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domenica 3 novembre 2013

Come installare in casa un sistema di videosorveglianza con le Wifi Ip Cam: installazione, funzioni e configurazione






Con i tempi che corrono, a molti sarà passata per la testa l’idea di installare in casa propria, oltre al più tradizionale antifurto “a sirena”, un bell’impianto di videosorveglianza casalingo, in modo da incrementare le barriere (anche solo psicologiche) nei confronti di eventuali malintenzionati.

Fino a qualche anno fa, creare un sistema di questo tipo era discretamente dispendioso, e ci si doveva rivolgere necessariamente ad un tecnico specializzato.

Oggi, grazie ad internet, alle reti wireless, ai computer ed ai telefoni cellulari “evoluti” è possibile realizzare un piccolo impianto di videosorveglianza con una spesa davvero contenuta.

Le possibilità offerte dai moderni sistemi di videosorveglianza, però, vanno ben oltre la definizione wikipediana.
Oltre a “vedere” cosa succede in un determinato luogo mentre non siamo fisicamente lì presenti, con le nuove “Wifi Ip Cam” (ovvero, Videocamera (Cam), controllabile via internet (IP), senza fili (Wifi) ), avremo a disposizione moltissimi servizi aggiuntivi.

Come funziona il tutto ?
Il sistema si basa essenzialmente sulla presenza, in casa nostra o nel luogo dove dovremo piazzare la videocamera, di una connessione internet, a banda larga (adsl) sempre attiva (e auspicabilmente a tariffa “flat”, ovvero che non si paga a consumo).

Potremo infatti collegare la videocamera alla nostra rete di casa (e di conseguenza ad internet) ed avere così la possibilità di “vedere” con gli occhi della telecamera, collegandoci da qualsiasi computer connesso ad internet, fosse anche dall’altra parte del globo.

Ecco un elenco di “caratteristiche” che dovrebbe avere una videocamera Ip per essere considerata davvero completa:

Wireless: ovviamente, senza fili, per collegarsi alla rete di casa vostra senza utilizzare ingombranti cavi)
Con led per visione notturna: in modo da poter vedere anche di notte
Con “Pan and Tilt”: ovvero con la possibilità di muovere l’inquadratura su due assi (sù/giù, destra/sinistra), tramite apposito meccanismo motorizzato
Con zoom: per poter “avvicinare” l’inquadratura
Con webserver interno: ovvero con la possibilità di connettersi da qualsiasi browser web (ad es. Internet Explorer)
Con supporto DDNS: ovvero con la possibilità di assegnare alla videocamera un indirizzo internet “testuale” (vedi oltre)


Ovviamente non tutte le videocamere Ip wireless hanno le stesse caratteristiche, nel caso doveste decidere di acquistarne una con le caratteristiche summenzionate, vi tornerà utile questo elenco delle varie possibilità offerte. Vediamolo.

1- Vedere con gli occhi della videocamera
Potremo vedere le immagini prodotte dalla videocamera utilizzando un qualsiasi computer connesso ad internet. Basterà lanciare un qualsiasi programma per la navigazione internet (Firefox, Explorer, ecc.) e digitare l’indirizzo della videocamera (per sapere quale indirizzo, vedi oltre)  per accedere al pannello di controllo che ci darà accesso a tutte le funzionalità disponibili: potremo così “zoommare”, far ruotare la videocamera, scattare una fotografia, registrare un video o semplicemente guardare le immagini, in tempo reale, anche nel caso di stanza completamente buia.

2- Avvisi via email
Una delle caratteristiche più interessanti, a mio parere, è la possibilità di essere avvisati via email di eventuali “muovimenti sospetti”. La maggior parte delle videocamere di questo tipo, infatti, ha la capacità di “capire” quando nell’ambiente inquadrato avviene un qualsiasi movimento. Se ciò dovesse accadere, la videocamera (ricordo, sempre connessa ad internet), può inviare immediatamente una email con le foto (solitamente 5, ma è un parametro che si può modificare) della scena “incriminata” che ha attirato l’attenzione della videocamera. E’ inoltre possibile modificare la sensibilità del “sensore”, evitando così che ad ogni minimo muovimento venga inviata una email.

