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mercoledì 25 settembre 2013

Come avere denti sempre perfetti!!!Rimedi naturali contro la placca e il tartaro...




Quando la placca, una pellicola trasparente formata da batteri vivi e morti, si sedimenta fra i denti, si trasforma in tartaro.
Anche se si dice che la placca è responsabile della maggior parte delle carie dentali, in realtà é il deposito di tartaro a creare i problemi principali. Questi depositi devono essere rimossi, per evitare carie dentali dolorose e antiestetiche e malattie alle gengive. Mantenendo una buona igiene orale puoi evitare che la placca porti a depositi di tartaro.


Istruzioni
  • Lavati i denti spazzolandoli in maniera corretta con un dentifricio specifico per eliminare il tartaro.
  •  Devi lavarti i denti almeno due volte al giorno, anche se sarebbe consigliato lavarli dopo ogni pasto e prima di andare a dormire.
  • Usa il filo interdentale ogni giorno. L'uso del filo interdentale elimina i resti di cibo e bevande, cosí come la placca e il tartaro sulla linea delle gengive.
  • Usa un colluttorio antiplacca per uccidere i batteri. Anche questo evita la formazione del tartaro. Segui sempre le istruzioni sulla confezione.
  • Spazzolati i denti una volta la settimana con bicarbonato di sodio. Il bicarbonato é un rimedio casalingo per eliminare placca e a prevenire il tartaro. Questo metodo riduce anche le possibili macchie sulla superficie dei denti.
  • Fai risciacqui regolari di acqua e perossido di idrogeno al 3%. Il miscuglio deve essere metá acqua e metá perossido. Questo metodo elimina i batteri, riduce la placca e il tartaro e funziona come sbiancante naturale per i denti.
  • Vai regolarmente dal dentista. Devi sottoporti ad un controllo dentistico almeno due volte l'anno per effettuare la pulizia. É essenziale per mantenere denti e gengive sane.

Di cosa hai bisogno?
  1. Spazzolino da denti
  2. Dentifricio specifico per placca e tartaro
  3. Filo interdentale
  4. Colluttorio antiplacca
  5. Bicarbonato di sodio
  6. Acqua ossigenata al 3%

Consigli
Spazzolati i denti per almeno due minuti, avendo cura di arrivare anche ai punti piú nascosti dei denti molari

In situazioni estreme in cui non avrete a portata di mano uno spazzolino da denti subito dopo i pasti, l’ideale è sempre masticare un chewing gum senza zucchero: masticando, non solo puliremo i nostri denti, ma la saliva prodotta funzionerà come una sorta di detergente naturale neutralizzando l’acidità della placca ancor prima che possa attaccare i denti.






Ablazione del tartaro
L'ablazione del tartaro è un trattamento molto semplice che favorisce l'igiene dentale e solitamente viene fatto periodicamente una volta l'anno dal dentista ed il risultato finale può essere mantenuto fai da te a casa seguendo semplici consigli.
Per rimuovere il tartaro dai denti si consiglia di acquistare un detergente antisettico orale o altrimenti utilizzare una soluzione di perossido di idrogeno. Procedete versando la soluzione che avete scelto di utilizzare, in un piccolo misurino capace di contenere i 10 ml di liquido che vi serviranno per fare dei gargarismi per almeno un minuto. Le sostanze contenute in entrambi i composti riescono ad ossigenare la superficie dei denti ed i bordi delle gengive: processo che permette di staccare e rimuovere il tartaro. Durante il procedimento di pulizia, fate attenzione a non ingerire la miscela di perossido di idrogeno poiché facilmente potrebbe generare il vomito.

Prendete la buona abitudine di eseguire periodicamente dei gargarismi in questo modo, almeno una volta al giorno o preferibilmente dopo ogni pasto, in modo da rimuovere insieme al tartaro anche i residui di cibo che rimangono attaccati alla superficie dei denti. Al termine dei gargarismi, completate la pulizia orale con l’ausilio di un filo interdentale: passate su e giù il filo, tra ogni dente, per almeno tre volte.

