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giovedì 18 luglio 2013

Come risparmiare soldi: 27 cose di cui possiamo fare a meno...








E' tempo di tornare a parlare di risparmio, con una serie di piccole regole e trucchi su come risparmiare che, se applicati con costanza, ci possono permette di economizzare cifre notevoli.
Risparmiare vuol dire non sprecare i soldi per cose che in realtà hanno poco valore ma fare degli acquisti più mirati cercando di trovare sempre un’alternativa valida che, per ogni cosa, ci permetta di spendere di meno.
Pur senza rendercene conto, ogni volta che andiamo a fare la spesa acquistiamo un sacco di oggetti inutili, la maggior parte dei quali monouso.
Nell'era in cui l'usa e getta è il credo principale, perché non proviamo a fermarci un attimo e chiederci se ne possiamo davvero fare a meno?
Ecco 27 oggetti, che la maggior parte di noi utilizza, ma dei quali potremmo tranquillamente fare a meno senza modificare la qualità della nostra vita.

1) Carta stagnola – anziché comprarla, riponete il cibo in un barattolo o in un piatto dotati di coperchio e realizzati con un materiale che si possa mettere nel forno senza causare danni.

2) Buste di plastica – Finalmente bannate per legge in italia e sostituite dai sacchetti biodegradabili, noi suggeriamo sempre di utilizzare una borsa riutilizzabile.

3) Salviette per la polvere – si deteriorano troppo velocemente: sceglieteli sempre di tessuto in microfibra, in modo che possano essere lavati numerose volte. O meglio ancora riutilizzate vecchi maglioni, o lenzuola usurate.

4) Rotolo di carta da cucina – molto meglio utilizzare il classico strofinaccio e rispolverare l'uso dei buon vecchi tovaglioli in stoffa.

5) Penne usa e getta – anziché riempire casa di penne scariche, acquistatene una di qualità dotata di cartucce ricaricabili.

6) Posate di plastica – utilizzate al loro posto quelle classiche in metallo.

7) Piatti di carta – lavare i piatti ogni sera può rappresentare una seccatura ma, credetemi, ne vale la pena.

8) Frutta e verdura confezionata – questi prodotti, se acquistati freschi, non hanno alcun bisogno della confezione (e sono anche più salutari...)

9) Snack confezionati singolarmente – un contenitore resistente può mantenerli tutti in buono stato permettendo di non disperdere nell'ambiente ingenti quantità di carta o plastica.

10) Rasoi usa e getta – investite una piccola somma in un rasoio che richieda solamente il ricambio della lama: sarà un ottimo investimento per il futuro.

11) Succhi in scatola – comprate una bottiglia di succo o, ancor meglio, preparatelo con le vostre manine; a questo punto versatelo in un contenitore riciclabile, naturalmente non di plastica.

12) Pannolini usa e getta – quelli lavabili non sono così difficili da utilizzare e rappresentano un'alternativa ecologica e decisamente valida al modello usa e getta. Essi sono disponibili in tessuto naturale o sintetico.

13) Fotocamere usa e getta – in quasi tutti i casi la scarsa qualità delle fotografie fa rimpiangere di non aver speso una piccola somma di denaro per acquistare una fotocamera professionale.

14) Bicchieri di plastica – molto meglio utilizzare quelli di vetro o di altro materiale.

15) Acqua imbottigliata – installate un filtro dell'acqua sul vostro rubinetto e portatene in tavola una caraffa a ogni pasto: nessuno avrà da ridire.

16) Batterie monouso – investite in batterie ricaricabili e recupererete il denaro speso sul lungo periodo.

17) Apriscatole elettrico – approfittate della forza dei vostri muscoli e rimarrete stupiti dalle vostre potenzialità.

18) Dolci confezionati – preparate da soli i vostri dolci, scegliendo i vostri ingredienti preferiti; poi conservateli in un contenitore riciclabile.

19) Salviette antibatteriche – se proprio non potete farne a meno, preferito il gel igienizzante per le mani.

