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lunedì 14 aprile 2014

Ottimizzare il riscaldamento durante la primavera per risparmiare ed evitare gli sprechi di energia e denaro






Perché non approfittiamo della bella stagione e delle temperature in salita per ottimizzare il consumo di energia in casa e iniziare a risparmiare sui costi del riscaldamento?


Ecco tutti i consigli utili per risparmiare energia e denaro:

- stabilite degli orari limitati nel corso della giornata durante i quali riscaldare la casa: mattino presto o la sera quando rientrate da lavoro

- evitate di accendere i termosifoni se al mattino notate che la temperatura in casa è ancora alta a causa del riscaldamento serale o se siete in casa e volete aprire le finestre per far cambiare l’aria

- chiudete bene gli infissi in modo da evitare gli spifferi: più la casa è fredda maggiori saranno i costi del riscaldamento

- scegliete condizionatori ad alta efficienza energetica in grado di adattare la velocità del motore al reale fabbisogno di caldo o freddo all’interno dei diversi ambienti della casa

- scegliete i climatizzatori a pompa di calore: sono perfetti per tutte le stagioni e permettono di ottenere un risparmio di energia che va dal 40 al 60 per cento






martedì 17 dicembre 2013

Regali di Natale on line per risparmiare ! Ma state molto attenti alle truffe in agguato che potrebbero rovinarvi le feste Natalizie !









Per il Natale 2013 la corsa ai regali sarà virtuale: oltre 15 milioni gli italiani che utilizzeranno il web per comprare i doni per familiari e amici, più di 7 milioni invece gli utenti che utilizzeranno le piattaforme di mobile commerce dal proprio smartphone.

I regali di Natale quest’anno si fanno online.

Saranno infatti oltre 15 milioni gli italiani che utilizzeranno il web per comprare i doni per familiari e amici, 1,2 milioni in più rispetto al 2012, più di 7 milioni invece gli utenti che utilizzeranno le piattaforme di mobile commerce dal proprio smartphone, lo scorso anno erano 5 milioni. A rilevarlo una ricerca Tns-eBay sulla spesa prevista per le festività.


REGALI DI NATALE ONLINE - La corsa ai regali nel 2013 sarà quindi virtuale: merito soprattutto del mobile e dei numerosi marketplace che, grazie ad app proprietarie consentono di fare acquisti in completa mobilità attraverso smartphone e tablet. Un trend questo in forte ascesa come conferma anche l’European Digital Behaviour Study di ContactLab secondo il quale nel nostro Paese un utente internet su 3 si connette abitualmente con il proprio dispositivo mobile per consultare la propria casella di posta elettronica (82 per cento), controllare e aggiornare i propri profili sui social network e informarsi su prodotti e offerte. In particolare, il 20 per cento degli utenti connessi tramite smartphone o tablet ha effettuato acquisti online nel corso degli ultimi tre mesi.

Fare acquisti sul web offre tutta una serie di vantaggi importanti, in primo luogo la comodità di poter scegliere il prodotto direttamente da casa o dal proprio smartphone  e la possibilità di usufruire di prezzi vantaggiosi, sconti e promozioni. Senza contare la consegna del prodotto acquistato a domicilio, il più delle volte senza spese aggiuntive. Un nuovo tipo di shopping che permette di risparmiare non solo denaro ma anche tempo.

COME EVITARE LE TRUFFE QUANDO SI ACQUISTA SUL WEB – Allo stesso tempo è però importante prestare molta attenzione quando si acquista online: può succedere infatti che ci si lasci convincere facilmente dall’offerta di prodotti super scontati in vendita su negozi online che, una volta ricevuto il pagamento, scompaiono senza lasciare traccia.

Ricordate sempre di raccogliere qualche informazione prima di procedere con l’acquisto su di un sito che non conoscete bene e sul quale non avete mai comprato nulla: anche consultare i vari blog può farvi avere delle informazioni utili.

Verificate inoltre che il sito sul quale state effettuando il pagamento online sia protetto dal certificato di sicurezza SSL utilizzato per crittografare i dati scambiati in rete (generalmente l’indirizzo web inizia con https:// e non con http://).

Vediamo bene nel dettaglio come acquistare sul web in piena sicurezza e come evitare eventuali truffe:
Per cominciare, installate sul vostro computer un antivirus affidabile e verificate che il browser sia sempre aggiornato con l’ultima versione;

Per i vostri acquisti online scegliete sempre siti affidabili già conosciuti e diffidate da quelli che propongono prodotti a prezzi scontatissimi;
Per salvaguardare i vostri dati personali, quando effettuate la registrazione al sito, scegliete sempre username e password difficili da copiare o scoprire;
Prima di procedere con l’acquisto verificate la disponibilità del prodotto nei magazzini del negozio virtuale scelto;

Informatevi sui tempi di consegna e sui costi associati all’operazione;
Verificate che il venditore abbia una sede con indirizzo reale e che sul sito sia presente un numero di telefono al quale rivolgersi per eventuali problemi;
Valutate bene quali sono le condizioni legali che tutelano il consumatore e leggete bene le informazioni sul diritto di recesso e sulle modalità per esercitarlo: a norma di legge il consumatore ha 10 giorni di tempo per potersi avvalere del diritto di recesso e ottenere il rimborso;

Verificate le diverse possibilità di pagamento;
Non aprite mai i link sospetti ricevuti tramite mail e che vi indirizzano a un eventuale negozio online, piuttosto digitate personalmente l’indirizzo web del sito che cercate;
Conservate infine tutte le ricevute di pagamento.

