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sabato 1 marzo 2014

Il vostro cellulare o il vostro tablet si scaricano subito ? Ecco come risolvere il problema se avete un cellulare o un tablet con Android, la guida per risparmiare la batteria del vostro smartphone.






Avete acquistato da poco il vostro primo dispositivo Android. Tutto vi sembra così ampio e confuso, ma in breve tempo vi sentirete  ”a casa”, grazie anche all’ampia personalizzazione del sistema Android.

C’è solo una questione che ora vi martellerà il cervello: come risparmiare la batteria su Android.


L’ultima delle tendenze, per i produttori di smartphone, è quella di produrre smartphone pieni di funzioni aggiuntive (come la ricarica wireless) e, soprattutto, molto grandi. Entrambe queste caratteristiche fanno sì che il dispositivo si trovi a faticare per arrivare anche soltanto fino alla fine della giornata, tanto da arrivare a chiedersi: ma non si saranno dimenticati qualcosa?.

A questo dobbiamo aggiungere che Android non è un sistema costruito ad-hoc come iOS. Il sistema operativo Apple ha il vantaggio di essere scritto per un minuscolo pugno di dispositivi, permettendo quindi di raggiungere migliori risultati in autonomia (sebbene iPhone 5 non sia affatto questo gran campione, quando si parla di durata della batteria).

Il vantaggio di Android è però il maggiore controllo che abbiamo sul prodotto. Se la nostra intenzione è quella di ottimizzare l’autonomia del nostro dispositivo, smartphone o tablet che sia, rimbocchiamoci le maniche e vediamo come fare in una guida pensata “a più livelli” di difficoltà.



Consigli di base

Il consiglio principale che vogliamo dare a tutti è: gestite bene le connessioni attive. Finché si trattava di iPhone, qualcuno poteva anche trovare seccante il dover recarsi nelle impostazioni ogni volta soltanto per disattivare la connettività di rete, il bluetooth o il wi-fi. Ma su Android non ci sono scuse per nessuno: tutti i dispositivi Android permettono di gestire le connettività e altri servizi che possono consumare batteria inutilmente, semplicemente dal menu a tendina che compare trascinando il dito dall’estremità superiore del display verso il basso.

Qui troverete un gran numero di impostazioni (e a volte, all’interno delle impostazioni del dispositivo, vi verrà dato modo di ampliare questo menu), e basterà un semplice tocco per attivare o disattivare i vari servizi. Per cui, l’ovvio consiglio è almeno quello di disattivare la rete dati 2G/3G/4G quando siete sotto copertura wi-fi e di riattivarla solo quando la copertura wireless è assente. Se non siete grandi utilizzatori di internet in mobilità, disabilitare la rete dati anche mentre siete fuori casa, assieme al wi-fi, risulterà un enorme boost alle prestazioni della batteria.

Sempre all’interno di questo menu a tendina possiamo decidere di disattivare la connessione GPS, qualora non avessimo la mania compulsiva di geotaggarci in ogni luogo dove andiamo o non ci fosse bisogno di usare il prodotto come navigatore. Possiamo anche disabilitare il bluetooth, se non ne facciamo uso, e la rotazione automatica, se tendiamo a non usare mai il dispositivo in orizzontale. Occhio anche alle impostazioni relative alla luminosità dello schermo, componente che consuma più di ogni altra cosa: impostare la luminosità automatica potrebbe essere una buona idea, ma anche gestirla manualmente, senza esagerare verso l’alto, può dare soddisfazioni.
Attraverso le impostazioni del dispositivo, potremmo trovare altre funzioni attive che magari non utilizziamo, come la connettività NFC. Sempre all’interno di queste impostazioni possiamo rifinire il comportamento dei componenti che consumano di più. Ad esempio, potremmo ridurre il tempo in cui il dispositivo rimane acceso senza ricevere alcun input, magari fissandolo a trenta secondi piuttosto che a un minuto. E nelle impostazioni del suono possiamo disattivare il tono che si attiva ogni volta che si preme qualcosa, così come la vibrazione.