3- Impulso d’allarme
Molte di queste videocamere sono dotate di un apposito connettore tramite il quale è possibile inviare un impulso elettrico che mette in funzione altri dispositivi di allarme: un combinatore telefonico o una sirena (questi, ovviamente, da comprare a parte)

4- Accesso da smartphone
Alcune videocamere ip hanno la possibilità di essere “interrogate” anche tramite cellulare (o meglio, tramite smartphone, cellulare “evoluto”). Esiste ad esempio un software per iPhone che consente di accedere alle videocamere ip tramite rete cellulare. Se siete fuori casa, magari distanti chilometri, con questo programma potrete visualizzare, sullo schermo del vostro iPhone cosa sta succedendo in casa vostra o in ufficio. Potrete inoltre, se il vostro modello è supportato, spostare l’inquadratura e scattare delle istantanee.

5- Parlare e ascoltare
Moltissime modelli hanno la possibilità di attivare una modalità “ascolto”. Tramite il microfono interno è possibile infatti “ascoltare” i suoni provenienti dall’ambiente nel quale la videocamera è installata. Non solo: collegandoci da un computer dotato di microfono, potremo addirittura parlare dal Pc remoto, e la persona vicina alla videocamera potrà sentire quello che diciamo, e magari risponderci (o scappare… :-)  ).

Le possibilità sono davvero molte.

Vediamo in dettaglio la “lista della spesa”: ciò di cui avrete bisogno per installare un sistema di videosorveglianza fai-da-te.

Una connessione ad internet con tariffa “flat” (non a consumo) attiva 24 ore su 24
Un modem/router wireless
Un computer (Pc o Mac)
Un indirizzo email
Una o più ” Wi-fi Ip Cam” (definita anche “videocamera di rete”), come queste
Opzionale: uno smartphone evoluto (come l’iPhone o altri in grado di connettersi ad internet)



Vediamo, in breve ed in modo molto generico (ogni videocamera ha un procedimento più o meno specifico) come far funzionare il tutto.

Procediamo per passi.
Collegate la vostra Wi-Fi Ip Cam, tramite cavo Lan (cavo di rete), al vostro Router
Accertatevi che la connessione Wi-fi sia accesa e funzionante
Aprite il programma che utilizzate solitamente per navigare, e nella barra degli indirizzi, inserite l’indirizzo “IP” della Videocamera. Per sapere qual è l’indirizzo Ip della vostra videocamera di rete, si hanno, solitamente, due strade:
Leggere l’indirizzo “di default” (cioè assegnato come impostazione “di fabbrica”) sul manuale delle videocamera
Utilizzare il software per la scansione degli indirizzi Ip che vi dovrebbe essere stato fornito insieme alla videocamera. In assenza, potrete provare ad utilizzare questo.
Una volta digitato l’indirizzo Ip della vostra videocamera (che avrà una forma “numerica”, simile a 192.168.1.xx), accederete al pannello di configurazione. Inserite nome utente e password (impostate di default, per conoscerle leggete il manuale fornito) e date invio.
Nel pannello di configurazione, sarà possibile attivare il modulo wifi della videocamera. Per fare ciò, andate nell’apposita sezione, e impostate i parametri della vostra connessione wireless (nome della connessione e password)
Salvate. La Videocamera dovrebbe riavviarsi
Scollegate il cavo Lan e provate, digitando l’indirizzo Ip delle videocamera, a collegarvi via wireless
Una volta entrati nel pannello di configurazione, controllate che l’immagine venga correttamente visualizzata ed impostate i parametri desiderati. Potrete ad esempio voler modificare la sensibilità del sensore, abilitare l’impulso per allarme esterno oppure configurare un indirizzo di posta elettronica (dovrete  darne uno “a disposizione” della vostra videocamera affichè lei possa inviarvi le email di allarme).
Potrete inoltre impostare DynDNS (è un servizio gratuito che vi consente di ottenere un indirizzo “testuale” e non “numerico” come nel caso precedentemente illustrato, per ovviare al problema dell’ Ip dinamico. vedi oltre)
Vediamo una classica schermata del software interno della videocamera:


Come faccio a vedere la mia videocamera da internet ? Non funziona ! E’ una truffa !

No… come spesso accade, questi gadget tecnologici sono difficili da far funzionare, ma una volta configurati “a puntino” funzionano più che bene. E’ un processo non semplicissimo, ma non disperiamo.

Le cose fondamentali sono due:

1) Conoscere il proprio indirizzo Ip “esterno”

Non mi sembra la sede adatta per scendere in tecnicismi e definire cos’è un indirizzo Ip, per cui accontentatevi di qualche semplificazione che farà inorridire i più tecnici.

