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martedì 26 novembre 2013

Addobbi Natalizi Fai da te - scopri come fare delle originali palle di Natale con lo spago





Avanzi di spago e un’oretta di relax? Ecco il modo più economico per creare coloratissime decorazioni natalizie.



Materiale:  Avanzi di spago, palloncini, Barattolo di colla vinilica, colori acrilici:

Primo passo: Gonfiate i palloncini fino ad ottenere le forme desiderate. Avvolgete lo spago o il filo attorno al palloncino, stando attenti a non stringere troppo e a non lasciare troppi spazi vuoti (ma neanche troppo pochi)

Secondo passo: Prendete un piatto e metteteci dentro la colla vinilica allungata con l'acqua (La colla non deve essere troppo densa). A questo punto aggiungete il colore che avete intenzione di usare per le vostre palle di natale. Appoggiate il palloncino ricoperto dallo spago nella “miscela” e impregnatelo vene di colla aiutandovi con un pennello.

Terzo passo: Una volta che la  futura palla natalizia sarà completamente ricoperta dalla miscela di colla e colore lasciatela asciugare. Quando la colla si sarà solidificata bucate il palloncino con un ago ed estraetelo con cautela.



Ecco quindi delle fantastiche palle di natale fatte in casa. Ideali per i lavoretti con i bambini








venerdì 15 novembre 2013

Hacking fai da te : come organizzare un piano di lavoro perfetto






Vorreste qualche consiglio su come organizzare al meglio il vostro spazio per l'hacking? Guardate questo video!


C’è chi in casa cerca di ricavarsi lo spazio per l’ufficio, chi per lo studio, chi per un pianoforte; e poi c’è chi occupa un’intera stanza con gli “strumenti di lavoro” adatti ad un hacking con gli attributi.

In questo lunghissimo video (30 minuti sono tanti, ma se davvero siete interessati probabilmente ne vale la pena) un hacker incallito mostra tutte le modifiche fatte al suo “laboratorio” per renderlo decisamente funzionale e completo di tutto il necessario.

Sostanzialmente si tratta di organizzare in maniera ordinata cavi, componenti, dispositivi, prese di corrente e attrezzi. E dopo l’ordine rigoroso, non resta che lasciare spazio alla fantasia (e qualche decorazione geek non ci starebbe male, voi che dite?)

Via | Hackaday







domenica 10 novembre 2013

Riciclare i vecchi controller NINTENDO (NES) - 10 idee pazzesche per ridare vita ad un vecchio controller NINTENDO, dal portafoglio al campanello di casa







Il Nintendo Entertainment System (NES) è certamente l'icona mondiale dei videogiochi degli anni '80 che hanno letteralmente incollato alla tv molti appassionati della mia generazione. Come dimenticare la piattaforma che ha lanciato giochi del calibro di Super Mario Bros e della Leggenda di Zelda. Nonostante siano passati quasi trenta anni dalla nascita del NES, il ricordo è ancora vivido e pulsante nei nostri cuori e ad oggi è il controller di gioco più copiato di tutti i tempi.


Molti appassionati hanno pensato bene di far rivivere questa icona del passato, riciclando i controller in modo creativo e divertente. Eccovi alcune idee da mettere in pratica se avete la fortuna di avere in casa dei vecchi controller Nintendo.


1. Portafoglio


Un portafoglio realizzato con un vecchio controller è certamente un accessorio troppo cool per rinunciarvi. Oltre al controller ci servono una pinza, una zip lunga e della colla. Una volta svuotata la periferica gioco possiamo assicurarci che i tasti non rientrino, incollandoli al supporto. Poi possiamo applicare sempre mediante l'uso di colla la zip, lungo i lati del controller. Avremo così realizzato un accessorio originale e duraturo. Per tutte le istruzioni clicca qui.

2. Fibbia per cinture

Mai oggetto fu tanto alla moda. Riciclando un controller NES possiamo realizzare una originale fibbia per cinture. Inoltre possiamo inserire nel controller vuoto un portachiavi sonoro per rendere la fibbia ancora più originale, magari scegliendo proprio quello di Super Mario. Qui trovate il sito che le vende già fatte.

3. Scatola portaoggetti


Dal riciclo creativo di un controller possiamo ricavare una simpatica scatola portaoggetti. La prima cosa da fare è rimuovere dalla periferica i circuiti interni. Poi con la colla fissiamo i pulsanti di gomma in modo che restino al loro posto. Non ci resta che applicare due piccole cerniere sul retro del controller e la nostra scatola portaoggetti è pronta.

4. Lettore di schede PC



Riciclando i vecchi controller NES è possibile realizzare un lettore di schede PC. Quello che vi serve è un lettore di schede, un controller NES e alcuni attrezzi. Svitate il controller e rimuovete tutti i circuiti. Svitate anche il circuito del lettore di schede e ponetelo all'interno del controller vuoto. Non vi resta che incollare il tutto e il gioco è fatto.

5. Controller USB


Un'altra idea interessante è quella di riciclare il nostro controller in un dispositivo USB. Bisogna semplicemente adattare il circuito di un controller USB all'interno di quello NES, che avremo preventivamente svuotato per avere un originale dispositivo plug and play compatibile con qualsiasi computer. Qui tutte le istruzioni

6. Mouse


E' possibile riciclare il nostro controller anche nelle vesti di un mouse perfettamente funzionante. Smontiamo rispettivamente un controller NES e un mouse. Adattiamo e inseriamo il circuito del mouse nel NES ricordandoci di realizzare un foro nella parte bassa per il sensore del mouse. Saldiamo tutti i cavi e chiudiamo il tutto avvitando.

