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lunedì 2 dicembre 2013

Piccola guida su come risparmiare sulle bollette della corrente elettrica, sulle bollette riscaldamento e sulle bollette sull'acqua.






Ecco una serie di suggerimenti utili  per risparmiare sulle bollette in concomitanza con l’arrivo dell’inverno nella sua parte più fredda :

FACILE GUIDA AL CORRETTO USO DEL RISCALDAMENTO DOMESTICO

1. Mai impostare la temperatura del riscaldamento sopra i 20 °C. Solo un grado in più aumenta i consumi in bolletta del 6% circa. La temperatura ideale -per riscaldare senza esagerare – si aggira intorno ai 18 °C;

2. Installare o utilizzare le valvole termostatiche per evitare l’accensione del riscaldamento durante certi orari, ad esempio durante la notte. Usare le valvole consente di risparmiare fino al 20% della spesa per riscaldamento;

3. Evitare barriere nei radiatori: copritermosifoni, tende, mobiletti a incasso, etc. L’aria deve circolare liberamente sopra e intorno al radiatore, altrimenti i consumi salgono;

4. Cambiare l’aria di una stanza va benissimo, ma 10 minuti sono sufficienti. Meglio farlo al mattino, prima di accendere il riscaldamento;

5. Al tramonto abbassate le tapparelle e chiudete le persiane, per conservare il calore;

6. L’acqua a 45°C è più che sufficiente per una doccia ben calda. Oltre quella temperatura è spreco;

7. Dovete cambiare il vostro vecchio impianto di riscaldamento? Preferite le caldaie a condensazione, di potenza adeguata alla vostra abitazione: risparmierete fino al 20%;

8. Avete la caldaia a condensazione? Usatela bene: queste tipo di caldaie funzionano bene quando non sono troppo calde, purché la casa sia adeguatamente isolata. Abbinare queste caldaie di ultima generazione a dei pannelli radianti, che sfruttino il calore è la combinazione vincente per riscaldare e risparmiare;

9. Qualora fosse possibile, installate pannelli fotovoltaici. L’investimento si ammortizza in pochi anni e potrete usufruire delle agevolazioni fiscali;

10. Installate una valvola di sfiato per spurgare l’aria dei radiatori (se i vostri termosifoni sono vecchi è possibile che non ne abbiano una); spurgare i termosifoni serve a risparmiare;



GUIDA AL RISPARMIO DELLA CORRENTE ELETTRICA

Risparmiare soldi è l’obiettivo di molti, in particolar modo quando si tratta delle bollette e della corrente elettrica. Ecco, dunque, dieci suggerimenti utili per raggiungere questo obiettivo:

1) attivare un display di monitoraggio. Permetterà di sapere in qualsiasi istante quanto si sta consumando.

2) Attivare lo scaldabagno elettrico, il metodo più antieconomico che esiste per riscaldare l’acqua.

3) Spegnere tutti i televisori, dvd, decoder e non inserire nelle prese elettriche i caricabatterie per dispositivi portatili.

4) Rimpiazzare tutte le lampadine a incandescenza con quelle a LED.

5) Allontanare il frigorifero dal muro. La manutenzione è fondamentale e con un pennello da imbianchino si può rimuovere la polvere dal radiatore. Con questo accorgimento l’elettrodomestico guadagnerebbe una efficienza del 5-10 per cento

6) Fissare con precisione la temperatura del frigorifero. Molti non sanno a quanto è fissata. effetti In alternativa mettete un termometro nel frigorifero e impostate la temperatura che preferite lasciando perdere le modalità.

7) Chi ha rimpiazzato lo scaldabagno elettrico con uno a gas, o ancora meglio con il solare termico, deve effettuare una piccola variazione alla lavastoviglie. Come? Scollegando il tubo di adduzione dell’acqua fredda e collegandolo all’acqua calda, trasformerete in un batter d’occhio, la vostra qualsiasi lavastoviglie in un modello di Classe A++.

8) Usare il caldo bagno in modo intelligente. L’ideale sarebbe sostituirlo con valvole termostatiche installate sui termosifoni, le valvole permetteranno di regolare indipendentemente le temperature nelle singole camere. Nel giro di un anno, in virtù del risparmio in bolletta, sarà stato possibile recuperare i soldi dell’investimento.

9) Chi desidera acquistarne una nuova, dovrebbe scegliere una lavatrice doppia adduzione.

10) Spegnere il forno un pò prima quando ci sono cibi in cottura e ultimare la medesima a forno spento.


