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GUIDA LOW COST...una vita a costo zero o quasi!!! Siete al verde? La crisi economica vi ha messo ko? Oggi c'è la Guida alle migliori risorse di internet per risparmiare e iniziare ad avere un piccolo guadagno extra...sondaggi, barre pubblicitarie, email paganti, scegli il tuo modo migliore ed inizia subito con il tuo lavoro on line !!!

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domenica 11 gennaio 2015

I migliori rimedi naturali e low cost contro la caduta dei capelli. Come prevenire e curare a costo zero !







Prevenire e combattere la caduta dei capelli ? Lo sapevi che puoi rafforzare la chioma e donare elasticità e più energia ai capelli secchi e sfibrati senza spendere soldi in prodotti di dubbia efficacia ?

Esistono infatti rimedi naturali, economici quasi a costo zero, che nella maggior parte dei casi garantiscono ottimi risultati. 


Ecco i rimedi naturali e low cost che funzionano davvero contro la caduta dei capelli e soprattutto vi permettono di risparmiare anche molti soldi :

La cura dei capelli richiede tempo e anche soldi, quelli che occorrono per i prodotti appositi che lasciano chioma fluente e capelli lucidi. Ma per avere capelli in salute ci sono alcuni errori assolutamente da evitare: in questo modo risparmierete anche sull’acquisto di prodotti specifici perché, già con qualche semplice mossa quotidiana, i vostri capelli si manterranno sani nel tempo!



Aloe vera
L’aloe vera è ottima per rafforzare i capelli. Il succo di questa pianta, applicato sul cuoio capelluto con un impacco di circa mezz’ora, aiuta a contrastare la caduta dei capelli in modo efficace.

Henné
Al contrario delle tinture chimiche, l’hennè colora i capelli in modo tutto naturale e allo stesso tempo li rafforza. Chioma ma più lucente e sana e rischio caduta meno frequente. L’henné è oltretutto molto più economico di una qualsiasi tinta e dunque vi farà anche risparmiare un bel po’.


Avocado
Sono moltissime le proprietà di questo frutto che viene usato anche in cosmetica. L’avocado risulta ottimo anche contro la caduta dei capelli. Frullate la polpa di un avocado bello maturo ed applicatela sulla chioma umida; tenete mezz’ora e poi passate al regolare shampoo.


Olio di oliva
Tra i rimedi naturali più economici per rafforzare i capelli in modo low cost c’è il classico olio di oliva. L’impacco di olio dona nutrimento al capello sfibrat0 ed è un vero e proprio toccasana.


Succo di arancia
Sapete che anche il succo di arancia è un valido rimedio contro i capelli secchi e sfibrati? Può diventare infatti una ottima base per un impacco rigenerante che prevenga la caduta dei capelli. Frullate polpa e buccia di una arancia e applicate sul cuoio capelluto per una mezz’ora. Un impacco miracoloso e soprattutto economico per la cura dei capelli.

Non lavateli spesso
Molto spesso si tende a lavare i capelli troppo di frequente e la conseguenza più immediata è che i capelli si indeboliscono. Cercate allora di lavarli al massimo due-tre volte a settimana e non tutti i giorni.

Usate shampoo fai da te
Invece di comprare lo shampoo, potreste prepararlo voi direttamente a casa con evidente risparmio sulla cura dei capelli. Lo shampoo fatto in casa è sicuramente più economico di un buono shampoo acquistato.

Usate balsamo fai da te
Idem per il balsamo che si può fare direttamente a casa: un altro modo per avere capelli sani e lucenti senza spendere troppo.

Non fate un uso eccessivo della piastra
La piastra sciupa i capelli e dunque occorrerebbe usarla solo quando strettamente necessario. Altrimenti è preferibile lasciare i capelli liberi di respirare.

Non usate il phon troppo caldo
Molto spesso, per asciugare prima i capelli e risparmiare tempo, si usa una velocità del phon troppo alta che rovina i capelli perché li sfibra. Cercate sempre di non usare l’asciugacapelli con temperatura dell’aria troppo elevata.







venerdì 12 settembre 2014

Con Amazon 15 e lode e Amazon Student i libri di scuola costano meno e la famiglia può respirare !!!






Il decreto Levi, rende più difficile per le famiglie risparmiare sui libri di scuola.

Amazon, colosso dell’ecommerce, è corso ai ripari proponendo fino a fine agosto sconti sui libri del 40%.

Con un’apposita app poi, permette anche di vendere e comprare libri scolastici usati.

Facciamo qualche passo indietro: di recente il Senato ha approvato un ddl (nuova disciplina del prezzo dei libri) che fa espresso divieto, a partire dal primo settembre, di applicare sconti sui libri superiori al 15% sul prezzo di copertina, salvo circostanze particolari.


Oltre alle famiglie che saranno costrette ad aumentare le uscite per libri e corredi scolastici, il primo a farne le spese è stato Amazon che finora era tra i pochi in grado di proporre forti sconti anche sui testi per lo studio.
Molte  GDO per eludere le nuove norme pur restando nella legalità hanno adottato l’escamotage di abbinare all’acquisto dei libri ulteriori sconti/buoni spesa spendibili nei propri punti vendita.

Amazon invece ha tenuto la percentuale stabilita per legge ma non fa pagare la spedizione che è gratuita per acquisti di importo superiore ai 19 euro.



Tutti i testi per la scuola col 15% di sconto reale che permetteranno a studenti e famiglie di abbattere le spese scolastiche e acquistare senza muoversi da casa.

Con l’Operazione 15 e Lode Amazon fa risparmiare sui libri scolastici e permette di riceverli comodamente a casa propria dopo averli scelti ed acquistati online. Disponibili col 15% di sconto tutti i testi delle scuole italiane e senza spese di spedizione.

I libri scontanti 2014/2015 disponibili su Amazon sono classificati per materie e per ordine delle scuole.
Presente inoltre un ottimo motore di ricerca che permette di cercare facilmente per titolo, per autore o tramite ISBN.

