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mercoledì 16 luglio 2014

Obsolescenza programmata sugli SMARTPHONE - Come difendersi e come correre ai ripari con l'aiuto di internet - La guida completa per combattere le strategie del mercato HIGH TECH






I vostri dispositivi si rompono troppo spesso o diventano improvvisamente vecchi?

Ecco come contrastare l'obsolescenza programmata uno dei mali che affligge tutti i più moderni prodotti HIGH TECH, nati "per durare poco" !!



Le origini dell' " OBSOLESCENZA PROGRAMMATA "
Sembrerà strano, ma tutto iniziò con una lampadina ad incandescenza. Era il 23 dicembre 1929 e i produttori mondiali di lampadine decisero che i loro prodotti avevano una vita troppo lunga e loro un margine di profitto troppo esiguo. Trovarono quindi un accordo per accorciare artificialmente la durata delle lampadine, portandola a circa 1.000 ore dalle precedenti 2.500 ore.
Quello che passò alla storia come accordo Phoebus o Cartello Phoebus (anche se qualcuno parla di complotto delle lampadine) fu la prima occasione in cui si parlò di obsolescenza programmata.


L’obsolescenza programmata è una strategia messa in atto dai produttori di telefoni e gadget elettronici che vorrebbe portarci a sostituire i nostri dispositivi molto più spesso di quanto non sarebbe necessario.

Ecco la GUIDA COMPLETA su come difenderci e come correre ai ripari con l’aiuto di internet.

Uno degli esempi di OBSOLESCENZA PROGRAMMATA più evidenti è quella di alcuni SMARTPHONE di ultima generazione.

Spesso se ci si reca in negozi di telefonica e si espone il problema di una batteria non più perfettamente funzionate, ci viene proposto di sostituire direttamente l’intero smartphone, secondo una strategia messa in atto dai produttori di telefoni, chiamata “obsolescenza programmata”.

Questa strategia prevede la realizzazione e la messa in vendita di prodotti difficili da riparare, sempre meno resistenti rispetto ai loro predecessori, con pezzi di ricambio praticamente introvabili, che costringono quindi i consumatori a cambiarli con una frequenza molto più alta rispetto agli anni passati.

Il costo di una batteria nuova, però, è solo una frazione minima rispetto al costo di un dispositivo nuovo, e spesso le batterie non sono nemmeno così difficili da trovare, soprattutto se ci si arma di pazienza e ci si mette a fare una bella ricerca in internet, dove abbondano i siti specializzati in ricambi, sia originali che compatibili, per telefoni di tutte le marche, forme e dimensioni.

Inoltre, sostituendo solo la batteria invece dell’intero telefono, si realizza un considerevole risparmio economico e si contribuisce anche a ridurre la produzione di rifiuti elettrici ed elettronici, che sta raggiungendo livelli impressionanti.

Se poi si mettesse in atto qualche piccolo trucco per far durare di più la batteria si prolungherebbe naturalmente la durata della batteria.

Ecco alcuni trucchi per aumentare la durata della batteria sui dispositi APPLE e ANDROID :

- consigli sul corretto uso dei dispositivi Apple per l'aumento della durata della batteria

I dispositivi mobili di Apple sono straordinari grazie alle loro innumerevoli funzioni messe a disposizione dell’utente ma l’unico difetto ancora irrisolto sembra essere la scarsa durata della batteria.


Nuumerosi utenti hanno lamentato un vero e proprio prosciugamento della batteria a vista d’occhio.

Esistono alcuni trucchi per far durare di più la batteria del proprio iPhone, iPad e iPod Touch!


1. Spegni il dispositivo durante la notte
Perchè sprecare energia utile se durante la notte nessuno utilizzerà il dispositivo? In media, ogni notte, dormiamo circa 8 ore e ovviamente in questo tempo non utilizziamo l’iPhone ne l’iPad.
Per evitare inutili sprechi facciamo riposare anche il dispositivo spegnendolo regolarmente per le ore di lunga inattività.



2. Disattiva il bluetooth, il WiFi, la connessione internet 3G e il GPS
Se prevedi che non dovrai utilizzare il wireless, il Bluetooth, internet 3G o il GPS per i prossimi 30 minuti, ti conviene disattivare il servizio dalle Impostazioni di iOS: impiegare qualche secondo per attivare/disattivare le funzioni ti farà recuperare diverse ore di autonomia.


Per disattivare il:

WiFi: Impostazioni > Wi-Fi
internet 3G: Impostazioni > Generali > Rete > disattiva “Abilita 3G” e “Dati cellulare”
Bluetooth: Impostazioni > Generali > Rete > Bluetooth
GPS: Impostazioni > Localizzazione


3. Mantieni attiva la localizzazione solo per alcune apps
Quasi tutte le applicazioni per iOS richiedono il consenso per utilizzare la localizzazione del dispositivo anche se il servizio non è essenziale per il corretto funzionamento. Gli sviluppatori sfruttano la localizzazione a fini statistici e per mirare le campagne iAd pertanto possiamo limitare al minimo indispensabile la localizzazione di queste apps.

Puoi attivare la localizzazione per: Mappe, Facebook, Twitter, Instagram e Trova il mio iPhone.

La gestione delle apps puoi farla dal menù Impostazioni > Localizzazione, attivando/disattivando le appuminosità con gli appositi toogle.



4. Disattiva la regolazione della luminosità automatica e settala manualmente impostando il cursore al 60%
Non è necessario trasformare l’iPhone in una abat-jour pertanto in base all’utilizzo e alle capacità della vista, regoliamo la luminosità del display degli iDevice in modo razionale.

Ti suggerisco questa configurazione: vai in Impostazioni > Luminosità e imposta lo slider al 60%, un pò più avanti della metà e disattiva la luminosità automatica che effettua spesso futili variazioni di luminosità.


5. Disattiva le notifiche inutili
Così come per la localizzazione, ogni app richiede la possibilità di inviarti notifiche Push al fine di annunciarti novità dallo sviluppatore. Poichè la nostra vita è fin troppo piena di pubblicità, limitiamo le push notification alle app essenziali e in particolare a quelle che richiedono il nostro intervento immediato.

Per decidere da quali applicazioni possiamo ricevere notifiche, andiamo nel menù Impostazioni di iOS oppure in Impostazioni > Notifiche.

Ti consiglio di attivare le notifiche per le seguenti apps: Twitter, Facebook (Messaggi, Richieste di amicizia e Post in bacheca), Messaggi e Mail.


6. Aggiorna sempre iOS all’ultima versione ma non essere frettoloso
Poichè ogni nuova relase non porta sempre e solo vantaggi, aspetta qualche giorno dal rilascio prima di effettuare l’update e cerca di trovare in rete le opinioni degli altri utenti riguardo l’ultima versione rilasciata: se ritieni che sia priva di bug, procedi con l’aggiornamento del software.



