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mercoledì 6 novembre 2013

Vivere gratis o quasi grazie al web. Come ottenere Oggetti Gratis grazie ad internet (Senza Spendere Soldi)








Internet è un ottimo strumento per ottenere gratuitamente informazioni, ma non tutti sanno che esistono alcuni siti che permettono addirittura di ottenere oggetti gratis. Ottenere oggetti gratis, può essere decisivo al fine di ridurre al massimo le nostre uscire e spendere pochi soldi.

Grazie alla rete e ad alcuni utilissimi siti web, oggi possiamo ottenere gratis quello che ieri dovevamo per forza comprare.

Di seguito quattro tra i più famosi siti web che permettono di ottenere oggetti senza l'impiego del denaro, cioè senza dover utilizzare quei soldi, che quotidianamente ci costringono a lavorare come schiavi.



Zerorelativo.it, progetto è attivo dal 12 dicembre 2006, è una community italiana di baratto, riuso e prestito gratuito, che mette in contatto persone  che vogliono barattare, prestare e donare i loro oggetti, senza l'intervento del denaro.

Chi scambia oggetti non ottiene nessun guadagno, se non l'oggetto stesso. Chiunque abbia un oggetto che non utilizza, lo può inserire gratuitamente come annuncio, al fine di regalarlo o scambiarlo con qualcosa che desidera. Non sono accettate inserzioni che contengono riferimenti a denaro o a prezzi di vendita.

L'intento chiaro e dichiarato è quello di  promuovere e diffondere modelli di consumo orientati al benessere sociale e ambientale, il fine ultimo è invogliare le persone ad adottare un sistema di consumo critico e promuovere una forma di scambio che può essere concretamente applicata alla vita quotidiana, senza l'utilizzo dei soldi.

Per iscriversi basta completare i campi richiesti nell’apposita sezione del sito, e si può da subito iniziare a ricercare gli oggetti che ci servono, senza spendere soldi. E’ possibile inoltre compilare una lista dei desideri, visibile a tutti, in modo da permettere, a chi possiede l’oggetto che ci serve, di contattarci per regalarcelo o scambiarlo con qualcosa che non ci serve più.


Coseinutili.it è in sistema di scambio senza denaro, che si basa sui crediti. Il funzionamento è molto semplice, prendo spunto da uno schemino presente sul sito stesso, per spiegarne al meglio il funzionamento:

Tu hai una pera che non ti serve più.
Pubblichi un annuncio.
L'altro sta cercando una pera e vede il tuo annuncio.
Clicca su lo voglio!
Ti arriva automaticamente una mail che ti chiede se vuoi dare la tua pera all'altro.
Se tu rifiuti, amici come prima, e l'annuncio torna disponibile per altre persone.
Se accetti, l'altro riceve i tuoi dati al fine di accordarvi.
La pera passa all'altro, e tu ricevi i suoi crediti (non soldi).
Con questi crediti acquisiti, puoi barattare, ora, quello che ti serve

Cose inutili ha però una marcia in più: Permette, tramite i crediti, non solo di scambiare oggetti, ma anche tempo, cioè, se abbiamo bisogno di una consulenza informatica, piuttosto che di qualcuno che ci dia una mano in giardino o che ci accompagni al cinema, possiamo scambiare i nostri crediti con queste “prestazioni in tempo”, che ci viene dedicato.

Anche in questo caso per iscriversi gratuitamente è sufficiente compilare il modulo con i dati necessari, presente nell’apposita sezione del sito, e si può iniziare da subito a cercare gli oggetti che ci servono, senza utilizzare il denaro.



Gruppi di Facebook

Facebook è terreno fertile per la nascita di gruppi di persone che intendono provare ad avviare meccanismi alternativi, nei quali non serve il denaro per comperare quello che ci serve, ma è sufficiente applicare il baratto o addirittura regalare qualcosa che non ci serve, all’unica condizione che chi la desidera, se la venga a prendere.

Nei social network il baratto è detto anche "swapping", da swap, cioè scambio, ed è una forma di scambio di oggetti di valore similare, basata sulla fiducia. Propongo di seguito tre gruppi facebook che applicano questa filosofia e grazie ai quali possiamo ottenere oggetti senza spendere soldi.

Unico requisito per partecipare: Avere un profilo su Facebook.


Riciclo con Scambi e Baratti

Prima di tutto è necessari iscriversi al gruppo, non serve pagare nulla, basta cliccare sull’apposito tasto “iscriviti al gruppo” posizionato in alto a destra. Una volta che la richiesta di iscrizione è stata approvata, è possibile inserire nella homepage della pagine di Facebook i propri annunci, sia per quanto riguarda quello che ci serve, che per gli oggetti che vogliamo scambiare/regalare.