Bastano alcune semplici accortezze per acquistare online i propri regali di Natale con tranquillità e in piena sicurezza.













mercoledì 4 dicembre 2013

La nuova bufala corre su Facebook. Amazon NON regala iPhone 5 rimasti in magazzino ! Fatevi furbi ed eviterete di ricevere spam, pubblicità e altro materiale spazzatura.





AMAZON COMPIE 20 ANNI E REGALA TANTISSIMI IPHONE 5S ORO RIMASTI IN MAGAZZINO”.

È capitato anche a voi negli ultimi giorni di avvistare un post del genere sulla vostra bacheca? Se la risposta è si, allora fate molta attenzione perchè, quello che leggete, non è affatto vero.

Amazon NON regala iPhone 5 rimasti in magazzino !!



La nuova bufala corre su Facebook! 

Si tratta infatti dell’ultima trovata, che la si chiami anche ”bufala”, in giro su Facebook che è stata in grado di fare il giro del web attirando l’attenzione di milioni di utenti in pochi giorni; tuttavia, se vi recate sul sito ufficiale di Amazon, potrete subito capire che tutto questo non viene affatto accennato e che, quindi, non potrà mai essere vero.

Cos'è allora questo post che sposola sulla rete di Facebook..una delle tante catene lanciate da pagine solitamente molto in vista.


L’intento di chi ha creato questa bufala, non è altro che quello di ”far aderire alla strepitosa offerta” quanto più persone possibili, per poi mandargli spam, pubblicità e altri tipi di materiale fastidioso che possa portare visibilità a siti spazzatura.

Diffidate da tutti i link in giro per il web che vogliono ”regalarvi” qualcosa, visto che, nei casi più sfortunati, potrete anche mettere a rischio i vostri dati personali.







domenica 3 novembre 2013

Depurare in casa con l'uso delle giuste piante. Addio polveri sottili, muffe e acari combattiamoli con le piante.






Polveri sottili, muffe, acari: anche in casa non siamo al riparo dall'inquinamento. Possiamo però contrastarlo con le piante giuste. Scoprite quali sono.

Neanche in casa siamo al riparo dall’inquinamento. La maggior parte delle sostanze nocive con cui entriamo in contatto quando siamo all’esterno si concentra anche negli ambienti interni sommandosi alle altre molecole inquinanti provenienti dai prodotti chimici utilizzati in casa, dai fornelli e dai batteri che si annidano sui tessuti e sui tappeti.

I DANNI ALLA SALUTE CAUSATI DALL’INQUINAMENTO DOMESTICO - Ne derivano asma, patologie cardiovascolari, malattie respiratorie, allergie, intossicazioni da monossido di carbonio e in alcuni casi anche il tumore del polmone.
In generale, la ricerca evidenzia che i danni alla salute dipendono comunque da più fattori come ad esempio l’esposizione a più inquinanti, la durata del tempo trascorso all’interno di quel determinato ambiente e una predisposizione individuale alle diverse patologie: i bambini e gli anziani ad esempio possono essere più vulnerabili.

Uno dei maggiori rischi a cui possiamo andare incontro in casa è la formaldeide, un gas incolore accusato di favorire i tumori del naso e della laringe e le leucemie. Sono diversi gli oggetti di uso quotidiano contenenti formaldeide: colle, rivestimenti, mobili, schiume isolanti, trattamenti e finiture per pavimenti e parquet, fumo di camini e stufe, carta da parati, vernici, detergenti per la pulizia della casa, insetticidi, apparecchi elettronici come computer e fotocopiatrici, fumo da tabacco. È addirittura presente in alcuni cosmetici.

Fortunatamente, la concentrazione presente nelle nostre case è molto bassa, anche se questo non significa che, esposizione dopo esposizione, non si finisca per sviluppare una certa sensibilità.

COSA FARE PER EVITARE L’INQUINAMENTO DOMESTICO - Per depurare la vostra casa cercate di:

Non fumare in casa;
Cambiare spesso l’aria delle diverse stanze in modo da impedire il ristagno delle sostanze nocive;
Rinnovare le pareti di casa dipingendole con pitture atossiche ed ecologiche;
Risparmiare sui prodotti chimici per le pulizie e sostituirli con quelli realizzati in casa in maniera naturale;
Per evitare la presenza sgradita di muffe e acari fate in modo che il livello di umidità in casa non vada oltre il 40-50 per cento.

Ma non è tutto. Sapete che ci sono tanti tipi di piante in grado di assorbire e neutralizzare gli agenti inquinanti?

COME DEPURARE CASA CON LE PIANTE GIUSTE – Potete tenerle in salotto, in bagno o in cucina. Grazie a una serie di piccoli pori presenti sulle foglie sono in grado di catturare le molecole e i gas inquinanti e di convogliarli nelle radici. Queste, a loro volta, liberano le sostanze nocive nella terra dove vi sono i microrganismi capaci di metabolizzarle e neutralizzarle.

Sono in grado di ripulire l’aria dall’ammoniaca e dalla formaldeide ma anche dal fumo di sigarette e dal monossido di carbonio che si forma quando cucinate o accendete lo scaldabagno a gas.

Eccone alcune:
SANSEVIERIA
È una tra le piante più efficaci per depurare l’aria dalla formaldeide.

FICUS
Come la Sansevieria, anche il Ficus è in grado di ripulire l’aria dalla formaldeide ed è efficace anche contro il tricloroetilene e il benzene.

DRACENA
La Dracena è perfetta contro sostanze come lo xilene, il tricloroetilene e la formaldeide presenti in lacche o vernici.

GERBERA
È in grado di rimuovere la trielina spesso presente nei capi d’abbigliamento lavati a secco.