Abbiamo fin’ora visto due tipi di indirizzi Ip:

Conoscere l’indirizzo Ip “interno” (per interno si intende interno alla propria rete domestica privata) della videocamera (quello simile a 192.168.1.xx, leggi sopra) è un po’ come sapere dove sono le stanze all’interno di una casa. Dov’è il bagno ? In fondo a destra. E la cucina ? In fondo a sinistra. Allo stesso modo diremo: dov’è la videocamera ? A 192.168.1.12 (è solo un esempio, non prendere questo indirizzo Ip come vostro realmente !). E dov’è il mio Pc ? E’ a 192.168.1.10. E la mia xbox 360 collegata in rete ? Sta a 192.168.1.30. In pratica assegnare un indirizzo Ip significa “collocare” in un dato posto una periferica hardware collegata alla nostra rete domestica (ovviamente tutto in senso molto figurato). Gli indirizzi Ip possono essere assegnati in due modi: 1- tramite DHCP (ovvero li assegna il router in automatico) 2- manualmente (saremo noi, per ciascuna periferica collegata, ad assegnare un indirizzo)
L’indirizzo Ip “esterno“, invece è quell’indirizzo che dice ai computer esterni alla nostra rete, dove sta il nostro router, che è un po’ la porta di accesso che abbiamo verso internet (non a caso si chiama anche Gateway: cancello, porta d’accesso, traducetelo come volete). E’ un indirizzo un po’ diverso dal solito 192.168.qualcosa. Può essere 88.123.45.67 oppure 155.12.2.3 o qualsiasi altra combinazione (con alcune limitazioni, ma non è attinente in questa sede). Per assurdo, se fossimo collegati con un Router senza “protezioni” (il firewall o il Nat, anche questo non è attinente), e se comunicassimo a mezzo mondo il nostro indirizzo Ip esterno, potremmo dare la possibilità a qualche malintenzionato di accedere alle nostre risorse “interne” (cioè i computer e gli altri dispositivi collegati al Router), con evidenti rischi. Questo indirizzo è assegnato dal vostro “Service Provider” (tipicamente la compagnia telefonica alla quale vi appoggiate per avere la connessione ad internet). Questo indirizzo, se non stabilito diversamente nel contratto, è normalmente “dinamico”, ovvero varia di tanto in tanto e soprattutto nel caso voleste spegnere il vostro router. Tenete a mente queste informazioni, torneranno utili. Per conoscere il vostro indirizzo Ip esterno, potrete usare il pannello di controllo del router oppure usare My Ip address.
2) Aver configurato correttamente il router

Non semplice da spiegare. Provo a semplificare al massimo. Abbiamo detto che, tramite il router, disponiamo di un indirizzo Ip “esterno” che ci colloca all’interno di internet.

Questo indirizzo è fortunatamente “protetto” dal nostro router, nel senso che, di norma, se provate a collegarvi dall’esterno, magari tramite Internet Explorer, ad un indirizzo Ip Esterno del router di un amico che ve l’ha comunicato, otterrete ben poco. Questo poichè (ma non solo per questo) il router “chiude” le richieste che arrivano dall’esterno. E’ un po’ come una persona molto viziata: sempre pronto a chiedere (e a venire accontentato) ma molto poco disposto ad accontentare le richieste che gli vengono fatte.

C’è un però. Abbiamo detto che vogliamo vedere la nostra videocamera dall’esterno… per cui, dall’esterno, dovremo chiedere al nostro router le immagini della videocamera… il che vuol dire convincere il nostro router ad accontentare la nostra richiesta. Ci sarebbe un’ulteriore approfondimento da effettuare, ma non voglio esagerare con i tecnicismi. Limitatevi a prendere come “dato” questo: i dati, nelle reti, passano attraverso delle “porte”. Queste porte hanno dei numeri. I dati delle immagini della nostra videocamera, passano attraverso una porta con uno specifico numero (assegnabile da noi a piacere).


Cosa significa, in soldoni, tutto ciò ? Significa questo:

Router 1
screen capture 12 Videosorveglianza con le Wifi Ip Cam: funzioni e configurazione

Cioè, nel pannello di controllo del router (solitamente accessibile digitando l’indirizzo 192.168.1.1, ma ci sono molte varianti), dovrete configurare il cosiddetto “Port Forwarding” o “Inoltro delle Porte”.