Si viene poi contattati direttamente tramite la messaggistica di Facebook, dalle persone che sono interessate all’oggetto che vogliamo scambiare. Il meccanismo si basa sulla fiducia, i proprietari della pagina non garantiscono in nessun modo per i membri del gruppo ma, c’è da dire che, tranne rarissimi casi, chi abbraccia questa filosofia tende a comportarsi in maniera piuttosto onesta.

Te lo regalo se vieni a prenderlo, non è solo un gruppo, ma un insieme di gruppi localizzati per regione, questo perché, come si evince dal nome stesso, si tratta della possibilità di riceve oggetti senza dare in cambio denaro, semplicemente accollandosi l’onere di andare a prendere quello che ci serve, a nostre spese, a casa di chi detiene l’oggetto dei nostri desideri.

In questo caso quindi, la cosa ottimale da fare, è iscriversi al gruppo della propria regione, e per farlo basta utilizzare la funzionalità di ricerca di Facebook, digitando “Te lo regalo, vieni a prenderlo” seguito da un “trattino” e il nome della regione che ci interessa. Per esempio, per la Toscana, scriveremo: “Te lo regalo, vieni a prenderlo - Toscana” e il primo risultato della ricerca sarà appunto il gruppo di scambio, senza impiego di denaro, attivo in Toscana.

Anche in questo caso, è sufficiente iscriversi e iniziare a inserire o ricercare gli oggetti che vogliamo ottenere gratuitamente o quelli di cui ci vogliamo sbarazzare, perché per noi inutili. Per agevolare chi intendesse aderire gratuitamente a questo gruppo, riporto, in ordine alfabetico, i link alle pagine dei singoli gruppi, suddivisi per regione:

ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
TRENTINO
UMBRIA
VALLE D'AOSTA
VENETO


Ottenere oggetti senza soldi, cosa è meglio fare?

Abbiamo visto che sostanzialmente, per ottenere oggetti che ci possono servire, senza spendere soldi, esistono numerosi siti o gruppi di Facebook specializzati; in questo articolo mi sono limitato a recensire quelli di cui, direttamente o indirettamente, ho avuto esperienza, in verità ne esistono molti altri, ma i portali che ho menzionato sono sicuramente i più importanti progetti a livello italiano e le piattaforme più affidabili.

Va tuttavia specificato che, Facebook, non è certo lo strumento più adatto per questo tipo di attività, nel senso che è difficile dare visibilità agli oggetti, e i post (soprattutto se i gruppi sono molto frequentati) spariscono in fretta, spesso rendendo vane le nostre aspettative di riscontro. Per questo motivo consiglio di privilegiare i siti di scambio, piuttosto che i classici gruppi sui social network.






lunedì 23 settembre 2013

E' possibile vivere senza spendere nulla ? Scambia gli oggetti che non usi più. Tutto si riutilizza tutto si scambia e niente si butta !



Vivere senza spendere nulla e quindi vivere senza lavorare. Per molti un sogno ma la tedesca Heidemarie Schwermer lo sta facendo da 15 anni e con grande successo.

Heidemarie Schwermer e’ una donna tedesca che ha deciso di vivere senza soldi. Vive in modo dignitoso, non e’ una barbona e ottiene tutto quello di cui ha bisogno attraverso scambi e baratti.


Heidemarie ha fatto suo il concetto di ricchezza di molte popolazioni africane. Spesso non esiste un modo di tradurre “ricco o povero” nelle lingue africane perché il possesso materiale non e’ una caratteristica che veniva tradizionalmente misurata e usata per comparare due individui. Manca la parola perché manca proprio il sentimento, il concetto, l’idea. Si dice che e’ “ricco” chi ha molti amici. E’ attraverso la rete sociale che si distribuiscono i beni e l’assistenza. Chi ha molti amici se la cava sempre, in un modo o nell’altro.

Heidemarie, invece di dedicare il suo tempo a lavorare per guadagnare soldi con cui comprare le cose, usa il suo tempo per stringere relazioni da cui ottiene tutto ciò di cui ha bisogno. Gli altri non le fanno la carità, lei offre in cambio il suo tempo, la sua professionalità e si adatta anche a mansioni umili.
Quando ha deciso di dar via casa, mobili e averi per vivere “leggera”, e’ vissuta spostandosi di casa in casa, occupandole in assenza dei proprietari e guadagnandosi il pane da “ragazza alla pari”.

