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lunedì 31 marzo 2014

Piccola guida su come ridurre il consumo di energia elettrica con il computer e ridurre i costi in bolletta !






I computer hanno bisogno di energia elettrica per funzionare, spesso si lasciano accesi tutto il giorno ed anche la notte in alcuni casi.


Ma di quanta energia ha bisogno un PC, esattamente?

Non si può però avere una stima precisa e universale del consumo di energia elettrica di un computer per la particolarità intrinseca di questa tipologia di apparecchio.
I computer non sono normali elettrodomestici, sono composti da diverse parti separate, ciascuna delle quali consuma un certo ammontare di energia, quando sono in uso.

Per fare un esempio, in un normale pc, la ventola ed il disco non girano sempre al massimo della velocità, quindi il consumo varia ogni secondo.
Fatta questa premessa, senza usare strumenti di calcolo particolari, vediamo come avere un'idea sulla media di elettricità consumata da un PC e quanto costa tenerlo acceso una o più ore ogni giorno.

Prima di tutto, l'unità di misura per calcolare l'energia è il Kwh (ChilowattOra).
Per sapere quanto consuma una lampadina che consuma 20 Watt, il calcolo da fare è (20 X n. ore) / 1000 e si ottiene il Kwh.

I computer desktop tradizionali sono quelli che consumano più energia.
Spesso però si sovrastima la quantità di energia che un pc desktop utilizza.

Mettiamo il caso di un desktop tipico con processore dual-core, scheda grafica integrata Intel e due hard disk, il consumo di energia è di circa 50 watt quando è fermo e può superare i 100 watt a pieno carico.
I vecchi processori sono meno efficienti nel risparmio energetico, qundi consumano di più.
Da quel che ho letto, in questa ricerca, pare che i processori AMD siano meno efficienti di quelli Intel.

La scheda video è uno dei componenti più affamati di energia: dai 10-30 watt col pc al minimo fino a ulteriori 50 o anche 250 watt per configurazioni estreme da videogioco.
Questo può sembrare molto, ma se si considerano i consumi enormemente maggiori di un condizionatore, una stufa elettrica o una lavastoviglie alla fine on è neanche esagerato.
Facendo una stima molto sommaria si può dire che un computer a casa non supererà mai il 10% del totale del consumo energetico.


Un computer portatile, naturalmente, utilizza meno energia di un PC desktop anche perchè sono dotati di processori e schede video da consumi inferiori ed hanno un alimentatore che non supera i 130 watt.

Un computer portatile portatile piccolo come un ultrabook o un netbook consumano ancora meno, fino anche la metà.

Nel complesso i computer portatili potenti hanno una potenza molto bassa se sono fermi (ma ovviamente accesi) dai 20 watt ai 40 o 50 watt.

Il risparmi si fa significativo perchè GPU viene spenta del tutto quando non necessaria.
Se quindi si usa solo un portatile, il consumo energetico è davvero basso anche se rimane acceso tutto il giorno.

Quando il portatile è in carica, aumenta l'assorbimento di potenza con un extra di 20-30 watt se inattivo.

Un computer portatile che carica velocemente utilizza più energia di uno che carica lentamente (a parità di altri fattori).
Anche se si ricarica il pc ogni giorno, direi che il costo di elettricità consumata possa considerarsi poco rilevante.



I Monitor
I vecchi e pesanti monitor CRT a tubo catodico consumavano tantissima energia.
Oggi tutti hanno schermi LCD, ma non è che l'energia spesa per tenerli accesi sia tanto inferiore.
Sui monitor il discorso dei consumi varia molto a seconda della tecnologia usata, della dimensione ed anche del modello.
La dimensione è un fattore significativo, un 27 Pollici consuma di più di un 24 Pollici.
Uno schermo al LED consuma meno del normale LCD.
In generale si può andare dai 20 Watts di consumo fino anche a 90.

Hard disk esterni, stampanti e altoparlanti che vengono collegati al computer hanno consumi piuttosto trascurabili.
Il fatto è che si tratta di componenti che vengono usati solo per brevi periodo di tempo, rimanendo quasi sempre inattivi.

Per fare un riepilogo:
Un computer desktop tipico utilizza dai 65 ai 250 watt a seconda dei pezzi con cui è assemblato.
Aggiungere altri 15-70 watt per un monitor LCD, altri 7-10 watts per il router o altri dispositivi collegati.
La maggior parte dei computer portatili utilizzano circa 15-60 watt, molto meno rispetto ai desktop.
Con la maggior parte dei dispositivi si può guardare l'etichetta per vedere la quantità di energia che utilizzano, anche se si tratta del massimo teorico che non viene mai speso.
Se l'etichetta di un computer dice 300 watt, potrebbe usarne appena 70 quando è effettivamente in esecuzione, e non più di 100-120, se viene usato con programmi più complessi.
Quando il computer entra in modalità sleep / standby il computer consuma pochissima energia, per questo è importante configurare le opzioni di risparmio energetico impostando lo standby automatico dopo un certo periodo di attività.

Per avere stime più precise si può usare Joulemeter, un programma Microsoft segnalato in un altro articolo, per calcolare il costo di energia elettrica consumata dal computer.
Se si vuol calcolare il costo dell'energia consumata dal computer basta quindi fare questa operazione: [(Watts x N. Ore)/1000] X Costo per Kilovatt-ora = Costo totale.
Se si prende il piano tariffario standard dell'Enel (trovato qui) e si paga un prezzo di 0,14 Euro per Kilowatt-ora, si può stimare il consumo di un pc desktop usato tutto il giorno, per 24 ore, tutto l'anno, con un calcolo di questo tipo: 200 watt x 24 ore x 365 giorni = 1.752.000 watt-ore o 1.752 kilowatt-ore.
Se si pagano 0,14 Euro per kWh, il costo di un anno di consumo energetico del computer sarebbe di circa 250 Euro.
Se si usa un pc normale che consuma 100 Watt, per 5 giorni la settimana, 2 ore al giorno, facciamo 100 X 10 x 52 settimane = 52000 Watts per ora o 52 Kwh.
52 X 0,14 = 7,28 Euro di spesa annuale di energia elettrica.

COME RISPARMIARE ENERGIA CON IL COMPUTER - Sia a casa che in ufficio, è ormai quasi impossibile fare a meno del computer: lo utilizziamo per questioni lavorative, per esigenze di studio o svago e in genere tendiamo a tenerlo acceso per tutta la giornata. 