Dovrete in pratica dire al vostro router che la per la videocamera che sta al 192.168.1.103, porta 83 esterna 83 interna (dovrete ovviamente impostare i relativi indirizzo ip e porta nel pannello di controllo della vostra videocamera ip), devono essere accontentate le richieste provenienti dall’esterno (voce: inbound filter: Allow all), ed in particolare queste richieste devono essere indirizzate all’indirizzo della vostra videocamera (che è, nel caso, 192.168.1.103).

In questo modo, dopo aver configurato il tutto, se da un computer esterno alla vostra rete, digiterete il vostro indirizzo ip esterno, seguito da ” :83 ” (ad esempio, sparo a caso, http://154.11.23.45:83) vi collegherete al vostro router, che saprà che a quella porta (83) corrisponde la “richiesta” di visione delle immagini della videocamera. A quel punto, sul vostro schermo, se avete fatto tutto correttamente, verrà visualizzato il pannello di login della videocamera, proprio come quando vi accedevate tramite rete interna (digitando 192.168.1.xx). Inserite nome utente e password ed il gioco è fatto.

Semplice ? Magari no, ma dà tanta soddisfazione !

Pensavate fosse finita qui ? Si eh ? Sbagliato !

Come vi ho detto, l’indirizzo che dovrete digitare dall’esterno, se volete contattare la ip cam che sta in casa, è “dinamico” (ovvero varia ogni tanto sulla base di ciò che decide il vostro Internet Service Provider).
Il problema è: come faccio a sapere ogni tre minuti che indirizzo ha il mio router in questo momento ? Non posso mica telefonare e chiedere a chi c’è in casa di collegarsi a My Ip address e dirmi che indirizzo esterno è stato assegnato al mio router ! Anche perchè se c’è sempre qualcuno in casa… che ve ne fate di una videocamera per sorveglianza ?

A questo problema ha messo una pezza il mitico www.dyndns.com.

Il servizio consente, gratuitamente, di ottenere una sorta di “dominio” (esempio: http://miodominio.mine.tk) da “accoppiare” all’indirizzo Ip dinamico del vostro router.

In questo modo potrete sempre accedere all’indirizzo “miodominio.mine.tk” e sarà come digitare l’indirizzo Ip dinamico esterno del vostro router sempre aggiornato.

Il servizio può funzionare principalmente in tre modi (che non approfondirò perchè andrei troppo fuori tema):

1- impostare il servizio via router: è il router che si occupa, periodicamente, di informare DDNS del nuovo indirizzo
2- impostare il servizio via software: un piccolo programmino si occua, ogni tanto, di informare DDNS del nuovo indirizzo
3- impostare il servizio via videocamera: molte videocamere possono essere configurate con DDNS come i router

Una volta configurato il tutto sarete, finalmente, in grado di accedere a tutte le possibilità offerte da questi fantastici gadget.

Se il vostro cellulare supporta la navigazione in internet, potrete collegarvi al vostro indirizzo ip esterno o al vostro dominio DDNS per visualizzare, in mobilità, le immagini della videocamera ip.

Per quanto riguarda l’iPhone, vi consiglio un ottimo software (a pagamento): Ip Vision Pro. Supporta molte wifi ip cam, anche generiche (anche se non è detto che supporti il “pan and tilt”).

Un accenno ai prezzi: sul mercato ci sono wifi ip cam di tutti i tipi e di tutti i prezzi.

Il minimo sembra essere 50 euro; un prodottino buono si aggira sui 100/140 euro (dipende molto dalle caratteristiche tecniche).

Quello che vi posso dire è: se non avete particolari esigenze, non spendete più di queste cifre. Ci sono anche modelli a 300 euro, ma effettivamente, a mio parere, per un impiantino di videosorveglianza domestico sono troppi.

Vi lascio con un video (in inglese) che offre una discreta panoramica delle varie possibilità offerte dalle wifi ip cam.









domenica 17 marzo 2013

Non buttiamo via i nostri vecchi computer !


L’evoluzione continua ed i prezzi al ribasso rendono difficile la vendita dei pc che via via sostituiamo relegandoli così al ruolo di ferma carte ^___^

Ma davvero il destino di un pc (più o meno) vecchio è la cantina o il cassonetto dei rifiuti ?


