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mercoledì 16 luglio 2014

Obsolescenza programmata sugli SMARTPHONE - Come difendersi e come correre ai ripari con l'aiuto di internet - La guida completa per combattere le strategie del mercato HIGH TECH






I vostri dispositivi si rompono troppo spesso o diventano improvvisamente vecchi?

Ecco come contrastare l'obsolescenza programmata uno dei mali che affligge tutti i più moderni prodotti HIGH TECH, nati "per durare poco" !!



Le origini dell' " OBSOLESCENZA PROGRAMMATA "
Sembrerà strano, ma tutto iniziò con una lampadina ad incandescenza. Era il 23 dicembre 1929 e i produttori mondiali di lampadine decisero che i loro prodotti avevano una vita troppo lunga e loro un margine di profitto troppo esiguo. Trovarono quindi un accordo per accorciare artificialmente la durata delle lampadine, portandola a circa 1.000 ore dalle precedenti 2.500 ore.
Quello che passò alla storia come accordo Phoebus o Cartello Phoebus (anche se qualcuno parla di complotto delle lampadine) fu la prima occasione in cui si parlò di obsolescenza programmata.


L’obsolescenza programmata è una strategia messa in atto dai produttori di telefoni e gadget elettronici che vorrebbe portarci a sostituire i nostri dispositivi molto più spesso di quanto non sarebbe necessario.

Ecco la GUIDA COMPLETA su come difenderci e come correre ai ripari con l’aiuto di internet.

Uno degli esempi di OBSOLESCENZA PROGRAMMATA più evidenti è quella di alcuni SMARTPHONE di ultima generazione.

Spesso se ci si reca in negozi di telefonica e si espone il problema di una batteria non più perfettamente funzionate, ci viene proposto di sostituire direttamente l’intero smartphone, secondo una strategia messa in atto dai produttori di telefoni, chiamata “obsolescenza programmata”.

Questa strategia prevede la realizzazione e la messa in vendita di prodotti difficili da riparare, sempre meno resistenti rispetto ai loro predecessori, con pezzi di ricambio praticamente introvabili, che costringono quindi i consumatori a cambiarli con una frequenza molto più alta rispetto agli anni passati.

Il costo di una batteria nuova, però, è solo una frazione minima rispetto al costo di un dispositivo nuovo, e spesso le batterie non sono nemmeno così difficili da trovare, soprattutto se ci si arma di pazienza e ci si mette a fare una bella ricerca in internet, dove abbondano i siti specializzati in ricambi, sia originali che compatibili, per telefoni di tutte le marche, forme e dimensioni.

Inoltre, sostituendo solo la batteria invece dell’intero telefono, si realizza un considerevole risparmio economico e si contribuisce anche a ridurre la produzione di rifiuti elettrici ed elettronici, che sta raggiungendo livelli impressionanti.

Se poi si mettesse in atto qualche piccolo trucco per far durare di più la batteria si prolungherebbe naturalmente la durata della batteria.

Ecco alcuni trucchi per aumentare la durata della batteria sui dispositi APPLE e ANDROID :

- consigli sul corretto uso dei dispositivi Apple per l'aumento della durata della batteria

I dispositivi mobili di Apple sono straordinari grazie alle loro innumerevoli funzioni messe a disposizione dell’utente ma l’unico difetto ancora irrisolto sembra essere la scarsa durata della batteria.


Nuumerosi utenti hanno lamentato un vero e proprio prosciugamento della batteria a vista d’occhio.

Esistono alcuni trucchi per far durare di più la batteria del proprio iPhone, iPad e iPod Touch!


1. Spegni il dispositivo durante la notte
Perchè sprecare energia utile se durante la notte nessuno utilizzerà il dispositivo? In media, ogni notte, dormiamo circa 8 ore e ovviamente in questo tempo non utilizziamo l’iPhone ne l’iPad.
Per evitare inutili sprechi facciamo riposare anche il dispositivo spegnendolo regolarmente per le ore di lunga inattività.



2. Disattiva il bluetooth, il WiFi, la connessione internet 3G e il GPS
Se prevedi che non dovrai utilizzare il wireless, il Bluetooth, internet 3G o il GPS per i prossimi 30 minuti, ti conviene disattivare il servizio dalle Impostazioni di iOS: impiegare qualche secondo per attivare/disattivare le funzioni ti farà recuperare diverse ore di autonomia.