Con alcuni accorgimenti utili è però possibile risparmiare sui costi in bolletta, non sprecare energia elettrica e quindi salvaguardare l’ambiente.

GUIDA AL RISPARMIO ENERGETICO DURANTE L’UTILIZZO DEL PC - Ecco tutti i consigli pratici per non sprecare energia con il computer:

- impostate sul vostro pc l’opzione relativa al risparmio energetico: in molti modelli è possibile accedervi cliccando direttamente sull’icona della batteria. Se possibile provate anche ad impostare più profili energetici in modo da poter ottenere il massimo del risparmio a seconda delle diverse occasioni di utilizzo;

- verificate se nelle impostazioni per il risparmio energetico del sistema operativo del vostro computer è possibile attivare le funzioni di spin down (rallentamento) del disco rigido quando il computer non viene adoperato per un certo periodo di tempo: vi permetterà di risparmiare fino al 90 per cento di energia consumata dall’hard disk;

- disattivate lo screensaver in quanto comporta un maggior consumo di energia rispetto al semplice oscuramento del monitor;

- spegnete la connessione a Internet quando non serve;

- spegnete sempre il computer se sapete che non lo utilizzerete più per almeno qualche ora: lo standby è responsabile di quasi il 30 per cento della bolletta elettrica, uno spreco che, in termini monetari, si traduce in una cifra che si aggira sui 250 euro annui. Ricordate quindi di spegnere sempre il pc quando non lo utilizzate;

- staccate inoltre la presa durante i periodi in cui il pc non viene adoperato, il computer è in grado di assorbire potenza elettrica anche da spento. In alternativa, utilizzate una multi presa con interruttore in modo da spegnere insieme anche la stampante, le casse acustiche, lo scanner, il modem e le altre periferiche collegate;

- infine, se avete in programma l’acquisto di un nuovo computer, optate per un portatile: i consumi sono inferiori rispetto a un fisso.






Usare correttamente la stampante risparmiando energia elettrica, inchiostro e carta !






Quasi la metà del consumo energetico della macchina è da attribuire alla fase di "riposo"

Ben il 49% del consumo energetico di una stampante, che può arrivare a toccare anche 63 chilowattora all’anno, è assorbito nella fase di stand-by.


Semplicemente spegnendo lo strumento quando non lo utilizziamo, potremmo risparmiare più di un terzo della corrente impiegata e, quindi, avere anche un vantaggio in bolletta. In più, ciò garantirebbe un taglio di Co2 emessa di circa 12 Kg. Se poi sostituiamo alla carta vergine quella riciclata, il vantaggio è doppio: si salvano infatti, per ogni tonnellata di fogli risparmiati, 24 alberi e si tagliano le emissioni di 27 kg di Co2.

Ecco come ridurre gli sprechi di energia e carta !

RISPARMIO ENERGETICO STAMPANTI - Senza dubbio utile, la stampante è una periferica molto sprecona da utilizzare in maniera corretta e soprattutto con moderazione. È infatti uno strumento ad alto impatto ambientale, non solo a causa del suo consumo energetico ma anche dello spreco di carta che determina. Senza dimenticare che per la produzione di carta si abbattono alberi e che inchiostro e toner sono prodotti altamente inquinanti.

I CONSUMI ENERGETICI DETERMINATI DALL’UTILIZZO DELLA STAMPANTE - In particolare, una comune stampante può arrivare a consumare fino a 63 kWh di energia all’anno: una cifra che determina l’emissione in atmosfera di circa 50 kg di CO2. E non è ancora tutto: del suo consumo energetico, solo l’8 per cento viene impiegato in fase di stampa, il 49 per cento viene utilizzato quando la stampante è in standby e il restante 43 per cento di energia viene richiesta per lo spegnimento della stampante. Molte stampanti addirittura, consumano energia anche da spente: è fondamentale quindi staccare la presa elettrica durante i momenti in cui non vengono utilizzate.

Vi sono poi le stampanti multifunzione, quelle che in un unico apparecchio uniscono insieme fotocopiatrice, scanner e spesso anche il fax: in questo caso il consumo di energia sale.

COME RISPARMIARE ENERGIA CON LA STAMPANTE ED EVITARE SPRECHI DI CARTA 

Ecco tutti i consigli utili su come utilizzare bene la stampante ed evitare sprechi di energia e carta:

- se dovete effettuare l’acquisto di una stampante, sceglietene una a risparmio energetico: sarà in grado di ridurre il consumo di energia fino al 95 per cento rispetto alle stampanti tradizionali;

- ricordate di spegnere sempre la stampante quando non la adoperate;

- controllate bene il documento prima di stamparlo in modo da evitare stampe inutili: utilizzate l’opzione “Anteprima di stampa” per vedere se l’impaginazione del documento è quello desiderato in modo da apportare le modifiche  e poi mandare in stampa;

- stampate su carta riciclata tutte le volte in cui è possibile: una tonnellata di carta riciclata permette di evitare l’abbattimento di 24 alberi, lo spreco di 4.100 kWh di energia elettrica e di 26 mc di acqua e l’emissione in atmosfera di 27 kg di CO2;

- utilizzate la modalità di stampa a bassa risoluzione;

- privilegiate l’opzione fronte-retro e dove possibile, riducete i margini della pagina e la dimensione del carattere;

- stampate tutti i documenti in un’unica sessione: eviterete così che la stampante si scaldi ripetutamente consumando energia;

- fate ricorso alle funzioni di commento dei vostri software per l’edizione del testo invece di stamparlo in più versioni;

- se utilizzate una stampante laser, sappiate che la cartuccia del toner contiene sostanze nocive per contatto o inalazione pertanto seguite sempre le istruzioni riportate sul libretto della stampante in modo da capire come inserire o eliminare le cartucce nella maniera corretta;

- ricordate che cartucce e toner sono prodotti inquinanti e che devono essere smaltiti in maniera corretta. Verificate quindi le istruzioni indicate sul libretto della vostra stampante e in caso contattate le aziende specializzate che si occupano del loro smaltimento.

Quando vogliamo stampare una pagina internet, si apre sempre un terno al lotto: verranno tre pagine al posto di una perché vengon presi dentro anche i banner pubblicitari? Basterà l’anteprima di stampa? In generale è sempre meglio evitare di sprecare carta stampando, ma se proprio è necessario cerchiamo di farlo bene.