Circa 70 mila titoli per ogni classe e scuola, con una procedura di acquisto semplicissima e alla portata di tutti.
Niente più file nelle librerie, edicole o al supermercato per prenotare prima e ritirare poi i testi necessari.
Cosa importante, tra le altre cose, Amazon per la vendita delle dotazioni librarie utilizza il database nazionale dell’Associazione Italiana Editori, assicurando la disponibilità di tutti i titoli adottati da ogni istituto scolastico di ogni ordine e grado.

Grazie a 15 e Lode di Amazon è possibile sapere anche se ogni singolo libro è realmente adottato oppure semplicemente consigliato.

In ogni caso spedizioni rapide nel giro di qualche giorno o poco più, nell’ipotesi (rara) in cui il libro scelto non abbia la disponibilità immediata.

Un’apposita app per smartphone gratuita consente di trovare testi per la scuola e l’università a prezzo scontato, vendere i propri libri scolastici e trovare occasioni per l’acquisto di libri usati.

Si chiama Amazon Student è disponibile anche in italiano e consente di vendere su Amazon anche  film, giochi e gadget oltre ai libri di scuola.

Il funzionamento è semplice: si fa la scansione del codice a barre di ciò che si vuole vendere e poi si decide se ricevere in cambio un buono acquisto (immediatamente valido) del valore corrispondente sempre spendibile su Amazon per l’acquisto di libri o qualsiasi altra cosa.

La promozione Amazon 15 e Lode è in linea con gli sconti applicati dalla grande distribuzione; le offerte dei supermercati sui libri di scuola però rigirano lo sconto all’acquirente sotto forma di buono spesa o buono sconto.
Sempre che non si riescano a trovare nei mercatini i libri scolastici usati, resta quindi una valida opportunità per risparmiare.







giovedì 11 settembre 2014

Drone mania... tutti lo vogliono... ma quanto ci costa ?? Zero se ce lo costruiamo da soli !!! Ecco la guida FAI DA TE per costruire un QUADRICOTTERO DIY LOW COST






Se ne sente parlare ovunque. In rete girano decine di video. In televisione vengono impiegati per effettuare riprese dall’alto spesso in sostituzione degli elicotteri....

I droni sono una realtà con la quale ci stiamo confrontando da pochi anni ma che col passare del tempo diventerà una consuetudine, paragonabile all’impiego di qualsiasi altro device utilizzato per lavoro, come il tablet, la macchina fotografica o il computer.


Definiamo la parola DRONE :

Il drone è velivolo a controllo remoto, quindi senza pilota, utilizzato per impieghi di vario genere. Ha le eliche ma non è un elicottero. Alcuni hanno  anche le ali ma in tal caso non possono stazionare in cielo in “un punto fisso”. Le forme con cui sono realizzati sono diverse a seconda dell’utilizzo che ne viene fatto. Quelli con 4 o più eliche si assomigliano ma possono differire per potenza, capacità di carico, sistemi di controllo e autonomia.

La tecnologia è ovviamente di provenienza militare, sdoganata e riadattata ad un impiego civile per ambiti molto diversi tra loro. Monitoraggio, sorveglianza, mappatura del territorio, protezione civile. I droni coadiuvano tecnici e personale specializzato in operazioni di messa in sicurezza del territorio, telesoccorso, rilevamenti fotografici, video riprese, cinema, ecc…

I droni si possono acquistare anche con 100 Euro ma possono arrivare anche a costare decine di migliaia di euro....

Ecco alcuni link dove acquistare dei Droni pronti al volo già assemblati !!!

Se invece siete dediti al FAI DA TE e avete diverso tempo a disposizione in rete si trovano diverse guide più o meno complete che ci permettono di costruire un vero Drone radiocomandato provvisto anche di Webcam per le riprese aeree.

Una di queste guide mostra come costruirsi un quadricottero usando una scheda kk.

Questo tipo di approccio è il più indicato per chi ha poca conoscenza di elettronica e programmazione, ma apre la strada verso configurazioni molto più complesse.

Innanzitutto come e più di ogni aeromodello o elimodello bisogna usare la massima prudenza durante l’assemblaggio, i test al banco e soprattutto nel volo; questo perché a differenza di un elicottero, i rotori possono partire al massimo in una frazione di secondo e non avrete il tempo di fermare la loro corsa impazzita, con drammatiche conseguenze.



Cominciamo col descrivere il materiale necessario per l'assemblaggio di un drone DIY LOW COST :

partiamo dalla scheda di controllo, vero cervello del vostro futuro quadricottero.

La scheda comunemente chiamata kk è un insieme di 3 giroscopi gestiti da un software tramite un micro-controllore, tutte le info su questa scheda le trovate in: http://www.kkmulticopter.com/ , punto di riferimento fondamentale per scaricare eventuali aggiornamenti e configurazioni, si avete capito bene, in questa scheda possono essere caricati (singolarmente) oltre 12 configurazioni diverse di veicolo, continuamente aggiornate!

Per adesso ci soffermiamo sulla configurazione quadricottero ad x.

Ed adesso viene il bello, decidere se è meglio pilotare con configurazione ad x o a +, cosa significa?

La configurazione a + potrebbe essere quella che più si avvicina al vostro modo di pilotare, avrete un motore avanti, uno dietro, uno a destra ed uno a sinistra rispetto al vostro “volato”.

Dei chiari punti di riferimento, visibili soprattutto se userete eliche di diverso colore o led colorati in modo diverso su ogni singolo braccio, questo vi aiuterà molto nella visione dell’assetto in volo, ma vi sarà di grosso intralcio se vorrete usare una videocamera a bordo per riprese amatoriali; infatti uno dei motori risulterà sempre nell’inquadratura video, rovinando il bel paesaggio.

Nella configurazione a x, in questo caso il senso di marcia del vostro quadricottero sarà al centro rispetto a 2 dei 4 motori.

Potrete comunque usare eliche colorate o led per meglio comprendere i vari assetti, ma come primo approccio potrebbe risultare “strano” come modo di volare.

La difficoltà principale, anche per chi è comunque bravo a pilotare elicotteri, rimane la comprensione dell’assetto, insisto su questo argomento perché siate preparati a pilotare un modello che non ha: “ne testa ne coda”, non ha fusoliere, derive, musetti, ecc..