Per disattivare il:

WiFi: Impostazioni > Wi-Fi
internet 3G: Impostazioni > Generali > Rete > disattiva “Abilita 3G” e “Dati cellulare”
Bluetooth: Impostazioni > Generali > Rete > Bluetooth
GPS: Impostazioni > Localizzazione


3. Mantieni attiva la localizzazione solo per alcune apps
Quasi tutte le applicazioni per iOS richiedono il consenso per utilizzare la localizzazione del dispositivo anche se il servizio non è essenziale per il corretto funzionamento. Gli sviluppatori sfruttano la localizzazione a fini statistici e per mirare le campagne iAd pertanto possiamo limitare al minimo indispensabile la localizzazione di queste apps.

Puoi attivare la localizzazione per: Mappe, Facebook, Twitter, Instagram e Trova il mio iPhone.

La gestione delle apps puoi farla dal menù Impostazioni > Localizzazione, attivando/disattivando le appuminosità con gli appositi toogle.



4. Disattiva la regolazione della luminosità automatica e settala manualmente impostando il cursore al 60%
Non è necessario trasformare l’iPhone in una abat-jour pertanto in base all’utilizzo e alle capacità della vista, regoliamo la luminosità del display degli iDevice in modo razionale.

Ti suggerisco questa configurazione: vai in Impostazioni > Luminosità e imposta lo slider al 60%, un pò più avanti della metà e disattiva la luminosità automatica che effettua spesso futili variazioni di luminosità.


5. Disattiva le notifiche inutili
Così come per la localizzazione, ogni app richiede la possibilità di inviarti notifiche Push al fine di annunciarti novità dallo sviluppatore. Poichè la nostra vita è fin troppo piena di pubblicità, limitiamo le push notification alle app essenziali e in particolare a quelle che richiedono il nostro intervento immediato.

Per decidere da quali applicazioni possiamo ricevere notifiche, andiamo nel menù Impostazioni di iOS oppure in Impostazioni > Notifiche.

Ti consiglio di attivare le notifiche per le seguenti apps: Twitter, Facebook (Messaggi, Richieste di amicizia e Post in bacheca), Messaggi e Mail.


6. Aggiorna sempre iOS all’ultima versione ma non essere frettoloso
Poichè ogni nuova relase non porta sempre e solo vantaggi, aspetta qualche giorno dal rilascio prima di effettuare l’update e cerca di trovare in rete le opinioni degli altri utenti riguardo l’ultima versione rilasciata: se ritieni che sia priva di bug, procedi con l’aggiornamento del software.



7. Carica correttamente la batteria
La salute della batteria è importante per ottenere buone performance in termini di durata per questo motivo è necessario effettuare un ciclo di ricarica completo almeno una volta al mese.

Cosa devi fare? Utilizza il dispositivo finchè la batteria non si scarica completamente. Quando sarà esaurita e proverai ad accendere l’iDevice ti comparirà un immagine che ti indica di collegare il dispositivo al caricabatterie. Non collegarlo subito, attendi almeno un paio di ore lasciando il melafonino a riposo e poi mettilo in ricarica utilizzando preferibilmente l’adattatore a parete fornito in dotazione.


8. Privilegia l’uso del caricabatterie a parete
Se inserisci l’adattatore mentre l’iPhone/iPad è acceso, spegnilo normalmente; se il tuo iDevice è completamente scarico, si accenderà automaticamente dopo qualche minuto dal momento in cui lo colleghi al caricabatterie, anche in questo caso spegnilo: sul display non compariranno informazioni sulla ricarica, ma il processo si completerà correttamente.

Ricordati di usare gli accessori originali Apple forniti in dotazione o prodotti di aziende ben affermate nel settore; evita l’impiego di caricabatterie e cavi dock acquistati dai siti o negozi “made in China”.


9. Attiva la modalità “Uso in aereo”
La maggior parte dei telefoni cellulari, smartphone e tablet offrono la cosiddetta modalità Aereo, Airplane mode o Volo che in iOS prende il nome di “Uso in aereo”. E’ necessario utilizzare questo profilo quando siamo a bordo di un aeromobile poichè le connessioni wireless del device potrebbero interferire con le apparecchiature radio della vettura.

Attivando “Uso in aereo” viene disattivata la linea telefonica, internet 3G, Bluetooth, Wi-Fi e GPS ma è possibile ascoltare musica, guardare video, usare le apps e leggere le mail scaricate in locale.