7. Carica correttamente la batteria
La salute della batteria è importante per ottenere buone performance in termini di durata per questo motivo è necessario effettuare un ciclo di ricarica completo almeno una volta al mese.

Cosa devi fare? Utilizza il dispositivo finchè la batteria non si scarica completamente. Quando sarà esaurita e proverai ad accendere l’iDevice ti comparirà un immagine che ti indica di collegare il dispositivo al caricabatterie. Non collegarlo subito, attendi almeno un paio di ore lasciando il melafonino a riposo e poi mettilo in ricarica utilizzando preferibilmente l’adattatore a parete fornito in dotazione.


8. Privilegia l’uso del caricabatterie a parete
Se inserisci l’adattatore mentre l’iPhone/iPad è acceso, spegnilo normalmente; se il tuo iDevice è completamente scarico, si accenderà automaticamente dopo qualche minuto dal momento in cui lo colleghi al caricabatterie, anche in questo caso spegnilo: sul display non compariranno informazioni sulla ricarica, ma il processo si completerà correttamente.

Ricordati di usare gli accessori originali Apple forniti in dotazione o prodotti di aziende ben affermate nel settore; evita l’impiego di caricabatterie e cavi dock acquistati dai siti o negozi “made in China”.


9. Attiva la modalità “Uso in aereo”
La maggior parte dei telefoni cellulari, smartphone e tablet offrono la cosiddetta modalità Aereo, Airplane mode o Volo che in iOS prende il nome di “Uso in aereo”. E’ necessario utilizzare questo profilo quando siamo a bordo di un aeromobile poichè le connessioni wireless del device potrebbero interferire con le apparecchiature radio della vettura.

Attivando “Uso in aereo” viene disattivata la linea telefonica, internet 3G, Bluetooth, Wi-Fi e GPS ma è possibile ascoltare musica, guardare video, usare le apps e leggere le mail scaricate in locale.

Poichè non vogliamo risparmiare la batteria solo quando siamo in volo, ti consiglio di attivare la modalità “Uso in aereo” anche quando sei in un posto in cui la copertura di rete non è abbastanza forte così il dispositivo non dovrà ricercare continuamente la rete sprecando energia utile.


10. Chiudi le apps aperte in background (multitasking)
Elimina dal multitasking le app che usi meno frequentemente: premi due volte il tasto Home, comparirà l’elenco delle apps aperte in background; mantieni poggiato il dito sull’icona di un’applicazione finchè tutte le icone inizieranno a tremolare e apparirà un pallino rosso in alto a sinistra; premi quel pallino per chiudere le app aperte nel multitasking.


Blocca l’iPhone
Molto probabilmente metti già in atto questa precauzione e per questo motivo che indico un’efficacia bassa anche se in realtà è medio-alta.

iOS offre la possibilità di bloccare gli iDevice semplicemente premendo il tasto ON/OFF del dispositivo; in questo modo, il display si spegnerà mettendo l’iPhone in standby a basso consumo energetico. Nei momenti in cui non dovrai usare il dispositivo (anche tra un SMS e l’altro) non dimenticare di bloccarlo. Puoi impostare il blocco automatico da Impostazioni > Generali > Blocco automatico, impostando l’intervallo di tempo che deve trascorrere prima dell’attivazione del blocco.


- consigli sul corretto uso degli SMARTHONE che utilizzano ANDROID per l'aumento della durata della batteria


1. Utilizzare solo batterie originali.
È il primo e più elementare consiglio che possiamo offrirvi, ma è anche quello che viene meno seguito, in quanto per risparmiare qualche soldo sono tante le persone che si dotano di accessori e di batterie non originali, che a parte l’illusione di convenienza data dal risparmio iniziale, alla fine hanno una durata nettamente inferiore rispetto ai modelli originali.

2. Ridurre il tempo per lo spegnimento dello schermo.
Tante persone impostano tempi di spegnimento piuttosto lunghi, anche di alcuni minuti, per lo spegnimento automatico, nell’errata convinzione che altrimenti il telefono possa spegnersi loro in mano. In realtà, finché c’è attività sullo schermo, il conto alla rovescia per lo spegnimento automatico non si innesca. Normalmente, inoltre, l’utente medio sblocca il telefono una quarantina di volte al giorno e lo rimette in borsa o in tasca ancora acceso: con lo spegnimento impostato anche solo a un minuto, vuol dire che il telefono rimane attivo con schermo alla massima luminosità per 40 minuti extra al giorno. Se si porta la durata a 15 secondi, i minuti diventano automaticamente 10.

3. Disattivare la luminosità automatica dello schermo.
Il sistema di luminosità automatica dello schermo lascia al software la decisione dell’intensità di luce da attribuire allo schermo, decisa in base alle informazioni ricevute da un sensore: purtroppo, però, spesso lo schermo si setta automaticamente a una luminosità troppo intensa di quella che realmente servirebbe.

4. Usare sfondi di colore scuro.
A prima vista può sembrare un inutile dettaglio, ma gli sfondi di colore chiaro consumano molta batteria, soprattutto in dispositivi dotati di schermi AMOLED (ad esempio, la quasi totalità dei Samsung). Se scegliamo sfondi e immagini di colore scuro, evitando le soluzioni animate, saremo in grado di incrementare la batteria del 10% al giorno.

5. Disattivare la vibrazione.  La vibrazione che si attiva ogni volta che tocchiamo un tasto, oltre a risultare alla lunga anche un po’ fastidiosa, consuma molta più batteria di quanto non si pensi, e allo stesso modo, la stessa cosa succede anche con la vibrazione che accompagna la suoneria. Se potete, disattivatela lasciando solo i toni.

6. Utilizzate la modalità blocco. È una funzione che vi permette di disattivare con un unico tocco la vibrazione, il trasferimento dati e il wi-fi, e andrebbe utilizzata tutte le volte che, per un determinato periodo di tempo, siete costretti a dover lasciar da parte tutte le funzioni di uno smartphone, ad eccezione delle telefonate. Questo sistema vi permetterà di risparmiare tantissima batteria, fino al 30% al giorno.

7. Disattivare Bluetooth, NFC e GPS e selezionate Wi-Fi intelligente.
Le prime tre tecnologie che abbiamo appena citato consumano tantissima batteria e, nel normale utilizzo quotidiano, sono quelle che vengono utilizzate di meno e possono essere tranquillamente lasciate spente, e attivate solo nel momento in cui servono. Per il wi-fi il discorso è leggermente diverso: nelle impostazioni, infatti, c’è la possibilità di lasciarlo acceso anche quando il telefono è in stato di stand-by, evitando lo spreco energetico dato dalla riconnessione alla rete tutte le volte che il dispositivo viene sbloccato.

8. Disattivare funzioni e controlli avanzati.
I controlli avanzati, ad esempio quelli gestuali o quelli che riconoscono i suoni, sono molto accattivanti ma purtroppo consumano tantissima batteria; disattivarli permetterà di risparmiare fino al 30% di carica al giorno.