Sul sito Ideageek abbiamo trovato degli utilissimi consigli che vogliamo condividere con voi, che vi risparmieranno un notevole dispendio di carta e perdite di tempo.

CHROME: PRINTER FRENDLY Se Chrome è il browser scelto, Print Friendly  potrebbe essere l’addon giusto. La stampa è immediatamente resa più facile grazie al fatto che viene aggiunto un pulsante della barra degli strumenti, così non è più necessario navigare attraverso i vari menu di Chrome.
Ci sono alcuni modi in cui è possibile migliorare la stampa delle pagine web. Un modo facile e veloce per risparmiare carta e inchiostro è spuntare la casella Remove Image, ma è inoltre possibile utilizzare il menu a discesa Text Size per stipare quanti più contenuti possibili su ogni pagina.
Nella finestra dell’Anteprima di Stampa, è possibile fare clic su qualsiasi elemento della pagina per rimuoverlo, così si può facilmente eliminare pubblicità ed elementi indesiderati. Non appena si preme il pulsante Print la solita finestra di dialogo di stampa verrà chiamata in azione in modo che sia possibile scegliere di stampare a una qualità inferiore per risparmiare ancora più inchiostro.

FIREFOX – PRINT EDIT. Print Edit è un altro addon a cui è possibile accedere tramite un pulsante della barra degli strumenti – anche se, stranamente, questo è un pulsante multifunzione che ha come impostazione predefinita la normale stampa. Fare clic sulla freccia a destra del pulsante e selezionare Print Edit per iniziare a modificare i parametri.
L’addon fa un lavoro magnifico nel rimuovere tutti i contenuti inutili da solo, senza dover fare nulla. Un algoritmo è utilizzato per identificare le barre di navigazione, i banner e le pubblicità che devono essere rimossi, ma poi si è liberi di iniziare a modificare il contenuto rimanente.
Fare clic su qualsiasi elemento della pagina – sia esso testo o immagine – e diventa possibile utilizzare la barra degli strumenti superiore per scegliere cosa fare. Fare clic su Delete e l’elemento selezionato verrà rimosso e il resto della pagina spostato a riempire lo spazio vacante. È anche possibile utilizzare l’opzione Hide per non stampare un particolare elemento, ma lasciare un riquadro invisibile al suo posto per conservare la formattazione.


Lo immaginavate che la scelta del font influisce sul consumo d’inchiostro della vostra stampante? 

Ebbene sì , è possibile risparmiare inchiostro grazie ad un "Ecofont", un font che riduce il consumo d'inchiostro grazie alla presenza di numerosi minutissimi buchi nella sagoma dei caratteri. La stima del risparmio, possibile con qualunque stampante (a getto d'inchiostro o a toner) e con qualunque sistema operativo (Linux, Mac OS X, Windows), variava dal 15 al 25%.

Ecofont è scaricabile gratuitamente (come Vera Sans), però va installato, cosa che non tutti gli utenti sanno fare e che in un ambiente con molti computer da gestire potrebbe rivelarsi un'impresa notevole.

Ma si può risparmiare di più e tribolare di meno, basta usare il font Century Gothic, che ha il vantaggio di essere già preinstallato nella maggior parte dei computer. Rispetto all'Arial comunemente utilizzato, il Century Gothic consuma infatti circa il 30% d'inchiostro in meno.

Un risultato ancora migliore di quello dell'Ecofont. Considerato il costo del toner, e ancor più quello dell'inchiostro per le stampanti a getto, il 30% di riduzione non è da sottovalutare.

Secondo Printer.com, fra i font preinstallati più comuni utilizzati per la stampa di testi, i più parsimoniosi, dopo il Century Gothic, sono Ecofont, Times Roman, Calibri e Verdana; consumano invece di più, rispetto all'Arial tradizionale, i font Sans Serif, Trebuchet, Tahoma e Franklin Gothic Medium. Uno stesso testo costa 74 dollari se scritto in Franklin Gothic Medium, 67 se si usa l'Arial, e 46 dollari se si usa Century Gothic.

Tuttavia occorre tenere presente che il Century Gothic tende a occupare più spazio in larghezza rispetto ad Arial o Times, per cui quello che si risparmia in inchiostro può finire per essere speso in carta.

Se convenga o meno spendere qualcosina in più di carta dipende dal rapporto fra costo della carta e costo dell'inchiostro della specifica stampante.







Risparmiare corrente elettrica imparando a conoscere meglio le nostre amate console ! Ecco i consigli per non sprecare energia !!







Le console multifunzione attualmente in vendita, anche da spente, consumano dalle 3 alle 5 volte di più di un frigorifero!!!

CONSUMI CONSOLE VIDEOGIOCHI - Sfidare gli amici online con i giochi per pc, superare i diversi livelli del proprio gioco preferito con la Playstation o ballare e imparare nuovi passi con la Wii: senza dubbio il tempo vola quando ci si diverte, ma avete mai pensato a quanta energia si consuma tra una partita e l’altra?

Vincere con il proprio videogioco preferito richiede infatti non solo tempo libero a disposizione ma anche energia. Senza contare quella che si consuma quando lasciamo le apparecchiature in stand-by per poi riprendere successivamente la partita.


I COSTI ENERGETICI DELLA CONSOLE IN STANDBY - A questo si aggiunge il fatto che tutte le console attualmente in vendita sono multifunzione: certamente molto pratiche in quanto possono fungere contemporaneamente da lettori dvd, minicomputer o hard disk esterni ma anche molto dispendiose dal punto di vista del consumo di energia elettrica e dei conseguenti costi in bolletta. Addirittura, si calcola che, anche spente, le console consumano dalle 3 alle 5 volte di più di un frigorifero.

In particolare, come leggiamo su Greennetwork, tra le console più famose (Nintendo Wii, Playstation 3 e Xbox 360) è emerso che la più economica è la Nintendo con un consumo medio in fase di utilizzo di 16 Watt. Seguono la Xbox (119 Watt) e la Playstation (150 Watt).

Ricordate quindi di spegnere sempre la console quando non è in funzione.

Non dimenticate che i sistemi graficamente più avanzati consumano ancora più energia.

Una volta spenta la console, staccate anche la spina o, in alternativa, utilizzate una multi presa con interruttore in modo da spegnere contemporaneamente anche il monitor e le casse.

Anche le diverse case produttrici di console hanno comunque ben compreso l’importanza del problema e per ridurre gli sprechi sono corse ai ripari prevedendo alcune modalità di risparmio energetico degli apparecchi.