EDERA
L’edera è ottima per catturare la formaldeide presente nei prodotti per la pulizia della casa.





lunedì 28 ottobre 2013

Consigli utili per evitare la febbre e l'influenza di stagione dovuta agli sbalzi termici






I continui sbalzi di temperatura che hanno caratterizzato i mesi di settembre e ottobre hanno rafforzato i virus parainfluenzali che hanno così anticipato sui tempi la stagione invernale.

Circa 120mila gli italiani costretti a letto con l’influenza nel corso dell’ultima settimana.

I sintomi sono quelli classici: febbre, dolori articolari, raffreddore e tosse anche se non si tratta ancora della vera e propria influenza con cui ci ritroveremo a fare i conti dalla fine di novembre e in concomitanza con l’abbassamento delle temperature.

I VIRUS PREINFLUENZALI E LA “FALSA” INFLUENZA - Si tratta infatti di forme preinfluenzali che anticipano l’influenza stagionale e che traggono beneficio dagli sbalzi termici di queste ultime settimane.

Questa “falsa influenza” dovuta a virus simili ma meno potenti, sta colpendo gli italiani in maniera sempre più massiccia: ad ogni modo però, le previsioni per quest’anno indicano una stagione influenzale che dovrebbe rivelarsi meno pesante rispetto a quella dello scorso anno.

Molto però dipenderà dalle temperature, dal momento che il freddo intenso e prolungato favorisce appunto la maggiore circolazione dei virus influenzali”.

COME EVITARE LA FEBBRE – Ecco allora alcuni consigli utili per giocare d’anticipo rispetto all’influenza stagionale e non farsi bloccare dalla febbre:

Per cominciare, è importante una buona regolazione del riscaldamento domestico. Per evitare che l’aria diventi secca è necessario impostare la temperatura tra i 19 e i 22°C e mantenere nell’ambiente un giusto grado di umidificazione utilizzando gli appositi contenitori per acqua da apporre sui termosifoni.
Cercate di ridurre al minimo gli spifferi di porte e finestre e ricordate di spegnere sempre eventuali termocoperte e scaldaletto prima di andare a dormire.
Controllate lo stato dell’impianto di riscaldamento in modo da eliminare il rischio di intossicazioni da monossido di carbonio.

È inoltre importantissimo proteggersi dal freddo soprattutto fuori casa:
Innanzitutto, se possibile, limitate le uscite durante le ore più fredde della giornata, soprattutto al mattino e durante la  sera. Questo accorgimento riguarda soprattutto anziani, neonati, bambini piccoli e malati cronici: le persone più suscettibili agli effetti delle basse temperature.

Scegliete un abbigliamento adeguato senza mai dimenticare guanti, sciarpa e copricapo e se possibile vestitevi a strati cercando di privilegiare giacconi e cappotti impermeabili contro acqua, vento e neve. Fate attenzione all’abbigliamento soprattutto quando si passa da un ambiente riscaldato ad uno freddo e viceversa.

Infine, ricordate che il grande freddo si combatte anche a tavola. Durante i mesi freddi l’organismo ha bisogno di assumere una quantità maggiore di energia rispetto agli altri periodi ma non bisogna esagerare nell’introdurre cibi più calorici o in maggiore quantità. L'aumento deve essere contenuto entro il 10 per cento delle calorie necessarie altrimenti il rischio è quello di ritrovarsi a fine inverno con qualche chilo in più senza alcun vantaggio per la salute.

Privilegiate frutta e verdura che contengono vitamine e sali minerali preziosi per l’organismo e bevande calde come tè, tisane o spremute d’arancia.
Non fatevi mancare inoltre la pasta, la carne e il pesce, tutti alimenti necessari per garantire il giusto apporto di proteine e indispensabili per l’organismo perchè forniscono calore ed energia.

Cercate infine di evitare alcolici e superalcolici che possono causare un’eccessiva dispersione del calore prodotto dal corpo favorendo l’insorgere  di ipotermia.





martedì 15 ottobre 2013

Da oggi si riaccendono i termosifoni, ecco il decalogo per risparmiare sul riscaldamento di casa







Dal 15 ottobre si riaccendono i termosifoni.

Come risparmiare sul riscaldamento di casa ed evitare bollette salate ? Con l’arrivo dei primi freddi e la necessità di riscaldare gli appartamenti, c’è anche il rischio è di ritrovarsi con bollette stratosferiche per i consumi energetici in casa.

Come evitare la batosta? Ci sono dieci accorgimenti, tutti semplici ed efficaci.

La temperatura nelle case non deve salire sopra i 20 gradi: l’eccesso di calore è perfino dannoso alla salute. E un solo grado in più della temperatura aumenta i consumi in bolletta del 7-8 per cento.

- Le valvole termostatiche vanno installate per regolare i consumi ed evitare lo spreco dell’accensione durante alcuni orari. Per esempio: il riscaldamento nelle ore notturne è assolutamente sconsigliabile.

- I radiatori devono essere liberi da copritermosifoni e da mobiletti a incasso. Anche le tende rappresentano delle barriere. Se l’aria non circola liberamente diventa pesante, e i consumi energetici aumentano.

- Attenzione alle finestre aperte per il necessario ricambio d’aria. Bastano una decina minuti per cambiare l’aria di una stanza, ed è meglio farlo, per esempio, la mattina quando ci si sveglia. Il resto è spreco: si raffredda inutilmente l’ambiente e i consumi schizzano.

- La distribuzione dell’acqua calda deve avvenire a una temperatura non superiore ai 45 gradi. Non esagerate.

- Se dovete cambiare l’impianto di riscaldamento, preferite sempre caldaie a condensazione della potenza adeguata all’ambiente da riscaldare: potete risparmiare fino al 20 per cento dei consumi.

- Se avete spirito d’iniziativa, provate a installare, ove possibile, pannelli solari. Tra l’altro potete usufruire  di buoni incentivi statali.

