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domenica 24 novembre 2013

Usare il forno a microonde in cucina al posto del forno elettrico per risparmiare energia e non solo. Guida al corretto uso del forno a microonde.






Il forno a microonde è un utile complemento per la cucina moderna, stressata com'è da ritmi di vita travolgenti e inesorabili, che obbligano ad ottimizzare i tempi destinati alle occupazioni domestiche. Tuttavia, pur presentando numerosi vantaggi, non può essere considerato un sostituto tout-court dei forni tradizionali (a gas ed elettrico).

Fra le qualità più apprezzate di questo elettrodomestico, c'è la rapidità di cottura: senza bisogno di essere preriscaldato, il forno sviluppa onde elettromagnetiche (di frequenza più bassa rispetto a quella della luce, e più alta rispetto alle onde radio) che producono una frizione delle molecole interne del cibo, determinandone la cottura.
In secondo luogo, bisogna considerare la possibilità di cuocere gli alimenti direttamente sul piatto, senza che questo venga surriscaldato, esponendo al pericolo di ustioni. Ciò permette anche di risparmiare il tempo, il denaro e le energie altrimenti destinate al lavaggio delle pentole.

I tempi brevi di cottura del forno a microonde consentono di preservare le proprietà nutritive dei cibi, in particolare delle vitamine, sensibili alle elevate e prolungate temperature. Inoltre, il passaggio immediato dalla fase di congelamento a quella di cottura evitano l'attacco dei batteri che si attivano durante lo scongelamento. Da non sottovalutare è anche il risparmio energetico che questo elettrodomestico consente: per alimentarlo è infatti necessaria una quantità di energia decisamente inferiore, rispetto a quella consumata da un forno elettrico.

Va comunque ricordato che le prestazioni di un microonde non possono sostituire quelle dei forni tradizionali: ideale per scongelare, riscaldare o cuocere in tempi rapidi, esso non permette di ottenere dorature, gratinature o di eseguire ricette che necessitano di cotture lunghe, per una riuscita ottimale.

Dove lo metto?
• appoggiare il forno su una superficie piana e stabile;
• scegliere una posizione che consenta all’aria di circolare, per raffreddarlo;
• non collocare il forno vicino a radio, televisori, ecc. per evitare eventuali interferenze.

Come lo uso?
• utilizzare il forno solamente per cucinare, e mai per far asciugare vestiti, carta o altro;
• le stoviglie possono essere inserite nel forno solo se sono di vetro, ceramica, porcellana e plastica termostabili. In caso di dubbio, togliete le posate prima di usare il forno;
• non riscaldate mai cibi in recipienti chiusi, perché potrebbero esplodere;
• i cibi con guscio o pelle possono scoppiare, si raccomanda vivamente di non cucinare mai le uova nel forno a microonde.
• tenere acceso il forno vuoto per un breve intervallo di solito non provoca danni, ma non è comunque consigliabile.
• non riscaldare mai bevande alcoliche a temperature elevate.

E quando si rompe?
• non usare mai il forno quando presenta danneggiamenti, o se lo sportello non si chiude bene perfettamente, o ancora se le cerniere di chiusura sono rotte o allentate;
• se il forno non funziona più, chiamate l’assistenza tecnica specializzata. Non aprite in nessun caso il forno, perché essere esposti ad una elevata quantità di energia a microonde è pericoloso.

Quali sono i primi vantaggi?
Ormai è impossibile non concoscere buona parte dei vantaggi che possono offrire. Chi rimane fedele ai metodi di cucina tradizionali diffidando dell'accostamento della tecnologia a microonde con la cottura dei cibi, probabilmente non ne ha mai fatto esperienza diretta. Ecco i più importanti:

1) Si cucina in modo più sano 
A dispetto di quello che si può credere, la cottura a microonde riesce a preservare meglio i preziosi valori nutrizionali dei cibi rispetto alla cottura tradizionale: infatti i sali minerali e le vitamine non si disperdono e le pietanze rimangono praticamente intatte e ricche di sostanze . Anche il gusto ne trae vantaggio: la minor dispersione dei nutrienti nel liquido di cottura esalta i sapori naturali degli alimenti. Così è possibile ridurre la quantità di sale, pepe, spezie e, soprattutto, condimenti che si aggiungono normalmente.