I NOSTRI CONSIGLI PER NON SPRECARE TEMPO ED ENERGIA CON LE CONSOLE - Il nostro consiglio è quindi quello di limitare le ore passate davanti alla console e ai videogame in generale non solo perché così eviterete di sprecare energia ma anche perché risparmierete tanto tempo utile da dedicare ad altre attività, un po’ di divertimento e relax va bene ma poi è meglio spegnere la console.








giovedì 12 dicembre 2013

Comde risparmiare corrente elettrica usando meno e correttamente il ferro da stiro e stendendo di più






Sapete che stendere il bucato in maniera corretta vi permetterà di risparmiare tempo ed energia elettrica al momento di stirare? Ecco alcuni suggerimenti utili per stirare il meno possibile, far scendere i costi in bolletta e rispettare il pianeta.


Tra i piccoli elettrodomestici, il ferro da stiro è indubbiamente quello che consuma maggiormente energia. Stirare è infatti un’attività casalinga che non solo ci fa perdere molto tempo ma ci fa anche sprecare eccessivamente energia, incidendo sulla bolletta dell’elettricità.

COME STIRARE RISPARMIANDO ENERGIA ELETTRICA - Come rimediare? Ecco qualche consiglio da seguire per stirare il meno possibile, risparmiando tempo e denaro e rispettando il pianeta.


COME STENDERE IL BUCATO Stendete i capi evitando che si formino le pieghe.  Mai stendere i vestiti a cavallo del filo: lascia l’impronta e una piega poco carina. Meglio in ogni caso stendere dal rovescio perché a volte le mollette lasciano il segno. Le magliette vanno accostate al filo lasciandole penzolare con il collo verso il basso, il peso del tessuto bagnato stirerà al posto nostro.
Lo stesso vale per i pantaloni, per evitare le pieghe sui pantaloni basta sbatterli un paio di volte prima di stenderli, rigorosamente con l’orlo verso il basso. Per le camicie: una volta tirate fuori dalla lavatrice, i bordi andrebbero passati tra le dita, specialmente dove ci sono i bottoni. Se le indossiamo d’inverno sotto un maglione, sarà sufficiente limitarsi a stirare colletto e polsini.

LE ALTERNATIVE AL FERRO DA STIRO – Potete arrotolare gli asciugamani da un verso e dall’altro così saranno ben piegati senza la necessità di passarli sotto il ferro.
Maglie a collo alto, pantaloni aderenti, calzini e biancheria intima si adeguano alla forma del vostro corpo e le pieghe che vedete spariscono al momento di indossarli.
Capi di lana e pile come golfini e scialli non si stirano. La stiratura dei pantaloni con la piega può essere ridotta ai minimi termini da una accurata messa in piega serale. A patto di metterli a posto con millimetrica precisione, li si può addirittura collocare sotto il materasso, e dormirci su. Al mattino saranno stirati.

STIRARE SI, MA A RISPARMIO ENERGETICO – Per i capi per cui proprio non potete fare a meno di accendere il ferro da stiro, fatelo nelle ore di scarsa richiesta energetica (la sera) e cominciate dalle cose da stirare a freddo mentre il ferro si scalda, poi passate quelle ad alta temperatura e, dopo aver staccato il ferro, finite con le ultime cose a bassa temperatura mentre si raffredda.

L’APPRETTO NATURALE – Le bombolette spray vengono smaltite insieme alle lattine, ma perché produrre un rifiuto quando è possibile produrre da sé un’alternativa naturale? Ecco come fare. Sciogliete in acqua dell’amido in granuli, potrete decidere la concentrazione che preferite per creare il vostro prodotto.
Un appretto confezionato costa circa 3 €/litro, la scatola di amido da 250 grammi costa meno 1,5 euro e consente di fare più o meno 13 litri di prodotto a seconda della concentrazione desiderata. Per stirare ancora meglio basterà aggiungere all’acqua nella quale si è sciolto l’amido qualche goccia di aceto bianco, in questo modo il ferro scivolerà più facilmente.

Infine, ecco alcuni accorgimenti utili che vi permetteranno non solo di risparmiare energia ma anche di prolungare la vita del vostro ferro da stiro:

COME EVITARE LA FORMAZIONE DEL CALCARE - Fate molta attenzione alla formazione di calcare che riduce l’efficienza del ferro da stiro ed aumenta i consumi di elettricità. Per evitare il calcare ci sono due cose importanti da fare:
La prima è preventiva: svuotate sempre il serbatoio dell’acqua quando avete finito di stirare.
La seconda cosa, invece, riguarda la pulizia naturale dell’apparecchio, senza spendere soldi con inutili prodotti chimici.
Per la pulizia del calcare nel ferro da stiro basta infatti riempire il serbatoio di acqua soltanto a metà e aggiungere un tappo di aceto per vedere vaporizzare una sostanze giallastra: è il calcare che sta evaporando.

SCEGLIETE UN FERRO DA STIRO CHE RISCALDA PIU’ VELOCEMENTE - Scegliete ferri da stiro che si riscaldano più velocemente, meglio se in alluminio, un materiale di grande conducibilità grazie al quale si consuma fino al 50 per cento in meno di corrente. Anche umidificare il bucato prima di iniziare a stirare e spegnere l’apparecchio quando ormai mancano solo pochi panni sono piccoli trucchi che aiutano a risparmiare corrente elettrica.







mercoledì 27 novembre 2013

Risparmiare energia elettrica quando si usa il forno a microonde per riscaldare i cibi






Sicuramente, tra gli apparecchi più diffusi per riscaldare cibi c’è il forno a microonde. Lo si trova praticamente in tutte le case degli italiani. Il motivo è connesso principalmente alla velocità con la quale è possibile riscaldare i cibi, senza alterarne in maniera decisa, i sapori. Un mezzo, pertanto, molto comodo. Ma è anche economicamente utile? Pare di si, se analizziamo i consumi.


Dove sono, dunque, le differenze che vanno tenute in altissima considerazione tra forno a microonde e forno tradizionale?

In confronto al forno tradizionale, è possibile immediatamente notare che con il forno a microonde i consumi sono meno della metà. Il forno tradizionale, negli anni scorsi, veniva utilizzato per scaldare una pietanza preparata in precedenza, con consumi altissimi.

Perché? Perché il forno tradizionale prima del suo uso deve essere scaldato, e solo una volta raggiunta la temperatura, è possibile inserire al suo interno il cibo che si desidera scaldare.

