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venerdì 26 settembre 2014

La guida a UFO WARDRIVING 4 INVASION (WPA TESTER PER WINDOWS) Ecco come trovare le password dei modem router WIFI con 2 CLICK e navigare su internet GRATIS scroccando la rete







Trovare la password del modem WIFI del vicino di casa può essere un'operazione davvero semplice....

Oggi è possibile scaricare un programmino molto semplice da usare che è in grado di rivelare le password standard delle principali compagnie che forniscono l'accesso ad internet.

Vi sveliamo come fare in questa esauriente guida all'uso di UFO WARDRIVING 4  !!!


Da questa pagina potrai infatti effetturae il download dell’ultima versione di Ufo Wardriving, per ora l’ultima release è la versione 4 Invasion.

Ufo Wardriving 4 Invasion è un software creato da asterix (Cristian Steri) e Grifisx (Antonio G. Imbesi).

E’ un software scritto in Python con interfaccia QT compatibile con tutti i sistemi operativi Windows e Linux.

La versione è stata aggiornata a v4 con nome in codice “Invasion“.

Cosa fa UFO WARDRIVING 4 ?

Ecco le principali FUNZIONI DI UFO WARDRIVING 4



- Trova le password default dei router wifi:

Alice
DLink
Vodafone (no IT)
EasyBox-
Arcor-
PBS-
Fastweb
Huawei
Infostrada
Jazztel_
WLAN_
Speedtouch
Thomson
INFINITUM
Discus-
Discus–
BBox
BTHomeHub
Otenet
Sapo
Dmax
Orange
Cyta
Privat
BigPond
Meo
O2Wireless
TeleTu
Tele2
YaCom
WLAN
WiFi


 - Scanner Wifi

Lo scanner ha una funzione per connettersi ad una rete senza dover inserire la password manualmente
Riesce a stabilire quali reti sono vulnerabili



- Funzioni aggiuntive

MAC Changer: Uno strumento per cambiare il MAC della scheda di rete
Alice Magic: Uno strumento per aggiungere nuovi magic numbers alla lista
NM: UW 4 è provvisto di un Network Manager in traybar:





VIDEO UFO WARDRIVING 4 INVASION
Ecco un video dimostrativo all’uso del software:




Esistono due versioni di UFO WARDRIVING... una per WINDOWS ed una per sistemi con LINUX, ecco i link da cui scaricare i programmi :

DOWNLOAD UFO WARDRIVING



- Ufo Wardriving 4 Invasion (Windows):

Download Ufo Wardriving 4 exe Windows



- Ufo Wardriving 4 Invasion (Linux):

su questa versione la funzione di connettersi automaticamente con un click non è stata ancora completata.

Download Ufo-Wardriving 4 zip Linux



- File di lingua (Spagnolo)

Download es_ES.po

Download es_ES.mo



Homepage (English): www.ufo-wardriving.com
Homepage (Italiano): www.ufo-wardriving.it





sabato 8 marzo 2014

Vinci un iPad Air 32GB wifi con il concorso Easyprint - Metti Mi piace sulla pagina Easyprint e vinci !







Easyprint Italia promuove un concorso a premi con il quale potrete provare a vincere un iPad Air 32GB wifi.


Partecipare è semplice e veloce.
Scadenza: 31 marzo 2014

Vi segnaliamo il concorso indetto da Easyprint che sulla sua pagina Facebook vi dà la possibilità di vincere un Apple iPad Air Wi-Fi da 32 GB.
Per partecipare vi basterà andare a questa pagina, fare “Mi piace” e rispondere esattamente a 3 domande.
Tra tutti i partecipanti verrà effettuata l’estrazione del vincitore dell’iPad, che sarà avvisato via e-mail.
Per i dettagli vi rimandiamo al regolamento completo dell’iniziativa.





mercoledì 8 gennaio 2014

Risparmiare sull'ADSL ? Semplice...dividere il canone ADSL con il proprio vicino di casa !







Dividere il canone ADSL con il proprio vicino di casa, grazie a una LAN Wi-Fi.

È possibile farlo e non ci sono leggi che lo vietino. Benefici e rischi di quella che potrebbe diventare una moda tra gli smanettoni.

La velocità di connessione fornita dai provider sta aumentrando sempre più. La banda non manca; perché non condividerla con un vicino di casa, spartendosi il costo del canone?

È possibile e in linea di massima non è illegale. Comporta però qualche rischio, che è possibile evitare o limitare con qualche accorgimento tecnico e una buona dose di prudenza.

Prima le buone notizie: "non c'è una legge che vieti di condividere l'ADSL tramite Wi-Fi con uno o più vicini, mettendosi d'accordo con loro per pagare insieme il canone".

"Rivendere il servizio è un mestiere da operatori autorizzati- continua Nuti- ma solo se l'offerta è al pubblico: se l'ho messa su un sito Internet o, che so, ho affisso un cartello in un bar in cui avviso che voglio affittare l'ADSL. Solo questi casi potrebbe esserci un processo del Ministero contro di me, per quanto è cosa di per sé molto improbabile.

Se ne parlo soltanto con i vicini, invece, senza affissione al pubblico dell'offerta, sto tranquillo: posso condividere l'ADSL...".

Alcuni contratti ADSL hanno però clausole che impediscono di rivendere o affittare a terzi il servizio, pena la perdita dell'abbonamento. È il caso dell'ADSL di Libero, che ha introdotto questa clausola di recente, in aprile. Agli utenti che non l'accettassero, ha permesso di recedere dal contratto. Nel contratto di Alice, invece, non c'è una clausola specifica contro la rivendita o l'affitto dei servizi. Si vieta soltanto la "cessione" dell'abbonamento a terzi, al punto sei del contratto. Il che è vietato anche nel contratto della linea telefonica, al punto 12. Dove però si dice anche: "Il Cliente può permettere ad altri di usufruire del Servizio ma non può chiedere un corrispettivo maggiore di quanto il Cliente medesimo sia tenuto a corrispondere a Telecom Italia, in relazione alle condizioni economiche vigenti". Per Telecom, ADSL e linea telefonica sono tutt'uno, quindi questo articolo del contratto è forse una porta aperta verso la possibilità di condividere Internet via Wi-Fi.

La questione delle clausole contrattuali è in realtà di scarsa importanza. Poiché, come riconosce Antonio Converti, direttore marketing di Libero, "per noi non c'è alcun modo di capire se l'utente sta condividendo l'ADSL con il vicino invece che con un secondo computer presente nella stessa casa". Insomma, la situazione è che Libero permette di fare una LAN casalinga; vieta (con la clausola appena aggiunta) di condividerla con un vicino, ma non ha modo di accorgersene se qualcuno lo sta facendo. "Né abbiamo intenzione o interesse di andare fare le pulci ai clienti, per scoprire chi trasgredisce", aggiunge Converti. Ovvio. Il punto però è che "il vero deterrente contro questa pratica non sono le regole contrattuali. È un altro: sono i pericoli insiti nel dare la propria connessione in mano a un vicino di casa".

Che cosa si rischia condividendo la propria connessione con un vicino di casa? Non solo che qualche altro vicino, non autorizzato, usi la banda. "Se c'è un servizio VoIP attivo sul Wi-Fi, una volta intercettato il traffico posso anche telefonare a sbafo, con addebito a carico del titolare della connessione. Se uso la connessione, in cui mi sono intrufolato, per spargere virus o per attaccare un server, poi sarà il titolare dell'abbonamento a passare i guai con la polizia postale".

