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giovedì 9 ottobre 2014

Fino al 31 dicembre 2014 puoi vincere una borsa computer personalizzata M&M’s







M&M’s ha indetto un’iniziativa per vincere una borsa coputer personalizzata !!

Hai tempo fino al 31 dicembre 2014, iscrivendoti alla newsletter potresti vincere ogni settimana una borsa computer personalizzata M&M’s.

Per tentare la fortuna devi iscriverti alla newsletter ufficiale andando a questa pagina e cliccando su “Partecipo”.

Ci sono in palio 20 borse computer personalizzate M&M’s da 15″.


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venerdì 26 settembre 2014

Come rinnovare un vecchio PC grazie ad Android e ad una chiavetta USB da 5 euro - Ecco la guida per avere un PC nuovo per 5 euro o meno !!







Avete in casa un vecchio computer Pentium, ormai talmente lento che non avete più voglia di accenderlo ? Ma non avete abbastanza soldi per comprarne uno nuovo ?

Forse abbiamo la soluzione ai vostri problemi !!! ^____^

Forse non lo sapete....ma oggi il vostro vecchio computer può trasformarsi in un vero e proprio PC performante con ANDROID !!!


Il vostro vecchio computer potrà diventare a costo zero :

- ridare vita e splendore al vostro vecchio PC

- trasformare il vostro vecchio PC in un lettore multimediale dotato anche di connessione internet

- trasformare il vostro vecchio PC in una stazione adatta al montaggio video e alle operazioni di fotoritocco grafico

- un perfetto sistema di videosorveglianza in grado di riconoscere anche i movimenti di un eventuale ladro di appartamento

Il vostro buon vecchio Pentium o qualunque vostro vecchio computer è più che sufficiente per trascorrere qualche minuto di relax con qualche divertente giochino, gestire una suite da ufficio per stilare e archiviare i propri documenti e anche per una completa gestione dei nostri file multimediali.

Il desktop diventa mobile 
Il trucco che permette di realizzare questo piccolo “miracolo” si chiama Android-x86 Project, un progetto open source che porta l’ultima versione del noto sistema operativo mobile di Google (Android KitKat 4.4) su tutti i PC.


La particolarità è che per utilizzare questa versione di Android basta una chiavetta USB anche solo da 4 gigabyte (su Internet si trovano ormai anche a meno di 5 euro) che permette di avviare il sistema operativo in modalità Live (non è dunque necessaria alcuna installazione sul PC e tutti i nostri dati potranno essere salvati sulla pendrive, senza quindi lasciare traccia sull’hard disk).

Come se non bastasse, potremo anche utilizzare tutte le nostre app mobile preferite anche sul computer (qualcuno ha detto forse WhatsApp ed Angry Birds?).

Insomma, non è ancora arrivato il momento di disfarsi del nostro vecchio PC!

PREPARIAMO IL NOSTRO MINI PC  
Bastano soltanto quattro passi per completare la procedura di configurazione della pendrive con Android-x86 Project e renderla avviabile per utilizzarla su qualsiasi vecchio computer.

Scarichiamo Android-x86 Project. 

Al termine, scompattiamolo in una qualsiasi cartella dell’hard disk (ad esempio, sul Desktop): al suo interno troviamo l’immagine in formato ISO della distribuzione Android che ci servirà per creare la nostra chiavetta “bootable” delle meraviglie.

Scarichiamo anche UnetBootin, il tool per copiare Android sulla chiavetta.

Avviamolo e dall’interfaccia principale selezioniamo Immagine ISO: clicchiamo sui tre puntini per scegliere il file ISO salvato sul Desktop e premiamo OK per avviare il processo di creazione.

Pochi secondi e la chiavetta è pronta per essere utilizzata.

Colleghiamola al nostro vecchio computer e riavviamolo da USB.

Per farlo, prima che appaia il logo di Windows, premiamo Canc (oppure F11/ F12, a seconda del modello di scheda madre) per accedere al BIOS e modificare la sequenza di avvio del sistema, scegliendo la periferica USB come predefinita.

Salviamo le modifiche apportate al BIOS premendo il tasto F10 e riavviamo nuovamente il sistema: verrà caricato il contenuto della chiavetta USB collegata al vecchio computer.

Nella prima schermata che appare premiamo Invio per caricare la configurazione predefinita di Android-x86 Project.

Pochi secondi ed ecco il desktop del nostro nuovo PC da 5 euro!   



CONFIGURIAMO LA CHIAVETTA MINI-PC 
Vi abbiamo spiegato come installare l’ultima versione di Android su un “comune” vecchio PC grazie ad una chiavetta USB da 4 GB. Nulla ovviamente ci vieta di comprarne una di dimensioni ben maggiori: dopo aver seguito la guida, tutta la restante memoria disponibile può benissimo essere usata per archiviare ciò che vogliamo, compresi i file e i documenti creati con Android-x86 Project!

File che saranno poi accessibili da un qualunque computer: l’unica accortezza starà nel non modificare tutte le cartelle che ritroveremo all’interno della pendrive e che contengono i file per il corretto funzionamento del sistema operativo che ospita.

Per non creare confusione sarà quindi sufficiente, ad esempio, creare una cartella che chiameremo DATI al cui interno andremo a memorizzare film, musica, foto, documenti di ogni genere e qualsiasi altra cosa ci possa servire.

Teniamo conto che ormai chiavette USB da 32 GB di memoria si trovano anche a meno di 20 euro.







giovedì 4 settembre 2014

Attenzione a Facebook e alla riproduzione automatica dei video ! Scopri come disattivare o bloccare la riproduzione automatica dei video su Facebook per non avere sorprese sulla bolletta telefonica !






“Sei un utente di Facebook anche sul cellulare e ti soffermi sui video? Occhio alle bollette!”

Il sito americano Moneysavingexperts  lancia l’allarme sui costi delle utenze telefoniche legati alla funzione Autoplay del social network di Marc Zuckerberg !!


