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lunedì 15 luglio 2013

Purificare la pelle dopo feste e abbuffate, i rimedi naturali e LOW COST per capelli, viso e corpo

Dopo le abbuffate e gli eccessi delle feste è sempre bene prendersi cura della propria pelle purificandola da tutte le tossine.

Prendiamoci cura della nostra pelle con alcuni ottimi rimedi low cost da preparare in casa.


SCRUB VISO/CORPO
Eliminare le tossine, ecco il primo passo per purificare la nostra pelle ma farlo in modo naturale ed economico con un’ottima ricetta di bellezza di facile preparazione. Ecco cosa vi occorre per preparare lo scrub corpo e viso:

3 cucchiai di olio d’oliva
1 vasetto di yogurt bianco
2 cucchiai circa di caffè macinato
Succo d’arancia
1 cucchiaio di zucchero
Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola e mescolare fino a quando non si saranno be amalgamati tra loro e stendere il composto prima sul viso e poi sul corpo. Tenere qualche minuto e risciacquare.

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MASCHERA VISO ALLO ZUCCHERO
Per purificare la pelle del viso un’altra gustosa ricetta di bellezza a base di zucchero a velo, miele e succo d’arancia, per pulire e nutrire la pelle in profondità.

Ingredienti

3 cucchiai di zucchero a velo
1 cucchiai di succo d’arancia
1 cucchiai di miele
In una ciotolina mescola lo zucchero con il succo d’arancia, e non appena il composto sarà fluido e privo di grumi utile il miele continuando a mescolare con cura. Stendete la maschera sul visto con movimenti circolare e lasciate in posa per 15 minuti circa. Sciacquare il viso con acqua tiepida  e rimuovere tutti i residui aiutandovi con un dischetto di cotone.

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MASCHERA PURIFICANTE PER CAPELLI
Prendiamoci cura dei nostri capelli con un impacco purificante “casalingo”. Cosa vi occorre:

succo d’arancia
succo di limone
2 cucchiaio di yogurt bianco
1 cucchiaio di farina bianca
In una ciotola mescolate il succo d’arancia con quello di limone e poi unite ai due cucchiai di yogurt. Mescolate con cura e aggiungete infine un cucchiaio di farina, continuando a mescolare fino a quanto il composto non si presenterà omogeneo. Stendere la maschera sui capelli,  coprendo con una cuffia da doccia o utilizzando la carta stagnola per evitare che il prodotti coli. Lasciate in posa 15 o 20 minuti e poi sciacquate con acqua tiepida.


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venerdì 12 luglio 2013

Addio ai cattivi odori con i rimedi naturali ed i nostri consigli LOW COST




Nonostante abbiate aperto le finestre tutto il giorno per far cambiare l’aria, avete fatto entrare i raggi del sole per renderla più calda ed accogliente e avete sparso fiori e piante in ogni angolo per dargli un fresco profumo, la vostra casa non ha proprio un buon odore ?

Per risolvere i vostri noiosi o ancor peggio fastidiosi problemi di “cattivo odore” vi proponiamo 7 soluzioni naturali per deodorare la vostra casa, utilizzando semplici ingredienti che potrete trovare senza troppa fatica rovistando nelle vostre dispense o scaffali, tante idee semplici ma soprattutto LOW COST e GREEN :

1) Scarpe bagnate e maleodoranti? Prima di riporle nella scarpiera, per farle asciugare più rapidamente ed evitare che rimangano impregnate di un cattivo odore causato dall’umidità, riempitele con qualche foglio di vecchi quotidiani stropicciato. Questo assorbirà l’acqua ed eviterà la formazione della puzza;

2) Fiori freschi sul tavolo del salone o della cucina possono avvolgere in un buon profumo la vostra casa, ma per quanti giorni prima di seccarsi? Allora perché non preparare con le foglie e i petali secchi un naturale pout-pourri fai da te? Non solo bello a vedersi ma anche profumato se dopo averlo riposto in un recipiente di vetro aggiungete qualche goccia di olio di gelsomino fatto in casa o di lavanda;