9. Imparate a visualizzare le notifiche senza sbloccare il telefono.
Alcune suite, ad esempio Dynamic Notifications, permettono di visualizzare tutte le notifiche che riceviamo sul telefono, come quelle dai social network, le mail, etc, direttamente da blocco schermo, senza dover tutte le volte sbloccare il telefono per accedere allo schermo. Così facendo, il risparmio di batteria sarà di circa 10% al giorno.

10. Applicazioni sempre aggiornate.
Tanti degli aggiornamenti che coinvolgono le nostre applicazioni vengono rilasciati anche per incrementare la durata della batteria, trattandosi questo di un problema particolarmente sentito tra gli utenti di smatrphone. Aggiornare periodicamente le applicazioni vuol quindi assicurarsi l’ultima versione, spesso più snella ed energeticamente conveniente rispetto a quella precedente. Allo stesso modo, sforzatevi di eliminare tutte le applicazioni che non utilizzate da almeno due settimane: tante di queste applicazioni rimangono infatti attive in background, consumando batteria.

11. …ma in modo manuale!
Ci sono tante applicazioni che, una volta aperte, si connettono automaticamente alla rete per verificare che non vi siano nuovi aggiornamenti da installare Si tratta di una funzione comoda ma eccessivamente dispendiosa in termini di batteria: è molto meglio che gli aggiornamenti vengano fatti manualmente, periodicamente, magari con il telefono collegato al caricatore.

12. Disattivare le sincronizzazioni automatiche di social e profilo Google.
Le funzioni di sincronizzazione automatica consumano quantitativi vergognosi di batteria, in quanto spesso vengono eseguiti ogni 15 minuti circa. Le sincronizzazioni possono essere eseguite manualmente, di tanto in tanto o quando servono, “rubandoci” qualche secondo di tempo ma salvaguardando la durata della batteria.

13. Impostate la modalità aereo dove c’è poco segnale.
Se siete in una lunga galleria, sui tornanti di montagna, in un luogo sotterraneo o in qualsiasi altro posto che interferisca con la buona ricezione del segnale, mettete sempre il telefono in modalità aereo, in quanto la ricerca costante del segnale è in grado di prosciugarvi la batteria in pochissimo tempo.

14. State… al fresco!
Le batterie degli smartphone funzionano meglio se tenute al fresco, mentre se sottoposte a un eccessivo calore si scaricano più facilmente. State attenti quindi a dove lasciate il telefono, evitando di lasciarlo al sole o di tenerlo troppo a lungo in tasca.




Combattere l'obsolescenza programmata dei computer con l' Open source
Se dietro l'obsolescenza programmata si nascondono motivazioni prettamente economiche, una possibile arma di difesa degli utenti è quello di utilizzare prodotti open source. Tanto in campo software, quanto in campo hardware.

I sistemi operativi con codice sorgente libero, infatti, hanno la pregevole caratteristica di adattarsi a componenti hardware anche datate. In questo modo, anche se un computer desktop o laptop dovesse essere in là con gli anni, si può provare a riciclarlo installando una delle tante distribuzioni Linux presenti sul web.


Combattere l'obsolescenza programmata cambiando mentalità
Reagire a questa imposizione anche dal punto di vista materiale, tecnico, pratico è possibile. La prima cosa da fare è non dare per scontato quello che ci viene detto: se il rivenditore di turno suggerisce di cambiare la macchina piuttosto che sostituire il pezzo, informiamoci se per caso esistono strade alternative, vediamo se qualcuno ha condiviso lo stesso problema e magari una soluzione a esso. Non buttiamo quello che sembra superato e obsoleto, ci sarà sempre qualcuno a cui potrà essere utile.

Il riutilizzo, lo scambio dell’usato, il riciclo, persino la reinvenzione e lo studio, con un po’ di fantasia, di nuovi utilizzi per gli oggetti.

Numerose sono le iniziative che si stanno mettendo in campo per frenare (e perchè no, arrestare) il dilagare dell’obsolescenza programmata: dal riciclo creativo, che si propone di dare nuova vita ad oggetti destinati a finire nei rifiuti (abiti, pneumatici consumati, cartoni da imballo, ecc.), alla diffusione in internet di istruzioni e schemi per riparare elettrodomestici rotti o sbloccarli dall’obsolescenza.

Basterebbe molto poco per limitare il consumismo sfrenato: riparare un elettrodomestico invece di sostituirlo in caso di malfunzionamento, o allungare il ciclo di vita di un prodotto, invece di renderci vittime della pubblicità e della moda.


In Germania e in Olanda, ad esempio, la Repair Café Foundation sta creando una rete di caffé, dove si possono incontrare riparatori e persone che hanno oggetti da riparare, il tutto gratuitamente. Chi ha un’abilità, la mette a disposizione di chi ha oggetti da riparare; così, davanti ad una tazza di caffé, è possibile insegnare / imparare un mestiere, salvare un oggetto dalla discarica e socializzare, conoscendo nuove persone.


Anche il web ci viene in aiuto, con siti in grado di fornire guide e manuali per la riparazione di oggetti (howstuffworks.com e ifixit.com, per citarne alcuni), oltre ad offrire un luogo di incontro e di scambio di opinioni e consigli, su specifici forum.

L’abitudine all’usa e getta e al tutto e subito, ci fa dimenticare troppo spesso che tutte le nostre scelte consumistiche hanno e avranno un impatto sull’ambiente adesso e negli anni a venire. Dedicare un po’ di tempo in più a trovare una soluzione più economica e sostenibile, prima di dismettere qualunque oggetto che possediamo, è una scelta responsabile, che ci premierà nel tempo.







giovedì 14 novembre 2013

La PS3 (FAT) è defunta ? Ecco una piccola guida per rianimarla...prima di gettare la spugna e decidere di buttarla via







Per tutti quelli che hanno la console (FAT) fuori garanzia (e fuori uso ) e dopo aver letto abbiano ancora la voglia di provare a resuscitare la propria playstation.

IL METODO DESCRITTO NON E' ALLA PORTATA DI TUTTI E CHI CI PROVA LO FA SOTTO LA PROPRIA ESCLUSIVA RESPONSABILITA'

NON SARO' DETTAGLIATO ONDE SCORAGGIARE IL CIMENTARSI A COLORO I QUALI NON SI SENTANO PERFETTAMENTE IN GRADO DI FARLO

L'unico modo per ripristinare determinate situazioni sgradevoli, inclusi, spesso che non è sinonimo di sempre, casi di y-lod e r-lod, al prezzo di tutti i rischi connessi con il tentativo su console non completamente morte inclusi ma non limitati alla possibilità di peggiorare la situazione e/o perdere qualche dato incluso ma non limitato a messaggi, dati di gioco caricati, DLC, salvataggi, impostazioni personalizzate, passwords e quant'altro non si possa recuperare tramite l'account PSN o backup selettivi e parziali (un backup completo rischierebbe di ripristinare anche eventuali errori e problematiche) è descritto in questa guida.