Alcuni utenti avevano visto “esplodere” il conto del traffico telefonico una volta entrati nel social network tramite smartphone e tablet. L’autoplay si aziona quando ci si connette alla rete con il 3G o il 4G e i costi per scaricare i video sono molto alti quanto inconsapevoli.

Scaricando i video in automatico aumenta il traffico dati e i costi del download sono involontariamente a carico dell’utente !!

Chi vuole evitare che Autoplay si attivi in automatico deve quindi scegliere tra le opzioni Facebook quella che prevede di poter scaricare i video solamente quando è presente il wi-fi e non attraverso la connessione 3G e 4G. 

MoneySavingExpert ha raccolto anche molte testimonianze da parte degli utenti scontenti sostenendo che questa funzione ha allontanato molte persone dal social network perché Facebook non li ha informati sui costi e sui modi per disattivare Autoplay.

Correte subito ai ripari e disattivate sul vostro account Facebook la riproduzione automatica, ecco la guida su come fare per disattivarla in pochi semplice passi da computer o cellulare (iOS e Android:

- se visiti il social network dal computer
Per Facebook su Desktop, potete disattivare l’auto-play dei video dalle ipostazioni:
una volta loggati, andate sul menu a tendina che si apre dall’angolo in alto a detra e scegliete: Impostazioni –> video.
Accanto all’impostazione “Riproduzione automatica video” trovate un tasto che vi indica se è abilitata o no. Da lì potete disabilitarla.

Gli utenti Safari potrebbero dover provare un altro browser perché pare che non tutti coloro che usano il browser di Apple vedano queste impostazioni.


- come disattivare la riproduzione automatica dei video da iPhone
Su iPhone/iPad/iPod touch sembra non sia ancora possibile disattivare completamente la funzione, ma è possibile limitarla solo in presenza di connessione WiFi, così da risparmiare dati quando connessi in 3G.
Per disattivare aprite le impostazioni dell’iPhone; scorrete in basso fino a trovare l’app Facebook e all’interno selezionate le “Impostazioni”. Da qui disattivate la riproduzione automatica come mostrato in figura.



- come disattivare la riproduzione automatica dei video da Android
Neppure su Android è possibile disattivare tutta la funzione come da computer, ma è anche qui possibile limitarne l’attivazione solo su Wifi. Clicca sul tasto in basso a sinistra sul tuo Adroid per scegliere la voce delle impostazioni di Facebook.
Cerca la voce “riproduci automaticamente video solo su Wi-Fi” e attivala.









mercoledì 16 luglio 2014

Obsolescenza programmata sugli SMARTPHONE - Come difendersi e come correre ai ripari con l'aiuto di internet - La guida completa per combattere le strategie del mercato HIGH TECH






I vostri dispositivi si rompono troppo spesso o diventano improvvisamente vecchi?

Ecco come contrastare l'obsolescenza programmata uno dei mali che affligge tutti i più moderni prodotti HIGH TECH, nati "per durare poco" !!



Le origini dell' " OBSOLESCENZA PROGRAMMATA "
Sembrerà strano, ma tutto iniziò con una lampadina ad incandescenza. Era il 23 dicembre 1929 e i produttori mondiali di lampadine decisero che i loro prodotti avevano una vita troppo lunga e loro un margine di profitto troppo esiguo. Trovarono quindi un accordo per accorciare artificialmente la durata delle lampadine, portandola a circa 1.000 ore dalle precedenti 2.500 ore.
Quello che passò alla storia come accordo Phoebus o Cartello Phoebus (anche se qualcuno parla di complotto delle lampadine) fu la prima occasione in cui si parlò di obsolescenza programmata.


L’obsolescenza programmata è una strategia messa in atto dai produttori di telefoni e gadget elettronici che vorrebbe portarci a sostituire i nostri dispositivi molto più spesso di quanto non sarebbe necessario.

Ecco la GUIDA COMPLETA su come difenderci e come correre ai ripari con l’aiuto di internet.

Uno degli esempi di OBSOLESCENZA PROGRAMMATA più evidenti è quella di alcuni SMARTPHONE di ultima generazione.

Spesso se ci si reca in negozi di telefonica e si espone il problema di una batteria non più perfettamente funzionate, ci viene proposto di sostituire direttamente l’intero smartphone, secondo una strategia messa in atto dai produttori di telefoni, chiamata “obsolescenza programmata”.

Questa strategia prevede la realizzazione e la messa in vendita di prodotti difficili da riparare, sempre meno resistenti rispetto ai loro predecessori, con pezzi di ricambio praticamente introvabili, che costringono quindi i consumatori a cambiarli con una frequenza molto più alta rispetto agli anni passati.

Il costo di una batteria nuova, però, è solo una frazione minima rispetto al costo di un dispositivo nuovo, e spesso le batterie non sono nemmeno così difficili da trovare, soprattutto se ci si arma di pazienza e ci si mette a fare una bella ricerca in internet, dove abbondano i siti specializzati in ricambi, sia originali che compatibili, per telefoni di tutte le marche, forme e dimensioni.

Inoltre, sostituendo solo la batteria invece dell’intero telefono, si realizza un considerevole risparmio economico e si contribuisce anche a ridurre la produzione di rifiuti elettrici ed elettronici, che sta raggiungendo livelli impressionanti.

Se poi si mettesse in atto qualche piccolo trucco per far durare di più la batteria si prolungherebbe naturalmente la durata della batteria.

Ecco alcuni trucchi per aumentare la durata della batteria sui dispositi APPLE e ANDROID :

- consigli sul corretto uso dei dispositivi Apple per l'aumento della durata della batteria

I dispositivi mobili di Apple sono straordinari grazie alle loro innumerevoli funzioni messe a disposizione dell’utente ma l’unico difetto ancora irrisolto sembra essere la scarsa durata della batteria.


Nuumerosi utenti hanno lamentato un vero e proprio prosciugamento della batteria a vista d’occhio.

Esistono alcuni trucchi per far durare di più la batteria del proprio iPhone, iPad e iPod Touch!