Al pirata basterà cancellare i log per mettersi in salvo. Sarà difficile risalire a lui, perché se ha usato il Wi-Fi per abusare di una connessione altrui, dove sono le tracce del suo passaggio, se non nei log di una macchina già violata e che quindi può cancellare con facilità? "Le prove sono disperse nell'etere", dice Chiesa. Al contrario, se l'attaccante si è impadronito della connessione tramite Internet, magari con un trojan, l'accaduto sarà stato registrato dai provider usati.

Con alcuni accorgimenti, è possibile però ridurre di molto i rischi. E' consigliabile spendere dagli 80 euro in su per comprare access point di buona qualità, che supportino la cifratura WEP a 128 bit, e di abilitarla. "Si trovano ottimi Access Point già con 80-100 euro, anche se i migliori costano più di 300 euro". Secondo consiglio, "bisogna sempre cambiare la configurazione di default dell'Access Point. La password di default è la stessa per tutti i modelli di una marca. E i pirati lo sanno". Poi, due consigli per i più esperti: "disabilitare il broadcast dell'identificativo di rete e la possibilità di fare telnet da Internet sull'Access Point".

Infine, la LAN Wi-Fi espone a un altro rischio: "aumentano le probabilità che la mia macchina sia invasa da trojan e da virus. Se il mio vicino è contagiato, è probabile che lo sia anche io, infatti, perché siamo sulla stessa LAN". È un invito a stare attenti e a scegliere bene l'utente con cui condividere la propria connessione ADSL via Wi-Fi: che non sia un pirata, né un pedofilo, né un lamer pronto a essere contagiato da ogni schifezza che circola in Rete.







domenica 5 gennaio 2014

Come condividere la connessione internet della chiavetta 3G con Windows 7 e 8 tramite la scheda di rete wifi






Sei alla ricerca di un metodo per trasformare il tuo computer in un router Wi-Fi? Desideri allungare il range wireless del router, non possiedi un router wireless oppure sei in viaggio e desideri condividere la tua connessione a internet?

Qualsiasi essa sia la tua esigenza, vediamo insieme cosa ti occorre, sia che tu utilizzi un computer con Windows 7 e/o Windows 8.




Virtual Router Plus 

Se desideri rendere il tuo computer un router Wi-Fi ad esempio perchè il router non invia più il segnale, non ne possiedi uno wireless oppure intendi aumentare il range wireless, una soluzione può essere il software Virtual Router Plus.

Virtual Router Plus trasforma il tuo computer con Windows 7 o Windows 8 in un hotspot WiFi. 

Utilizzando Virtual Router Plus puoi condividere in wireless una qualsiasi connessione internet (WiFi, LAN, Ethernet, dial-up, 3G, ecc...) con qualsiasi dispositivo WiFi (laptop o notebook, tablet, smartphone, netbook, stampante wireless, ecc...).

La connessione è protetta con WPA2(la crittografia wireless più sicura), non necessità di installazione, facile l' utilizzo, permette la scelta di un SSID e di una password personalizzata.

Purtroppo non è possibile visionare e gestire i dispositivi che usufruiscono della connessione.

Per utilizzare Virtual Router Plus è sufficiente, avviata l’applicazione, inserire un SSID e una password da usare per proteggere la rete wireless che si sta creando e far click sul pulsante Start Virtual Router Plus.

Per scaricare Virtual Router Plus collegati qui.








Virtual Wi-Fi Router 

Se abbiamo l' esigenza di condividere la connessione proveniente da un modem USB 3G, quale una chiavetta che fornisce internet da un operatore mobile e, Virtual Router Plus, per qualsiasi motivo, non dovesse soddisfarci, possiamo utilizzare il software Virtual WiFi Router concepito per la condivisione della connessione a internet proveniente da modem 3G o chiavetta USB.

Virtual Wi-Fi Router è compatibile con svariati modem 3G, consuma poche risorse e a differenza di Virtual Router Plus possiamo vedere in ogni momento quanti dispositivi sfruttano il proprio hotspot.

Un buon software di reverse-tethering per condividere la connessione con altri computer, smartphone e tablet. Con reverse-tethering si intende la funzionalità di navigare da smartphone sfruttando la connessione a internet di un PC.

Per scaricare Virtual WiFi Router clicca qui.


Nella prima finestra di installazione viene proposta l' installazione di una toolbar, se non interessati, andare su Advanced e far click su Next.


La "simpatica" finestra che appare ha il solo scopo di indurvi a cambiare idea, quindi, se continui a non essere interessato far click su Cancel.


Se non interessato, deseleziona la casella e far click su Next.


A questo punto inizia l' installazione, Next, accetta il contratto di utilizzo, 4 volte Next e avvia l' installazione con Install. Prima della conclusione, il software, propone un' altra toolbar, se non interessati, scegliere Cancel, click su Skip(saltare) in alto a destra e nella nuova finestra far click su Declino.

Finish per avviare il software nella traybar.


Per configurare il programma, seleziona cosa condividere, far click su Configure, scegli un nome per la rete e la password. Controlla la password con View e conferma con Setup Hotspot.

Fatto questo il PC diventa un hot-spot Wi-Fi a tutti gli effetti. 



Domande frequenti 

Domanda Quando tento l' avvio di uno dei due software presentati sul mio computer con Windows XP si presenta errore di impossibilità d' avvio

Risposta I software sono compatibili solo con Windows 7 e Windows 8







giovedì 7 novembre 2013

Vinci un Natala da favola con LIDL il concorso che ti premia se acquisti le praline FERRERO ROCHER, POCKET COFFEE, MON CHERI, FERRERO PRESTIGE e FERRERO COLLECTION








Fino al 31 dicembre 2013 acquistando almeno 2 confezioni di praline a scelta tra: FERRERO ROCHER, POCKET COFFEE, MON CHÉRI, FERRERO PRESTIGE, FERRERO COLLECTION e telefonando al n. 06/91810412 potrai vincere 1 dei 100 MINI IPAD (solo WI FI) in palio.

Si parteciperà inoltre all’estrazione finale nella quale sarà estratto il nominativo che riceverà in premio la FIAT 500L in palio.


Se hai vinto il MINI IPAD (solo WI FI), per averne diritto, spedisci entro sette giorni dalla vincita tramite raccomandata A.R. (farà fede il timbro postale) lo scontrino originale comprovante la vincita (che riporti data, ora, numero ed importo totale indicati) insieme ai tuoi dati anagrafici (cognome e nome) e ai tuoi recapiti (indirizzo e recapito telefonico) a: Concorso “VINCI UN
NATALE DA FAVOLA (L)” c/o ICTLABS SRL – VIA NARNI 211 int.14 – 05100 TERNI.

Dopo aver effettuato i controlli sulla regolarità della partecipazione e sulla corrispondenza dei dati riportati sullo scontrino, il premio potrà essere riconosciuto all’avente diritto.
Se non hai vinto il MINI IPAD (solo WI FI), potrai partecipare all’eventuale estrazione finale dei MINI IPAD non assegnati facendo pervenire entro sette giorni dalla giocata (farà fede il timbro postale) lo scontrino originale di acquisto insieme ai tuoi dati anagrafici incluso l’indirizzo ed un recapito telefonico a:
Concorso “VINCI UN NATALE DA FAVOLA (L)” c/o ICT LABS SRL –
UFFICIO POSTALE TERNI SUCCURSALE 1 – CASELLA POSTALE N. 36 – 05100 TERNI.

Sia nel caso tu abbia vinto il MINI IPAD (solo WI FI) sia nel caso di mancata vincita del MINI IPAD (solo WI FI), parteciperai all’estrazione finale, che si terrà entro il 28 febbraio 2014, per l’assegnazione della FIAT 500 messa in palio.