Ma prima un po' di teoria (spicciola): Una Playstation3, se viene sfruttata per parecchio tempo in modo pesante e magari in condizioni non ottimali senza che le si tolga la polvere, non dico di dentro ma almeno dalle (tutte) griglie esterne (aspirandola), se oltretutto viene utilizzata in luoghi in cui il suo circuito di raffreddamento non possa esprimersi al meglio, è più facile che vada incontro a problemi, perchè ?

La polvere che si deposita all'interno alla lunga, se lasciata accumulare, potrebbe acquisire un potere conduttivo od anche dielettrico, in grado, in quest'ultimo caso, di rilasciare scariche capacitative, o di bypassare percorsi nel primo caso, producendo un fenomeno che è concettualmente opposto ma funzionalmente simile alla cosiddetta "elettromigrazione" che si verifica nei processori, per esempio.

Tutto ciò cosa significa ?

Significa che la polvere, se si accumula in posti in cui non dovrebbe, può provocare, quando non siano dei danni, almeno dei blocchi al sistema che ci possono convincere della sua dipartita quando invece trattasi solo di un raffreddore.

In parole povere ?
Ogni tanto bisogna togliere la polvere prima che sia troppo tardi.

Altro aspetto interessante è il "compound termico" che viene utilizzato per accoppiare i componenti magggiori responsabili della produzione di calore quali la CPU (il famigerato CBE -CELL Broadband Engine-) e la GPU (RSX Reality Synthesizer), questi "compound" che possono essere allo stato liquido o allo stato solido, sono generalmente dei composti di sali, cristalli, polveri metalliche micronizzate e polimeri, sottoposti a stress termici molto elevati, più di quanto riusciate ad immaginare, tendono a perdere nel tempo le proprie caratteristiche risultando man mano sempre meno efficaci nella dissipazione del calore fino ad arrivare a permettere il blocco del sistema dovuto all'innesco di protezioni attivate dai sensori termici o addirittura la "cottura" dei processori stessi. La polvere che si accumula sui dissipatori di calore aumenta la velocità di questo degrado, essa contribuisce difatti a diminuire la quantità di calore dissipata perchè aiuta a trattenere aria calda in prossimità del dissipatore e ne peggiora le prestazioni aumentando lo stress termico del compound e di conseguenza anche dei processori.

Tutto ciò cosa significa ?
Che questo compound termico potrebbe fungere da orologio per regolare la vita di una console perchè potrebbe portare la stessa ad andare in "blocco" sotto segnalazione dei sensori termici presenti nei processori una volta che avesse superato la soglia del minimo trasferimento di calore necessario a mantenere il componente nel suo range termico operativo, il tutto si velocizza in presenza di un accumulo di polvere.

In parole povere ?
Alcune console che si crede siano "morte" invece sono solo in "coma", situazione dalla quale, con i dovuti accorgimenti le si può forse risvegliare con interventi semplici quali la sostituzione del compound termico e la pulizia del dissipatore di calore.

Può la polvere che viaggia all'interno di una console prediligere come luogo di accumulo qualcosa ricoperto di lubrificante ?
Certamente si ed il suo nido preferito, assieme ai contatti dei TSSOP sul board della console, è proprio il carrello del lettore Blu-Ray che guarda caso è lubrificato, non dimentichiamoci che essa si deposita giuliva anche negli spazi che la raccolgono volentieri e la lente del lettore Blu-Ray non fa eccezione e non ricambia l'indice gradimento che da questa riceve.

Altro aspetto interessante sul quale la presenza di un accumulo di polvere influisce è la generale minor performace termica del sistema, amplificata dal fatto che un dissipatore impolverato innalza, in alcuni casi anche molto, la temperastura interna della console, oltre a raffreddare di meno i processori influisce anche negativamente sulla possibilità di dissipare il calore che genera l'hard disk installato il quale, al di sopra delle proprie temperature di esercizio potrebbe danneggiarsi. Un hard disk con l'elettronca danneggiata potrebbe addirittura impedire l'avvio della console mandando in blocco il bus di sistema al check dei componenti che viene effettuato durante l'avvio. Le soglie termiche operative degli hard disks sono determinate non solo in base alle tolleranze fisico/meccaniche delle parti preposte alla lettura/scrittura magnetica ma anche alla tolleranza termica dei componenti elettronici impiegati. Mentre un prolungato "fuori scala" termico a carico delle parti meccaniche può produrre un malfunzionamento con conseguenze a livello di perdite di dati, un sovraccarico termico a carico degli elementi che compongono l'elettronica del disco può portare come già detto al succitato blocco del sistema.

Tutto ciò cosa significa ?
Un hard disk "lessato" potrebbe farci credere che la nostra beneamata console sia da buttare mentre avrebbe solo bisogno di un po' di manutenzione.

In parole povere ?
Bisogna controllare il corretto funzionamento dell' hard disk con le diagnostiche proprietarie o le migliori che si riescano ad ottenere, eventualmente formattarlo a basso livello al prezzo dei dati che non tutti avranno la pazienza di salvare o sostituirlo nel caso rivelasse un difetto di elettronica.

In caso si abbiano dei dubbi che si possa essere verificato un malfunzionamento dell'hard disk (rumori, rallentamenti, eccetera) questo può indubbiamente ripercuotersi sul software e niente esclude che possa pregiudicare l'avvio stesso del sistema.

Allora, in sintesi, la polvere provocando surriscaldamento induce al degrado, al blocco ed alla rottura parecchie cose tra cui hard disk e processori, depositandosi produce falsi contatti potenzialmente dannosi, causa usura agli organi di scorrimento, soprattutti al carrello del lettore, conduce al deterioramento il meccanismo di messa a fuoco dell lente nell'esatto momento in cui ci si deposita sopra in quantità sufficiente.

Adesso che vi ho spiegato a grandi linee cosa può fare un po' di stupidissima polvere, tanto per cominciare, vogliamo fare una cosa stupida come togliere la polvere da dentro alla nostra console agonizzante e/o apparentemente defunta ?