Heidemarie ha fondato un gruppo di scambio a Dortmund, sullo stile delle banche del tempo. Nel libro parla a lungo delle dinamiche psicologiche che intercorrono tra i membri di questi gruppi, in particolare spiega come sia difficile “umiliarsi” a chiedere agli altri le cose di cui si ha bisogno e di come molte persone si iscrivano a queste banche non per scambiare oggetti, azioni o competenze, ma per ottenere contatti umani.

E’ umiliante chiedere i prodotti in scadenza in un negozio biologico, ma se vuoi mangiare bio e non vuoi usare i soldi, allora puoi mettere da parte l’orgoglio e pensare allo stomaco. In cambio dell’accesso a internet, Heidemarie fa le pulizie in un Internet caffè.

Il libro in cui si racconta, con momenti di sconforto, grandi vittorie e crisi spirituali e’ edito da AAM Terranuova, stampato su carta riciclata al 100% e costa 13 euro (oggi lo potete trovare a 11 euro su AMAZON !!!).



» Il sito (in tedesco) di Heidemarie Schwermer
» Intervista a Heidemarie Schwermer su AAM Terra Nuova

Per vivere gratis o quasi in Italia è nata anche una community on line. Si tratta di zerorelativo: un gruppo di oltre 15.000 utenti che usano internet per scambiare oggetti e servizi, per il baratto, per ospitarsi reciprocamente.

Su questo sito potete mettervi in contatto con gli utenti che vogliono riciclare e scambiare i loro oggetti, utilizzando la prima forma storica di commercio, il baratto. ZeroRelativo non guadagna nulla da queste transazioni e l'utilizzo del servizio è gratuito. Gli utenti che utilizzano il sito non guadagnano nulla se non l'oggetto di scambio. L' idea è quella di ''Ridare spazio'' ad una forma di commercio che non prevede l’uso di denaro.

A Torino invece l’associazione ManàManà promuove le giornate senza denaro: ci si trova in piazza portando tutto quello che si vuole e si dà vita ad uno scambio alla pari. Senza soldi.

A novembre molti bed & breakfast italiani italiani aderiranno alla settimana del baratto ospitando gratis o per meglio dire richiedendo un piccolo servizio. Si sa dipingere, sistemare le persiane, fare piccoli lavori nei campi? Si dormirà gratis e si darà in cambio il tempo e il lavoro. Poi ci sono esempi lodevoli di professionisti che offrono i loro servizi gratuitamente come gli avvocati di strada o i maestri di strada di Napoli.

Ogni mattina un utente del web si sveglia e sa che per risparmiare dovrà cercare qualcosa nella Rete:
un alloggio per una vacanza, un corso di inglese o una nuova cassettiera.
Ogni mattina un altro navigatore si sveglia e sa che può offrire qualcosa: un passaggio in macchina, i vecchi vestiti del figlio o un prestito di qualche migliaio di euro.

Si chiama consumo collaborativo: l'insieme di tutte quelle attività economiche, dal noleggio al baratto al prestito che avvengono condividendo oggetti o prestazioni attraverso il web, gratuitamente o abbattendo i costi di mediazione.
E che in tempi di crisi può fare la differenza, perché condividere fa bene al portafoglio di tutti.

1. Riciclare ciò che non si usa più
Zerorelativo.it è la via italiana al baratto 2.0. Il luogo virtuale dove scambiare a costo zero oggetti che non usiamo più, ma che possono servire da qualcun altro. Può vantare 26 mila iscritti in nemmeno sei anni di vita e oltre 80 mila annunci attivi. Per la maggior parte si tratta di proposte di scambio, e poi qualche centinaio di regali e qualche prestito.
L'unico diktat è il divieto assoluto di usare il denaro. Ogni utente può postare il proprio annuncio e segnalare la sua lista di desideri, le offerte vengono inoltrate via mail. C'è anche la possibilità di ricevere gli aggiornamenti su un particolare barter (barattatore) o su un particolare oggetto. Dopo ogni scambio, inoltre, si può inviare un feedback sulla contro parte e consigliarla agli altri utenti e o segnalare comportamenti scorretti.
UNA VETRINA PER QUALSIASI OGGETTO. Su zerorelativo.it si può scambiare di tutto: dai computer all'attrezzatura fotografica, dall'arredamento a prestazioni e tempo. C'è chi offre di costruire siti web o aiuto domestico, chi propone massaggi shiatsu o lezioni gratuite di pasticceria. Qualcosa di simile a quello che succede in America con Skillshare: il sito ad hoc per chi vuole scambiare le proprie competenze.