Avolte la scelta più ovvia non è la migliore... Con questo post vogliamo darvi alcuni spunti su come riutilizzare un pc datato e che daremmo ormai per "morto".

Dategli una bella spolveratina
Se il pc è vecchio, è stato in cantina, in luoghi polverosi e comunque per scrupolo, le sue parti interne andrebbero spolverate bene. Se si tratta di un pc fisso questa operazione risulta piuttosto agevole: basta aprire il case e spolverare tutto con un pennello (va bene uno di quelli per dipingere le pareti, ovviamente nuovo). Se il pc è portatile l’apertura potrebbe risultare particolarmente ostica. Se non siete tecnici è meglio lasciar perdere ed al massimo dare un paio di colpi di compressore (non esagerate con la pressione) nei vari interstizi e nelle fessure della ventola e dei dissipatori di calore.
E’ buona norma, inoltre, utilizzare un cd di pulizia delle lenti per rimuovere la polvere dal lettore cd.


1. Utilizzo normale: rinfreschiamo il sistema operativo
Dopo aver ripulito bene il pc,è il momento di reinstallare un sistema operativo “pulito”. Questo perchè vecchie installazioni (specialmente nel caso di Windows) risultano più lente a causa dei vari files orfani, chiavi di registro non valide e quant’altro.
Come per qualsiasi formattazione, nel caso ci fossero dati importanti contenuti nell’hard disk, è necessario fare un backup prima di procedere.

The Linux way
Personalmente consiglierei di optare per una distribuzione leggera di Linux. Ce ne sono migliaia ottimizzate per l’utilizzo su pc datati, le più famose sono certamente Slax, Damn Small Linux, SliTaz come anche Ubuntu nella sua versione più leggera: Xubuntu. Seguendo l’ultima ipotesi otterreste una versione di Linux (Ubuntu) affermata e talmente diffusa da rendere praticamente impossibile il fatto di non trovare supporto o guide in rete, ed allo stesso tempo non dovrete sacrificare risorse preziose grazie all’utilizzo del leggerissimo ambiente desktop di Xubuntu, XFCE. L’installazione poi, in tutti i casi è semplicissima (fate riferimento alle migliaia di guide come questa in rete).



The Windows way
Se proprio non potete rinunciare a Windows, ed avete una quantità di RAM dignitosa, potete sempre contare sul buon vecchio Windows XP. Onestamente sconsiglierei un’installazione standard di Windows a chi ha meno di 512Mb di ram, ma se così fosse è meglio optare per una versione ottimizzata ed “alleggerita” di Windows XP come XP HwNL ZeRo.
Che si utilizzi una versione alleggerita o meno di XP è sempre bene evitare software superfluo o pesante. Preferiamo Foxit Reader a Adobe reader, VLC Media Player a Windows Media Player ed altri lettori, ed installiamo CCleaner per eseguire di tanto in tanto un po’ di manutenzione.



2. Utilizzi alternativi: server, router e quant’altro
Un vecchio pc potrebbe dare buoni risultati con utilizzi un po’ alternativi (anche superiori a quanto farebbe se utilizzato normalmente come pc desktop). Vediamone alcuni:

Media Center
Ne abbiamo già parlato. A volte concepiamo i vecchi pc come inservibili perchè lenti. Ricordiamoci però che sono lenti soltanto secondo i nostri standard, aggiornati costantemente al rialzo dalle crescenti esigenze dei nuovi programmi, giochi e sistemi operativi. Se consideriamo come riferimento la potenza di calcolo di un lettore divx, ci rendiamo subito conto che il nostro potrebbe essere il miglior player audio/video del mondo! (vabbè, non esageriamo però…)

Router/Bridge
Chi vuole rendere davvero super la sua rete domestica, come anche nel caso di piccole aziende, può trasformare un vecchio pc in un ottimo router completo di tutto quello di cui una rete può avere bisogno. Vi sono diverse distribuzioni utili a questo scopo, ma quella che più mi colpisce è zeroshell, poichè gestibile interamente via browser (dagli altri pc, come fosse un router convenzionale) e permette, tra le altre cose, la protezione in tempo reale della navigazione web da virus e trojan agendo da proxy. Una feature particolarmente interessante poi, è il balancing, cioè la possibilità di utilizzare due connessioni diverse (il router bilancerà, appunto le richieste da e verso una o l’altra connessione) e moltiplicare quindi la banda sulla rete. Ovviamente in questo caso potrebbe essere necessario dell’hardware aggiuntivo come ad esempio qualche scheda ethernet o uno switch, ma il costo di queste componenti ormai è davvero bassissimo.