1. Spegni il dispositivo durante la notte
Perchè sprecare energia utile se durante la notte nessuno utilizzerà il dispositivo? In media, ogni notte, dormiamo circa 8 ore e ovviamente in questo tempo non utilizziamo l’iPhone ne l’iPad.
Per evitare inutili sprechi facciamo riposare anche il dispositivo spegnendolo regolarmente per le ore di lunga inattività.



2. Disattiva il bluetooth, il WiFi, la connessione internet 3G e il GPS
Se prevedi che non dovrai utilizzare il wireless, il Bluetooth, internet 3G o il GPS per i prossimi 30 minuti, ti conviene disattivare il servizio dalle Impostazioni di iOS: impiegare qualche secondo per attivare/disattivare le funzioni ti farà recuperare diverse ore di autonomia.


Per disattivare il:

WiFi: Impostazioni > Wi-Fi
internet 3G: Impostazioni > Generali > Rete > disattiva “Abilita 3G” e “Dati cellulare”
Bluetooth: Impostazioni > Generali > Rete > Bluetooth
GPS: Impostazioni > Localizzazione


3. Mantieni attiva la localizzazione solo per alcune apps
Quasi tutte le applicazioni per iOS richiedono il consenso per utilizzare la localizzazione del dispositivo anche se il servizio non è essenziale per il corretto funzionamento. Gli sviluppatori sfruttano la localizzazione a fini statistici e per mirare le campagne iAd pertanto possiamo limitare al minimo indispensabile la localizzazione di queste apps.

Puoi attivare la localizzazione per: Mappe, Facebook, Twitter, Instagram e Trova il mio iPhone.

La gestione delle apps puoi farla dal menù Impostazioni > Localizzazione, attivando/disattivando le appuminosità con gli appositi toogle.



4. Disattiva la regolazione della luminosità automatica e settala manualmente impostando il cursore al 60%
Non è necessario trasformare l’iPhone in una abat-jour pertanto in base all’utilizzo e alle capacità della vista, regoliamo la luminosità del display degli iDevice in modo razionale.

Ti suggerisco questa configurazione: vai in Impostazioni > Luminosità e imposta lo slider al 60%, un pò più avanti della metà e disattiva la luminosità automatica che effettua spesso futili variazioni di luminosità.


5. Disattiva le notifiche inutili
Così come per la localizzazione, ogni app richiede la possibilità di inviarti notifiche Push al fine di annunciarti novità dallo sviluppatore. Poichè la nostra vita è fin troppo piena di pubblicità, limitiamo le push notification alle app essenziali e in particolare a quelle che richiedono il nostro intervento immediato.

Per decidere da quali applicazioni possiamo ricevere notifiche, andiamo nel menù Impostazioni di iOS oppure in Impostazioni > Notifiche.

Ti consiglio di attivare le notifiche per le seguenti apps: Twitter, Facebook (Messaggi, Richieste di amicizia e Post in bacheca), Messaggi e Mail.


6. Aggiorna sempre iOS all’ultima versione ma non essere frettoloso
Poichè ogni nuova relase non porta sempre e solo vantaggi, aspetta qualche giorno dal rilascio prima di effettuare l’update e cerca di trovare in rete le opinioni degli altri utenti riguardo l’ultima versione rilasciata: se ritieni che sia priva di bug, procedi con l’aggiornamento del software.



7. Carica correttamente la batteria
La salute della batteria è importante per ottenere buone performance in termini di durata per questo motivo è necessario effettuare un ciclo di ricarica completo almeno una volta al mese.

Cosa devi fare? Utilizza il dispositivo finchè la batteria non si scarica completamente. Quando sarà esaurita e proverai ad accendere l’iDevice ti comparirà un immagine che ti indica di collegare il dispositivo al caricabatterie. Non collegarlo subito, attendi almeno un paio di ore lasciando il melafonino a riposo e poi mettilo in ricarica utilizzando preferibilmente l’adattatore a parete fornito in dotazione.


8. Privilegia l’uso del caricabatterie a parete
Se inserisci l’adattatore mentre l’iPhone/iPad è acceso, spegnilo normalmente; se il tuo iDevice è completamente scarico, si accenderà automaticamente dopo qualche minuto dal momento in cui lo colleghi al caricabatterie, anche in questo caso spegnilo: sul display non compariranno informazioni sulla ricarica, ma il processo si completerà correttamente.

Ricordati di usare gli accessori originali Apple forniti in dotazione o prodotti di aziende ben affermate nel settore; evita l’impiego di caricabatterie e cavi dock acquistati dai siti o negozi “made in China”.


9. Attiva la modalità “Uso in aereo”
La maggior parte dei telefoni cellulari, smartphone e tablet offrono la cosiddetta modalità Aereo, Airplane mode o Volo che in iOS prende il nome di “Uso in aereo”. E’ necessario utilizzare questo profilo quando siamo a bordo di un aeromobile poichè le connessioni wireless del device potrebbero interferire con le apparecchiature radio della vettura.

Attivando “Uso in aereo” viene disattivata la linea telefonica, internet 3G, Bluetooth, Wi-Fi e GPS ma è possibile ascoltare musica, guardare video, usare le apps e leggere le mail scaricate in locale.

Poichè non vogliamo risparmiare la batteria solo quando siamo in volo, ti consiglio di attivare la modalità “Uso in aereo” anche quando sei in un posto in cui la copertura di rete non è abbastanza forte così il dispositivo non dovrà ricercare continuamente la rete sprecando energia utile.


10. Chiudi le apps aperte in background (multitasking)
Elimina dal multitasking le app che usi meno frequentemente: premi due volte il tasto Home, comparirà l’elenco delle apps aperte in background; mantieni poggiato il dito sull’icona di un’applicazione finchè tutte le icone inizieranno a tremolare e apparirà un pallino rosso in alto a sinistra; premi quel pallino per chiudere le app aperte nel multitasking.