3) Purtroppo gli odori nel frigorifero nonostante la vostra costante prudenza a non far rovinare la frutta e la verdura, ad avvolgere i formaggi nella carta, a richiudere bene la bottiglia del latte, vi perseguitano? Provate a mettere in uno dei ripiani centrali un piccolo recipiente con un po’ di bicarbonato e vedrete come questo li catturerà. Oppure un'altra alternativa è mettere nel frigo una ciotola con dei fondi di caffè conservati, anche questi li assorbiranno lasciando un gradevole odore. I fondi di caffè possono inoltre essere usati anche per eliminare gli odori dalle mani dopo aver tagliato cipolle aglio o pulito il pesce;

SHAKE N TAKE FRULLATORE



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4) E se invece a puzzare è proprio la lettiera del gatto? Basta mescolare nel terriccio qualche foglia di tè essiccate, ovviamente dopo averle utilizzate. Non solo le foglie daranno un buon profumo di fresco alla lettiera, ma avendo il tè proprietà antibatteriche vi aiuteranno anche a tenerla più pulita;

5) E’ inutile dirlo, ma il compost purtroppo puzza! E allora che fare? Se avete un camino o un barbecue a legna, basta raccogliere la cenere, conservarla e quando è necessario inserirla nella compostiera evitando così la formazione del cattivo odore;

6) Mentre per eliminare gli odori non proprio buonissimi del forno a microonde, fate bollire dell’acqua con la buccia di un limone, e versatela calda in una bicchiere che riporrete all’interno del microonde per qualche ora. Il buon odore di limone rimarrà a lungo;

7) Ma se con tutti i precedenti consigli, l’odore cattivo permane, allora armatevi degli ingredienti giusti, di tanta buona volontà e profumate naturalmente le vostre stanze, preparando dei fragranti, buonissimi e genuini biscotti fatti in casa.

I TUOI FRULLATI CON NINJA SMOOTHIE


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giovedì 11 luglio 2013

Estate - tempo di vacanze, mare e sole...ma attenti alla pelle e alle scottature ! Rimedi naturali e LOW COST alle prime scottature !




Vacanze…ci siamo arrivati in pieno! Le temperature si alzano, le spiagge si riempiono di gente e il sole ci coccola tra le onde del mare e l’abbraccio del vento.

Spesso però ci si dimentica che proprio il sole può essere causa di arrossature o bruciature che in alcuni casi possono avere anche ripercussioni gravi.

Per questo motivo ecco una guida ai prodotti naturali che possono aiurarvi in caso non abbiate usato per bene le creme.

Per chi è in procinto di una bruciatura e vuole giusto ritrovare la sensazione di freschezza sulla pelle è possibile iniziare con una bagno alleviante aggiungendo all’acqua tiepida della vasca un bicchiere di aceto di mele.

In caso non ne siate muniti, anche mezzo bicchiere di bicarbonato e una manciata di sale grosso fanno al caso vostro.

Per chi ama i classici rimedi fai da te della nonna si può provare ad applicare una fetta di una patata (ovviamente cruda) per 15-20 minuti per avvertire subito una sensazione di freschezza.

Per i più esotici, invece, c’è l’olio di semi di baobab (si compra in erboristeria), un ottimo rimedio naturale da spalmare direttamente su viso e corpo.



Tra i più diffusi e potenti rimedi alle scottature c’è il Gel puro d’aloe vera, prodotto lenitvo e rinfrescante adatto all’utilizzo come doposole e soprattutto contro le scottature.

Se invece siete propensi al “self-made”, ecco l’impacco naturale che è possibile realizzare con una semplice visita dal fruttarolo. ;)

L’impacco naturale è facile da realizzare e veloce da applicare sulle zone interessate. Si può fare con diversi ingredienti come cocco, tè verde , yogurt, melone, fino alla lattuga.

Basta un batuffolo o un telo di cotone e andare in erboristeria a comprare il vostro ingrediente preferito: applicarlo sulla zona interessata per sentire immediatamente il sollievo!