7. Lettore MP3



Svuotando il nostro controller NES possiamo realizzare un lettore mp3. Basta adattarlo alla forma del nostro lettore e fissare i circuiti di quest'ultimo all'interno del controller.

8. iPod Shuffle



Ecco un esempio di come la creatività possa fondere insieme la tecnologia più moderna con l'eleganza retrò. E' possibile infatti modificare un controller NES ed ottenere un originale versione di iPod shuffle . Oltre al controller ci serve chiaramente un iPod Shuffle. Le modifiche riguardano la sostituzione degli originali tasti Start / Select con piccoli interruttori e l'inserimento di una porta USB sul lato del controller.
Attraverso i tasti su / giù del cursore si potrà alzare il volume mentre con quelli di destra / sinistra potremo mandare avanti o indietro la traccia in riproduzione. Con l'interruttore a tre vie inserito al posto del pulsante SELECT attiveremo la riproduzione continua o quella casuale. L'interruttore inserito al posto del pulsante START fungerà da tasto "hold" e bloccherà i tasti del dispositivo, mentre con il pulsante A metteremo in play / stop i brani.

9. iPhone/iPod dock


Molte delle dock station per iPhone / iPod hanno un design veramente accattivante ed esclusivo a fronte però di un costo che spesso è certamente proibitivo. Allora perché non realizzare una dock riciclando un vecchio controller NES? Quello che ci serve è un cavo usb, che generalmente è fornito con il nostro iPhone / iPod. Quello che dobbiamo fare è praticare un foro nel controller della stessa forma e dimensione della presa USB e fissare quest'ultima mediante della colla. Ora possiamo ricaricare e sincronizzare in modo del tutto nuovo.

10. Campanello


Credo che i nostri amici resterebbero a giocare per molto tempo se trovassero questo campanello davanti la nostra porta di casa. Ecco un'altra idea davvero originale per riciclare un controller Nintentendo. Suonare per credere!
L'ennesima dimostrazione di come sia possibile dare una seconda vita ai vecchi oggetti: anche quelli di trenta anni che ci ricordano la nostra infanzia.






Microsoft Fix it - Quando una chiavetta USB può riparare un computer senza bisogno di un tecnico. Soluzione LOW COST, semplice e veloce per ripristinare, velocizzare il vostro veccchio computer.







Crea una chiavetta USB ripara-Windows con Microsoft Fix it
In quanto macchine, anche se tecnolo­gicamente evolute, i PC sono soggetti a guasti di varia natura che compro­mettono, in modo più o meno grave, il funzionamento del sistema operativo. Spesso la colpa viene attribuita a Windows o al virus di turno ma, nonostante si stenti a crederlo, la maggior parte dei malfunziona­menti è causata da modifiche e operazioni avventate effettuate da noi stessi con troppa leggerezza. Anche la semplice modifica di un servizio, la rimozione di un file o di una chiave del registro di configurazione, può avere conseguenze traumatiche per Win­dows, che a quel punto inizierà a manifestare sintomi quali rallentamenti, messaggi di errore, impossibilità di avviare determinati software o accedere alle periferiche hardwa­re, fino ad arrivare alle fatidiche e temute schermate blu!

Soluzione fai da te
Per ripristinare il corretto funzionamento di Windows e non rischiare di compromette­re ulteriormente la già critica situazione, è necessario conoscere a fondo il sistema ope­rativo; poiché non tutti hanno queste co­gnizioni, il nostro tecnico di fiducia è il solo in grado di risolvere la situazione. Più facile a dirsi che a farsi, richiedere la riparazione, oltre a costarci un bel po' di quattrini, ci ob­bliga a fare a meno del PC per diversi giorni. Esiste però una solu­zione rapida, gratuita e indolore per correg­gere le più disparate anomalie di sistema. Sviluppato dagli stessi ingegneri che hanno partorito Windows, Microsoft Fix it è un tool pensato per essere utilizzato anche dagli utenti "crudi" di conoscenze tecniche. Raggruppa­ti per tematica, gli strumenti di risoluzione possono analizzare e correggere automatica­mente i problemi riscontrati o, in alternativa, lasciare a noi la scelta sul tipo di soluzione da applicare. Grazie alla possibilità di essere avvia­to anche da chiavetta USB, Fix it permette l'uso degli strumenti anche su PC che presentano malfunzionamenti tanto gravi da impedire l'in­stallazione di software o la connessione al Web. Con buona pace del nostro tecnico di fiducia, in pochi minuti rimetteremo in sesto Windows, risparmiandoci lunghi tempi di attesa, le spese dell'intervento e offrendo una rapida soluzione anche nei casi più disperati.


Clicca qui per scaricare Microsoft Fix it Portable.


Estraiamo l'archivio Fixit-Portable.zip, colleghiamoci a Internet ed eseguiamo il file MicrosoftFixit-portable.exe (confermando con Esegui). Clicchiamo su Accetto e con Sfoglia indichiamo la cartella dove salvare i file.