- Spurgate sempre l’aria dei radiatori per tenerli al massimo livello di efficienza. Se i vostri termosifoni sono vecchi e non hanno una valvola di sfiato, installatela: serve a risparmiare.

- Non siate avari sulla manutenzione. La pulizia degli apparecchi, specie per la micidiale formazione del calcare, va fatta almeno una volta l’anno. Una caldaia non efficiente aumenta il consumo del gas anche del 30 per cento.

Se in casa ci sono troppi spifferi, sostituire finestre a vetri singoli con vetri a doppia parete. Evitano dispersioni.







martedì 16 luglio 2013

Risparmiare il 50% mangiando e acquistando il cibo in scadenza ai supermarket evitando gli sprechi - come e quando è possibile mangiare il cibo in scadenza senza problemi

Lo sapevate che mediamente l’8% della nostra spesa finisce in pattumiera? Ma siamo sicuri che sia davvero da buttare?
I Freegani ci dicono di no. Vediamo di capirne di più!

Il movimento Freegan nasce negli Usa e in breve si diffonde anche nel Nord Europa facendosi portatore dell’anticonsumo spinto, predicando persino la caccia al cibo ancora commestibile tra i rifiuti dei supermercati.



Tanto per iniziare ecco 6 semplici regole per non sprecare il cibo:
- comprare con criterio
- cucinare con attenzione
- mangiare meno grano e carne
- acquistare dai produttori locali
- utilizzare quanto basta
- consumare gli avanzi al cibo ancora commestibile tra i rifiuti dei supermercati


Il cibo scaduto non è di per sè pericoloso. Basta seguire alcuni accorgimenti. 

Ecco gli alimenti che possono essere consumati anche dopo la data di scadenza e quelli che invece vanno tassativamente buttati nella spazzatura.

Il tutto è riconducibile alla didascalia che troviamo sull'alimento. C'è infatti una differenza sostanziale che, spesso e volentieri, non si nota.
Il “da consumare entro il” è estremamente differente dal  “consumare preferibilmente entro”.
Se il primo infatti è riferito al cibo fresco ad alta deperibilità ed è una regola da seguire tassativamente, la seconda dicitura indica invece un termine entro il quale il prodotto perde solamente alcune caratteristiche organolettiche che non vuol dire affatto essere diventato pericoloso, dannoso o non commestibile. Ecco quindi che lo yogurt si può mangiare anche dopo dieci giorni la scadenza, conterrà sicuramente meno fermenti lattici ma non sarà malsano. Così come la pasta, l'olio di oliva e i pomodori pelati.

Cibi che, al contrario, non è sinonimo di intelligenza ingerire e che, soprattutto, rischiano di portare danni e malori al proprio organismo sono gli alimenti di origine suina, bovina ed il pesce. Proprio quest'ultimo, ad esempio, detiene il triste record di essere il cibo con la più alta percentuale in Italia per intossicazioni alimentari.

Questo vuol dire che pollame, ma anche carne di maiale e manzo, che si trovano nella grande distribuzione, corrono un rischio notevole e, quando arrivano le rispettive scadenza, è decisamente consigliato non ingerirle.

Certi cibi infatti si mantengono anche oltre la scadenza!

Latte fresco e Yogurt
Per legge, la scadenza del latte avviene dopo 5 giorni dall’imbottigliamento, ma gli esperti di settore assicurano che ha una vita media di sei giorni, allungabili a nove con una buona conservazione in frigo.
La data di scadenza dello yogurt invece è abbastanza variabile: tra i 20 e i 30 giorni dalla produzione. Nonostante questo, ne buttiamo dal 3 al 5% senza sapere che lo yogurt si può mangiare anche 10 giorni dopo la data di consumo preferibile, sebbene perda molti fermenti.

Carne e Pesce
La carne acquistata in macelleria dura attorno ai 3 giorni, mentre il pollo preconfezionato e sottovuoto (senza ossigeno in vaschetta) resiste sei o sette giorni nel frigorifero. Impariamo a surgelare la carne prima che scadano questi termini, così durerà fino a sei mesi.
Il pesce ha un tempo di conservazione più limitato: riposto in frigo in un contenitore profondo e dotato di coperchio, può mantenersi fino a 3 giorni, ma anche in questo caso surgelando il prodotto potremo allungare la scadenza fino a 12 mesi!

Prosciutto
Quello cotto è più deperibile di quello crudo, che può rimanere anche tre mesi nelle vaschette sigillate. Una volta aperto, come tutti gli altri salumi, va consumato in fretta: entro 2 giorni quello cotto, entro tre quello crudo. Ma si può anche surgelare: dura fino a tre mesi.

Uova
Per legge la data di scadenza indicata deve essere di 28 giorni dalla deposizione. Dopo tale limite, si possono consumare ancora per 5-6 giorni, mai oltre la settimana: il rischio di contaminazioni microbiologiche è elevato a causa della permeabilità del guscio.

Sughi e pasta
I sughi freschi fatti in casa e quelli confezionati una volta aperti, si conservano in frigorifero fino a 8-10 giorni. Quelli pronti, se sigillati e conservati correttamente, possono superare la data di scadenza di 1-2 mesi. L’importante è verificare che aspetto, colore, odore e sapore siano rimasti inalterati.
La pasta secca ha una scadenza piuttosto lunga: da 18 a 24 mesi. Se sigillata e conservata in un luogo adatto può essere consumata tranquillamente anche 2 o 3 mesi dopo.

Biscotti secchi e confetture
Generalmente i biscotti hanno scadenza annuale, ma possono essere consumati anche in seguito fino a qualche mese dopo la data indicata, al massimo avranno perso la fragranza.
Le confetture invece, se realizzate con zucchero e frutta in parti uguali, si conservano chiuse per più di un anno e si possono consumare anche diversi mesi oltre la data di scadenza, sia che siano prodotte industrialmente, sia che siano fatte in casa.