Ecco quindi riassunte le 12 cose fondamentali da fare per aumentare la durata della batteria del vostro smartphone o tablet Android :


Disattivare il GPS - Se non devi usare alcuna app che ne fa uso (come Google Maps o il navigatore satellitare), disattivalo: consuma parecchia energia.

Disattivare il Bluetooth - Usalo solo quando serve. Tenerlo acceso senza utilizzarlo, come fanno in molti, porta solo a un inutile dispendio di batteria.

Disattivare il Wi-Fi - Se non stai usando una rete wireless per navigare, meglio spegnere momentaneamente il Wi-Fi.



Non usare live wallpaper - Gli sfondi animati sono belli e attraenti, ma consumano parecchie risorse. Meglio un classico sfondo statico se vuoi risparmiare carica.

Eliminare widget superflui - Sono complementi utili per il desktop del cellulare, ma come i live wallpaper consumano preziose risorse. Rimuovi quelli non necessari.

Evitare l'uso di giochi - Sei in condizioni critiche e non hai come ricaricare il telefono. Evita di giocare, allora! I videogame, specie quelli più complessi, sono un killer per l'autonomia residua.


Ridurre il tempo per attivare lo standby - È il tempo di inattività richiesto per mettere in standby il telefono. È possibile modificare questa impostazione dai 15 secondi ai 30 minuti (i valori possono differire in base al firmware). Vai su Impostazioni > Display > Timeout Schermo e scegli il valore minimo (15 secondi) per evitare il dispendio di batteria.

Ridurre la luminosità del dispositivo - Molti dispositivi utilizzano di default un'impostazione massima (o comunque elevata) di luminosità del display. Ciò però incide fortemente sull'autonomia di carica. Per abbassare il brillo dello schermo, vai su Impostazioni > Display > Luminosità e riduci quanto possibile questo valore.

Disattivare la sincronizzazione - La sincronizzazione automatica dei dati eseguita dalle applicazioni può incidere sulla durata della batteria. Se sei a corto di batteria, disabilitala. Per farlo, vai su Impostazioni > Account e sincronizzazione > Sincronizzazione automatica ed elimina il segno di spunta.



Eliminare app indesiderate all'avvio - All'avvio del sistema, Android carica in esecuzione automatica diverse applicazioni e servizi. Non tutti i processi, però, sono necessari. Che fare? Usa Startup Cleaner e potrai terminare dall'avvio le app indesiderate che utilizzano inutilmente la batteria.

App per risparmiare batteria - Juice Defender è un'utile app che consente di creare profili di configurazione ottimizzati per il risparmio della batteria. Un po' ostico da configurare, ma molto efficiente.

Usare la rete 2G - Se vivi in una zona scarsamente coperta dal segnale 3G, puoi provare a disabilitare la connettività 3G. Per farlo vai su Impostazioni > Wireless e reti > Reti mobili > Usa solo reti 2G (opzione non disponibile su alcuni dispositivi).

Sembreranno pochezze, ma assieme allo schermo sono le cose che consumano di più, e a fine giornata noterete la differenza.



Consigli avanzati

Se avete già disattivato tutto ciò che non vi serve ma siete ancora alla ricerca di una soluzione per risparmiare la batteria su Android, le cose sono tre: o il vostro telefono nasce con una pessima autonomia, o lo tenete a schermo acceso per molte ore (lo schermo, ricordiamo, consuma più di ogni altra cosa) oppure c’è qualcuna delle vostre applicazioni che mantiene “al lavoro” il vostro dispositivo in maniera costante. Possiamo controllare i consumi dello schermo e delle applicazioni attraverso una statistica sulla batteria che troviamo all’interno delle impostazioni del dispositivo, ma questi dati potrebbero risultare insufficienti per stabilire ciò che veramente crea consumo. Ogni applicazione infatti può operare anche a schermo spento, “svegliando” il processore del prodotto ad intervalli regolari per eseguire diverse mansioni, a volte utili (ad esempio, scaricando la posta e le notifiche Facebook) e a volte no (inviando pubblicità o avvisi inutili).