Per quanto il melone o la lattuga, sarà sufficiente frullare il primo, ottenendo una crema, e bollire la seconda, utilizzando l’acqua tiepida.

Bene, ora potete tornare ad abbronzarvi senza problemi...buone vacanze e buona abbronzatura!




lunedì 27 maggio 2013

Come deumidificare la propria casa risparmiando...

Come deumidificare gli ambienti della casa in modo semplice e naturale?
 Il problema dell'umidità in eccesso può presentarsi nelle nostre abitazioni soprattutto durante la stagione invernale e autunnale e durante o periodi più piovosi. L'umidità proveniente dall'esterno, in particolare se dei ristagni d'acqua si formano attorno al perimetro della casa, sui davanzali o sui balconi, può infatti influenzare la situazione degli ambienti interni.


Vi sono anche delle abitudini che possono favorire l'umidità in alcune stanze della casa, come il bagno o la cucina. Per limitare il fenomeno, nel momento della doccia o del bagno è possibile azionare una apposita ventola, se essa è a disposizione nei locali.
In cucina l'umidità può essere limitata ricordando di azionare la cappa soprattutto quando sono state poste sui fornelli delle pentole che sprigionano molto vapore.
Se la temperatura esterna lo permette, è consigliabile aprire almeno leggermente le finestre mentre si cucina, oppure al termine della preparazione delle pietanze, in modo da favorire l'asciugatura delle eventuali tracce di umidità formatesi a causa della condensazione del vapore. La medesima regola è valida al termine della doccia o del bagno. Areare la propria abitazione, soprattutto nelle giornate di sole e con scarsa umidità esterna, è la prima regola per limitare la formazione di umidità e muffa.
Altri semplici accorgimenti per diminuire l'umidità all'interno della propria abitazione riguardano l'evitare, almeno quando possibile, di posizionare per lungo tempo stendini con panni molto bagnati all'interno delle stanze e il procedere all'annaffiatura delle piante da appartamento soltanto quando è realmente necessario, evitando la formazione e la permanenza di ristagni nei sottovasi.
Quando il problema dell'umidità domestica persiste nonostante la messa in pratica dei precedenti accorgimenti, è possibile giungere ad una soluzione senza dover acquistare un deumidificatore elettrico?


Deumidificatori fai-da-te
Un prezioso aiuto in proposito deriva dall'utilizzo di sale grosso e dalla possibilità di costruire un deumidificatore fai-da-te a basso costo, a partire da materiali comuni e facilmente reperibili. Il sale grosso, di per sé, è perfettamente in grado di assorbire l'umidità presente negli ambienti domestici. Esso può essere sostituito nel momento in cui risulterà umido, lasciato asciugare e riutilizzato in seguito all'interno del proprio deumidificatore casalingo.

1) Deumidificatore fai-da-te con una bottiglia di plastica
Per la costruzione di un deumidificatore fai-fa-te a base di sale grosso è possibile partire dall'utilizzo di una semplice bottiglia di plastica vuota. La bottiglia di plastica dovrà essere divisa in due parti e asciugata alla perfezione prima di poter essere utilizzata. Per quanto riguarda la quantità di sale grosso da inserire nella bottiglia, è possibile tenere in considerazione come 150 grammi di sale grosso siano sufficienti a deumidificare una stanza delle dimensioni di 5 metri per 5. A questo indirizzo è possibile consultare le istruzioni per la sua realizzazione.

2) Deumidificatore fai-da-te con un contenitore di plastica
Per realizzare un deumidificatore fai-da-te è sufficiente avere a propria disposizione un sacchetto di organza, del sale grosso e una vaschetta o contenitore di plastica con coperchio. Il sale grosso, una volta inserito nel sacchetto, dovrà essere posizionato sul coperchio della vaschetta di plastica, con cui essa verrà chiusa. Il coperchio della vaschetta di plastica dovrà essere stato bucherellato, in modo tale che l'acqua attirata dal sale possa essere raccolta sul fondo della vaschetta. 100 grammi di sale grosso sono sufficienti per deumidificare una stanza di 4 metri per 4 con il presente metodo. Ulteriori informazioni in proposito possono essere consultate a questo indirizzo.

