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domenica 10 novembre 2013

Riciclare i vecchi controller NINTENDO (NES) - 10 idee pazzesche per ridare vita ad un vecchio controller NINTENDO, dal portafoglio al campanello di casa







Il Nintendo Entertainment System (NES) è certamente l'icona mondiale dei videogiochi degli anni '80 che hanno letteralmente incollato alla tv molti appassionati della mia generazione. Come dimenticare la piattaforma che ha lanciato giochi del calibro di Super Mario Bros e della Leggenda di Zelda. Nonostante siano passati quasi trenta anni dalla nascita del NES, il ricordo è ancora vivido e pulsante nei nostri cuori e ad oggi è il controller di gioco più copiato di tutti i tempi.


Molti appassionati hanno pensato bene di far rivivere questa icona del passato, riciclando i controller in modo creativo e divertente. Eccovi alcune idee da mettere in pratica se avete la fortuna di avere in casa dei vecchi controller Nintendo.


1. Portafoglio


Un portafoglio realizzato con un vecchio controller è certamente un accessorio troppo cool per rinunciarvi. Oltre al controller ci servono una pinza, una zip lunga e della colla. Una volta svuotata la periferica gioco possiamo assicurarci che i tasti non rientrino, incollandoli al supporto. Poi possiamo applicare sempre mediante l'uso di colla la zip, lungo i lati del controller. Avremo così realizzato un accessorio originale e duraturo. Per tutte le istruzioni clicca qui.

2. Fibbia per cinture

Mai oggetto fu tanto alla moda. Riciclando un controller NES possiamo realizzare una originale fibbia per cinture. Inoltre possiamo inserire nel controller vuoto un portachiavi sonoro per rendere la fibbia ancora più originale, magari scegliendo proprio quello di Super Mario. Qui trovate il sito che le vende già fatte.

3. Scatola portaoggetti


Dal riciclo creativo di un controller possiamo ricavare una simpatica scatola portaoggetti. La prima cosa da fare è rimuovere dalla periferica i circuiti interni. Poi con la colla fissiamo i pulsanti di gomma in modo che restino al loro posto. Non ci resta che applicare due piccole cerniere sul retro del controller e la nostra scatola portaoggetti è pronta.

4. Lettore di schede PC



Riciclando i vecchi controller NES è possibile realizzare un lettore di schede PC. Quello che vi serve è un lettore di schede, un controller NES e alcuni attrezzi. Svitate il controller e rimuovete tutti i circuiti. Svitate anche il circuito del lettore di schede e ponetelo all'interno del controller vuoto. Non vi resta che incollare il tutto e il gioco è fatto.

5. Controller USB


Un'altra idea interessante è quella di riciclare il nostro controller in un dispositivo USB. Bisogna semplicemente adattare il circuito di un controller USB all'interno di quello NES, che avremo preventivamente svuotato per avere un originale dispositivo plug and play compatibile con qualsiasi computer. Qui tutte le istruzioni

6. Mouse


E' possibile riciclare il nostro controller anche nelle vesti di un mouse perfettamente funzionante. Smontiamo rispettivamente un controller NES e un mouse. Adattiamo e inseriamo il circuito del mouse nel NES ricordandoci di realizzare un foro nella parte bassa per il sensore del mouse. Saldiamo tutti i cavi e chiudiamo il tutto avvitando.

7. Lettore MP3



Svuotando il nostro controller NES possiamo realizzare un lettore mp3. Basta adattarlo alla forma del nostro lettore e fissare i circuiti di quest'ultimo all'interno del controller.