Il periodo in cui il terminale consuma meno si chiama deep sleep ed è una fase che avviene quando lo schermo è spento. Il modo migliore per capire se il nostro dispositivo va in deep sleep e ci resta a lungo quando non eseguiamo nessuna azione è scaricare una utility che monitori questo fenomeno, e in più ci dica indicazioni su quali applicazioni stanno “disturbando” il prodotto dal deep sleep.
Se dovessimo sceglierne una su tutte, per svolgere questo lavoro, noi consigliamo

Wakelock Detector, applicazione gratuita e dotata di una interfaccia chiara e comprensibile.

Al suo interno possiamo vedere la percentuale di deep sleep sul tempo di accensione totale, nonché tutti i processi che svegliano il dispositivo (wakelocks). A quel punto sarà facile capire cosa influenza principalmente l’autonomia complessiva, tenendo conto che si tratta di consumi comunque minori di quello che richiede lo schermo acceso. Nel caso in cui ci fosse una applicazione che utilizzate di rado e che crea consumi molto elevati, il suggerimento migliore che possiamo dare è quello di disinstallarla immediatamente.



Solo per esperti

Se tutto ciò non dovesse bastare, e avete dimestichezza sufficiente con il computer, è il momento di mettere le mani in maniera più profonda sul nostro cellulare o tablet, attraverso modifiche come l’attivazione dei permessi di root e l’installazione di una custom rom sul vostro prodotto.

Tutto parte dal forum di XDA, il punto di incontro di tutti gli appassionati del mondo smartphone e tablet: qui esistono sezioni dedicate a tutti i prodotti più importanti, con guide avanzate (come quelle per l’undervolt) così come kernel e rom modificate.

Una volta che il proprio dispositivo ottiene i permessi di root è possibile anche usufruire di Titanium Backup, applicazione essenziale per gli appassionati Android in grado non solo di fare backup e ripristino delle applicazioni, ma anche di “congelare” i processi, compresi quelli di sistema, in modo da fermare quell’eventuale elemento inutile del sistema che consuma così tanto. Questo avviene nella schermata di backup, dove vengono elencate le applicazioni e qui ci viene proposto, se lo vogliamo, di “congelarle”. Ovviamente, bisogna prestare estrema cautela in queste azioni: la community mondiale di XDA stila spesso una lista di processi disattivabili o completamente rimovibili.

Altrimenti, la nostra scelta ricade su Greenify, ottima applicazione che può impedire ad altre applicazioni di lavorare in background quando non è necessario o richiesto. È meno complessa di Titanium Backup, ma sicuramente molto più intuitiva e facile da usare senza fare danni. Provatela senza esistazione.
Ma attenzione: gran parte di queste operazioni richiedono lo sblocco del dispositivo (root), cosa spesso non sono permessa dai produttori, o comunque in grado di far uscire il prodotto dalla tutela della garanzia. Eseguendo queste modifiche, la maggior parte dei centri assistenza potrebbe rifiutarsi di prendere in carico il vostro prodotto danneggiato (a meno che non lo si riporti allo stato originario) per cui decidete con estrema attenzione il da farsi.

In generale, la gestione dell’autonomia della batteria su smartphone e tablet Android è un tema piuttosto delicato, ma dobbiamo dire che i dispositivi odierni non possono fare miracoli. Se il vostro dispositivo risulta molto carente su questo aspetto e non riesce a terminare la giornata lontano dal caricabatterie, tenete in considerazione la scelta di passare ad un prodotto pensato appositamente per queste esigenze.






giovedì 28 novembre 2013

Microsoft corre ai ripari ai problemi segnalati dai nuovi utenti Xbox One,






1 milione di Xbox One sono state vendute nelle prime 24 ore di commercializzazione, ma a raffreddare l'entusiasmo di Microsoft ci hanno pensato diversi utenti che sul web hanno segnalato diversi problemi alla loro console. Microsoft corre subito ai ripari.