Spuntiamo la casella di controllo mo­strata a video solo se usiamo Windows 7 e clicchiamo Salva. Al termine premiamo Fine e spostiamo la cartella Fix it Portable in una pendrive. Colleghiamo il drive al PC da riparare ed eseguiamo il file Launch Fix it.exe presente all'interno della cartella.


Navighiamo nell'elenco degli strumenti, magari aiutandoci con i filtri per catego­ria e, individuato il problema manifestato sul PC, clicchiamo su Esegui adesso. Optiamo per la correzione automatica, attendiamo l'esito dell'operazione e, se necessario, riav­viamo Windows.











giovedì 7 novembre 2013

iFixIt spiega come cambiare la batteria dell’iPhone in 5 minuti - semplice e soprattutto economico - ripara in casa il tuo iPhone senza spendere un occhio della testa.








La batteria è uno degli elementi sensibili degli smartphone. Anche utilizzando quelle di ultima generazione, come fa Apple, si arriva ad un massimo di 400 cicli di ricarica. Secondo i dati ufficiali della società di Cupertino, una batteria è in buono stato quando non scende sotto l’80% di salute.

Dopo qualche anno, però, è inevitabile che la batteria perda colpi, vedendo calare la sua autonomia visibilmente. In questo caso si possono fare due cose: chiedere ad Apple di sostituirla al costo di € 75 a cui vanno aggiunte € 12,10 di spese di spedizione, oppure acquistare una batteria all’interno dei siti che vendono accessori compatibili e darsi al fai-da-te.

Questa procedura ovviamente invalida la garanzia, ma molto probabilmente la metterete in opera quando la garanzia sarà già scaduta da tempo. Ma come fare per cambiarla? Il sito iFixIt ha realizzato un video che lo spiega in meno di cinque minuti. Basta munirsi degli appositi strumenti per operare. Se non li avete ovviamente potete acquistarli su AMAZON per pochi euro. Tra l’acquisto della batteria e il kit di sostituzione non supererete i € 75 richiesti da Apple.

Il consiglio di munirvi di una batteria di qualità, in quanto le batterie scadenti potrebbero dare problemi anche seri. In passato si sono avuti anche episodi di incendi dei dispositivi.

Di seguito alcuni link a parti di ricambio presenti sul catalaogo AMAZON ma se andate a fare la ricerca ne troverete di tutti i tipi e prezzi. Correte e acquistate non ve ne pentirete, il risparmio nella riparazione fai da te è assicurato !!!









venerdì 25 ottobre 2013

Come eliminare i cattivi odori dal frigorifero in maniera naturale - rimedi naturali, semplici ed efficaci.






Per eliminare i cattivi odori dal frigorifero non serve sprecare denaro in prodotti chimici non solo costosi ma anche nocivi per l’ambiente e per la salute se non utilizzati correttamente. Basta ricorrere ad alcuni rimedi naturali, semplici ed efficaci.

Anche a voi sarà capitato di aprire lo sportello del frigorifero e di sentire del cattivo odore. Alimenti andati a male, cibi dall’odore particolarmente forte come ad esempio il pesce: sono diversi i motivi che possono causare odori sgradevoli. Un problema abbastanza frequente ma che è possibile risolvere in maniera piuttosto semplice e soprattutto in modo del tutto naturale senza sprecare denaro in prodotti chimici nocivi per l’ambiente e se non utilizzati bene anche per la salute.

ELIMINARE I CATTIVI ODORI DAL FRIGORIFERO - Sapete ad esempio che pulire i vari scomparti del frigorifero con una spugna imbevuta di una soluzione di acqua e aceto o bicarbonato vi permetterà non solo di eliminare i cattivi odori ma anche di igienizzare al meglio l’elettrodomestico?
Ecco tutti i rimedi naturali per mantenere il frigorifero profumato e al riparo dai cattivi odori:

ACETO E BICARBONATO
Oltre alla soluzione con l’acqua da utilizzare per la detersione dei diversi ripiani, potete versare un po’ di bicarbonato in un bicchiere e riporlo in un angolo del frigorifero: assorbirà i cattivi odori. Stessa cosa per l’aceto che con il suo profumo elimina e copre i cattivi odori: cercate però di non esagerare con la quantità.

CAFFE’
Anche i fondi di caffè sono un rimedio perfetto per evitare i cattivi odori. Vi basterà riporli all’interno del frigorifero in una ciotola. In alternativa, una volta terminato tutto il caffè non gettate via il pacchetto sottovuoto in cui era contenuto ma riponetelo in un angolo del frigorifero e vedrete come assorbirà gli odori.

LIMONE
Anche una fetta di limone abbastanza spessa può rivelarsi un ottimo rimedio naturale profuma-frigorifero. Ricordate di sostituirla almeno una volta a settimana.

PATATE
Infine, anche le patate sono un rimedio della nonna in grado di assorbire i cattivi odori provenienti dal frigorifero. Sarà sufficiente riporne una in frigo dopo averla sbucciata e poi lasciarla lì per un po’: assorbirà gli odori forti come ad esempio quello del melone.





domenica 13 ottobre 2013

Raspberry PI: ecco una procedura per effettuare l'overclock e potenziare all'ennesima potenza il vostro mini pc dalle mille funzioni






Abbiamo parlato del mini-pc Raspberry Pi, che seppur poco potente, può risultare utile in moltissime applicazioni pratiche. Con la guida di oggi vogliamo andare proprio a “risolvere” il problema della potenza…come? Semplice: overclock!