Sott’oli, sottaceti e tonno in scatola
I sott’oli e sottaceti conservati in vetro scadono dopo 3 anni dal confezionamento, quelli nella plastica dopo uno. I margini di tolleranza dopo la scadenza variano di conseguenza: più lunghi i primi (1-2 mesi), più brevi i secondi.
Anche il tonno è un prodotto longevo: la data di scadenza può essere fissata anche a cinque anni dall’inscatolamento.  Su un margine di tempo tanto ampio, consumarlo qualche mese dopo la data indicata non fa la differenza!

Condimenti
I condimenti se contengono uova (come la maionese o la salsa tonnata) scadono prima, altrimenti i tempi si allungano molto. Ketchup e senape resistono fino a 3 anni, mentre quelle contenenti uova solo 6 mesi ed è meglio non consumarle oltre la data di scadenza.

Gelato
L’assenza della data di scadenza sulle singole confezioni acquistate nei bar è dibattuta da tempo. Quelli da supermercato, invece, riportano tale limite, che può anche essere superato di settimane senza alterazioni della consistenza. Anche quando si formano cristalli di ghiaccio per una conservazione poco attenta, comunque, il consumo del gelato (anche artigianale) non comporta rischi per la salute.


Quale regola adottare per mangiare o meno cibi scaduti? Per decidere se mangiare o meno un alimento è importante verificare osservandolo bene e tenere a mente alcuni aspetti:

1) che sia stato conservato correttamente (per gli alimenti freschi è proprio la legge che impone di indicare le modalità di conservazione)

2) che non sia aperto e, se lo fosse, che abbia un “bel colorito” e non presenti muffe

3) che, quando sigillato, la confezione non presenti strani odori o rigonfiamenti

Cibi scaduto quindi: mangiare o non mangiare? Sicuramente partiamo da un altro presupposto: limitiamo i nostri acquisti e non sprechiamo il cibo che, non scordiamolo, è bene preziosissimo.

Un po' di margine, tuttavia, può esserci, ma non per tutti gli alimenti e, soprattutto, soltanto se i cibi sono conservati in condizioni ottimali".

Crescono le promozioni nei centri commerciali con prodotti in scadenza con uno sconto del 50%,  un ottimo sistema per non rinunciare alla qualità ed avere un prezzo da sottocosto:  il centro commerciale ne trae profitto dal fatto che resterebbero invenduti quei prodotti a 2-3 giorni dalla scadenza e quindi tolti dallo scaffale e censtinati.

Il successo riscontrato tra il pubblico è notevole, tale che tutti i supermercati di grande distribuzione propongono la stessa iniziativa, e la clientela ormai agguerrita si organizza per comprare quasi esclusivamente quiei prodotti in scadenza (ovviamente comprando solo la quantità giusta che si riesce a consumare in 2-3 giorni per non incorrere nel problema di non riuscire a consumare i prodotti e gettarli, buttando via il nostro risparmio! Sono divenuti ormai un last minut del cibo! mentre in passato unica alternativa del risparmio era rivolgersi ai discount a discapito del marchio non pubblicizzato.

Un altra iniziativa è per il comparto di prodotti freschi che devono essere venuti in giornata e non oltre come pesci, crostacei, particceria, primi piatti, pollo allo spiedo ecc.. venduti alla meta dopo le 19! e la coopestense ha fatto lo slogan prendendo in prestito una frase di una canzone di ligabue “dopo le 19, vivere costa la metà” . Sono offerte allettanti da non sottovalutare ma il consiglio è di comprare il giusto , sempre per il discorso di non buttare poi in pattumiera cio che non riusciamo a consumare!

All’iniziativa fanno parte tutti i marchi della GDO grande distribuzione :

AUCHAN www.auchan.it  sconti per prodotti in scadenza dal 20 al 50%

CARREFOUR www.carrefour.it sconti per prodotti in scadenza del 50%

COOP www.e-coop.it sconti per prodotti in scadenza del 30%

CONAD  www.conad.it sconti per prodotti in scadenza del 50%

TempoDiSconti conviene
Prezzo di Catalogo€79,00
TempoDiSconti€19,99
Adesso Risparmi€59,01




Ogni giorno ti propone via e-mail o sul sito tante nuove offerte scontate fino al 70%. Le offerte sono valide per un periodo limitato di tempo e/o per un numero limitato di pezzi, dopo di che non potranno più essere acquistate. Ogni promozione inserita ha una durata indicata all'interno della stessa offerta, dando così la possibilità ad ogni nostro cliente di poterla acquistare in tempo ! Potrai anche invitare i tuoi amici a partecipare all'offerta, in questo modo sarà ancor più divertente e conveniente condividere l'esperienza.

 L'iscrizione a tempodisconti.it è assolutamente gratuita e non implica alcun impegno di acquisto o di spesa futura.

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mercoledì 8 maggio 2013

Acquistare sul web, piccola guida per i principianti. E-shopping for dummies. Come evitare le truffe on line in modo semplice e sicuro.



Prima di acquistare da un sito "sconosciuto" é bene chiedere al venditore tutte le informazioni che vi interessano evitando brutte sorprese ^____^


Non fornire mai dati o indicazioni personali (specie di terze persone, come familiari, amici ecc.), in particolar modo indirizzi e numeri di telefono inutili ai fini dell'esecuzione del contratto.
Se il venditore esige la comunicazione di questi dati, evitare di procedere all'acquisto.

