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domenica 13 aprile 2014

Come sopravvivere alla fine di Windows XP ! Piccola guida per chi ha deciso di continuare ad usare il buon vecchio XP.






Windows XP è giunto al capolinea: l’8 aprile sono stati rilasciati gli ultimi aggiornamenti.


Perché Microsoft ha chiuso definitivamene Windows XP?
Microsoft ha chiuso Windows XP perché il sistema operativo è giunto alla fine del suo ciclo di vita. 13 anni di successi e milioni e milioni di utenti che ancora oggi lo utilizzano (e a disfarsene, proprio non ci pensano).
Sì, probabile che la risposta più veritiera sia questa, anche se c’è chi pensa che Microsoft abbia voluto spingere i suoi sistemi operativi più recenti, Windows 8 in primis, mandando in pensione uno degli OS ancora più utilizzati oggi. In questo modo molti utenti potranno approfittare di alcune promozioni per mandare al macero XP e approdare a Windows 8, che non ha mai avuto quel successo che Redmond si aspettava, probabilmente a causa di un gap troppo ampio tra il 7 e l’8 che ha spaventato gli utenti (dove accidenti è finito il tasto START???).
Eppure c’è anche chi pensa che Microsoft abbia voluto chiudere Windows XP per farsi pagare bei dollaroni da quelle aziende che non hanno ancora fatto l’aggiornamento.

Microsoft continua a garantire assistenza: come e dove?
Per aiutare a completare la migrazione da Windows XP a un sistema operativo più recente, Microsoft continuerà tuttavia a garantire assistenza non per ciò che concerne il rilascio di antivirus, ma allo scopo di garantire un minimo di protezione essenziale ai sistemi. Soprattutto aziende e Paesi beneficeranno di queste eccezioni: si racconta infatti che Gran Bretagna e Olanda abbiano stretto un accordo di collaborazione con Microsoft dietro sostanzioso conguaglio economico per consentire il proseguimento del supporto del sistema per tutto il settore pubblico. Stesso discorso per diverse aziende e istituti bancari che non hanno ancora preso misure correttive per risolvere il problema (molti computer nelle banche funzionano e continueranno ancora a funzionare proprio con Windows XP).
Infine Microsoft ha fatto sapere che “per aiutare le organizzazioni a completare le loro migrazioni, continuerà a fornire aggiornamenti anti-malware targati Microsoft per Windows XP fino al 14 luglio 2015“, anche se ciò non inciderà sulla data della fine del supporto al sistema operativo o sull’eventuale proseguimento della compatibilità con altri prodotti Microsoft.Windows XP, fine supporto: cosa fare?


Cosa possiamo fare per continuare a utilizzare il nostro PC con Windows XP senza correre troppi rischi?
Se utilizzate ancora Windows XP, l’unica cosa che dovreste fare è passare a un sistema operativo più recente: se siete ancora terrorizzati da Windows 8, potete comunque passare a Windows 7, che forse è insieme a XP uno dei migliori sistemi operativi realizzati da Microsoft. 
Se attualmente non avete la possibilità di fare l’upgrade, potrete comunque continuare a utilizzare Windows XP: infatti l’8 aprile non succederà un’apocalisse, né un “millennium bug” fuori stagione.

I vostri computer equipaggiati con Windows XP continueranno a funzionare, ma non riceveranno semplicemente più aggiornamenti e quindi saranno molto più esposti ai rischi.

Un utente che utilizza ancora il vecchio OS Microsoft, infatti, sarà esposto ai problemi di protezione e sicurezza 6 volte di più di un utente che sta utilizzando Windows 7 o altri sistemi operativi ancora aggiornati. Inoltre, man mano che il tempo passerà, alcuni dei programmi che utilizzate più spesso non verranno più aggiornati e di conseguenza si creerà un rischio compatibilità con altri sistemi operativi e dispositivi.