Poichè non vogliamo risparmiare la batteria solo quando siamo in volo, ti consiglio di attivare la modalità “Uso in aereo” anche quando sei in un posto in cui la copertura di rete non è abbastanza forte così il dispositivo non dovrà ricercare continuamente la rete sprecando energia utile.


10. Chiudi le apps aperte in background (multitasking)
Elimina dal multitasking le app che usi meno frequentemente: premi due volte il tasto Home, comparirà l’elenco delle apps aperte in background; mantieni poggiato il dito sull’icona di un’applicazione finchè tutte le icone inizieranno a tremolare e apparirà un pallino rosso in alto a sinistra; premi quel pallino per chiudere le app aperte nel multitasking.


Blocca l’iPhone
Molto probabilmente metti già in atto questa precauzione e per questo motivo che indico un’efficacia bassa anche se in realtà è medio-alta.

iOS offre la possibilità di bloccare gli iDevice semplicemente premendo il tasto ON/OFF del dispositivo; in questo modo, il display si spegnerà mettendo l’iPhone in standby a basso consumo energetico. Nei momenti in cui non dovrai usare il dispositivo (anche tra un SMS e l’altro) non dimenticare di bloccarlo. Puoi impostare il blocco automatico da Impostazioni > Generali > Blocco automatico, impostando l’intervallo di tempo che deve trascorrere prima dell’attivazione del blocco.


- consigli sul corretto uso degli SMARTHONE che utilizzano ANDROID per l'aumento della durata della batteria


1. Utilizzare solo batterie originali.
È il primo e più elementare consiglio che possiamo offrirvi, ma è anche quello che viene meno seguito, in quanto per risparmiare qualche soldo sono tante le persone che si dotano di accessori e di batterie non originali, che a parte l’illusione di convenienza data dal risparmio iniziale, alla fine hanno una durata nettamente inferiore rispetto ai modelli originali.

2. Ridurre il tempo per lo spegnimento dello schermo.
Tante persone impostano tempi di spegnimento piuttosto lunghi, anche di alcuni minuti, per lo spegnimento automatico, nell’errata convinzione che altrimenti il telefono possa spegnersi loro in mano. In realtà, finché c’è attività sullo schermo, il conto alla rovescia per lo spegnimento automatico non si innesca. Normalmente, inoltre, l’utente medio sblocca il telefono una quarantina di volte al giorno e lo rimette in borsa o in tasca ancora acceso: con lo spegnimento impostato anche solo a un minuto, vuol dire che il telefono rimane attivo con schermo alla massima luminosità per 40 minuti extra al giorno. Se si porta la durata a 15 secondi, i minuti diventano automaticamente 10.

3. Disattivare la luminosità automatica dello schermo.
Il sistema di luminosità automatica dello schermo lascia al software la decisione dell’intensità di luce da attribuire allo schermo, decisa in base alle informazioni ricevute da un sensore: purtroppo, però, spesso lo schermo si setta automaticamente a una luminosità troppo intensa di quella che realmente servirebbe.

4. Usare sfondi di colore scuro.
A prima vista può sembrare un inutile dettaglio, ma gli sfondi di colore chiaro consumano molta batteria, soprattutto in dispositivi dotati di schermi AMOLED (ad esempio, la quasi totalità dei Samsung). Se scegliamo sfondi e immagini di colore scuro, evitando le soluzioni animate, saremo in grado di incrementare la batteria del 10% al giorno.

5. Disattivare la vibrazione.  La vibrazione che si attiva ogni volta che tocchiamo un tasto, oltre a risultare alla lunga anche un po’ fastidiosa, consuma molta più batteria di quanto non si pensi, e allo stesso modo, la stessa cosa succede anche con la vibrazione che accompagna la suoneria. Se potete, disattivatela lasciando solo i toni.

6. Utilizzate la modalità blocco. È una funzione che vi permette di disattivare con un unico tocco la vibrazione, il trasferimento dati e il wi-fi, e andrebbe utilizzata tutte le volte che, per un determinato periodo di tempo, siete costretti a dover lasciar da parte tutte le funzioni di uno smartphone, ad eccezione delle telefonate. Questo sistema vi permetterà di risparmiare tantissima batteria, fino al 30% al giorno.