Con il forno a microonde questo non appare necessario, e in pochi minuti i cibi sono caldi e pronti ad essere consumati, con un risparmio energetico altissimo. Morale? I costi della bolletta salgono visibilmente.

Ma tutto ciò, mutatis mutandis, può essere valido anche per ciò che riguarda da vicino i cibi congelati precotti. Questi sono cibi che vanno decongelati e successivamente scaldati. Nello specifico, non appare necessario inserire i cibi all’interno del forno tradizionale al fine di scongelarli, per poi scaldarli. E’ semplicemente necessario cambiare la modalità d’uso, senza dover dunque utilizzare, come spesso invece ancora oggi si fa, con il forno tradizionale.







domenica 24 novembre 2013

Usare il forno a microonde in cucina al posto del forno elettrico per risparmiare energia e non solo. Guida al corretto uso del forno a microonde.






Il forno a microonde è un utile complemento per la cucina moderna, stressata com'è da ritmi di vita travolgenti e inesorabili, che obbligano ad ottimizzare i tempi destinati alle occupazioni domestiche. Tuttavia, pur presentando numerosi vantaggi, non può essere considerato un sostituto tout-court dei forni tradizionali (a gas ed elettrico).

Fra le qualità più apprezzate di questo elettrodomestico, c'è la rapidità di cottura: senza bisogno di essere preriscaldato, il forno sviluppa onde elettromagnetiche (di frequenza più bassa rispetto a quella della luce, e più alta rispetto alle onde radio) che producono una frizione delle molecole interne del cibo, determinandone la cottura.
In secondo luogo, bisogna considerare la possibilità di cuocere gli alimenti direttamente sul piatto, senza che questo venga surriscaldato, esponendo al pericolo di ustioni. Ciò permette anche di risparmiare il tempo, il denaro e le energie altrimenti destinate al lavaggio delle pentole.

I tempi brevi di cottura del forno a microonde consentono di preservare le proprietà nutritive dei cibi, in particolare delle vitamine, sensibili alle elevate e prolungate temperature. Inoltre, il passaggio immediato dalla fase di congelamento a quella di cottura evitano l'attacco dei batteri che si attivano durante lo scongelamento. Da non sottovalutare è anche il risparmio energetico che questo elettrodomestico consente: per alimentarlo è infatti necessaria una quantità di energia decisamente inferiore, rispetto a quella consumata da un forno elettrico.

Va comunque ricordato che le prestazioni di un microonde non possono sostituire quelle dei forni tradizionali: ideale per scongelare, riscaldare o cuocere in tempi rapidi, esso non permette di ottenere dorature, gratinature o di eseguire ricette che necessitano di cotture lunghe, per una riuscita ottimale.

Dove lo metto?
• appoggiare il forno su una superficie piana e stabile;
• scegliere una posizione che consenta all’aria di circolare, per raffreddarlo;
• non collocare il forno vicino a radio, televisori, ecc. per evitare eventuali interferenze.

Come lo uso?
• utilizzare il forno solamente per cucinare, e mai per far asciugare vestiti, carta o altro;
• le stoviglie possono essere inserite nel forno solo se sono di vetro, ceramica, porcellana e plastica termostabili. In caso di dubbio, togliete le posate prima di usare il forno;
• non riscaldate mai cibi in recipienti chiusi, perché potrebbero esplodere;
• i cibi con guscio o pelle possono scoppiare, si raccomanda vivamente di non cucinare mai le uova nel forno a microonde.
• tenere acceso il forno vuoto per un breve intervallo di solito non provoca danni, ma non è comunque consigliabile.
• non riscaldare mai bevande alcoliche a temperature elevate.

E quando si rompe?
• non usare mai il forno quando presenta danneggiamenti, o se lo sportello non si chiude bene perfettamente, o ancora se le cerniere di chiusura sono rotte o allentate;
• se il forno non funziona più, chiamate l’assistenza tecnica specializzata. Non aprite in nessun caso il forno, perché essere esposti ad una elevata quantità di energia a microonde è pericoloso.

Quali sono i primi vantaggi?
Ormai è impossibile non concoscere buona parte dei vantaggi che possono offrire. Chi rimane fedele ai metodi di cucina tradizionali diffidando dell'accostamento della tecnologia a microonde con la cottura dei cibi, probabilmente non ne ha mai fatto esperienza diretta. Ecco i più importanti:

1) Si cucina in modo più sano 
A dispetto di quello che si può credere, la cottura a microonde riesce a preservare meglio i preziosi valori nutrizionali dei cibi rispetto alla cottura tradizionale: infatti i sali minerali e le vitamine non si disperdono e le pietanze rimangono praticamente intatte e ricche di sostanze . Anche il gusto ne trae vantaggio: la minor dispersione dei nutrienti nel liquido di cottura esalta i sapori naturali degli alimenti. Così è possibile ridurre la quantità di sale, pepe, spezie e, soprattutto, condimenti che si aggiungono normalmente.

2) Si risparmia molto tempo 
In questi forni il calore viene generato appunto dalle microonde che agiscono direttamente su tutte le particelle di acqua contenute nei cibi. La quantità di energia che si genera in questo modo è molto più intensa rispetto a quella di un forno tradizionale e agisce nello stesso momento in ogni strato del cibo che si sta preparando. Oltre a non rischiare mai, quindi, di "bruciare" la parte esterna lasciando cruda quella interna, i tempi di cottura diminuiscono enormemente.

3) Si risparmia energia 
Se i tempi di cottura sono minori, anche il forno rimarrà acceso per meno tempo, portando di conseguenza anche ad un notevole risparmio energetico . inoltre il forno a microonde non ha bisogno della fase di preriscaldamento , che normalmente impegna una quantità di tempo ed energie considerevoli.

Alcuni consigli di utilizzo
Con il forno a microonde si possono compiere in pochi istanti alcune operazioni che risulterebbero molto più difficili o addirittura impossibili con il forno tradizionale.

Ecco qualche esempio di quello che si può ottenere con alcuni ingredienti:

- il miele conservato in dispensa tende a cristallizzare non appena arrivano i primi freddi; per scioglierlo basta togliere il coperchio e inserire in forno il vasetto di vetro per 20 o 30 secondi . Poi, basterà mescolare un paio di volte.

- per una cioccolata calda preparata a regola d'arte basta fondere 100 grammi di cioccolato in una ciotola, farlo a pezzi e aggiungere 2 cucchiai di acqua; poi è sufficiente tenerlo in forno per 1 minuto e sarà pronta una bevanda golosissima.