Avete un PC con Windows XP? Ecco cosa dovete fare
Ecco una lista di cose che dovete fare se avete ancora intenzione di utilizzare Windows XP:

Installare Service Pack 3: se continuerete a usare Windows XP, scaricate il Service Pack 3 qualora non lo abbiate già fatto, il pacchetto di aggiornamenti più recenti per il sistema operativo in grado di ottimizzare al meglio protezione e sicurezza.

Scegliere il giusto antivirus: che non c’è. Ci spieghiamo meglio: con un antivirus non sarete comunque protetti, però è notizia recente che Avast non abbandonerà Windows XP. Potrebbe essere una soluzione, ma non “la” soluzione.

Andare su siti sicuri: attivate il firewall per proteggervi da siti non protetti, recatevi solo su siti sicuri, ovvero quelli contrassegnati con la spunta verde contrassegnata, e non su quelli con la croce su sfondo rosso.

Passare a un altro sistema operativo: anche non Microsoft (e non ce ne vogliano quelli di Redmond). Si potrebbe ad esempio passare a Linux senza cambiare PC, a patto che Linux vi piaccia.

Passare a Windows 7 o Windows 8: inutile girarci intorno, alla fine è questa la mossa più sicura. Almeno fino alla prossima fine del ciclo di vita.

L'esposizione alle minacce informatiche è un fatto concreto, e gli utenti che utilizzano XP farebbero bene a cautelarsi.
Nel caso non foste pronti ad aggiornare o ad investire in un nuovo computer, esistono comunque alcune vie percorribili per difendersi, perlomeno nel breve periodo. In primo luogo, accertatevi che il vostro sistema operativo sia il più aggiornato possibile: collegatevi al sito Microsoft e scaricate tutti gli aggiornamenti disponibili. Naturalmente fate lo stesso con il vostro antivirus.

Sarebbe bene anche non utilizzare Internet Explorer come browser, e passare a Mozilla Firefox o Google Chrome: Big G terminerà il supporto a Chrome su Windows XP solamente nel 2015, mentre non esiste ancora una "data di scadenza" per quanto riguarda Firefox.

Inutile a dirsi, una soluzione che garantirebbe il 100% di sicurezza sarebbe scollegare completamente il vostro computer dalla rete, ma tenuto conto che la possibilità di navigare su internet è il motivo principale per il quale molti hanno un computer è probabilmente inutile suggerirlo.

Evitare di scaricare file sospetti o siti potenzialmente pericolosi e pieni di malware è un consiglio sempre valido, XP o non XP, ma lo è ancor di più in questo momento. Se proprio non potete farne a meno, una possibile soluzione alternativa potrebbe essere quella di non utilizzare un account admin, ma uno con privilegi ristretti: se qualche hacker dovesse riuscire a penetrare il nostro sistema, quantomeno avrebbe qualche difficoltà a "scorrazzare liberamente" per il computer.

In conclusione, una doverosa precisazione: i suggerimenti riportati sopra sono solamente dei palliativi, la cui efficacia (che già non è altissima) andrà progressivamente diminuendo col passare del tempo. E con "tempo" intendiamo pochi mesi, se non settimane.

Per quanto si possa essere affezionati ad XP, le soluzioni restano le due precedentemente indicate: aggiornamento ad un OS più recente o acquistare un nuovo computer.

Qualunque sia la scelta, deve essere ben ponderata e non solo per motivi economici, ma anche funzionali.
In questa fase il ruolo di consulenti e professionisti può rivelarsi fondamentale, per un puntuale supporto all'uso delle nuove interfacce utente.

Voi che soluzione adotterete?




sabato 8 febbraio 2014

COCA COLA in capsule come il caffè...presto riusciremo a produrla in casa grazie all'accordo da 1,5 miliardi di dollari siglato da Coca Cola e Gren Mountain Cofee Rasted







La Coca Cola si trasforma. Dopo aver acquistato il 10% della Gren Mountain Cofee Rasted, azienda che produce caffè in capsule, ha siglato un'accordo decennale che le permetterà di lanciare sul mercato un nuovo modo di bere la bibita più bevuta del mondo.