Parte Hardware-

PULIZIA CONSOLE + SOSTITUZIONE COMPOUND TERMICO


Lista dell'occorrente:

1°) Tanta pazienza.
2°) Un piano di lavoro adeguatamente ampio.
3°) la voglia di richiudere la console prima di dimenticarsi dove vada messo qualcosa.
4°) Cercare una guida per disassemblare la console, la rete è piena di guide e video altrettanto interessanti, potete anche trovare un link al pdf di gilksy (l'autore dell'attuale miglior video utile all'uopo) nell'appendice dedicata al riflussaggio.
5°) Attrezzarsi di ciò che viene consigliato nella guida scelta più, se non menzionato:

-Un aspirapolvere.
-Un compressore d'aria con pistola a soffiare oppure bombolette d'aria compressa.
-Un paio di guanti in lattice (da usare solo se si è soggetti predisposti ad accumulo e rilascio di cariche statiche, altrimenti attenuano inutilmente la sensibilità).
-Un pennello NON sintetico.
-Una pinzetta appuntita possibilmente in materiale plastico.
-Una bomboletta di disossidante per circuiti NON oleoso.
-Un tubetto di grasso siliconico.
-Una lente d'ingrandimento o qualcosa di equivalente
-Cotton-fiocc (un po')
-Stuzzicadenti. (qualcuno)
-Un panno antistatico.
-Qualche kleenex.
-Pasta termica (consigliata linea Arctic Cooling MX-3 da usare con estrema precauzione anche se non propriamente conduttiva).
-Una batteria CR2032 (opzionale, vedi testo)

Smontate la console in ogni sua parte con la massima delicatezza ed attenzione, separate, sempre con la più assoluta cura, il dissipatore dalla piastra madre, se vi è capitato che la vostra console, prima di lasciarvi, vi abbia precedentemente richiesto in modo sospetto ed in momenti insoliti di reinserire l'ora, sostituite, durante questo processo, anche la batteria (ha la stessa forma di quella che avete comprato..., ma bisogna aprire il cartoccio e risaldare i fili , "dove si trovi" varia in base alla console, dovrebbe essere una cosa verde con una spinetta). Fate attenzione a non danneggiare nulla, soprattutto i flat di accensione/blu-ray, bt/wlan, eccetera, non si trovano ma se si trovano ci vuole almeno un mese per farli arrivare da Hong Kong, ammesso e non concesso che abbiate la pazienza necessaria a cercarli e trovarli, oltretutto lo scherzo rischia di avere un costo sproporzionato a causa delle spese di spedizione.
Molto importante è anche avere l'accortezza di mantenere puliti i pad termoconduttivi (di colore rosa o nero) presenti su alcuni integrati e controllare che siano al proprio posto quando il tutto verrà rimontato.

Detto ciò usate quel che ritenete più opportuno, tra l'attrezzatura sopra indicata, per fare piazza pulita della polvere DAPPERTUTTO, tenendo presente che il lettore Blu-Ray e soprattutto la lente del lettore Blu-Ray non apprezzano altro che un soffio DE-LI-CA-TI-SSI-MO d'aria compressa e la piastra madre potrebbe patire l'elettricità statica, evitategliela.

Pulire il lettore Blu-Ray con le succitate attenzioni avendo cura di eliminare eventuali accumuli di lubrificante impastato con la polvere e di ripristinare con grasso siliconico le guide e i punti dove vi sembra che vi fosse del lubrificante, meglio sarebbe del fullerene puro ma, oltre che essere probabilmente cancerogeno, non si trova ed è forse anzi meglio così. La lente è montata su di un meccanismo IN-DES-CRI-VI-BIL-MEN-TE delicato pertanto non saranno mai abbastanza le raccomandazioni ad usare solo ed unicamente un FILO d'aria compressa. Unicamente nel caso in cui la lente, ad un esame accurato mediante una...lente d'ingrandimento, dovesse apparire velata di nicotina et similia, solo ed esclusivamente in quel caso e con grosso rischio lo stesso, potreste provare ad utilizzare un cotton-fiocc imbevuto di acqua distillata per pulirla delicatissimamente e tenendola ben salda ma senza esagerare con una pinzetta appuntita possibilmente in materiale plastico o bloccandola con degli stuzzicadenti in modo da evitare di forzare i supporti di messa a fuoco nel pulirla, soffiare il solito filo di aria per asciugarla. Se doveste leggere da qualche parte il consiglio di usare dell'alcohol, isopropilico o meno che sia, sentitevi liberi di far sapere nel modo che più vi aggrada all'autore di tale consiglio che l'alcohol farebbe meglio ad usarlo per darsi fuoco.

Usate il pennello solo per pulire il dissipatore di calore (e solo una volta separato dalla piastra madre) nonchè per le componenti non elettroniche.

Pulite il dissipatore al meglio, ventola soprattutto, e rimuovete con il disossidante eventuali resti di pasta termica, compound termico, eccetera.

Soffiate la piastra madre avendo cura di non toccarla troppo.. fisicamente.

Utilizzate il disossidante con kleenex e cotton-fiocc per pulire il CELL, la RSX e quant'altro dovesse avere, a seconda dei modelli, una superficie di contatto con il dissipatore, senza spruzzare il disossidante sui componenti ma sul kleenex o meglio ancora su un panno antistatico e, mi raccomando, SENZA LASCIARE PELUCCHI&PELETTI IN GIRO, eventualmente aiutatevi con una lente d'ingrandimento (non costringetemi a spiegare l'effetto della dissociazione delle proteine ad alte temperature, fatelo e basta).

Applicate un SOTTILISSIMO strato di pasta termica, il più uniformemente possibile, facendo uscire pochissima pasta alla volta e ""picchiettandola""(per modo di dire) delicatissimamente avendo l'accortezza di non coprire interamente la superficie dei chip interessati ma di lasciare almeno 3 o 4 millimetri scoperti lungo i bordi.

Riassemblate il dissipatore e la piastra madre controllando, per quanto possibile, che non vi sia stato un eccessivo debordo di pasta termica.


APPROFONDIMENTO I: IL RIFLUSSAGGIO.

Originalmente avevo pensato di evitare questo argomento visto che richiede veramente un'attenzione maniacale per essere eseguito in modo corretto ma in fondo è una cosa utile da sapere.

Esistono alcuni video su YOUTUBE in cui viene descritto un sistema per ovviare all'inconveniente dell'YLOD mediante il riscaldamento della piastra madre e/o di alcuni suoi punti tramite una pistola ad aria calda professionale, non voglio entrare nell'ambito della bontà o meno dei singoli video, vi vado solo ad elencare di seguito alcune cose molto importanti da tenere presente nel caso voleste tentare quest'ultima strada per resuscitare la vostra PS3 seguendo per l'appunto la procedura vista nei succitati video che generalmente sono in Inglese e pertanto non sempre comprensibili a fondo.

