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venerdì 11 luglio 2014

Fai da te - Tutti i libretti, i manuali di uso e manutenzione da scaricare GRATIS per la manutenzione della vostra moto






Filtro dell'olio, candele, catena: per le piccole operazioni di manutenzione della nostra moto non sempre è necessario recarsi dal meccanico.


Soprattutto se vogliamo risparmiare qualcosa possiamo provare ad eseguire la manutenzione della nostra moto direttamente in garage con l'aiuto del manuale d'uso e manutenzione fornito al momento dell'acquisto della nostra due ruote.

Prima di  trascorrere qualche giornata in moto, alla ricerca delle curve più belle conviene preparare la nostra amata seguendo alcune regole per la manutenzione fai da te.

Molti penseranno di non avere le capacità di mettere mano sulla moto ma con una buona guida e semplici istruzioni è molto più facile di quanto si immagini.

Nelle pagine seguenti tutti i consigli che vi possiamo dare; nella gallery alcune foto esemplificative e nelle relative didascalie vi spieghiamo come fare.

Se avete comprato la moto nuova dal concessionario potete leggervi il manuale d'uso e manutenzione che vi è stato fornito al momento dell'acquisto....ma se la vostra moto ha già qualche annetto e soprattutto se al momento dell'acquisto non dovessero avervi dato il manuale d'uso e manutenzione....potete afidarvi direttamente ai siti delle case produttrici di moto che mettono a disposizione on line gli stessi manuali in formato pdf da poter scaricare e visualizzare direttamente sul vostro computer.

Un ottimo servizio viene offerto dal sito MotorBike Community che linka tutti i manuali delle principali case motoristiche in modo da rendervi molto più semplice la ricerca e lo scaricamento dei manuali.



Non vi resta che collegarvi alla sezione "Il nostro garage VIRTUALE", scegliere la marca della vostra moto e terminare con il download del file del vostro manuale d'uso e manutenzione.

Buon FAI DA TE e buona manutenzione della vostra amata due ruote !!!





lunedì 31 marzo 2014

Usare correttamente la stampante risparmiando energia elettrica, inchiostro e carta !






Quasi la metà del consumo energetico della macchina è da attribuire alla fase di "riposo"

Ben il 49% del consumo energetico di una stampante, che può arrivare a toccare anche 63 chilowattora all’anno, è assorbito nella fase di stand-by.


Semplicemente spegnendo lo strumento quando non lo utilizziamo, potremmo risparmiare più di un terzo della corrente impiegata e, quindi, avere anche un vantaggio in bolletta. In più, ciò garantirebbe un taglio di Co2 emessa di circa 12 Kg. Se poi sostituiamo alla carta vergine quella riciclata, il vantaggio è doppio: si salvano infatti, per ogni tonnellata di fogli risparmiati, 24 alberi e si tagliano le emissioni di 27 kg di Co2.

Ecco come ridurre gli sprechi di energia e carta !

RISPARMIO ENERGETICO STAMPANTI - Senza dubbio utile, la stampante è una periferica molto sprecona da utilizzare in maniera corretta e soprattutto con moderazione. È infatti uno strumento ad alto impatto ambientale, non solo a causa del suo consumo energetico ma anche dello spreco di carta che determina. Senza dimenticare che per la produzione di carta si abbattono alberi e che inchiostro e toner sono prodotti altamente inquinanti.

I CONSUMI ENERGETICI DETERMINATI DALL’UTILIZZO DELLA STAMPANTE - In particolare, una comune stampante può arrivare a consumare fino a 63 kWh di energia all’anno: una cifra che determina l’emissione in atmosfera di circa 50 kg di CO2. E non è ancora tutto: del suo consumo energetico, solo l’8 per cento viene impiegato in fase di stampa, il 49 per cento viene utilizzato quando la stampante è in standby e il restante 43 per cento di energia viene richiesta per lo spegnimento della stampante. Molte stampanti addirittura, consumano energia anche da spente: è fondamentale quindi staccare la presa elettrica durante i momenti in cui non vengono utilizzate.

Vi sono poi le stampanti multifunzione, quelle che in un unico apparecchio uniscono insieme fotocopiatrice, scanner e spesso anche il fax: in questo caso il consumo di energia sale.

COME RISPARMIARE ENERGIA CON LA STAMPANTE ED EVITARE SPRECHI DI CARTA 

Ecco tutti i consigli utili su come utilizzare bene la stampante ed evitare sprechi di energia e carta:

- se dovete effettuare l’acquisto di una stampante, sceglietene una a risparmio energetico: sarà in grado di ridurre il consumo di energia fino al 95 per cento rispetto alle stampanti tradizionali;

- ricordate di spegnere sempre la stampante quando non la adoperate;

- controllate bene il documento prima di stamparlo in modo da evitare stampe inutili: utilizzate l’opzione “Anteprima di stampa” per vedere se l’impaginazione del documento è quello desiderato in modo da apportare le modifiche  e poi mandare in stampa;