3) Deumidificatore fai-da-te con uno scolapasta
Un'altra soluzione per la realizzazione di un deumidificatore fai-da-te per gli ambienti domestici consiste nell'utilizzo di uno scolapasta. Lo scolapasta dovrà essere posizionato su di una ciotola adatta a contenerlo. A questo punto sarà possibile coprire lo scolapasta con un telo da cucina leggero, al di sopra del quale cospargere 100-150 grammi di sale grosso a seconda delle dimensioni della stanza. Anziché ricoprire con un telo lo scolapasta, è possibile inserire il sale grosso in un sacchetto di organza da posizionare su di esso. Si tratta di un'ulteriore soluzione fai-da-te adatta deumidificare gli ambienti senza utilizzare l'elettricità.

4) Deumidificatore fai-da-te per la cantina
Un utente del Forum "Energia Alternativa" ha provato a realizzare un deumidificatore fai-da-te per risolvere il problema della formazione di umidità nella sua cantina, cercando di imitare i deumidificatori che è possibile reperire in commercio. Si è servito per la sua costruzione dell'impiego di contenitori di plastica, collant, tubi metallici e cloruro di calcio bi-idrato, anziché sale da cucina, data la gravità del problema. Si tratta certamente di un progetto di cui è interessante conoscere qualcosa di più. E' possibile consultare la descrizione della realizzazione di un deumidificatore fai-da-te per la cantina a questo indirizzo.

5) Lampada di sale

L'ultima alternativa che vi proponiamo al fine di evitare l'acquisto di un comune deumidificatore elettrico, un elettrodomestico solitamente piuttosto energivoro e che richiede di rimanere acceso ed in azione per tempi prolungati in modo da ottenere risultati efficaci, è costituita dalle lampade di sale.
Le lampade di sale sono dei deumidificatori naturali che vedono la presenza al proprio interno di sale dell'Hymalaia. Le più gettonate presentano una forma piramidale ed emettono una luce di colore arancione. Il sale presente nelle lampade assorbirà naturalmente l'umidità. In modo da evitare di rovinare i mobili, le lampade di sale non devono essere appoggiate direttamente su di esse, ma su un supporto, preferibilmente in legno, che a volte può essere incluso con l'acquisto della lampada. Il costo di una lampada di sale può variare dai 30 ai 40 euro.



Tratto da Greenme





mercoledì 15 agosto 2012

Come risparmiare in casa su detersivi e prodotti per la pulizia, piccola guida al risparmio ecologico e al ritorno alle vecchie tradizioni

Oggi vi proponiamo una guida pratica per risparmiare in casa usando prodotti naturali che provengono dai metodi delle nostre nonne, sicuramente più “risparmiosi” e meno inquinanti di quelli che utilizziamo oggi.

Ma, spesso questi prodotti per la pulizia hanno un neo: richiedono più tempo rispetto ai mezzi convenzionali e moderni.



Detersivi naturali fatti con gli avanzi di cucina

Per i più risparmiosi sarà interessante sapere che l’acqua con la quale si è cotto degli spinaci è utilissima per lavare i golf, le calze di lana e gli altri indumenti purché siano neri. Invece l’acqua nella quale abbiamo messo a bagno i dei legumi come ceci e fagioli, dopo averla fatta bollire è ottima per la biancheria chiara che abbiamo precedentemente insaponato con un sapone leggero e naturale. Basta passarcela sopra, e risciacquare bene.