Questo accordo permetterà alla Coca Cola di trasformare le sue bibite, Coca Cola, Diet Cola,, Sprite e Fanta, in capsule. Quindi non più solo lattine, bottiglie o  alla spina, ma le classiche bevande potranno essere preparate in casa o in ufficio tramite delle macchine molto simili a quelle per preparare il caffè in capsula.

Dal 2015 sarà, quindi, possibile acquistare tutte le bevande del marchio Coca Cola anche in capsula. Oltre alle bibite gassate il nuovo sistema permetterà di produrre in casa anche sport drink e succhi di frutta.

Un accordo rivoluzionario che potrebbe portare a un nuovo modo di bere una delle bevande più popolari del pianeta, la Coca Cola.

LANCIO. Il nuovo sistema per le sode di Green Mountian dovrebbe essere lanciato nel 2015 e si pone in concorrenza con SodaStream, la societa' israeliana che vende un dispositivo per rendere gassata l'acqua e prodotti che le danno sapore di soda. ''Possiamo fare per le bevande fredde quello che abbiamo fatto per il caffè e il tea in casa. Riteniamo che sia una una significativa opportunita' per accelerare la crescita della categoria delle bevande fredde'' afferma l'amministratore delegato di Green Mountain, Brian Kelly.

L'accordo ''rafforza'' il sistema di imbottigliamento, e' un'''opportunita''' mette in evidenza l'amministratore delegato di Coca-Cola, Muhtar Kent. ''Green Mountain potrebbe diventare uno dei protagonisti del mercato da 98 miliardi di dollari dei soft drink'' affermano alcuni analisti.

ACCORDI. Nespresso è stata la pioniera del caffe' in capsule e Green Mountain è la maggiore catena per vendite di caffè in capsule grazie al successo delle macchine da caffè Keurig. Green Mountain ha gia' accordi con Starbucks per i caffe' e i tea in capsule e, secondo le stime di Euromonitor, il 13% delle famiglie americane ha una macchina da caffe' Keurig in casa.








domenica 5 gennaio 2014

Come impostare un'efficace sistema antifurto casalingo con le app Android o iOS.







L'antifurto di casa può essere creato con le app: un computer con una webcam, un vecchio dispositivo Android o uno iOS sono strumenti sufficienti per settare un efficace sistema di protezione casalingo e passare vacanze tranquille.

E' incubo di molti... lasci casa col sorriso stampato in faccia  e al ritorno ti ritrovi una brutta sorpresa....

Se non hai un antifurto fisico, ti proponiamo quattro modi per rimpiazzarlo con un PC, un Mac o con delle app da installare su dispositivi mobili, tanto Android quanto iOS.

Windows o Mac

Attraverso il servizio Ustream puoi impostare uno streaming dal computer di casa e controllare dal cellulare cosa sta accadendo a casa tua. Per farlo occorrono:

Computer fisso sempre acceso
Webcam
Connessione Internet
Un terminale da cui accedere (portatile o smartphone)
Il metodo è semplice: devi registrarti sul sito Ustream.tv (disponibile anche in versione gratuita) e aprire un canale di streaming. Se non vuoi che anche altri possano accedere alle tue trasmissioni (vivamente consigliato!) c'è un'opzione per rendere lo streaming privato, ovvero protetto da password.


Prima di partire per le vacanze devi solo avviare lo streaming, annotare la direzione URL del tuo canale e la password da immettere. Quindi ti basterà inserire il link nel browser di qualsiasi dispositivo e inserire la password per vedere quello che accade a casa tua.



Android

Se invece hai un vecchio terminale Android puoi usarlo come un antifurto vero e proprio. Puoi settare un allarme che ti avvisa quando rivela movimenti. Per impostarlo ti servono:

Un vecchio smartphone Android
Connessione Internet
L'app Allarme antifurto casa o Sistema di allarme mobile

1. Allarme antifurto casa è un'app che rileva i movimento dello smartphone grazie all'accelerometro. Quando il sensore si attiva, l'Android chiama un numero di cellulare da te impostato.