20) Tovagliette usa e getta – rovesciare vino e caffè è una realtà della vita. Pulite le macchie non appena le fate.

21) Fazzoletti di carta – a meno che non abbiate un raffreddore tremendo, un comune fazzoletto di stoffa sarà perfettamente in grado di svolgere il loro compito.

22) Bollette cartacee – consultate on-line il vostro estratto conto, i movimenti della vostra carta di credito e così via.

23) Orologi usa e getta – se siete fortunati, il vostro nuovo acquisto arriverà a festeggiare il secondo compleanno. Un orologio tradizionale potrebbe, al contrario, rimanere con voi per un abbondante ventennio.

24) Detersivi classici: meglio optare per quelli alla spina o, al massimo quelli concentrati o ricariche che riducono, almeno la quantità di plastica utilizzata.

25) Salviettine struccanti: meglio optare per la pulizia del viso con tonico e latte detergente, meglio ancora se autoprodotti o di provenienza biologica.magari utilizzando la carta igienica al posto dei dischetti.  Ci permetterà di riscoprire i vecchi riti quotidiani di ogni donna.

26) Bastoncini per le orecchie: E’ vero, oramai sono biodegradabili al 100%, ma le loro scatoline in plastica e/o cartone non sempre. In più, un loro uso errato può essere dannoso per il nostro canale uditivo. Per la pulizia esterna delle orecchie può avvenire anche con l’angolo arrotolato di una salvietta in stoffa. Se proprio non possiamo farne a meno, cerchiamo di utilizzarli con più parsimonia possibile.

27) Brillantante e sale per lavastoviglie: quello che molti non sanno è che non c’è nessun motivo di comprare costosi additivi per questo elettrodomestico, anzi: sostituendo il sale per lavastoviglie con del comune sale grosso non iodato si realizza un buon risparmio, ma soprattutto abbandonando i brillantanti industriali a favore di una soluzione di metà aceto bianco e metà alcol (preferibilmente quello bianco da cucina) o anche del solo aceto bianco evitiamo di mettere in bocca additivi chimici e sostanze lucidanti dalle oscure composizioni.

Inoltre investire in una pentola a pressione, permetterebbe di cuocere nella metà del tempo, facendo risparmiare sia gas sia tempo.
Riutilizzare l'acqua presente nella brocca portata in tavola, per annaffiare le piante o aggiungerla a quella per lavare i piatti.

Per concludere possiamo riutilizzare il lato bianco della carta stampata per scrivere la lista della spesa e l'elenco delle commissioni, eviteremo l'inutile acquisto di blocchi notes o post-it.


martedì 16 luglio 2013

Risparmiare il 50% mangiando e acquistando il cibo in scadenza ai supermarket evitando gli sprechi - come e quando è possibile mangiare il cibo in scadenza senza problemi

Lo sapevate che mediamente l’8% della nostra spesa finisce in pattumiera? Ma siamo sicuri che sia davvero da buttare?
I Freegani ci dicono di no. Vediamo di capirne di più!

Il movimento Freegan nasce negli Usa e in breve si diffonde anche nel Nord Europa facendosi portatore dell’anticonsumo spinto, predicando persino la caccia al cibo ancora commestibile tra i rifiuti dei supermercati.



Tanto per iniziare ecco 6 semplici regole per non sprecare il cibo:
- comprare con criterio
- cucinare con attenzione
- mangiare meno grano e carne
- acquistare dai produttori locali
- utilizzare quanto basta
- consumare gli avanzi al cibo ancora commestibile tra i rifiuti dei supermercati


Il cibo scaduto non è di per sè pericoloso. Basta seguire alcuni accorgimenti. 

Ecco gli alimenti che possono essere consumati anche dopo la data di scadenza e quelli che invece vanno tassativamente buttati nella spazzatura.