Blocca l’iPhone
Molto probabilmente metti già in atto questa precauzione e per questo motivo che indico un’efficacia bassa anche se in realtà è medio-alta.

iOS offre la possibilità di bloccare gli iDevice semplicemente premendo il tasto ON/OFF del dispositivo; in questo modo, il display si spegnerà mettendo l’iPhone in standby a basso consumo energetico. Nei momenti in cui non dovrai usare il dispositivo (anche tra un SMS e l’altro) non dimenticare di bloccarlo. Puoi impostare il blocco automatico da Impostazioni > Generali > Blocco automatico, impostando l’intervallo di tempo che deve trascorrere prima dell’attivazione del blocco.


- consigli sul corretto uso degli SMARTHONE che utilizzano ANDROID per l'aumento della durata della batteria


1. Utilizzare solo batterie originali.
È il primo e più elementare consiglio che possiamo offrirvi, ma è anche quello che viene meno seguito, in quanto per risparmiare qualche soldo sono tante le persone che si dotano di accessori e di batterie non originali, che a parte l’illusione di convenienza data dal risparmio iniziale, alla fine hanno una durata nettamente inferiore rispetto ai modelli originali.

2. Ridurre il tempo per lo spegnimento dello schermo.
Tante persone impostano tempi di spegnimento piuttosto lunghi, anche di alcuni minuti, per lo spegnimento automatico, nell’errata convinzione che altrimenti il telefono possa spegnersi loro in mano. In realtà, finché c’è attività sullo schermo, il conto alla rovescia per lo spegnimento automatico non si innesca. Normalmente, inoltre, l’utente medio sblocca il telefono una quarantina di volte al giorno e lo rimette in borsa o in tasca ancora acceso: con lo spegnimento impostato anche solo a un minuto, vuol dire che il telefono rimane attivo con schermo alla massima luminosità per 40 minuti extra al giorno. Se si porta la durata a 15 secondi, i minuti diventano automaticamente 10.

3. Disattivare la luminosità automatica dello schermo.
Il sistema di luminosità automatica dello schermo lascia al software la decisione dell’intensità di luce da attribuire allo schermo, decisa in base alle informazioni ricevute da un sensore: purtroppo, però, spesso lo schermo si setta automaticamente a una luminosità troppo intensa di quella che realmente servirebbe.

4. Usare sfondi di colore scuro.
A prima vista può sembrare un inutile dettaglio, ma gli sfondi di colore chiaro consumano molta batteria, soprattutto in dispositivi dotati di schermi AMOLED (ad esempio, la quasi totalità dei Samsung). Se scegliamo sfondi e immagini di colore scuro, evitando le soluzioni animate, saremo in grado di incrementare la batteria del 10% al giorno.

5. Disattivare la vibrazione.  La vibrazione che si attiva ogni volta che tocchiamo un tasto, oltre a risultare alla lunga anche un po’ fastidiosa, consuma molta più batteria di quanto non si pensi, e allo stesso modo, la stessa cosa succede anche con la vibrazione che accompagna la suoneria. Se potete, disattivatela lasciando solo i toni.

6. Utilizzate la modalità blocco. È una funzione che vi permette di disattivare con un unico tocco la vibrazione, il trasferimento dati e il wi-fi, e andrebbe utilizzata tutte le volte che, per un determinato periodo di tempo, siete costretti a dover lasciar da parte tutte le funzioni di uno smartphone, ad eccezione delle telefonate. Questo sistema vi permetterà di risparmiare tantissima batteria, fino al 30% al giorno.

7. Disattivare Bluetooth, NFC e GPS e selezionate Wi-Fi intelligente.
Le prime tre tecnologie che abbiamo appena citato consumano tantissima batteria e, nel normale utilizzo quotidiano, sono quelle che vengono utilizzate di meno e possono essere tranquillamente lasciate spente, e attivate solo nel momento in cui servono. Per il wi-fi il discorso è leggermente diverso: nelle impostazioni, infatti, c’è la possibilità di lasciarlo acceso anche quando il telefono è in stato di stand-by, evitando lo spreco energetico dato dalla riconnessione alla rete tutte le volte che il dispositivo viene sbloccato.

8. Disattivare funzioni e controlli avanzati.
I controlli avanzati, ad esempio quelli gestuali o quelli che riconoscono i suoni, sono molto accattivanti ma purtroppo consumano tantissima batteria; disattivarli permetterà di risparmiare fino al 30% di carica al giorno.

9. Imparate a visualizzare le notifiche senza sbloccare il telefono.
Alcune suite, ad esempio Dynamic Notifications, permettono di visualizzare tutte le notifiche che riceviamo sul telefono, come quelle dai social network, le mail, etc, direttamente da blocco schermo, senza dover tutte le volte sbloccare il telefono per accedere allo schermo. Così facendo, il risparmio di batteria sarà di circa 10% al giorno.

10. Applicazioni sempre aggiornate.
Tanti degli aggiornamenti che coinvolgono le nostre applicazioni vengono rilasciati anche per incrementare la durata della batteria, trattandosi questo di un problema particolarmente sentito tra gli utenti di smatrphone. Aggiornare periodicamente le applicazioni vuol quindi assicurarsi l’ultima versione, spesso più snella ed energeticamente conveniente rispetto a quella precedente. Allo stesso modo, sforzatevi di eliminare tutte le applicazioni che non utilizzate da almeno due settimane: tante di queste applicazioni rimangono infatti attive in background, consumando batteria.

11. …ma in modo manuale!
Ci sono tante applicazioni che, una volta aperte, si connettono automaticamente alla rete per verificare che non vi siano nuovi aggiornamenti da installare Si tratta di una funzione comoda ma eccessivamente dispendiosa in termini di batteria: è molto meglio che gli aggiornamenti vengano fatti manualmente, periodicamente, magari con il telefono collegato al caricatore.

12. Disattivare le sincronizzazioni automatiche di social e profilo Google.
Le funzioni di sincronizzazione automatica consumano quantitativi vergognosi di batteria, in quanto spesso vengono eseguiti ogni 15 minuti circa. Le sincronizzazioni possono essere eseguite manualmente, di tanto in tanto o quando servono, “rubandoci” qualche secondo di tempo ma salvaguardando la durata della batteria.