- per togliere in pochi minuti l'umidità dal sale , infine, basta inserirlo nel microonde all'interno di un contenitore resistente alle alte temperature. In breve ritornerà di nuovo cristallino e friabile.










mercoledì 30 ottobre 2013

Risparmiare gas quando cuciniamo in modo semplice cambiando metodo di cottura







Per risparmiare gas quando ci dedichiamo ai fornelli basta seguire alcuni semplici trucchi. Per esempio, cambiare metodo di cottura ed evitare inutili dispersioni di calore. Niente paura quindi se il prezzo dell’energia non dà tregua e la bolletta continua a salire: provate a seguire i nostri consigli.

CAMBIARE FONTE DI ENERGIA
Innanzitutto, per risparmiare senza rinunciare al gusto, si può cambiare fonte di energia. Potete utilizzare un forno elettrico (che ha anche il vantaggio di poter cuocere diverse pietanze nello stesso momento) o, in alternativa, optare per piatti a freddo (nessuno sa resistere a un invitante piatto di cous cous).

CAMBIARE METODO DI COTTURA
Continuiamo con le cotture: quella più indicata è senza dubbio la cottura a vapore, che consente di preparare contemporaneamente più piatti, utilizzando un unico fornello. Gli alimenti che si prestano di più a essere lessati sono i legumi, che richiedono dei tempi di cottura ridotti (specie se si utilizza una pentola a pressione o si prolunga l’ammollo in acqua).

ALTRI SUGGERIMENTI
Utilizzate gli appositi coperchi delle padelle: eviterete così la dispersione del calore.
Ricordate di spegnere le luci che solitamente si trovano al di sopra dei fornelli.
È possibile inoltre dimezzare le spese energetiche portando fuori in anticipo gli alimenti dal frigorifero.
Infine, sembrerà scontato dirlo, ma per risparmiare è consigliabile preferire gli utensili delle nostre mamme e nonne ai più moderni elettrodomestici che consumano troppa energia.





giovedì 24 ottobre 2013

Risparmiare energia facendo attenzione allo stand-by degli elettrodomestici





Nelle nostre case vi sono molti apparecchi costantemente connessi alla rete elettrica che, anche se apparentemente spenti, in realtà consumano. A volte anche molto. Lo “standby” infatti incide sulla nostra bolletta più di quanto pensiamo. Spegnendo completamente gli apparecchi possiamo ridurre di circa il 10 per cento il consumo di energia elettrica. 

COME RISPARMIARE SULLA BOLLETTA ELETTRICA - Secondo una recente indagine nelle case di 1300 europei, le apparecchiature collegate alla rete elettrica, spente o non in uso, infatti, consumano l’11 per cento di tutta l’elettricità che usiamo, per un quantitativo complessivo di 43 terawattora in tutta Europa, pari all’energia prodotta da 8 grandi centrali termoelettriche, oppure a quella consumata da due terzi delle case italiane.

COME RIDURRE IL CARO BOLLETTA DELLO STANDBY - Ecco alcuni consigli utili:

Se non usate frequentemente un apparecchio, disconnettetelo dalla corrente staccando la spina.
Esiste un modo semplice per ovviare alla lucina rossa: basta acquistare una ciabatta elettrica e collegarla agli elettrodomestici. In questo modo, è sufficiente accendere o spegnere l’interruttore della ciabatta per ottenere il risparmio desiderato. Insomma, è né più né meno ciò che facciamo quando accendiamo la luce in una stanza. Costo indicativo: 20 euro per una comune ciabatta, 50 euro per una multi presa con autospegnimento. Questo secondo tipo di ciabatta intelligente stacca automaticamente la corrente dopo un breve intervallo in cui l’apparecchio viene lasciato in standby. Alcune più sofisticate sono persino programmabili.

Fate attenzione in particolare agli apparecchi in apparenza piccoli e innocui come i videogame: secondo il mensile dei consumatori australiani Choise, Playstation 3 e X-box, sia da spenti che da accesi assorbono quasi la stessa quantità di energia, consumando 5 volte di più di un frigorifero efficiente e circa il triplo rispetto a uno con le peggiori prestazioni.

Tra i televisori, alcuni modelli con grande schermo consumano anche il triplo rispetto a una tv tradizionale, e con lo standby acceso usano in un anno tanta energia quanto tre lavatrici tra le meno efficienti;  il set di casse per l’home theatre poi, consuma in standby più di 98 kWh all’anno.

Tra gli elettrodomestici che in standby consumano spesso più di 3 watt (il triplo di quanto richiede la norma europea), troviamo le macchinette per il caffè, le casse acustiche di bassa frequenza (subwoofer), i videoregistratori con hard disk, i modem o i router, i decoder della TV, gli stereo, i lettori DVD, i televisori, i computer da tavolo, le casse acustiche dei computer, stampanti laser, alcuni carica batterie di cellulari, alcuni monitor di computer, fornelli elettrici, purificatori d’aria e condizionatori, tostapane, forni a microonde e spazzolini elettrici.

Leggete con attenzione l’etichetta energetica prima di acquistare un elettrodomestico e preferite quelli con consumi ridotti in standby. I prodotti “Energy Star” hanno uno standby inferiore.

Verificate i consumi con un wattmetro a basso costo, misura gli apparecchi di casa vostra quando sono in standby e potete agire di conseguenza per spegnere quelli che consumano di più. Costo indicativo per un misuratore: poche decine di euro.






Come risparmiare energia elettrica quando si usa il computer





Impostare l’opzione di risparmio energetico o disattivare lo screensaver e le periferiche inutilizzate sono alcuni gesti semplici che vi permetteranno di non sprecare energia durante l’utilizzo del computer e risparmiare sui costi in bolletta.

Non sprecare energia elettrica è importante, non solo per ridurre i costi in bolletta ma anche per salvaguardare e rispettare l’ambiente. Basta poco per evitare tanti sprechi inutili:  partiamo dall’ufficio, e da un macchinario che usiamo praticamente tutto il giorno: il pc.