Se la transazione s'interrompe nel corso delle operazioni di pagamento e non si ha la certezza dell'esito, é opportuno spedire una lettera raccomandata al venditore e per conoscenza alla propria banca e alla società emittente la carta di credito, segnalando che l'acquisto non é stato effettuato e, quindi, che non si deve procedere all'addebito.

Non buttare via gli estratti conto della carta di credito.

In caso di disavventure, raccontare la vostra storia nei newsgroup e rivolgetevi alle associazioni di consumatori.

Stampare sempre la pagina o la e-mail di conferma dell'acquisto, soprattutto se si tratta di software o di musica on - line; questa precauzione faciliterà la prova della legittimità dell'acquisto in caso di controlli.

Diffidare dei prezzi eccessivamente convenienti.

E' consigliato fare acquisti sempre su siti certificati e sicuri, affidatevi alle marche già note che offrono sconti on line, di seguito una lista dei principali fornitori dei quali potete fidarvi :


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mercoledì 30 gennaio 2013

Razionalizzare l'utilizzo dell'acqua in casa e in giardino per risparmiare e tutelare l'ambiente in cui viviamo !!

L’acqua, o meglio la scarsità di questo indispensabile elemento naturale, trova sempre più spazio nel dibattito economico e politico.


I cambiamenti climatici, oltre ad aver messo a rischio di estinzione numerose specie animali e vegetali, hanno anche ridotto notevolmente le risorse idriche a nostra disposizione. La superficie terrestre è coperta per il 71% da acqua, ma quella disponibile è solo lo 0.008%. Se dividessimo in parti uguali la porzione di Terra destinata a ciascuno di noi, noteremmo come lo sviluppo demografico, il progresso e lo sviluppo delle civiltà più industrializzate hanno iniziato a sfruttare anche le risorse riservate agli abitanti di zone più arretrate.

Nutrire i bisogni e, molto più spesso, i vizi dei popoli industriali costa molto in termini di spreco idrico: le colture intensive e gli allevamenti animali necessitano di quantità di acqua ben superiori ai consumi medi di un abitante della Terra.

Le statistiche elaborate dall’Eurostat mettono in evidenza che l’Italia è uno dei paesi con il più alto consumo di acqua procapite. Ciascun italiano consuma mediamente 213 litri al giorno, ma solo 3 di questi servono realmente a dissetare.

Cosa fare allora almeno nel nostro piccolo per ridurre il consumo di acqua ?

Basta prestare più attenzione a ciò che si sta facendo e come lo si sta facendo. Vediamo alcuni esempi in conreto :

Lavarsi le mani, lavarsi i denti, farsi la barba senza lasciar scorrere l'acqua 
A seconda del rubinetto vanno persi dai 5 ai 20 litri d'acqua al minuto! Chiudete il rubinetto durante queste operazioni oppure utilizzate un bicchiere. Per la rasatura con il pennello basta riempire il lavabo con poca acqua prima di iniziare. Un rubinetto che gocciola consuma migliaia di litri d'acqua all'anno Un rubinetto che gocciola sembrerebbe a prima vista non incidere sulla fattura dell'acqua. Ma sommando questo consumo extra per tutte le famiglie, si va a generare per i comuni un inutile surplus di acqua che deve essere trattata. Pensate all'ambiente e fate sostituire la guarnizione del rubinetto quanto prima.

Miscelatore monocomando anziché miscelatore a due maniglie 
Il miscelatore monocomando consente di regolare molto più velocemente la temperatura dell'acqua rispetto al miscelatore a due maniglie, sprecando così meno acqua nello scarico.


Utilizza in modo responsabile lo scarico del water.
Il 30%  dell’acqua utilizzata nell’ambito domestico viene consumata dallo scarico del WC. Ogni volta che viene premuto il pulsante dello sciacquone si convogliano verso la fognatura circa 10-12 litri d’acqua. Molto spesso questo consumo serve solamente ad eliminare un pezzetto di carta igienica !  L’installazione di una cassetta WC con doppio tasto, cioè con erogazione differenziata dell’acqua in base al  reale bisogno, permette il risparmio di decine di migliaia di litri d’acqua in un anno.



Controlla e fai riparare anche le piccole perdite : un rubinetto che gocciola spreca migliaia litri d’acqua
Con un ritmo di 90 gocce al minuto si perdono inutilmente 4000 litri di acqua in un anno. Una corretta e costante manutenzione degli impianti idrici domestici contribuisce enormemente al risparmio idrico ed economico.
Per determinare se esistono delle perdite si consiglia la seguente operazione : alla sera, prima di coricarsi, controllare che tutti i rubinetti siano ben chiusi, quindi leggere sul contatore dell’acqua il livello di consumo raggiunto.

Al mattino, prima di utilizzare l’acqua, controllare nuovamente il livello del contatore.Una differenza, anche minima, tra le due letture indica che c’è una perdita (dallo sciacquone del WC, dai rubinetti o, più probabilmente, dalle tubature) che non solo spreca acqua ma potrebbe danneggiare le strutture abitative. Ad esempio : un foro di un millimetro su una tubatura disperde oltre 2300 litri d’acqua potabile in un solo giorno.




Installa sui rubinetti un semplice frangigetto : puoi risparmiare fino al 50% d’acqua.
I "frangigetto", o “areatori”, sono dei piccoli e semplici dispositivi che, attraverso un sistema di ventilazione, riducono la quantità d’acqua in uscita dal rubinetto senza comprometterne la resa.
Questi dispositivi, in vendita anche in ferramenta o attraverso internet al costo di pochi euro, si installano in pochissimo tempo sui rubinetti della cucina e bagno al posto del generico filtro anticalcare : un piccolo sforzo per un grande risparmio.