- stampate su carta riciclata tutte le volte in cui è possibile: una tonnellata di carta riciclata permette di evitare l’abbattimento di 24 alberi, lo spreco di 4.100 kWh di energia elettrica e di 26 mc di acqua e l’emissione in atmosfera di 27 kg di CO2;

- utilizzate la modalità di stampa a bassa risoluzione;

- privilegiate l’opzione fronte-retro e dove possibile, riducete i margini della pagina e la dimensione del carattere;

- stampate tutti i documenti in un’unica sessione: eviterete così che la stampante si scaldi ripetutamente consumando energia;

- fate ricorso alle funzioni di commento dei vostri software per l’edizione del testo invece di stamparlo in più versioni;

- se utilizzate una stampante laser, sappiate che la cartuccia del toner contiene sostanze nocive per contatto o inalazione pertanto seguite sempre le istruzioni riportate sul libretto della stampante in modo da capire come inserire o eliminare le cartucce nella maniera corretta;

- ricordate che cartucce e toner sono prodotti inquinanti e che devono essere smaltiti in maniera corretta. Verificate quindi le istruzioni indicate sul libretto della vostra stampante e in caso contattate le aziende specializzate che si occupano del loro smaltimento.

Quando vogliamo stampare una pagina internet, si apre sempre un terno al lotto: verranno tre pagine al posto di una perché vengon presi dentro anche i banner pubblicitari? Basterà l’anteprima di stampa? In generale è sempre meglio evitare di sprecare carta stampando, ma se proprio è necessario cerchiamo di farlo bene.

Sul sito Ideageek abbiamo trovato degli utilissimi consigli che vogliamo condividere con voi, che vi risparmieranno un notevole dispendio di carta e perdite di tempo.

CHROME: PRINTER FRENDLY Se Chrome è il browser scelto, Print Friendly  potrebbe essere l’addon giusto. La stampa è immediatamente resa più facile grazie al fatto che viene aggiunto un pulsante della barra degli strumenti, così non è più necessario navigare attraverso i vari menu di Chrome.
Ci sono alcuni modi in cui è possibile migliorare la stampa delle pagine web. Un modo facile e veloce per risparmiare carta e inchiostro è spuntare la casella Remove Image, ma è inoltre possibile utilizzare il menu a discesa Text Size per stipare quanti più contenuti possibili su ogni pagina.
Nella finestra dell’Anteprima di Stampa, è possibile fare clic su qualsiasi elemento della pagina per rimuoverlo, così si può facilmente eliminare pubblicità ed elementi indesiderati. Non appena si preme il pulsante Print la solita finestra di dialogo di stampa verrà chiamata in azione in modo che sia possibile scegliere di stampare a una qualità inferiore per risparmiare ancora più inchiostro.

FIREFOX – PRINT EDIT. Print Edit è un altro addon a cui è possibile accedere tramite un pulsante della barra degli strumenti – anche se, stranamente, questo è un pulsante multifunzione che ha come impostazione predefinita la normale stampa. Fare clic sulla freccia a destra del pulsante e selezionare Print Edit per iniziare a modificare i parametri.
L’addon fa un lavoro magnifico nel rimuovere tutti i contenuti inutili da solo, senza dover fare nulla. Un algoritmo è utilizzato per identificare le barre di navigazione, i banner e le pubblicità che devono essere rimossi, ma poi si è liberi di iniziare a modificare il contenuto rimanente.
Fare clic su qualsiasi elemento della pagina – sia esso testo o immagine – e diventa possibile utilizzare la barra degli strumenti superiore per scegliere cosa fare. Fare clic su Delete e l’elemento selezionato verrà rimosso e il resto della pagina spostato a riempire lo spazio vacante. È anche possibile utilizzare l’opzione Hide per non stampare un particolare elemento, ma lasciare un riquadro invisibile al suo posto per conservare la formattazione.


Lo immaginavate che la scelta del font influisce sul consumo d’inchiostro della vostra stampante? 

Ebbene sì , è possibile risparmiare inchiostro grazie ad un "Ecofont", un font che riduce il consumo d'inchiostro grazie alla presenza di numerosi minutissimi buchi nella sagoma dei caratteri. La stima del risparmio, possibile con qualunque stampante (a getto d'inchiostro o a toner) e con qualunque sistema operativo (Linux, Mac OS X, Windows), variava dal 15 al 25%.

Ecofont è scaricabile gratuitamente (come Vera Sans), però va installato, cosa che non tutti gli utenti sanno fare e che in un ambiente con molti computer da gestire potrebbe rivelarsi un'impresa notevole.

Ma si può risparmiare di più e tribolare di meno, basta usare il font Century Gothic, che ha il vantaggio di essere già preinstallato nella maggior parte dei computer. Rispetto all'Arial comunemente utilizzato, il Century Gothic consuma infatti circa il 30% d'inchiostro in meno.

Un risultato ancora migliore di quello dell'Ecofont. Considerato il costo del toner, e ancor più quello dell'inchiostro per le stampanti a getto, il 30% di riduzione non è da sottovalutare.