Nel caso in cui il tartaro accumulato nonostante la pulizia sia ancora persistente, provvedete a rimuoverlo con degli strumenti specifici: raschiate il tartaro usando uno specchio illuminato e durante il procedimento non dimenticate di sputare e risciacquare la bocca frequentemente.

Un altro buon rimedio per la rimozione del tartaro è il cibo piccante. Il cibo piccante è noto per il suo aiuto a stimolare le ghiandole salivari, che producono una quantità tale di saliva sufficiente per pulire i denti e le gengive. La bucce di arance sono invece note per la loro capacità nel combattere i microrganismi che vanno a depositarsi sui denti: applicate delle bucce d’arancia direttamente sui denti e lasciatele in questa posizione per tutta la notte.

La buone proprietà della frutta, per il benessere dei denti, sono nascoste anche in frutti quali mele e meloni: è sufficiente mangiare qualche fetta di questi frutti dopo i pasti per pulire i denti e rendere più sane le gengive.
Altri cibi con buone proprietà per la cura dei denti sono i pomodori e le fragole (ricchi di vitamina C): applicate l’uno o l’altro prodotto sui denti e manteneteli per almeno 5 minuti. Dopo ciò lavate i denti con una soluzione ottenuta dall’unione di acqua tiepida e bicarbonato di sodio. Il bicarbonato è molto efficace per l’igiene orale, grazie alle sue proprietà leggermente abrasive e sbiancanti: se applicato sulla superficie dei denti aiuta a rimuovere direttamente la placca ed il tartaro indurito, mentre se è sciolto in acqua, aiuta a pulire i denti portando alla formazione di una superficie ruvida che unita all’azione dello spazzolino, permette di lucidare i denti. L’azione del bicarbonato di sodio offre non solo una buona igiene orale, ma permette anche di migliorare in generale l’aspetto dei denti, rendendoli più bianchi.

Per utilizzare il bicarbonato sui denti potete in alternativa preparare una soluzione unendo un cucchiaio di bicarbonato di sodio ed un pizzico di sale: mescolate e dopo aver immerso un pennello od un batuffolo di cotone nel composto, passatelo sui denti per smacchiarli. La soluzione può anche essere preparata aggiungendo a mezza tazza d’acqua, una pari quantità di bicarbonato di sodio ed un cucchiaio di aloe vera in gel, ai quali, per finire è necessario aggiungere 4 cucchiaini di glicerina vegetale più 10 gocce di olio essenziale di limone. Far riposare il composto così ottenuto per qualche ora. Conservatelo per poi utilizzarlo ogni giorno per la pulizia dei denti. Ogni volta che utilizzerete questa soluzione, al termine ricordatevi sempre di sciacquare la bocca con acqua fresca.

Per la pulizia dei denti si consiglia di utilizzare uno spazzolino elettrico, anziché quello tradizionale, poiché è più efficace nel far staccare il tartaro dai denti.

Ablazione e rimozione del tartaro dal dentista
Durante l’anno è necessario effettuare una visita dentistica, almeno una volta all'anno. L’igienista o dentista, quando necessario, procederà in maniera accurata nella pulizia dei denti. Per l’igiene orale viene utilizzata una combinazione di acqua ad alta pressione e sale, insieme ad una gamma di strumenti odontoiatrici specifici ed utili per rimuovere il tartaro. Il dentista, inoltre, nel caso in cui sia presente una malattia gengivale avanzata, potrebbe sottoporre il paziente ad un’ulteriore pulizia per la levigatura radicolare.

Considerazione finale sulla ablazione del tartaro
È importante effettuare una visita dentistica ogni anno, per tenere sotto controllo la salute oltre che l’igiene orale.
Effettuate la pulizia dei denti utilizzando un dentifricio specifico con azione antitartaro. Preferite l’utilizzo di uno spazzolino con setole in nylon morbide, in quanto queste risultano essere le più efficaci nella lotta al tartaro ed alla placca indurita. Mantenete una buona igiene orale, pulendo i denti dopo ogni pasto ed ogni giorno, almeno una volta la mattina ed una la sera.