7. Disattivare Bluetooth, NFC e GPS e selezionate Wi-Fi intelligente.
Le prime tre tecnologie che abbiamo appena citato consumano tantissima batteria e, nel normale utilizzo quotidiano, sono quelle che vengono utilizzate di meno e possono essere tranquillamente lasciate spente, e attivate solo nel momento in cui servono. Per il wi-fi il discorso è leggermente diverso: nelle impostazioni, infatti, c’è la possibilità di lasciarlo acceso anche quando il telefono è in stato di stand-by, evitando lo spreco energetico dato dalla riconnessione alla rete tutte le volte che il dispositivo viene sbloccato.

8. Disattivare funzioni e controlli avanzati.
I controlli avanzati, ad esempio quelli gestuali o quelli che riconoscono i suoni, sono molto accattivanti ma purtroppo consumano tantissima batteria; disattivarli permetterà di risparmiare fino al 30% di carica al giorno.

9. Imparate a visualizzare le notifiche senza sbloccare il telefono.
Alcune suite, ad esempio Dynamic Notifications, permettono di visualizzare tutte le notifiche che riceviamo sul telefono, come quelle dai social network, le mail, etc, direttamente da blocco schermo, senza dover tutte le volte sbloccare il telefono per accedere allo schermo. Così facendo, il risparmio di batteria sarà di circa 10% al giorno.

10. Applicazioni sempre aggiornate.
Tanti degli aggiornamenti che coinvolgono le nostre applicazioni vengono rilasciati anche per incrementare la durata della batteria, trattandosi questo di un problema particolarmente sentito tra gli utenti di smatrphone. Aggiornare periodicamente le applicazioni vuol quindi assicurarsi l’ultima versione, spesso più snella ed energeticamente conveniente rispetto a quella precedente. Allo stesso modo, sforzatevi di eliminare tutte le applicazioni che non utilizzate da almeno due settimane: tante di queste applicazioni rimangono infatti attive in background, consumando batteria.

11. …ma in modo manuale!
Ci sono tante applicazioni che, una volta aperte, si connettono automaticamente alla rete per verificare che non vi siano nuovi aggiornamenti da installare Si tratta di una funzione comoda ma eccessivamente dispendiosa in termini di batteria: è molto meglio che gli aggiornamenti vengano fatti manualmente, periodicamente, magari con il telefono collegato al caricatore.

12. Disattivare le sincronizzazioni automatiche di social e profilo Google.
Le funzioni di sincronizzazione automatica consumano quantitativi vergognosi di batteria, in quanto spesso vengono eseguiti ogni 15 minuti circa. Le sincronizzazioni possono essere eseguite manualmente, di tanto in tanto o quando servono, “rubandoci” qualche secondo di tempo ma salvaguardando la durata della batteria.

13. Impostate la modalità aereo dove c’è poco segnale.
Se siete in una lunga galleria, sui tornanti di montagna, in un luogo sotterraneo o in qualsiasi altro posto che interferisca con la buona ricezione del segnale, mettete sempre il telefono in modalità aereo, in quanto la ricerca costante del segnale è in grado di prosciugarvi la batteria in pochissimo tempo.

14. State… al fresco!
Le batterie degli smartphone funzionano meglio se tenute al fresco, mentre se sottoposte a un eccessivo calore si scaricano più facilmente. State attenti quindi a dove lasciate il telefono, evitando di lasciarlo al sole o di tenerlo troppo a lungo in tasca.




Combattere l'obsolescenza programmata dei computer con l' Open source
Se dietro l'obsolescenza programmata si nascondono motivazioni prettamente economiche, una possibile arma di difesa degli utenti è quello di utilizzare prodotti open source. Tanto in campo software, quanto in campo hardware.

I sistemi operativi con codice sorgente libero, infatti, hanno la pregevole caratteristica di adattarsi a componenti hardware anche datate. In questo modo, anche se un computer desktop o laptop dovesse essere in là con gli anni, si può provare a riciclarlo installando una delle tante distribuzioni Linux presenti sul web.


Combattere l'obsolescenza programmata cambiando mentalità
Reagire a questa imposizione anche dal punto di vista materiale, tecnico, pratico è possibile. La prima cosa da fare è non dare per scontato quello che ci viene detto: se il rivenditore di turno suggerisce di cambiare la macchina piuttosto che sostituire il pezzo, informiamoci se per caso esistono strade alternative, vediamo se qualcuno ha condiviso lo stesso problema e magari una soluzione a esso. Non buttiamo quello che sembra superato e obsoleto, ci sarà sempre qualcuno a cui potrà essere utile.

