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mercoledì 22 agosto 2012

Fuori fa caldo ? Come rimanere al fresco senza aria condizionata !!

C'è chi ce l'ha e ne abusa, trasformando la casa in una ghiacciaia; chi non ce l'ha e se la sogna di notte, mentre si rigira nel letto cercando l'angolo più fresco di cuscino: l'aria condizionata, croce e delizia della stagione afosa appena iniziata, se non utilizzata con criterio rischia di trasformare le nostre bollette della luce nel conto di un resort a cinque stelle, e di causare un surplus di consumi di energia elettrica. Come rinfrescare la casa utilizzandola il meno possibile? E come sopravvivere al grande caldo se non possediamo un impianto?

Ecco il decalogo basic per affrontare la calura estiva. Risparmi tu. E risparmi l'ambiente.


Una mini guida per sopravvivere al gran caldo in città senza consumare troppa energia e senza gravare sull'ambiente :

1- Abbassate le tapparelle o chiudete le persiane nelle ore più calde del giorno, in modo da creare ombra e riparare la casa dai raggi solari. Durante i picchi d'afa chiudete anche le finestre: può sembrare un controsenso, ma servirà a non far entrare aria umida e pesante in casa. Spalancate i vetri, invece, nelle prime ore del mattino o - sicurezza permettendo - di notte: rinfrescherete le stanze.

2- Dove possibile, montate delle tende o un ombrellone da balcone: tenendole aperte ricaverete un avamposto ombreggiato alle finestre di casa, e nei momenti meno caldi potrete passare qualche ora all'aperto.

3- Se possedete un piccolo spazio esterno, una terrazza, un balcone o un giardino, specie se sul lato più esposto e assolato della casa, riempitelo di piante e rampicanti, aiuteranno a schermare e assorbire parte del calore.

4- Cercate di non creare ulteriore umidità all'interno della vostra abitazione: fate il bucato e la doccia nelle ore più fresche, per evitare che condensa e vapore peggiorino la situazione.

5- Spegnete tutti gli elettrodomestici che non usate: oltre a consumare energia, riscaldano l'ambiente.

6- Niente phon, forno, luci intense, asciugatrice: fa già molto caldo, non facciamoci del male! Anche a luci spente la casa sarà luminosa fino a tardi, sono le giornate più lunghe dell'anno.

7- Consumate cibi freschi e ricchi d'acqua. Soprattutto, limitate all'essenziale l'utilizzo del piano cottura.

8- Coibentate la vostra abitazione. Se avete un solaio o un sottotetto, isolate le superfici più esposte ai raggi solari.

9- Per le tende da interno, preferite il bianco, che aiuta a riflettere i raggi solari.

10- Se anche con tutti questi accorgimenti non resistete al caldo, optate per un ventilatore portatile o a pale. A parità di utilizzo, un ventilatore portatile consuma circa 15 volte meno di un condizionatore medio.

Per gli irriducibili dell'aria condizionata: accendete l'impianto solo nelle ore più calde e spegnetelo se uscite di casa. Ricordatevi di chiudere le finestre, per mantenere il fresco in casa, e non impostatelo a più di 6 gradi al di sotto della temperatura esterna (la temperatura ideale in casa, secondo il Ministero della Salute, è di 24-25 °C, anche se si usa il condizionatore).


Lo sapevate inoltre che 3 comuni piante in casa ci possono aiutare a mantenere l'aria fresca e possono riossigenare l'aria di casa, depurandola da anidride carbonica e altre sostanze nocive ?

Una soluzione per riossigenare l’aria di casa c’è. Proprio qualche mese fa sul sito di TED, (un’organizzazione mondiale no-profit il cui scopo è quello di “diffondere delle idee” attraverso conferenze internazionali), è comparso il video di Kamal Meattle, un ricercatore e attivista ambientale indiano, che ha sperimentato i benefici ad una particolare convivenza con tre comuni piante d’appartamento: palma areca, sansevieria ed epipremnum.

L’esperimento, effettuato in un palazzo di 4600 metri quadri, che ha 20 anni, con 300 occupanti e 1200 di queste piante, ha evidenziato: una notevole riduzione di mal di testa e arrossamenti agli occhi, una migliore ossigenazione del sangue e maggiore rendimento sul lavoro – oltre che un’aria nettamente più pulita.


(Video courtesy: TED talks, www.ted.com)

L'aria che respiriamo tra le mura domestiche può arrivare ad essere tre volte più nociva di quella che inaliamo per strada: lo sostiene uno studio dell'Università di Sheffield (Gran Bretagna). Complice l'uso di forni, cucina a gas, deodoranti e detersivi, i livelli di monossido di carbonio e altri gas dannosi per la salute registrati in un appartamento del centro città possono essere tre volte superiore ai limiti concessi dai governi per l'ambiente esterno (lo studio è stato condotto a Sheffield ma potrebbe valere anche per altre città).