8. iPod Shuffle



Ecco un esempio di come la creatività possa fondere insieme la tecnologia più moderna con l'eleganza retrò. E' possibile infatti modificare un controller NES ed ottenere un originale versione di iPod shuffle . Oltre al controller ci serve chiaramente un iPod Shuffle. Le modifiche riguardano la sostituzione degli originali tasti Start / Select con piccoli interruttori e l'inserimento di una porta USB sul lato del controller.
Attraverso i tasti su / giù del cursore si potrà alzare il volume mentre con quelli di destra / sinistra potremo mandare avanti o indietro la traccia in riproduzione. Con l'interruttore a tre vie inserito al posto del pulsante SELECT attiveremo la riproduzione continua o quella casuale. L'interruttore inserito al posto del pulsante START fungerà da tasto "hold" e bloccherà i tasti del dispositivo, mentre con il pulsante A metteremo in play / stop i brani.

9. iPhone/iPod dock


Molte delle dock station per iPhone / iPod hanno un design veramente accattivante ed esclusivo a fronte però di un costo che spesso è certamente proibitivo. Allora perché non realizzare una dock riciclando un vecchio controller NES? Quello che ci serve è un cavo usb, che generalmente è fornito con il nostro iPhone / iPod. Quello che dobbiamo fare è praticare un foro nel controller della stessa forma e dimensione della presa USB e fissare quest'ultima mediante della colla. Ora possiamo ricaricare e sincronizzare in modo del tutto nuovo.

10. Campanello


Credo che i nostri amici resterebbero a giocare per molto tempo se trovassero questo campanello davanti la nostra porta di casa. Ecco un'altra idea davvero originale per riciclare un controller Nintentendo. Suonare per credere!
L'ennesima dimostrazione di come sia possibile dare una seconda vita ai vecchi oggetti: anche quelli di trenta anni che ci ricordano la nostra infanzia.






giovedì 17 ottobre 2013

Sistema operativo leggero per vecchi computer, come recuperare, ripristinare e svecchiare vecchi computer con un nuovo sistema operativo







Molti di noi hanno un vecchio computer, magari abbandonato in soffitta, vetusto per installare i sistemi operativi pesanti del giorno d'oggi. 

Provate allora Peppermint OS, ridarà vita al vecchio computer!


Peppermint Os, attualmente nella versione 4, è un sistema operativo gratuito molto leggero, anche in italiano (non guasta mai), che si base sul famoso Ubuntu Linux.

Avete letto "Linux"? Avete paura di questa parola perchè magari implica diversi strani settaggi ed input da tastiera? Dimenticatevi tutto questo: Peppermint OS in italiano visualizzerà un desktop molto simile a Windows Xp, e potrete facilmente scaricare tutti i programmi che vorrete con un clic (tramite connessione Internet). 

Ad esempio: per essere subito operativi consigliamo Open Office 4.0 in italiano, e potrete usare questa suite in tutto e per tutto simile alla costosa Microsoft Office Suite. Il browser Firefox per connettersi ad Internet è già installato di base.

Installare Peppermint Os è semplice

Una volta arrivati sul sito dovrete scaricare la versione più adatta al vostro processore: facile che se il vostro computer è vecchio (lo scopo principale di questo articolo) sia un processore a 32 bit. Quindi fate il download dell'immagine in formato Iso, in seguito masterizzatela su Cd o Dvd tramite un programma di masterizzazione.
Una volta che avrete pronto il vostro Cd masterizzato dovrete settare nel bios del vecchio computer il boot da Cd, ed avviare conseguentemente il vecchio Pc con il Cd inserito nel lettore. Seguite le istruzioni per l'installazione.

In realtà è possibile installare Peppermint OS anche da Usb, tramite chiavetta, l'installazione è senz'altro più veloce ed è utile per Pc che non dispongono di lettore Cd, ma è un po' più complicato (magari ci ritorneremo in seguito). L'installazione da Cd è lenta, armatevi di pazienza, ma molto semplice.

Una volta installato ed avviato il sistema operativo vi accorgerete di quanto è veloce efficiente: troverete già alcuni programmi pronti da essere usati, tra cui DropBox, Chromium (web browser Google Chrome) ed altre piccole applicazioni.