Il riutilizzo, lo scambio dell’usato, il riciclo, persino la reinvenzione e lo studio, con un po’ di fantasia, di nuovi utilizzi per gli oggetti.

Numerose sono le iniziative che si stanno mettendo in campo per frenare (e perchè no, arrestare) il dilagare dell’obsolescenza programmata: dal riciclo creativo, che si propone di dare nuova vita ad oggetti destinati a finire nei rifiuti (abiti, pneumatici consumati, cartoni da imballo, ecc.), alla diffusione in internet di istruzioni e schemi per riparare elettrodomestici rotti o sbloccarli dall’obsolescenza.

Basterebbe molto poco per limitare il consumismo sfrenato: riparare un elettrodomestico invece di sostituirlo in caso di malfunzionamento, o allungare il ciclo di vita di un prodotto, invece di renderci vittime della pubblicità e della moda.


In Germania e in Olanda, ad esempio, la Repair Café Foundation sta creando una rete di caffé, dove si possono incontrare riparatori e persone che hanno oggetti da riparare, il tutto gratuitamente. Chi ha un’abilità, la mette a disposizione di chi ha oggetti da riparare; così, davanti ad una tazza di caffé, è possibile insegnare / imparare un mestiere, salvare un oggetto dalla discarica e socializzare, conoscendo nuove persone.


Anche il web ci viene in aiuto, con siti in grado di fornire guide e manuali per la riparazione di oggetti (howstuffworks.com e ifixit.com, per citarne alcuni), oltre ad offrire un luogo di incontro e di scambio di opinioni e consigli, su specifici forum.

L’abitudine all’usa e getta e al tutto e subito, ci fa dimenticare troppo spesso che tutte le nostre scelte consumistiche hanno e avranno un impatto sull’ambiente adesso e negli anni a venire. Dedicare un po’ di tempo in più a trovare una soluzione più economica e sostenibile, prima di dismettere qualunque oggetto che possediamo, è una scelta responsabile, che ci premierà nel tempo.







sabato 1 marzo 2014

Il vostro cellulare o il vostro tablet si scaricano subito ? Ecco come risolvere il problema se avete un cellulare o un tablet con Android, la guida per risparmiare la batteria del vostro smartphone.






Avete acquistato da poco il vostro primo dispositivo Android. Tutto vi sembra così ampio e confuso, ma in breve tempo vi sentirete  ”a casa”, grazie anche all’ampia personalizzazione del sistema Android.

C’è solo una questione che ora vi martellerà il cervello: come risparmiare la batteria su Android.


L’ultima delle tendenze, per i produttori di smartphone, è quella di produrre smartphone pieni di funzioni aggiuntive (come la ricarica wireless) e, soprattutto, molto grandi. Entrambe queste caratteristiche fanno sì che il dispositivo si trovi a faticare per arrivare anche soltanto fino alla fine della giornata, tanto da arrivare a chiedersi: ma non si saranno dimenticati qualcosa?.

A questo dobbiamo aggiungere che Android non è un sistema costruito ad-hoc come iOS. Il sistema operativo Apple ha il vantaggio di essere scritto per un minuscolo pugno di dispositivi, permettendo quindi di raggiungere migliori risultati in autonomia (sebbene iPhone 5 non sia affatto questo gran campione, quando si parla di durata della batteria).

Il vantaggio di Android è però il maggiore controllo che abbiamo sul prodotto. Se la nostra intenzione è quella di ottimizzare l’autonomia del nostro dispositivo, smartphone o tablet che sia, rimbocchiamoci le maniche e vediamo come fare in una guida pensata “a più livelli” di difficoltà.



Consigli di base

Il consiglio principale che vogliamo dare a tutti è: gestite bene le connessioni attive. Finché si trattava di iPhone, qualcuno poteva anche trovare seccante il dover recarsi nelle impostazioni ogni volta soltanto per disattivare la connettività di rete, il bluetooth o il wi-fi. Ma su Android non ci sono scuse per nessuno: tutti i dispositivi Android permettono di gestire le connettività e altri servizi che possono consumare batteria inutilmente, semplicemente dal menu a tendina che compare trascinando il dito dall’estremità superiore del display verso il basso.