RISPARMIARE SULLA BOLLETTA DELL'ACQUA

L’acqua, un bene comune. Non è raro arrivare a fine anno e trovarsi una bolletta salata anche per questo ‘dono prezioso’. Ecco, dunque, 10 suggerimenti per evitarlo e risparmiare soldi.

1) Utilizzare il frangigetto sui rubinetti

Aprire e chiudere il rubinetto sono azioni istintive, che vengono compiute senza pensare. Sicuramente nessuno è capace di affermare con certezza quante volte questa azione si ripete durante il corso della giornata;

Eppure anche questo gesto può essere importante per risparmiare l’acqua potabile.

Un frangigetto al rubinetto potrebbe far risparmiare circa 6.000 litri d’acqua in un anno a un nucleo familiare composto da tre persone.

2) Chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti o quando ci si rade;

Risparmio annuale: 2.500 litri di acqua per persona;

3) Riparare il rubinetto che gocciola

Risparmio annuale: 21.000 litri d’acqua.

4) Riparare il water che perde

Risparmio annuale: 52.000 litri d’acqua;

5) Manutenzione della cassetta di scarico

Risparmio annuale di 26.000 litri d’acqua;

6) Utilizzare la doccia anziché il bagno

Per una doccia sono sufficenti quasi 20 litri d’acqua, mentre per un bagno ne occorrono circa 150.

7) Lavare le verdure lasciandole a mollo e non in acqua corrente

Risparmio annuale: 4.500 litri d’acqua;

8) Utilizzare la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico

Non effettuare lavaggi a mezzo carico, per evitare di risparmiare una notevole quantità di acqua. Il risparmio è di 8.200 litri all’anno per famiglia

9) Lavare l’automobile usando il secchio e non l’acqua corrente del getto

Si risparmiano 130 litri d’acqua potabile per ogni lavaggio.

10) Utilizzare acqua già utilizzata per innaffiare l’orto, i fiori o le piante

Risparmio annuale: 6.000 litri d’acqua potabile.










mercoledì 30 ottobre 2013

Controlla la bolletta...Paghi il 30% in più? Enel ti rimborsa...

AVVISO IMPORTANTE CHE CREDO POSSA FARVI RISPARMIARE SOLDI E AVERE ANCHE UN RIMBORSO PER QUELLO CHE EVENTUALMENTE AVETE PAGATO IN PIU' IN QUESTI ANNI...

Se avete la dicitura "Uso domestico non residente con Tariffa D3 bioraria transitoria" .... vi stanno facendo pagare il 30% in più di quello che dovreste pagare...
Controllatevi le bollette!!!

NEL CASO AVETE QUELLA SCRITTA E SIETE RESIDENTI VI DEVONO RIMBORSARE I SOLDI....ANDATE IN COMUNE VI FATE FARE UNO STORICO DI RESIDENZA, LO INVIATE VIA FAX A ENEL E CHIEDETE IL RIMBORSO PER TARIFFA RESIDENZA.... FINO A 10 ANNI DI RETROATTIVA'!!! 




TESTIMONIANZA PRESA DAL WEB:

Mi stanno addebitando le tariffe D3 (Uso domestico non residente) anziché le D2 (Uso domestico residente).
Ho chiamato il numero verde Enel e la gentilissima interlocutrice mi ha invitato a spedirgli una dichiarazione in cui comunico la data di trasferimento in questa abitazione e loro provvederanno a rifare i conteggi e ad accreditarmi ciò che ho pagato in più    .

La differenza tra le due tariffe D2-D3 è significativa:
Quota fissa €/anno 43,5125 anziché 16,1272
Corrispettivo di potenza €/kW 14,4354 anziché 5,1340

Prezzo dell'energia
-------------------------Ore di punta-----Ore non di punta
1- fino a 1800 kWh €/kWh 0,113200 0,104730
2- oltre 1800 fino a 2640 kWh €/kWh 0,132200 0,123730

anziché
1- fino a 1800 kWh €/kWh 0,097450 0,088980
2- oltre 1800 fino a 2640 kWh €/kWh 0,139250 0,130780


 L’ente fa pagare in automatico ai cittadini italiani la tariffa da non-residenti. Il tutto con un aggravio del 30% a coloro che sono invece residenti. Oggi, inviando copia della bolletta e atto di residenza a Enel ci si può far rimborsare appunto proprio del 30 % del costo in bolletta.
Controllate, quindi, la propria bolletta e le scritte riportate!!!