L’estrazione avverrà tra tutte le buste contenenti ciascuna uno scontrino non vincente nonché tra tutte le buste contenenti ciascuna uno scontrino vincente.





domenica 3 novembre 2013

Come installare in casa un sistema di videosorveglianza con le Wifi Ip Cam: installazione, funzioni e configurazione






Con i tempi che corrono, a molti sarà passata per la testa l’idea di installare in casa propria, oltre al più tradizionale antifurto “a sirena”, un bell’impianto di videosorveglianza casalingo, in modo da incrementare le barriere (anche solo psicologiche) nei confronti di eventuali malintenzionati.

Fino a qualche anno fa, creare un sistema di questo tipo era discretamente dispendioso, e ci si doveva rivolgere necessariamente ad un tecnico specializzato.

Oggi, grazie ad internet, alle reti wireless, ai computer ed ai telefoni cellulari “evoluti” è possibile realizzare un piccolo impianto di videosorveglianza con una spesa davvero contenuta.

Le possibilità offerte dai moderni sistemi di videosorveglianza, però, vanno ben oltre la definizione wikipediana.
Oltre a “vedere” cosa succede in un determinato luogo mentre non siamo fisicamente lì presenti, con le nuove “Wifi Ip Cam” (ovvero, Videocamera (Cam), controllabile via internet (IP), senza fili (Wifi) ), avremo a disposizione moltissimi servizi aggiuntivi.

Come funziona il tutto ?
Il sistema si basa essenzialmente sulla presenza, in casa nostra o nel luogo dove dovremo piazzare la videocamera, di una connessione internet, a banda larga (adsl) sempre attiva (e auspicabilmente a tariffa “flat”, ovvero che non si paga a consumo).

Potremo infatti collegare la videocamera alla nostra rete di casa (e di conseguenza ad internet) ed avere così la possibilità di “vedere” con gli occhi della telecamera, collegandoci da qualsiasi computer connesso ad internet, fosse anche dall’altra parte del globo.

Ecco un elenco di “caratteristiche” che dovrebbe avere una videocamera Ip per essere considerata davvero completa:

Wireless: ovviamente, senza fili, per collegarsi alla rete di casa vostra senza utilizzare ingombranti cavi)
Con led per visione notturna: in modo da poter vedere anche di notte
Con “Pan and Tilt”: ovvero con la possibilità di muovere l’inquadratura su due assi (sù/giù, destra/sinistra), tramite apposito meccanismo motorizzato
Con zoom: per poter “avvicinare” l’inquadratura
Con webserver interno: ovvero con la possibilità di connettersi da qualsiasi browser web (ad es. Internet Explorer)
Con supporto DDNS: ovvero con la possibilità di assegnare alla videocamera un indirizzo internet “testuale” (vedi oltre)


Ovviamente non tutte le videocamere Ip wireless hanno le stesse caratteristiche, nel caso doveste decidere di acquistarne una con le caratteristiche summenzionate, vi tornerà utile questo elenco delle varie possibilità offerte. Vediamolo.

1- Vedere con gli occhi della videocamera
Potremo vedere le immagini prodotte dalla videocamera utilizzando un qualsiasi computer connesso ad internet. Basterà lanciare un qualsiasi programma per la navigazione internet (Firefox, Explorer, ecc.) e digitare l’indirizzo della videocamera (per sapere quale indirizzo, vedi oltre)  per accedere al pannello di controllo che ci darà accesso a tutte le funzionalità disponibili: potremo così “zoommare”, far ruotare la videocamera, scattare una fotografia, registrare un video o semplicemente guardare le immagini, in tempo reale, anche nel caso di stanza completamente buia.

2- Avvisi via email
Una delle caratteristiche più interessanti, a mio parere, è la possibilità di essere avvisati via email di eventuali “muovimenti sospetti”. La maggior parte delle videocamere di questo tipo, infatti, ha la capacità di “capire” quando nell’ambiente inquadrato avviene un qualsiasi movimento. Se ciò dovesse accadere, la videocamera (ricordo, sempre connessa ad internet), può inviare immediatamente una email con le foto (solitamente 5, ma è un parametro che si può modificare) della scena “incriminata” che ha attirato l’attenzione della videocamera. E’ inoltre possibile modificare la sensibilità del “sensore”, evitando così che ad ogni minimo muovimento venga inviata una email.

3- Impulso d’allarme
Molte di queste videocamere sono dotate di un apposito connettore tramite il quale è possibile inviare un impulso elettrico che mette in funzione altri dispositivi di allarme: un combinatore telefonico o una sirena (questi, ovviamente, da comprare a parte)

4- Accesso da smartphone
Alcune videocamere ip hanno la possibilità di essere “interrogate” anche tramite cellulare (o meglio, tramite smartphone, cellulare “evoluto”). Esiste ad esempio un software per iPhone che consente di accedere alle videocamere ip tramite rete cellulare. Se siete fuori casa, magari distanti chilometri, con questo programma potrete visualizzare, sullo schermo del vostro iPhone cosa sta succedendo in casa vostra o in ufficio. Potrete inoltre, se il vostro modello è supportato, spostare l’inquadratura e scattare delle istantanee.

5- Parlare e ascoltare
Moltissime modelli hanno la possibilità di attivare una modalità “ascolto”. Tramite il microfono interno è possibile infatti “ascoltare” i suoni provenienti dall’ambiente nel quale la videocamera è installata. Non solo: collegandoci da un computer dotato di microfono, potremo addirittura parlare dal Pc remoto, e la persona vicina alla videocamera potrà sentire quello che diciamo, e magari risponderci (o scappare… :-)  ).

Le possibilità sono davvero molte.

Vediamo in dettaglio la “lista della spesa”: ciò di cui avrete bisogno per installare un sistema di videosorveglianza fai-da-te.

Una connessione ad internet con tariffa “flat” (non a consumo) attiva 24 ore su 24
Un modem/router wireless
Un computer (Pc o Mac)
Un indirizzo email
Una o più ” Wi-fi Ip Cam” (definita anche “videocamera di rete”), come queste
Opzionale: uno smartphone evoluto (come l’iPhone o altri in grado di connettersi ad internet)



Vediamo, in breve ed in modo molto generico (ogni videocamera ha un procedimento più o meno specifico) come far funzionare il tutto.

Procediamo per passi.
Collegate la vostra Wi-Fi Ip Cam, tramite cavo Lan (cavo di rete), al vostro Router
Accertatevi che la connessione Wi-fi sia accesa e funzionante
Aprite il programma che utilizzate solitamente per navigare, e nella barra degli indirizzi, inserite l’indirizzo “IP” della Videocamera. Per sapere qual è l’indirizzo Ip della vostra videocamera di rete, si hanno, solitamente, due strade:
Leggere l’indirizzo “di default” (cioè assegnato come impostazione “di fabbrica”) sul manuale delle videocamera
Utilizzare il software per la scansione degli indirizzi Ip che vi dovrebbe essere stato fornito insieme alla videocamera. In assenza, potrete provare ad utilizzare questo.
Una volta digitato l’indirizzo Ip della vostra videocamera (che avrà una forma “numerica”, simile a 192.168.1.xx), accederete al pannello di configurazione. Inserite nome utente e password (impostate di default, per conoscerle leggete il manuale fornito) e date invio.
Nel pannello di configurazione, sarà possibile attivare il modulo wifi della videocamera. Per fare ciò, andate nell’apposita sezione, e impostate i parametri della vostra connessione wireless (nome della connessione e password)
Salvate. La Videocamera dovrebbe riavviarsi
Scollegate il cavo Lan e provate, digitando l’indirizzo Ip delle videocamera, a collegarvi via wireless
Una volta entrati nel pannello di configurazione, controllate che l’immagine venga correttamente visualizzata ed impostate i parametri desiderati. Potrete ad esempio voler modificare la sensibilità del sensore, abilitare l’impulso per allarme esterno oppure configurare un indirizzo di posta elettronica (dovrete  darne uno “a disposizione” della vostra videocamera affichè lei possa inviarvi le email di allarme).
Potrete inoltre impostare DynDNS (è un servizio gratuito che vi consente di ottenere un indirizzo “testuale” e non “numerico” come nel caso precedentemente illustrato, per ovviare al problema dell’ Ip dinamico. vedi oltre)
Vediamo una classica schermata del software interno della videocamera:


Come faccio a vedere la mia videocamera da internet ? Non funziona ! E’ una truffa !