PIÙ OFFRI PIÙ CREDITI HAI. Reoose.com, invece, è nato solo a settembre 2011, ma ha già una community di oltre 4 mila persone. Anche qui è possibile scambiarsi di tutto: dall'attrezzatura sportiva comprata in uno slancio di entusiasmo alla vecchia cassettiera che non si intona più con l'arredamento. Per postare annunci, basta iscriversi al portale e caricare una foto dell'oggetto che si vuole scambiare. A ogni offerta viene assegnato un valore in crediti, che tiene conto della tipologia e del valore dell'oggetto, e dello stato d'uso, ma non della marca.
Con la registrazione e con il completamento del proprio profilo, si possono ottenere fino a 10 crediti, così come invitando gli amici o condividendo gli scambi su Facebook e ovviamente vendendo i propri oggetti. Attenzione, però, chi non ha crediti non può scambiare, quindi in mancanza si deve ricorrere al normale circuito del denaro (1 credito vale 0,25 centesimi di euro).

2. In vacanza gratis con lo scambio di casa o l'affitto agevolato
Per chi non si accontenta del divano o del letto offerti dagli habitué del couchsurfing (www.couchsurfing.org è il portale che permette di scambiare ospitalità gratuita in tutto il mondo), c'è lo scambio di casa. Per un periodo limitato si intende, giusto per una vacanza o per un week end. Su Scambiocasa.it, filiale italiana della rete internazionale Exchangehome.com presente in 130 Paesi, si trovano migliaia di proposte, compreso lo scambio di camper o barche.
Il sistema che ha conquistato finora circa 2 mila italiani si basa sulla reciprocità e sulla possibilità di abbattere i costi della vacanza.
Per isciversi e ottenere l'assistenza clienti si pagano 32 euro per tre mesi e 84 per 12 mesi (il secondo anno è gratuito se non si fanno scambi nel primo). Ma anche chi non è iscritto può visionare le offerte attraverso la mappa o i menù destinazione della home page. E, per i più pretenziosi, c'è anche un portale dedicato alle case di lusso Homeexchangegold.com.
HOUSELINK.IT Il pioniere dell'house sharing in Italia è Homelink.it, piattaforma radicata in altri 70 Paesi. La quota di iscrizione per un anno è di 120 euro, per due di 220. Nel caso in cui si mettano a disposizione due case, scende a 50. Per evitare spiacevoli sorprese al ritorno dalla vacanza si può sottoscrivere un fondo di garanzia di 10 euro l'anno che copre eventuali danni fino a mille euro e anche un'assicurazione di 20 euro su eventuali incidenti che possano capitare a uno dei proprietari. Con altri 20 euro l'anno, infine, si può pagare qualsiasi intervento di manutenzione di emergenza.
ASSICURAZIONI ANTI FURTO. Un furto non è mai stato registrato, dicono dal sito, il rischio è piuttosto trovare la casa un po' sporca. Ma al ritorno dal viaggio il portale chiede di compilare un'apposita scheda di valutazione e gli utenti che perseverano nei comportamenti scorretti possono anche essere cancellati.
AFFITTO SENZA MEDIAZIONI. Per chi invece cerca semplicemente una stanza da B&B, c'è la rete di Airbnb.it, dove poter vagliare annunci di privati che affittano stanze o tutta la casa, senza mediazione. Nel 2011 l'utenza italiana è cresciuta del 946%. E a febbraio 2012 la piattaforma poteva vantare clienti in 19 mila città e 192 Paesi.
Il portale trattiene il pagamento per 24 ore dopo l'arrivo e alla fine del viaggio, come nella maggior parte dei sistemi di sharing, le due parti possono inviare il loro feedback: la recensione sulla loro esperienza.