Qui troverete un gran numero di impostazioni (e a volte, all’interno delle impostazioni del dispositivo, vi verrà dato modo di ampliare questo menu), e basterà un semplice tocco per attivare o disattivare i vari servizi. Per cui, l’ovvio consiglio è almeno quello di disattivare la rete dati 2G/3G/4G quando siete sotto copertura wi-fi e di riattivarla solo quando la copertura wireless è assente. Se non siete grandi utilizzatori di internet in mobilità, disabilitare la rete dati anche mentre siete fuori casa, assieme al wi-fi, risulterà un enorme boost alle prestazioni della batteria.

Sempre all’interno di questo menu a tendina possiamo decidere di disattivare la connessione GPS, qualora non avessimo la mania compulsiva di geotaggarci in ogni luogo dove andiamo o non ci fosse bisogno di usare il prodotto come navigatore. Possiamo anche disabilitare il bluetooth, se non ne facciamo uso, e la rotazione automatica, se tendiamo a non usare mai il dispositivo in orizzontale. Occhio anche alle impostazioni relative alla luminosità dello schermo, componente che consuma più di ogni altra cosa: impostare la luminosità automatica potrebbe essere una buona idea, ma anche gestirla manualmente, senza esagerare verso l’alto, può dare soddisfazioni.
Attraverso le impostazioni del dispositivo, potremmo trovare altre funzioni attive che magari non utilizziamo, come la connettività NFC. Sempre all’interno di queste impostazioni possiamo rifinire il comportamento dei componenti che consumano di più. Ad esempio, potremmo ridurre il tempo in cui il dispositivo rimane acceso senza ricevere alcun input, magari fissandolo a trenta secondi piuttosto che a un minuto. E nelle impostazioni del suono possiamo disattivare il tono che si attiva ogni volta che si preme qualcosa, così come la vibrazione.

Ecco quindi riassunte le 12 cose fondamentali da fare per aumentare la durata della batteria del vostro smartphone o tablet Android :


Disattivare il GPS - Se non devi usare alcuna app che ne fa uso (come Google Maps o il navigatore satellitare), disattivalo: consuma parecchia energia.

Disattivare il Bluetooth - Usalo solo quando serve. Tenerlo acceso senza utilizzarlo, come fanno in molti, porta solo a un inutile dispendio di batteria.

Disattivare il Wi-Fi - Se non stai usando una rete wireless per navigare, meglio spegnere momentaneamente il Wi-Fi.



Non usare live wallpaper - Gli sfondi animati sono belli e attraenti, ma consumano parecchie risorse. Meglio un classico sfondo statico se vuoi risparmiare carica.

Eliminare widget superflui - Sono complementi utili per il desktop del cellulare, ma come i live wallpaper consumano preziose risorse. Rimuovi quelli non necessari.

Evitare l'uso di giochi - Sei in condizioni critiche e non hai come ricaricare il telefono. Evita di giocare, allora! I videogame, specie quelli più complessi, sono un killer per l'autonomia residua.


Ridurre il tempo per attivare lo standby - È il tempo di inattività richiesto per mettere in standby il telefono. È possibile modificare questa impostazione dai 15 secondi ai 30 minuti (i valori possono differire in base al firmware). Vai su Impostazioni > Display > Timeout Schermo e scegli il valore minimo (15 secondi) per evitare il dispendio di batteria.

Ridurre la luminosità del dispositivo - Molti dispositivi utilizzano di default un'impostazione massima (o comunque elevata) di luminosità del display. Ciò però incide fortemente sull'autonomia di carica. Per abbassare il brillo dello schermo, vai su Impostazioni > Display > Luminosità e riduci quanto possibile questo valore.

Disattivare la sincronizzazione - La sincronizzazione automatica dei dati eseguita dalle applicazioni può incidere sulla durata della batteria. Se sei a corto di batteria, disabilitala. Per farlo, vai su Impostazioni > Account e sincronizzazione > Sincronizzazione automatica ed elimina il segno di spunta.



Eliminare app indesiderate all'avvio - All'avvio del sistema, Android carica in esecuzione automatica diverse applicazioni e servizi. Non tutti i processi, però, sono necessari. Che fare? Usa Startup Cleaner e potrai terminare dall'avvio le app indesiderate che utilizzano inutilmente la batteria.