2) Si risparmia molto tempo 
In questi forni il calore viene generato appunto dalle microonde che agiscono direttamente su tutte le particelle di acqua contenute nei cibi. La quantità di energia che si genera in questo modo è molto più intensa rispetto a quella di un forno tradizionale e agisce nello stesso momento in ogni strato del cibo che si sta preparando. Oltre a non rischiare mai, quindi, di "bruciare" la parte esterna lasciando cruda quella interna, i tempi di cottura diminuiscono enormemente.

3) Si risparmia energia 
Se i tempi di cottura sono minori, anche il forno rimarrà acceso per meno tempo, portando di conseguenza anche ad un notevole risparmio energetico . inoltre il forno a microonde non ha bisogno della fase di preriscaldamento , che normalmente impegna una quantità di tempo ed energie considerevoli.

Alcuni consigli di utilizzo
Con il forno a microonde si possono compiere in pochi istanti alcune operazioni che risulterebbero molto più difficili o addirittura impossibili con il forno tradizionale.

Ecco qualche esempio di quello che si può ottenere con alcuni ingredienti:

- il miele conservato in dispensa tende a cristallizzare non appena arrivano i primi freddi; per scioglierlo basta togliere il coperchio e inserire in forno il vasetto di vetro per 20 o 30 secondi . Poi, basterà mescolare un paio di volte.

- per una cioccolata calda preparata a regola d'arte basta fondere 100 grammi di cioccolato in una ciotola, farlo a pezzi e aggiungere 2 cucchiai di acqua; poi è sufficiente tenerlo in forno per 1 minuto e sarà pronta una bevanda golosissima.

- per togliere in pochi minuti l'umidità dal sale , infine, basta inserirlo nel microonde all'interno di un contenitore resistente alle alte temperature. In breve ritornerà di nuovo cristallino e friabile.










mercoledì 30 ottobre 2013

Risparmiare gas quando cuciniamo in modo semplice cambiando metodo di cottura







Per risparmiare gas quando ci dedichiamo ai fornelli basta seguire alcuni semplici trucchi. Per esempio, cambiare metodo di cottura ed evitare inutili dispersioni di calore. Niente paura quindi se il prezzo dell’energia non dà tregua e la bolletta continua a salire: provate a seguire i nostri consigli.

CAMBIARE FONTE DI ENERGIA
Innanzitutto, per risparmiare senza rinunciare al gusto, si può cambiare fonte di energia. Potete utilizzare un forno elettrico (che ha anche il vantaggio di poter cuocere diverse pietanze nello stesso momento) o, in alternativa, optare per piatti a freddo (nessuno sa resistere a un invitante piatto di cous cous).

CAMBIARE METODO DI COTTURA
Continuiamo con le cotture: quella più indicata è senza dubbio la cottura a vapore, che consente di preparare contemporaneamente più piatti, utilizzando un unico fornello. Gli alimenti che si prestano di più a essere lessati sono i legumi, che richiedono dei tempi di cottura ridotti (specie se si utilizza una pentola a pressione o si prolunga l’ammollo in acqua).

ALTRI SUGGERIMENTI
Utilizzate gli appositi coperchi delle padelle: eviterete così la dispersione del calore.
Ricordate di spegnere le luci che solitamente si trovano al di sopra dei fornelli.
È possibile inoltre dimezzare le spese energetiche portando fuori in anticipo gli alimenti dal frigorifero.
Infine, sembrerà scontato dirlo, ma per risparmiare è consigliabile preferire gli utensili delle nostre mamme e nonne ai più moderni elettrodomestici che consumano troppa energia.





mercoledì 24 luglio 2013

Come riusare l'acqua usata per cuocere la pasta, consigli per evitare gli sprechi




L’acqua è una risorsa primaria ed essenziale, bisognerebbe sempre cercare di risparmiare il più possibile questo bene. Ecco quindi una serie di rimedi naturali per “riciclare” l’acqua usata per far bollire la pasta.