3. Imparare le lingue in community
Livemocha.com è la più grande community online per imparare le lingue con il metodo della condivisione. L'idea è semplice e efficace: creare una comunità virtuale internazionale - finora 13 milioni di persone di 190 Paesi - e mettere in contatto chi vuole imparare una lingua direttamente con un madrelingua, disponibile a correggere esercizi e pronuncia attraverso l'interazione diretta (chat, video chat o usando Voip). Affiancata a test e esercitazioni di tipo tradizionale. E tutto gratuitamente, anzi no. Dalla fine del 2009, infatti, il sito è diventato in parte a pagamento. Le lezioni di base sono gratuite, ma per sottoporre gli esercizi orali a un native speaking ora si pagano 20 dollari al mese.
Il sito Babbel.com, finanziato anche dall'Unione europea, ha rilanciato offrendo corsi base di italiano, tedesco, spagnolo, francese e inglese a 12 dollari al mese, o a 6,62 dollari al mese per un impegno di sei mesi.
L'alternativa è Lang-8.com, una community nata in Giappone che vanta 38 mila fan su Twitter e riunisce utenti originari di 180 Paesi. Qui si basa tutto sull'incontro volontario, ci si può riunire in gruppi di apprendimento e ogni utente può pubblicare un diario in lingua e incontrare tutor che lo seguano passo passo e gli corregano prove scritte.

4. Ottenere prestiti o prestare denaro a tassi convenienti
Si chiama social lending o prestito sociale: un sistema di credito al consumo alternativo in cui prestatore e creditore si incontrano online con la sola mediazione di una finanziaria e con la garanzia di poter contrattare condizioni più flessibili di prestito rispetto a quelle delle banche. In Italia, Smartika.it offre micro-crediti di importo variabile tra i 1.000 e i 15 mila euro, mentre le somme investite dai prestatori vanno dai 100 ai 50 mila euro.
Ai richiedenti viene assegnato un rating in base alla loro storia creditizia e professionale. Su questo giudizio e sulla durata del prestito viene calcolato il tasso di interesse. Su un prestito di 5 mila euro si può pagare un tasso di interesse tra il 6,5 e il 10,5%, attualmente inferiore ai tassi di mercato. La piattaforma incassa l'1% annuo di costi di commissione.
Nel 2010 è nato Prestiamoci.it che propone prestiti a 12 e 36 mesi, con un limite massimo di 25 mila euro. Per classificare i richiedenti, Prestiamoci.it si affida alla banca dati Crif, una delle più utilizzate dagli istituti di credito italiani per monitorare le credenziali dei clienti, e a interviste approfondite e personalizzate. La piattaforma è inserita nel registro delle finanziarie di Bankitalia. Prestiamoci.it, inoltre, contribuisce per il 10% della somma dei prestiti.

5. Scambiare vestiti, scarpe e accessori (gratuitamente)
Risparmiare, in alcuni casi, non significa rinunciare alle tendenze. Swapclub.it si basa sull'esperienza di tutte le donne del mondo: trovare un'amica di gusti simili e stessa taglia è un affare. Il sistema anche qui è semplice: compilare un profilo con taglia, numero di scarpe e città di residenza e postare la foto del capo o dell'accessorio che si è disposti a scambiare e attendere: il sito selezionerà utenti con le tue stesse caratteristiche e che abitano nella stessa città.
Le richieste di scambio arrivano attraverso la messagistica interna del portale. Prima di accettare e spedire l'abito, si possono consultare le altre recensioni sull'utente. Allo stesso modo in caso di comportamento scorretto, si può segnalare direttamente agli amministratori chi ha violato le regole dello scambio. Se invece si ritiene l'altra parte particolarmente affidabile si può chiedere di diventare amici, creando una rete ristretta di contatti. Tutto in Swapclub.it si basa insomma sulla fiducia: è il bello e anche il rischio.

6. Barattare giocattoli e accessori per bambini
Swapcool.it serve a scambiare giocattoli e vestiti. Ma stenta ad avviarsi, pochi utenti e pochi scambi. Eppure poter riciclare gli accessori dei bambini è un gran risparmio. Il sito usa un meccanismo simile a quello di Reoosed.it, Registrarsi e inserire annunci è gratuito, il baratto avviene attraverso un sistema di crediti, in modo che non non sia necessaria una risposta dall'offerente. La registrazione fa ottenere già alcuni punti, ma nel caso non si abbia più credito è possibile acquistare direttamente gli oggetti. Le spese per la transazione che verranno adebitate al venditore sono pari a un euro per importi fino a 30 euro e del 3,5% per importi superiori.