Cose da evitare:

Lasciare qualsiasi cosa attaccata alla piastra madre (connettori, pad termici, eccetera..)
Riscaldare ad una temperatura troppo elevata o troppo bassa per troppo tempo.
Riscaldare solo determinati punti specifici lasciando il resto della mainboard(MB) a temperatura ambiente.
Effettuare l'operazione in condizioni non stabili con la MB appoggiata male o non perfettamente allineata con il piano di lavoro.
Scaldare i coperchi dei processori, è inutile, il flusso d'aria deve essere, per quanto possibile, indirizzato dai lati dei processori in modo che passi sotto ad essi, inutile e dannoso scaldare quello che vedete dei processori, sono solo coperchi che trasmettono il calore ai processori (rischiando di rovinarli) e non sotto ad essi dove risiedono le saldature che si sta cercando di rilavorare.
Muovere anche minimamente la MB durante il processo di riscaldamento e peggio ancora muoverla subito dopo aver eseguito l'operazione senza attendere il suo completo raffreddamento, raffreddamento che richiede per sicurezza un attesa di circa 20 o 30 minuti.
Dimenticarsi di riposizionare correttamente i pad termici rimossi per l'operazione.

Consiglio vivamente di portare gradualmente tutta la MB ad una temperatura più elevata prima di mettersi ad insistere sui punti cruciali, questo evita che si possano verificare rotture nei circuiti stampati a causa della rapida e non uniforme dilatazione dei medesimi.

Il riflussaggio (così in termini tecnici si definisce l'operazione) dei punti critici deve essere effettuato ad una temperatura abbastanza elevata ma non tale da consentire lo spiattellamento di tutte le saldature, indicativamente i 350 gradi per 15 secondi possono essere migliorati alzando la temperatura dell'aria a 400 gradi e riducendo il tempo di trattamento a 8/10 secondi, la velocità della ventola e quindi il flusso d'aria deve essere al minimo onde evitare di muovere il legante (stagno) che deve solo fondersi per un attimo e non venire sparso dappertutto, soprattutto nel caso dei componenti superficiali che circondano le aree di nostro interesse che sono i moduli RAM e i due processori, CPU e GPU.

Questo ad integrare i numerosi video che si trovano in rete (youtube ad esempio) ma ciò non toglie che, se questa operazione non fosse assolutamente necessaria il risparmiargliela senz'altro potrebbe allungare la vita alla console.
Se, nel caso di YLOD, solamente la rimozione dei falsi contatti non fosse sufficiente a resuscitare la console e voleste eseguire "il riflussaggio" mi raccomando che seguiate almeno i succitati consigli.

Questo è il link al PDF prodotto da gilksy dedicato al riflussaggio, mi raccomando di fare anche attenzione a quanto ho consigliato in questa guida, molte cose non sono optional...

Qui invece trovate la playlist dei suoi video realizzati in modo abbastanza chiaro anche se in inglese, integrate con quanto vi ho spiegato io.

Riassemblate con la più maniacale pignoleria ogni componente e soprattutto ogni connettore ed ogni flat-cable, richiudete il tutto.

Pregate chi volete che tutta l'operazione sia servita a qualcosa, prendete l'hard disk e collegatelo ad un PC, verificate che l'elettronica sia funzionante, ossìa che venga riconosciuto correttamente, non vi interessa quello che c'è dentro, se lo connettete ad un sistema Windows NON inizializzatelo e NON convertitelo, in pratica ignorate semplicemente le richieste di Windows, l'importante, ripeto, è che sia riconosciuto in modo corretto, punto.
Se proprio volete potete effettuare un controllo con le appropriate diagnostiche fornite dal produttore del disco. In questo caso, se il disco non passa i test, anche se viene riconosciuto, sarebbe da sostituire, cosa da fare solo nel caso in cui la console funzionasse in modo corretto, ovviamente, questo è verificabile accendendo la console che dovrebbe visualizzare solo le onde per 1barra2 minuti per poi indicare l'impossibilità ad avviare il sistema a causa della mancanza del disco rigido corretto.

A questo punto potete reinstallare il disco e provare ad accendere la console, scaramanticamente tenendo il dito sul sensore di accensione fino al secondo bip, se funziona dovrebbe accendersi e partire col chiedervi la reimpostazione di ora, impostazioni video, eccetera.
Se la console funziona ma notate problemi nel funzionamento del disco e/o del software allora si può optare per un'unica soluzione con multiple opzioni, un paio di esempi possono essere:

1°) Soluzione moderata: questa ripristina "impostazioni", "software" e "database" di sistema con la procedura che descriverò di seguito, già conosciuta da molti ma non da tutti e, per quanto indicata anche nel thread sui problemi comuni, non esaustivamente descritta. Questa soluzione permette di non cancellare i (o meglio, di non cancellare tutti i) dati presenti sull'hard disk, cercando di conservare il più possibile.

2°) Soluzione drastica totale: eseguibile formattando prima a basso livello l'hard disk mediante le diagnostiche fornite dal produttore del disco o tool come "Eraser" per Windows che permette di creare un nuke-disk bootabile (da usare con precauzione), oppure mediante il comando dd if=/dev/zero of=/dev/sd(la_lettera_corrispondente_al_vostro_disco) sotto linux e le distribuzioni live del medesimo che possono essere utilizzate su qualunque computer a prescindere dall'architettura e dal sistema operativo utilizzato, successivamente si deve ripristinare la console ai valori di fabbrica e reinstallare il sistema operativo (due cicli).


Per essere più succinto riguardo la parte software mi limiterò ad usare degli schemi sintetici.




APPROFONDIMENTO II : IL LETTORE BLU-RAY

Cosa che non molti sanno è che il lettore blu-ray a volte si può "impallare" ritornando lo sgradito effetto di non leggere più nulla anche senza essere da buttare/riparare/sostituire...

Personalmente mi è successo una cosa strana, una volta mi si è impallato il lettore dopo aver trattenuto un disco che stavo inserendo, la meccanica lo ha riconosciuto ed io l'ho estratto intanto che stava cercando di caricarlo....risultato: lettore che non vedeva più alcun disco inserito.

Ho risolto il problema ripristinando il file system da recovery e reinstallando il firmware, sempre da recovery.
Le cause precise non le conosco ma molto probabilmente è un bug nel sistema che memorizza la presenza del disco all'attivazione della meccanica anche se il disco poi fisicamente non è presente lasciando credere al sistema che il disco sia presente, tuttavia non essendo fisicamente presente non può essere riconosciuto (perchè non c'è) ed il sistema non si accorge del fatto che stia cercando di leggere un qualcosa di non presente ma non è stato programmato per gestire la situazione.

Un'altra cosa che c'è da sapere a proposito del lettore blu-ray è che il medesimo può essere resettato completamente tenendo schiacciato il sensore di eject per una quindicina di secondi: a console accesa e lettore vuoto bisogna schiacciare il tasto eject che restituira il triplo bip di "disco non presente" ed insistendo dopo un dieci/quindici secondi dovreste sentire che il lettore si attiva mentre il led blu inizia a lampeggiare, dopo pochi scondi il lettore si quieta e dopo non molto il led blu smette di lampeggiare, a questo punto il reset è completo.

Il succitati metodi, sia quello da me utilizzato che il reset del lettore possono essere tentati anche nei casi in cui si incappi nel fastidioso errore 80010514, male di sicuro non fanno.