Per quanto tentate di dargli una forma comprensibile con fusoliere o colori, a 200m di distanza non capirete come stabilizzarlo con conseguenze ben comprensibili.

Quindi tornando alla sicurezza, allenatevi molto su brevi distanze e ovviamente senza pubblico!



Torniamo alla nostra scheda di controllo.

Il prezzo della kk è variato nel tempo e come è ovvio si parte dai 100€ sul listino ufficiale per arrivare ai 25€ in Cina. Su Amazon potete acquistarla a circa 25 euro !! Approfittatene : ecco il link per l'acquisto della scheda KK.

Anche volendo autocostruirla, solo il prezzo dei 3 singoli giroscopi supera i 30€ , quindi non vi consiglio questa strada, a volte è bello anche trovare “il piatto pronto e caldo”.




Come potete osservare si possono collegare:
fino a 6 regolatori-motori o servocomandi , 4 ingressi per la ricevente e 6 pin per l’eventuale programmatore (opzionale nel caso abbiate acquistato la scheda con la versione firmware che vi interessava).

La freccia sulla scheda indica chiaramente la direzione di marcia e nel nostro caso dovrà puntare in mezzo ai 2 motori anteriori, avendo la cura di fissare la scheda esattamente al centro dei 4 motori.

I 3 potenziometri che trovate sulla sinistra servono per regolare la sensibilità dei rispettivi giroscopi, ma anche per inserire delle procedure di installazione quali la calibrazione dei regolatori (indispensabile per ottenere una rampa del gas perfettamente uguale in tutti gli esc) e l’eventuale inversione dei giroscopi.

Una volta acquistata questa scheda, dobbiamo procurarci gli altri importantissimi componenti, che non andranno scelti a caso e nemmeno dovrete inventarvi strane configurazioni.

La cosa migliore, almeno per la prima volta, sarà usare configurazioni già sperimentate con successo da altri, io non voglio essere troppo insistente, ma, considerate che ho costruito oltre 15 multirotori di vario genere, tra cui: tricotteri anfibi, Y6, quadricotteri acrobatici, per riprese video, fpv, un tricottero ripiegabile da ben 4 metri di apertura, ecc... è semplice fare un po’ di conti, direi che ho acquistato almeno 90 motori e rispettivi regolatori, quindi un piccolo consiglio posso darvelo.

Scritto questo, passiamo a compilare una lista della spesa:

ovviamente una scheda kk , possibilmente con atmega 168 (ci permetterà di caricare firmware più sofisticati) [la potete acquistare qui]


4 motori con peso compreso tra i 40 e i 70g e dai 900 ai 1200kv (io consiglio degli economici keda 20-26M) [potete acquistare i motori qui]


4 regolatori da 20  a 35A , che abbiano la possibilità di essere programmati con l’apposita card (io consiglio gli economici turnigy plus 25 A) [potete acquistare i motori qui]


4 eliche 10”X4,5  -2dx e 2sx (morbide e colorate) + una decina di scorta [le potete acquistare qui]


1 card per programmare i regolatori.


1 cicalino per allarme lipo scarica [potete acquistarne uno qui]


1 lipo 3s 2000mA 30c (a seconda del tempo di volo da 1500 a 4000mA) [potete acquistare le batterie qui]


Il resto della spesa la farete in qualche brico o ferramenta:

2 metri di tubetto quadrato di alluminio da 10X10mm .

2 basette di vetronite (anche quella usata per circuiti stampati ramata)  10X10 cm.

20 viti M3 X 16mm con i rispettivi dadi autobloccanti.




Gli attrezzi che ci serviranno saranno veramente pochi : un trapano, chiavi per le viti, frena-filetti forte, saldatore, seghetto.



Iniziamo con tagliare il tubetto di alluminio in 4 parti lunghe 25cm, in questo modo il nostro quadricottero  avrà un interasse motori di quasi 50cm, l’ideale per una buona stabilità nell’apprendimento.

Decidiamo ora come fissare i motori; le soluzioni sono molte: possiamo forare semplicemente il tubetto in prossimità dei fori del motore, fissarlo con delle fascette oppure creare un morsetto.







Ricordate che meno fori farete nel tubetto e più sarà resistente in caso di caduta.

Mantenete comunque 2-3 cm di tubetto in eccesso: risulterà molto utile per salvaguardare il motore.  In questo punto, che risulterà essere l’estremità del braccio, meglio costruire dei tappi di gomma anti infortunistici, quello verde che vedete nella foto è stampato con la colla a caldo.





A questo punto assembliamo il tutto usando del frena-filetti forte.


La parte più difficile sarà saldare in parallelo tutti i rispettivi cavi di alimentazione dei regolatori e riunirli in 2 unici connettori di alimentazione, a cui aggiungeremo il cicalino per l’allarme bassa tensione delle lipo ed un connettore sotto fusibile da 1 A per eventuali led colorati da fissare sui bracci, il fusibile in caso di caduta eviterà possibili corto circuiti sull’alimentazione (prevenire è meglio di curare).




La lipo andrà ulteriormente fissata con una fascetta di velcro.



Finalmente siamo arrivati ai collegamenti sulla scheda!


Rispettiamo la numerazione e la rotazione dei motori.



Ho volutamente messo questa foto per ricordare di fissare la scheda di controllo con la freccia rivolta verso la direzione di marcia, nel vostro caso la freccia punterà tra il motore n 1 e il n 2;

come spero abbiate notato la configurazione della foto non è x ma +!

Esistono numerose versioni di firmware per la configurazione a x ed alcune usano una disposizione dei motori diversa, quindi mi raccomando, controllate bene le specifiche della scheda che acquisterete!

La scheda andrà fissata al frame con del buon biadesivo a spugnetta (anche in più strati) ma non esagerate con lo spessore, altrimenti invece di assorbire le vibrazioni, le amplificherà.

Collegate la ricevente alla scheda seguendo le indicazioni e sarete pronti……

Mi sono dimenticato qualche cosa??

Le eliche?

Non le ho dimenticate, anzi, ricordate che queste andranno fissate solo dopo accurati test pre- volo e dopo aver eseguito tutte le procedure di iniziazione della scheda.