La CPU (SoC) del Raspberry Pi infatti può essere portata a frequenze più elevate di quelle standard, senza incorrere in particolari problemi di stabilità. E’ chiaro che, però, con l’aumentare della frequenza si aumenta anche il calore generato e quindi può magari essere utile montare una piccola ventolina sopra il nostro Raspberry PI!

Per overcloccare il Raspberry è sufficiente modificare il file config.txt contenuto nella cartella /boot, nella partizione FAT32 della nostra SD.

Andiamo a guardare i vari valori che possono essere inseriti:

arm_freq= Modifica la velocità di clock della CPU
core_freq= Modifica la velocità di clock di un singolo Core della CPU
sdram_freq= Modifica il clock della memoria RAM integrata
over_voltage= Aumenta il voltaggio erogato alla CPU ARM
over_voltage_sdram= Aumenta il voltaggio erogato alla memoria RAM

ATTENZIONE: Gli ultimi due parametri invalidano la garanzia del nostro amato Rasp e, inoltre,  se utilizzati in modo errato possono causare problemi hardware anche molto gravi. Non ci riterremo responsabili per gli eventuali danni arrecati: fate tutto con la piena consapevolezza dei rischi che correte.

Ora che sappiamo cosa significano le varie voci, possiamo cominciare l’overclock!

L’unica cosa che dovremo fare sarà modificare il file  /boot/config.txt, sostituendo ai parametri predefiniti quelli che noi desideriamo, dopodichè dovremo semplicemente riavviare!

Di seguito elenco alcuni tentativi di overclock riusciti sul Raspberry, a queste velocità l’ambiente grafico LXDE e il browser web Midori sono fluidissimi.

1° TENTATIVO

over_voltage=8
arm_freq=1150
sdram_freq=600
gpu_freq=500

2° TENTATIVO (Consigliato da provare in primis)

arm_freq=1100
core_freq=500
sdram_freq=550
over_voltage=8
over_voltage_sdram=1

FAQ – Risoluzione problemi comuni
Q: Aiuto! Ho Overcloccato, ma il Raspberry non si avvia più….cosa faccio ora?

A: Forse hai esegerato! Inserisci la SD in un PC, rimuovi l’overclock che hai fatto, e riporta il tutto ai valori di default! Poi riprova con parametri meno pretenziosi.

Q: L’overclock è riuscito, ma le applicazioni continuano a crashare, che faccio?

A: Segui la soluzione della domanda precedente, se non risolvi formatta la scheda SD e reinstalla il sistema operativo.

Q: Dopo l’overclock il mio Raspberry funziona, ma non si connette a internet. Cosa può essere successo?

A: Probabilmente il tuo adattatore USB o la tua porta USB non forniscono il giusto voltaggio per il funzionamento del Raspberry a frequenze più elevate: cambia adattatore o diminuisci l’overclock.




Come costruirsi un ultraportatile con il Raspberry Pi e il Kindle di Amazon !! Semplice, economico e ultra portatile !!!






Unendo un Raspberry Pi con un Kindle si ottiene un computer portatile economico ma funzionale: lo dimostra l'esperimento di un utente che ha battezzato la sua creatura KindleBerry Pi. Ecco come fare.

Con il Raspberry Pi si può creare un computer portatile, basta fonderlo con un Kindle di Amazon e dare vita al KindleBerry Pi. A fare l'esperimento con successo ci ha pensato Ponnuki, un utente che ha usato il piccolo computer da 35 dollari come base e il display E Ink del Kindle come supporto di visualizzazione a basso consumo, in virtù del fatto che utilizza solo energia quando lo schermo viene aggiornato.


Raspberry Pi, un Kindle Paperwhite e pochi accessori. L'assemblaggio questa volta è semplice e il risultato è funzionale, e soprattutto economico.

Gli ultraportatili sono prodotti ancora costosi, se non ve ne potete permettere uno potete farvelo da soli partendo da un Rasperry Pi. Il mini computer da 35 dollari infatti è al centro di un progetto fai-da-te portato avanti dallo sviluppatore Max Ogden, che voleva una workstation da usare all'aperto per compilare linee di codice, che consumasse il meno possibile in modo da non dover ricorrere troppo spesso alla presa di corrente.


Ogden si è quindi procurato il celebre mini computer e un Kindle Papewhite (il lettore di ebook oggi a soli 59 euro su Amazon) debitamente sottoposto a jailbreak. L'e-reader è stato scelto perché in condizioni di luce ambientale intensa un display tradizionale lucido per notebook compromette drasticamente la leggibilità dei contenuti. Questo non avviene con lo schermo del Kindle Paperwhite, che vanta un contrasto migliorato del 25% rispetto ai predecessori, integra la retroilluminazione e ha una frequenza di aggiornamento più elevata dei concorrenti.

Questo dispositivo inoltre ha una durata prolungata della batteria, quindi unito al Raspberry è stato possibile usarlo per una settimana grazie al supporto del pacco batterie EasyAcc USB LiPo. Ogden si è procurato inoltre una tastiera Apple che comunica via wireless grazie al ricevitore Bluetooth IOGEAR USB 2.1 Bluetooth Micro Adapter, che costa circa 15 dollari ed è compatibile con Raspbian. Per lo stesso motivo sono stati scelti anche l'Edimax EW-7811Un wifi USB e il router da viaggio TP-LINK TL-WR702N.






mercoledì 28 agosto 2013

3D FACILE. Come convertire un video 2D in 3D in pochi semplici passi con un PC e qualche software.