RIPRISTINO SOFTWARE DI SISTEMA

Questa parte è più semplice ma richiede lo stesso un briciolo di attenzione:

La console da qualche segno di vita in più ?

Benissimo, da console spenta accendiamola tenendo il dito sul sensore finchè non si rispegne, riaccendiamola sempre tenendo il dito sul sensore e accendiamo anche il pad, aspettiamo fino al doppio bip, se abbiamo acceso il controller subito dopo aver acceso la console il nostro pad potrebbe essere sincronizzato e non dovremmo, in questo caso, collegare il cavo USB, se dovesse comparire un messaggio e non dovesse scomparire subito colleghiamo il cavo USB, ci dovrebbero apparire le seguenti opzioni del menu recovery:

1. Riavvia sistema (da utilizzare sempre nel caso si debba uscire dalla recovery, l'attesa del riavvio può essere piuttosto lunga, conviene aspettare almeno 7 o 8 minuti, non tutta la vita...)
2. Ripristina le impostazioni predefinite (ripristina le impostazioni di sistema predefinite e solo quelle...fortunatamente)
3. Ripristina file system (ripristina il file system dell'hard disk senza cancellare dati utente.....ma non ci metterei la mano sul fuoco)
4. Ricostruisci database (ripristina il database utente cancellando però quello che vi indicherà a schermo più qualcosa in più che non vi indicherà MAI perchè forse non lo sa nemmeno lei...)
5. Ripristina il sistema PS3™ (ripristina la PS3 ai suoi valori di fabbrica cancellando tutto, e quando dico "tutto" intendo... .."tutto")
6. Aggiornamento del sistema (installa -purtroppo solamente- un firmware di revisione uguale o superiore a quello precedentemente installato)

A questo punto ci serve:

-Una chiavetta USB con il Software di aggiornamento PS3 versione 3.15 da caricare nel percorso PS3/UPDATE sulla chiavetta.
-Un po' di pazienza.

Ora, se avete avuto la fortuna di riuscire a rianimare fisicamente la vostra console, siete liberi di sbizzarrirvi con le succitate opzioni ma io personalmente consiglio le due già descritte sopra che sono:

La "moderata": avviare in sequenza le opzioni 2,3,4,1 (alternativamente considerare anche la 2,3,4,6).

La "drastica": formattare a basso livello il disco su piattaforma esterna, installarlo nella console, entrare nella recovery ed utilizzare l'opzione 6, rientrati nella recovery avviare l'opzione 5, ripetere il tutto due volte (palloso ma necessario).

Nel caso l'hard disk presentasse settori danneggiati o altri problemi, l'unico tentativo Affidabile, in alternativa alla sostituzione, consta nel sottoporre il disco all'attenta analisi del software commerciale SpinRite ideato e programmato da Mr. Steve Gibson (..no, non mi da la percentuale.......purtroppo..).







domenica 10 novembre 2013

Microsoft Fix it - Quando una chiavetta USB può riparare un computer senza bisogno di un tecnico. Soluzione LOW COST, semplice e veloce per ripristinare, velocizzare il vostro veccchio computer.







Crea una chiavetta USB ripara-Windows con Microsoft Fix it
In quanto macchine, anche se tecnolo­gicamente evolute, i PC sono soggetti a guasti di varia natura che compro­mettono, in modo più o meno grave, il funzionamento del sistema operativo. Spesso la colpa viene attribuita a Windows o al virus di turno ma, nonostante si stenti a crederlo, la maggior parte dei malfunziona­menti è causata da modifiche e operazioni avventate effettuate da noi stessi con troppa leggerezza. Anche la semplice modifica di un servizio, la rimozione di un file o di una chiave del registro di configurazione, può avere conseguenze traumatiche per Win­dows, che a quel punto inizierà a manifestare sintomi quali rallentamenti, messaggi di errore, impossibilità di avviare determinati software o accedere alle periferiche hardwa­re, fino ad arrivare alle fatidiche e temute schermate blu!

Soluzione fai da te
Per ripristinare il corretto funzionamento di Windows e non rischiare di compromette­re ulteriormente la già critica situazione, è necessario conoscere a fondo il sistema ope­rativo; poiché non tutti hanno queste co­gnizioni, il nostro tecnico di fiducia è il solo in grado di risolvere la situazione. Più facile a dirsi che a farsi, richiedere la riparazione, oltre a costarci un bel po' di quattrini, ci ob­bliga a fare a meno del PC per diversi giorni. Esiste però una solu­zione rapida, gratuita e indolore per correg­gere le più disparate anomalie di sistema. Sviluppato dagli stessi ingegneri che hanno partorito Windows, Microsoft Fix it è un tool pensato per essere utilizzato anche dagli utenti "crudi" di conoscenze tecniche. Raggruppa­ti per tematica, gli strumenti di risoluzione possono analizzare e correggere automatica­mente i problemi riscontrati o, in alternativa, lasciare a noi la scelta sul tipo di soluzione da applicare. Grazie alla possibilità di essere avvia­to anche da chiavetta USB, Fix it permette l'uso degli strumenti anche su PC che presentano malfunzionamenti tanto gravi da impedire l'in­stallazione di software o la connessione al Web. Con buona pace del nostro tecnico di fiducia, in pochi minuti rimetteremo in sesto Windows, risparmiandoci lunghi tempi di attesa, le spese dell'intervento e offrendo una rapida soluzione anche nei casi più disperati.


Clicca qui per scaricare Microsoft Fix it Portable.


Estraiamo l'archivio Fixit-Portable.zip, colleghiamoci a Internet ed eseguiamo il file MicrosoftFixit-portable.exe (confermando con Esegui). Clicchiamo su Accetto e con Sfoglia indichiamo la cartella dove salvare i file.


Spuntiamo la casella di controllo mo­strata a video solo se usiamo Windows 7 e clicchiamo Salva. Al termine premiamo Fine e spostiamo la cartella Fix it Portable in una pendrive. Colleghiamo il drive al PC da riparare ed eseguiamo il file Launch Fix it.exe presente all'interno della cartella.


Navighiamo nell'elenco degli strumenti, magari aiutandoci con i filtri per catego­ria e, individuato il problema manifestato sul PC, clicchiamo su Esegui adesso. Optiamo per la correzione automatica, attendiamo l'esito dell'operazione e, se necessario, riav­viamo Windows.











giovedì 7 novembre 2013

iFixIt spiega come cambiare la batteria dell’iPhone in 5 minuti - semplice e soprattutto economico - ripara in casa il tuo iPhone senza spendere un occhio della testa.








La batteria è uno degli elementi sensibili degli smartphone. Anche utilizzando quelle di ultima generazione, come fa Apple, si arriva ad un massimo di 400 cicli di ricarica. Secondo i dati ufficiali della società di Cupertino, una batteria è in buono stato quando non scende sotto l’80% di salute.