Risparmiare sul riscaldamento domestico. La guida facile ed utile da seguire tutti i giorni per ridurre la bolletta.




Si può risparmiare sul riscaldamento domestico? La risposta è “si”. Esistono delle azioni che possiamo mettere in pratica nella vita di ogni giorno. 

In primo luogo è opportuno ricordare che le fessure rappresentano la causa di dispersione del calore, ecco perché è fondamentale sigillare gli spifferi.
Si può utilizzare a questo proposito del nastro isolante o del silicone da esterni. Uno zerbino sarà utile a risolvere il problema delle dispersioni fra le porte e il pavimento. Essenziali sono anche le doppie finestre, in maniera tale da ottenere un isolamento più valido. Tuttavia non si deve dimenticare di favorire anche la ventilazione, evitando la formazione di muffe e funghi. Per fare questo basta aprire le finestre per pochi minuti durante il giorno.

Un ottimo rimedio è rappresentato anche dalle tende isolanti, che contemplano strati di appositi materiali che prevengono la condensazione. Le aperture che si affacciano a nord, però, durante il giorno dovrebbero restare prive di tendaggi, per utilizzare al massimo il sole anche nel periodo invernale. Utili sono anche i camini, che si rivelano una soluzione da tenere in considerazione. Il problema è che spesso una grande quantità di calore si disperde lungo la canna fumaria. Per questo sarebbe opportuno abbassare il termostato ad una temperatura compresa tra i 10 e i 13 gradi centigradi. In questa maniera si evita che il sistema di riscaldamento entri in funzione per rimpiazzare continuamente l’aria calda che si perde attraverso la cappa del camino.

Riscaldamento acqua: come diminuire i consumi
Per diminuire i consumi sul riscaldamento dell’acqua, bisogna utilizzarla con moderazione, abbassare il termostato dello scaldabagno o isolare la caldaia. In quest’ultimo frangente è possibile adottare delle semplici coperte. Un’altra strategia da adottare è quella inerente all’isolamento della casa direttamente dalle pareti, sfruttando i lavori di ristrutturazione. Si può applicare della schiuma isolante o della cellulosa. Si tratta di installazioni facili per evitare che le pareti esterne siano esposte a bruschi sbalzi di temperatura.

Il nuovo anno ha portato una serie di rincari, a cui le famiglie italiane sono state costrette a far fronte, come l’aumento del costo del riscaldamento.

Ecco allora una serie di accorgimenti per ridurre considerevolmente i consumi:

- Abbassare la temperatura di un grado rispetto al solito
- Mantenere i radiatori al massimo dell’efficienza spurgandoli, periodicamente, dell’aria in eccesso ed evitando di coprirli con stoffe o mobilia
- Durante la notte è bene abbassare il termostato di almeno 4 gradi o meglio ancora non utilizzarlo per niente
- Non coprire mai i termosifoni con biancheria
- Far areare le stanze per pochi minuti e solamente nelle ore più calde della giornata
- Installare, ove possibile ed in corrispondenza delle finestre più grandi, i doppi vetri oppure provvedere ad abbassare, se non strettamente necessario il contrario, le tapparelle
- Mantenere la temperatura del termostato inferiore ai 20 gradi centigradi
- Considerare la possibilità di cambiare la vecchia caldaia con una più nuova ed efficiente caldaia a compensazione
- Provvedere ad una restaurazione dell’immobile in modo da coibentare ogni parete
- Provvedere ad istallare termostati automatici così da stabilire, con esattezza, potenza e durata d’utilizzo della caldaia o, nel caso in cui ciò non sia possibile, all’installazione di valvole termostatiche su ogni radiatore.




Pannelli termoriflettenti per risparmiare sul riscaldamento
Un metodo facile e veloce per limitare le grandi dispersioni del calore attraverso le pareti esterne, è l'utilizzo di pannelli termoriflettenti dietro ai termosifoni.