Vi consigliamo di dotarvi o di un coperchio scolapasta (così da versare facilmente l’acqua in un altro contenitore) oppure di un cestello traforato in acciaio inossidabile 18/10 lucido.

Eesistono tantissime pentole apposite con un ottimo rapporto qualità prezzo: Questi “attrezzi” servono per non buttar via l’acqua da bollitura per la pasta.
Una volta che vi siete dotate di uno di questi strumenti, o semplicemente scolerete l’acqua in un’altra pentola, ecco cosa potrete fare con l’acqua da bollitura:


Piante: potrete utilizzare l’acqua da bollitura, per bagnare le vostre piante, i vostri fiori.


Per lasciare a Bagno: Potrete lasciare a bagno nell’acqua da cottura ceci o lenticchie, che hanno bisogno almeno di una nottata d’acqua. Successivamente scolerete l’acqua rimanente e cucinerete normalmente.


Lavaggio Piatti: Se avete l’abitudine di lavare i vostri piatti a mano, basterà versare l’acqua da cottura o nel lavandino (chiuso con un tappo) o in un catino grande, aggiungere un po’ di detersivo per piatti così da non “sprecare” altra acqua.


Sugo: Il sugo potrebbe risultare troppo asciutto, per allungarlo l’acqua della pasta torna utile. Perché è ricca di sapori che impreziosiscono il sugo.



Pasta di Sale: Potete mettere l’acqua della pasta in una bottiglia e usarla per le vostre creazioni di pasta di sale.



Bollire Verdure: Se hai bisogno di far bollire le verdure per il tuo contorno, riutilizzare l’acqua della pasta. Dopo aver rimosso la pasta, portare l’acqua nuovamente ad ebollizione e aggiungete le carote o altre verdure miste all’acqua.



Panificazione: Potete utilizzare l’acqua di cottura della pasta, per fare degli ottimi panini, di seguito la Ricetta della Nonna per Sfornare Ottimi Panini oppure Le Baguette della Nonna, il pane per i Bambini e per finire Pane Integrale.


Impacco per capelli: L'acqua di cottura del riso, ricca di amidi, può essere utilizzata per preparare un impacco per capelli da applicare prima dello shampoo e da lasciare agire per almeno un quarto d'ora prima di passare al lavaggio. I capelli risulteranno molto più morbidi del consueto.


Brodo: L'acqua di cottura della pasta o delle verdure può essere arricchita con erbe aromatiche ed utilizzata come brodo di base per la preparazione di minestre, zuppe e vellutate. Se utilizzerete l'acqua della pasta, già salata, ricordate di evitare di aggiungere dell'altro sale e di non esagerare addizionando altri insaporitori.


Cottura al vapore: L'acqua della pasta o del riso può essere utilizzata per effettuare nuove cotture, con particolare riferimento alla cottura al vapore. Vi basterà trasferire l'acqua già utilizzata in una nuova pentola, sulla quale posizionerete un cestello apposito per la cottura al vapore, all'interno del quale potrete posizionare ortaggi come carote e patate, che manterranno in questo modo tutto il proprio contenuto di nutrienti.


Pediluvio: L'acqua di cottura della pasta o del riso, ricca di amidi e di sali minerali, potrà essere utilizzata per un pediluvio serale emolliente e rigenerante, soprattutto per chi soffre di gambe gonfie e pesanti. All'acqua potranno essere aggiunte alcune gocce di olio essenziale alla lavanda per un effetto rilassante o all'eucalipto per ottenere un effetto rinfrescante.


Insaporire le Zuppe: Aggiungere un po’ d’acqua di cottura alle vostre zuppe, darà sicuramente un tocco in più di sapore e di minerali, alle vostre preparazioni.


Bevanda: L’acqua di cottura è ricca di sali minerali e di amido, avete mai pensato di fare una bevanda? Provate a farla raffreddare in frigo e quando è fresca aggiungete dello sciroppo d’acero.

In linea generale vi consigliamo di “raccogliere” l’acqua di cottura in delle bottiglie di plastica, così da avere sempre a disposizione un po’ d’acqua, e così da avere un impatto minimo sull’ambiente.



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