Come preventivabile Xbox One ha beneficiato di un lancio record, con oltre 1 milione di pezzi venduti nelle prime 24 ore. Purtroppo, insieme all’entusiasmo che ha colpito Redmond, sono arrivate anche alcune critiche e segnalazioni di problemi, divenuti ormai un classico quando si tratta di lanciare nuovi prodotti tech.
Microsoft ha rassicurato che i problemi riguardano solo pochi utenti e si sta impegnando a trovare soluzioni a breve termine. Scopriamo insieme tutti i problemi da cui potreste essere afflitti se acquistare una Xbox One.


Problemi Xbox One: le segnalazioni degli utenti
Uno dei problemi più inquietanti segnalati dagli utenti riguarda il lettore Blu-Ray, il quale in alcune console sembrerebbe non riconoscere alcun supporto, generando rumori strani nel momento in cui si inserisce un disco. Praticamente avviene quello che viene segnalato in questo video:

Naturalmente, come avete visto, oltre agli strani rumori, segue anche la mancata lettura del disco. Il problema dovrebbe essere di origine meccanica e riguardare o la lente o le componenti interne della console, che non sarebbero allineate adeguatamente.
Tra gli altri errori segnalati figurano schermate bianche che appaiono quando si accende la Xbox One, schermate verdi, riavvii automatici (e non richiesti) che seguono il caricamento di un gioco e altri problemi sonori di origine meccanica.


Microsoft non se n’è stata certo con le mani in mano, confessando la presenza di alcuni problemi (ma solo per pochi utenti, tiene a precisare) e decidendo di risolvere l’anomalia con la soluzione più pratica possibile: sostituire le console fallate. Ma il rimedio non è solo questo: infatti sembrerebbe che Microsoft abbia deciso di regalare un gioco agli utenti che hanno segnalato i problemi di cui sopra, un videogioco scaricabile (e dunque non sarà necessario più inserire il disco nel lettore per farlo girare) a scelta tra Ryse: Son of Rome, Forza Motorsport 5, Zoo Tycoon e Dead Rising 3.






domenica 6 ottobre 2013

Contro i primi freddi come fare in casa delle ottime tisane. Drenanti, drimagranti, anti stress...per tutti i gusti e per tutte le occasioni






Le tisane sono ricche di proprietà benefiche per la salute e oltre ad essere un valido contributo per combattere i primi freddi sono un’ottima abitudine per il nostro benessere.


Tisane fai da te dimagranti, per la regolarità e drenanti; ma anche tisane per chi ha mangiato troppo o vuole fare sogni d’oro: a ognuno la sua tisana fai da te!

Per ogni problema c’è una tisana pronta a risolverlo!

Rilassanti, facili da preparare e anche buone: sono le tisane, un vero e proprio toccasana naturale per la salute e un’ottima abitudine per il nostro benessere.

Malva, camomilla, menta: preparate con fiori e piante medicinali, le tisane sono infatti ricche di proprietà benefiche per la salute e oltre ad essere un valido contributo per combattere i primi freddi, possono anche aiutare il nostro organismo a combattere influenza e raffreddore.

Sono inoltre sono un rimedio contro la fame nervosa e permettono di depurare l’organismo dalle tossine.

Siamo in autunno, le calde giornate estive sono ormai un ricordo: perchè non iniziamo ad affrontare al meglio la stagione con una piacevole abitudine pomeridiana o serale come una salutare tisana?



Ecco allora come scegliere le tisane e come prepararle:
CAMOMILLA - Se avete un giardino sicuramente avrete notato che è uno di quei fiori che a volte non ha neppure bisogno di essere coltivato perché cresce spontaneamente. Quello alla camomilla è l’infuso più conosciuto in assoluto, da sempre utilizzato in caso di mal di testa o mal di pancia o semplicemente come tisana rilassante per conciliare il sonno e far dormire meglio i bambini.
Gli impacchi alla camomilla sono perfetti anche in caso di affaticamento, rossore o gonfiore degli occhi.
Preparare in casa una tisana alla camomilla è molto semplice. L’infuso può essere ottenuto sia da fiori freschi che secchi: questi ultimi devono essere prima essiccati al sole. Fate bollire l’acqua e una volta raggiunta la giusta temperatura versatela sui fiori freschi o secchi e lasciate in infusione per alcuni minuti. Filtrate il tutto e zuccherate secondo il vostro gusto.