Se l’edificio non è isolato in modo adeguato, una parte del calore prodotto mediante il riscaldamento molto spesso va disperso, soprattutto se i termosifoni sono addossati verso pareti esterne, causando anche impennate notevoli nei costi delle bollette.

Nelle nuove costruzioni spesso questo problema viene risolto, oltre che con l’isolamento adeguato dell’edificio, con interventi specifici, mirati a risolvere questo tipo di problemi.  Ad esempio, vengono inseriti dei pannelli in poliuretano, con anche una rete porta intonaco, per la rifinitura finale, che fungono proprio da termo riflettenti del calore trasmesso mediante il calorifero.

In case datate, difficilmente è presente una soluzione simile per l’isolamento termico, perciò è molto comune, soprattutto dove non sono stati effettuati interventi successivi mirati al contenimento delle dispersioni, avere caloriferi sotto finestra, che disperdono molto calore attraverso le pareti esterne.


Pannelli termo riflettenti per i caloriferi
I pannelli termoriflettenti da posizionare dietro ai termosifoni sono caratterizzati da una struttura in polietilene espanso, ovvero un materiale isolante, termoresistente, ignifugo e anche atossico,  e da un foglio di alluminio che grazie alla sua superficie  argentata, costituita da un film molto sottile, funge proprio da termoriflettore, permettendo, in molti casi, di spingere il calore del calorifero verso l’interno della casa.

I pannelli termo riflettenti per i termosifoni vanno sistemati dietro al calorifero, proprio nella parte di parete che occupa con il suo ingombro che spesso li ingloba e li contiene. Grazie a questi sistemi, semplici e poco costosi, i termosifoni possono migliorare il proprio rendimento di circa il 10 %, con anche un notevole risparmio.
I pannelli termo riflettenti, spesso usati anche per l’isolamento del sistema tetto, sono un buon sistema di isolamento termico che sfrutta la capacità  termo riflettente di superfici a bassa emissività, costituite da materiali che vanno cioè ad agire in modo da ridurre l’energia trasmessa per irraggiamento, spostandone il verso.



Vantaggi pannello termoriflettente
Il pannello termo riflettente per i termosifoni  porta innumerevoli vantaggi all’interno dell’abitazione, andando infatti ad isolare innanzitutto il radiatore dalla parete di appoggio, limitando quindi le dispersioni e aumentando il calore all’interno delle stanze, che così si scaldano anche più velocemente e con una riduzione di costi non irrilevante.
Lo stesso vale per il post riscaldamento; una volta raggiunta la temperatura, il calore all’interno dell’ambiente dura più a lungo, limitando così ulteriori consumi.

In commercio esistono numerosi tipi di pannelli termoriflettenti per termosifoni, alcuni dei quali venduti anche in pratici kit fai da te, che permettono l’installazione in piena autonomia e con poche semplici mosse.

Alcuni tipi di pannello si possono anche ritagliare su misura e in alcuni casi si ordinano direttamente via internet, comunicando, al momento dell’acquisto, le misure dei propri termosifoni. I pannelli  possono essere tagliati in faidate, mediante l’uso di un taglierino o di un paio di forbici robuste. Per quanto riguarda l’incollaggio, si può utilizzare un biadesivo piuttosto forte, o della colla liquida ad acqua, o infine, per chi vuole provare, anche con dei chiodini da muro.

Un altro sistema per posizionare i pannelli  termo riflettenti, può  essere l’utilizzo di un filo di nylon trasparente, infilato ai margini della superficie del pannello, da fissare poi alle staffe di sostegno dei termosifoni, avendo naturalmente cura di rivolgere la parte argentata in alluminio verso l’interno della stanza.  Con questi sistemi, anche grazie ad un controllo accurato delle misure, delle operazioni di taglio e di posizionamento, non ci saranno problemi dal punto di vista estetico, in quanto i pannelli rimarranno nascosti dal radiatore.


Con questa facile ed utile guida è veramente possibile risparmiare sulla bolletta del riscaldamento che, ogni anno, incide in maniera considerevole sul bilancio familiare.




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