7. Condividere l'auto e risparmiare sulla benzina
Il carsharing si è diffuso in tutto il mondo e i vantaggi sono noti: dividere i costi del viaggio e abbattere i costi ambientali del trasporto su gomma. In Europa il portale più conosciuto è Roadsharing.com, nato da un'agenzia di comunicazione di Firenze è divenuto famoso quando l'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull ha bloccato gli aerei di mezzo Continente.
ROADSHARING.COM. Su Roadsharing.com sia gli automobilisti sia gli autostoppisti possono segnalare il loro percorso o selezionare un viaggio già postato online ed entrare così in contatto con chi l'ha offerto, senza pagare un euro. Il sito permette di controllare chilometri da percorrere e le emissioni inquinanti di un viaggio. Ogni utente, poi, riceve un feedback cioè un giudizio da parte degli altri che va a costruire la sua reputazione sulla piattaforma,
CARPOOLING.IT. Carpooling.it, invece, è specializzato nei viaggi sul territorio nazionale. Sul portale si possono visionare gli itinerari postati nelle ultime quattro settimane. Ma per prenotarne uno è prima necessario contattare telefonicamente l'automobilista. Prima di accettare, inoltre, il sito permette di calcolare il prezzo del viaggio in base al numero dei passeggeri.
In Italia il carsharing è utilizzato molto più dalle aziende e percentualmente poco diffuso tra i privati. Una soluzione per invogliare gli italiani a condividere l'auto, potrebbe essere un servizio come quello offerto dalla piattaforma americana Zimride: una sorta di Facebook del carsharing, in cui le vetture possono essere condivise in gruppi ristretti di persone.




martedì 7 agosto 2012

Non si butta via niente...la si scambia on line !! Vecchi gadget, vecchi cd o libri letti, i migliori siti per lo scambio on line

La crisi e il ritorno del baratto, il baratto 2.0 :
In Grecia alcune comunità per effetto della crisi sono tornate al baratto. Nascono nuovi strumenti web che consento di barattare servizi e prodotti anche in Italia. E' la morte della moneta?

Probabilmente tornare al baratto, installare orti sui balconi, andare il sabato al supermercato per approfittare dei ribassi dei prezzi di frutta e verdura non rappresenta la soluzione definitiva, non risolve il problema dell'uso speculativo della moneta e forse alimenta anche un po' la consumistica filosofia dell'usa e getta a tutti i costi.

Eppure online sono nate diverse iniziative riguardanti il baratto 2.0: l'eco-store Reoose che come l'internazionale Barterquest si occupa del riutilizzo degli oggetti, ZeroRelativo, ScambioCasa per scambiarsi gli alloggi, Dropis per offrire il proprio lavoro o prodotto in cambio di una moneta virtuale e la ormai tradizionale Settimana del Baratto per soggiornare in cambio di servizi o prodotti.

Abbiamo fatto una ricerca on line e i siti che si occupano dello scambio di oggetti sono davvero tanti e variegati, ce ne sono di tutti i gusti e per tutti gli scopi.

Con questo post vogliamo aiutarvi a conoscerli ed imparare ad usarli in modo da non " buttare via niente " ma scambiarlo con qualcosa di a noi più utile !!

SCAMBIAMO DI TUTTO FRA CIVINI DI CASA E NON

NeighborGoods - Scambi fra buon vicini
Perché comprare un tosaerba a famiglia quando ne basterebbe uno per tutto il vicinato? La piattaforma si basa su questo: scambi gratuiti o affitti tra persone che abitano non (troppo) lontano fra loro. Obiettivo: meno sprechi e più rapporti personali.

Utensili, elettrodomestici, attrezzatura sportiva, decorazioni: si usano poche volte, e magari dopo qualche anno si rompono ed è impossibile trovare qualcuno che li ripari, così finiscono la loro vita nei rifiuti dopo averla trascorsa in un ripostiglio.

NeighborGoods permette di mettere questo genere di cose a disposizione di chiunque ne abbia bisogno, e di avere accesso a beni dello stesso tipo senza comprarli. I beni possono essere prestati gratuitamente o in cambio di denaro; la piattaforma aiuta a trovare chi ha quel che ci serve, il più vicino possibile a casa nostra, per incontrarsi e consegnare – o scambiare - i beni.

Il rating reciproco (puntualità all’appuntamento di consegna / restituzione, stato del bene prima e dopo il prestito) costruisce la reputazione degli utenti e funge da garanzia.

La piattaforma è al momento gratuita (viene solo fornito a pagamento un sistema di validazione dell’indirizzo, che però copre praticamente il solo costo di spedizione dello “snail mail” che certifica che l’indirizzo fornito è reale), e la mia impressione è che sia essenzialmente costruita a scopo promozionale dagli sviluppatori che l’hanno implementata, che tuttavia hanno fatto un ottimo lavoro.



Share Some Sugar
Chi ha detto che chiedere lo zucchero al vicino di casa sia roba d’altri tempi? Usa la rete per riscoprire il senso di comunità e prepara la moka: il tuo dirimpettaio potrebbe presentarsi da un momento all’altro.