Lo sviluppatore consiglia di posizionare lo smartphone dietro la porta di casa. Dopodiché devi inserire un numero di telefono da chiamare, una password, il livello di sensibilità del sensore e il tempo a disposizione per inserire la chiave segreta.


Perché l'allarme funzioni correttamente devi disattivare il blocco dello schermo, l'applicazione, da parte sua, rimuoverà automaticamente la sospensione del display.

2. Sistema di allarme mobile è un'applicazione che serve a più scopi ma che è anche più completa. Il funzionamento è simile ad Allarme antifurto casa: per attivarla devi inserire un numero di telefono e una password. Anche questa rileva il movimento dello smartphone e ti avvisa, con un allarme sonoro, una chiamata o un'email.


Grazie all'uso del microfono e della camera integrati nel cellulare, l'app può rilevare anche i rumori, la prossimità di persone e scattare foto. Utile non solo come antifurto per la casa, ma anche por sapere chi usa il tuo cellulare di nascosto!


N.B. Entrambe le app funzionano anche quando il cellulare è in carica e regolano automaticamente le impostazioni di sistema, tuttavia ti consigliamo di fare delle prove prima di partire e, ovviamente, di lasciare il dispositivo in carica.


iPhone o iPad

Anche un vecchio iPhone o un iPad possono servire per proteggere la tua dimora, impostando un sistema a metà tra un antifurto e una webcam. Ti occorrono:

un iPad e l'applicazione Antifurto Domotico HD

Oppure:

un iPhone e l'applicazione Home Safe Pro
Connessione Internet
Antifurto Domotico HD e Home safe Pro sono due versioni della stessa app. Il loro vantaggio rispetto ad altre applicazioni che ti permettono di registrare dalla webcam è quello di avere il riconoscimento facciale.



Non solo, puoi impostare l'autoscatto periodico (ma anche quando viene riconosciuto un volto) delle riprese e l'upload automatico di tutte le immagini su Dropbox.



IP cam e smartphone Android

L'opzione più dispendiosa, ma anche la più stabile. Per attivare l'antifurto ti servono:

Una IP cam
Connessione Internet
Uno smartphone Android
Per impostare questo sistema di sicurezza occorre un hardware che non tutti hanno. La IP cam è una webcam particolare che non ha bisogno di essere connessa a un computer per funzionare.

Una volta installata in casa e connessa a Internet, non devi far altro che scaricare l'applicazione IP Cam Viewer sul tuo Android per visualizzare in diretta quello che avviene a casa tua.








domenica 3 novembre 2013

Come installare in casa un sistema di videosorveglianza con le Wifi Ip Cam: installazione, funzioni e configurazione






Con i tempi che corrono, a molti sarà passata per la testa l’idea di installare in casa propria, oltre al più tradizionale antifurto “a sirena”, un bell’impianto di videosorveglianza casalingo, in modo da incrementare le barriere (anche solo psicologiche) nei confronti di eventuali malintenzionati.

Fino a qualche anno fa, creare un sistema di questo tipo era discretamente dispendioso, e ci si doveva rivolgere necessariamente ad un tecnico specializzato.

Oggi, grazie ad internet, alle reti wireless, ai computer ed ai telefoni cellulari “evoluti” è possibile realizzare un piccolo impianto di videosorveglianza con una spesa davvero contenuta.

Le possibilità offerte dai moderni sistemi di videosorveglianza, però, vanno ben oltre la definizione wikipediana.
Oltre a “vedere” cosa succede in un determinato luogo mentre non siamo fisicamente lì presenti, con le nuove “Wifi Ip Cam” (ovvero, Videocamera (Cam), controllabile via internet (IP), senza fili (Wifi) ), avremo a disposizione moltissimi servizi aggiuntivi.