Come si fa in casa il detersivo per i piatti ecologico



Come si lavano i piatti risparmiando su acqua e detersivo

Per lavare i piatti e risparmiare è consigliabile riempire un lavello di acqua calda e metterci i piatti, posate e pentole dove avremo precedentemente tolto con della carta (già usata) i resti rimasti del pasto.
Quindi in alternativa al detersivo si possono usare scaglie di sapone di Marsiglia o i saponi che abbiamo a casa (e per le feste natalizie ce ne arrivano a vagonate) oltre che premurarci di aggiungere nell’acqua calda anche dell’aceto.
Quindi si insapona la spugna, anche la luffa (spugna vegetale) va benissimo perché è anche abrasiva e, tenendo l’acqua corrente chiusa, si procede a lavare il maggior numero di piatti utilizzando l’acqua calda del lavandino.
Per primi verranno messi a mollo e lavati i bicchieri che sono più difficili da lavare se inzuppati dall’unto delle stoviglie.
Una volta riempito di piatti lavati il secondo lavello, procedere aprendo l’acqua fredda al minimo flusso sciacquando quanto basta e facendo passare l’acqua del risciacquo anche sopra agli altri oggetti insaponati che così incominceranno a perdere un po’ di insaponatura.
Se si devono lavare le stoviglie dove è stato del pesce meglio spremere un po’ di succo di limone nella spugna e passare più volte con il sapone.
Finito di lavare il tutto se si vuol pulire dalle macchie di calcare l’acquaio in acciaio basta aceto molto caldo o del limone. Per pulire invece il marmo le nonne consigliavano di strofinarci una buccia di mela.
Attenzione al limone, sul marmo è corrosivo.


Come fare in casa il sapone al tè


Il bucato con la cenere: come si lava la biancheria naturalmente

Il vecchio rimedio della nonna è sempre attuale per chi può usufruire di un camino o reperibile cenere pulita con facilità. Bisogna armarsi di pazienza e un po’ di tempo, due giorni per l’esattezza.
Il primo giorno i panni si lavano con una buona insaponata con sapone di Marsiglia.
E ci si organizza per reperire una tinozza con un foro alla base chiuso con un tappo. Quindi si dispongono sul fondo della stessa dei rami di scopa, erica per intenderci, in modo che la biancheria possa rimanere sollevata dal ranno che colerà verso il basso.
A questo punto si mettono i panni a strati uno sull’altro avendo cura di iniziare da quelli più sporchi. Gli strati si dividono con un pezzo di tela. Alla fine si racchiude il tutto con un lenzuolo bianco a tessuto fitto dove si spargerà sopra, uno strato di cenere, all’incirca un chilo ogni dieci litri di acqua.
Sopra il tutto si fa scivolare l’acqua calda ma non bollente. Dal foro di fondo della tinozza uscirà l’acqua che verrà raccolta da un secchio.
Verrà nuovamente riscaldata e ripassata sui panni ogni volta con l’acqua sempre più calda. Quando l’acqua della tinozza uscirà bollente sarà il momento di smettere con le lavature.
Dopo dodici ore, capo per capo si procederà ad un nuovo lavaggio con il sapone di Marsiglia per essere poi stesa al sole.

Come lavare la biancheria con liscivia e aceto

Il bucato con la lisciviatrice



Unico grosso problema è trovare la lisciviatrice che non è altro che la mamma della lavatrice.
Praticamente la lisciviatrice è una caldaia o per meglio dire un grosso secchio di ferro zincato con un doppiofondo bucherellato e sormontato da un tubo vuoto terminante con una rosa di annaffiamento.
Si consiglia una lisciviatrice che contenga venticinque litri di acqua così che potrà contenere fino a cinque chili di bucato. Dunque al momento dell’uso si utilizza saponina per 50 grammi per litro d’acqua che dovrà passare di un solo dito il fondo bucherellato della caldaia.
Attorno al tubo si disporrà la biancheria ben insaponata e bagnata.
Si aggiunge l’acqua necessaria che non arrivi all’orlo del tubo. Si chiude il coperchio e si mette sul fuoco.
Una volta che l’acqua giunge ad ebollizione salirà dal tubo innaffiando i panni ritornando in basso farà di nuovo l’operazione.
Dopo tre quarti d’ora si toglie la caldaia dal fuoco e si lascia raffreddare.
Una volta freddi si sciacquano i panni che saranno perfetti.


Non avete il tempo o la voglia di tornare alle vecchie e sane tradizioni ? Seguite allora questi consigli per risparmiare energia quando lavate i panni con la vostra lavatrice : ecco 5 consigli, per riuscire a reindirizzare queste pratiche verso il principio dell’eco-sostenibilità.