No… come spesso accade, questi gadget tecnologici sono difficili da far funzionare, ma una volta configurati “a puntino” funzionano più che bene. E’ un processo non semplicissimo, ma non disperiamo.

Le cose fondamentali sono due:

1) Conoscere il proprio indirizzo Ip “esterno”

Non mi sembra la sede adatta per scendere in tecnicismi e definire cos’è un indirizzo Ip, per cui accontentatevi di qualche semplificazione che farà inorridire i più tecnici.

Abbiamo fin’ora visto due tipi di indirizzi Ip:

Conoscere l’indirizzo Ip “interno” (per interno si intende interno alla propria rete domestica privata) della videocamera (quello simile a 192.168.1.xx, leggi sopra) è un po’ come sapere dove sono le stanze all’interno di una casa. Dov’è il bagno ? In fondo a destra. E la cucina ? In fondo a sinistra. Allo stesso modo diremo: dov’è la videocamera ? A 192.168.1.12 (è solo un esempio, non prendere questo indirizzo Ip come vostro realmente !). E dov’è il mio Pc ? E’ a 192.168.1.10. E la mia xbox 360 collegata in rete ? Sta a 192.168.1.30. In pratica assegnare un indirizzo Ip significa “collocare” in un dato posto una periferica hardware collegata alla nostra rete domestica (ovviamente tutto in senso molto figurato). Gli indirizzi Ip possono essere assegnati in due modi: 1- tramite DHCP (ovvero li assegna il router in automatico) 2- manualmente (saremo noi, per ciascuna periferica collegata, ad assegnare un indirizzo)
L’indirizzo Ip “esterno“, invece è quell’indirizzo che dice ai computer esterni alla nostra rete, dove sta il nostro router, che è un po’ la porta di accesso che abbiamo verso internet (non a caso si chiama anche Gateway: cancello, porta d’accesso, traducetelo come volete). E’ un indirizzo un po’ diverso dal solito 192.168.qualcosa. Può essere 88.123.45.67 oppure 155.12.2.3 o qualsiasi altra combinazione (con alcune limitazioni, ma non è attinente in questa sede). Per assurdo, se fossimo collegati con un Router senza “protezioni” (il firewall o il Nat, anche questo non è attinente), e se comunicassimo a mezzo mondo il nostro indirizzo Ip esterno, potremmo dare la possibilità a qualche malintenzionato di accedere alle nostre risorse “interne” (cioè i computer e gli altri dispositivi collegati al Router), con evidenti rischi. Questo indirizzo è assegnato dal vostro “Service Provider” (tipicamente la compagnia telefonica alla quale vi appoggiate per avere la connessione ad internet). Questo indirizzo, se non stabilito diversamente nel contratto, è normalmente “dinamico”, ovvero varia di tanto in tanto e soprattutto nel caso voleste spegnere il vostro router. Tenete a mente queste informazioni, torneranno utili. Per conoscere il vostro indirizzo Ip esterno, potrete usare il pannello di controllo del router oppure usare My Ip address.
2) Aver configurato correttamente il router

Non semplice da spiegare. Provo a semplificare al massimo. Abbiamo detto che, tramite il router, disponiamo di un indirizzo Ip “esterno” che ci colloca all’interno di internet.

Questo indirizzo è fortunatamente “protetto” dal nostro router, nel senso che, di norma, se provate a collegarvi dall’esterno, magari tramite Internet Explorer, ad un indirizzo Ip Esterno del router di un amico che ve l’ha comunicato, otterrete ben poco. Questo poichè (ma non solo per questo) il router “chiude” le richieste che arrivano dall’esterno. E’ un po’ come una persona molto viziata: sempre pronto a chiedere (e a venire accontentato) ma molto poco disposto ad accontentare le richieste che gli vengono fatte.

C’è un però. Abbiamo detto che vogliamo vedere la nostra videocamera dall’esterno… per cui, dall’esterno, dovremo chiedere al nostro router le immagini della videocamera… il che vuol dire convincere il nostro router ad accontentare la nostra richiesta. Ci sarebbe un’ulteriore approfondimento da effettuare, ma non voglio esagerare con i tecnicismi. Limitatevi a prendere come “dato” questo: i dati, nelle reti, passano attraverso delle “porte”. Queste porte hanno dei numeri. I dati delle immagini della nostra videocamera, passano attraverso una porta con uno specifico numero (assegnabile da noi a piacere).


Cosa significa, in soldoni, tutto ciò ? Significa questo:

Router 1
screen capture 12 Videosorveglianza con le Wifi Ip Cam: funzioni e configurazione

Cioè, nel pannello di controllo del router (solitamente accessibile digitando l’indirizzo 192.168.1.1, ma ci sono molte varianti), dovrete configurare il cosiddetto “Port Forwarding” o “Inoltro delle Porte”.

Dovrete in pratica dire al vostro router che la per la videocamera che sta al 192.168.1.103, porta 83 esterna 83 interna (dovrete ovviamente impostare i relativi indirizzo ip e porta nel pannello di controllo della vostra videocamera ip), devono essere accontentate le richieste provenienti dall’esterno (voce: inbound filter: Allow all), ed in particolare queste richieste devono essere indirizzate all’indirizzo della vostra videocamera (che è, nel caso, 192.168.1.103).

In questo modo, dopo aver configurato il tutto, se da un computer esterno alla vostra rete, digiterete il vostro indirizzo ip esterno, seguito da ” :83 ” (ad esempio, sparo a caso, http://154.11.23.45:83) vi collegherete al vostro router, che saprà che a quella porta (83) corrisponde la “richiesta” di visione delle immagini della videocamera. A quel punto, sul vostro schermo, se avete fatto tutto correttamente, verrà visualizzato il pannello di login della videocamera, proprio come quando vi accedevate tramite rete interna (digitando 192.168.1.xx). Inserite nome utente e password ed il gioco è fatto.

Semplice ? Magari no, ma dà tanta soddisfazione !

Pensavate fosse finita qui ? Si eh ? Sbagliato !

Come vi ho detto, l’indirizzo che dovrete digitare dall’esterno, se volete contattare la ip cam che sta in casa, è “dinamico” (ovvero varia ogni tanto sulla base di ciò che decide il vostro Internet Service Provider).
Il problema è: come faccio a sapere ogni tre minuti che indirizzo ha il mio router in questo momento ? Non posso mica telefonare e chiedere a chi c’è in casa di collegarsi a My Ip address e dirmi che indirizzo esterno è stato assegnato al mio router ! Anche perchè se c’è sempre qualcuno in casa… che ve ne fate di una videocamera per sorveglianza ?

A questo problema ha messo una pezza il mitico www.dyndns.com.

Il servizio consente, gratuitamente, di ottenere una sorta di “dominio” (esempio: http://miodominio.mine.tk) da “accoppiare” all’indirizzo Ip dinamico del vostro router.

In questo modo potrete sempre accedere all’indirizzo “miodominio.mine.tk” e sarà come digitare l’indirizzo Ip dinamico esterno del vostro router sempre aggiornato.