Web Server
Se prevediamo di lasciare sempre acceso il pc, potremmo convertirlo in un server web ed ospitare lì files e pagine internet per un utilizzo in intranet (quindi soltanto all’interno della rete) o anche sul web (ma in questo caso meglio assegnargli un ip statico tramite servizi come DDNS o no-ip). Qualsiasi distribuzione Linux si trasforma in pochi passi in un web server, tuttavia esistono distribuzioni pronte all’uso e funzionanti anche come live cd che permettono ai meno esperti di saltare i vari passaggi di installazione/configurazione. Un esempio di questo tipo di sistemi potrebbe essere SLAMPP.

Anche chi usa Windows può ottenere le funzioni basilari di un web server grazie a XAMPP e XAMPP lite (che non richiede installazione), ma vi assicuro che questo lavoro non è fatto per Windows, meglio optare per il pinguino, sul quale lo stesso XAMPP gira meglio.

Stazione di videosorveglianza
Anche un pc con hardware obsoleto può trasformarsi in una ottima stazione di videosorveglianza. Creare un circuito chiuso in grado di avvisare il proprietario di casa o di un locale in caso di intrusione è piuttosto semplice installando uno dei vari software in circolazione atti a questo scopo. Ce ne sono molti gratuiti sia per Windows che per Linux. Esiste anche una distribuzione Linux gratuita dedicata a questo scopo davvero molto interessante, ZoneMinder. In questo caso è necessario collegare una (o più) web cam o utilizzare delle videocamere IP.

3. Donazione
Se il vecchio pc proprio non serve, non buttiamolo !

Ci sono sicuramente scuole, parrocchie, enti no profit, studenti bisognosi  ecc… che di certo saprebbero come impiegarlo. Anche svariate community Linux  sono costantemente alla ricerca di hardware (anche obsoleto) per proseguire con lo sviluppo di software e sistema operativo. Perchè non prendere in considerazione la possibilità di donarlo? Se proprio non sapete a chi indirizzarlo, chiedete pure consiglio qui tramite commenti o tramite la pagina contatto e sarò lieto di mettervi in contatto con qualcuno che apprezzera’  di certo il vostro gesto.




martedì 7 agosto 2012

Video sorveglianza fai da te, come proteggere la propria casa anche a distanza e soprattutto spendendo poco

La sicurezza al giorno d'oggi è una priorità a cui non ci si può sottrarre, anche e soprattutto in "piccolo". Per quanto ben protetta sia, una stanza, un appartamento o una casa moderna hanno sempre più bisogno di essere sorvegliate tramite telecamera.

Senza spendere un centesimo, vediamo come allestire un mini-impianto di sorveglianza video in grado di monitorare l'ambiente ed avvisarci in caso venga rilevato movimento.


Cosa occorre

Tutto ciò che serve è un computer (senza particolari requisiti hardware), una connessione ad Internet, due indirizzi email ed una telecamera generica (che può essere sia una semplice webcam per computer oppure una telecamera più professionale).

La scelta del software

Esistono moltissimi software, soprattutto shareware, che consentono di gestire una webcam ed utilizzarla in coppia ad un sensore di movimento, in modo da venire subito a conoscenza di un'intrusione indesiderata. Dopo averne testati alcuni, è risultato che ad un programma manca questo, ad un altro manca quello e così via. Quindi è inutile affrontare una spesa tutt'altro che contenuta per un software monco che non soddisfa le aspettative minime.

La scelta è quindi ricaduta su un freeware che, tra le altre funzioni, ha il pregio di allertarci via e-mail nel caso venga rilevato del movimento. Il programma in questione si chiama Yawcam.

Download e installazione

Trovate il setup di Yawcam a questo indirizzo.

Il software è basato su Java e quindi per funzionare richiede l'installazione di Java Runtime Environment (JRE). Collegatevi a questa pagina per verificare se questo componente è presente sul vostro PC.


Per tradurre il programma in italiano andate su Settings, Edit Settings, aprite la scheda Language e cliccate su Change. Caricate ora il file di lingua italiano e cliccate su Ok per rendere effettive le modifiche.


Configurare la Webcam

Selezionate la webcam principale cliccando su Settaggi, Visualizza Device ed infine su Change to.



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