MALVA - Conosciuta per i suoi bellissimi fiori viola, viene utilizzata per combattere numerosi disturbi: dalla tosse al mal di gola al mal di stomaco. Perfetta inoltre per alleviare le infiammazioni dovute alle punture d’insetto, ha anche un effetto emolliente e idratante per la pelle. Per la preparazione della tisana potete utilizzare sia i fiori che le foglie: fate bollire 6 foglie fresche o qualche foglia essiccata in circa 500 ml di acqua, filtrate e in caso aggiungete un po’ di miele.

CALENDULA - Per curare naturalmente raffreddore e tosse potete provare anche la tisana alla calendula. Le sue foglie oltre che per l’infuso sono perfette anche in cucina per insaporire minestre e insalate.

TARASSACO - Anche il tarassaco come la camomilla cresce spontaneamente, pertanto in primavera  è abbastanza facile trovare le sue radici. Ha proprietà depurative e digestive: due tazze al giorno lontano dai pasti, vi aiuteranno a regolarizzare l’intestino e a depurare l’organismo.

MENTA - Vi abbiamo già parlato delle proprietà curative della menta, perfetta per alleviare numerosi disturbi grazie alle sue tisane che si presentano come un vero e proprio toccasana naturale. Dalle sue foglie si ottiene un infuso dalle proprietà digestive e tonificanti da utilizzare anche in caso di mal di denti o infiammazioni gengivali.

ORTICA - Così come la menta, anche le foglie di ortica possono essere raccolte, essiccate e poi adoperate per la preparazione di ottime tisane dalle proprietà diuretiche e drenanti. Attenzione però ad utilizzare un paio di guanti quando la raccogliete: le foglie sono urticanti e possono irritare le mani. Per la realizzazione della tisana potete ricorrere alle foglie fresche nella quantità di 10 grammi per tazza oppure alle foglie essiccate e in questo caso vi basterà utilizzarne un cucchiaino.

LAVANDA E SALVIA - Ricche di  proprietà benefiche anche la lavanda e la salvia. Mentre quest’ultima può essere utilizzata per realizzare un gradevole infuso dalle proprietà digestive, la lavanda, i cui fiori devono essere raccolti a fine estate e lasciati essiccare, ha invece proprietà calmanti e rilassanti.

MELISSA - E ha proprietà distensive anche la Melissa da coltivare in vaso o da raccogliere in zone lontane dal traffico:  le sue cime fiorite sono l’ideale per la preparazione di tisane con cui alleviare stress e insonnia. È chiamata inoltre anche citronella per il suo olio essenziale che ricorda molto il profumo di limone. Per realizzare l’infuso fate bollire insieme alle foglie essiccate di melissa anche la scorza d’arancia o di limone e poi lasciate in infusione per qualche minuto.



TISANE DIMAGRANTI :
Le tisane drenanti fai da te vi aiuteranno a sgonfiarvi e senza troppi sforzi sembrerete più snelle!

Il segreto per riuscire a sentirsi più leggeri ? Cominciate a prepararvi una tisana drenante: facili da fare, le tisane fai da te con erbe dalle proprietà drenanti vi permetteranno di sentirvi in forma senza troppi sforzi!

1- Tisana drenante al prezzemolo e limone
Le foglie del prezzemolo contengono molti sali minerali in grado di aiutare il corpo a smaltire i liquidi. Mette in infusione in acqua bollente un mazzetto di prezzemolo (foglie e stelo) insieme a due fette di limone: per dare un sapore un po’ più piacevole potete aggiungere qualche foglia di mentuccia. Lasciate in infusione almeno 5 minuti: potete berla calda o fredda!

2- Tisana drenante al tarassaco e betulla
Mescolate 50 gr di tarassaco, 25 gr di foglie di betulla, e 25 gr di ortica: conservate la tisana in un baratolo sigillato e usate tre cucchiaini per ogni tazza di infuso. Lasciate le erbe in infusione in acqua bollente per almeno 5 minuti: servite con un cucchiaino di miele.