La prassi classica dell’azienda Enel è quella di chiedere ai clienti attraverso una comunicazioni telefonica, nel momento in cui si sottoscrive il contratto, lo stato: residente o non-residente. La tariffa di chi non è residente nel luogo dell’allaccio dell’energia ha un aggravio del 30%. La scritta che si trova in bolletta “Uso domestico non residente con Tariffa D3 bioraria” permette infatti ad Enel di incassare la cifra superiore. Ma il processo fa pagare in automatico anche a coloro che invece sono realmente residenti.

Oggi inviando copia della bolletta e l’atto di residenza a Enel ci si può far restituire appunto proprio il 30 % del costo in bolletta.
Se siete residenti basta verificare se sulla vostra bolletta avete la scritta “Uso domestico non residente con Tariffa D3 bioraria” per capire che state pagando troppo e la cifra è scorretta. In rete c'è chi ha scoperto che per 10 anni ha pagato la cifra sbagliata, gravata appunto del 30%.


La nota informativa dell'Azienda ENEL

Il processo e la regolazione prevedono che abbia diritto all'applicazione della tariffa per uso domestico “residente”  il Cliente che ha la residenza anagrafica nell'abitazione in cui è attiva la fornitura o che ne ha richiesto il trasferimento in caso di nuovo contratto.

In tal caso è previsto che  l’ autocertificazione venga inviata  entro 5 mesi dalla data del contratto,  e comunque qualora il cliente  non provveda  Enel Servizio Elettrico  invia  una lettera  “pro-memoria” per sollecitarne la produzione, fornendo ulteriori  30 giorni di tempo, solo in caso di mancata produzione della documentazione si provvede alla revoca del beneficio tariffario.

La tariffa applicata alla fornitura è verificabile direttamente dalle bollette in ogni momento, vengono sempre riportati i dati principali della fornitura, tipologia di contratto e tariffa applicata con indicazione in chiaro “uso domestico non residente”  oppure  tariffa “uso domestico residente”.

In ogni caso comunque, qualora il cliente si accorga successivamente di non aver prodotto la documentazione, riscontrando l’applicazione di tariffa di uso domestico non residente,  l’applicazione della tariffa di suo domestico residente può essere richiesta in ogni momento, anche con effetto retroattivo, sino a 10 anni, è sufficiente farci avere apposita autocertificazione, e se la data di decorrenza è retroattiva, viene eseguita la rifatturazione del consumo nel frattempo addebitato con tariffa non residente.

Anche in ordine alla presunta differenza economica questa varia in relazione alle caratteristiche di consumo, sino quasi ad annullarsi in presenza di consumi rilevanti.







lunedì 21 ottobre 2013

Come risparmiare energia elettrica usando il ferro da stiro e stirando meno







Sapete che stendere il bucato in maniera corretta vi permetterà di risparmiare tempo ed energia elettrica al momento di stirare? Ecco alcuni suggerimenti utili per stirare il meno possibile, far scendere i costi in bolletta e rispettare il pianeta.

Tra i piccoli elettrodomestici, il ferro da stiro è indubbiamente quello che consuma maggiormente energia. Stirare è infatti un’attività casalinga che non solo ci fa perdere molto tempo ma ci fa anche sprecare eccessivamente energia, incidendo sulla bolletta dell’elettricità.

COME STIRARE RISPARMIANDO ENERGIA ELETTRICA - Ecco qualche consiglio da seguire per stirare il meno possibile, risparmiando tempo e denaro e rispettando il pianeta.

COME STENDERE IL BUCATO
Stendete i capi evitando che si formino le pieghe.
Mai stendere i vestiti a cavallo del filo: lascia l’impronta e una piega poco carina. 
Meglio in ogni caso stendere dal rovescio perché a volte le mollette lasciano il segno. 
Le magliette vanno accostate al filo lasciandole penzolare con il collo verso il basso, il peso del tessuto bagnato stirerà al posto nostro.
Lo stesso vale per i pantaloni, per evitare le pieghe sui pantaloni basta sbatterli un paio di volte prima di stenderli, rigorosamente con l’orlo verso il basso.
Per le camicie: una volta tirate fuori dalla lavatrice, i bordi andrebbero passati tra le dita, specialmente dove ci sono i bottoni. Se le indossiamo d’inverno sotto un maglione, sarà sufficiente limitarsi a stirare colletto e polsini.