Fare il bagno fa consumare almeno 140 litri 
Con la doccia invece si consuma molto meno acquat. Facendo una doccia di tre minuti si consumano solo 18 litri d'acqua, e il piacere è garantito. Nello sciacquone del WC si spreca molta acqua potabile In questo caso vale assolutamente la pena installare un tasto di stop o uno sciacquone a doppio pulsante, poiché per i "bisogni piccoli" basta una quantità d'acqua di 3 litri. Si possono così risparmiare fino 10.000 litri di acqua potabile all'anno a persona (che corrispondono a dieci metri cubi: La fattura della vostra centrale idrica vi dirà a quanto ammonta nel vostro comune).



Elettrodomestici che consumano acqua: attenzione ai valori 
Quando acquistate una lavatrice o una lavastoviglie prestate attenzione alla classe di efficienza energetica e scegliete un modello di classe A o ancora meglio di classe A+ o A++ .

La lavatrice e la lavastoviglie consumano per ogni lavaggio circa 80-120 litri d’acqua indipendentemente dal carico. E’ opportuno utilizzare questi apparecchi solo quando è necessario e comunque sempre a pieno carico. L’uso intelligente degli elettrodomestici permette un grande risparmio d’acqua e di energia elettrica.
La portata massima di carico è riportata sui libretti d’uso degli apparecchi.

Lavare la macchina pensando all'ambiente 
Gli impianti di autolavaggio che recano il marchio di qualità ambientale "Angelo Blu" riutilizzano più volte l'acqua, la quale viene depurata in un impianto di riciclaggio e separata dai residui d'olio. Un autolavaggio ecologico di questo tipo non assicura solo un'auto pulita, ma sgrava anche il bilancio ambientale.
Ricorda che l’acqua merita un destino migliore. Il lavaggio dell’automobile utilizzando l’acqua potabile è vietato da una ordinanza comunale. I trasgressori saranno quindi sanzionati a norma di legge.Se ci si rivolge ad un autolavaggio è opportuno informarsi se l’impianto è dotato di ricircolo o recupero delle acque.

Prato verde sì, ma non ad ogni costo 
Di regola, il prato non necessita di irrigazione e persino l'erba rinsecchita riacquista da sé il suo vigore dopo una bella pioggia. Per quanto riguarda il resto del giardino, è bene utilizzare l'acqua con parsimonia e annaffiare piante e fiori soltanto all'imbrunire. In questo modo una minore quantità di acqua evaporerà inutilizzata dalle aiuole e dai vasi.

Se si ha a che fare con un giardino condominiale, con un piccolo orto o con un classico courtyard all'inglese, vale la pena considerare la possibilità di creare un raccoglitore in cui mettere insieme tutti quei litri di acqua che altrimenti andrebbero sprecati e usarli per innaffiare costantemente la nostra piccola e rigogliosa porzione di verde cittadino. Il riferimento non va soltanto all'acqua piovana, ma a una serie di fonti idriche domestiche che ci permettono di avere acqua pulita e utile a costo zero: l'acqua usata per lavare e bollire le verdure, quella usata per cucinare pasta, riso, patate e tutta quella che non è stata inquinata da detersivi. Il consiglio è aggiungere mezzo cucchiaio di aceto per ogni litro di acqua. Questo consentirà di rendere il ph più acido e quindi neutralizzare i livelli tendenzialmente basici di questo genere di acqua.

La politica del "sette giorni su sette" può non essere determinante ai fini della buona tenuta del nostro giardino. Ci sono metodi empirici per verificare se le piante hanno effettiva necessità di essere invase di acqua: appoggiando la mano sulle foglie e sentendone la freschezza della superficie, calpestando l'erba e verificando se si piega o si schiaccia (solo in questo secondo caso è opportuno innaffiare) oppure banalmente toccando la terra in prossimità delle radici.

Munirsi di una buona tecnologia per gestire l'irrigazione in modo razionale ed efficiente può essere un'ottima alternativa al metodo del biglietto sul frigo "innaffiare l'orto" o "dare acqua alle piante". Le alternative sul mercato sono numerose e comprendono la possibilità di associare al sistema di irrigazione desiderato un pannello di controllo da tenere in casa e dal quale regolare il tempo, la durata e le zone di irrigazione. Comodità e razionalizzazione degli sprechi vengono da sé.

Se non vi fidate del vostro tatto e l'idea di toccare piante e terreno non vi rassicura sull'opportunità o meno di irrigare, si può sempre decidere di affidarsi a sistemi di rilevazione wireless che sentono il livello di umidità nell'aria e percepiscono se è appena avvenuto un temporale o se al contrario è in procinto di scatenarsene uno. In questo modo, si evita l'irrigazione quando non necessaria o superflua perché la natura ha appena fatto o sta per fare il suo corso.


I vuoti a rendere proteggono l'ambiente e il bilancio idrico 
Le bottiglie riutilizzabili, che siano di vetro o PET, limitano l'impiego di materiale ed energia. Durante la produzione di vetro a perdere va persa anche una grande quantità di acqua.

Limitare il consumo di acqua calda per tutelare l'ambiente
Chi non è dotato di pannelli solari sul tetto, consuma inevitabilmente combustibili fossili per produrre acqua calda. Di conseguenza, risparmiando acqua calda, si riduce anche la produzione di anidride carbonica dannosa per l'ambiente. In una famiglia composta da quattro persone è possibile risparmiare fino a 600 kg di CO2 all'anno installando riduttori di flusso nei rubinetti.

venerdì 10 agosto 2012

Un'estate nel segno del LOW COST e del risparmio, piccola guida per evitare gli sprechi

Quando arriva l'estate, i consumi delle famiglie italiane aumentano notevolmente. Infatti, per fronteggiare il caldo, nemico numero uno del periodo estivo, molto spesso si fa ampio uso di condizionatori d'aria e di altri sistemi di refrigerazione, si consuma più elettricità, si beve molta più acqua, ci si fa più volte la doccia durante la giornata e si acquistano numerosi prodotti, alimentari e non, con la speranza di stare più freschi.