Secondo Printer.com, fra i font preinstallati più comuni utilizzati per la stampa di testi, i più parsimoniosi, dopo il Century Gothic, sono Ecofont, Times Roman, Calibri e Verdana; consumano invece di più, rispetto all'Arial tradizionale, i font Sans Serif, Trebuchet, Tahoma e Franklin Gothic Medium. Uno stesso testo costa 74 dollari se scritto in Franklin Gothic Medium, 67 se si usa l'Arial, e 46 dollari se si usa Century Gothic.

Tuttavia occorre tenere presente che il Century Gothic tende a occupare più spazio in larghezza rispetto ad Arial o Times, per cui quello che si risparmia in inchiostro può finire per essere speso in carta.

Se convenga o meno spendere qualcosina in più di carta dipende dal rapporto fra costo della carta e costo dell'inchiostro della specifica stampante.







martedì 19 novembre 2013

Manutenzione della caldaia, temperatura dei caloriferi, orari di accensione dei riscaldamenti: ecco la guida sull'uso corretto del riscaldamento per non sbagliare.






Oramai è tempo di accensione dei riscaldamenti, vediamo di non farci trovare impreparati e soprattutto vediamo di non sprecare energia.

Se avete già sottoscritto un contratto per la fornitura di gas e luce, che sia con le condizioni del servizio di maggior tutela o con l’operatore Edison Energia, Sorgenia o E.on che operano nel libero mercato, non pensate di aver già pensato a tutto per attrezzare la vostra casa a resistere alla stagione fredda.

Nel caso della fornitura del gas metano per il riscaldamento ci sono infatti delle regole da seguire.

ZONE CLIMATICHE. La prima riguarda l’accensione dei caloriferi: l’Italia, infatti, è divisa in sei zone climatiche e ad ognuna corrispondono delle date per l’accensione dei riscaldamenti e degli orari.
Bisogna quindi informarsi per sapere a quale fascia climatica di appartiene per poter accedere i riscaldamenti quando ce n’è effettivamente bisogno ed evitare gli sprechi.
Un altro punto molto importante è la temperatura: in inverno nelle case non si possono superare i 20 gradi e in estate i 26 gradi, con due gradi di tolleranza.


Rispettare questa regole è importante sia per evitare consumi eccessivi, che avrebbero ripercussioni sia sull’ambiente che sulla nostra bolletta, sia per vivere in un ambiente con una temperatura salubre.

MANUTENZIONE DELLA CALDAIA. Infine, è fondamentale rispettare i tempi per la manutenzione della caldaia: ogni due anni se si possiede una caldaia a combustibile liquido di potenza non superiore a 100 kW, ogni quattro anni se si ha una caldaia a gas, metano o Gpl.
La manutenzione non deve essere finalizzata solo al controllo del buon funzionamento dell’impianto, ma anche alla sua efficienza energetica.

Come risparmiare sul riscaldamento. Con l'arrivo del freddo si accendono i riscaldamenti e torna a far sentire il suo peso sul portafoglio la bolletta del gas. Se da un lato il prezzo dell'energia aumenta, trainato dal caro-greggio, dall'altro è possibile ridurre il consumo (e la bolletta) adottando comportamenti più razionali.

Il riscaldamento è una delle principali spese di gestione di una casa. Si stima che ogni famiglia spenda ogni anno circa 1.300-1.500 euro sulla bolletta del gas per il riscaldamento. A questo si aggiunge il costo della caldaia e della manutenzione. E' quindi opportuno utilizzare con moderazione il riscaldamento in casa. Ecco una lista di consigli pratici per ridurre la spesa del riscaldamento:

Consigli a costo zero
Temperatura riscaldamento a 19°. Regolando la temperatura del riscaldamento a 19° anziché 20-22°C consente di ridurre drasticamente il lavoro della caldaia risparmiando sul consumo di gas. Un grado di differenza non riduce il comfort di vita in casa ma, di sicuro, riduce la spesa in bolletta. Nei mesi invernali è consigliabile indossare un maglione anche in casa per sentire meno l'esigenza di alzare la temperatura. Del resto, stare in t-shirt in casa nei mesi freddi e invernali non è gratis, è un lusso che pagate in bolletta.
Non coprire i caloriferi con tende, mobili o rivestimenti. Il calore non si propaga nella stanza lasciandola fredda. In caso di caldaie autonome con termostato questo fattore aumenta di gran lunga il consumo di gas per riscaldare la casa.
Abbassare le tapparelle delle finestre appena fa buio per impedire la dispersione del calore interno attraverso i vetri delle finestre.
Non aprire le finestre quando l'impianto di riscaldamento è in funzione. E' un inutile spreco, l'aria calda dei radiatori tende a uscire verso l'esterno lasciando posto a quella fredda. State consumando inutilmente gas.
Non areare i locali troppo a lungo. In inverno aprire le finestre nelle ore più calde e in estate nelle ore più fresche
Sfiatare i caloriferi all'inizio della stagione fredda. L'aria depositata all'interno dei radiatori impedisci la circolazione dell'acqua calda, mantenendo parzialmente freddi i termosifoni anche con la caldaia accesa. E' un'operazione molto semplice. Far sfiatare l'aria fin quando dal radiatore fuoriesce acqua. Un bicchiere e uno straccio per terra eviteranno di sporcare la casa. Ripetere per due o tre volte l'operazione su tutti i termosifoni durante la prima settimana di accensione del riscaldamento. Il consiglio vale sia per gli impianti di riscaldamento autonomi sia per quelli centralizzati.
La manutenzione e la pulizia regolare della della caldaia, effettuata da tecnici specializzati, permette di avere il riscaldamento in piena efficienza e ridurre gli sprechi nel consumo di gas durante la stagione fredda. E' consigliabile effettuarla nel mese di settembre, quando le ditte specializzate non sono nel pieno della loro stagione lavorativa e possono dedicare più tempo alla manutenzione degli impianti ed eventualmente provvedere per tempo e senza disagi per gli utenti alla riparazione e messa a punto della caldaia.
Nelle ore notturne spegnere la caldaia. Regolate il timer per farla riaccendere 1-2 ore prima di quando ci si dovrà alzare. Fate altrettanto la sera prima di andare a dormire.
In caso di prolungata assenza spegnere la caldaia e regolate il timer per farla riaccendere poco prima del vostro ritorno. Esistono in commercio timer giornalieri, settimanali e persino mensili per programmare l'accensione anche a distanza di molti giorni.
Chiudere i radiatori nelle stanze vuote. Nelle stanze vuote o poco frequentate è consigliabile chiudere il flusso dei radiatori in modo da concentrarlo verso gli ambienti più vissuti della casa, riducendo notevolmente il lavoro della caldaia e il consumo di gas. E' opportuno però verificare che le stanze escluse non influenzino la misurazione della temperatura in casa da parte delle centraline di termoregolazione.

Consigli a costo moderato
Inserire pannelli isolanti e termoriflettenti dietro ai termosifoni collocati sulle pareti per convogliare il calore prodotto dal radiatore verso la parte centrale della stanza e ridurre la dispersione del calore con il muro. Questo intervento è particolarmente utile se i radiatori sono installati su una parete che dà all'esterno.
Isolare le pareti rivolte verso l’esterno con pannelli isolanti (esempio in sughero o altri materiali). Fare particolarmente attenzione alle pareti esposte a nord, sono le più fredde. Dovendo scegliere meglio proteggere queste prima delle altre.
Doppi infissi alle finestre. Le finestre con vetro singolo disperdono facilmente il calore interno con il freddo esterno. Per questa ragione da molti anni sono reperibili sul mercato doppi o tripli vetri, doppi infissi ecc. Questi prodotti interpongono più strati di vetro per separare l'ambiente esterno da quello interno.
Applicare un film trasparente termoisolante. E' una scelta più economica del doppio infisso, consente di ridurre la dispersione di calore dalle finestre applicando un rivestimento adesivo trasparente sul vetro. Si tratta tuttavia di una soluzione temporanea, meno efficace del doppio infisso nel trattenere il calore.
Isolare il cassonetto degli avvolgibili. Spesso si installano porte e finestre con doppi vetri dimenticandosi del cassonetto degli avvolgibili. Durante la stagione invernale l'aria calda fuoriesce dalla stanza anche tramite questa via costringendo la caldaia a lavorare più del dovuto per mantenere la temperatura ambiente. Con una minima spesa è possibile coibentare il cassonetto degli avvolgibili riducendo così sia gli spifferi e sia gli sprechi di energia.
Isolare porte e serramenti. Ogni spiffero equivale a una perdita di calore e pertanto a un maggiore consumo di gas per riscaldare la casa. Guarnire le porte e le finestre con materiale isolante.
Valvole termostatiche. Le valvole termostatiche sono installabili sui radiatori dell'impianto di riscaldamento. Consentono di regolare la temperatura in ogni singola stanza escludendo il radiatore dall'impianto non appena viene raggiunta la temperatura desiderata. Le valvole termostatiche consentono di ottenere un risparmio fino al 10% sul consumo di gas. Sono installabili sia sugli impianti di riscaldamento centralizzati e sia su quelli autonomi.
Caldaia efficiente. E' opportuno mantenere la caldaia in efficienza tramite controlli periodici. Al momento dell'acquisto è consigliabile spendere qualcosa di più e acquistare una caldacia a condensazione che, rispetto alle caldaie tradizionali, consente di ridurre gli sprechi e il consumo di gas.
Centralina di termoregolazione. Evitare l'accensione manuale della caldaia per il riscaldamento ed installare una centralina di termoregolazione della temperatura interna, in modo tale da automatizzare le fasi di spegnimento e di accensione della caldaia soltanto in determinati orari ed entro una temperatura ambiente massima.
Tiraggio del camino. Chiudere la serranda di tiraggio del camino quando non è in funzione.
Consigli a costo medio-alto
Pannelli solari e collettori solari. Per ridurre la spesa nel riscaldamento è possibile installare un impianto a pannelli solari (collettori termici) per produrre acqua calda sanitaria e/o riscaldare gli ambienti interni delle case. I rendimenti sono molto buoni e anche il costo è notevolmente ridotto rispetto al passato. Tuttavia è consigliabile non sostituire del tutto la caldaia a gas. I pannelli solari sono utili per compensare e ridurre il consumo di gas. Trattandosi di una fonte d'energia intermittente e stagionale, è preferibile optare per un impianto misto.
Scegliere una caldaia più efficiente. In questo caso la regola viene confermata, le caldaie ad alta efficienza costano senz'altro di più ma consumano anche meno. Se fate molto uso del riscaldamento è consigliabile spendere un po' di più all'inizio per alleggerire la bolletta del gas.
Caldaia a condensazione. La caldaia a condensazione sfrutta anche il calore dei fumi di scarico, ottenendo un rendimento del 30% superiore rispetto ad una normale caldaia. Le caldaie a condensazione costano di più... ma il risparmio in bolletta è assicurato.