Dopo qualche anno, però, è inevitabile che la batteria perda colpi, vedendo calare la sua autonomia visibilmente. In questo caso si possono fare due cose: chiedere ad Apple di sostituirla al costo di € 75 a cui vanno aggiunte € 12,10 di spese di spedizione, oppure acquistare una batteria all’interno dei siti che vendono accessori compatibili e darsi al fai-da-te.

Questa procedura ovviamente invalida la garanzia, ma molto probabilmente la metterete in opera quando la garanzia sarà già scaduta da tempo. Ma come fare per cambiarla? Il sito iFixIt ha realizzato un video che lo spiega in meno di cinque minuti. Basta munirsi degli appositi strumenti per operare. Se non li avete ovviamente potete acquistarli su AMAZON per pochi euro. Tra l’acquisto della batteria e il kit di sostituzione non supererete i € 75 richiesti da Apple.

Il consiglio di munirvi di una batteria di qualità, in quanto le batterie scadenti potrebbero dare problemi anche seri. In passato si sono avuti anche episodi di incendi dei dispositivi.

Di seguito alcuni link a parti di ricambio presenti sul catalaogo AMAZON ma se andate a fare la ricerca ne troverete di tutti i tipi e prezzi. Correte e acquistate non ve ne pentirete, il risparmio nella riparazione fai da te è assicurato !!!









Riparazioni fai-da-te: come risparmiare nel riparare tutto in casa. L'arte del fai da te è sempre più utile nel bilancio familiare soprattutto in tempo di crisi.








Complice la crisi economica, si torna ad aggiustare elettrodomestici e computer, restaurare vecchi mobili, creare nuovi oggetti partendo da cose che non si usano più.

Ogni famiglia italiana possiede circa 46 apparecchi elettrici grandi e piccoli.
Molti di questi sono inutilizzati, anche se ancora funzionanti: in questo caso, invece di buttarli, si può cercare di riciclarli nei ormai diffusi mercatini di cose usate o nei baratti.

Spesso l'elettrodomestico può tornare a funzionare con piccoli interventi, da fare anche a casa.

Su Internet si trovano siti come benecasa.it che insegnano passo passo come cambiare una spina o il cavo consumato del ferro da stiro.

Anche i vecchi mobili possono avere una nuova vita con piccole sistemazioni: per imparare le tecniche base della falegnameria sono utili i corsi proposti dalle catene di negozi di bricolage.
Da Leroy Merlin si impara a restaurare i mobili, ma anche a fare piccole riparazioni idrauliche o tappezzare casa.

A Torino è attiva la cooperativa Il Triciclo, triciclo.it, dove cooperative o gruppi di volontari selezionano, riparano e poi vendono o scambiano non solo elettrodomestici ma anche  mobili o stoviglie.
Mentre a Milano da anni funziona la cooperativa Di mano in mano che raccoglie, recupera e rivende tutto quello che trova nello sgombero di soffitte o abitazioni: dimanoinmano.it.

Un'idea nuova e innovativa viene da un italiano trasferito a Londra, che ha costruito una comunity, The Restart Project, che organizza eventi in biblioteche, pub o altri luoghi dove chi sa aggiustare si mette a disposizione di chi ha oggetti da riparare.
A Londra è stato un successo, ora fra i progetti c'è anche quello di creare la figura del "riparatore di strada", ispirato all'arrotino italiano.

E chissà che il progetto non possa arrivare anche da noi in Italia.
Per tutte le informazioni e le curiosità potete consultare il sito internet therestrtproject.com.

Un modo unico e originale per aiutare le famiglie a risparmiare su tutto.

Visitate la nostra sezione FAI DA TE e scopri come :

FAI DA TE IN CUCINA
Cucinare in modo LOW COST - 10 modi di ripasrmiare in cucina
Fare la spesa senza sprechi, cucinare, mangiare bene, in modo salutare e soprattutto economico !! Guida alla spesa LOW COST, il segreto della lista della spesa perfetta
Guida alla raccolta differenziata, tutto quello che si deve sapere per farla bene



MOTORI FAI DA TE
Prima di partire per le vacanze cosa controllare sulla vostra auto per viaggiare sicuri - Guida al check up dell'auto fai da te


IN CASA FAI DA TE
Rinnovare la vostra casa spendendo poco, idee low cost
Un'estate nel segno del LOW COST e del risparmio, piccola guida per evitare gli sprechi
Come creare un cestino con la carta di giornale riciclata
Come rimettere a nuovo e recuperare le vecchie spugne usate in cucina, consigli per farle durare più a lungo
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INFORMATICA FAI DA TE
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lunedì 16 settembre 2013

Come salvare e far resuscitare il cellulare che è caduto in acqua - Cosa fare quando tutto sembra perduto !! Guida PRONTO SOCCORSO per SMARTPHONE E NON





Il mondo della tecnologia è piuttosto vario, ma soprattutto tende a rinnovarsi costantemente con la creazione di prodotti sempre più futuristici in grado di rendere al meglio la vita di tutti.

Sono soprattutto i cellulari, con l’arrivo degli smartphone, che negli ultimi anni hanno subìto diversi cambiamenti. Praticamente attraverso il proprio cellulare all’avanguardia è possibile fare di tutto grazie alle varie applicazioni, anche chiamare gratis sfruttando internet.

Sono inoltre oggetti di grande valore e molto delicati, rispetto ai cellulari del passato si rompono molto più facilmente ed è soprattutto la batteria a subire solitamente i danni maggiori.

Proprio per il loro costo elevato e la facilità di danneggiarsi è consigliabile prendere sempre tutte le precauzioni del caso. Esistono le varie cover che li proteggono dagli urti, le pellicole per lo schermo che evitano la comparsa di graffi, ma cosa fare se malauguratamente il cellulare cade in acqua?

Già si pensa a tutti i soldi andati in fumo, ma in realtà si può ancora salvare il tutto con alcuni consigli da prendere subito in considerazione e che vi mostreremo in un video al termine di questo post, in modo da rendervi meglio conto di come agire.

Come salvare il cellulare caduto in acqua?
Per prima cosa è importante sapere che se il cellulare cade in acqua salata, in piscina o nel water pieno di pipì bisogna immediatamente lavarlo sotto acqua corrente. E’ però in questo caso consigliabile togliere batteria, scheda sim e scheda di memoria prima di sciacquarlo. Il sale soprattutto tende subito a corrodere l’aggeggio elettronico e qui la tempestività è tutto se si ha intenzione di salvare il cellulare caduto in acqua. Il consiglio più utile, quello che davvero funziona e che può sembrare una stupidaggine, soprattutto se non si ha intenzione di smontare il cellulare, è quello di immergerlo totalmente nel riso bianco crudo e lasciarlo per oltre ventiquattro ore. Il riso assorbe tutta l’umidità ed in poco tempo il cellulare ritornerà come nuovo.





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