3- Tisana drenante alla bardana con anice e sambuco
Create la vostra miscela di bardana e sambuco, mettete in infusione due cucchiai di erbe per ciascuna tazza di tisana e aggiungete 2 stelle di anice. lasciate in infusione e servite caldo.

4- Infuso con gambi di ciliegio
Non buttate i gambi delle ciliegie: teneteli da parte facendoli seccare e tagliateli finemente. Usatene tre cucchiai colmi per ciascuna tazza e lasciateli in infusione: filtrate e servite caldo con un la scorza di pompelmo rosa.

5- Tisana agli aspargi, zenzero e lime
I gambi degli asparagi che non usate per cucinare li potete riutilizzare per una tisana drenate: fateli bollire in acqua con due pezzi di radice di zenzero fresco e mezzo lime. Servite caldo con la scorza di lime.

TISANE BRUCIA CALORIE :
Siete pigri e non avete voglia di andare in palestra ?
Ecco come perdere peso e dire addio alle calorie grazie a 5 tisane miracolose.

Erbe e tisane da sempre sono alleate della vostra salute, ecco cinque ricette per mantenere la linea e restare in forma nonostante tutte le tentazioni!

1) Gonfiori addominali: ci pensa il baobab in polvere solubile. Basterà un 1 cucchiaio in un abbondante bicchiere d’acqua mezz’ora prima dei pasti. Ha proprietà antinfiammatorie e digestive.

2) Rimedio anti cellulite: la centella asiatica migliora la circolazione nelle gambe. Protegge e tonifica capillari e vene. Utilizzate l’estratto secco, 1-2 capsule al giorno lontano dai pasti.

3) Rassodare: l’equiseto ha proprietà diuretiche, rimineralizzanti, elasticizzanti e rassodanti. Assumetene 20 gocce in un po’ d’acqua lontano dai pasti, 2 volte al giorno.

4) Ritenzione idrica: la pilosella ha attività ipotensiva. Assumetene 20 gocce 2 volte al giorno lontano dai pasti.

5) Tè di Giava per calmare la fame: Favorisce la diuresi e sostiene il lavoro del fegato, abbassando il colesterolo. E’ la bevanda perfetta per chi vuole ridurre l’appetito. Basterà tenere in infusione per 5 minuti un cucchiaino di tè e berne 2 o 3 tazze al giorno

TISANE RILASSANTI E CACCIA STRESS :
Una tisana fai da te per affrontare con serenità le giornate più stressanti e difficili! Prepraratevi la tisana rilassante alla lavanda: i vostri nervi si stenderanno e vi sentirete come in un prato fiorito in primavera!

Il livello di stress della giornata ha raggiunto picchi insostenibili? Fate un respiro profondo e prendetevi subito una pausa per una tisana dai poteri rilassanti! Con tutto il profumo della lavanda, se chiudete gli occhi, vi sembrerà di essere in un campo fiorito in Provenza!

Ingredienti:

- 50 gr di  foglie di rooibos del Sud Africa
- 30 gr di fiori di lavanda
-  20 gr di tè verde

Preparazione:
Miscelate in un vasetto di vetro gli ingredienti e utilizzate due cucchiai dell’infuso per ciascuna tazza di tisana che volete preparare. Versate la miscela nell’acqua bollente e lasciate in infusione per 10 minuti. Il robois è già tendenzialmente dolce e arricchido dal sapore della lavanda non dovrebbe richiedere ulteriori dolcificanti ma, se proprio non ne potete fare a meno, affidatevi al miele!


lunedì 22 luglio 2013

Mal di testa, come farlo sparire in un baleno con i nostri consigli LOW COST




Soffri di mal di testa e cerchi una soluzione per risolvere questo problema? Non ti dare per vinto scopri questi rimedi naturali rapidi per la tua emicrania.

Oggi ci sono metodi e rimedi naturali per risolvere il tuo problema!!!