Chi ha visto Avatar al cinema forse avrà intuito che la tecnologia dei film in 3D è ormai alle porte e probabilmente nel giro di pochi anni sarà disponibile su qualsiasi televisore e non solo nelle sale cinematografiche (magari anche senza l’utilizzo di occhiali polarizzati o LDC…)!

Le tecniche per la proiezione di video 3D in movimento si basano su tre sistemi :

Sistema anaglifo: due immagini filtrate con due colori diversi vengono discriminate da occhiali con filtraggio complementare ( i famosi occhialini verde/magenta).

Sistema a oscuramento alternato: le due immagini vengono proiettate in rapida sequenza (attualmente a 48 o anche 114 frame al secondo contro i 24 frame del cinema tradizionale 2D) e vengono discriminate da occhiali dotati di otturatori sincronizzati. Di questo sistema fanno parte il Teleview e i moderni sistemi con otturatori LCD.

Sistema a lenti polarizzate: due immagini proiettate in rapida sequenza su di un apposito schermo riflettente, vengono discriminate da occhiali dotati di lenti polarizzate orientate ortogonalmente l’una rispetto all’altra.

Normalmente i cinema utilizzano il sistema ad oscuramento alternato o quello a lenti polarizzate in quanto il sistema anaglifo, nonostante offra una visione 3D a tutti gli effetti è carente per quanto riguarda la resa dei colori i quali soffrono di desaturazione a causa del filtraggio da parte degli occhiali Verde/Magenta. In compenso però, rispetto agli altri sistemi più evoluti,  il sistema anaglifo è l’unico che da un lato consente la visione 3D anche su un qualsiasi televisore e dall’altro è applicabile (attraverso una semplice conversione) anche a dei video girati in 2D.


Ecco quindi di seguito i 10 passi da seguire per convertire un video 2D in 3D:
Scaricate ed installate 3DCombine (è una trial da 15 giorni ma il limite può essere bypassato utilizzando RunAsDate icon wink ) ed i codec Divx.
Avviate il programma e nella sezione di sinistra selezionate “Open 2D Video“, quindi scegliete il video 2D da convertire in 3D
Dal menu in alto selezionate “Video > 2D to 3D (Auto)“
Nel box che si aprirà cliccate sul bottone “Open Output File” per selezionare il file di destinazione con il video in 3D, quindi impostate gli altri parametri come riportato nell’immagine qui sotto:


Confermate cliccando sul bottone “Convert“
Nel box “Audio Compression” selezionate “Use external Codec” e quindi, dalla lista, “MPEG Layer-3” (per comprimere l’audio in MP3). Cliccate sul bottone “Close” per confermare.
Nel box “Video Compression” selezionate “Use external Codec” e quindi, dalla lista, “DivX 6.8.5 Codec” (per comprimere il video in DivX). Cliccate sul bottone “Close” per confermare.
Comparirà la finestra per la selezione delle impostazioni di compressione DivX: impostate il “Bitrate” al valore “3000” e cliccate sul bottone “OK“.
Attendete fino al completamento della conversione del video (ovviamente i tempi variano in base alla lunghezza del  filmato e alla potenza del computer)
A questo punto avete a disposizione il vostro filmato 3D: per guardarlo dovete solo procurarvi un paio di occhiali anaglifici Verde/Magenta che si trovano facilmente su Amazon a pochissimi euro



Se avete problemi nel seguire la procedura potete aiutarvi con il video seguente (che però fa riferimento ad una versione un po’ più vecchia di 3DCombine, quando ancora non forniva il supporto Audio):










lunedì 19 agosto 2013

Computer lento quanto una lumaca ? Non sempre gettarlo via è la soluzione più semplice - segui la nostra guida per accelerare il vostro vecchio pc e ripristinarne le prestazione di fabbrica




Se doveste paragonare il vostro computer ad un animale....a quale di questi tre assomiglia ?

Se avete risposto con l'ultima immagine da destra allora questo è il post che fa per voi.

Non sei ancora molto esperto del mondo dell’informatica, ma per capire certe cose non c’è bisogno di essere esperti: il tuo PC va lento, così lento che rende estenuante anche le operazioni più semplici, dall’avvio del sistema all’apertura dei programmi passando per il lancio delle applicazioni.

Così non si può andare avanti, e visto che al momento non hai in programma di acquistare un nuovo PC, ecco qualche utile consiglio su come velocizzare il computer su tutte le versioni di Windows. Prova a metterli in pratica e noterai subito la differenza.

Sono numerose le cause che possono rallentare un computer. Svuotare l'hard disk e disinstallare i programmi va bene, ma si può fare anche qualcosa in più.

Le cause della lentezza del pc possono essere numerose. Sorvolando su quelle hardware, nell’ambito software hai fatto bene a disinstallare alcuni programmi e a svuotare l’hard disk. Ci sono però alcune cose che potresti fare.