Come funziona il tutto ?
Il sistema si basa essenzialmente sulla presenza, in casa nostra o nel luogo dove dovremo piazzare la videocamera, di una connessione internet, a banda larga (adsl) sempre attiva (e auspicabilmente a tariffa “flat”, ovvero che non si paga a consumo).

Potremo infatti collegare la videocamera alla nostra rete di casa (e di conseguenza ad internet) ed avere così la possibilità di “vedere” con gli occhi della telecamera, collegandoci da qualsiasi computer connesso ad internet, fosse anche dall’altra parte del globo.

Ecco un elenco di “caratteristiche” che dovrebbe avere una videocamera Ip per essere considerata davvero completa:

Wireless: ovviamente, senza fili, per collegarsi alla rete di casa vostra senza utilizzare ingombranti cavi)
Con led per visione notturna: in modo da poter vedere anche di notte
Con “Pan and Tilt”: ovvero con la possibilità di muovere l’inquadratura su due assi (sù/giù, destra/sinistra), tramite apposito meccanismo motorizzato
Con zoom: per poter “avvicinare” l’inquadratura
Con webserver interno: ovvero con la possibilità di connettersi da qualsiasi browser web (ad es. Internet Explorer)
Con supporto DDNS: ovvero con la possibilità di assegnare alla videocamera un indirizzo internet “testuale” (vedi oltre)


Ovviamente non tutte le videocamere Ip wireless hanno le stesse caratteristiche, nel caso doveste decidere di acquistarne una con le caratteristiche summenzionate, vi tornerà utile questo elenco delle varie possibilità offerte. Vediamolo.

1- Vedere con gli occhi della videocamera
Potremo vedere le immagini prodotte dalla videocamera utilizzando un qualsiasi computer connesso ad internet. Basterà lanciare un qualsiasi programma per la navigazione internet (Firefox, Explorer, ecc.) e digitare l’indirizzo della videocamera (per sapere quale indirizzo, vedi oltre)  per accedere al pannello di controllo che ci darà accesso a tutte le funzionalità disponibili: potremo così “zoommare”, far ruotare la videocamera, scattare una fotografia, registrare un video o semplicemente guardare le immagini, in tempo reale, anche nel caso di stanza completamente buia.

2- Avvisi via email
Una delle caratteristiche più interessanti, a mio parere, è la possibilità di essere avvisati via email di eventuali “muovimenti sospetti”. La maggior parte delle videocamere di questo tipo, infatti, ha la capacità di “capire” quando nell’ambiente inquadrato avviene un qualsiasi movimento. Se ciò dovesse accadere, la videocamera (ricordo, sempre connessa ad internet), può inviare immediatamente una email con le foto (solitamente 5, ma è un parametro che si può modificare) della scena “incriminata” che ha attirato l’attenzione della videocamera. E’ inoltre possibile modificare la sensibilità del “sensore”, evitando così che ad ogni minimo muovimento venga inviata una email.

3- Impulso d’allarme
Molte di queste videocamere sono dotate di un apposito connettore tramite il quale è possibile inviare un impulso elettrico che mette in funzione altri dispositivi di allarme: un combinatore telefonico o una sirena (questi, ovviamente, da comprare a parte)

4- Accesso da smartphone
Alcune videocamere ip hanno la possibilità di essere “interrogate” anche tramite cellulare (o meglio, tramite smartphone, cellulare “evoluto”). Esiste ad esempio un software per iPhone che consente di accedere alle videocamere ip tramite rete cellulare. Se siete fuori casa, magari distanti chilometri, con questo programma potrete visualizzare, sullo schermo del vostro iPhone cosa sta succedendo in casa vostra o in ufficio. Potrete inoltre, se il vostro modello è supportato, spostare l’inquadratura e scattare delle istantanee.