Il tutto è riconducibile alla didascalia che troviamo sull'alimento. C'è infatti una differenza sostanziale che, spesso e volentieri, non si nota.
Il “da consumare entro il” è estremamente differente dal  “consumare preferibilmente entro”.
Se il primo infatti è riferito al cibo fresco ad alta deperibilità ed è una regola da seguire tassativamente, la seconda dicitura indica invece un termine entro il quale il prodotto perde solamente alcune caratteristiche organolettiche che non vuol dire affatto essere diventato pericoloso, dannoso o non commestibile. Ecco quindi che lo yogurt si può mangiare anche dopo dieci giorni la scadenza, conterrà sicuramente meno fermenti lattici ma non sarà malsano. Così come la pasta, l'olio di oliva e i pomodori pelati.

Cibi che, al contrario, non è sinonimo di intelligenza ingerire e che, soprattutto, rischiano di portare danni e malori al proprio organismo sono gli alimenti di origine suina, bovina ed il pesce. Proprio quest'ultimo, ad esempio, detiene il triste record di essere il cibo con la più alta percentuale in Italia per intossicazioni alimentari.

Questo vuol dire che pollame, ma anche carne di maiale e manzo, che si trovano nella grande distribuzione, corrono un rischio notevole e, quando arrivano le rispettive scadenza, è decisamente consigliato non ingerirle.

Certi cibi infatti si mantengono anche oltre la scadenza!

Latte fresco e Yogurt
Per legge, la scadenza del latte avviene dopo 5 giorni dall’imbottigliamento, ma gli esperti di settore assicurano che ha una vita media di sei giorni, allungabili a nove con una buona conservazione in frigo.
La data di scadenza dello yogurt invece è abbastanza variabile: tra i 20 e i 30 giorni dalla produzione. Nonostante questo, ne buttiamo dal 3 al 5% senza sapere che lo yogurt si può mangiare anche 10 giorni dopo la data di consumo preferibile, sebbene perda molti fermenti.

Carne e Pesce
La carne acquistata in macelleria dura attorno ai 3 giorni, mentre il pollo preconfezionato e sottovuoto (senza ossigeno in vaschetta) resiste sei o sette giorni nel frigorifero. Impariamo a surgelare la carne prima che scadano questi termini, così durerà fino a sei mesi.
Il pesce ha un tempo di conservazione più limitato: riposto in frigo in un contenitore profondo e dotato di coperchio, può mantenersi fino a 3 giorni, ma anche in questo caso surgelando il prodotto potremo allungare la scadenza fino a 12 mesi!

Prosciutto
Quello cotto è più deperibile di quello crudo, che può rimanere anche tre mesi nelle vaschette sigillate. Una volta aperto, come tutti gli altri salumi, va consumato in fretta: entro 2 giorni quello cotto, entro tre quello crudo. Ma si può anche surgelare: dura fino a tre mesi.

Uova
Per legge la data di scadenza indicata deve essere di 28 giorni dalla deposizione. Dopo tale limite, si possono consumare ancora per 5-6 giorni, mai oltre la settimana: il rischio di contaminazioni microbiologiche è elevato a causa della permeabilità del guscio.

Sughi e pasta
I sughi freschi fatti in casa e quelli confezionati una volta aperti, si conservano in frigorifero fino a 8-10 giorni. Quelli pronti, se sigillati e conservati correttamente, possono superare la data di scadenza di 1-2 mesi. L’importante è verificare che aspetto, colore, odore e sapore siano rimasti inalterati.
La pasta secca ha una scadenza piuttosto lunga: da 18 a 24 mesi. Se sigillata e conservata in un luogo adatto può essere consumata tranquillamente anche 2 o 3 mesi dopo.

Biscotti secchi e confetture
Generalmente i biscotti hanno scadenza annuale, ma possono essere consumati anche in seguito fino a qualche mese dopo la data indicata, al massimo avranno perso la fragranza.
Le confetture invece, se realizzate con zucchero e frutta in parti uguali, si conservano chiuse per più di un anno e si possono consumare anche diversi mesi oltre la data di scadenza, sia che siano prodotte industrialmente, sia che siano fatte in casa.