Ma una soluzione per riossigenare l'aria delle nostre case c'è: armatevi di pollice verde e circondatevi di piante. In particolare, tre comuni piante d'appartamento sono specializzate nel convertire CO2 in ossigeno e rimuovere dall'aria sostanze chimiche nocive, come la formaldeide. Quante piante, e soprattutto quali, servono per riscontrare miglioramenti? Lo spiega in questo video di TED - un'organizzazione non-profit il cui scopo è "la diffusione delle idee" attraverso conferenze internazionali - Kamal Meattle, ricercatore e attivista ambientale indiano che ha sperimentato i benefici di questo tipo di coltivazione a Nuova Delhi.
I risultati non si sono fatti attendere: meno mal di testa e arrossamenti agli occhi, una migliore ossigenazione del sangue, maggiore rendimento sul lavoro e meno inquinamento: leggete la trascrizione del suo discorso qui sotto.


Circa 17 anni fa, sono diventato allergico all'aria di Delhi. I medici hanno detto che la mia capacità polmonare era scesa al 70%, e mi stava uccidendo. Con l'aiuto di IIT, TERI, e studi della NASA, abbiamo scoperto che esistono tre semplici piante verdi, piante verdi comuni, con le quali si può coltivare tutta l'aria pura che ci serve al chiuso per restare in salute. Abbiamo anche scoperto che si può ridurre la necessità di ricircolo d'aria in un edificio, pur mantenendo gli standard industriali per la qualità dell'aria negli ambienti.

Le tre piante sono la palma Areca, la Sansevieria e l'Epipremnum. I nomi botanici li avete davanti. La palma Areca è una pianta che toglie CO2 e la converte in ossigeno. Servono 4 piante ad altezza spalla, a testa, e per la cura della pianta, bisogna pulire le foglie ogni giorno a Delhi e forse ogni settimana in città con aria più pulita. Abbiamo dovuto usare concime di vermi, sterile, oppure colture idroponiche, e le abbiamo portate all'aperto ogni tre o quattro mesi. La seconda pianta è la Sansevieria, anche essa comune, e la definiamo una pianta per la camera da letto poiché converte CO2 in ossigeno di notte. E servono da 6 a 8 piante ad altezza bacino, a testa. La terza pianta è l'Epipremnum, che - ancora - è una pianta molto comune; cresce preferibilmente in colture idroponiche. Questa pianta rimuove la formaldeide e altre sostanze chimiche volatili.

Con queste tre piante, si può coltivare tutta l'aria pura che serve. In effetti, potreste essere in una bottiglia sigillata e non morireste e non vi servirebbe aria pulita. Abbiamo provato queste piante nel nostro palazzo a Delhi, che è un palazzo di 4600 metri quadri, che ha 20 anni. E ha circa 1200 di queste piante per 300 occupanti. I nostri studi hanno mostrato che c'è un 42% di probabilità che l'ossigeno nel sangue di chi soggiorna in questo edificio per 10 ore cresca dell'uno per cento. Il governo indiano ha scoperto -- o pubblicato uno studio a riguardo -- che si tratta del palazzo più salubre di Nuova Delhi. E lo studio ha mostrato che, rispetto ad altri edifici, l'incidenza delle irritazioni agli occhi è ridotta del 52%, quella delle irritazioni al sistema respiratorio del 34%, quella della cefalea del 24%, quella di insufficienza polmonare del 12% e di asma del 9%. Lo studio è stato pubblicato l'8 Settembre 2008 ed è disponibile sul sito del governo indiano.

La nostra esperienza indica un incredibile aumento della produttività delle persone: oltre il 20%, grazie a queste piante. Inoltre, si riducono le necessità energetiche degli edifici di un notevole 15%, poiché serve meno ricambio d'aria. Ora stiamo facendo lo stesso in un edificio da 160 mila metri quadri, che conterrà 60.000 piante.

Perché è importante? E' importante anche per l'ambiente, poiché si stima che la richiesta di energia nel mondo crescerà del 30% nei prossimi 10 anni. Il 40% dell'energia al mondo è consumata da edifici, al momento, e il 60% della popolazione mondiale vivrà in edifici all'interno di città con più di 1 milione di abitanti entro i prossimi 15 anni. Ed aumenta anche il desiderio di vivere e lavorare in luoghi con aria condizionata. "Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo", ha detto il Mahatma Gandhi. Grazie per l'attenzione. (Applausi)

 
 

 
Fonti:

http://www.ted.com/talks/lang/it/kamal_meattle_on_how_to_grow_your_own_fresh_air.html

Immagini:

http://www.paradiseflowersnyc.com/home.htm

http://www.cactuscenter.com/sansevieriacylindrica_3.jpg

http://giardinaggio.efiori.com/media/image/immagini_1/01_Sansevieria_trifasciata.jpg

http://www.botany.hawaii.edu/basch/uhnpscesu/htms/haleplnt/images/araceae/Epipremnum_pinnatumop7.jpg


martedì 21 agosto 2012

Risparmiare sulla spesa ? Si può ! Ecco la lista di consigli secondo la Coldiretti !!!