5- Parlare e ascoltare
Moltissime modelli hanno la possibilità di attivare una modalità “ascolto”. Tramite il microfono interno è possibile infatti “ascoltare” i suoni provenienti dall’ambiente nel quale la videocamera è installata. Non solo: collegandoci da un computer dotato di microfono, potremo addirittura parlare dal Pc remoto, e la persona vicina alla videocamera potrà sentire quello che diciamo, e magari risponderci (o scappare… :-)  ).

Le possibilità sono davvero molte.

Vediamo in dettaglio la “lista della spesa”: ciò di cui avrete bisogno per installare un sistema di videosorveglianza fai-da-te.

Una connessione ad internet con tariffa “flat” (non a consumo) attiva 24 ore su 24
Un modem/router wireless
Un computer (Pc o Mac)
Un indirizzo email
Una o più ” Wi-fi Ip Cam” (definita anche “videocamera di rete”), come queste
Opzionale: uno smartphone evoluto (come l’iPhone o altri in grado di connettersi ad internet)



Vediamo, in breve ed in modo molto generico (ogni videocamera ha un procedimento più o meno specifico) come far funzionare il tutto.

Procediamo per passi.
Collegate la vostra Wi-Fi Ip Cam, tramite cavo Lan (cavo di rete), al vostro Router
Accertatevi che la connessione Wi-fi sia accesa e funzionante
Aprite il programma che utilizzate solitamente per navigare, e nella barra degli indirizzi, inserite l’indirizzo “IP” della Videocamera. Per sapere qual è l’indirizzo Ip della vostra videocamera di rete, si hanno, solitamente, due strade:
Leggere l’indirizzo “di default” (cioè assegnato come impostazione “di fabbrica”) sul manuale delle videocamera
Utilizzare il software per la scansione degli indirizzi Ip che vi dovrebbe essere stato fornito insieme alla videocamera. In assenza, potrete provare ad utilizzare questo.
Una volta digitato l’indirizzo Ip della vostra videocamera (che avrà una forma “numerica”, simile a 192.168.1.xx), accederete al pannello di configurazione. Inserite nome utente e password (impostate di default, per conoscerle leggete il manuale fornito) e date invio.
Nel pannello di configurazione, sarà possibile attivare il modulo wifi della videocamera. Per fare ciò, andate nell’apposita sezione, e impostate i parametri della vostra connessione wireless (nome della connessione e password)
Salvate. La Videocamera dovrebbe riavviarsi
Scollegate il cavo Lan e provate, digitando l’indirizzo Ip delle videocamera, a collegarvi via wireless
Una volta entrati nel pannello di configurazione, controllate che l’immagine venga correttamente visualizzata ed impostate i parametri desiderati. Potrete ad esempio voler modificare la sensibilità del sensore, abilitare l’impulso per allarme esterno oppure configurare un indirizzo di posta elettronica (dovrete  darne uno “a disposizione” della vostra videocamera affichè lei possa inviarvi le email di allarme).
Potrete inoltre impostare DynDNS (è un servizio gratuito che vi consente di ottenere un indirizzo “testuale” e non “numerico” come nel caso precedentemente illustrato, per ovviare al problema dell’ Ip dinamico. vedi oltre)
Vediamo una classica schermata del software interno della videocamera:


Come faccio a vedere la mia videocamera da internet ? Non funziona ! E’ una truffa !

No… come spesso accade, questi gadget tecnologici sono difficili da far funzionare, ma una volta configurati “a puntino” funzionano più che bene. E’ un processo non semplicissimo, ma non disperiamo.

Le cose fondamentali sono due:

1) Conoscere il proprio indirizzo Ip “esterno”

Non mi sembra la sede adatta per scendere in tecnicismi e definire cos’è un indirizzo Ip, per cui accontentatevi di qualche semplificazione che farà inorridire i più tecnici.