App per risparmiare batteria - Juice Defender è un'utile app che consente di creare profili di configurazione ottimizzati per il risparmio della batteria. Un po' ostico da configurare, ma molto efficiente.

Usare la rete 2G - Se vivi in una zona scarsamente coperta dal segnale 3G, puoi provare a disabilitare la connettività 3G. Per farlo vai su Impostazioni > Wireless e reti > Reti mobili > Usa solo reti 2G (opzione non disponibile su alcuni dispositivi).

Sembreranno pochezze, ma assieme allo schermo sono le cose che consumano di più, e a fine giornata noterete la differenza.



Consigli avanzati

Se avete già disattivato tutto ciò che non vi serve ma siete ancora alla ricerca di una soluzione per risparmiare la batteria su Android, le cose sono tre: o il vostro telefono nasce con una pessima autonomia, o lo tenete a schermo acceso per molte ore (lo schermo, ricordiamo, consuma più di ogni altra cosa) oppure c’è qualcuna delle vostre applicazioni che mantiene “al lavoro” il vostro dispositivo in maniera costante. Possiamo controllare i consumi dello schermo e delle applicazioni attraverso una statistica sulla batteria che troviamo all’interno delle impostazioni del dispositivo, ma questi dati potrebbero risultare insufficienti per stabilire ciò che veramente crea consumo. Ogni applicazione infatti può operare anche a schermo spento, “svegliando” il processore del prodotto ad intervalli regolari per eseguire diverse mansioni, a volte utili (ad esempio, scaricando la posta e le notifiche Facebook) e a volte no (inviando pubblicità o avvisi inutili).

Il periodo in cui il terminale consuma meno si chiama deep sleep ed è una fase che avviene quando lo schermo è spento. Il modo migliore per capire se il nostro dispositivo va in deep sleep e ci resta a lungo quando non eseguiamo nessuna azione è scaricare una utility che monitori questo fenomeno, e in più ci dica indicazioni su quali applicazioni stanno “disturbando” il prodotto dal deep sleep.
Se dovessimo sceglierne una su tutte, per svolgere questo lavoro, noi consigliamo

Wakelock Detector, applicazione gratuita e dotata di una interfaccia chiara e comprensibile.

Al suo interno possiamo vedere la percentuale di deep sleep sul tempo di accensione totale, nonché tutti i processi che svegliano il dispositivo (wakelocks). A quel punto sarà facile capire cosa influenza principalmente l’autonomia complessiva, tenendo conto che si tratta di consumi comunque minori di quello che richiede lo schermo acceso. Nel caso in cui ci fosse una applicazione che utilizzate di rado e che crea consumi molto elevati, il suggerimento migliore che possiamo dare è quello di disinstallarla immediatamente.



Solo per esperti

Se tutto ciò non dovesse bastare, e avete dimestichezza sufficiente con il computer, è il momento di mettere le mani in maniera più profonda sul nostro cellulare o tablet, attraverso modifiche come l’attivazione dei permessi di root e l’installazione di una custom rom sul vostro prodotto.

Tutto parte dal forum di XDA, il punto di incontro di tutti gli appassionati del mondo smartphone e tablet: qui esistono sezioni dedicate a tutti i prodotti più importanti, con guide avanzate (come quelle per l’undervolt) così come kernel e rom modificate.

Una volta che il proprio dispositivo ottiene i permessi di root è possibile anche usufruire di Titanium Backup, applicazione essenziale per gli appassionati Android in grado non solo di fare backup e ripristino delle applicazioni, ma anche di “congelare” i processi, compresi quelli di sistema, in modo da fermare quell’eventuale elemento inutile del sistema che consuma così tanto. Questo avviene nella schermata di backup, dove vengono elencate le applicazioni e qui ci viene proposto, se lo vogliamo, di “congelarle”. Ovviamente, bisogna prestare estrema cautela in queste azioni: la community mondiale di XDA stila spesso una lista di processi disattivabili o completamente rimovibili.

Altrimenti, la nostra scelta ricade su Greenify, ottima applicazione che può impedire ad altre applicazioni di lavorare in background quando non è necessario o richiesto. È meno complessa di Titanium Backup, ma sicuramente molto più intuitiva e facile da usare senza fare danni. Provatela senza esistazione.
Ma attenzione: gran parte di queste operazioni richiedono lo sblocco del dispositivo (root), cosa spesso non sono permessa dai produttori, o comunque in grado di far uscire il prodotto dalla tutela della garanzia. Eseguendo queste modifiche, la maggior parte dei centri assistenza potrebbe rifiutarsi di prendere in carico il vostro prodotto danneggiato (a meno che non lo si riporti allo stato originario) per cui decidete con estrema attenzione il da farsi.