Il tempo di crisi che stiamo vivendo, secondo le statistiche, sta cambiando le nostre abitudini in tutti i settori, anche in quello alimentare. Ma la crisi può essere anche un'opportunità per imparare che si può mangiare meglio e risparmiare. Secondo una recente indagine di Coldiretti, nel corso degli ultimi anni per fronteggiare la crisi il 60% circa degli italiani ha cambiato il modo di fare la spesa mettendo in atto alcuni piccoli e semplici accorgimenti che però, soprattutto se si considera un periodo piuttosto lungo come ad esempio l’intero anno, permettono di risparmiare un a somma di denaro di tutto rispetto. Per aiutare gli italiani a risparmiare sulla spesa Coldiretti ha stilato una lista di 10 consigli da mettere in pratica quotidianamente, ovvero:

1. Pianificare la spesa

Pianificare la spesa individuando prima i prodotti che si intendono acquistare verificando poi attentamente prezzi e offerte nei diversi punti vendita. Spesso i prezzi di uno stesso prodotto, della stessa marca, raddoppiano e triplicano da un negozio ad un altro.

2. Scegliere prodotti locali e di stagione

In Italia l'88% delle merci viaggia su strada ed è stato stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 chilometri su camion, nave e/o aeroplano prima di arrivare sulla tavola . All'impatto ambientale si aggiunge quello economico per il caro benzina che fa lievitare i costi dei prodotti, importati da lunghe distanze spesso fuori stagione. Acquistare prodotti locali garantisce inoltre una maggiore genuinità e freschezza.

3. Meglio i prodotti sfusi

Le confezioni incidono fino al 30% sul prezzo di vendita degli alimenti e pesano sulle tasche degli italiani spesso piu' del prodotto agricolo in esse contenuto. Meglio allora comprare prodotti sfusi magari avvantaggiandosi dei distributori automatici che si stanno diffondendo nelle aziende agricole come quelli di latte fresco.

4. Tagliare le intermediazioni


Tagliando le intermediazioni si garantisce il miglior rapporto qualità/prezzo e si acquistano prodotti più freschi che durano più a lungo L'Italia puo' contare su 878 mercati degli agricoltori di Campagna Amica ai quali si aggiungono 3.972 aziende agricole, 670 agriturismi, 163 botteghe per un totale di 5.683 punti vendita di campagna Amica. Nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica si trovano prodotti locali del territorio che non devono affrontare lunghi e costosi trasporti, messi in vendita direttamente dall'agricoltore.

5. Coltivare un piccolo orto in casa

Un italiano su quattro lavora nell'orto e nei terrazzi per cimentarsi oltre che nella tradizionale cura dei vasi di fiori, nella coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere all'occorrenza. Una opportunità non solo per chi dispone di ampi spazi all'aria aperta, ma anche di semplici terrazzi grazie all' ampia offerta di piante adatte alla coltivazione in vaso.

6. Preparare in casa pane, pasta, yogurt, conserve e confetture

Preparare in casa il pane, la pasta, le conserve, lo yogurt e le confetture oltre ad essere divertente e salutare aiuta a risparmiare, garantendosi la qualità degli ingredienti utilizzati. Una passione che sta coinvolgendo un numero crescente di italiani.

7. Non sprecare

Nonostante la crisi, circa il 30% dei prodotti alimentari acquistati finisce nella spazzatura con una tendenza all'aumento. Ad essere gettati nel bidone sono sopratutto gli avanzi quotidiani della tavola ma anche prodotti scaduti o andati a male con frutta, verdura, pane, pasta, latticini e gli affettati che si classificano tra i prodotti piu' a rischio. Il consiglio è quindi di verificare le scadenze nell'etichettatura, scegliere i frutti con il giusto grado di maturazione ma anche di non dimenticare la cucina degli avanzi.

8. Riscoprire le ricette low cost della nonna

Riscoprire le ricette della nonna, ad esempio per la carne, dai bolliti agli spezzatini, che utilizzano tagli della carne meno conosciuti che possono essere acquistati a prezzi estremamente convenienti senza rinunciare alla qualità. I tagli meno pregiati del bovino da poter utilizzare in cucina sono tantissimi: collo, punta di petto, campanello, geretto, detto anche muscolo. Tutti tagli di carne molto economici che però si possono sfruttare in molti modi diversi risparmiando circa il 40% sulla spesa.

9. Acquistare in gruppo

Formare dei gruppi tra amici, parenti o vicini per effettuare la spesa settimanale consente di risparmiare sui trasporti e attraverso l'acquisto di maggiori quantità di prodotto di qualità ai mercati generali o direttamente dai produttori agricoli. In Italia sono ci circa 800 gruppi di acquisto solidale (GAS), un numero raddoppiato rispetto a tre anni fa.

10. Più tempo ai fornelli


In Italia si sta verificando una progressiva riduzione del tempo trascorso in cucina dove si impiega in media poco più di mezz'ora per pasto anche per effetto del boom dei piatti pronti. Cucinare in proprio secondo una analisi della Coldiretti, consente di risparmiare fino a 5 volte rispetto al consumo di piatti pronti e soprattutto, garantisce sulla qualità degli ingredienti che possono essere scelti con più cura.


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