Questo vi salverà le dita, quindi non cercate di correre troppo e seguite tutti i passaggi.


A lavoro ultimato risulterà più o meno così.

Ovviamente eliche escluse!

A questo punto dovrete programmare ogni singolo regolatore



Fondamentale, anche se strano, il tipo di celle che dovrete impostare: NI-xx infatti esclude il taglio delle lipo in caso di bassa tensione, questo salverà il vostro quadricottero da molte cadute accidentali dovute al taglio del singolo regolatore.

Se i regolatori tagliassero tutti contemporaneamente e lentamente non sarebbe grave, ma fidatevi se vi dico che uno solo alla volta taglierà se non usate le impostazioni che vi ho indicato, con le conseguenze che potete immaginare.

Ovviamente se il valore di tensione scenderà troppo, rovinerete le lipo, per questo vi ho scritto di collegare un cicalino di allarme.

Prima di collegare i regolatori alla scheda dovete togliere il positivo da 3 dei 4 connettori, altrimenti 4 bec in parallelo potrebbero andare in conflitto.

Fatto questo dovrete “istruire” ogni singolo regolatore perché usino tutti la stessa rampa di gas adatta alla vostra trasmittente.

Questa procedura sarà la scheda di controllo a farla (come indicato sul manuale kk).

Preparate un programma aereo sulla tx con un solo servo per gli alettoni.

1. Setting transmitter channels

CHANNEL Aileron Elevator Throttle Rudder
JR/SPEKTRUM REVERSE REVERSE NORMAL REVERSE
FUTABA NORMAL NORMAL REVERSE NORMAL
HITEC NORMAL REVERSE NORMAL NORMAL
Others

Accendete la tx mettendo il gas al massimo, impostate il trim dello yaw a 0 ed alimentate la scheda.

A questo punto dopo una serie di lampeggi della scheda udirete un suono di conferma dei regolatori, riportate il gas a 0, attendete la conferma sonora dei regolatori e scollegate l’alimentazione.



Ora iniziamo con i test al banco per verificare se tutto corrisponde.

Controllate che tutti i potenziometri della scheda siano a metà (50%), accendete la radio ed alimentate il vostro quadricottero, mantenendolo fermo per i primi secondi, ovviamente le eliche non le dovete ancora montare!!

A seconda del fw installato servirà armare la scheda: si tratta di una procedura di sicurezza per evitare partenze accidentali dei motori.

Poi dovete mettere il gas al minimo e muovendo lo yaw (timone, direzionale) armare o disarmare la scheda, il led acceso indicherà che la scheda è armata.


Queste sono alcune delle procedure riguardanti uno specifico fw koreano , che permettono di cambiare anche il tipo di volo.

Una volta armata la scheda, aumentando il gas, i motori devono partire tutti nello stesso istante e con il verso di rotazione indicato nel manuale, se così non fosse dovete invertire 2 dei 3 fili che vanno dal regolatore al motore incriminato.

Se avete saldato i fili, li dovete dissaldare, mentre se avete usato i connettori risulterà più facile, le saldature rimangono comunque molto più affidabili e le consiglio, le vibrazioni potrebbero infatti creare dei falsi contatti molto pericolosi.

Ora prendete il quadricottero saldamente in mano, mettete i motori al minimo e iniziate a scuotere nelle varie direzioni il modello.

A questo punto, se inclinate indietro il quadricottero i motori anteriori devono rallentare e quelli posteriori aumentare.

Mentre inclinandolo verso sinistra, quelli di destra devono diminuire mentre quelli di sinistra aumenteranno.

Se fino ad ora tutto procede bene siete a buon punto, mentre, se le reazioni del modello dovessero risultare opposte a quanto scritto, significa che uno o più giroscopi sono invertiti (se, per esempio, inclinando il modello a sinistra e a destra i motori, anziché smorzare l’oscillazione tendono ad accentuarla, significa che il giroscopio degli alettoni risulta invertito).

A questo punto mettete il potenziometro del roll a zero, accendete la trasmittente e alimentate la scheda .

Il led dovrebbe lampeggiare velocemente 10 volte,  sulla trasmittente muoverete lo stick corrispondente al canale da invertire, in questo caso gli alettoni; il led dovrà lampeggiare continuamente per confermare la selezione.

Adesso il giroscopio risulterà invertito, non vi resta che riportare il potenziometro al 50%.

Ricontrollate per sicurezza che tutto coincida, ripetendo la prova dello scuotimento.

Ok il gioco è fatto, potete montare le eliche (nel giusto senso).

L’operazione di test va ora ripetuta facendo molto più attenzione: usate un abbigliamento protettivo, occhiali compresi.

In questo caso tenete il quadricottero molto più saldamente e lentamente portate il gas al 25%, poi inclinatelo nei diversi assi, verificando che il modello contrasti i vostri movimenti, se tutto vi sembra corretto verificate anche l’asse dello Yaw (coda-direzionale-timone), ruotandolo su se stesso.

Quest’ultimo asse risulta sempre un po’ meno facile da verificare perché il suo effetto è proporzionale con l’anticoppia generata dai diversi sensi di rotazione delle eliche.

Prima di provare a fare un po’ di hovering dovete ridurre le corse ed impostare un buon differenziale sulla vostra tx: 50% di riduzione di corsa su alettoni e cabra-picchia, con 30-40% di esponenziale; sullo yaw aumentate le corse al massimo con pochissimo esponenziale.

 Se il modello dovesse risultare poco visibile vi consiglio una buona illuminazione a strisce di led.


Se amate il fai da te ma preferite andare sul sicuro esistono dei veri e propri kit Quadcopter acquistabili su internet che hanno già pronti tutti i componenti. E' sufficiente acquistare il kit e assemblare i componenti.



Ecco il link di uno di questi kit acquistabili !!








lunedì 31 marzo 2014

Piccola guida su come ridurre il consumo di energia elettrica con il computer e ridurre i costi in bolletta !






I computer hanno bisogno di energia elettrica per funzionare, spesso si lasciano accesi tutto il giorno ed anche la notte in alcuni casi.


Ma di quanta energia ha bisogno un PC, esattamente?