Programmi Linux Ubuntu per Peppermint OS ne troverete a bizzeffe, saranno facilmente scaricabili ed installabili come su Windows. Molti di questi programmi sono anch'essi in italiano. 
Immaginate quindi la comodità di avere un altro computer, finalmente, un muletto magari da dare ai vostri bambini o da usare voi stessi per navigare in Internet (così da non correre rischi di infettare il computer da lavoro). Tenete infatti presente che Peppermint OS, essendo un sistema operativo basato su Linux, è molto meno soggetto ad attacchi virus o malware, quindi potrebbe essere perfetto per sentirvi sicuri in Internet, senza rischiare i vostri dati importanti.

Nel sistema operativo installato troverete anche l'applicazione GWoffice, un open source che vi darà la possibilità di lavorare immediatamente in Google Docs (la suite per l'ufficio creata da quei geniacci di Google) all'interno del nostro PC senza alcuna necessità di avviarla tramite il browser. In pratica con GWoffice lavorerete in Google Docs come se fosse installato e potrete visualizzare, modificare o creare documenti, fogli di calcolo, presentazioni ecc, tutto come in una Suite Office compatibile Microsoft.

Peppermint Os si può provare anche in versione "live" su un Pc già dotato di Windows. La versione "Live" sarà visualizzata durante l'installazione, serve a provare questa sistema operativo senza installarlo (ovviamente sarà un po' più lento). Una volta terminata la prova vi basterà estrarre il Cd dal lettore, o togliere la pendrive Usb e riavviare il vostro Pc per tornare al solito Windows.

Nel caso abbiate invece un computer più potente e volete provare un sistema operativo Linux molto simile a Windows 7 non possiamo che consigliarvi questo articolo: Zorin Linux come Windows 7. Invece per scaricare ed installare Peppermint Os per computer datati continuate a leggere.

Requisiti minimi


I requisiti minimi hardware per installarlo sono di appena 512 Mb di ram, un processore tipo Intel x86 ed almeno 4 GB di spazio sul disco rigido.



domenica 29 settembre 2013

Riciclo creativo - come utilizzare vecchi computer o parti di esse in modo alternativo





Diciamocelo, dei computer non possiamo proprio fare a meno, che sia per svago, per studio o per lavoro.

Quanti di voi dispongono di un computer ormai vetusto? La tecnologia corre veloce e come altri oggetti tecnologici, i pc purtroppo non possono durare in eterno ed arriva per chiunque prima o poi il momento di dover acquistare un nuovo computer per sostituirne uno vecchio, obsoleto o non più funzionante.

Riciclare un computer, o parti di esso, è semplice e divertente. Prima di procedere nel dettaglio di come riutilizzare un desktop per altri scopi, è bene vagliare se il dispositivo possa essere sfruttato per funzioni rinnovate e, in caso contrario, apprendere come smontare ogni sua parte.

È però necessario chiedersi se un vecchio computer non possa giovare a qualcuno meno fortunato di noi: anziché partire subito con il fai-da-te, sarebbe corretto chiedere a organizzazioni, scuole o parrocchie nelle vicinanze se desiderino ricevere un vecchio computer in dono.

Molti dei computer dismessi possono in realtà ricevere una nuova vita. Potrebbero non essere sufficientemente potenti per l’elaborazione grafica dell’ultimo sparatutto o non supportare pienamente le pesanti applicazioni via browser, ma come soluzione alternativa per l’intrattenimento da salotto potrebbero essere più che sufficienti. Basta a volte installare dei sistemi operativi molto leggeri – come una delle tante distribuzioni Linux – per avere un torretta da collegare al televisore per la riproduzione di file multimediali, la musica e lo streaming di base.

Se il vostro vecchio computer è dotato di lettore DVD, potete pensare di riporlo vicino al televisore, collegarlo ad esso ed utilizzarlo per godervi i vostri film preferiti direttamente dallo schermo del televisore e seduti comodamente sul divano.