1) Usarla meno! Per alcuni capi d’abbigliamento (calzini, mutande e intimo in generale), un bucato tradizionale fatto con sapone di Marsiglia e olio di gomito non rappresenta una pratica impossibile da affrontare. Sono capi che si lavano e asciugano velocemente. Inoltre non richiedono di essere stirati, un po’ più faticoso è vero, ma decisamente più salutare per l’ambiente. 

2) Ma quando la usate…
Riempitela fino alla sua massima capienza. Il risparmio in questo caso non è solo energetico, anche per quanto riguarda il detersivo è certamente una soluzione per farvelo durare più a lungo. Altro consiglio è anche quello di utilizzare una temperatura di lavaggio non eccessiva (salvo sporco intenso). Più si riscalda l’acqua, infatti, e più si consuma energia. Inoltre è consigliabile azionare la lavatrice nelle ore serali in cui molti gestori elettrici applicano tariffe più convenienti. Perché? Nella fascia serale si inquina meno e si aiuta a far funzionare in modo più regolare la rete elettrica. Fuori dagli orari lavorativi, infatti, il consumo di energia elettrica totale è molto minore e quindi servirebbe molta meno corrente, ma le centrali elettriche non si possono accendere e spegnere a piacere. Quindi consumando un po' meno corrente di giorno si fanno lavorare meno "sovraccariche" le centrali e consumandone un po' di più di notte si mette a frutto la corrente prodotta dalle centrali termoelettriche che non possono essere spente.

3) Invece, quando lavate: tempismo! Strettamente collegato a quanto detto sopra, non aspettate troppo tempo per lavare gli indumenti sporchi. Macchie come, ad esempio, quelle di fango prima si lavano e prima si tolgono. Se vengono lasciate nella cesta dei panni sporchi per molto tempo, sarete costretti ad utilizzare un lavaggio a temperatura maggiore, più detersivo e – ovviamente – più consumo. Stesso discorso per quando asciugate, se stendete subito i vostri panni, con precisione e attenzione potreste, addirittura, omettere la stiratura e con questo evitare un ulteriore spreco energetico.

4) Comprare i detersivi giusti…
Ormai sono venduti dovunque. Stiamo parlando dei detersivi biologici, leggermente più cari, ma meno dannosi per l’ambiente. Anche quelli alla spina, come abbiamo visto diverse volte, sono una valida soluzione in quanto contribuiscono a ridurre gli imballaggi e i rifiuti. E per le macchie difficili, provate con i rimedi naturali e fai-da-te di cui abbiamo parlato prima !

5) E per ultimo, quando asciugate i panni…
Se per voi il tempo è prezioso e fate di tutto per risparmiarlo e ottimizzarlo, non è necessario un’asciugatrice elettronica per andare più veloci. Se avete spazio, asciugateli il più alto possibile. E’ risaputo, infatti, che l’aria calda va in quella direzione. Esistono, a tal proposito, stendi-panni posizionabili proprio ad altezza soffitto. Altra valida soluzione in inverno potrebbe essere quella di appoggiare i panni sopra il calorifero, ma senza sovraccaricarlo troppo perché il rischio poi è di non far riscaldare l’ambiente.


venerdì 10 agosto 2012

Contro le formiche....niente più pesticidi solo rimedi naturali e low cost !!!

Le formiche possono avvelenare le nostre vacanze....specie quando invadono le cucine dove abbiamo lasciato molliche di pane, piatti sporchi nel lavello, zuccheriere aperte.
Ma per bloccarle non è indispensabile ricorrere ai costosi e velenosi pesticidi: ci sono ottime e semplici alternative.

Basta infatti sistemare nelle zone a rischio qualche buccia di cetriolo, dei chicchi di caffè, origano essiccato o una bustina di tè alla menta. Sono tutti odori che tengono le formiche a distanza.

E ancora: quando si lava la cucina, è necessario utilizzare acqua e aceto, il cui odore allontana le festidiose formiche senza ucciderle.


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