domenica 17 novembre 2013

Tutte le App Android per spiare, tracciare posizioni, messaggi e altro....e sei subito un vero agente segreto






In questo elenco, alcuni degli usi più creativi, intelligenti, spioni e divertenti per un cellulare Android come il Samsung Galaxy, il Nexus 4 o l'HTC One.
Si tratta di 10 applicazioni da agenti segreti o investigatori, da usare per spiare gli altri, per inviare messaggi segreti, per rintracciare la posizione di qualcuno, per scattare foto senza farsi vedere.
Ci tengo a precisare, ancora una volta quando si parla di programmi di questo tipo, che non si tratta di magia e non si deve essere "hacker" per usarle, basta solo un po' di furbizia.
Per la maggior parte infatti si tratta di app normali da usare in modo ingegnoso, segreto o coperto.

1) Cell Tracker è un'app con cui si può tentare di tracciare una persona che si conosce.
L'app va installata nel telefonino da tracciare e questo tiene conto della posizione del dispositivo tramite WiFi / GPRS.
Sicuramente da provare, non sempre è preciso e non funziona ovviamente se il cellulare non è connesso a internet.

2) Children Tracker è un altro sistema per tracciare la posizione del cellulare in cui l'app è installata, che rimane nascosta e non si fa vedere dal proprietario.

3) Ear Spy trasforma lo smartphone in un amplificatore di suoni in modo che sia possibile ascoltare voci o rumori intorno a noi tramite gli auricolari.
L'applicazione è perfetta per spiare conversazioni intorno a noi e dispone anche di un equalizzatore per migliorare l'ascolto.

4) Mobile Hidden Camera è l'applicazione per spiare con una telecamera nascosta.
Si possono fare foto in segreto o anche registrare video lasciando lo schermo del cellulare nero e, quindi, senza farsi accorgere.

5) Sneaky Cam è sempre un'app per scattare foto in segreto, che fa vedere sullo schermo qualcosa di diverso, rendendo impossibile per chi guarda il telefono capire che in realtà si stanno scattando foto.

6) Spy Message permette di inviare un messaggio segreto ad un'altra persona, che si autodistrugge dopo che viene letto.
Spy Message consente di scambiare messaggi segreti oppure indicazioni per appuntamenti senza lasciare tracce in memoria.

7) Secret Calls è un sostitutivo della rubrica in cui salvare i numeri di telefono ed il registro chiamate da tenere segreto sul cellulare Android.
Si può quindi nascondere la rubrica, chi si chiama durante una giornata, per impedire a chiunque di vederli, eliminando automaticamente tutti i registri delle chiamate in uscita e in entrata, in modo che nessuno possa trovarli.

8) Spy Video Recorder è l'app dell'investigatore segreto che vuole registrare quello che accade senza farsi notare.
Lasciare quindi il cellulare in una stanza con l'app attivata e, in modo automatico, la registrazione si attiva quando viene rilevato del movimento davanti l'obiettivo.

9) Secret Agent Fake Call permette di ricevere una telefonata simulata che arriva nel momento opportuno.
Secret Agent Fake Call prepara conversazioni preregistrate (in inglese ma che importa?) e permette di far squillare il cellulare quando si vuole, magari durante una riunione o per interrompere una conversazione spiacevole.

10) Agente segreto infine è l'app completa che ogni spia dovrebbe tenere nel proprio smartphone Android, con strumenti utili come, ad esempio, una torcia spia, un divertente (finto) filtro telecamera a infrarossi, una bussola, un analizzatore di spettri, funzione di geolocalizzazione, la registrazione audio segreta, i dati dei sensori e molto altro.





mercoledì 25 settembre 2013

Risparmiare sul riscaldamento domestico. La guida facile ed utile da seguire tutti i giorni per ridurre la bolletta.




Si può risparmiare sul riscaldamento domestico? La risposta è “si”. Esistono delle azioni che possiamo mettere in pratica nella vita di ogni giorno. 

In primo luogo è opportuno ricordare che le fessure rappresentano la causa di dispersione del calore, ecco perché è fondamentale sigillare gli spifferi.
Si può utilizzare a questo proposito del nastro isolante o del silicone da esterni. Uno zerbino sarà utile a risolvere il problema delle dispersioni fra le porte e il pavimento. Essenziali sono anche le doppie finestre, in maniera tale da ottenere un isolamento più valido. Tuttavia non si deve dimenticare di favorire anche la ventilazione, evitando la formazione di muffe e funghi. Per fare questo basta aprire le finestre per pochi minuti durante il giorno.