Ma soprattutto esistono SOLUZIONI al tuo MAL DI TESTA semplici, immediate e soprattutto economiche ^____^

In televisione non passa un giorno in cui non si veda una pubblicità su come un farmaco possa magicamente fare passare ogni dolore.
Purtroppo non si parla altrettanto spesso anche degli effetti collaterali gravi o addirittura letali di questi farmaci.

Molte persone non se ne rendono conto, ma esistono dei rimedi naturali per il mal di testa che possono essere la migliore e più veloce via di fuga da una cefalea e soprattutto più sicura!

In realtà, si può effettivamente lenire il mal di testa in meno di 5 – 10 minuti utilizzando i rimedi naturali. 

Non ci credete?
Bene, allora non avete mai provato questi rimedi al mal di testa. Date un’occhiata e forse troverete la soluzione!!

1. Bere molta acqua.
Sembra troppo facile, vero? Beh, funziona più di quanto si pensi.
La disidratazione è una delle cause più comuni di mal di testa, quindi un bicchiere d’acqua fresca e limpida potrebbe essere tutto il necessario per iniziare alleviare il dolore.
Ma soprattutto ricordati che bisogna bere molta acqua come abitudine e non solo quando si avverte il senso della sete o si ha la bocca asciutta.

2. Massaggio profondo.
Probabilmente già sapete molte cose su massaggi e su come possono aiutare ad alleviare lo stress e la tensione.
Tuttavia, ciò che non si sa abbastanza è che un massaggio effettuato lentamente sulle tempie, sul viso, e sul collo può farvi sbarazzare del mal di testa in maniera rapida.

3. Aromaterapia.
Sta diventando rapidamente uno dei rimedi naturali per il mal di testa più diffusi. Perché? Perché funziona!
Sandalo, menta piperita, eucalipto, lavanda, e un vasto assortimento di altri oli naturali possono essere utilizzati per ridurre, se non eliminare completamente il dolore.
Questi profumi si trovano negli oli, candele, e persino saponi.

4. Fare una doccia calda.
Stare sotto la doccia e lasciare che l’acqua calda arrivi a cascata sul collo e sulla schiena.
Questo dovrebbe allentare la tensione dei muscoli e permettere un migliore flusso sanguigno.
Inoltre, questo potrebbe essere un buon momento per usare il sapone che si usa nell’aromaterapia che ho menzionato nel punto 3.

5. Impacco di ghiaccio.
È possibile utilizzare un impacco di ghiaccio, un asciugamano freddo, un sacchetto di verdura surgelati, o qualsiasi altra cosa davvero fredda.
Applica questo oggetto molto fredda sulla parte posteriore del collo o dove senti il dolore.
Lasciare riposare per circa 5 a 10 minuti. Questa tecnica contribuirà certamente a ridurre le infiammazioni e ad allentare il dolore nella parte interessata.

Punto 6. Uso dei punti di pressione
Uno dei più sottovalutati di tutti i rimedi naturali per il mal di testa è quella di utilizzare i punti di pressione. Ti sembrerà forse strano ma questa tecnica è in grado di fornire grandi risultati se praticata correttamente da una mano esperta.

7. Relax e riposo
A volte un mal di testa è solo un segnale che il tuo corpo manda per avvisarti di un malessere ; per esempio a causa dell’eccessivo lavoro e troppo stress.
Sdraiati in una stanza buia, chiudi gli occhi e respira lentamente, in maniera rilassata e consapevole. Cerca di ascoltare con attenzione l’aria che entra dal naso e che, sempre in maniera molto lenta, fuoriesce dalla tua bocca.
Cosa puoi fare per riuscire finalmente a rilassarti? Questo può essere molto utile come rimedio per l’insonnia e per la difficoltà ad addormentarsi.
Questo è un altro uno di quei rimedi per il mal di testa che è troppo spesso trascurato.

8. Adottare un’alimentazione corretta
Sapete che determinati alimenti che possono innescare un terribile mal di testa?
Ognuno reagisce in modo diverso agli alimenti (e agli ingredienti in essi contenuti), quindi è importante dare uno sguardo da vicino a cosa si sta mangiando e annotarsi con attenzione quando questi “attacchi” si verificano.
Come se tenessimo un vero e proprio diario sul mal di testa.