Non si può però avere una stima precisa e universale del consumo di energia elettrica di un computer per la particolarità intrinseca di questa tipologia di apparecchio.
I computer non sono normali elettrodomestici, sono composti da diverse parti separate, ciascuna delle quali consuma un certo ammontare di energia, quando sono in uso.

Per fare un esempio, in un normale pc, la ventola ed il disco non girano sempre al massimo della velocità, quindi il consumo varia ogni secondo.
Fatta questa premessa, senza usare strumenti di calcolo particolari, vediamo come avere un'idea sulla media di elettricità consumata da un PC e quanto costa tenerlo acceso una o più ore ogni giorno.

Prima di tutto, l'unità di misura per calcolare l'energia è il Kwh (ChilowattOra).
Per sapere quanto consuma una lampadina che consuma 20 Watt, il calcolo da fare è (20 X n. ore) / 1000 e si ottiene il Kwh.

I computer desktop tradizionali sono quelli che consumano più energia.
Spesso però si sovrastima la quantità di energia che un pc desktop utilizza.

Mettiamo il caso di un desktop tipico con processore dual-core, scheda grafica integrata Intel e due hard disk, il consumo di energia è di circa 50 watt quando è fermo e può superare i 100 watt a pieno carico.
I vecchi processori sono meno efficienti nel risparmio energetico, qundi consumano di più.
Da quel che ho letto, in questa ricerca, pare che i processori AMD siano meno efficienti di quelli Intel.

La scheda video è uno dei componenti più affamati di energia: dai 10-30 watt col pc al minimo fino a ulteriori 50 o anche 250 watt per configurazioni estreme da videogioco.
Questo può sembrare molto, ma se si considerano i consumi enormemente maggiori di un condizionatore, una stufa elettrica o una lavastoviglie alla fine on è neanche esagerato.
Facendo una stima molto sommaria si può dire che un computer a casa non supererà mai il 10% del totale del consumo energetico.


Un computer portatile, naturalmente, utilizza meno energia di un PC desktop anche perchè sono dotati di processori e schede video da consumi inferiori ed hanno un alimentatore che non supera i 130 watt.

Un computer portatile portatile piccolo come un ultrabook o un netbook consumano ancora meno, fino anche la metà.

Nel complesso i computer portatili potenti hanno una potenza molto bassa se sono fermi (ma ovviamente accesi) dai 20 watt ai 40 o 50 watt.

Il risparmi si fa significativo perchè GPU viene spenta del tutto quando non necessaria.
Se quindi si usa solo un portatile, il consumo energetico è davvero basso anche se rimane acceso tutto il giorno.

Quando il portatile è in carica, aumenta l'assorbimento di potenza con un extra di 20-30 watt se inattivo.

Un computer portatile che carica velocemente utilizza più energia di uno che carica lentamente (a parità di altri fattori).
Anche se si ricarica il pc ogni giorno, direi che il costo di elettricità consumata possa considerarsi poco rilevante.



I Monitor
I vecchi e pesanti monitor CRT a tubo catodico consumavano tantissima energia.
Oggi tutti hanno schermi LCD, ma non è che l'energia spesa per tenerli accesi sia tanto inferiore.
Sui monitor il discorso dei consumi varia molto a seconda della tecnologia usata, della dimensione ed anche del modello.
La dimensione è un fattore significativo, un 27 Pollici consuma di più di un 24 Pollici.
Uno schermo al LED consuma meno del normale LCD.
In generale si può andare dai 20 Watts di consumo fino anche a 90.

Hard disk esterni, stampanti e altoparlanti che vengono collegati al computer hanno consumi piuttosto trascurabili.
Il fatto è che si tratta di componenti che vengono usati solo per brevi periodo di tempo, rimanendo quasi sempre inattivi.

Per fare un riepilogo:
Un computer desktop tipico utilizza dai 65 ai 250 watt a seconda dei pezzi con cui è assemblato.
Aggiungere altri 15-70 watt per un monitor LCD, altri 7-10 watts per il router o altri dispositivi collegati.
La maggior parte dei computer portatili utilizzano circa 15-60 watt, molto meno rispetto ai desktop.
Con la maggior parte dei dispositivi si può guardare l'etichetta per vedere la quantità di energia che utilizzano, anche se si tratta del massimo teorico che non viene mai speso.
Se l'etichetta di un computer dice 300 watt, potrebbe usarne appena 70 quando è effettivamente in esecuzione, e non più di 100-120, se viene usato con programmi più complessi.
Quando il computer entra in modalità sleep / standby il computer consuma pochissima energia, per questo è importante configurare le opzioni di risparmio energetico impostando lo standby automatico dopo un certo periodo di attività.

Per avere stime più precise si può usare Joulemeter, un programma Microsoft segnalato in un altro articolo, per calcolare il costo di energia elettrica consumata dal computer.
Se si vuol calcolare il costo dell'energia consumata dal computer basta quindi fare questa operazione: [(Watts x N. Ore)/1000] X Costo per Kilovatt-ora = Costo totale.
Se si prende il piano tariffario standard dell'Enel (trovato qui) e si paga un prezzo di 0,14 Euro per Kilowatt-ora, si può stimare il consumo di un pc desktop usato tutto il giorno, per 24 ore, tutto l'anno, con un calcolo di questo tipo: 200 watt x 24 ore x 365 giorni = 1.752.000 watt-ore o 1.752 kilowatt-ore.
Se si pagano 0,14 Euro per kWh, il costo di un anno di consumo energetico del computer sarebbe di circa 250 Euro.
Se si usa un pc normale che consuma 100 Watt, per 5 giorni la settimana, 2 ore al giorno, facciamo 100 X 10 x 52 settimane = 52000 Watts per ora o 52 Kwh.
52 X 0,14 = 7,28 Euro di spesa annuale di energia elettrica.

COME RISPARMIARE ENERGIA CON IL COMPUTER - Sia a casa che in ufficio, è ormai quasi impossibile fare a meno del computer: lo utilizziamo per questioni lavorative, per esigenze di studio o svago e in genere tendiamo a tenerlo acceso per tutta la giornata. 

Con alcuni accorgimenti utili è però possibile risparmiare sui costi in bolletta, non sprecare energia elettrica e quindi salvaguardare l’ambiente.