Abbiamo fin’ora visto due tipi di indirizzi Ip:

Conoscere l’indirizzo Ip “interno” (per interno si intende interno alla propria rete domestica privata) della videocamera (quello simile a 192.168.1.xx, leggi sopra) è un po’ come sapere dove sono le stanze all’interno di una casa. Dov’è il bagno ? In fondo a destra. E la cucina ? In fondo a sinistra. Allo stesso modo diremo: dov’è la videocamera ? A 192.168.1.12 (è solo un esempio, non prendere questo indirizzo Ip come vostro realmente !). E dov’è il mio Pc ? E’ a 192.168.1.10. E la mia xbox 360 collegata in rete ? Sta a 192.168.1.30. In pratica assegnare un indirizzo Ip significa “collocare” in un dato posto una periferica hardware collegata alla nostra rete domestica (ovviamente tutto in senso molto figurato). Gli indirizzi Ip possono essere assegnati in due modi: 1- tramite DHCP (ovvero li assegna il router in automatico) 2- manualmente (saremo noi, per ciascuna periferica collegata, ad assegnare un indirizzo)
L’indirizzo Ip “esterno“, invece è quell’indirizzo che dice ai computer esterni alla nostra rete, dove sta il nostro router, che è un po’ la porta di accesso che abbiamo verso internet (non a caso si chiama anche Gateway: cancello, porta d’accesso, traducetelo come volete). E’ un indirizzo un po’ diverso dal solito 192.168.qualcosa. Può essere 88.123.45.67 oppure 155.12.2.3 o qualsiasi altra combinazione (con alcune limitazioni, ma non è attinente in questa sede). Per assurdo, se fossimo collegati con un Router senza “protezioni” (il firewall o il Nat, anche questo non è attinente), e se comunicassimo a mezzo mondo il nostro indirizzo Ip esterno, potremmo dare la possibilità a qualche malintenzionato di accedere alle nostre risorse “interne” (cioè i computer e gli altri dispositivi collegati al Router), con evidenti rischi. Questo indirizzo è assegnato dal vostro “Service Provider” (tipicamente la compagnia telefonica alla quale vi appoggiate per avere la connessione ad internet). Questo indirizzo, se non stabilito diversamente nel contratto, è normalmente “dinamico”, ovvero varia di tanto in tanto e soprattutto nel caso voleste spegnere il vostro router. Tenete a mente queste informazioni, torneranno utili. Per conoscere il vostro indirizzo Ip esterno, potrete usare il pannello di controllo del router oppure usare My Ip address.
2) Aver configurato correttamente il router

Non semplice da spiegare. Provo a semplificare al massimo. Abbiamo detto che, tramite il router, disponiamo di un indirizzo Ip “esterno” che ci colloca all’interno di internet.

Questo indirizzo è fortunatamente “protetto” dal nostro router, nel senso che, di norma, se provate a collegarvi dall’esterno, magari tramite Internet Explorer, ad un indirizzo Ip Esterno del router di un amico che ve l’ha comunicato, otterrete ben poco. Questo poichè (ma non solo per questo) il router “chiude” le richieste che arrivano dall’esterno. E’ un po’ come una persona molto viziata: sempre pronto a chiedere (e a venire accontentato) ma molto poco disposto ad accontentare le richieste che gli vengono fatte.

C’è un però. Abbiamo detto che vogliamo vedere la nostra videocamera dall’esterno… per cui, dall’esterno, dovremo chiedere al nostro router le immagini della videocamera… il che vuol dire convincere il nostro router ad accontentare la nostra richiesta. Ci sarebbe un’ulteriore approfondimento da effettuare, ma non voglio esagerare con i tecnicismi. Limitatevi a prendere come “dato” questo: i dati, nelle reti, passano attraverso delle “porte”. Queste porte hanno dei numeri. I dati delle immagini della nostra videocamera, passano attraverso una porta con uno specifico numero (assegnabile da noi a piacere).


Cosa significa, in soldoni, tutto ciò ? Significa questo:

Router 1
screen capture 12 Videosorveglianza con le Wifi Ip Cam: funzioni e configurazione

Cioè, nel pannello di controllo del router (solitamente accessibile digitando l’indirizzo 192.168.1.1, ma ci sono molte varianti), dovrete configurare il cosiddetto “Port Forwarding” o “Inoltro delle Porte”.