COME RISPARMIARE ENERGIA CON IL COMPUTER - Sia a casa che in ufficio, è ormai quasi impossibile fare a meno del computer: lo utilizziamo per questioni lavorative, per esigenze di studio o svago e in genere tendiamo a tenerlo acceso per tutta la giornata. Sapete che un normale computer in funzione per almeno nove ore al giorno arriva a consumare fino a 175 kWh in un anno? Senza contare la quantità di CO2 emessa in atmosfera. Oltre a segnalarvi che NON DOVETE SPRECARE TROPPO TEMPO AL PC quando non potete farne a meno cercate come minimo di non sprecare energia

CONSIGLI PRATICI PER RISPARMIARE ENERGIA CON IL PC:
Impostate sul vostro pc l’opzione relativa al risparmio energetico: in molti modelli è possibile accedervi cliccando direttamente sull’icona della batteria. Se possibile provate anche ad impostare più profili energetici in modo da poter ottenere il massimo del risparmio a seconda delle diverse occasioni di utilizzo;
Disattivate lo screensaver in quanto comporta un maggior consumo di energia rispetto al semplice oscuramento del monitor;

Spegnete sempre il computer se sapete che non lo utilizzerete più per almeno qualche ora;
E cercate di tenere spente anche le diverse periferiche collegate al pc se non dovete utilizzarle: ad esempio la stampante o lo scanner;
Se invece dovete concedervi una pausa, concedetela anche a computer e monitor ponendo il pc in stand-by;
Infine, quando spegnete il pc, staccate sempre la spina: il computer è un apparecchio elettronico in grado di assorbire potenza elettrica anche da spento e tutto questo fa salire i costi in bolletta.






lunedì 21 ottobre 2013

Tariffa bioraria energia elettrica : spesso non la conosciamo ancora abbastanza







In Italia, indipendentemente dal proprio fornitore (che sia Enel, Eni Energia o altro ancora), se si facesse più attenzione alla differenza tra monorarie e biorarie si risparmierebbe fino al 30% sulla bolletta.

Tuttavia, un italiano su tre non conosce le caratteristiche esistenti fra le due tipologie di tariffe: lo ha scoperto l’Osservatorio SuperMoney nel suo ultimo studio.

Tariffe biorarie energia elettrica – Prima di addentrarci nei risultati della ricerca, occorre prima di tutto precisare che il costo delle tariffe dell’elettricità domestica monorarie rimane fisso, mentre quelle biorarie prevedono un prezzo differenziato a seconda della fascia di consumo (più basso di sera e nei weekend).

Sembrerebbe, però, che questa differenza non sia poi così chiara visto che il 31% degli utenti si è dimenticato di esprimere una preferenza in questo senso. Invece fra chi non ha omesso questo campo i risultati sono così suddivisi: il 35,59% ha scelto le tariffe biorarie, mentre il restante 31,2% ha optato per quelle monorarie.

Le tariffe biorarie sono particolarmente indicate per i consumatori che lavorano tutto il giorno e concentrano l’impiego degli elettrodomestici solo al ritorno a casa o il sabato e la domenica.








martedì 15 ottobre 2013

Illuminare le stanze di casa nel modo giusto senza sprecare energia, come risparmiare ed evitare gli sprechi di corrente.







Scegliere la luce appropriata per ogni situazione e momento della giornata è il primo passo per ridurre gli sprechi e risparmiare sui costi in bolletta.

L’illuminazione di una stanza è importante. La luce è infatti in grado di valorizzare o meno un determinato ambiente. Ad esempio se dovete organizzare una cena, scegliete di illuminare la stanza con una luce diffusa: solo così potrete creare l’atmosfera giusta per passare una serata rilassante e piacevole.

RISPARMIO ILLUMINAZIONE CASA - Illuminare casa nel modo giusto senza sprecare energia è possibile. 

Ecco come fare :

In cucina se possibile, all’illuminazione centrale del lampadario associate anche tutta una serie di piccoli spot luminosi così da rischiarare gli angoli meno luminosi, il piano cottura e il tavolo.

Per il salotto e la sala da pranzo invece fornitevi di un varialuce in modo da regolare l’intensità dell’illuminazione a seconda dei diversi momenti della giornata. Evitate invece i lampadari e gli spot luminosi che provocano ombre e effetti di controluce. Arricchite l’ambiente con abat-jour e candele luminose.

Cercate di non sovraccaricare le prese elettriche della camera dei bambini. Evitate le piccole abat-jour che i piccoli potrebbero accidentalmente rompere mentre giocano e al loro posto scegliete lampade a muro o da soffitta.

Se invece dovete svolgere un’attività specifica, ad esempio leggere, scrivere o lavorare al computer, avete bisogno di una luce diretta che vi aiuti a concentrarvi sul vostro lavoro.
In tal caso, se nella stanza non siete in tanti e non vi occorre una luce diffusa che illumini completamente tutto l’ambiente, invece di usare una lampada centrale che assorbe molta energia scegliete una luce più piccola e mirata: ad esempio una lampada da tavolo.

Ancora meglio se la vostra luce mirata è trasportabile: potrete cosi spostarla nei diversi angoli della casa e servirvene a seconda delle diverse necessità.

Ricordate che scegliere la luce appropriata per ogni situazione e momento della giornata è il primo passo per ridurre gli sprechi di energia e realizzare consistenti risparmi sui costi in bolletta.




lunedì 14 ottobre 2013

Risparmiare energia elettrica in cucina : come usare meglio il forno elettrico o il forno a microonde. I migliori consigli per un elevato risparmio energetico in casa.







Il forno elettrico e quello a microonde rientrano tra gli elettrodomestici che incidono maggiormente sui costi in bolletta.

Risparmiare energia senza rinunciare al loro utilizzo però è possibile.

I consumi degli elettrodomestici sono tra quelli più pesanti in bolletta. Risparmiare energia elettrica però non è per niente un’impresa impossibile: bastano infatti alcuni piccoli accorgimenti come l’acquisto di apparecchi a basso consumo energetico e un uso consapevole di quelli che già possediamo in casa per veder scendere i costi in bolletta.

Tra gli apparecchi che tutti noi utilizziamo quotidianamente e che consumano di più ci sono il forno a microonde e il forno elettrico.

Vediamo quindi come risparmiare energia senza dover rinunciare al loro utilizzo.

RISPARMIO ENERGETICO FORNO ELETTRICO
Per cominciare, al momento dell’acquisto di un forno elettrico, cercate di scegliere un modello ventilato. Questo sistema che fa circolare l’aria calda in modo uniforme in tutto il forno non solo vi permetterà di velocizzare la cottura dei piatti ma vi consentirà anche di risparmiare sui tempi di funzionamento.

