altro così saranno ben piegati senza la necessità di passarli sotto il ferro.
Maglie a collo alto, pantaloni aderenti, calzini e biancheria intima si adeguano alla forma del vostro corpo e le pieghe che vedete spariscono al momento di indossarli.
Capi di lana e pile come golfini e scialli non si stirano.
La stiratura dei pantaloni con la piega può essere ridotta ai minimi termini da una accurata messa in piega serale. A patto di metterli a posto con millimetrica precisione, li si può addirittura collocare sotto il materasso, e dormirci su. Al mattino saranno stirati.


STIRARE SI, MA A RISPARMIO ENERGETICO
Per i capi per cui proprio non potete fare a meno di accendere il ferro da stiro, fatelo nelle ore di scarsa richiesta energetica (la sera) e cominciate dalle cose da stirare a freddo mentre il ferro si scalda, poi passate quelle ad alta temperatura e, dopo aver staccato il ferro, finite con le ultime cose a bassa temperatura mentre si raffredda.

L’APPRETTO NATURALE 
Le bombolette spray vengono smaltite insieme alle lattine, ma perché produrre un rifiuto quando è possibile produrre da sé un’alternativa naturale? Ecco come fare.

Sciogliete in acqua dell’amido in granuli, potrete decidere la concentrazione che preferite per creare il vostro prodotto.

Un appretto confezionato costa circa 3 €/litro, la scatola di amido da 250 grammi costa meno 1,5 euro e consente di fare più o meno 13 litri di prodotto a seconda della concentrazione desiderata. Per stirare ancora meglio basterà aggiungere all’acqua nella quale si è sciolto l’amido qualche goccia di aceto bianco, in questo modo il ferro scivolerà più facilmente.

Infine, ecco alcuni accorgimenti utili che vi permetteranno non solo di risparmiare energia ma anche di prolungare la vita del vostro ferro da stiro:


COME EVITARE LA FORMAZIONE DEL CALCARE 
Fate molta attenzione alla formazione di calcare che riduce l’efficienza del ferro da stiro ed aumenta i consumi di elettricità.

Per evitare il calcare ci sono due cose importanti da fare:
La prima è preventiva: svuotate sempre il serbatoio dell’acqua quando avete finito di stirare.
La seconda cosa, invece, riguarda la pulizia naturale dell’apparecchio, senza spendere soldi con inutili prodotti chimici.
Per la pulizia del calcare nel ferro da stiro basta infatti riempire il serbatoio di acqua soltanto a metà e aggiungere un tappo di aceto per vedere vaporizzare una sostanze giallastra: è il calcare che sta evaporando.

SCEGLIETE UN FERRO DA STIRO CHE RISCALDA PIU’ VELOCEMENTE
Scegliete ferri da stiro che si riscaldano più velocemente, meglio se in alluminio, un materiale di grande conducibilità grazie al quale si consuma fino al 50 per cento in meno di corrente. Anche umidificare il bucato prima di iniziare a stirare e spegnere l’apparecchio quando ormai mancano solo pochi panni sono piccoli trucchi che aiutano a risparmiare corrente elettrica.







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