Il servizio può funzionare principalmente in tre modi (che non approfondirò perchè andrei troppo fuori tema):

1- impostare il servizio via router: è il router che si occupa, periodicamente, di informare DDNS del nuovo indirizzo
2- impostare il servizio via software: un piccolo programmino si occua, ogni tanto, di informare DDNS del nuovo indirizzo
3- impostare il servizio via videocamera: molte videocamere possono essere configurate con DDNS come i router

Una volta configurato il tutto sarete, finalmente, in grado di accedere a tutte le possibilità offerte da questi fantastici gadget.

Se il vostro cellulare supporta la navigazione in internet, potrete collegarvi al vostro indirizzo ip esterno o al vostro dominio DDNS per visualizzare, in mobilità, le immagini della videocamera ip.

Per quanto riguarda l’iPhone, vi consiglio un ottimo software (a pagamento): Ip Vision Pro. Supporta molte wifi ip cam, anche generiche (anche se non è detto che supporti il “pan and tilt”).

Un accenno ai prezzi: sul mercato ci sono wifi ip cam di tutti i tipi e di tutti i prezzi.

Il minimo sembra essere 50 euro; un prodottino buono si aggira sui 100/140 euro (dipende molto dalle caratteristiche tecniche).

Quello che vi posso dire è: se non avete particolari esigenze, non spendete più di queste cifre. Ci sono anche modelli a 300 euro, ma effettivamente, a mio parere, per un impiantino di videosorveglianza domestico sono troppi.

Vi lascio con un video (in inglese) che offre una discreta panoramica delle varie possibilità offerte dalle wifi ip cam.









sabato 19 ottobre 2013

La vostra rete è al sicuro ? Avete paura che qualcuno possa accedere alla vostra connessione internet ? In rete è facile reperire guide per craccare le reti WIFI WPA e WPA2







Ultimamente molti articoli e tutorial spiegano come craccare una rete Internet Wifi Wpa usando un programma come Reaver. Ma è tutto vero? Siamo in pericolo con la nostra rete? Facciamo un po' di chiarezza

Questo articolo è redatto al solo scopo informativo e per proteggere al meglio la nostra rete Internet cercando di comprendere com'è possibile che si riesca a superare una protezione Wpa o Wpa2, e se, soprattutto, tutto questo è un pericolo reale.

Innanzitutto segnaliamo che il programma in questione è denominato Reaver ed è stato costruito per sfruttare una falla nei router dotati di WPS (Wi-Fi Protected Setup). Troverete il link per il download in fondo a questo articolo.

Il programmino in questione non è magico, in realtà non fa altro che sfruttare una debolezza individuata dal ricercatore Stefan Viehblock che ha scoperto come nel WPS esista una metodica in chiaro per ridurre gli errori di login (restringendo quindi il campo nella ricerca della password giusta). Restringere sensibilmente il campo di una ricerca password apre la porta per un attacco brute-force. E' come dire: la password di questa rete è composta da non più di 8 lettere, è evidente che è un grosso vantaggio per gli attaccanti.
Ma procediamo con ordine.

Purtroppo subito una brutta notizia per i possessori di router con WPS, sembra che disabilitare questa funzione non serva a nulla ed attualmente un router più sicuro è senza il WPS integrato (basta controllare sulla scatola al momento dell'acquisto). Tenete presente che una vecchia legge in informatica spiega che qualunque procedura automatizzata per semplificare un compito (e il WPS lo è) rende sempre più insicuro il sistema, è sempre stato così e sempre lo sarà.
Altra seconda brutta notizia per la sicurezza della nostra rete: usare Reaver non è complicato, non occorre essere hacker per trovare la password di una rete Wifi Wpa.

Cosa serve per usare Reaver
Oltre al programma in questione, vi basterà un computer portatile ed individuare una rete Wifi Wpa con un buon segnale, possibilità di restare collegati per ore. Occorre inoltre un po' di fortuna nel possedere un portatile con una scheda rete WiFi compatibile. Come sistema operativo potete usare anche Windows, anche se un portatile con Linux sarebbe perfetto, in questo guida parleremo di portatili con Windows.
Ecco una piccola lista (non esaustiva) con schede WiFi compatibili con Reaver:

ath9k
rtl8187
carl19170
ipw2000
rt2800pci
rt73usb

In rete è possibile trovare i driver sia per Linux che per Windows per quasi tutte queste schede di rete. Le altre schede di rete non è che non funzionino sempre, ma dovrete tentare sul campo per saperlo con certezza.

Procedura per craccare una rete WiFi Wpa con Reaver
Poichè parliamo di portatili con Windows, dovrete prima scaricare un dvd di Linux BacTrack (la registrazione prima del download non è obbligatoria). Il download dovrà poi essere masterizzato, con questo Cd potrete avviare il vostro portatile in modalità Linux senza installare nulla sul vostro sistema Windows. Dovrete però selezionare il boot da Cd o, da Usb, se lo inserirete invece in una chiavetta USb. BackTrack funzionerà quindi tramite CD (sarà un po' lento nell'avvio) e dovrebbe riconoscere la vostra scheda di rete WiFi.

All'avvio di BackTrack selezionate "Back Track Text - Default Boot Text Mode", poi scrivete "startx" al prompt dei comandi, infine premete Invio dalla tastiera.
Purtroppo, pur avendo molti programmi per la gestione di rete, BackTrack non contiene Reaver e quindi sarà necessario installarlo.
Naturalmente dovrete essere connessi già ad una rete WiFi di cui conoscete la password per scaricare il programma. Per connettersi alla rete conosciuta basterà andare in Applicazioni>Internet>Wicd Network Manager cliccare Connetti, immettere la password e fare clic su Ok per connettervi (a volte occorre cliccare Connetti due volte.
Una volta che siete online cliccate il pulsante Terminal e digitate il classico comando Linux: apt-get update. Al termine dell'aggiornamento scrivere: apt-get install reaver. Una volta che Reaver è installato disconnettersi dalla rete WiFi conosciuta sempre tramite la gestione del Network (come visto prima) cliccando Disconnetti.

Informazioni sulla rete Wifi Wpa da attaccare
Innanzitutto occorre che la nostra scheda di rete sia in modalità "Monitor". Quindi nel terminal digitare: iwconfig. Dopo aver premuto invio dovreste visualizzare Wlan0 (se avete una scheda di rete wireless unica). Quindi digtate airmon-ng start wlan0
Ora dobbiamo identificare il router da attaccare ed occorre digitare il seguente comando: airodump-ng wlan0
Identificata la rete da craccare copiate il BSSID (lettere e numeri con due punti sulla sinistra della lista).

Avviare Reaver digitando dal terminale reaver-i moninterface -bssid -w  in pratica se l'interfaccia è wlan0 e il BSSID era 6D:AE:3D:76:1F:B5, il comando esatto da digitare sarà reaver-i-b wlan0 6D:AE:3D:76:1F:B5-vv
Dopo aver dato invio il programma potrebbe metterci anche molte ore prima di visualizzare in chiaro la password della rete Wpa-Wpa2.

Tutta la procedura sembra laboriosa, ma in realtà provando e riprovando sul campo si raggiunge un certo automatismo che rende il tutto più facile. Come ripetiamo è alla portata di utenti medi, non occorre essere hacker per scoprire la chiave di rete della vostra connessione Wifi Wpa o Wpa2 se avete l'applicazione WPS sul vostro router.