LE ALTERNATIVE AL FERRO DA STIRO
Potete arrotolare gli asciugamani da un verso e dall’altro così saranno ben piegati senza la necessità di passarli sotto il ferro.
Maglie a collo alto, pantaloni aderenti, calzini e biancheria intima si adeguano alla forma del vostro corpo e le pieghe che vedete spariscono al momento di indossarli.
Capi di lana e pile come golfini e scialli non si stirano.
La stiratura dei pantaloni con la piega può essere ridotta ai minimi termini da una accurata messa in piega serale. A patto di metterli a posto con millimetrica precisione, li si può addirittura collocare sotto il materasso, e dormirci su. Al mattino saranno stirati.


STIRARE SI, MA A RISPARMIO ENERGETICO
Per i capi per cui proprio non potete fare a meno di accendere il ferro da stiro, fatelo nelle ore di scarsa richiesta energetica (la sera) e cominciate dalle cose da stirare a freddo mentre il ferro si scalda, poi passate quelle ad alta temperatura e, dopo aver staccato il ferro, finite con le ultime cose a bassa temperatura mentre si raffredda.

L’APPRETTO NATURALE 
Le bombolette spray vengono smaltite insieme alle lattine, ma perché produrre un rifiuto quando è possibile produrre da sé un’alternativa naturale? Ecco come fare.

Sciogliete in acqua dell’amido in granuli, potrete decidere la concentrazione che preferite per creare il vostro prodotto.

Un appretto confezionato costa circa 3 €/litro, la scatola di amido da 250 grammi costa meno 1,5 euro e consente di fare più o meno 13 litri di prodotto a seconda della concentrazione desiderata. Per stirare ancora meglio basterà aggiungere all’acqua nella quale si è sciolto l’amido qualche goccia di aceto bianco, in questo modo il ferro scivolerà più facilmente.

Infine, ecco alcuni accorgimenti utili che vi permetteranno non solo di risparmiare energia ma anche di prolungare la vita del vostro ferro da stiro:


COME EVITARE LA FORMAZIONE DEL CALCARE 
Fate molta attenzione alla formazione di calcare che riduce l’efficienza del ferro da stiro ed aumenta i consumi di elettricità.

Per evitare il calcare ci sono due cose importanti da fare:
La prima è preventiva: svuotate sempre il serbatoio dell’acqua quando avete finito di stirare.
La seconda cosa, invece, riguarda la pulizia naturale dell’apparecchio, senza spendere soldi con inutili prodotti chimici.
Per la pulizia del calcare nel ferro da stiro basta infatti riempire il serbatoio di acqua soltanto a metà e aggiungere un tappo di aceto per vedere vaporizzare una sostanze giallastra: è il calcare che sta evaporando.

SCEGLIETE UN FERRO DA STIRO CHE RISCALDA PIU’ VELOCEMENTE
Scegliete ferri da stiro che si riscaldano più velocemente, meglio se in alluminio, un materiale di grande conducibilità grazie al quale si consuma fino al 50 per cento in meno di corrente. Anche umidificare il bucato prima di iniziare a stirare e spegnere l’apparecchio quando ormai mancano solo pochi panni sono piccoli trucchi che aiutano a risparmiare corrente elettrica.







mercoledì 31 luglio 2013

Estate tempo di risparmiare acqua e energia - Come risparmiare 200 litri di acqua al giorno durante i mesi estivi e come ridurre i consumi di energia elettrica



L’uso più razionale dell’acqua e dell’energia elettrica è una buona pratica da adottare tutto l’anno. 

Durante i mesi estivi però, a causa dei forti consumi di energia e del clima siccitoso che può portare a scarsità idrica, il tema assume un rilievo ancora maggiore. 

Può essere utile, allora, mettere in pratica una serie di buoni consigli per il risparmio idrico ed energetico. Le buone abitudini sperimentate in questo modo possono divenire consolidate per tutto l’anno.


Risparmio idrico
Con questi piccoli accorgimenti e senza cambiare le proprie abitudini si possono risparmiare fino a 200 litri di acqua al giorno.

Frangigetto
Un sistema tanto semplice quanto efficace, è l’applicazione dei cosiddetti “frangigetto” ai rubinetti. Si tratta di piccoli filtri a rete che miscelano all’acqua una certa quantità di aria. Il flusso medio che esce dai rubinetti è di circa 10-20 litri al minuto, ma con il frangigetto si può ridurre fino al 50%, pur non modificando il confort di lavaggio.