13. Impostate la modalità aereo dove c’è poco segnale.
Se siete in una lunga galleria, sui tornanti di montagna, in un luogo sotterraneo o in qualsiasi altro posto che interferisca con la buona ricezione del segnale, mettete sempre il telefono in modalità aereo, in quanto la ricerca costante del segnale è in grado di prosciugarvi la batteria in pochissimo tempo.

14. State… al fresco!
Le batterie degli smartphone funzionano meglio se tenute al fresco, mentre se sottoposte a un eccessivo calore si scaricano più facilmente. State attenti quindi a dove lasciate il telefono, evitando di lasciarlo al sole o di tenerlo troppo a lungo in tasca.




Combattere l'obsolescenza programmata dei computer con l' Open source
Se dietro l'obsolescenza programmata si nascondono motivazioni prettamente economiche, una possibile arma di difesa degli utenti è quello di utilizzare prodotti open source. Tanto in campo software, quanto in campo hardware.

I sistemi operativi con codice sorgente libero, infatti, hanno la pregevole caratteristica di adattarsi a componenti hardware anche datate. In questo modo, anche se un computer desktop o laptop dovesse essere in là con gli anni, si può provare a riciclarlo installando una delle tante distribuzioni Linux presenti sul web.


Combattere l'obsolescenza programmata cambiando mentalità
Reagire a questa imposizione anche dal punto di vista materiale, tecnico, pratico è possibile. La prima cosa da fare è non dare per scontato quello che ci viene detto: se il rivenditore di turno suggerisce di cambiare la macchina piuttosto che sostituire il pezzo, informiamoci se per caso esistono strade alternative, vediamo se qualcuno ha condiviso lo stesso problema e magari una soluzione a esso. Non buttiamo quello che sembra superato e obsoleto, ci sarà sempre qualcuno a cui potrà essere utile.

Il riutilizzo, lo scambio dell’usato, il riciclo, persino la reinvenzione e lo studio, con un po’ di fantasia, di nuovi utilizzi per gli oggetti.

Numerose sono le iniziative che si stanno mettendo in campo per frenare (e perchè no, arrestare) il dilagare dell’obsolescenza programmata: dal riciclo creativo, che si propone di dare nuova vita ad oggetti destinati a finire nei rifiuti (abiti, pneumatici consumati, cartoni da imballo, ecc.), alla diffusione in internet di istruzioni e schemi per riparare elettrodomestici rotti o sbloccarli dall’obsolescenza.

Basterebbe molto poco per limitare il consumismo sfrenato: riparare un elettrodomestico invece di sostituirlo in caso di malfunzionamento, o allungare il ciclo di vita di un prodotto, invece di renderci vittime della pubblicità e della moda.


In Germania e in Olanda, ad esempio, la Repair Café Foundation sta creando una rete di caffé, dove si possono incontrare riparatori e persone che hanno oggetti da riparare, il tutto gratuitamente. Chi ha un’abilità, la mette a disposizione di chi ha oggetti da riparare; così, davanti ad una tazza di caffé, è possibile insegnare / imparare un mestiere, salvare un oggetto dalla discarica e socializzare, conoscendo nuove persone.


Anche il web ci viene in aiuto, con siti in grado di fornire guide e manuali per la riparazione di oggetti (howstuffworks.com e ifixit.com, per citarne alcuni), oltre ad offrire un luogo di incontro e di scambio di opinioni e consigli, su specifici forum.

L’abitudine all’usa e getta e al tutto e subito, ci fa dimenticare troppo spesso che tutte le nostre scelte consumistiche hanno e avranno un impatto sull’ambiente adesso e negli anni a venire. Dedicare un po’ di tempo in più a trovare una soluzione più economica e sostenibile, prima di dismettere qualunque oggetto che possediamo, è una scelta responsabile, che ci premierà nel tempo.







mercoledì 9 luglio 2014

La verità sull' equo compenso tv, telefoni e computer : cos’è, chi lo paga e perchè dobbiamo pagarlo






E’ stata resa pubblica sulla Gazzetta Ufficiale la nuova tabella dell’equo compenso o meglio la legge sul diritto d’autore, stabilita mediate Decreto dal Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini ed entrerà in vigore tra 10 giorni.


Ma vediamo anzitutto cos’è la legge dell’equo compenso.

L'EQUO COMPENSO è un contributo imposto ai produttori e agli importatori di prodotti elettronici, finalizzati alla riproduzione o alla registrazione di contenuti creativi, a titolo di indennizzo sull’utilizzo e la copia privata delle opere coperte da diritto d’ autore, l’equo compenso deve essere aggiornato almeno ogni 3 anni.
L’ultimo aggiornamento è di 3 anni fa. L’equo compenso si paga quindi su telefonini, tv, smartphone, chiavette USB, tablet, hard disk, computer.

La normativa prevede comunque che il diritto di riproduzione di un’opera può avvenire solo per uso strettamente personale e quindi senza scopi di lucro o fini commerciali poiché in altri casi si è penalmente perseguibili.

Ma questa legge va ugualmente a “punire” anche quei consumatori che non hanno mai condiviso o scaricato illegalmente file coperti da copyright.

La Siae con l'equo compenso avrà modo di incassare quasi 157 milioni in più, a farne le spese è sempre il consumatore che si troverà ad acquistare a prezzi maggiori alcuni articoli multimediali di largo consumo.


Ma ecco la tabella con il dettaglio di questi rincari che saranno in vigore nei prossimi giorni :



Per gli smartphone che fino ad oggi avevano una tassa pari a 0,90 cent, andremo a pagare da 3 euro per una memoria da 8GByte fino a 5,20 euro per una memoria da 32 GByte.

Tassa di 5,20 euro anche per i tablet che fino ad oggi erano esenti e per computer e notebook.

Poi ancora tassa di 5 euro per le memorie rimovibili, fino a 9 euro per le chiavette USB e ben 14,80 euro per gli hard disk da 400 GByte in su.

Produttori e associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra e hanno già fatto sapere che faranno ricorso al Decreto.







venerdì 27 giugno 2014

Ultimi giorni di SUPER SOTTOCOSTO solo on line al Marcopolo Expert ! Scopri tutte le fantastiche offerte !