Come proteggere la propria rete da Reaver?
Purtroppo non esiste una contromisura efficace attualmente, se non quello di provare questo programma e verificare se siete davvero vulnerabili.
Ripetiamo: i router con la procedura WPS sono "bucabili", cambiate router e prendetelo senza WPS se la sicurezza è essenziale nella vostra rete.






martedì 8 ottobre 2013

Le migliori APP Android per bucare e craccare le reti protette. Come testare la vostra rete WIFI cercando di trovare le password con Android e un semplice cellulare





Oggi voglio insegnarvi come testare la sicurezza della vostra rete wifi (vostra mi raccomando perché altrimenti farlo su una che non vi appartiene è reato!) cercando di trovare le password con Android.

Il vostro smartphone con sistema operativo di Google è davvero molto potente e craccare wifi Android diventa facile e immediato!


Craccare wifi Android
Vediamo quali sono le migliori app che scansionano l’etere alla ricerca dei segnali wifi.

Prima però vi consiglio di installare questa applicazione:

Analizzatore Wifi, capace di analizzare l’intensità del segnale wireless e capire come e quanto è potente la vostra sorgente dal punto in cui tenterete di bucarla.

La migliore applicazione .apk disponibile per Android è WPA Tester, scaricabile a questo link funzionante.

Questa app scansiona automaticamente le reti disponibili, mostrandovele con un riquadro verde se il suo algoritmo è in grado di scardinare la password oppure in rosso se non ne è capace. Ha anche la modalità “prova a connettere” che tenterà in automatico di accedere, oppure cliccando il pulsando “visualizza password” vi mostrerà la password di rete specifica.

Craccare wifi con Android per trovare le password wifi e wireless è vietato ma per testare le vostre connessioni a internet queste applicazioni, soprattutto con la più affidabile WPA Tester, sarà davvero semplice e veloce.

In realtà il software non fà nulla di male (almeno a mio modesto parere), non esegue "sniffing" cracking" o altre diavolerie varie, ma semplicemente prova delle password  di default preimpostate dai vari provider quali Fastweb e Alice  legate in maniera algoritmica al SSID o al MAC Adress del dispositivo.

WPA Tester non fà altro che applicare questi algoritmi in maniera inversa ricavandone la password.


Wifi Hack PRO: attivando il wifi potrete scansionare le reti e cercare di scoprire la password. Ha una buona percentuale di successo.

Wpa Tester Defectum: l’evoluzione di WPA Tester, supporta moltissime reti, sia le più famose come Fastweb, Alice, Telecom, Vodafone e D-Link, che molte altre anche non prettamente italiane. Ottima applicazione per sniffare le reti!

Fastweb.Alice.WiFi.Recov: Una app semplice che è specifica soltanto per reti Alice / Telecom Italia e per quelle Fastweb.


Ricordatevi che tutte le applicazioni di cui abbiamo parlato devono essere esclusivamente usate x testare la Sicurezza della VOSTRA Rete Wifi...per tutti gli altri usi si potrebbe profilare ipotesi di reato.




lunedì 7 ottobre 2013

Installare ANDROID 4.0 sul Raspberry Pi, la guida definitiva per installare una Cyanogenmod 9 sul vostro piccolissimo computer





In un precedente post abbiamo presentato il Rasberry come il più piccolo ed economico computer del mondo, oltre ad avervi illustrato brevemente di quanto sia dinamico ed aperto a diverse modifiche e applicazioni.

Ma se volessimo installare Android sul nostro piccolo SUPER COMPUTER ??? ^____^

Ebbene sì... è possibile farlo !!!


Il team Android Pi e il blog di Raspberry Pi ha da poco annunciato l'arrivo di Android 4.0 ICS su Raspberry Pi. Android 4.0 Ice Cream Sandwich su Raspberry Pi è una versione dedicata di CyanogenMOD 9 e si basa sulla versione 4.0.3 di Android alla quale sono state introdotte alcune personalizzazioni del team Cyanogen oltre ad inserire alcune correzioni per supportare al meglio il sistema operativo mobile targato Google su Raspberry Pi.

Tra le particolarità di Android 4.0 su Raspberry Pi troviamo come questo funzioni egregiamente anche con le risorse davvero ridotte del dispositivo.
Tutto questo è stato possibile grazie all'integrazione di un kernel 3.0.15 completamente dedicato a Raspberry Pi e altre piccole correzioni e miglioramenti legati a VideoCore.

Potremo quindi utilizzare Android 4.0 sulla nostra tv o monitor con una piccola spesa (circa 45 Euro) oltre al fatto di poter utilizzare le distribuzioni Linux e altri progetti che stanno arrivando su Raspberry Pi.
Unica nota riguarda l'utilizzo del WiFi se come me utilizzate questa connessione attraverso una chiavetta Wireless non tutte le chiavette vengono correttamente riconosciute nel mio caso la Digicom 150 nano viene riconosciuta mentre la Dlink dwa 125 no.

Meglio scegliere direttamente una mini chiavetta USB WIFI della Rasberry Pi.

Utilizzare Android 4.0 ICS su Raspberry Pi basta scaricarlo da questa pagina ed estrarlo in una SD da almeno 2GB.
Se utilizzate Microsoft Windows basta utilizzare il software Win32DiskImager per Linux invece utilizzeremo dd.

Basta semplicemente spostare il file img nella home e digitare:

sudo -s

dd if=nomedelfile.img of=/dev/sdx

dove al posto del nomedelfile.img inderiremo il nome corretto del file da estrarre nella SD, al posto di sdx inseriremo quello corretto per la nostra SD che possiamo rilevare con fdisk -l

In questa pagina troverete l'annuncio ufficiale del nuovo Android 4.0 su Raspberry Pi.
Ecco il video del nuovo Android 4.0 su Raspberry Pi in azione:





giovedì 8 agosto 2013

I migliori modi per amplificare ed estendere la portata della rete wifi di casa senza spendere un centesimo - Guida ai problemi di connessione e scarso segnale



Il Wi-Fi è ormai una delle parti più utili e importanti per utilizzare un computer, ma è anche tra le cose più frustranti.

A seconda del tipo di casa in cui si abita o dell'ufficio in cui si lavora, può essere che la connessione senza fili porti internet ad una velocità molto bassa, oppure che ci sia una cattiva ricezione con segnale basso o addirittura assente in certi punti.

La cosa peggiore poi è quando la connessione va e viene, con disconnessioni frequenti dalla rete wireless.

Vediamo allora alcuni modi per amplificare il wifi di casa in modo da avere una migliore ricezione e per estendere il segnale in tutte le stanze.

Oltre ad alcuni accorgimenti tecnici, vediamo anche alcuni dispositivi di rete da acquistare e dai costi variabili che possono essere usati per aumentare la diffusione del segnale.

1) Utilizzare le più recenti tecnologie Wi-Fi
Uno dei modi migliori per assicurarsi che la rete sia più veloce e affidabile possibile, è quello di utilizzare hardware aggiornato e nuovo.
Se ci sono numerose disconnessioni e non si capisce davvero il perchè, non c'è da sorprendersi se il router wifi sia ormai rovinato e da buttare.
Un router purtroppo, col tempo, può rompersi e provocare intermittenze.
La cosa principale da sapere, più volte accennata, è che le reti wireless si differenziano in tipologia A, B, G e N.

2) Trovare il luogo ideale dove mettere il router
Il router oggi è un oggetto comune, diffuso quasi come una radio o una tv, perchè è l'apparecchio che permette di diffondere la rete internet in wi-fi.
Come dispositivo può essere brutto, ma questo non significa che lo si debba nascondere dietro un mobile.
Se si desidera che il segnale sia amplificato e potenziato il più possibile, il router dovrà essere messo in uno spazio libero da ostacoli e muri.
Bisogna puntare le antenne in verticale, ed alzare il router se possibile, magari mettendolo in soffitta, mai invece in garage o nel seminterrato.
Infine, assicurarsi che sia in posizione centrale in casa, in modo da avere la migliore copertura possibile in tutte le stanze.