Uso razionale elettrodomestici 
Un utilizzo razionale degli elettrodomestici, oltre a portare al risparmio di energia elettrica, consente di ridurre l’uso d’acqua. E’ opportuno utilizzare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico, diminuendo la frequenza dei lavaggi e riducendo la temperatura: un lavaggio a 60° consuma quasi la metà di un lavaggio a 90°. Usando questi accorgimenti, si possono risparmiare migliaia di litri di acqua l'anno.

Lavaggio auto e irrigazione aree verdi
E’ bene lavare l'auto utilizzando il secchio e non il tubo di gomma. Questo accorgimento fa risparmiare fino a 150 litri di acqua. E’ meglio annaffiare le piante verso sera, quando il sole è calato, perché l'acqua evapora più lentamente ed è assorbita più facilmente dalla terra.

Lavaggio personale
Per una doccia occorrono mediamente tra i 40 e i 50 litri di acqua, ma per un bagno anche 150 litri. Fare la doccia anziché il bagno nella vasca fa risparmiare fino a 100 litri d'acqua ogni volta che ci si lava.

Scarico WC
Si ricorda che oltre il 30% dei consumi idrici domestici sono imputabili allo sciacquone del water. Ogni volta che si spinge il pulsante, nei wc tradizionali, se ne vanno in media tra i 9 e i 16 litri d'acqua. U n wc con il doppio tasto di scarico, a quantità differenziata, contribuisce a far risparmiare fino a 26.000 litri di acqua all'anno.

Attenzione alle perdite idriche
Il periodo estivo è più di ogni altro caratterizzato da rotture sulle tubature dell’acqua. Questo è dovuto alla scarsità di piogge che caratterizza la stagione e ai conseguenti assestamenti del terreno, che forzano le condotte interrate. E’ importante quindi controllare che non ci siano perdite nel tratto di rete dell’impianto privato: quella che dal contatore dell’acqua si sviluppa all’interno della proprietà del cliente. E’ consigliabile che questa verifica sia svolta soprattutto dai proprietari di seconde case, utilizzate solo in alcuni periodi dell’anno.
Per metterla in atto è sufficiente chiudere tutti i rubinetti e controllare che il contatore non segni ugualmente un consumo. In caso positivo, è bene rivolgersi immediatamente a un idraulico di fiducia perché svolga un sopralluogo ed eventuale riparazione. U n foro nelle tubature, anche se piccolo, può provocare fuoriuscite ingenti.

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Risparmio energia elettrica
In estate è possibile ridurre pure i consumi di energia elettrica, utilizzando il meno possibile il condizionatore

Mantenere la casa il più fresca possibile con soluzioni “naturali”
Per mantenere freschi gli ambienti è buona norma abbassare le tapparelle e chiudere le finestre nelle ore più calde della giornata. Se l’abitazione è dotata di balconi, è possibile montarvi tende o un ombrellone, per trascorrere qualche momento all’aperto anche quando fa caldo. Negli spazi esterni, come balconi, terrazze o giardini, è bene introdurre piante e rampicanti, che aiutano ad assorbire parte del calore. Per le tende interne è meglio scegliere il colore bianco: riflette i raggi del sole.

Anche gli elettrodomestici scaldano
Si combatte il caldo anche spegnendo tutti gli elettrodomestici che non usiamo ed evitando le luci intense. In questo modo si limitano calore e consumo di energia. Occorre usare Il piano cottura il meno possibile, anche perché l’estate invita a consumare cibi freschi e ricchi d’acqua, e far funzionare la lavatrice nelle ore meno calde. Pure la doccia andrebbe fatta quando c’è meno caldo, in modo che il vapore non peggiori l’umidità.

Aria condizionata, ma con moderazione
Se, nonostante tutti questi accorgimenti, non riusciamo a resistere al caldo, è consigliabile accendere un ventilatore piuttosto che un condizionatore: evita sbalzi di temperatura troppo forti e consuma circa 15 volte meno. Infine, se proprio dobbiamo arrenderci all’aria condizionata, è meglio utilizzarla solo nelle ore più calde, con le finestre accuratamente chiuse e impostando la temperatura in modo tale che non sia inferiore di oltre sei gradi a quella esterna.

E’ consigliabile non lasciare accesa l’aria condizionata quando non si è in casa: spegnendo il condizionatore per almeno 4 ore al giorno è possibile risparmiare circa 240 euro ed evitare l’immissione in atmosfera di 960 kg di CO2 in un anno.


1 - dem






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