Swap.com scambiare libri, musica, video, giochi
Hai libri, cd, dvd o videogame di cui vuoi liberarti? Fai la lista di quel che hai e di quel che vorresti in cambio e poi lascia a un algoritmo il compito di esaudire ogni tuo desiderio

Ognuno di noi ha in casa decine, se non centinaia, di libri, DVD, CD e videogiochi, gran parte dei quali stanno a prendere polvere dopo essere stati usati una o pochissime volte. Ma rivenderli o scambiarli con i mezzi tradizionali (mercatini e negozi dell’usato) è spesso una scocciatura, che non vale la pena dei pochi soldi che si ottengono.

Su Swap.com si possono elencare le cose che si vogliono dar via; ogni volta che si inserisce un nuovo oggetto, la piattaforma propone tutti i possibili oggetti che si potrebbero avere in cambio. Trovato il cambio “giusto”, lo si propone all’altro utente, e Swap.com organizza lo scambio; per ogni scambio, si paga la spedizione (con tariffe convenienti, €3,18 a spedizione) più un costo di transazione versato a Swap.com (mezzo dollaro o un dollaro in base alla classe di valore dei beni scambiati).



ThredUp – vestiti usati per bambini
Altro pozzo senza fondo: i vestiti dei bambini. Come ogni genitore sa, i bambini crescono velocissimamente, ricevono decine di regali, e spesso i loro vestiti diventano piccoli dopo essere stati usati pochissime volte. Quasi tutti cerchiamo di passare i vestiti usati ad amici e parenti che hanno bambini più piccoli, e spesso riceviamo altrettanti doni dai conoscenti, ma non sempre si riesce a trovare qualcuno a cui regalare l’usato, e spesso ci ritroviamo a comprare nuovo quel che sta nei cassetti e nelle cantine di qualcun altro.

ThredUp mi è sembrato geniale: all’iscrizione, che è gratuita, si ricevono dieci scatole di cartone per le spedizioni postali; ciascuno le riempie con i vestiti non più usati (puliti e in buono stato, perché la regola d’oro di ThredUp è “regala solo ciò che saresti contento di ricevere”), ed elenca il contenuto di ogni scatola, a beneficio degli altri utenti. Poi si comincia a cercare quel che serve: ad esempio, un box di vestiti estivi per un bimbo di 6 anni; trovato quel che interessa (nella descrizione di ogni box ci sono tipi di vestiti, marche, a volte il link alla foto, e, naturalmente, rating dell’utente “inviante”), si richiede il pacco; ricevuta la richiesta, il proprietario stampa dal sito l’etichetta per l’invio, il corriere postale gli arriva direttamente a casa e consegna il box a chi l’ha richiesto; quest’ultimo paga le spese di spedizione più $5 che vanno a ThredUp.

Chi riceve scrive una valutazione del contenuto del pacco, sia per lo stato dei vestiti (che dovrebbero essere privi di macchie, scoloriture, strappi), sia per lo stile. È interesse di ciascuno mantenere una buona reputazione di “inviante”, per non essere esclusi dal servizio (il che succede dopo la seconda segnalazione di un guaio).

Gli utenti Pro ($4,99/mese o $29,99/anno) ricevono in anteprima gli avvisi dei pacchi disponibili, recensioni personalizzate, possono arricchire il profilo personale o dei propri bimbi per garantirsi un migliore ”fit”, e hanno accesso a pacchi speciali di vestiti nuovi forniti a scopo promozionale dai produttori.




Zero Relativo - il tuo oggetto è la tua moneta
Zero Relativo è la prima community italiana di baratto riuso e prestito gratuito
Nata già da qualche anno, nel 2006, la comunità conta ormai diversi iscritti, lo "Zero" di Zero Relativo (ZR) indica il valore di tante cose che vengono considerate oramai inutili, ma che è "Relativo", perché ognuno, attraverso il baratto, può riattribuire ad ogni oggetto un valore personale.
Il funzionamento del sito è molto semplice ed intuitivo:
un'area è riservata al prestito di oggetti nella propria città;
un'altra agli annunci di baratto e di donazione;
una terza contiene una serie di informazioni dettagliate su cos'è il baratto, come funziona lo scambio sul sito ed una serie di consigli e di indicazioni pratiche per rendere il proprio annuncio efficace e lo scambio sicuro.
Inoltre, ciascun utente può compilare la propria lista "degli oggetti dei desideri" e può ricercare nel sito un determinato oggetto.