Dovrete in pratica dire al vostro router che la per la videocamera che sta al 192.168.1.103, porta 83 esterna 83 interna (dovrete ovviamente impostare i relativi indirizzo ip e porta nel pannello di controllo della vostra videocamera ip), devono essere accontentate le richieste provenienti dall’esterno (voce: inbound filter: Allow all), ed in particolare queste richieste devono essere indirizzate all’indirizzo della vostra videocamera (che è, nel caso, 192.168.1.103).

In questo modo, dopo aver configurato il tutto, se da un computer esterno alla vostra rete, digiterete il vostro indirizzo ip esterno, seguito da ” :83 ” (ad esempio, sparo a caso, http://154.11.23.45:83) vi collegherete al vostro router, che saprà che a quella porta (83) corrisponde la “richiesta” di visione delle immagini della videocamera. A quel punto, sul vostro schermo, se avete fatto tutto correttamente, verrà visualizzato il pannello di login della videocamera, proprio come quando vi accedevate tramite rete interna (digitando 192.168.1.xx). Inserite nome utente e password ed il gioco è fatto.

Semplice ? Magari no, ma dà tanta soddisfazione !

Pensavate fosse finita qui ? Si eh ? Sbagliato !

Come vi ho detto, l’indirizzo che dovrete digitare dall’esterno, se volete contattare la ip cam che sta in casa, è “dinamico” (ovvero varia ogni tanto sulla base di ciò che decide il vostro Internet Service Provider).
Il problema è: come faccio a sapere ogni tre minuti che indirizzo ha il mio router in questo momento ? Non posso mica telefonare e chiedere a chi c’è in casa di collegarsi a My Ip address e dirmi che indirizzo esterno è stato assegnato al mio router ! Anche perchè se c’è sempre qualcuno in casa… che ve ne fate di una videocamera per sorveglianza ?

A questo problema ha messo una pezza il mitico www.dyndns.com.

Il servizio consente, gratuitamente, di ottenere una sorta di “dominio” (esempio: http://miodominio.mine.tk) da “accoppiare” all’indirizzo Ip dinamico del vostro router.

In questo modo potrete sempre accedere all’indirizzo “miodominio.mine.tk” e sarà come digitare l’indirizzo Ip dinamico esterno del vostro router sempre aggiornato.

Il servizio può funzionare principalmente in tre modi (che non approfondirò perchè andrei troppo fuori tema):

1- impostare il servizio via router: è il router che si occupa, periodicamente, di informare DDNS del nuovo indirizzo
2- impostare il servizio via software: un piccolo programmino si occua, ogni tanto, di informare DDNS del nuovo indirizzo
3- impostare il servizio via videocamera: molte videocamere possono essere configurate con DDNS come i router

Una volta configurato il tutto sarete, finalmente, in grado di accedere a tutte le possibilità offerte da questi fantastici gadget.

Se il vostro cellulare supporta la navigazione in internet, potrete collegarvi al vostro indirizzo ip esterno o al vostro dominio DDNS per visualizzare, in mobilità, le immagini della videocamera ip.

Per quanto riguarda l’iPhone, vi consiglio un ottimo software (a pagamento): Ip Vision Pro. Supporta molte wifi ip cam, anche generiche (anche se non è detto che supporti il “pan and tilt”).

Un accenno ai prezzi: sul mercato ci sono wifi ip cam di tutti i tipi e di tutti i prezzi.

Il minimo sembra essere 50 euro; un prodottino buono si aggira sui 100/140 euro (dipende molto dalle caratteristiche tecniche).

Quello che vi posso dire è: se non avete particolari esigenze, non spendete più di queste cifre. Ci sono anche modelli a 300 euro, ma effettivamente, a mio parere, per un impiantino di videosorveglianza domestico sono troppi.

Vi lascio con un video (in inglese) che offre una discreta panoramica delle varie possibilità offerte dalle wifi ip cam.









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