GUIDA AL RISPARMIO ENERGETICO DURANTE L’UTILIZZO DEL PC - Ecco tutti i consigli pratici per non sprecare energia con il computer:

- impostate sul vostro pc l’opzione relativa al risparmio energetico: in molti modelli è possibile accedervi cliccando direttamente sull’icona della batteria. Se possibile provate anche ad impostare più profili energetici in modo da poter ottenere il massimo del risparmio a seconda delle diverse occasioni di utilizzo;

- verificate se nelle impostazioni per il risparmio energetico del sistema operativo del vostro computer è possibile attivare le funzioni di spin down (rallentamento) del disco rigido quando il computer non viene adoperato per un certo periodo di tempo: vi permetterà di risparmiare fino al 90 per cento di energia consumata dall’hard disk;

- disattivate lo screensaver in quanto comporta un maggior consumo di energia rispetto al semplice oscuramento del monitor;

- spegnete la connessione a Internet quando non serve;

- spegnete sempre il computer se sapete che non lo utilizzerete più per almeno qualche ora: lo standby è responsabile di quasi il 30 per cento della bolletta elettrica, uno spreco che, in termini monetari, si traduce in una cifra che si aggira sui 250 euro annui. Ricordate quindi di spegnere sempre il pc quando non lo utilizzate;

- staccate inoltre la presa durante i periodi in cui il pc non viene adoperato, il computer è in grado di assorbire potenza elettrica anche da spento. In alternativa, utilizzate una multi presa con interruttore in modo da spegnere insieme anche la stampante, le casse acustiche, lo scanner, il modem e le altre periferiche collegate;

- infine, se avete in programma l’acquisto di un nuovo computer, optate per un portatile: i consumi sono inferiori rispetto a un fisso.






mercoledì 26 febbraio 2014

Vivere da soli costa il 66% in più...ecco la guida dedicata ai single per risparmiare soldi ! Risparmiare è ancora possibile !






Vivere da soli è una scelta impegnativa e coraggiosa: anche dal punto di vista economico. Essere in coppia infatti permette di risparmiare.


Ma certo non si può condividere la propria vita con un’altra persona solo per questo motivo. Meglio allora trovare il modo di contenere le spese anche da single: ecco come.

In media i single spendono il 66% in più dei singoli componenti di una coppia (332 euro al mese contro 204).

Pensiamo a tanti beni considerati nella società di oggi di prima necessità e che una coppia può condividere mentre un single deve usare, e quindi anche mantenere, da solo: casa e macchina solo per fare due esempi impegnativi.

Ma lo stesso vale per alcuni servizi, ad esempio luce e gas ma anche telefono fisso e connessione internet wifi. Ma a pesare sono anche prodotti alimentari e generi per la casa, spesso disponibili a prezzi scontati in formato famiglia.

Ad incidere sulla spesa mensile dei single sono nell’ordine la carne (65 euro), l’ ortofrutta (61 euro), pane, pasta e derivati dai cereali (52 euro), latte, yogurt e formaggi (42 euro), bevande (29 euro), pesce (25 euro), zucchero, caffè (24 euro) e per ultimo oli e grassi (14 euro).

Ad incrementare la spesa alimentare è anche l’elevata presenza di sprechi perché è facile dimenticare in fondo al frigorifero la confezione di latte aperto, la mozzarella, la confezione di insalata aperta, i tortelloni iniziati, tutto inesorabilmente destinato a finire nella pattumiera. I giovani single sono anche un segmento di popolazione con uno stile di vita attento a risparmiare tempo a favore del lavoro e soprattutto dello svago, che privilegia il consumo di piatti pronti a piu’ elevato valore aggiunto che incidono maggiormente sulla busta della spesa.

In tempo di crisi anche la vita di molti single è messa a dura prova dalle ristrettezze economiche. Ecco allora qualche utile consiglio per chi vive da solo, in particolare in realtà di città dove la vita in appartamento comporta spese non indifferenti. Si tratta di indicazioni pratiche che riguardano la vita di tutti i giorni e che possono incidere sui costi complessivi:


Ecco i nostri consigli su come risparmiare sulle spese

Andare a fare la spesa al tempo della crisi è piuttosto complicato; gli stipendi bassi mal si compensano con i prezzi che ci vengono proposti per l’acquisto dei beni alimentari.

Mettendo in atto i nostri suggerimenti, è possibile fare la spesa risparmiando, acquistando prodotti di qualità e rispettando l’ambiente.

E’ bene compilare una lista della spesa; prendiamo l’abitudine di segnare subito il prodotto che sta terminando o che è terminato; così se ci accorgiamo che stiamo utilizzando l’ultimo tubetto di dentifricio è bene indicarlo subito nella nostra lista. Al supermercato imponiamoci di rispettarla, quindi non facciamoci attrarre da prodotti inutili o da pubblicità fuorvianti.

Esistono però delle eccezioni per le quali la lista non è idonea: parliamo della frutta e della verdura e del pesce. Infatti, ciò che troveremo in pescheria o al mercato ittico dipende dal pescato della notte; dovremo quindi scegliere fra ciò che il mare ci offre, seguendo le stagioni e prediligendo il pesce azzurro ed italiano.

Anche la verdura e la frutta sono stagionali; per il nostro benessere fisico, e per quello economico, acquistiamo soltanto prodotti del periodo; quando è possibile è bene scegliere la coltivazione biologica oppure di lotta integrata. Inoltre, informiamoci se esistano i negozi “a chilometro zero”, i mercati di Campagna amica o dei coltivatori che si occupino anche di vendere. Per chi va di fretta, il consiglio è di propendere per i mercati rionali o le bancarelle, ricordandosi che ogni mese ha una specifica tipologia di frutta e di verdura.

Le primizie e i prodotti congelati costano di più, così come i prodotti già lavati ed imbustati. Mondare, lavare e preparare un’insalata non richiede un’abilità specifica ed è un’operazione che necessita di qualche minuto. Ne guadagneremo in sapore e in risparmio.