Nella maggior parte dei casi, però, queste spese estive aggiuntive non sono altro che sprechi di denaro e di energia: un danno per il portafogli e per l'ambiente. Ma i modi per evitare di sperperare inutilmente i propri soldi in estate ci sono. Alcuni li suggerisce il giornalista e scrittore Antonio Galdo, autore del libro "Basta poco" (Einaudi), il quale ha stilato un decalogo di consigli utili per eliminare gli sprechi estivi e risparmiare.


Ecco quindi i dieci suggerimenti per combattere gli sprechi in estate.

Accendete i condizionatori d'aria solo quando è strettamente necessario e ricordate che la temperatura interna deve essere al massimo inferiore a quella esterna di 5 gradi. Per non ricorrere sempre ai condizionatori e avere più fresco in casa potete utilizzare la triangolazione delle finestre nelle camere: un gesto semplice ma sempre efficace. Inoltre, l'aria naturale è più salutare di quella condizionata. I continui sbalzi di temperature possono provocare tosse e disturbi alle vie respiratorie.

Tenete presente che uno split per l'aria condizionata ha un consumo di elettricità quattro volte superiore a quello di un frigorifero. I condizionatori d'aria sono letteralmente dei divoratori di energia elettrica. Inoltre, sono molto inquinanti. Un normale split per l'aria fredda emette infatti 650 grammi di anidride carbonica.

L'acqua del rubinetto è buona come l'acqua minerale. E costa molto meno. Per evitare il consumo eccessivo di acqua minerale si può utilizzare tranquillamente quella del rubinetto di casa. L'"acqua del sindaco" è sicura ed è sottoposta a un regime di controlli sanitari ancora più rigido di quello che vale per le acque imbottigliate. Per verificare di persona potete consultare il sito cheacquabeviamo.it, che contiene tutte le indicazioni dei principali comuni italiani. In più, per ridurre il flusso idrico dal rubinetto e depurare ulteriormente l'acqua ci si può affidare a dei sistemi di microfiltrazione basati su carboni attivi e ioni di argento. In commercio se ne trovano diversi tipi, con un costo che parte dai 50 euro.

Usate tessuti naturali per coprirvi e difendervi dal caldo. Sia in casa che in ufficio, è meglio indossare indumenti leggeri, possibilmente in cotone o in lino. E poi, niente cravatta: da quando i giapponesi, su sollecitazione del governo, non la usano più in estate, l'uso dei condizionatori si è ridotto al minimo. Ogni anno, quindi, evitano di emettere nell'atmosfera circa 3 milioni di tonnellate di CO2.

Usate la bici per andare in ufficio: lo fanno già 5 milioni di italiani. Utilizzare meno l'auto in città è necessario e conveniente. Oltre il 30% degli spostamenti degli automobilisti italiani avviene su distanze inferiori ai 2 chilometri: uno sperpero di benzina e di soldi. Senza contare il denaro da spendere per il parcheggio e le eventuali multe. Andare in bici è l'alternativa più sana ed economica. Oppure, meglio ancora, camminare a piedi.

Usate lavatrici e lavastoviglie di notte: risparmierete il 20% sulla bolletta. Per spendere di meno, bisogna utilizzare questi elettrodomestici con la dovuta parsimonia e seguire alcuni accorgimenti: usarli solo di notte, fare lavaggi rapidi e a carico pieno, impiegare poco detersivo e non esagerare con la temperatura. E soprattutto, per quanto riguarda la lavastoviglie, è necessario eliminare l'asciugatura. Piatti, posate e pentole si asciugano in pochi minuti anche senza ricorrere a questa chance offerta dall'elettrodomestico.

Coprite la pentola quando cucinate: il consumo del gas si dimezza. Mettere in pratica questo consiglio non richiede alcuno sforzo e offre due vantaggi: il cibo si cuoce nella metà del tempo e si risparmia la metà del gas. Un'altra regola importante per dimezzare i tempi di cottura e ridurre il consumo di metano e le emissioni di CO2 è quella di utilizzare più possibile le pentole a pressione.

Non comprate merci con inutili imballaggi: valgono la metà dei rifiuti. I prodotti caratterizzati dall'"over-packaging" rappresentano uno spreco doppio: costituiscono circa la metà dei rifiuti che produciamo (plastica, carta e cartone) e costano tra il 20 e il 70% in più di quanto costerebbero le stesse merci non confezionate. In tutta Italia adesso sono presenti numerosi punti vendita, anche nei supermercati e nei centri commerciali, dove è possibile acquistare prodotti sfusi (alimenti, detersivi e così via): approfittatene, il risparmio è garantito.

Non gettate mozziconi di sigarette per terra: il vostro Comune deve spendere 15 euro a metro quadrato per eliminarne le tracce. Il suggerimento vale anche per le chewing gum. Chi si occupa della pulizia di cicche di sigarette e gomme da masticare deve prima scomporre il materiale con enzimi speciali e solo dopo può intervenire con getti di acqua calda a forte pressione. Una spesa enorme che ricade sulle tasche dei contribuenti. Cioè, su di voi.

Riciclate gli elettrodomestici che cambiate e chiedete al negoziante di smaltirli correttamente. Seguite questo consiglio per tutti gli elettrodomestici che sono ormai totalmente inservibili. Se invece si possono riparare, fatelo: non serve solo a risparmiare ma contribuisce anche a produrre meno rifiuti elettronici. Un modo molto semplice per contribuire a proteggere e a salvaguardare il pianeta.


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