Per procedere in questo proposito, oltre al sistema operativo, ci si deve accertare delle uscite video a disposizione. Normalmente tutti i computer hanno un’uscita VGA, ma i più vecchi potrebbero non essere dotati di HDMI o DVI, gli standard moderni di monitor e televisori. In commercio esistono degli adattatori VGA-DVI o VGA-HDMI a basso prezzo: funzionano in modo egregio, seppur con delle limitazioni della qualità visiva. Non mancano anche le conversioni da VGA a SCART o S-Video (le connessioni simil-RCA sulla TV), ma si tenga presente come la qualità a schermo sia molto bassa. È molto probabile che si riesca a godere di un film, mentre i testi delle funzioni del software – menù e pulsanti – potrebbero apparire troppo sfocati. Se il collegamento non fosse possibile, e non vi è possibilità di aggiornare la scheda grafica per abilitare le uscite, si proceda quindi alla fase di smontaggio e di riciclo.

Smontaggio del computer

Riferendosi a un desktop, ogni componente interna sarà mediamente semplice da raggiungere e da smontare, per poi utilizzarla nel riciclo. Si sviti innanzitutto il pannello laterale del computer, in genere quello di destra guardando la torretta dal retro. Si parta scollegando tutti i cavi disponibili, in genere collegati a dispositivi o alla scheda madre da apposite prese: cavi dell’alimentatore, cavi dati del DVD e del disco fisso, connessioni USB, audio e via dicendo. Si proceda, quindi, alla rimozione dell’alimentatore – il box di metallo solitamente montato sull’angolo sinistro superiore, svitando i perni che lo mantengono collegato al case. A questo punto, si levino tutte le schede eventualmente installate – RAM, schede video, di rete e via dicendo – e poi si rimuovano dischi fissi e lettori ottici dai loro alloggiamenti. Fatto questo, non resta che rimuovere le ventole – sia quelle montate sul case che quelle sul dissipatore del processore – e svitare la scheda madre dal case.

Riciclo del case

Un computer svuotato da tutte le sue componenti non sarà altro che una scatola d’alluminio di medie dimensioni e, per tanto, si presta ai più svariati scopi. La si può ricoprire con della carta adesiva facendola diventare un box per l’armadio, ma il trend più amato dal Web è quella di riutilizzarla come vaso per fiori. Adagiandola sul fianco con il lato aperto verso l’alto, basterà riempirla di terriccio e piantare le varietà preferite. I fori a lato, pensati per l’aerazione, saranno dei comodi tunnel per agevolare l’espulsione dell’acqua.

Riciclo delle ventole

Un computer è normalmente ricco di ventole, perché deve essere costantemente raffreddato durante il suo utilizzo. Queste si prestano a svariati scopi di riciclo. Innanzitutto, bisogna prendere nota del voltaggio e dell’amperaggio: solitamente al centro delle pale è presente un adesivo con tutte le informazioni del caso. Poi, bisogna verificare si tratti di una ventola a velocità fissa o variabile, ovvero che sia in grado di funzionare a velocità inferiori rispetto a quella massima. Solitamente, quest’ultimo tipo di ventole è caratterizzata da tre cavi anziché i classici due, quest’ultimo proprio dedicato al controller di velocità. Le soluzioni fisse possono essere collegate unicamente ad alimentatori dall’identica potenza, le seconde anche a prodotti dalle capacità inferiori. Non si superi mai il voltaggio consigliato, perché si rischiano surriscaldamenti e cortocircuiti. Un’idea potrebbe essere quella di aggiungere una ventola di raffreddamento a un pad per portatili – magari casalingo e costruito con legno di recupero – per mantenere più fresco il proprio laptop. Dopo aver fissato il dispositivo alla base della struttura, accertandosi che le pale non siano bloccate da nulla nel loro movimento, le si colleghi a un alimentatore rispettando la polarità: quasi tutti in casa hanno caricatori di vecchi cellulari e device non più utilizzati e, nella quasi totalità delle situazioni, amperaggio e voltaggio saranno identici proprio a quelli della ventola.