In generale, la gestione dell’autonomia della batteria su smartphone e tablet Android è un tema piuttosto delicato, ma dobbiamo dire che i dispositivi odierni non possono fare miracoli. Se il vostro dispositivo risulta molto carente su questo aspetto e non riesce a terminare la giornata lontano dal caricabatterie, tenete in considerazione la scelta di passare ad un prodotto pensato appositamente per queste esigenze.






martedì 6 agosto 2013

Velocizzare la connessione internet del proprio PC gratis e in pochi click



Ci sono momenti  in cui ti senti davvero esasperato dalla lentezza con cui la tua connessione Internet ti permette di accedere ai siti e di scaricare file.

Come molti altri, starai sicuramente cercando come velocizzare Internet e, sebbene di miracoli non se ne possano fare (se ci sono problemi di linea devi risolverli contattando il tuo gestore), oggi voglio darti qualche dritta su come ottimizzare al massimo i tempi di caricamento dei siti ed eliminare possibili problemi di configurazione che possono influire negativamente sulla velocità di Internet.

Tutto quello che devi fare è installare DNS Jumper, un programmino gratuito che sceglie automaticamente per te i server DNS più veloci per accedere ai siti Web, e controllare qualche impostazione di Windows e del browser che potrebbero non essere tarate al meglio per consentirti di navigare velocemente su Internet.



Ecco tutto in dettaglio.

Come accennato, se desideri scoprire come velocizzare Internet, la prima cosa che ti consiglio di fare è quella di cambiare i server DNS che il tuo PC usa per collegarsi ai siti Internet usando il programma DNS Jumper, che testa e configura in automatico i server che vanno più veloci. Collegati quindi al sito Internet di DNS Jumper e clicca sul pulsante verde Download now che si trova in fondo alla pagina per scaricare il programma sul tuo PC.

A download completato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio appena scaricato (DnsJumper.zip), estraine il contenuto in una cartella qualsiasi, ed avvia il programma  DnsJumper.exe contenuto nella cartella appena estratta.



Nella finestra che si apre, seleziona il nome della scheda di rete del tuo PC dal menu a tendina Select network card e clicca sul pulsante Fastest Dns (sulla sinistra) per avviare la ricerca dei server DNS più veloci. A procedura ultimata (ci vorranno pochi secondi), compariranno gli indirizzi dei due server DNS più veloci individuati dal programma nei due campi di testo collocati in basso: per applicarli al tuo PC e velocizzare l’accesso ai siti Internet, non devi far altro che cliccare sul pulsante Apply Dns Servers. Noterai subito i cambiamenti.

Alice 7 ADSL flat, online risparmi di piu'


Adesso invece vediamo un piccolo trucchetto per porre rimedio a quelle situazioni in cui la velocità di download ma soprattutto quella di upload (cioè di caricamento) non rispecchiano le aspettative.

Si tratta di un comando da dare nel prompt dei comandi che permette di disabilitare una funzione di regolazione automatica del protocollo TCP della connessione Internet introdotta da Microsoft in Windows Vista e Windows 7 che, in alcuni casi, può influire negativamente sulla velocità della connessione.

Per velocizzare Internet disabilitando questa funzione, non devi far altro che avviare il Prompt dei comandi dal menu Start > Tutti i programmi > Accessori di Windows (con privilegi da amministratore), digitare in quest’ultimo il comando netsh int tcp set global autotuninglevel=disabled e premere il tasto Invio della tastiera. Anche in questo caso, la differenza dovrebbe sentirsi immediatamente, in ogni caso puoi tornare indietro facilmente dando il comando netsh int tcp set global autotuninglevel=normal.

Infine, non dimenticare che puoi velocizzare la tua esperienza di navigazione sul Web provando ad utilizzare un browser alternativo ad Internet Explorer (ad esempio Google Chrome).

Per il resto, se i problemi di velocità sono seri e persistono, non esitare a controllare i filtri ADSL, il router e a contattare il centro assistenza del gestore che ti fornisce la connessione.

DEM - Promo 6 e 7 Agosto 2013






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