3) Trovare il canale Wireless giusto.
Se si abita in un palazzo o in un quartiere molto abitato, si avranno sicuramente vicini di casa con la loro rete wi-fi.
I loro router possono interferire con la propria rete di casa rovinando il segnale.
Per fortuna i router wireless possono funzionare su un numero di canali differenti quindi è importante configurare il segnale sul canale meno usato.

4) Eliminare le interferenze da altri apparecchi
Altri router non sono l'unica interferenza, anche i telefoni cordless, i forni a microonde e altri apparecchi possono infangare il segnale.
L'acquisto di un router dual band può aiutare con questo problema, ma è anche possibile acquistare telefoni cordless che lavorano su altre bande.
In ogni caso, si può sempre provare a spostare il router più lontano possibile da elettrodomestici interferenti.

5) Evitare di farsi rubare la rete Wi-Fi
Anche se il router ha una password essa può essere veramente facile da hackerare.
Ci sono semplici modi per scoprire se qualcuno sta rubando la rete Wi-Fi, ma la cosa migliore da fare è semplicemente proteggerla con l'uso di una password WPA2 (non WEP).

6) Controllare applicazioni sul computer che consumano molta banda
Se nella rete di casa qualcuno usa un computer con programmi di videochat, giochi online, download o streaming, possono occupare la banda di rete disponibile e rendere Internet più lento per tutti gli altri.
Con un router che monta il firmware DD-WRT, si può usare la configurazione Quality of Service o QoS per limitare la banda di alcune applicazioni specifiche (controllare se il pannello di controllo del proprio router ha tale opzione).
Altrimenti si può intervenire via software sul computer in cui vengono usati questi programmi succhia-rete per limitare il traffico dei processi e la banda.

7) Amplificare la copertura della connessione Wi-Fi con trucchi fai da te.
L'antenna che viene fornita con diversi modelli di router sono omni-direzionale, ciò significa che inviano segnali in tutte le direzioni.
In questi casi, se il router è posizionato verso le pareti esterne, la metà del segnale va fuori della casa.
Se è un'antenna rimovibile, sostituirla con una orientabile e tenerla verso l'alto per migliorare il segnale wireless.
Se non è possibile spostare il router al centro della casa o cambiare antenna, se ancora il segnale non fosse abbastanza potente da coprire tutte le stanze, si può provare con alcuni trucchi che sembrano scherzi, ma che funzionano davvero :

è possibile potenziare l'antenna usando una lattina di CocaCola o di birra aperta o anche con una pellicola del Domopack di alluminio, aperta a mezzaluna intorno l'antenna, orientando il segnale.

E' possibile costruirsi una piccola parabola da applicare direttamente sull’antenna del vostro Router WiFi.

Non spaventatevi: questa operazione non richiede calcoli matematici, materiali super tecnologici strumenti sopraffini e capacità elevate.

Vi servono pochi oggetti e quasi sicuramente li avete già tutti in casa!

Una stampante
Cartoncino
Carta stagnola (oppure unendo questi due ingredienti un cartoncino già rivestito in metallo)
Un paio di forbici




Per costruirla dovrete stampare il template che vedete qui, usarlo per sagomare il cartoncino al quale incollerete la carta stagnola, unire anche la parte anteriore preparata con i buchi adatti alla vostra antenna e il gioco è fatto!



Una volta realizzata la mini parabola piazzatela sulla antenna e direzionatela verso la zona da coprire.

Considerazioni

Una mini parabola fatta in questo modo non è perfetta ma questo, più che un difetto, è un vantaggio.

Se fosse perfetta renderebbe l’emissione del vostro Router WiFi troppo direzionale e quindi rischiereste di perdere delle zone della casa che prima erano coperte dal segnale. In realtà le zone vicine al Router WiFi ma fuori dal raggio della mini parabola continueranno ad essere coperte: magari con un segnale inferiore a prima ma coperte.

Esiste una variante di questo piccolo progetto fai da te che al posto del cartoncino utilizza una birra ^____^

Avete proprio capito bene....una lattina !

La realizzazione di questo riflettore comporta numerosi vantaggi:

Spessore del riflettente
Rigidità della struttura
Buona resistenza all'aperto
Parte iniziale della costruzione
prendete una lattina di birra da 500ml.
Vuotatela ;-)
Tagliate con un paio di forbici abbastanza resistenti lungo la parte superiore ed inferiore.
Tagliate lungo l'asse verticale per tutta la lunghezza della lattina.
Per non far incurvare gli angoli, é possibile infilare i bordi laterali in dei tubi tagliati lungo l'asse verticale (esempio: penne o simili) io per far prima ho piegato i bordi.
Per il supporto ho usato un lucido per proiezioni, incollato con il bostik. Senza tanti complimenti.





Nel caso (sfortunato) il vostro Router WiFi sia quasi al centro della casa ma una zona risulti coperta male potreste comunque usare una mini parabola di questo tipo magari un po’ più piccola. Sia per il motivo che vi ho spiegato sopra che per il fatto che è più piccola e quindi non ingloba tutta la vostra antenna dovreste evitare di perdere copertura verso il retro dell’antenna, nel contempo, riuscirete a guadagnare un po’ di segnale nella direzione voluta.

Se poi il Router WiFi è sotto il tetto e dovete illuminare la casa sottostante con il segnale tanto meglio: in questo caso puntate la mini parabola verso il pavimento!

Più semplicemente potreste voler coprire un piano e il sottostante e, in questo caso, dovreste mettere il Router WiFi molto in alto (sul soffitto è l’ideale) e puntare in basso la mini parabola.


8) Trasfomare un router vecchio in un ripetitore Wi-Fi
Per estendere il segnale, si può usare un ripetitore Wifi che si trova nei negozi di informatica a prezzi abbastanza bassi e basta attaccarlo ad una presa corrente.
Se però si possiede un vecchio router, lo si può convertire in ripetitore.

9) Usare i cavi elettrici come cavi di rete per portare internet
Il router, per usare internet a casa, deve essere comunque collegato ad una presa di rete.
Se la presa di rete di casa è in una posizione scomoda e non si può stendere un cavo ethernet lungo, la soluzione ideale, meglio che usare un ripetitore wifi, è comprare un adattatore Homeplug.
Questi adattatori Homeplug sono facilissimi da installare: dove c'è il router ADSL, si attacca alla presa elettrica un adattatore.
L'altra va collegato nella stanza dove si vuol portare il segnale di rete.
Visto all'opera, funziona a meraviglia.
Questa tecnologia è diversa dalla Power over Ethernet (PoE) che fa la cosa inversa, consente di usare i cavi di rete anche per dare elettricità ai dispositivi ed è utile per collegare in rete dispositivi esterni come le telecamere, senza usare troppi cavi.

10) Ottimizzare ed aumentare la velocità di internet sul computer.
Se si usa Windows sui computer con cui si naviga il web, ci sono alcuni trucchi per migliorare la trasmissione di dati che ho spiegato in altri articoli:

- Aumentare la velocità di rete del computer modificando 7 chiavi di registro

 Non servono programmi magici e costosi per aumentare la velocità di rete del computer, bastano solo alcuni ritocchi ai parametri interni di Windows (le chiavi di registro) che possono essere effettuati in tutta sicurezza seguendo questa guida.