Quando il pc è lento, vai nel Task Manager (mentre tieni premuto Ctrl e Alt contemporaneamente, digita Canc). Qui vedi, sotto Prestazioni se è la Cpu a essere molto occupata oppure la memoria. Vai poi su Processi e clicca su Cpu (o su Utilizzo memoria) e vedi quali sono i processi che la occupano di più. Disinstalla il programma corrispondente; se ti serve, reinstallalo nella versione più recente. Se non riconosci il programma dalla voce che appare sotto processi, scrivila su un motore di ricerca e avrai presto la risposta.

Poi potresti svuotare l’hard disk di sistema (quello dove hai Windows) un po’ di più, diciamo arrivando al 30-40 per cento libero, e mettere i dati (musica, film) su un hard disk secondario.

Poi potresti deframmentare l’hard disk, per rendere più veloce l’accesso ai file. Windows ha un programma a tal scopo, ma è preferibile uno di terze parti. Ce ne sono anche gratuiti, come Ultra Defrag.


Un’ultima cosa da tentare è uno scan con antivirus e antispyware (Adaware, Spybot…) aggiornati. A volte il malware rallenta il pc. Abbiamo di recente parlato in un post di tutti i migliori antivirus gratuiti scaricabili dalla rete. Dategli un'occhiata qui sul nostro post ADDIO VIRUS.

Un ottimo trucco per velocizzare e capire come mai il vostro computer è lento come una lumaca è ridurre al minimo il numero di programmi che si avviano automaticamente quando si accende il computer.
Vedrete che il  vostro sistema inizierà a respirare un po’.

Per disabilitare i programmi inutili dall’avvio automatico, clicca sul pulsante Start di Windows, clicca su Esegui… (passaggio necessario solo su Windows XP), digita msconfig nella barra dei comandi e premi il tasto Invio della tastiera del computer. Si avvierà l’utility di configurazione di sistema.

Nella finestra che si apre, clicca sulla scheda Avvio per accedere alla lista di tutti i programmi che si avviano automaticamente con Windows e togli la spunta da quelli che non sono strettamente necessari. Per fare un ragionamento generico, ti suggerisco di lasciare attivi solo i servizi di Windows (Sistema operativo Microsoft Windows e simili) e i software per la sicurezza (es. avguard, Microsoft Security Client e altri antivirus/firewall facilmente riconoscibili).

Ad operazione completata, clicca prima su Applica e poi su OK per salvare i cambiamenti e riavvia il PC per notare subito la differenza nei tempi di avvio del sistema.


Altri metodi molto efficaci per velocizzare il computer sono cancellare dal disco fisso del PC tutti i file inutili e/o temporanei e pulire il registro di Windows rimuovendo da esso le tracce lasciate dai software non più installati nel sistema.

Per svolgere questi compiti (e molto altro ancora) ti consiglio Glary Utilities, una suite di strumenti gratuita che permette di rimettere in sesto Windows con un solo click in maniera rapida e, soprattutto, sicura.

Collegati quindi al sito GLARY UTILIES e clicca sulla voce Download Now per scaricare il programma sul tuo PC.


A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (gusetup.exe) e, nella finestra che si apre, fai click prima su Esegui e Sì (per autorizzare l’installazione su Windows 7 e Vista) e poi su OK e Avanti.

Accetta quindi le condizioni di utilizzo del programma, mettendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza, e clicca prima su Avanti per cinque volte consecutive (togli il segno di spunta dalla voce I accept the license agreement and want to install the free Ask Toolbar se non vuoi installare toolbar aggiuntive per il browser) e poi su Installa e Fine per terminare il processo d’installazione e avviare Glary Utilities. Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante verde Ricerca errori per avviare una scansione del sistema e, a procedura ultimata, fai click su Ripara errori per cancellare i file temporanei dal sistema, pulire il registro e riparare tutti gli altri problemi rilevati nel PC. Se al primo avvio Glary Utilities non risulta essere in Italiano, vai nel menu Menu > Settings e imposta la voce Italian nel menu a tendina Language.

Soprattutto se utilizzi Windows 7 o Vista, un ruolo fondamentale nel rallentamento del PC possono giocarlo gli effetti visivi e le animazioni del sistema operativo. Se vuoi scoprire come ridurle al minimo e come velocizzare il computer, fai click sul pulsante Start di Windows, clicca con il pulsante destro del mouse sulla voce Computer e seleziona Proprietà dal menu che compare.

Nella finestra che si apre, fai click sulla voce Impostazioni di sistema avanzate (nella barra laterale di sinistra), recati nella scheda Avanzate e clicca sul pulsante Impostazioni… relativo alle Prestazioni. Ora, metti il segno di spunta accanto alla voce Regola in modo da ottenere le prestazioni migliori e fai click prima su Applica e poi su OK per disabilitare tutti gli effetti visi di Windows. Se non vuoi il vecchio stile grigio delle finestre di Windows, lascia la spunta su Utilizza stili di visualizzazione per finestre e pulsanti.

Date un bel riavvio al vostro PC e noterete di certo grandi cambiamenti in termini di velocità !!!

Seguite i nostri consigli e non ve ne pentirete !!! ^_____^










martedì 6 agosto 2013

Velocizzare la connessione internet del proprio PC gratis e in pochi click



Ci sono momenti  in cui ti senti davvero esasperato dalla lentezza con cui la tua connessione Internet ti permette di accedere ai siti e di scaricare file.