Per quanto riguarda invece l’accensione, quando possibile evitate il preriscaldamento. In caso contrario, calcolate bene i tempi in modo da non lasciare per troppo tempo il forno acceso inutilmente.
Un altro accorgimento utile per limitare i minuti di funzionamento consiste invece nello spegnere l’apparecchio prima di terminare la cottura degli alimenti in modo da sfruttare il calore residuo accumulato nel forno e ultimare la cottura risparmiando elettricità.
Infine, durante la cottura cercate di aprire il forno il meno possibile. Quest’operazione infatti fa disperdere moltissimo calore e quindi il forno dovrà impiegare energia per compensare.
Cercate inoltre di mantenere sempre pulito il forno: i residui di cibo provocano un notevole dispendio di energia durante l’accensione.

RISPARMIO ENERGETICO FORNO A MICROONDE
Il forno a microonde consuma la metà rispetto a quello tradizionale ed i tempi di cottura sono decisamente inferiori. Il risultato finale però cambia in base ai cibi.

Può essere utilizzato sia per cuocere che per riscaldare: valutate però di volta in volta quando è proprio necessario utilizzare il forno tradizionale.
In ogni caso, ricordate che lo scongelamento dei cibi è più economico se fatto nel microonde.
Se usate dei contenitori adatti al microonde e dotati di coperchio risparmierete sia tempo che energia. Scegliete sempre contenitori lavabili e non usa e getta: spesso vengono realizzati unendo materiali diversi e quindi il più delle volte non possono essere differenziati. In alternativa al contenitore utilizzate un semplice piatto.
Infine, un consiglio per la pulizia del microonde: non utilizzate prodotti chimici ma solo acqua tiepida e limone.






sabato 3 agosto 2013

Come arredare la casa con un occhio al risparmio energetico ? Ecco il design intelligente, arredare casa risparmiando energia



Per risparmiare sulle bollette non sempre occorre ridurre i consumi.

Ci sono degli aiuti, dei mobili ed apparecchi intelligenti che possiamo utilizzare per risparmiare energia elettrica, gas naturale o acqua in maniera semplice e badando all’estetica.



Si tratta del design intelligente, e insegna come arredare la propria abitazione per contenere i costi dell’energia elettrica. Dai pannelli fotovoltaici  ai migliori elettrodomestici per risparmiare: ecco i consigli per risparmiare energia con il design intelligente.

Con l’aiuto di mobili particolari e dispositivi intelligenti si può arredare la propria casa ottenendo un notevole risparmio sulle bollette della luce e il gas e, allo stesso tempo, migliorando l’estetica dell’abitazione.



Si tratta del “design intelligente”, un’attività che mira ad arredare sfruttando i principi basilare dell’efficienza energetica per contenere i consumi d’energia e tagliare le bollette.

Inutile dire che, in certi casi, si dovrà spendere un po’ di più. Sul lungo termine però, il risparmio è assicurato. Vediamo alcuni consigli in materia di design intelligente.

Utilizzare fonti di energia rinnovabili
Nessuna sorpresa: anche se la spesa iniziale può essere consistente, con i pannelli fotovoltaici il risparmio energetico è garantito. E non è meno importante il grande aiuto all’ambiente che significa scegliere una fonte d’energia rinnovabile per le nostre forniture.

In ogni caso, attraverso le detrazioni e gli incentivi per il fotovoltaico la spesa di installazione può essere meno pesante.

Infissi e finestre ad isolamento termico. Pavimento in legno.
Se state ristrutturando o avete la possibilità di scegliere gli infissi, utilizzate quelli resistenti e spessi, oppure direttamente finestre ad isolamento termico.

Per il pavimento, scegliete materiali che aiutano a conservare il caldo, come il parquet, il cotto o il legno.

Dispositivi per controllare i consumi
Sul mercato ci sono diversi tipi di interruttori intelligenti, utilissimi per farvi sapere quando le luci o gli elettrodomestici rimangono accesi inutilmente.

I classici interruttori sono provvisti di un timer, alcuni si azionano con la luce del sole, altri invece utilizzano la tecnologia wireless. Basta visitare i tantissimi siti web specializzati e scegliere quello che meglio si adatta alle proprie esigenze.

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Riduttori del flusso d’acqua
Ormai diffusissimi, i riduttori del flusso d’acqua sono ideale per evitare gli sprechi idrici. Alcuni modelli consentono di ridurre dell’80% l’uso d’acqua nella doccia. Si applicano anche ai rubinetti, dove assicurano un risparmio del 50%, ed anche allo scarico del water.

I mobili del design intelligente
Anche per quanto riguarda l’arredamento delle stanze si può fare molto. L’acquisto di mobili durevoli, ad esempio, è fondamentale per l’economia domestica ma anche per la tutela dell’ambiente.

Meglio ancora se scegliete pezzi d’arredo realizzati in materiali riciclati, oppure in legno caldo che si abbinano ad ogni stile.

I mobili multifunzione sono una soluzione ideale per le abitazioni più piccole: sgabelli che diventano tavolini, cassapanche porta oggetti, lettiere con cassetti, ecc.

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E’ fondamentale, infine, acquistare solo quello di cui veramente abbiamo bisogno, evitando mobili e complementi d’arredo inutili che andranno a finire nella spazzatura. Scegliete quelli che più tempo potranno rimanere con voi, evitando oggetti stravaganti, con colori troppo vivaci che vi potrebbero stancare nell’arco di pochi anni.

Elettrodomestici a basso consumo
Non solo occorre utilizzare bene gli elettrodomestici, spegnendoli quando non sono in uso, ma anche sapere acquistarli.

Per questo motivo, scegliete con cura gli elettrodomestici prima dell’acquisto: preferite quelli classe A+ o migliori, e cercate modelli con consumi adatti alle vostre esigenze. E’ inutile acquistare una lavatrice con capacità di 7 kg, che consuma più elettricità ed acqua rispetto una di 5 kg, se siete in due a casa.



Infine, vi ricordiamo una regola d’oro dell’economia domestica: acquistate di meno. Se siete solo in due, ad esempio, davvero avete bisogno di una lavastoviglie? Oppure se il vostro appartamento è fresco, vi serve per forza un condizionatore?

Vuoi fare ancora di più? Dai un’occhiata al nostro articolo consigli per risparmiare energia elettrica.

Per concludere, vi consigliamo di scegliere la tariffa energia elettrica più adatta alle vostre reale esigenze.

Attivati subito








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