Questa volta, da veri geek, ci divertiamo un po' con 7 trucchetti che, in alcune circostanze, possono dare reali benefici alla velocità di trasferimento dei dati tra computer in rete e, forse, anche alla connessione internet durante la normale navigazione.
A chi si chiede perchè fare tali modifiche posso dire che Windows è un sistema operativo commerciale venduto in tutto il mondo.
Per questo motivo esso viene impostato con parametri prudenti in modo che possa funzionare al meglio possibile su qualsiasi computer.
Questo però non significa che, sul proprio personale pc, esso non possa essere ottimizzato cambiando alcuni di questi parametri.
Per quanto riguarda la velocità di rete le modifiche possono liberare Windows da alcune restrizioni imposte di default per la migliore efficenza in qualsiasi ambiente, sia quando si usano connessioni lente che a banda larga.

Per aprire l'editor di registro di sistema, bisogna cliccare sul menu Start di Windows e poi scrivere la parola regedit sulla casella di ricerca oppure su Esegui (premere la scorciatoia Windows-R).
Chi non si sente sicuro di lavorare sulle chiavi di registro può farne un backup selezionando Computer dall'albero a sinistra e poi cliccando su File --> Esporta per salvare tutto il registro.
Per ogni modifica comunque si può sempre tornare indietro e ripristinare i valori predefiniti.
Prima di partire con le modifiche potrebbe essere utile fare un test di velocità di connessione internet oppure, meglio ancora, misurando la velocità della rete LAN cosi da poter poi fare confronti e verificare se ci sono effettivi miglioramenti dopo ogni modifica.
Le spiegazioni di ogni punto possono essere complesse anche agli esperti e risultare incomprensibili a molti ma sono doverose per capire cosa si sta facendo.

Le chiavi di registro sono strutturate ad albero quindi bisogna espandere le directory fino a quella finale e poi cambiare il parametro indicato sul lato destro dell'editor.
Ogni volta che si cambia o si aggiunge un valore, assicurarsi di selezionare la base decimale

1) il parametro TCP1323Opts determina se il protocollo TCP debba utilizzare il timestamping e la finestra di ricezione TCP fino a 1 GB.
La finestra di ricezione TCP è la quantità di dati all'host che possono essere inviati contemporaneamente su una connessione.
Windows imposta questo valore a "3" per impostazione predefinita ma lo si può modificare mettendolo a 1 per aumnetare la velocità di rete.
Il parametro si trova TCP1323Opts in HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\LanmanServer\Parameters, se non fosse presente lo si può aggiungere come valore DWORD (premere il tasto destro sul bianco della sezione di destra).

2) MaxFreeTcbs è un valore che determina il numero di connessioni TCP attive nel computer in base alla memoria fisica disponibile e la larghezza di banda.
Se il numero fosse troppo elevato, il computer potrebbe non elaborare correttamente le transazioni TCP ed aprire troppe connessioni nello stesso momento.
Se il numero fosse troppo basso, non sarebbe invece possibile richiedere di aprire più connessioni insieme. .
Si può dire che per programmi come UTorrent che scaricano da più fonti contemporanemente, questo valore può essere importante.
La chiave MaxFreeTcbs si trova in HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\Tcpip\Parameters.
Se non esiste la si può creare come nuovo parametro con chiave DWORD e valore di 65536.
Se si utilizza un computer più vecchio con prestazioni hardware inferiori, è possibile impostare valore ad un numero inferiore come 16000.

3) MaxUserPort
Quando un'applicazione chiede di aprire una porta su Windows, il sistema operativo sceglie un numero che va da 1024 a un massimo specificato nel parametro "MaxUserPort".
Molto sinteticamente, una porta sul computer è un indirizzo usato da un programma per stabilire connessioni TCP/UDP su Internet e sulla rete locale.
Il valore predefinito è 5000 (troppo basso) ma può essere aumentato cosi da dare a Windows più possibilità di trovare una porta.
La posizione in cui deve andare MaxUserPort è nel seguente percorso del Registro di sistema: HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\Tcpip\Parameters ed il valore assegnare è 65534.

4) GlobalMaxTcpWindowSize è un valore da modificare se si è connessi ad una rete veloce.
Questo valore rappresenta la quantità di dati che possono essere inviati dal computer senza ricevere l'accettazione.
Ogni volta che si invia una certa quantità di dati su Internet infatti il computer deve attendere una risposta per avere il permesso di riceverne altri.
Modificare questo valore significa consentire la trasmissione di più dati da inviare, senza attendere ricevute di ritorno.
GlobalMaxTcpWindowSize si trova nella chiave HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\Tcpip\Parameters e si può impostare con valore 65535.
Questo renderà il computer in grado di inviare dati per 64 kilobyte senza attendere conferma.
Se si notasse un calo di velocità a seguito di questa modifica, rimuovere il valore o provare ad aumentare a 128 kilobyte (impostando il valore a 131072).

5) MTU
Uno dei modi più comuni per aumentare la velocità di una connessione a Internet e impostando l'unità massima di trasmissione (MTU).
Questo valore rappresenta la dimensione massima di un pacchetto trasmesso dal computer ed è normalmente impostato automaticamente dalla scheda di rete.
Se si ha una connessione veloce, conviene è possibile regolare questo parametro di rete in base alla velocità della connessione Internet.
L'impostazione ottimalre di questo valore è difficile da trovare in modo univoco.
Per prima cosa, bisogna trovare il valore ottimale MTU.
Aprire allora un prompt dos (dalla caselal di ricerca scrivere cmd) e digitare il seguente comando senza virgolette: "ping -f -l mtu indirizzo gateway".
Sostituire "mtu" con un numero da 88 a 65600 e scrivere come indirizzo del gateway quello che si vede dai dettagli della connessione (tipo 192.168.2.1).
Se non si conosce il gateway, digitare il comando "ipconfig" nella riga di comando per sapere il valore del Gateway predefinito.
Provando valori sempre più alti di MTU (premere la freccia in alto per ripetere un comando sul prompt dos), si capirà di aver sforato se il ping restituisce come risposta il seguente messaggio: E' necessario frammentare il pacchetto ma DF è attivo.
Scegliere quindi un numero massimo che non richieda la frammentazione del pacchetto per avere un MTU ottimale.
Tale valore va poi scritto nella chiave di registro HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\Tcpip\Parameters\Interfaces\Interface ID.
Come interface ID si possono avere diversi valori quindi bisogna cercare l'interfaccia di rete usata guardando i valori sulla destra e cercando di riconoscere una corrispondenza con gli indirizzi IP segnati.
Per l'interfaccia di rete attiva quindi si può aggiungere un nuovo valore DWORD nominato MTU con valore fissato al numero trovato prima.

6) IRPStackSize (I/O Request Packet Size Stack) rappresenta sostanzialmente il buffer di ricezione del computer e consente al computer di ricevere più dati contemporaneamente.
Se si dispone di una connessione Internet a banda (più di 10 Mbps), si può ottenere di più cambiando il valore altrimenti si può saltare questa modifica.
Il valore sta nella chiave HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\LanmanServer\Parameters ed è di solito fissato a 15.
Lo si può impostare con valore 32 oppure si può provare a vedere se migliora salendo fino a 50.

7) DefaultTTL (Time to live) dice al router quanto tempo un pacchetto dovrebbe rimanere consegnabile prima che venga scartato.
Quando il valore è alto, il computer passa più tempo in attesa di un pacchetto che magari non arriva mai e diminuisce la velocità di rete.
Si può allora aumentare tale velocità impostando un periodo di tempo più breve.
Andando alla chiave nel Registro di sistema: HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\Tcpip\Parameters, si può impostare come valore DWORD con nome DefaultTTL e con numero decimale compreso tra 1 e 255.
Il miglior valore dovrebbe essere 64.

Gli effetti dovrebbero essere visibili al riavvio del computer anche se non si può assicurare un aumento sensibile della velocità da rete e di internet perchè ci sono molte circostanze e fattori esterni che possono influire.






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