Esiste poi un meccanismo di feed-back, per cui è possibile esprimere un giudizio sugli scambi effettuati da ciascun utente.

Tra i beni scambiati c'è un po' di tutto: vestiti, borse, oggettistica, prodotti di bellezza, vestiti e accessori per bambini, libri, cd, bigiotteria, materiale elettronico, cibo autoprodotto.

Se poi spulciate un po' di più potete trovare davvero delle chicche: libri in cambio di reggiseni o di punti del Mulino Bianco, siti web offerti a strutture turistiche in cambio di soggiorni di vacanza, un cotechino per una crema per le mani e la lista potrebbe continuare quasi all'infinito...


Reeose - dai valore alle cose che non usi più
Reeose il primo eco-store del riutilizzo e del “baratto asincrono” definito da Wired “baratto 2.0”.
Su Reoose il denaro non esiste e puoi comprare senza spendere un euro, grazie ad un sistema di crediti che attribuisce un valore agli oggetti in base alla loro tipologia e non al valore effimero delle marche.
Fino ad ora su Reoose si sono iscritte circa 10.000 persone che attivamente si scambiano oggetti a costo zero.

In Italia ben 1,6 miliardi di euro ogni anno vengono buttati via in acquisti inutili, che finiscono in cantina o peggio in discarica. Reoose nasce dall’idea che le cose che non usi più possono servire a qualcun altro e prende la forma di un baratto 2.0 perché si serve della rete e non utilizza denaro.

Se hai delle cose che non usi, scattagli una foto, registrati gratuitamente e pubblica l’annuncio con la descrizione dell’oggetto. Se qualcuno è interessato ti contatterà e dallo scambio otterrai dei crediti che a tua volta potrai barattare con altri oggetti di altri utenti quando vuoi, o donare alle Onlus partner.


E-BARTY - acquista senza moneta
Su E-BARTY, il social network degli oggetti, puoi registrarti gratuitamente e pubblicare gli annunci con gli oggetti che possiedi e che vorresti barattare con qualche altra cosa. In questo modo potrai sbarazzarti delle cose inutili e acquistare quello che ti serve senza spendere un centesimo. Semplice quanto geniale !!





SCAMBI E RICICLO DI REGALI NON GRADITI O DOPPI

GiftFlow
Il riciclo dei regali non graditi è un’arte antica. Su questo sito diventa quasi un gioco: puoi offrire il soprammobile kitsch ricevuto dalla vecchia zia e prendere in cambio vecchi fumetti che qualcuno non apprezza. Non si spende e non si intasa la spazzatura.





VIAGGI DI GRUPPO E CARPOOLING

Carpooling.it
Ne avevamo già parlato in un post pochi giorni fa vi ricordate ?!?!?
Viaggio in programma? Inserisci le coordinate e scopri se qualcuno ha un posto in più in auto. O offri il tuo mezzo a un viaggiatore solitario. Dividi la benzina e aiuti l’ambiente. Il risparmio è garantito. 





martedì 24 luglio 2012

Contro la recessione.... il baratto ON LINE con E-BARTY !! Acquista senza moneta !!

Vista la recessione economica, perchè non rispolverare il modo in cui si acquistavano i prodotti tantissimi secoli fa, quando ancora la moneta non era utilizzata ?
Su E-BARTY, il social network degli oggetti, puoi registrarti gratuitamente e pubblicare gli annunci con gli oggetti che possiedi e che vorresti barattare con qualche altra cosa. In questo modo potrai sbarazzarti delle cose inutili e acquistare quello che ti serve senza spendere un centesimo. Semplice quanto geniale !!


Molto accurata è la sezione delle ricerche, suddivisa in categorie, che ci consente di cercare ciò che vogliamo, oppure di individuare quello che gli altri utenti sono disposti a scambiare con il prodotto/i inseriti da noi.

Per ogni oggetto che ci interessa, è possibile inviare proposte di scambio, senza impegno, relativamente a prodotti in nostro possesso, oppure in alternativa offrire una certa quantità di “Bart” per l’acquisto vero e proprio del bene. Sarà la decisione dell’inserzionista a decretare l’esito positivo o negativo della trattativa. Per le transazioni terminate positivamente, sarà possibile prenotare una spedizione dell’oggetto con il partner selezionato da E-Barty, ovvero il corriere espresso Bartolini.

Infine, è interessante la community ed il forum integrati nel sito che lo rendono, oltre che strumento commerciale, un prezioso social network per i più estrosi.

Da provare assolutamente !!!




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