La carne può essere acquistata in macelleria, dove si ha il contatto diretto con il venditore, oppure al supermercato. La prima ipotesi ci permette di avere più scelta, di chiedere qualche consiglio e di poter scegliere, per esempio, della carne da macinare al momento. Anche in questo caso, è bene acquistare prodotti italiani, non soltanto macellati; quando è possibile proviamo a consumare la carne dei piccoli allevatori.

Prima di mettere nel carrello il prodotto, leggiamo l’etichetta; valutiamo la data di scadenza, gli ingredienti e il luogo di produzione. Prediligiamo prodotti nazionali, a lunga scadenza e il più possibile naturali; non acquistiamo scatole schiacciate o confezioni forate. Guardiamo il prezzo al chilogrammo, oppure al litro, secondo il prodotto, e confrontiamolo anche con altri; ogni tanto concediamoci l’assaggio di un cibo non marchiato. Potremmo avere delle piacevoli sorprese.

Valutiamo la bontà delle offerte, scegliamo soltanto prodotti che veramente ci interessano e calcoliamo se esista o meno una reale convenienza; inoltre, alla cassa accertiamoci che lo sconto sia realmente battuto.

Per risparmiare puntiamo a prodotti in confezioni più grandi ed evitiamo i cibi già pronti, le confezioni per single, la frutta sbucciata, la pizza calda o i formaggi porzionati.

Tutti questi prodotti costano di più, inoltre poter scegliere direttamente del formaggio o dell’affettato significa cibarsi con prodotti più freschi.

Proviamo i prodotti sfusi come detersivi alla spina e cereali; contriburremo a ridurre gli imballaggi e gli sprechi.


Per risparmiare consultiamo i volantini dei supermercati e, accettiamo di cambiare catena se ci sono offerte realmente convenienti. Richiediamo anche la tessera fedeltà con la quale è possibile sfruttare buoni sconto e promozioni. Infine, non facciamo prendere dalla fretta, valutiamo con calma ogni acquisto e ricordiamoci di portare da casa le buste riutilizzabili.

E’ buona regola comprare solo quello che serve, soprattutto quando parliamo di cibi freschi che possono facilmente deperirsi.

A proposito di conservazione, quando acquistate un frigorifero sempre meglio un tipo combinato che in genere ha un congelatore di buona capacità.

Restando in cucina poi, un elettrodomestico che può essere decisamente utile è
il forno a microonde. Usandolo in modo intelligente si risparmia sia sui consumi, sia sui tempi di cottura conservando tra l’altro i principi nutritivi.

Per quanto concerne altri elettrodomestici quello che non deve assolutamente mancare è naturalmente l’aspirapolvere, indispensabile per poter mantenere un certo livello di pulizia della casa.

Altro consiglio utile riguarda il lavaggio degli abiti: invece di portarli in lavanderia si può optare per una lavasciuga di queste moderne a basso consumo che svolgono egregiamente il proprio lavoro.

Infine, sul fronte della pulizia, occhio ai detersivi. Spesso se ne comprano tanti con il risultati che molti flaconi restano inutilizzati. Meglio fare una scrematura iniziale e optare per quelli davvero necessari.

In tema di mobilità una soluzione viene fornita dal car sharing o dai mezzi pubblici. Se clima e strada lo permettono anche la bicicletta è una valida alternativa per risparmiare e restare in forma.
Anche la scelta della casa è cruciale: meglio optare per i comuni limitrofi alle grandi città. Appartamenti più piccoli infatti in proporzione costano di più al metro quadro.

Infine, in tema di spese domestiche, se proprio non si vuole condividere i propri spazi è consigliabile guardare alle offerte di luce e gas del mercato libero.

Chi è spesso fuori casa può arrivare a risparmiare il 10% circa sui consumi optando per tariffe più basse in specifiche fasce orarie. Il passaggio è gratuito e permette di risparmiare fino a 80 euro l’anno.








lunedì 16 dicembre 2013

Spotify gratis su tablet e smartphone ! Ascolta tutta la musica che vuoi in modalità Shuffle su smartphone o senza alcuna limitazione sul tuo tablet.







Spotify è un servizio musicale che offre lo streaming on demand di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, incluse Sony, EMI, Warner Music Group e Universal.

Spotify, il celebre servizio di streaming musicale che punta al mobile è tornato gratuito su smartphone e tablet, ma con una modalità d’ascolto particolare sugli smartphone, che ricorda molto quella di iTunes Radio.

Milioni di brani musicali saranno disponibili gratis in streaming su smartphone e tablet ma in modalità “shuffle”.

In pratica, digitando il nome di un artista qualsiasi, l’applicazione mostrerà tutti i titoli e avvierà la riproduzione in ordine casuale.

Probabilmente quelli di Spotify devono essersi accorti della perdita di utenti che comportava un abbonamento obbligatorio per poter ascoltare musica dagli smartphone, speriamo soltanto che non ci bombardino di banner.


In particolare su tablet l’app non ha alcuna limitazione e si possono ascoltare i brani che si desidera.

Sulla versione tablet ci sono ovviamente gli spot tra le canzoni (non tra tutte) mentre su smarpthone ci sono altre limitazioni: si possono fare massimo 6 “skip” in un’ora di ascolto, quindi si ascolta in modalità shuffle la playlist; si può cambiare playlist, ma sempre senza salti. Invece le playlist piccole non si possono usare per aggirare la riproduzione casuale.

Un periodo di prova gratuito di sei mesi viene attivato al momento del primo accesso, durante il quale l’utente può ascoltare una quantità illimitata di musica grazie alla pubblicità visiva e simil-radiofonica.

Dopo questo periodo, Spotify ha un limite di ascolto di dieci ore al mese. L’abbonamento “Unlimited” rimuove la pubblicità e i limiti di tempo, mentre l’abbonamento “Premium” introduce ulteriori funzioni come lo streaming con maggiore bitrate (fino a 320 kb/s), l’accesso offline alla musica e le applicazioni mobili.







mercoledì 11 dicembre 2013

Pulire casa risparmiando : ecco i consigli per avere sempre la casa pulita senza dover spendere troppo sui prodotti per la pulizia






Pulire la cucina, il bagno e ogni angolo della vostra casa in modo perfetto senza spendere lo stipendio in prodotti specifici? Ecco come fare!