Come molti altri, starai sicuramente cercando come velocizzare Internet e, sebbene di miracoli non se ne possano fare (se ci sono problemi di linea devi risolverli contattando il tuo gestore), oggi voglio darti qualche dritta su come ottimizzare al massimo i tempi di caricamento dei siti ed eliminare possibili problemi di configurazione che possono influire negativamente sulla velocità di Internet.

Tutto quello che devi fare è installare DNS Jumper, un programmino gratuito che sceglie automaticamente per te i server DNS più veloci per accedere ai siti Web, e controllare qualche impostazione di Windows e del browser che potrebbero non essere tarate al meglio per consentirti di navigare velocemente su Internet.



Ecco tutto in dettaglio.

Come accennato, se desideri scoprire come velocizzare Internet, la prima cosa che ti consiglio di fare è quella di cambiare i server DNS che il tuo PC usa per collegarsi ai siti Internet usando il programma DNS Jumper, che testa e configura in automatico i server che vanno più veloci. Collegati quindi al sito Internet di DNS Jumper e clicca sul pulsante verde Download now che si trova in fondo alla pagina per scaricare il programma sul tuo PC.

A download completato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio appena scaricato (DnsJumper.zip), estraine il contenuto in una cartella qualsiasi, ed avvia il programma  DnsJumper.exe contenuto nella cartella appena estratta.



Nella finestra che si apre, seleziona il nome della scheda di rete del tuo PC dal menu a tendina Select network card e clicca sul pulsante Fastest Dns (sulla sinistra) per avviare la ricerca dei server DNS più veloci. A procedura ultimata (ci vorranno pochi secondi), compariranno gli indirizzi dei due server DNS più veloci individuati dal programma nei due campi di testo collocati in basso: per applicarli al tuo PC e velocizzare l’accesso ai siti Internet, non devi far altro che cliccare sul pulsante Apply Dns Servers. Noterai subito i cambiamenti.

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Adesso invece vediamo un piccolo trucchetto per porre rimedio a quelle situazioni in cui la velocità di download ma soprattutto quella di upload (cioè di caricamento) non rispecchiano le aspettative.

Si tratta di un comando da dare nel prompt dei comandi che permette di disabilitare una funzione di regolazione automatica del protocollo TCP della connessione Internet introdotta da Microsoft in Windows Vista e Windows 7 che, in alcuni casi, può influire negativamente sulla velocità della connessione.

Per velocizzare Internet disabilitando questa funzione, non devi far altro che avviare il Prompt dei comandi dal menu Start > Tutti i programmi > Accessori di Windows (con privilegi da amministratore), digitare in quest’ultimo il comando netsh int tcp set global autotuninglevel=disabled e premere il tasto Invio della tastiera. Anche in questo caso, la differenza dovrebbe sentirsi immediatamente, in ogni caso puoi tornare indietro facilmente dando il comando netsh int tcp set global autotuninglevel=normal.

Infine, non dimenticare che puoi velocizzare la tua esperienza di navigazione sul Web provando ad utilizzare un browser alternativo ad Internet Explorer (ad esempio Google Chrome).

Per il resto, se i problemi di velocità sono seri e persistono, non esitare a controllare i filtri ADSL, il router e a contattare il centro assistenza del gestore che ti fornisce la connessione.

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venerdì 5 aprile 2013

Risparmiare in tempo di crisi con il DOWNSHIFTING - ritorno ad una vita più semplice per vivere meglio




Per questioni economiche ma anche etiche, molte persone al giorno d'oggi hanno iniziato un processo di decrescita felice, modificando poco per volta il proprio stile di vita a favore di risparmio, riciclo e riuso, creatività e cultura.

Il cardine di questo movimento sociale risiede nella parola slow (lento), sulla quale vengono impostati diversi aspetti della vita: dallo slow food alla slow money passando per lo slow marketing. Il risultato? La creazione di un vero e proprio sistema di slow economy.


Com’è possibile stare meglio guadagnando di meno? La risposta non è nel denaro mancante, ma in quello che si risparmia modificando l’approccio alla propria vita quotidiana. Il downshifting infatti, è strettamente legato ai concetti di ecosostenibilità e risparmio. Rallentare i ritmi consente di avere più tempo libero, con tutti i benefici del caso. Si può coltivare un proprio orticello, fare il pane in casa, usare meno l’automobile.

Piccoli cambiamenti come questi consentono di spendere meno ma anche di rispettare l’ambiente.


Ecco il decalogo per essere un ottimo downshifter :

1- Accorciare le distanze: da dove proviene il cibo che consumiamo? Chi costruisce gli oggetti che acquistiamo? quanti km deve percorrere un prodotto prima di arrivare nelle nostre case? Accorciare le distanze tra produzione e consumo, in termini geografici e umani, significa valorizzare il proprio territorio prediligendo i prodotti della terra e dell'artigianato delle proprie zone. Acquistare direttamente dal produttore o tramite G.A.S. (Gruppi di Acquisto Solidale) può creare nuovi legami con la gente del proprio quartiere e far risparmiare, oltre che trovare alimenti di indubbia qualità, e quando possibile di stagione, biologici e quindi più saporiti e più sani.