Un ottimo rimedio è rappresentato anche dalle tende isolanti, che contemplano strati di appositi materiali che prevengono la condensazione. Le aperture che si affacciano a nord, però, durante il giorno dovrebbero restare prive di tendaggi, per utilizzare al massimo il sole anche nel periodo invernale. Utili sono anche i camini, che si rivelano una soluzione da tenere in considerazione. Il problema è che spesso una grande quantità di calore si disperde lungo la canna fumaria. Per questo sarebbe opportuno abbassare il termostato ad una temperatura compresa tra i 10 e i 13 gradi centigradi. In questa maniera si evita che il sistema di riscaldamento entri in funzione per rimpiazzare continuamente l’aria calda che si perde attraverso la cappa del camino.

Riscaldamento acqua: come diminuire i consumi
Per diminuire i consumi sul riscaldamento dell’acqua, bisogna utilizzarla con moderazione, abbassare il termostato dello scaldabagno o isolare la caldaia. In quest’ultimo frangente è possibile adottare delle semplici coperte. Un’altra strategia da adottare è quella inerente all’isolamento della casa direttamente dalle pareti, sfruttando i lavori di ristrutturazione. Si può applicare della schiuma isolante o della cellulosa. Si tratta di installazioni facili per evitare che le pareti esterne siano esposte a bruschi sbalzi di temperatura.

Il nuovo anno ha portato una serie di rincari, a cui le famiglie italiane sono state costrette a far fronte, come l’aumento del costo del riscaldamento.

Ecco allora una serie di accorgimenti per ridurre considerevolmente i consumi:

- Abbassare la temperatura di un grado rispetto al solito
- Mantenere i radiatori al massimo dell’efficienza spurgandoli, periodicamente, dell’aria in eccesso ed evitando di coprirli con stoffe o mobilia
- Durante la notte è bene abbassare il termostato di almeno 4 gradi o meglio ancora non utilizzarlo per niente
- Non coprire mai i termosifoni con biancheria
- Far areare le stanze per pochi minuti e solamente nelle ore più calde della giornata
- Installare, ove possibile ed in corrispondenza delle finestre più grandi, i doppi vetri oppure provvedere ad abbassare, se non strettamente necessario il contrario, le tapparelle
- Mantenere la temperatura del termostato inferiore ai 20 gradi centigradi
- Considerare la possibilità di cambiare la vecchia caldaia con una più nuova ed efficiente caldaia a compensazione
- Provvedere ad una restaurazione dell’immobile in modo da coibentare ogni parete
- Provvedere ad istallare termostati automatici così da stabilire, con esattezza, potenza e durata d’utilizzo della caldaia o, nel caso in cui ciò non sia possibile, all’installazione di valvole termostatiche su ogni radiatore.




Pannelli termoriflettenti per risparmiare sul riscaldamento
Un metodo facile e veloce per limitare le grandi dispersioni del calore attraverso le pareti esterne, è l'utilizzo di pannelli termoriflettenti dietro ai termosifoni.

Se l’edificio non è isolato in modo adeguato, una parte del calore prodotto mediante il riscaldamento molto spesso va disperso, soprattutto se i termosifoni sono addossati verso pareti esterne, causando anche impennate notevoli nei costi delle bollette.

Nelle nuove costruzioni spesso questo problema viene risolto, oltre che con l’isolamento adeguato dell’edificio, con interventi specifici, mirati a risolvere questo tipo di problemi.  Ad esempio, vengono inseriti dei pannelli in poliuretano, con anche una rete porta intonaco, per la rifinitura finale, che fungono proprio da termo riflettenti del calore trasmesso mediante il calorifero.

In case datate, difficilmente è presente una soluzione simile per l’isolamento termico, perciò è molto comune, soprattutto dove non sono stati effettuati interventi successivi mirati al contenimento delle dispersioni, avere caloriferi sotto finestra, che disperdono molto calore attraverso le pareti esterne.


Pannelli termo riflettenti per i caloriferi
I pannelli termoriflettenti da posizionare dietro ai termosifoni sono caratterizzati da una struttura in polietilene espanso, ovvero un materiale isolante, termoresistente, ignifugo e anche atossico,  e da un foglio di alluminio che grazie alla sua superficie  argentata, costituita da un film molto sottile, funge proprio da termoriflettore, permettendo, in molti casi, di spingere il calore del calorifero verso l’interno della casa.

I pannelli termo riflettenti per i termosifoni vanno sistemati dietro al calorifero, proprio nella parte di parete che occupa con il suo ingombro che spesso li ingloba e li contiene. Grazie a questi sistemi, semplici e poco costosi, i termosifoni possono migliorare il proprio rendimento di circa il 10 %, con anche un notevole risparmio.
I pannelli termo riflettenti, spesso usati anche per l’isolamento del sistema tetto, sono un buon sistema di isolamento termico che sfrutta la capacità  termo riflettente di superfici a bassa emissività, costituite da materiali che vanno cioè ad agire in modo da ridurre l’energia trasmessa per irraggiamento, spostandone il verso.