Marcopolo ha prorogato il SUPER SOTTOCOSTO  fino al 29 giugno.

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Come fare a cogliere al volo l'affare che stavate sognando da tempo ?

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venerdì 23 maggio 2014

Smartwatch, il computer da polso o meglio un orologio computerizzato. Cos'è a cosa serve e come si usa...


*Cos’è uno SmartWatch?
Sostanzialmente si tratta di un orologio collegato a internet o al proprio smartphone, tramite il quale è possibile consultare posta elettronica, social network e utilizzare applicazioni. Le funzionalità differiscono ovviamente da modello a modello di SmartWatch.
Tutti però segnano l’ora.

Breve storia dello SmartWatch
La storia dello SmartWatch è relativamente recente; Questo tipo di device balzò agli onori della cronaca nel 2012 quando il progetto di Pebble, uno dei primi SmartWatch in circolazione, raggiunse più di 10 milioni di dollari sulla piattaforma di crowd funding online Kickstarter. Più di 100 volte il budget di 100,000 dollari previsto all’inizio dagli ideatori della proposta.
Da allora i progetti indipendenti si sono moltiplicati (Cookoo, HotWatch, etc) e anche i grandi players come Samsung e Apple hanno iniziato a fiutare l’affare. Si tratta quindi di un settore estremamente variegato e in continua evoluzione.

Ovviamente,come tutte le cose, gli smartwatch sono dispositivi che hanno dei vantaggi e svantaggi; sicuramente il fatto di avere la possibilità di poter ricevere e leggere notifiche sui nuovi messaggi o nuove email, scegliere la musica sul proprio cellulare, senza tirarlo fuori dalla tasca, ma dando semplicemente uno sguardo al nostro smartwatch, è un fattore positivo a favore di questi nuovi dispositivi. Purtroppo però non tutti i modelli consentono di poter rispondere immediatamente alle notifiche, implicando così l’uso dello smartphone. Che dire, sicuramente nel corso degli anni, questo settore riceverà sicuramente delle novità, che implementeranno delle nuove funzioni a questi nuovi dispositivi.

Gli appassionati di tecnologia e in particolare di whereable tecnology (tecnologia indossabile), intanto posso dare un occhiata ai modelli di "orologio computerizzato" più venduti.













Visto che anche l'orologio è diventato un gadget hi-tech; d’ora in poi guardarlo solo per vedere l'orario sembrerà un azione molto scontata!!! ^___^


*Tratto da losmartwatch.it




lunedì 31 marzo 2014

Piccola guida su come ridurre il consumo di energia elettrica con il computer e ridurre i costi in bolletta !






I computer hanno bisogno di energia elettrica per funzionare, spesso si lasciano accesi tutto il giorno ed anche la notte in alcuni casi.


Ma di quanta energia ha bisogno un PC, esattamente?

Non si può però avere una stima precisa e universale del consumo di energia elettrica di un computer per la particolarità intrinseca di questa tipologia di apparecchio.
I computer non sono normali elettrodomestici, sono composti da diverse parti separate, ciascuna delle quali consuma un certo ammontare di energia, quando sono in uso.

Per fare un esempio, in un normale pc, la ventola ed il disco non girano sempre al massimo della velocità, quindi il consumo varia ogni secondo.
Fatta questa premessa, senza usare strumenti di calcolo particolari, vediamo come avere un'idea sulla media di elettricità consumata da un PC e quanto costa tenerlo acceso una o più ore ogni giorno.

Prima di tutto, l'unità di misura per calcolare l'energia è il Kwh (ChilowattOra).
Per sapere quanto consuma una lampadina che consuma 20 Watt, il calcolo da fare è (20 X n. ore) / 1000 e si ottiene il Kwh.

I computer desktop tradizionali sono quelli che consumano più energia.
Spesso però si sovrastima la quantità di energia che un pc desktop utilizza.

Mettiamo il caso di un desktop tipico con processore dual-core, scheda grafica integrata Intel e due hard disk, il consumo di energia è di circa 50 watt quando è fermo e può superare i 100 watt a pieno carico.
I vecchi processori sono meno efficienti nel risparmio energetico, qundi consumano di più.
Da quel che ho letto, in questa ricerca, pare che i processori AMD siano meno efficienti di quelli Intel.

La scheda video è uno dei componenti più affamati di energia: dai 10-30 watt col pc al minimo fino a ulteriori 50 o anche 250 watt per configurazioni estreme da videogioco.
Questo può sembrare molto, ma se si considerano i consumi enormemente maggiori di un condizionatore, una stufa elettrica o una lavastoviglie alla fine on è neanche esagerato.
Facendo una stima molto sommaria si può dire che un computer a casa non supererà mai il 10% del totale del consumo energetico.


Un computer portatile, naturalmente, utilizza meno energia di un PC desktop anche perchè sono dotati di processori e schede video da consumi inferiori ed hanno un alimentatore che non supera i 130 watt.

Un computer portatile portatile piccolo come un ultrabook o un netbook consumano ancora meno, fino anche la metà.

Nel complesso i computer portatili potenti hanno una potenza molto bassa se sono fermi (ma ovviamente accesi) dai 20 watt ai 40 o 50 watt.

Il risparmi si fa significativo perchè GPU viene spenta del tutto quando non necessaria.
Se quindi si usa solo un portatile, il consumo energetico è davvero basso anche se rimane acceso tutto il giorno.

Quando il portatile è in carica, aumenta l'assorbimento di potenza con un extra di 20-30 watt se inattivo.

Un computer portatile che carica velocemente utilizza più energia di uno che carica lentamente (a parità di altri fattori).
Anche se si ricarica il pc ogni giorno, direi che il costo di elettricità consumata possa considerarsi poco rilevante.