2 - Autoproduzione: se un domani le industrie fossero bloccate da una qualsiasi ragione legata all'esaurimento del petrolio o alle guerre, saremmo in grado di autosostentarci con le nostre sole forze? O la tecnologia e il progresso ci hanno talmente riempiti di comfort da averci resi incapaci di costruire o coltivare qualunque cosa? Già negli anni Trenta e poi durante la Seconda Guerra Mondiale, l'America conosceva l'esperienza degli orti urbani, spazi pubblici o privati adibiti a orti per sopperire alla mancanza di cibo, dove ortaggi, piante mediche, frutta e fiori venivano coltivati per la comunità. Gli orti urbani sono una tendenza che sta di nuovo prendendo piede per svariate ragioni, tra cui quella del risparmio, ma anche la necessità di tornare alla terra e avere consapevolezza di ciò che si mangia.


3 - Ridurre le emissioni: come la famiglia che per un mese ha provato a rinunciare a auto e moto, e come tanti che all'alzarsi del prezzo della benzina hanno dovuto diminuire l'uso di mezzi a motore, optare per mezzi non inquinanti e non costosi permette di risparmiare, ridurre le emissioni, migliorare la mobilità urbana, cambiare i ritmi della propria vita.
Si dice inoltre che sulle brevi distanze la bicicletta vinca su tutti i mezzi, compreso il motorino.


4 - NO-Shopping: è quasi certo che possediamo già ciò di cui abbiamo bisogno e anche oltre. Quanti sono gli oggetti che possediamo ma che non utilizziamo? Riceviamo vera gratificazione dall'acquisto compulsivo? Evitare di comprare cose nuove ma sfruttare quelle che già si hanno, scegliendo la riparazione, il riuso, il riciclo o il baratto e la creatività, è una delle chiavi per contrastare la sfrenatezza del consumismo, risparmiare, e ridurre anche i consumi che conseguono (trasporti, inquinamento industriale e sfruttamento dei lavoratori).


Così sono nati dei veri e propri movimenti, degli stili di vita basati sul baratto, che aiutano le persone a risparmiare, ridurre rifiuti e sprechi, contrastare il consumismo sfrenato, dare vita nuova agli oggetti dimenticati in cantina.

Gli incontri, chiamati spesso swap party, sono tematici o variegati, facili da organizzare, coinvolgono principalmente le donne nello scambio di accessori e abiti, ma sono in aumento in ogni tipo di realtà, che sia il paesino o la grande metropoli, e in ogni tipo di oggetto di scambio.



5 - Lavorare di meno: una vita sostenibile è anche fatta di un buon equilibrio fra dovere e piacere. Spendere di meno significa avere anche bisogno di guadagnare di meno, no? La mania dell'accumulo, del guadagno, degli status symbol legati al dio denaro, privano le persone del tempo libero per sé e la famiglia, delle energie e della positività e generano, in casi estremi, situazioni d'ansia e stress che, nonostante gli alti guadagni, non rendono la vita più felice.


6 - Condividere: per risparmiare e anche per intessere rapporti nuovi, la condivisione può declinarsi in molti modi. Lo scambio di case per le vacanze, o la creazione di piccole comunità che si autosostentano e seguono un progetto comune (co-housing); la condivisione di mezzi di trasporto (car-sharing) per ridurre le spese, le emissioni e il numero di auto nelle strade; i G.A.S. di quartiere; gli Swap Party, eventi dedicati al baratto, e molti altri esempi sono la dimostrazione che la decrescita sia necessaria e utile al miglioramento della società e di chi ne fa parte.

7 - Risparmiare energia: è incredibile quanto si possa risparmiare sulle bollette anche solo spegnendo regolarmente tutti gli impianti in stand-by quando non utilizzati, ben il 10%. Ma non basta solo questo: luci e televisore accesi quando non necessari, lavatrice e lavastoviglie ad altissima temperatura, doccia lunga e bollente, sono abitudini sbagliate ma che molti di noi hanno, e che generano sprechi inutili di energia.


8 - Mangiare sano: e per "sano" intendiamo con bassissime quantità di carne e pesce, pochi latticini e grandi porzioni di frutta, verdura, legumi e cereali. Perché? Perché oltre che migliorare la salute, una dieta vegetariana o quasi riduce le emissioni, i consumi d'acqua, i rischi di malattie cardiovascolari, e le spese.


9 - Ridurre i rifiuti: avete mai provato a pesare i vostri rifiuti prima di gettarli? Quanto va nell'indifferenziato e quanto nella differenziata? C'è chi lo fa, e attraverso la consapevolezza che deriva dal sapere quanti chili di spazzatura si producono al giorno, si possono ridurre gli sprechi senza ridurre la qualità della propria vita. Anzi, ne trae giovamento anche la coscienza. E come si può fare per diminuire i rifiuti? Eliminare l'usa e getta, scegliere prodotti senza imballaggi, evitare di riempire troppo il frigorifero con cibi che spesso, in parte, poi si buttano, cucinare anche con gli scarti.

10 - Donare: se ci sono oggetti o abiti che non donate e che non siete riusciti a scambiare o a rivendere, fate una donazione alla Caritas o alle associazioni che raccolgono abiti e cibo per i poveri o gli sfollati. Svuoterete un po' i vostri armadi, creerete più spazio in casa, ma soprattutto aiuterete qualcuno senza il minimo sforzo.

Se avete voglia di approfondire il Downshifting e il vivere meglio con poco vi consiglio alcuni libri davvero interessanti :



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