Vantaggi pannello termoriflettente
Il pannello termo riflettente per i termosifoni  porta innumerevoli vantaggi all’interno dell’abitazione, andando infatti ad isolare innanzitutto il radiatore dalla parete di appoggio, limitando quindi le dispersioni e aumentando il calore all’interno delle stanze, che così si scaldano anche più velocemente e con una riduzione di costi non irrilevante.
Lo stesso vale per il post riscaldamento; una volta raggiunta la temperatura, il calore all’interno dell’ambiente dura più a lungo, limitando così ulteriori consumi.

In commercio esistono numerosi tipi di pannelli termoriflettenti per termosifoni, alcuni dei quali venduti anche in pratici kit fai da te, che permettono l’installazione in piena autonomia e con poche semplici mosse.

Alcuni tipi di pannello si possono anche ritagliare su misura e in alcuni casi si ordinano direttamente via internet, comunicando, al momento dell’acquisto, le misure dei propri termosifoni. I pannelli  possono essere tagliati in faidate, mediante l’uso di un taglierino o di un paio di forbici robuste. Per quanto riguarda l’incollaggio, si può utilizzare un biadesivo piuttosto forte, o della colla liquida ad acqua, o infine, per chi vuole provare, anche con dei chiodini da muro.

Un altro sistema per posizionare i pannelli  termo riflettenti, può  essere l’utilizzo di un filo di nylon trasparente, infilato ai margini della superficie del pannello, da fissare poi alle staffe di sostegno dei termosifoni, avendo naturalmente cura di rivolgere la parte argentata in alluminio verso l’interno della stanza.  Con questi sistemi, anche grazie ad un controllo accurato delle misure, delle operazioni di taglio e di posizionamento, non ci saranno problemi dal punto di vista estetico, in quanto i pannelli rimarranno nascosti dal radiatore.


Con questa facile ed utile guida è veramente possibile risparmiare sulla bolletta del riscaldamento che, ogni anno, incide in maniera considerevole sul bilancio familiare.




giovedì 31 gennaio 2013

Risparmiare sul riscaldamento con l'installazione di un impianto a pavimento


Il riscaldamento a pavimento rappresenta oggi la nuova frontiera del risparmio energetico e dell’efficienza per quanto riguarda i sistemi di riscaldamento,


Il sistema di riscaldamento tradizionale a radiatori concentra il calore solo nella zona immediatamente vicina agli stessi per poi spostarsi verso l’alto senza scaldare le altre zone della stanza.

Per riscaldare un ambiente è necessario far funzionare l’impianto ad alti regimi in modo che il grande calore si distribuisca in ogni angolo, questo comporta però che la temperatura diventi TROPPO alta nei pressi del radiatore(e di conseguenza troppo alti anche i consumi).

L’impianto “a pavimento” funziona a bassa temperatura, l’acqua che attraversa i nostri tubi al di sotto del pavimento varia dai 35° ai 45°C mentre la temperatura da noi avvertita a contatto con il pavimento non supera i 25° – 30°C quindi perfettamente accettabile perchè più bassa di quella corporea.





IL RISPARMIO
il risparmio in termini di costi di gestione è molto importante visti i continui aumenti dei costi dei combustibili per il riscaldamento e dell’energia elettrica per il condizionamento.
Questi sistemi non agiscono riscaldando o raffreddando l’aria bensì mantengono le strutture calde in inverno e fresche d’estate.
In questo modo, lavorando sull’inerzia termica delle strutture è necessaria meno energia per ottenere gli stessi risultati rispetto ai tradizionali sistemi ad aria.
I risparmi sono quantificabili da un minimo del 25% per piccoli ambienti fino al 50-60% per grandi ambienti con ampie volumetrie.
Il ritorno dei maggiori costi di investimento è previsto mediamente entro due o tre anni.Ricordando che poi l’impianto ci permette di risparmiare per tutto il resto della vita dell’abitazione.

I VANTAGGI
Notevole miglioramento rispetto al passato dei materiali impiegati,i quali assicurano nel corso degli anni, la stessa efficienza senza perdere le loro caratteristiche.
L’impianto a pannelli radianti dal pavimento non è rumoroso, può rimanere in funzione giorno e notte senza dare la sensazione che ci sia davvero un impianto di riscaldamento tranne ovviamente per il calore e comfort che ne deriva.
Poichè il corpo scaldante non scambia direttamente con l’ambiente in questione, vengono a ridursi tutti quegli inconvenienti come l’assenza di “baffi” sui muri o vortici di polvere;si ha una notevole riduzione dell’aria secca.Utilizzando una minore quantità d’aria per climatizzare i nostri ambienti possiamo ridurre la quantità di polvere e allergeni in movimento.(il 50% della popolazione soffre di allergie a pollini e acari: miglioriamo la qualità dell’aria che respiriamo e la qualità degli ambienti in cui viviamo).
Assolutà libertà nell’arredamento, non essendo più vincolati da radiatori o ventilconvettori.
Installato e messo in funzione, un impianto a pavimento non necessita di manutenzione.
l’impianto a pannelli radianti può essere usato anche d’estate per raffrescare gli ambienti.
Nessun vincolo di scelta della tipologia di pavimento.