Sott’oli, sottaceti e tonno in scatola
I sott’oli e sottaceti conservati in vetro scadono dopo 3 anni dal confezionamento, quelli nella plastica dopo uno. I margini di tolleranza dopo la scadenza variano di conseguenza: più lunghi i primi (1-2 mesi), più brevi i secondi.
Anche il tonno è un prodotto longevo: la data di scadenza può essere fissata anche a cinque anni dall’inscatolamento.  Su un margine di tempo tanto ampio, consumarlo qualche mese dopo la data indicata non fa la differenza!

Condimenti
I condimenti se contengono uova (come la maionese o la salsa tonnata) scadono prima, altrimenti i tempi si allungano molto. Ketchup e senape resistono fino a 3 anni, mentre quelle contenenti uova solo 6 mesi ed è meglio non consumarle oltre la data di scadenza.

Gelato
L’assenza della data di scadenza sulle singole confezioni acquistate nei bar è dibattuta da tempo. Quelli da supermercato, invece, riportano tale limite, che può anche essere superato di settimane senza alterazioni della consistenza. Anche quando si formano cristalli di ghiaccio per una conservazione poco attenta, comunque, il consumo del gelato (anche artigianale) non comporta rischi per la salute.


Quale regola adottare per mangiare o meno cibi scaduti? Per decidere se mangiare o meno un alimento è importante verificare osservandolo bene e tenere a mente alcuni aspetti:

1) che sia stato conservato correttamente (per gli alimenti freschi è proprio la legge che impone di indicare le modalità di conservazione)

2) che non sia aperto e, se lo fosse, che abbia un “bel colorito” e non presenti muffe

3) che, quando sigillato, la confezione non presenti strani odori o rigonfiamenti

Cibi scaduto quindi: mangiare o non mangiare? Sicuramente partiamo da un altro presupposto: limitiamo i nostri acquisti e non sprechiamo il cibo che, non scordiamolo, è bene preziosissimo.

Un po' di margine, tuttavia, può esserci, ma non per tutti gli alimenti e, soprattutto, soltanto se i cibi sono conservati in condizioni ottimali".

Crescono le promozioni nei centri commerciali con prodotti in scadenza con uno sconto del 50%,  un ottimo sistema per non rinunciare alla qualità ed avere un prezzo da sottocosto:  il centro commerciale ne trae profitto dal fatto che resterebbero invenduti quei prodotti a 2-3 giorni dalla scadenza e quindi tolti dallo scaffale e censtinati.

Il successo riscontrato tra il pubblico è notevole, tale che tutti i supermercati di grande distribuzione propongono la stessa iniziativa, e la clientela ormai agguerrita si organizza per comprare quasi esclusivamente quiei prodotti in scadenza (ovviamente comprando solo la quantità giusta che si riesce a consumare in 2-3 giorni per non incorrere nel problema di non riuscire a consumare i prodotti e gettarli, buttando via il nostro risparmio! Sono divenuti ormai un last minut del cibo! mentre in passato unica alternativa del risparmio era rivolgersi ai discount a discapito del marchio non pubblicizzato.

Un altra iniziativa è per il comparto di prodotti freschi che devono essere venuti in giornata e non oltre come pesci, crostacei, particceria, primi piatti, pollo allo spiedo ecc.. venduti alla meta dopo le 19! e la coopestense ha fatto lo slogan prendendo in prestito una frase di una canzone di ligabue “dopo le 19, vivere costa la metà” . Sono offerte allettanti da non sottovalutare ma il consiglio è di comprare il giusto , sempre per il discorso di non buttare poi in pattumiera cio che non riusciamo a consumare!

All’iniziativa fanno parte tutti i marchi della GDO grande distribuzione :

AUCHAN www.auchan.it  sconti per prodotti in scadenza dal 20 al 50%

CARREFOUR www.carrefour.it sconti per prodotti in scadenza del 50%

COOP www.e-coop.it sconti per prodotti in scadenza del 30%

CONAD  www.conad.it sconti per prodotti in scadenza del 50%

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