I Monitor
I vecchi e pesanti monitor CRT a tubo catodico consumavano tantissima energia.
Oggi tutti hanno schermi LCD, ma non è che l'energia spesa per tenerli accesi sia tanto inferiore.
Sui monitor il discorso dei consumi varia molto a seconda della tecnologia usata, della dimensione ed anche del modello.
La dimensione è un fattore significativo, un 27 Pollici consuma di più di un 24 Pollici.
Uno schermo al LED consuma meno del normale LCD.
In generale si può andare dai 20 Watts di consumo fino anche a 90.

Hard disk esterni, stampanti e altoparlanti che vengono collegati al computer hanno consumi piuttosto trascurabili.
Il fatto è che si tratta di componenti che vengono usati solo per brevi periodo di tempo, rimanendo quasi sempre inattivi.

Per fare un riepilogo:
Un computer desktop tipico utilizza dai 65 ai 250 watt a seconda dei pezzi con cui è assemblato.
Aggiungere altri 15-70 watt per un monitor LCD, altri 7-10 watts per il router o altri dispositivi collegati.
La maggior parte dei computer portatili utilizzano circa 15-60 watt, molto meno rispetto ai desktop.
Con la maggior parte dei dispositivi si può guardare l'etichetta per vedere la quantità di energia che utilizzano, anche se si tratta del massimo teorico che non viene mai speso.
Se l'etichetta di un computer dice 300 watt, potrebbe usarne appena 70 quando è effettivamente in esecuzione, e non più di 100-120, se viene usato con programmi più complessi.
Quando il computer entra in modalità sleep / standby il computer consuma pochissima energia, per questo è importante configurare le opzioni di risparmio energetico impostando lo standby automatico dopo un certo periodo di attività.

Per avere stime più precise si può usare Joulemeter, un programma Microsoft segnalato in un altro articolo, per calcolare il costo di energia elettrica consumata dal computer.
Se si vuol calcolare il costo dell'energia consumata dal computer basta quindi fare questa operazione: [(Watts x N. Ore)/1000] X Costo per Kilovatt-ora = Costo totale.
Se si prende il piano tariffario standard dell'Enel (trovato qui) e si paga un prezzo di 0,14 Euro per Kilowatt-ora, si può stimare il consumo di un pc desktop usato tutto il giorno, per 24 ore, tutto l'anno, con un calcolo di questo tipo: 200 watt x 24 ore x 365 giorni = 1.752.000 watt-ore o 1.752 kilowatt-ore.
Se si pagano 0,14 Euro per kWh, il costo di un anno di consumo energetico del computer sarebbe di circa 250 Euro.
Se si usa un pc normale che consuma 100 Watt, per 5 giorni la settimana, 2 ore al giorno, facciamo 100 X 10 x 52 settimane = 52000 Watts per ora o 52 Kwh.
52 X 0,14 = 7,28 Euro di spesa annuale di energia elettrica.

COME RISPARMIARE ENERGIA CON IL COMPUTER - Sia a casa che in ufficio, è ormai quasi impossibile fare a meno del computer: lo utilizziamo per questioni lavorative, per esigenze di studio o svago e in genere tendiamo a tenerlo acceso per tutta la giornata. 

Con alcuni accorgimenti utili è però possibile risparmiare sui costi in bolletta, non sprecare energia elettrica e quindi salvaguardare l’ambiente.

GUIDA AL RISPARMIO ENERGETICO DURANTE L’UTILIZZO DEL PC - Ecco tutti i consigli pratici per non sprecare energia con il computer:

- impostate sul vostro pc l’opzione relativa al risparmio energetico: in molti modelli è possibile accedervi cliccando direttamente sull’icona della batteria. Se possibile provate anche ad impostare più profili energetici in modo da poter ottenere il massimo del risparmio a seconda delle diverse occasioni di utilizzo;

- verificate se nelle impostazioni per il risparmio energetico del sistema operativo del vostro computer è possibile attivare le funzioni di spin down (rallentamento) del disco rigido quando il computer non viene adoperato per un certo periodo di tempo: vi permetterà di risparmiare fino al 90 per cento di energia consumata dall’hard disk;

- disattivate lo screensaver in quanto comporta un maggior consumo di energia rispetto al semplice oscuramento del monitor;

- spegnete la connessione a Internet quando non serve;

- spegnete sempre il computer se sapete che non lo utilizzerete più per almeno qualche ora: lo standby è responsabile di quasi il 30 per cento della bolletta elettrica, uno spreco che, in termini monetari, si traduce in una cifra che si aggira sui 250 euro annui. Ricordate quindi di spegnere sempre il pc quando non lo utilizzate;

- staccate inoltre la presa durante i periodi in cui il pc non viene adoperato, il computer è in grado di assorbire potenza elettrica anche da spento. In alternativa, utilizzate una multi presa con interruttore in modo da spegnere insieme anche la stampante, le casse acustiche, lo scanner, il modem e le altre periferiche collegate;

- infine, se avete in programma l’acquisto di un nuovo computer, optate per un portatile: i consumi sono inferiori rispetto a un fisso.






lunedì 6 gennaio 2014

Fai da te, come realizzare in casa un TABLET partendo da un vecchio PC portatile.







Girovagando per il web cercando nozioni su come realizzare un progetto, mi sono imbattuto in un interessante video che spiegava come realizzare un TABLET partendo da un vecchio PC.

In questo tutorial, trovate tutte le istruzioni passo passo necessarie per realizzarlo e il video da cui ho preso spunto!

MATERIALE NECESSARIO:

Un vecchio computer portatile;
Un Touch Screen Kit resistivo o capacitivo (si possono trovare in internet per poche decine di euro);
Una copia di windows 8 (io ne ho realizzato uno con windows xp, non sarà un sistema ottimizzato per l’utilizzo con touch screen, ma fa ugualmente il suo lavoro!);
Attrezzi da lavoro (cacciaviti essenzialmente).

E ORA, COMINCIAMO…

Per prima cosa, andiamo a rispolverare quel vecchio PC portatile che non utilizziamo più e ci armiamo di tanta buona volontà.

Impugnamo il nostro cacciavite, e svitiamo tutte le viti che tengono assemblato il PC; un consiglio? comincia con il rimuovere le parti più semplici e sarai già a metà del lavoro (batteria, lettore CD, Hard disk…).