VOCI DI CORRIDOIO INFONDATE (LEGGENDE METROPOLITANE SUGLI IMPIANTI A PAVIMENTO)

NON FA GONFIARE le gambe perchè la superficie del pavimento non è caldo...non come i riscaldamenti degli anni 70/80 realizzati con serpentine sotto pavimento dove circolava acqua ad alta temperatura che arrecava danni alla circolazione e gonfiore agli arti inferiori.

CONSIGLI SULL'USO DELL'IMPIANTO A PAVIMENTO
Non spegnete mai completamente l'impianto, ma impostate una temperatura sotto la quale le singole zone non devono mai scendere (altrimenti occorrerebbe troppo tempo per recuperare i gradi scesi nonché molta più energia per farlo). 

3 gradi di escusione tra la temperatura di quando si sta in casa e quella di quando si è fuori. 

Se la temperatura scende sotto, poniamo, i 17 gradi, l'impianto si accende indipendentemente dall'ora impostata sul cronotermostato.

Riportiamo l'esempio di una programmazione di impianto per un'appartamento non abitato durante le ore del giorno:

- zona notte (camere):
17 gradi dalle 8 alle 17 e dalle 24 alle 4
19,5 dalle 4 alle 8 e dalle 17 alle 24

- zona giorno (soggiorno, cucina)
17 dalle 8 alle 15 e dalle 24 alle 3
19 gradi dalle 3 alle 8 e dalle 15 alle 24

- bagni:
superficie radiante stessa temperatura e orario camere;
accensione termoarredo alta temp. per 15 minuti alle 7:15, 18:30, 21:30 e 24

Ho infatti notato una risposta termica (nel senso di recupero dei max tre gradi persi durante le ore di chiusura) di 3 ore, che varia a seconda delle zone (in una non c'è un piano inferiore riscaldato).

Consiglio : non spegnete mai l'impianto, anche se si sta fuori per diversi giorni, ma casomai smorzate la temperatura di 5 o 6 gradi avendo cura di far ripartire se possibile la programmazione abituale con almeno un giorno di anticipo sul rientro previsto.



venerdì 10 agosto 2012

Come rimettere a nuovo e recuperare le vecchie spugne usate in cucina, consigli per farle durare più a lungo

Molte volte dopo aver lavato qualche stoviglia particolarmente grassa ci troviamo con le spugne in un stato pietoso....

Cosa fare quando :

- La spugna è impregnata di unto:

Per primo strofinate bene la spugna con sapone di marsiglia e poi premetela bene sotto un getto di acqua bella calda. Molte volte facendo quest'operazione la spugna si riprende, ma se è ancora un tantino unta o nera mettetela in ammollo in succo di limone bollente e sale (usate 1 limone per 500 ml d'acqua e 3 cucchiai di sale fino).

Un trucchetto: invece di usare la spugna per levare l'unto delle teglie usate una spazzolina (quella per le unghie) previamente bagnata con detersivo (io la strofino con sapone di marsiglia). Così poi potete strofinare la stoviglia per levare lo sporco più grosso. Per pulire la spugna basta passare del detersivo sulle setole (anche qui uso del sapone), strofinare con le ditta e risciacquare con acqua corrente.

-La spugna ha perso forma:

Ammollo in acqua salata calda;

-La spugna presenta cattivo odore dopo lavata:

Immergere in una soluzione con metà acqua e metà aceto (meglio se rosso), e sale fino. Stata attenti se non ci sono dei residui di cibo nella spugna perché sviluppano dei cattivi odori.


Non dimenticate di igienizzare bene la spugna. Molte persone sentono dei cattivi odori sulle stoviglie e danno la colpa ai detersivi e molte volta la colpa è della spugna che deve anche asciugarsi bene all'aria, quindi è vietato metterla bagnata in un contenitore chiuso dove non passa aria.
Per mantenerla igienizzata alla fine delle pulizie versate del bicarbonato o dell'aceto sopra.

Molte volte i residui di cibo rimangono attaccati alle spugne, e per questo sentiamo degli odori sgradevoli sulle stoviglie. Per mantenerle veramente pulite e igienizzate, dopo l'uso, immergete le spugne in una soluzione di acqua, aceto e sale almeno 2 volte alla settimana.

Secondo dei ricercatori dell'Università della Florida, non c'è un mezzo più efficace per disinfettare le spugne che una passata di 2 minuti in microonde a 800W. Veramente la superficie della spugna rimane sterile. Se volete anche neutralizzare gli odori del microonde, mettete dell'aceto sulle spugne prima di inserirle dentro al microonde. Il microonde poi avrà un bon odore di pulito.

Potete usare questo metodo per igienizzare il panno del lavandino e i canovacci.

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