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domenica 20 ottobre 2013

Acqua a costo zero per tutti !!! Ecco la mappa delle più belle fontane d'Italia







Le fontanelle comunali si stanno moltiplicando a un ritmo impressionante:

A Padenghe, in provincia di Brescia, i consumatori possono scegliere, come al bar, tra acqua a temperatura ambiente, acqua di frigorifero, liscia o gassata.

A Robecco sul Naviglio, in provincia di Milano, la vecchia lavanderia del paese è stata ristrutturata con un impianto che distribuisce acqua dalle sette del mattino alle undici di sera.

A Frescafonte, in provincia di Pisa, invece il servizio si allunga fino alla mezzanotte, dalle sei del mattino, e l’impianto nei giardini pubblici prevede anche una pedana per i disabili.

I chioschi dell’acqua del rubinetto si stanno moltiplicando a un ritmo impressionante: erano 213 nel 2010, e tre anni dopo siamo già a quota 817. Purtroppo anche questo tipo di crescita vede un’Italia divisa, tra Nord e Sud. La casette dell’acqua sono 382 in Lombardia, 126 in Piemonte, 134 in Emilia Romagna, ma appena 14 in Campania e una sola in Puglia. Zero assoluto in Calabria e in Sicilia.


Il fenomeno ha molti aspetti e rappresenta una forma multipla di lotta agli sprechi. Innanzitutto i cittadini risparmiano, scoprendo la risorsa dell’acqua a chilometro zero (conosciuta nel gergo popolare come “l’acqua del sindaco”) e la possibilità di abbondanti rifornimenti attraverso i chioschi. Forse così, finalmente, perderemo un singolare primato: siamo i terzi consumatori al mondo, dopo l’Arabia Saudita e il Messico, di acqua minerale, un’abitudine che riguarda il 61,8 per cento delle famiglie.  Acqua minerale che paghiamo, spesso a caro prezzo, e con la quale contribuiamo all’inquinamento considerando la plastica delle bottigliette, smaltite anche in strada o sulle spiagge (altro risparmio, altro spreco evitato). Inoltre l’acqua dei chioschi induce a ridurre lo spreco che generalmente abbiamo con i rubinetti domestici: il nostro consumo pro-capite, 188 litri all’anno, è ancora il più alto d’Europa, e dunque qualcosa non quadra.

Infine, come ci ricordano Aqua Italia e Federutility che hanno pubblicato tre edizioni di un Manuale dei Chioschi dell’Acqua, questi impianti altro non sono che un sano ritorno alle fontanelle comunali, purtroppo scomparse nel silenzio e con la complicità di molti amministratori locali. Adesso la curva si inverte, si torna indietro con una forte spinta all’innovazione tecnologica ed a nuove forme di arredi urbani. I chioschi, infatti, sono sempre più sofisticati nelle loro funzioni operative e nell’archiettura, ma hanno riconquistato lo spazio vitale delle vecchie fontanelle: sono diventati, cioè, punti di incontro delle comunità sul territorio. Luoghi dove, andando a ritirare l’acqua ci si vede, ci si conosce, si parla e si comunica. Una vittoria del Noi, i cittadini che hanno il piacere di stare insieme, e una sconfitta dell’Io, il consumatore compulsivo che solo, e in silenzio,  gonfia un carrello di bottigliette di acqua minerale acquistate in un supermercato.








lunedì 16 settembre 2013

Come salvare e far resuscitare il cellulare che è caduto in acqua - Cosa fare quando tutto sembra perduto !! Guida PRONTO SOCCORSO per SMARTPHONE E NON





Il mondo della tecnologia è piuttosto vario, ma soprattutto tende a rinnovarsi costantemente con la creazione di prodotti sempre più futuristici in grado di rendere al meglio la vita di tutti.

Sono soprattutto i cellulari, con l’arrivo degli smartphone, che negli ultimi anni hanno subìto diversi cambiamenti. Praticamente attraverso il proprio cellulare all’avanguardia è possibile fare di tutto grazie alle varie applicazioni, anche chiamare gratis sfruttando internet.

Sono inoltre oggetti di grande valore e molto delicati, rispetto ai cellulari del passato si rompono molto più facilmente ed è soprattutto la batteria a subire solitamente i danni maggiori.

Proprio per il loro costo elevato e la facilità di danneggiarsi è consigliabile prendere sempre tutte le precauzioni del caso. Esistono le varie cover che li proteggono dagli urti, le pellicole per lo schermo che evitano la comparsa di graffi, ma cosa fare se malauguratamente il cellulare cade in acqua?

Già si pensa a tutti i soldi andati in fumo, ma in realtà si può ancora salvare il tutto con alcuni consigli da prendere subito in considerazione e che vi mostreremo in un video al termine di questo post, in modo da rendervi meglio conto di come agire.

Come salvare il cellulare caduto in acqua?
Per prima cosa è importante sapere che se il cellulare cade in acqua salata, in piscina o nel water pieno di pipì bisogna immediatamente lavarlo sotto acqua corrente. E’ però in questo caso consigliabile togliere batteria, scheda sim e scheda di memoria prima di sciacquarlo. Il sale soprattutto tende subito a corrodere l’aggeggio elettronico e qui la tempestività è tutto se si ha intenzione di salvare il cellulare caduto in acqua. Il consiglio più utile, quello che davvero funziona e che può sembrare una stupidaggine, soprattutto se non si ha intenzione di smontare il cellulare, è quello di immergerlo totalmente nel riso bianco crudo e lasciarlo per oltre ventiquattro ore. Il riso assorbe tutta l’umidità ed in poco tempo il cellulare ritornerà come nuovo.





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