Esistono dei cibi a rischio per l’emicrania o la cefalea

Dadi e glutammati
La cosiddetta “sindrome da ristorante cinese” è uno degli esempi più evidenti. Dopo una mangiata cinese la testa si fa pesante, dolente. Colpa dei glutammati, presenti, per l’appunto, nei dadi e utilizzati come insaporenti in molti cibi industriali, salsa di soia compresa. Queste sostanze, con struttura simile ad alcuni neurotrasmettitori hanno, fra l’altro, un’azione sui vasi sanguigni del cervello che può favorire la cefalea. Alcuni studiosi li hanno messi sotto accusa perché sospettati di favorire disturbi nervosi come irrequietezza, insonnia e addirittura il morbo di Alzheimer. Meglio quindi depennare dalla lista della spesa tutti i prodotti che li contengono: anche se non si soffre di mal di testa.

Vino rosso
Il suo influsso negativo sulla cefalea potrebbe essere legato ai flavonoidi, composti responsabili del suo colore, per altro dotati di benefiche proprietà antiossidanti. L’abuso di vino è ad ogni caso a rischio: affatica il fegato, e questo è già di per sé un fattore di rischio per il mal di testa. Anche il vino bianco è spesso legato a episodi di mal di testa, a causa della presenza di anidride solforosa, additivo che provoca il cosiddetto “cerchio alla testa”.

Cioccolato
Può provocare il mal di testa in chi soffre d’intolleranza alla feniletilamina, sostanza vasodilatatrice presente nel cacao. Va quindi evitato o consumato con molta moderazione da chi sa di essere ipersensibile.

Uova, crostacei, fragole, pomodori, peperoni
Ricchi di istamina, provocano cefalee dovute ad accumulo di questa sostanza. Vale soprattutto per le persone con tendenze allergiche.

Alimenti diversi
Altri alimenti rischiosi sono: selvaggina, fichi, uva passa, castagne e talvolta succo d’arancia.
Problematici inoltre, per chi soffre di mal di testa, gelati e cibi ghiacciati. Infine anche i salumi, pesce conservato e diversi altri ingredienti possono causare il disturbo, in seguito a cattiva digestione o ad accumulo di tossine. Occorre, quindi, prestare attenzione al proprio corpo e imparare a riconoscere i possibili fattori di rischio.

Cosa mangiare quando avete il mal di testa

SI
Pasta e altri cereali, legumi, ortaggi, frutta fresca, pesce e carne freschi, bevande analcoliche non gasate e non fredde, piccole quantità di tè e caffè.

CON MODERAZIONE
Uova, latticini freschi, salumi magri come prosciutto crudo o bresaola.

NO
Minestre in busta o in scatola e altri cibi conservati, salsa di soia con glutammati, dadi da cucina, cacciagione, carne stagionata, fegato, salumi grassi (come pancetta o salsicce), formaggi stagionati, agrumi, alcuni tipi di frutta secca e oleosa (uvette, noci, arachidi), fichi, uva, fragole, olive, cioccolato e cacao, torte con creme e panna, gelati.

9. Supplemento di calcio
Questo può aiutare a rilassare i muscoli e aumentare la circolazione del sangue, che dovrebbe contribuire ad alleviare un pò il dolore. Un bicchiere di succo d’arancia è senza dubbio un ottimo supplemento dovrebbe fare bene se si è senza supplementi. Molti esperti consigliamo di prendere un integratore che ha sia il magnesio e calcio per alleviare il mal di testa massima.

10. Esercizio fisico
A seconda della gravità dell’attacco, l’esercizio fisico è uno dei rimedi naturali per il mal di testa migliori! Sicuramente da attuare prima o dopo l’attacco!! Praticare esercizio fisico con costanza è fondamentale! Esso aumenta e migliora la qualità della circolazione e del flusso sanguigno in tutto il corpo. In questa maniera, più sangue e più ossigeno raggiungeranno più facilmente il cervello.



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