Non si colleghi, invece, il dispositivo direttamente alla presa elettrica tramite comuni prese: si tratta di terminali idonei a funzionare a pochissimi volt – 5, 6, 9 e 12 – mentre la rete elettrica è ben da 220 volt. Allo stesso modo, oltre al pad per portatili, si possono costruire mini-ventilatori a batteria per combattere il caldo estivo o strumenti per agevolare il ricambio dell’aria in piccoli ambienti, come una piccola serra da balcone dedicata alla coltivazione di ortaggi.


Riciclo del disco fisso

Il disco fisso del computer può quasi sempre essere riutilizzato: basta accertarsi del tipo di connettività – ad esempio SATA – e scegliere uno dei tanti case disponibili tra i rivenditori o su eBay. Inserito l’hard disk nell’alloggiamento e dopo aver richiuso il box, vi sarà un comodo cavo USB per collegare la periferica di archiviazione a qualsiasi computer, per sfruttare il vecchio disco come memoria di massa esterna.

Riciclo di RAM, schede e unità ottiche

RAM, schede di Rete, schede grafiche e unità ottiche sono tutti prodotti facilmente riutilizzabili per migliorare la performance di vecchi computer o, eventualmente, da rivendere su eBay. Se ci si vuole lanciare nella creatività, invece, è molto divertente utilizzare i circuiti per rivestire contenitori, tavolini o piccoli mobili, conferendo così un look cyber di sicuro appeal alla propria casa. Attenzione alle entrate USB e ai jack audio, in particolare a quelli disposti sul pannello frontale: spesso si tratta solamente di prolunghe adagiate in loco, che possono essere ovviamente sfruttate all’esterno per lettori musicali portatili, lo stereo di casa e molto altro ancora.



Riciclo del monitor

Se si fosse in possesso di uno schermo di tipo CRT, ovvero ancora dotato di tubo catodico, si potrà di certo svuotarne la struttura di ogni componente e realizzare un originalissimo vaso per i fiori del proprio giardino. In Rete si trovano anche progetti per trasformare un monitor in un acquario, ma si sconsiglia questa procedura perché è possibile che l’ampiezza del foro di superficie, così come la capacità totale d’acqua, non siano sufficienti per la corretta sopravvivenza dei pesci.



Riciclo di tastiere, microchip e altri componenti

Microchip, tastiere ed altri componenti vengono sempre più spesso riportati a nuova vita e trasformati in gioielli ed accessori. Si tratta della geek jewelry. Con un po’di fantasia e di manualità è possibile creare borse, portachiavi, bracciali, orecchini, ciondoli, collane, anelli, forcine per capelli ed altro ancora.


Se siete abili, potete pensare di recuperare gli elementi funzionanti del vostro Pc per venderli attraverso piattaforme di e-commerce come e-bay. L’operazione può riguardare quei componenti che di norma risultano meno usurati dall’utilizzo, come le RAM, e le schede video. C’è anche chi ha pensato di estrarre l’hard-disk dal proprio vecchio pc per trasformarlo in un hard disk esterno. Del resto l’intero computer può essere conservato, se utilizzabile, per essere sfruttato come archivio.

Infine, se ne siete i grado, potete pensare di potenziare il vostro vecchio computer sostituendo alcuni componenti, con un notevole risparmio. Se desiderate aumentarne la velocità, vi basterà acquistare una RAM migliore, se il vostro problema è la resa video, potete pensare di sostituire la scheda dedicata ormai superata con una più recente. Potete anche pensare di sostituire il sistema operativo. Formattate tutto e installate, ad esempio, Ubuntu, sofware open source che ridarà una seconda vita anche alle macchine più datate.







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