Per avere una casa sempre fresca e pulita non è necessario acquistare tanti prodotti: è possibile risparmiare sull’acquisto di detergenti e sgrassatori comprando solo quello che veramente ti serve e cioè l’aceto, il sale, il limone e il bicarbonato.

Il prezzo dei detersivi è arrivato alle stelle, ma lo sporco in casa è sempre in agguato! Ecco dei piccoli consigli per avere una casa pulita  e profumata riuscendo a risparmiare anche sui detersivi!

Grazie a prodotti naturali come l’aceto, il limone, il sale e il bicarbonato potrai pulire la tua casa, dai pavimenti ai vetri, risparmiando sull’acquisto di detergenti e proteggendo nel contempo anche l’ambiente.

Se incomincerai a fare da te gli sgrassatori, invece di acquistarli, potrai arrivare a risparmiare nell’arco di un anno anche fino a 180 euro.

L’aceto è senz’altro l’elemento che più di tutti è in grado di sgrassare ed eliminare lo sporco: al posto dei vari tipi di spray in vendita usa uno spruzzino di acqua e aceto e rimarrai stupita dalle sue proprietà disincrostante.

Diluisci in 300 ml di acqua circa 200 ml di aceto di vino o, se ti dà fastidio il suo odore, di aceto di mela: questo composto è ideale per pulire piastrelle e superfici in ceramica. In alternativa allo spruzzino di acqua e aceto puoi usare il bicarbonato, sciogliendo circa 50 gr di bicarbonato in 500 ml di acqua e vedrai che odori sgradevoli e macchie di grasso svaniranno in un istante.

Puoi preparare un detergente universale per tutti gli ambienti di casa miscelando 100 ml di alcool per liquori, 400 ml di acqua distillata, 10 gocce di detersivo per piatti e 10 gocce di olio essenziale: per disinfettare vanno bene l’olio di cannella, di eucalipto, di garofano o di timo, invece contro le muffe puoi usare olio di lavanda oppure di geranio.

Per pulire i piatti puoi evitare di spender soldi in prodotti che reclamizzano le loro mirabolanti proprietà igienizzanti al limone o all’aceto: perché dovresti ricercare in un gel ciò che già trovi in natura? Prendi dunque tre limoni tagliali a pezzi, eliminando i semi e tenendo la scorza, frullali insieme a 200 g di sale e a un po’ di acqua in modo da ottenere una poltiglia che poi dovrai far bollire per dieci minuti in una pentola aggiungendovi 400 ml di acqua e 100 ml di aceto bianco.

Il composto va fatto raffreddare e poi va versato in un vasetto per essere utilizzato a piacere sui piatti che lavi a mano oppure aggiunto alla lavastoviglie nel quantitativo di un paio di cucchiai per lavare le tue stoviglie.

Per pulire i sanitari evita di usar candeggina e ammoniaca, prodotti pericolosi per l’ambiente e per l’uomo ma piuttosto usa acqua calda e bicarbonato.

Ecco una mini guida per le vostre pulizie di casa low cost :

1- Bicarbonato, aceto e limone: non sottovalutate il potere sgrassante di questi tre prodotti. Economici e facilmente reperibili: vi stupiranno con i loro risultati.

2- I prodotti concentrati sono in grado di pulire con dei dosaggi piccolissimi! Imparate ad usarne il minimo indispensabile: il pulito è assicurato e vi dureranno molto di più!

3- Attenzione alle promozioni: i prodotti per la pulizia non hanno una scadenza specifica, se trovate degli sconti favorevoli la scorta è un dovere!

4- I dosaggi: se nella confezione c’è scritto che con un tappo potete pulire il pavimento, è in utile metterne 4! Gli sprechi sono sempre dietro all’angolo, fate attenzione!

5- Per pulire la casa non servono troppi prodotti specifici: uno sgrassatore, un prodotto per i pavimenti e uno per i piatti è tutto ciò che vi serve per mantenere la casa pulita!








venerdì 25 ottobre 2013

Luce e gas a casa : come modificare le proprie abitudini per tagliare e ridurre il costo delle bollette






Risparmiare luce e gas è un obiettivo di ogni famiglia in questo periodo di crisi.
Risparmiare è più semplice di quanto si possa pensare.
Ogni famiglia italiana tipo spreca in media 200 euro l’anno tra luce e gas: gli sprechi sono legati soprattutto alle cattive abitudini degli italiani in fatto di energia. Per non sprecare denaro  bastano pochi e semplici regole.

Cuocete le pietanze usando il coperchio, cuocere senza coperchio infatti costa 5 euro in più sulla bolletta.

Risparmierete ben 36 euro se chiuderete il rubinetto dell’acqua calda anziché lasciarla scorrere a vuoto.
Utilizzare la pentola a pressione fa risparmiare 8 euro; staccare il frigorifero di qualche centimetro dal muro 23 euro.

Tenere aperto o chiudere male frigo e freezer fa registrare sulla bolletta dell’elettricità 21 euro in più durante all’anno; usare un piano cottura elettrico invece che uno a gas è uno spreco: 19 euro in più ogni anno.

Usate di più il forno a microonde, per il riscaldare e scongelare gli alimenti: 33 euro guadagnati rispetto all’uso del forno tradizionale. Una tazza di tè o di latte, ad esempio, è meglio scaldarla al microonde che sul gas, si risparmiano 16 euro sulla bolletta annuale.

Veniamo al riscaldamento: evitate di programmare la temperatura della casa a 20°/21° e preferite invece abbassare di un grado la temperatura costante, in questo modo risparmierete ben 120 euro all’anno.
Eliminare lo stand by di alcuni elettrodomestici significherebbe 56 euro in meno, spegnere le luci nelle stanze anche solo un’ora al giorno, quando non necessario, altri 30 euro, mentre staccare il caricatore del cellulare dalla presa una volta che il telefono ha raggiunto la carica o se il telefono non è collegato al cavo ben 1,5 euro.

Basta poco, insomma: con un po’ di attenzione queste semplici abitudini diventeranno quotidiane: vedrete i risultati sulle prossime bollette!





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