Osserva il video per un maggiore supporto…



Bene, come avrete già visto nel video, non è molto difficile, ma procediamo con ordine.

Dopo aver smontato il PC, rimuoviamo la parte relativa a tastiera e mouse (ci sono dei connettori in plastica su cui basta applicare una leggera pressione).

Ora, colleghiamo nuovamente lo schermo LCD ma attenzione, lo faremo al contrario!…mi spiego meglio, i connettori saranno ovviamente ricollegati alla stessa maniera, ma il display sarà ribaltato rispetto a come era prima.

A questo punto, possiamo servirci di colla o nastro biadesivo per fissare il KIT touchscreen.



Ottimo, ora non dobbiamo fare altro che collegare il connettore USB del KIT ad una porta del PC e il lavoro, per quanto riguarda la parte Hardware, è finito!

Come ultima operazione, inseriamo il disco di Windows 8 ed accendiamo il PC, reinstallando il sistema operativo…

N.B. – Con Windows XP e Windows 8, e con una connessione internet attiva,  il driver del KIT Touchscreen verrà quasi sicuramente scaricato automaticamente, potrete quindi accedere a tutte le funzionalità del PC semplicemente premendo sullo schermo!

Se dovessi porti (ragionevolmente) la domanda ti rispondo subito:

Premi START -> Tutti i programmi -> Accessori -> Accessibilità -> TASTIERA SU SCHERMO.

BUON DIVERTIMENTO!





domenica 5 gennaio 2014

Come impostare un'efficace sistema antifurto casalingo con le app Android o iOS.







L'antifurto di casa può essere creato con le app: un computer con una webcam, un vecchio dispositivo Android o uno iOS sono strumenti sufficienti per settare un efficace sistema di protezione casalingo e passare vacanze tranquille.

E' incubo di molti... lasci casa col sorriso stampato in faccia  e al ritorno ti ritrovi una brutta sorpresa....

Se non hai un antifurto fisico, ti proponiamo quattro modi per rimpiazzarlo con un PC, un Mac o con delle app da installare su dispositivi mobili, tanto Android quanto iOS.

Windows o Mac

Attraverso il servizio Ustream puoi impostare uno streaming dal computer di casa e controllare dal cellulare cosa sta accadendo a casa tua. Per farlo occorrono:

Computer fisso sempre acceso
Webcam
Connessione Internet
Un terminale da cui accedere (portatile o smartphone)
Il metodo è semplice: devi registrarti sul sito Ustream.tv (disponibile anche in versione gratuita) e aprire un canale di streaming. Se non vuoi che anche altri possano accedere alle tue trasmissioni (vivamente consigliato!) c'è un'opzione per rendere lo streaming privato, ovvero protetto da password.


Prima di partire per le vacanze devi solo avviare lo streaming, annotare la direzione URL del tuo canale e la password da immettere. Quindi ti basterà inserire il link nel browser di qualsiasi dispositivo e inserire la password per vedere quello che accade a casa tua.



Android

Se invece hai un vecchio terminale Android puoi usarlo come un antifurto vero e proprio. Puoi settare un allarme che ti avvisa quando rivela movimenti. Per impostarlo ti servono:

Un vecchio smartphone Android
Connessione Internet
L'app Allarme antifurto casa o Sistema di allarme mobile

1. Allarme antifurto casa è un'app che rileva i movimento dello smartphone grazie all'accelerometro. Quando il sensore si attiva, l'Android chiama un numero di cellulare da te impostato.

Lo sviluppatore consiglia di posizionare lo smartphone dietro la porta di casa. Dopodiché devi inserire un numero di telefono da chiamare, una password, il livello di sensibilità del sensore e il tempo a disposizione per inserire la chiave segreta.


Perché l'allarme funzioni correttamente devi disattivare il blocco dello schermo, l'applicazione, da parte sua, rimuoverà automaticamente la sospensione del display.

2. Sistema di allarme mobile è un'applicazione che serve a più scopi ma che è anche più completa. Il funzionamento è simile ad Allarme antifurto casa: per attivarla devi inserire un numero di telefono e una password. Anche questa rileva il movimento dello smartphone e ti avvisa, con un allarme sonoro, una chiamata o un'email.


Grazie all'uso del microfono e della camera integrati nel cellulare, l'app può rilevare anche i rumori, la prossimità di persone e scattare foto. Utile non solo come antifurto per la casa, ma anche por sapere chi usa il tuo cellulare di nascosto!


N.B. Entrambe le app funzionano anche quando il cellulare è in carica e regolano automaticamente le impostazioni di sistema, tuttavia ti consigliamo di fare delle prove prima di partire e, ovviamente, di lasciare il dispositivo in carica.


iPhone o iPad

Anche un vecchio iPhone o un iPad possono servire per proteggere la tua dimora, impostando un sistema a metà tra un antifurto e una webcam. Ti occorrono:

un iPad e l'applicazione Antifurto Domotico HD

Oppure:

un iPhone e l'applicazione Home Safe Pro
Connessione Internet
Antifurto Domotico HD e Home safe Pro sono due versioni della stessa app. Il loro vantaggio rispetto ad altre applicazioni che ti permettono di registrare dalla webcam è quello di avere il riconoscimento facciale.



Non solo, puoi impostare l'autoscatto periodico (ma anche quando viene riconosciuto un volto) delle riprese e l'upload automatico di tutte le immagini su Dropbox.



IP cam e smartphone Android

L'opzione più dispendiosa, ma anche la più stabile. Per attivare l'antifurto ti servono:

Una IP cam
Connessione Internet
Uno smartphone Android
Per impostare questo sistema di sicurezza occorre un hardware che non tutti hanno. La IP cam è una webcam particolare che non ha bisogno di essere connessa a un computer per funzionare.

Una volta installata in casa e connessa a Internet, non devi far altro che scaricare l'applicazione IP Cam Viewer sul tuo Android per visualizzare in diretta quello che avviene a casa tua.








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